Una significativa e simbolica visione di un doloroso viaggio fatto percorrere da Gesù a Luisa e la sua possibile interpretazione. La Divina Volontà è fonte di riposo e consolazione sia per Gesù che per chiunque vive in essa, mentre il volere umano produce solo tenebre e aria velenosa. Libro di cielo volume 16, 22 Marzo 1924 (seconda parte), 21 Aprile 2020
22 Marzo 1924
Necessità di scrivere tutto. Come la Vergine fece il più gran miracolo. Solo questa dottrina potrà arrestare le generazioni che corrono in un declino vertiginoso, nel male (seconda parte)
(Luisa) Onde il mio Gesù è scomparso ed io sono rimasta più amareggiata nel pensare alla brutta corsa vertiginosa delle creature e allo sconvolgimento che la natura farà contro di loro....da qui fino alla fine del testo
Ora, mentre dicevo ciò, mi son trovata fuori di me stessa, in braccio ad un sacerdote, però mentre la persona sembrava sacerdote, la voce mi sembrava di Gesù, il quale mi ha detto:
“Faremo una via lunghissima, sii attenta a quello che vedi.”
E camminavamo senza toccare la terra, però prima io portavo lui in braccio, ma siccome m’inseguiva un cane che sembrava mi volesse mordere, io avevo paura, perciò per togliermi la paura abbiamo cambiato posizione, lui ha portato me ed io gli ho detto:
“Perché non lo avete fatto prima? Mi avete fatto provare tanta paura ed io non vi dicevo nulla perché credevo che fosse necessario che vi portassi io, ora son contenta, ché stando io in braccio quel cane non mi potrà fare più nulla.”
Ed io dicevo: “Mi porta in braccio Gesù.”
E quello ripeteva: “Porto fra le mie braccia Gesù.”
Ma quel cane seguiva tutto il nostro cammino, ha preso però un mio piede in bocca, ma senza morderlo. Onde il cammino è stato lungo ed io domandavo spesso: “Quanta altra via ci resta?” E lui: “Altre 100 miglia.” Poi, domandato di nuovo ha detto: “Altre 30” e così finché siamo giunti in città. (Luisa)
Il don ha sentito poco tempo fa uno splendido intervento di Pablo Martin che dà un'interpretazione simbolica di questo brano intepretando le 100 miglia come 100 anni e facendo un pò di conti coi tempi di Luisa arriva (il don non è bravo come lui) ma arriva a dare una lettura di vicende di attualità. Sono eventi futuri che Gesù mostra a Luisa, il cane è un'immagine biblica e non solo che rappresenta il diavolo. Il cane rabbioso (episodi dei santi, Padre Pio da piccolo era inseguito da un cane rabbioso che voleva divorarlo). Luisa si mette in braccio a Gesù e il cane la morde ma non riesce a farla del male. Questo sacerdote (che è Gesù) di fronte all'espressione di Luisa dice: porto fra le mie braccia Gesù; dove c'è la DV Gesù trova sè stesso.
"..E ora, chi può dire ciò che lungo la via si vedeva? Dove paesi ridotti ad un mucchio di pietre, dove luoghi allagati ed i paesi sepolti nelle acque, dove straripavano i mari, dove i fiumi, dove si aprivano voragini di fuoco; mi sembrava che tutti gli elementi si fossero messi d’accordo tra loro per nuocere alle umane generazioni e formare sepolture per seppellirle. Inoltre, quello che si vedeva lungo la via e che più metteva spavento e raccapriccio, era il vedere i mali delle creature, da loro uscivano tante tenebre, ma tenebre fitte, accompagnate da un’afa marciosa e velenosa; erano tante le tenebre, che molte volte non si poteva discernere che punto fosse, tutto sembrava finzione, doppiezza e se qualche bene vi era, era tutto superficiale e apparente, ma dentro covavano i vizi più brutti e ordivano le trame più insidiose, da dispiacere il Signore più che se apertamente avessero fatto il male e questo succedeva in tutte le classi di persone. Che tarlo rode tutta la radice del bene! In altri punti si vedevano rivoluzioni, si vedevano uccidere le persone a tradimento, ma chi può dire tutto ciò che si vedeva?.." Luisa
Lo spettacolo è orrido e lo abbiamo visto già al termine della meditazione precedente, mentre la razza umana è immersa in mali irrimediabili Gesù chiama Luisa ed elevandola tra il cielo e la terra ed immedesimandomi nei Suoi atti Gesù dice che questi atti porranno un'argine al male. Rivolta del creato che è un tema tipico della sana lettura di alcune dinamiche, cioè la montagna di male prodotto - l'inquinamento globale (esempio), ciò che stiamo producendo nella nostra stoltezza (inquinamento) ci sta danneggiando e producendo danni anche visibili nella creazione-. La produzione di male del peccato a volte si rende drammaticamente visibile e provoca l'effetto boomerang: male oggi, male domani, ecc.. alla fine ti torna tutto indietro attraverso questa sorta di ribellione delle creature. La stessa natura è stanca dei peccati delle persone.
Lo step ulteriore di oggi è andare alla radice: da cosa dipende tutto ciò? A Fatima, nella terza parte del segreto di Fatima dove il Papa va avanti tra macerie.
"..Inoltre, quello che si vedeva lungo la via e che più metteva spavento e raccapriccio, era il vedere i mali delle creature, da loro uscivano tante tenebre, ma tenebre fitte, accompagnate da un’afa marciosa e velenosa;...." Luisa
Il principe delle tenebre, noi sappiamo benissimo, è il diavolo e da lui non esce altro che male, tenebra ed oscurità e la cosa brutta è che da quando gli esseri umani escono tenebre su tenebre che ammorbano l'aria. Pensiamo a certi estate che abbiamo passato in questi ultimi anni, quell'afa che ti massacra. Il don ha pensato: sono vissuto quasi sempre nello stesso habitat geografica ma non ricordo di aver sofferto questo caldo da bambino. E ha chiesto in giro e queste botte di caldo non se li ricorda. Il don dice c'è stato un peggioramento. Quest'afa velonosa è prodotta dai mali delle creature.
"..erano tante le tenebre, che molte volte non si poteva discernere che punto fosse, tutto sembrava finzione, doppiezza e se qualche bene vi era, era tutto superficiale e apparente, ma dentro covavano i vizi più brutti e ordivano le trame più insidiose, da dispiacere il Signore più che se apertamente avessero fatto il male e questo succedeva in tutte le classi di persone.Che tarlo rode tutta la radice del bene!." Luisa
E poi Luisa chiede a Gesù quando finirà questa lunga via Crucis
"...ripetevo spesso: “E quando finiremo questa lunga via?” Luisa
Qui siamo nel 1923 e il don non si ricorda se don Pablo ha contato quelle 100 miglia come 100 anni...ce ne stanno altri 30 arriviamo al 2053, sarà vera (stiamo attenti molto tranquilli dice il don) ma certamente ciò che abbiamo visto nell'ultimo secolo è che abbiamo visto un crescere del male a tutti i livelli e il don pensa che qualsiasi persona di buon senso possa rendersene conto. Questa società è un'altra società rispetto a quella di cent'anni fa, ma non per i progressi tecnologici ma per la cultura. Alcuni fatti di cronaca incresciosi sono cose che danno il termometro di come sono questi tempi. Oggi non c'è più rispetto per nulla e per nessuno. Il sacro è quasi scomparso. Questa situazione in Italia è chiaro che dev'essere un monito a riflettere un pò. Le prime volte che si facevano applicare le misure di distanziamento sociale, qualche sacerdote facendo un pò di ironia (circa la scarsità dei fedeli ndr) diceva: ah, ma nella mia parrocchia stanno sempre ad un metro di distanza. In circostanze normali di fatto della fede doc gliene importa oggi a pochissimi e tra questi sono quelli che vivono una fede coerente, via ed operosa. Il don crede che questi siano dati di fatto. Unico paese al mondo dove non si può divorziare - eccettuato lo stato del Vaticano - sono le Filippine. Ormai questi principi sono talmente radicati sono impossibili da sradicare (come il tema dell'aborto..). Ci dovrà essere, ci sono varie fonti attendibili, che ci sarà una purificazione dalla quale dovrà uscire qualcosa di nuovo. Non viviamo queste cose con nessun tipo di angoscia, disperazione ecc... ma viviamo questi tempi continuando a riposare nella dv.
Gesù stesso è il primo ad essere addolorato di questo. Noi a questo non ci pensiamo. Gli esseri umani sono realmente liberi. Noi abbiamo trasformato la terra che era un giardino in un semi cimitero con le nostre libere volontà, è vero che c'è il diavolo con la sua azione ed è molto forte, però è anche vero che spesso che le volontà umane sono spesso degli zerbini e che il maligno non fa nessuna fatica a portarsele con sè. Non trova la benchè minima resistenza. E Gesù sta in stato di sofferenza vedendoci ridotti così. Il primo che soffre è Lui e non noi. Luisa quindi fa un giro nella dv per dare riposo a Luisa. In questi tempi la dovremmo fare anche noi nei confronti di Gesù. Noi abbiamo delle situazioni che ci fanno stare male ma chi sta male più di tutti è Nostro Signore. Lui non ha altro la nostra libera volontà, ma se la nostra volontà si incancrenisce nel male Lui la rispetta però vede le macerie e il disastro che stiamo facendo e tutto il male che circola che viene da noi.
“Amor mio, stendo la mia intelligenza nella tua Volontà per poter trovare la tua intelligenza increata, in modo che stendendo la mia nella tua faccia ombra a tutte le intelligenze create, in modo che sentirai la tua ombra frapposta a tutte le menti create e così potrai trovare riposo alla santità della tua intelligenza; stendo la mia parola nel tuo Fiat per poter frapporre tra le voci umane l’ombra di quel Fiat onnipotente e così potrà riposare il tuo respiro, la tua bocca; stendo le mie opere nelle tue per frapporre tra le opere delle creature l’ombra e la santità delle tue, per dar riposo alle tue mani; stendo nella tua Volontà il mio piccolo amore per farti l’ombra del tuo immenso amore, che frappongo fra tutti i cuori per dar riposo al tuo cuore affannato.” Luisa
Nella parte dove si parla dell'intelligenza, Luisa dice che tutte le intelligenze create, anzichè stare a pensare all'Altissimo, a conoscerlo, a dargli lode e a servirlo, stanno a pensare a tutt'altre cose. Stanno ingegnando nuove bestialità, nuove forme di male e nuove schifezze. E Luisa ci dice: ci metto uno schermo, non guardare queste cose. Luisa "cerca di far diventare cieco" Gesù mettendoci un'intelligenza divina. E così sul turpiloquio ecc... e si sente anche nella bocca di persone che sarebbero battezzate e che dicono di fare una vita di fede, ecc...sulla bocca dei Figli di Dio.. "....stendo la mia parola nel tuo Fiat per poter frapporre tra le voci umane l’ombra di quel Fiat onnipotente e così potrà riposare il tuo respiro,..." . Cosa fanno i figli degli uomini dal mattino alla sera? "....stendo nella tua Volontà il mio piccolo amore per farti l’ombra del tuo immenso amore, che frappongo fra tutti i cuori per dar riposo al tuo cuore affannato.” a Gesù non se lo fila nessuno. E Gesù gli risponde:
“Figlia mia, ho potuto riposare perché mi hai circondato con le ombre delle mie opere, del mio Fiat e del mio amore. Questo è il riposo di cui Io ti ho parlato dopo aver creato tutte le cose e siccome l’uomo fu l’ultimo ad essere creato, volevo riposarmi in lui, cioè in virtù della mia Volontà agente in lui e che formava in lui l’ombra mia, avrei dovuto trovare il mio riposo ed il compimento delle mie opere...."
Ti ricordi il libro della Genesi dove si dice che Dio riposò il settimo giorno? Non è che Dio si è stancato come noi ma questo è il riposo. Gesù si riposava vedendo la sua dv in tutta la sua Creazione.
"..Ma questo mi venne negato perché non volle fare la mia Volontà e finché non trovo chi vuol vivere della mia Volontà, che adombra nell’anima la mia immagine, non trovando la mia ombra non posso riposare, perché non posso compiere le opere mie e dare l’ultima pennellata divina a tutta la Creazione. Perciò la terra ha bisogno d’essere purgata e rinnovata, ma con purghe forti, tanto che molti lasceranno la vita e tu abbi pazienza e segui sempre la mia Volontà.” Gesù
Paradossale ma non troppo: nei tempi in cui c'è questo grandissimo travaglio è proprio quando Gesù ha mostrato la sua Volontà - non è paradossale secondo il don - perchè vivendo questo tempo nella dv possiamo fare due belle cose: una più importante dell'altra: dare consolazione e riposo a Gesù e secondo potremo vivere seneramente di tutte le fasi difficili del travaglio perchè solo la dv ci fa riposare e ci fa stare sereni e tranquilli con la netta percezione di essere protetti ed aiutati anche quando le circostanze esterne diventano assolutamente difficili e preoccupanti. Questo tempo di pandemia è da vivere nella dv; chi vive in amicizia con Gesù e chi vive una profonda vita di preghiera non deve perdere la speranza perchè anche gli eventi tragici - prodotti da noi - non c'è niente da temere perchè è Dio che porterà avanti le cose e ci porterà Lui verso quest'era nuova e anche di profonda rinnovate comunione con Dio e tra gli uomini. Non temiamo mai nulla e andiamo avanti con il Signore.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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