lunedì 22 gennaio 2024

Vivere in balìa della Divina Volontà

Lezione magistrale di Gesù sul valore immenso del pieno abbandono, da attuare nei fatti e non nelle parole, fino a portare la nostra libera volontà a vivere in balìa della Volontà Divina. Libro di Cielo, Volume 33, 12 Maggio 1934, Lunedì 22 Maggio 2023

12 Maggio 1934 Estremo bisogno dell’abbandono nel Volere Divino, virtù di Esso. Come tutti giriamo intorno a Dio; la sola volontà umana va vagando ed è la turbatrice di tutti.

22 Maggio, festa di Santa Rita...(data nella quale si tiene la meditazione e il don usa questa santa per parlarci un pò di ciò che dice Gesù negli scritti).

fa’ di me ciò che vuoi, la mia vita è la tua e della mia non ne voglio saper più nulla”....Gesù

Questa santa è stato un'esempio unico. Avrebbe voluto entrare in monastero ma i suoi genitori le hanno imposto di sposarsi e che cosa ha fatto? E' andata in sposa di un'uomo violento ed anche empio, di un Ghibellino, di un mangia preti ed antipapista. Santa Rita si è presa le botte da questo personaggio ed è andata all'ospedale con le ossa rotte più di qualche volta ed è rimasta al posto suo. Ci ha fatto due figli con questa persona, ha continuato a subire, a prendersi le botte, a pregare per la conversione del marito... ed è rimasta al suo posto. Ad un certo punto, Paolo Mancini si converte, si riavvicina ai sacramenti e i suoi vecchi amici lo ammazzano sulla soglia di casa. Nel frattempo i figli della santa erano cresciuti. Fiat dice santa Rita. Sarebbe meglio evitare di dire Fiat nel linguaggio comune, ma evitare di caricare troppo, il don parla perchè l'impressione che si dà a chi non conosce certi mondi non è buona - e gli sono arrivati certi riscontri non buoni, alcuni in forma abbastanza forte e preoccupante. Ma non si deve dire a chiacchere o per far vedere che si segue la divina volontà....trovati il marito ammazzato sulla soglia di casa e poi prova a dire Fiat e a perdonare gli assassini. E poi c'era la preoccupazione di Santa Rita per i figli perchè a quei tempi l'onta si lavava nel sangue - Santa Rita si è messa sotto i piedi la volontà umana. La sua preoccupazione era che i figli evitino di fare un peccato mortale e giunge a pregare. E il don torna ad insistere: sei capace di dire - davanti al Signore - qualsiasi cosa ti puoi prendere, qualunque cosa puoi farmi succedere specificando con nome e cognome degli eventi sgraditi. Non è che noi chiediamo al Signore di mandarci qualche sciagura, noi chiediamo al Signore ci conservi la salute per servirlo ecc... ma se il Signore avesse questi progetti? Saresti pronto a dire Fiat? Cerco che il Signore ci darà la forza, ma noi dobbiamo dire Fiat. E che preghiera fa Santa Rita? Piuttosto che i miei figli pecchino mortalmente, prenditeli Signore....il don vorrebbe sapere chi sarebbe disposto a fare una preghiera del genere. E Nostro Signore quella preghiera è stata ascoltata - anche oggi molti hanno dubbi - la tradizione dice che è arrivato un bel temporale e un fulmine se li è presi entrambi. E così Santa Rita in poco tempo si ritrova senza marito nè figli e continua ad operare per mettere pace. E si riconcilia con gli assassini. E poi bussa al monastero, ma era troppo avanzata d'età, quando uno inizia ad avere una certa età è un pò complicato perchè ci sono delle difficoltà oggettive ed è per questo alcuni monasteri ci vanno coi piedi di piombo. Inoltre Santa Rita si portava il rumore di queste vicende, stava in un paesino e le chiacchere circolano. E quindi dicono di no. E Santa Rita dice fiat. Solo che un giorno - per chi ci crede - sant'Agostino, san Nicola da Tolentino e san Giovanni Battista se la prendono e la portano di peso dentro il coro del monastero mentre le suore stavano pregando. E a questo punto l'accettano. Attenzione quando si parla di obbedienza. Che di obbedienzia bisogna sempre parlarne a proposito. C'era un ramo secco, - la prima cosa che gli fanno fare in monastero - e gli dicono: tu lo inaffi tutte le mattine. Attenzione, l'obbedienza è data da un legittimo superiore che dà un'ordine lecito al quale bisogna obbedire - quell'obbedienza è data per mortificare il buon senso e l'intelligenza sotto punti di vista, ma se io faccio una cosa del genere non offendo il Signore. Mi hanno detto di fare una cosa senza senso? La faccio. Obbedienza eroica. Ci sono poi obbedienze indebite, quando ciò che viene comandato, anche qualora non fosse peccato io però ho la certezza morale che non sia una cosa gradita a Dio. Oggi se uno va da Cascia, da quel ramoscello secco è cresciuta una pianta di vite dalla quale oggi nascono dei frutti (700 anni ecc..).

Rileggiamo alla luce di questo esempio ciò che Gesù ci ha detto:

«Figlia mia benedetta, quanto più si comprende del mio Volere, tanto più si gode della sua bellezza e santità e tanto più si partecipa dei suoi beni e l’abbandono in Esso distrugge tutti gli ostacoli e stringe l’anima tanto stretta nelle sue braccia, che senza sforzo, il mio Fiat, può rigenerare la sua vita Divina nella creatura....." Gesù

Questo il Signore ce lo ha rivelato, ma quando un'anima è abbandonata dà a Dio Carta Bianca senza righe. A parole possiamo anche dirlo ma poi occorrono i fatti

"..Il vero e pieno abbandono dice coi fatti: “fa’ di me ciò che vuoi, la mia vita è la tua e della mia non ne voglio saper più nulla”... Gesù

Coi fatti non con le parole.

"..Sicché l’abbandono ha virtù di mettere la creatura in balia della mia Divina Volontà..."

Santa Teresa di Gesù Bambino alla quale mancavano questi scritti, però si è inventata la piccola via dell'amore: Gesù, considerami come il tuo giocattolo - ed è diventata dottoressa della Chiesa - . I bambini prendono i giocattoli, magari ci giocano per 2 giorni e poi lo buttano nell'armadio e magari lo riprendono dopo altri mesi a capriccio. Molte persone - anche anime buone - dicono: mi sento inutile.. ma se Dio ti dicesse: adesso fatti da parte e non mi servi adesso..? Se Dio mi facesse sapere con certezza che dall'oggi al domani devo sparire andando in un'eremo staccando tutto dall'oggi al domani? Fine di Youtube, di dirette, ecc... Se Nostro Signore si degna per usarti per qualche opera attiva o no, magari offri al Signore un digiuno e tu non lo sai che quel digiuno è servito a convertire un'altra persona e lo saprai in Cielo. Il giocattolo. Se ti servo bene, se non ti servo bene va bene lo stesso. Anche se non mi ringraziano del bene che faccio e magari mi ricompensano con gli insulti, bene il doppio perchè avrò una doppia ricompensa presso il Padre. Per l'opera fatta + insulti vale il doppio se siamo capaci di ragionare in modo soprannaturale. Quando uno sta in balia di qualcosa, delle onde o della corrente, è impossibile raggiungere qualche sponda. Volontariamente se vogliamo, dobbiamo metterci in queste condizioni.

Noi, volenti o nolenti viviamo in balia del Fiat e sotto il suo impero, che ci conserva nell'essere, ecc...

"..Perché tu devi sapere che tutte le cose e la stessa natura umana pendono dal moto Eterno di Dio, in modo che tutto gira intorno ad Esso, la Creazione tutta, il respiro, il palpito, la circolazione del sangue, stanno sotto l’impero del moto Eterno e siccome tutti e tutto hanno vita da questo moto, sono inseparabili da Dio, come hanno vita, così con una corsa unanime, girano intorno all’Ente Supremo. Sicché il respiro, il palpito, il moto umano non sta in poter loro di respirare, di palpitare, di muoversi, se vogliono, o non vogliono, stando il moto incessante dell’Eterno sentono anch’essi l’atto incessante del respiro, del palpito e del moto, si può dire fanno vita insieme con Dio e con tutte le cose create, che girano intorno senza mai fermarsi...." Gesù

Noi stiamo già operando oggettivamente nella divina volontà. Questo lo spiegava già San Tommaso d'Aquino quando spiegava la differenza tra la Creazione degli esseri e la conservazione degli esseri che è quella che ci si chiama la Divina Provvidenza. La provvidenza è la cura incessante che Dio esercita su tutti gli enti creati perchè rimangano nell'essere e non tornino nel nulla dal quale sono venuti. Cosa di noi si può sottrarre all'influenza divina? La nostra volontà e ciò che ricade sotto l'impero della nostra volontà. Noi non possiamo comandare al nostro cuore di fermarsi.

"..Solo la volontà umana fu creata col gran dono del libero arbitrio, affinché potesse dirci che liberamente ci amava, non perché costretta, com’è costretto il respiro a respirare, il cuore a palpitare ed a ricevere il moto del suo Creatore, ma di volontà voluta, non forzata potesse amarci e starsi insieme con Noi per ricevere la vita operante nel nostro Volere, era l’onore ed il dono più grande che demmo alla creatura ed essa, ingrata, si scosta dalla nostra unione ed inseparabilità e quindi dall’unione di tutti e di tutto e perciò si smarrisce, si degrada, si debilita, perde la forza unica ed è la sola che in tutta la Creazione perde la sua corsa, il suo posto d’onore, la sua bellezza, la sua gloria e va vagando spostata dal suo posto che è nella nostra Volontà,..." Gesù

Dio non obbliga nessuno ad amarlo, con Dio si può entrare in rapporto d'amore autentico e fecondo solo quando si entra in un rapporto d'amore e noi dobbiamo volerlo. L'amore è un'atto libero e volontario. La prima domanda del sacerdote è: siete venuti a contrarre il matrimonio senza costrizioni? Solo la libertà umana potrebbe non voler corrispondere all'amore di Dio e quindi il suo dev'essere un'atto di volontà voluta. Uno dei pericoli e fraitendimenti del mondo della volontà divina è cadere nel fatalismo. Quindi uno dice: tutto è volontà di Dio e quindi io me ne sto a guardare il mondo a braccia conserte perchè tutto è volontà di Dio e diventa una sorta di destino ineluttabile dove i miei margini d'azione --- ma alcune cose non si faranno senza la nostra libera cooperazione (così ha stabilito il Signore). Non è tutto in automatico, non ci sono cose scritte in maniera ineluttabile. Che la volontà sia libera c'è il rischio che si degradi e si debiliti. Un noto personaggio pubblico ha scritto un libro contro l'aborto e l'ha postato su un social network e il don ha visto i commenti: leggere quelle cose fa semplicemente capire a quale grado di degrado è arrivata la volontà umana e quando ciò accade si inizia a sragionare. Il diavolo è diventato diavolo non perchè non perchè era intelligente ma perchè la sua volontà corrotta ha inibito i suoi poteri immensi di intelligenza che avrebbe dovuto aiutarlo a capire che contro Dio non ci puoi mettere e pure ci si è messo violando le regole più elementari del buon senso. Il don si è chiesto come ha fatto a fare una cosa del genere? La risposta sta negli scritti: la volontà angelica è simile a quella umana, con il particolare che dal primo atto dipendono tutti gli altri (e per questo non c'è possibilità di ritorno), però è possibile perchè la volontà si può pervertire e se ciò accade si trascina dietro la totalità della persona e si va in degrado. Si diventa smarriti, poveri e si diventa turbatrici dell'umana famiglia. E queste persone turbano. Il don ha visto un'articolo - è stato fatto un'incontro pubblico del governo sul tema di questo libro (se ho capito bene) e sono arrivati una montagna di turbatori impedendo di fatto di far parlare le persone e facendo inni all'aborto, ecc... Sono povere anime e dobbiamo pregare per loro sperando che ci siano dei margini di ritorno al Signore. Sul piano teorico una persona conserva sempre la possibilità di un ritorno al Signore, ma quando i peccati commessi diventano sempre più forti e gravi e numerosi, la conversione diventa molto più difficile.

L'abbandono coi fatti e la coscienza che il nostro amore dev'essere libero e quotidianamente rinnovato.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

Nessun commento:

Posta un commento