sabato 18 marzo 2023

Dio comincia e la creatura continua...

Gesù spiega la differenza tra il sentire la volontà umana e assecondarla. Spiega anche la dinamica degli atti di volontà divina, come partano da Dio ma chiedano la collaborazione attiva e sollecita della creatura. Libro di Cielo, Volume 29, 23 Marzo 1931, Mercoledì 20 Luglio 2022

23 Marzo 1931 Come sentire la propria volontà è una cosa, volerla è un'altra. Il più bel riposo che vuol dare la Divina Volontà. Triplici atti nell'atto della creatura .

Brano distinto in due punti precisi. Nel secondo Gesù ci spiega che cos'è un'atto fatto bene nella dv.

Nella prima parte Luisa avverte la vivacità, l'intraprendenza ecc... della sua volontà umana che cerca in qualche modo di compiere un'atto proprio, disturbando ed ostacolando il processo costante di unione e fusione nella volontà di Dio e tutti i quanti processi che si fanno in essa. Avvertendo questa cosa Luisa prorompe in una preghiera:

Il mio abbandono nel Volere Divino continua, ma sono tali e tante le circostanze in cui ora mi trovo, che la mia povera volontà umana vorrebbe come sbucare da tutte le parti del mio essere per avere qualche atto di vita ed io sento tutto il peso enorme, mi sento schiacciare, stritolare sotto il mio umano volere, oh come è vero che è il più crudele tiranno! Mio Gesù, aiutami, non mi abbandonare, non mi lasciare in balìa della mia volontà...." Luisa

Che la propria volontà umana sia un crudele tiranno che schiaccia, il Signore ne ha parlato tante volte. Alcune attestazioni di questo si trovano nell'opera la Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà. dove la Madonna stessa dà questi epiteti e anche di peggio alla volontà umana. Se facciamo le cose di testa nostra e se la lasciamo operare, secondo il nostro umano desiderio o le nostre umane vedute ecc.. ce ne accorgeremo perchè sentiremo alcuni effetti ben precisi: ci si sente appesantiti o schiacciati e ci sente sotto una sorte di tiranno. Il tiranno è qualcuno che ti costringe a fare una cosa privandoti della libertà e costringendoti a fare una cosa anche se in coscienza avverti che non si deve fare ma con la minaccia di sanzioni il tiranno ti obbliga. La volontà umana è così. Sembra che se l'assecondiamo siamo liberi e abbiamo delle soddisfazioni ma così non è - è una grande rivelazione di questi scritti ed è un punto ostico. Gesù corregge e dà un criterio di discernimento:

"Figlia mia, coraggio, non ti preoccupare tanto, sentire il peso della propria volontà dice nulla,..." Gesù e il don aggiunge: è anche praticamente impossibile, quando noi parliamo della volontà umana, sta dentro di noi, ci stiamo compagnia h24, è come i pensieri, pensiamo alla teologia ascetica sui pensieri. I grandi maestri di spirito dicono: io non vorrei pensare alle cose brutte, va bene quest'aspirazione ma bisogna vedere come l'intendi: 1) evitando di pensare intenzionalmente a qualcosa di brutto o 2) noi possiamo giocare in difesa, arriva un pensiero non bello e io non lo assecondo e non mi ci soffermo. Domanda: possiamo noi inibire i pensieri? Se qualcuno è capace lo dica. Ma nessuno può fare una cosa del genere in condizione di normale stato di salute mentale. Noi pensiamo in continuazione - magari pecchiamo - ma sant'Alfonso diceva che non sono peccati i mali pensieri ma i mali consensi. Il pensiero che ti viene se tu non gli dai il consenso non è peccaminoso, potrebbe esserlo nell'oggetto ma fino a quando non gli dai il consenso così - una persona sposata non può mettersi a sposare volontariamente: ho conosciuto una persona carina ed affiscinante e si mette a fantasticare su di essa... questo è un pensiero da confessare o i pensieri di riflessi...di giudizio, di mormorazione ecc... sono tante queste cose.

La tua volontà umana tu non puoi non sentirla, come faresti a non sentirla? A parte il fatto che in quanto facoltà è stata creata da Dio, ci nobilita, ci fa belli perchè è solo che abbiamo la volontà abbiamo il libero arbitrio, è solo attraverso di essa che un giorno potremo vedere Dio perchè avremo scelto di amarlo, servirlo, compiere buone opere ecc.... la volontà umana sono i momenti in cui la nostra volontà cerca di agire ed operare indipendemente contro quello che sappiamo o non ci rendiamo conto contro il Volere dell'Altissimo. Se tu assecondi un'atto di volontà umana avverti una soddisfazione, ma se tu avverti una pena, ti scoccia che la tua volontà voglia fare quello che vuole, se questo ti dà tormeno e dolore e diventa preghiera alla Filippo Neri - Signore, io ci metto tutta la buona volontà possibile ma tu aiutami perchè qua stiamo di fronte ad una scheggia impazzita - il nostro controllo su di essa non è perfetto. E Gesù rassicura Luisa:

"..perciò fidati del tuo Gesù, perché quello che ti fa più male è la sfiducia, ah! è sempre essa che fa stare le anime inquiete, anche quando le tengo strette nelle mie braccia.." Gesù

Significa una cosa molto semplice: se tu vuoi sinceramente stare nella Volontà di Dio e glielo chiedi sul serio e non vuoi assecondare la tua volontà umana, non ti angustiare, fidati del Signore che ti aiuterà in questo tuo intento e dobbiamo avere questa fiducia. Se Nostro Signore non ci desse una mano, noi come facciamo? Ben di rado abbiamo il controllo perfetto delle nostre azioni, pensieri ecc... la tenda d'argilla è sempre d'argilla. Chi è che vuole di più che io viva nella dv? Io o Lui? E' ragionevole pensare che se una persona lo desidera con tutto il cuore sia completamente abbandonata da Nostro Signore nell'illusione e nell'inganno? Esercitiamo un pò di santa fiducia in Dio.

La dinamica dell'atto nella dv

Gesù spiega e qua dobbiamo ricordare alcuni passi del NT: Nel Vangelo di San Giovanni ha detto che senza di Lui non possiamo fare nulla (di buono ndr) e san Paolo ha detto che è Dio che suscita in noi il volere dell' operare secondo i suoi benevoli disegni. Il Magistero della Chiesa insegna che senza la grazia di Dio noi non possiamo fare nulla di buono e che la prima grazia si chiama Grazia Preveniente, è quella che viene prima di ogni mia azione. Io non farei mai un'atto nella dv se prima non ci fosse la prima dv che ne forma la forza creatrice. Quando Gesù dice una cosa nel Vangelo, noi esseri umani chiaccheriamo molto spesso a vanvera purtroppo, ma Gesù non è un'omuncolo come noi è il Logos Divino fatto carne. La Sapienza di Dio fatta persona, la perfezione assoluta, non solo ogni minima sillaba di Gesù pesa una tonnellata ma non dice nulla di inutile nè omette di dire qualcosa. Se Gesù nel Vangelo dice che senza di Lui non possiamo far nulla ci sta invitando a fare atti di umiltà perchè noi siamo nulla, certo che Gesù vuole che noi cooperiamo alla nostra salvezza ma ricordati che questo è possibile perchè anche se non te ne accorgi Dio ti prevenie in ogni atto buono e figuriamoci un'atto fatto nella dv. Facciamo nostra questa verità di fede.

"Figlia mia, in ogni atto di creatura vi è un triplice atto, la forza creatrice forma il primo atto, la creatura sull'atto della forza creatrice forma l'atto del suo amore operante, che viene alimentato dalla forza creatrice ed a seconda l'intensità dell'amore della creatura, la sua prolissità, il bene, il valore, che contiene il suo atto, così riceve più o meno alimento dall'atto della forza creatrice, perché non vi è gusto e diletto per Dio più bello e gradito che alimentare gli atti della creatura; e questo perché, vedendo del nostro nell'atto umano ci sentiamo padroni, riconosciuti da loro, ce li sentiamo affiliati, non i figli lontani, ma vicini, anzi immedesimati con noi, che come tanti figli ci fanno corona, giustamente vogliono del nostro e noi, con tutto amore, volentieri diamo il nostro alimento ai loro atti, molto più che, alimentati da Noi, cresceranno come nobili figli degni del loro Padre Celeste...." Gesù

Detto questo si passa alla sponda nostra perchè Dio vuole che cooperiamo e collaboriamo. Ci mettiamo del nsotro. E allora interviene la seconda fase: cioè la creatura - sopra l'atto della forza creatrice che l'ha prevenuta - forma l'atto e com'è questo amore operante? Questo dipende da noi. Il Vangelo della parabola del seminatore, se uno ci pensa dice che Gesù sparge su tutti la stessa cosa ma gli effetti sono molto diversi: sulla stessa terra c'è chi dà 30, altri 60 e 100.

"..ed a seconda l'intensità dell'amore della creatura, la sua prolissità, il bene, il valore, che contiene il suo atto, così riceve più o meno alimento dall'atto della forza creatrice,.." Gesù

Esempi per capire: a seconda dell'intensità dell'amore, quanto amore ci metti te? Quanto lo ami e quanto amore ci metti di vivere ed operare nella dv sapendo che non esiste cosa maggiore nell'operare e vivere nel dv? Essere prolissi vuol dire impiegarci del tempo, pensiamo spesso al problema del tempo, come sono le nostre giornate? Il tempo è limitato, imparare a santificare ogni istante, a non perdere tempo come dicevano i santi che è una cosa da confessarsi...lo dice Gesù nelle ore della Passione: di quante ore di sonno inutili, di quate ozio ecc.. anche i migliori? Una penitenza fatta nella dv è un'atto oggettivamente grande - digiuno, preghiera ecc... - io posso invocare la dv anche nel battito delle ciglia e ci viene, e sappiamo che il battito delle ciglia diventa eterno, infinito, immenso... ma nessuno si pensi che questo sia lo stesso di chiamare la dv nel mio digiunare o mortificarmi. Questo dev'essere chiaro. Il don ha sentito dire da qualcuno: che problema c'è dal momento che tutto diventa eterno, immenso ed infinito..quindi dire un rosario o mangiarsi una stecca di cioccolato dovrebbe essere la stessa cosa. Il don dice queste cose perchè ogni tanto dobbiamo fare attenzione, l'umana volontà entra dentro la dv. Il don sente stupidaggini in giro anche da persone autorevoli, la dv non fa diventare buona una cosa che in sè stessa non è, dobbiamo usare anche il cervello. Sarebbe una bestemmia chiamare la dv a fare un peccato. Così una cosa di un certo modo di accostarsi alla comunione, almeno si potrebbe dire che la comunione in mano non è gradita a Dio - la dv è la perfezione assoluta. Ma come si può fare ragionamenti simili? Non capisci che questa è una strumentalizzazione brutta? Il valore che contiene il suo atto. Nella dv possono essere portati gli atti indifferenti, leciti e non sgradito a Dio. A seconda di tutto questo verrà formato un'atto gradito al Signore. E poi terzo step:

"..Ora all'atto della forza creatrice ed all'atto dell'amore operante della creatura segue l'atto dell'amore di compiacimento; ogni atto non si potrebbe dire compiuto, né si potrebbe dare il giusto valore se mancasse una virgola, un punto, una sfumatura qualsiasi, se un lavoro non è compiuto, non solo non si può dare il valore, ma non si può riscuotere onore e gloria. Onde dopo l'amore operante sorge l'amore di riconoscenza, di ringraziamento per dare a Dio ciò che è di Dio..." Gesù

Dio ama tutti di amore di benevolenza e di misericordia ma di amore di compiacimento no. Dio lo ha detto di Gesù e sicuramente pensava la stessa cosa della Madonna, ma non l'ha detto ad Erode, è una bestemmia solo a pensarla. Chi era l'apostolo prediletto da Gesù? San Giovanni, ma non perchè Gesù faceva le preferenze così, san Giovanni era l'apostolo vergine e l'innamorato e corrispondeva alla grande a differenza degli altri apostoli. Dio non può fare un'ingiustizia oggettiva. L'amore di compiacimento dipende da una risposta della creatura, di alcuni si compiace e di altri non si compiace manco per nulla. Speriamo e sogniamo che Dio sia contento di noi. Sognare non è un peccato ma pensarlo è un pò ardito. Il fine verso il quale dobbiamo tendere. Tutto parte da Dio ma se non ci mettiamo anche del nostro, i processi non partono e l'ingranaggio non funziona, sia sempre chiaro e non facciamo un'abuso di una cosa santa. Il don non giudica le persone perchè lo fa Dio - magari non si rendono conto ecc... - però non dimentichiamo che c'è la nostra componente che deve funzionare adeguatamente a ciò che Dio ci dona.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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