sabato 26 dicembre 2020

Lo stato doloroso della Chiesa

Lezione di Gesù sull'importanza decisiva della fiducia nella vita interiore. L'immagine della donna nobile, maestosa e santa gettata per terra, piena di ferita e con le ossa tutte slogate: è la Chiesa nella condizione in cui la fanno precipitare le membra a lei incorporate che vivono nel peccato grave. Come aiutare la Chiesa e cosa fare di buono per la Chiesa quando la vediamo in queste condizioni.Libro di cielo volume 17, 2 e 6 Settembre 1924, 5 Maggio 2020

In questa meditazione Gesù ci ammaestra con una duplice meditazione a livello personale che riguarda la fiducia e il fratello gemello della fiducia che è l'abbandono, entrambi sono necessari per fare una vita divina e veramente vissuta nella dv. Mentre il secondo scritto ci dà una profondità di sguardo teologico che ci aiuta a leggere alcune situazioni di Chiesa a un secolo di distanza ma anche tra le righe ci dice l'unica cosa che possiamo e dobbiamo fare per aiutare la nostra amata Chiesa nel suo doloroso ma necessario processo di purificazione. All'interno del quale noi possiamo fare di utile solo una cosa (oltre alla preghiera, penitenza, agli atti nella dv ecc...).

2 Settembre 1924 Quanto danno fa la sfiducia nell’anima

Mi sentivo molto oppressa, ma tutta abbandonata nelle braccia di Gesù e lo pregavo che avesse di me compassione, ma mentre facevo ciò mi son sentita perdere i sensi e ho visto che usciva da dentro me una piccola bambina, debole, pallida e tutta assorta in una mestizia profonda;..." Luisa

Luisa aveva questo timore: di essere lasciata da Gesù. Innumerevoli volte ci siamo fermati su questo particolare ed entro certi limiti possiamo comprendere questo timore da parte di chi ha aveva un contatto soprannaturale con Gesù; per comprendere il suo timore in modo adeguato questo timore lo può capire chi (beato lui/lei) ha vissuto una cosa simile. Possiamo immaginarlo sforzandoci ma possiamo e dobbiamo fare un'applicazione adeguata alle grazie ordinarie. Il popolo di Dio - causa lockdown - ha sperimentato l'assenza di Gesù, chi l'ha vissuto con dolore e supplicando il ritorno di Gesù, certamente questa è un'occasione per crescere nella santità. Gesù desiderebbe essere il nostro Sommo Amato ( e se ciò accadesse saremmo tutti santi); la Sacra Scrittura ci invita a pregare ed ad anelare a Gesù (all'aurora ti cerco, di te ha sete l'anima mia e altre citazioni); quell'impressione di rimanere senza respiro...il don crede che nel tempo della privazione Gesù (tipo lockdown) guarda il cuore delle anime che dicono di amarlo, che pensano di amarlo o che magari lo amano. I loro nascosti gemiti, desideri, aspirazioni, lacrime ecc.. salgono al suo Trono come incenso graditissimo. Chi vive così ne resterà molto santificato. Il motore grande della nostra santificazione è il desiderio profondo (Gesù scruta i nostri affetti, li prova e li purifica); non bypassiamo subito quando ascoltiamo le cose su Luisa. Tutte le grandi grazie straordinarie hanno un'equivalente nelle grazie ordinarie. Ci sono i paralitici nel corpo e nell'anima,ecc.. Quando si medita bisogna avere questa consapevolezza.

In questo tempo cosa ha visto e cosa sta vedendo Gesù nel mio cuore? Evidentemente nell'obbedienza e nell'adesione alla dv, ma l'adesione alla dv non impedisce l'esternazione dei nostri affetti e desideri e non debora mai in giudizi e ribellioni ma i desideri santi possiamo dirli a Gesù quanto ne vogliamo. Non è andare contro il sacrificio e la prova che Dio sta chiedendo ai suoi figli.

Solo che ad un certo punto il timore di Luisa diventa timore di essere lasciata e Gesù dice: fermi tutti, questo non ci pensare nemmeno. Il tuo Gesù non ti lascia.

"..E Gesù, riprendendo il suo dire, ha soggiunto: “Figlia mia, quietati, non temere, il tuo Gesù non ti lascia. Io sono geloso della tua fiducia, né voglio che diffidi minimamente di Me. Vedi, Io amo tanto che le anime stiano con tutta fiducia con Me, che molte volte nascondo qualche loro difetto o imperfezione, o qualche loro incorrispondenza alla mia grazia, per non dare loro occasione di non stare con Me con tutta fiducia, perché se perdono la fiducia, l’anima resta come divisa da Me e tutta rannicchiata in se stessa, si mette a debita distanza da Me e resta paralizzata nello slancio dell’amore e quindi paralizzata nel sacrificarsi per Me..."

Questa fiducia per Gesù è tanto importante che a volte per non far perdere questa fiducia in senso buono confidenziale (quindi che non sfocia in atteggiamenti che offendano il Signore o cose del genere) e quell'abbandono e per ciò che accada, ogni tanto Gesù ci nasconde qualcosa altrimenti ci sentiremmo troppo difettosi e non riusciremmo a slanciarci a Lui.

6 Settembre 1924 Immagine dello stato della Chiesa. Necessità di purificarla

Trovandomi nel solito mio stato mi son trovata fuori di me stessa e con mia sorpresa ho trovato in mezzo ad una via, una donna gettata a terra, tutta piena di ferite e con le membra tutte slogate, non c’era un osso al suo posto. La donna, sebbene così malconcia tanto che sembrava il vero ritratto del dolore, era bella, nobile, maestosa, ma nel medesimo tempo faceva pietà nel vederla abbandonata da tutti, esposta a chiunque volesse farle del male..." Luisa

Immaginiamoci una bellissima donna (non donna volgare o sensuale anche se i tratti somatici sono certamente gradevoli), una bellezza simile a quella della Madonna - una donna nobile, maestosa, con tratti perfetti, con i tratti equilibrata senza difetti...tutto ciò una donna ferita e malridotta. Luisa non capisce subito.la prendono (Luisa e Gesù) e la portano in un posto sicuro (tipo la parabola del buon samaritano)

"..Onde, mossa io a compassione ho guardato intorno se ci fosse qualcuno che mi aiutasse ad alzarla da terra per portarla in luogo sicuro ed oh! meraviglia, al mio fianco c’era un giovane che mi pareva Gesù; così insieme l’abbiamo alzata da terra, ma ad ogni moto soffriva pene strazianti dato lo slogamento delle ossa. Così, pian piano l’abbiamo trasportata dentro un palazzo, su un lettino ed insieme con Gesù, che pareva amasse tanto questa donna che voleva darle la propria Vita per salvarla e darle la sanità, abbiamo preso in mano le membra slogate per metterle a posto; al tocco di Gesù le ossa prendevano il loro posto e quella donna si trasformava in una bella e graziosa bambina..." Luisa

E Gesù spiega:

Figlia mia, questa donna è l’immagine della mia Chiesa. Lei è sempre nobile, piena di maestà e santa, perché la sua origine è dal Figlio del Padre Celeste;..."

La Chiesa è di origine Divina, non coincide con le membra che in un certo periodo storico sono a lei incorporate, anche se grazie alle membra incorportate noi entriamo in contatto con il mistero della Chiesa. Tutti quanti sappiamo che la Chiesa non è solo quella che contempliamo oggi sul pianeta terra ma esiste la Chiesa Militante che è quella che gradualmente cammina nel corso della storia, ma c'è anche la Chiesa trionfante e c'è la Chiesa Purgante dove si trova la Chiesa che si sta rimettendo in condizioni di rimettersi a posto e poi ci sono gli spettacoli che in certi periodi storici abbiamo la chiesa ridotta ai minimi termini perchè subisce gli attacchi del maligno che vuole distruggerla.

"..ma in che stato doloroso hanno ridotto le membra a lei incorporate! Non contenti di vivere santi al par di lei, l’hanno trasportato in mezzo alla strada, esponendola al freddo, alle beffe, alle battiture ed i suoi stessi figli, come membra slogate, vivendo in mezzo alla strada si son dati ad ogni specie di vizi; l’amore all’interesse, predominante in loro, li acceca e commettono le più brutte nefandezze e vivono vicino a lei per ferirla e dirle continuamente: “Sia crocifissa, sia crocifissa!” In che stato doloroso si trova la mia Chiesa! Quei ministri che dovrebbero difenderla sono i suoi più crudeli carnefici;.." Gesù

E lo fa tanto meglio (il maligno per quanto riguarda la distruzione della Chiesa) quanto più si ignora la sua esistenza, la sua cattiveria e la sua azione e quindi non lo si contrasta in maniera efficace la sua devastante azione distruttrice. Quindi la bruttezza estrinseca della Chiesa può venire (ma è un fatto del tutto contingente) dal comportamento disdicevole dai membri che in un certo periodo storico sono a lei incorportati. I quali "..ogni specie di vizi; l’amore all’interesse, predominante in loro,." e noi purtroppo sappiamo che anche se è somma carità è non far vedere le piaghe della Chiesa (anche se purtroppo ci sono delle situazioni di dominio pubblico) - non possiamo ignorare certe situazioni - non possiamo prendere in odio la Chiesa o che la Chiesa sia questo. E dobbiamo pensare che essere incorporato alla Chiesa consente a chi lo vuole di nutrirsi in maniera perfettissima della santità ma non lo priva della libertà, quindi se questa persona sceglie una vita scellerata avrà una vita scellerata. Molti si scandalizzano nel vedere i peccati brutti nei suoi ministri; non è che se diventi un sacerdote automaticamente diventi santo, NELLA VITA SACRAMENTALE L'AUTOMATICAMENTE NON ESISTE, così come nella vita di un battezzato che riceve la chiamata alla santità ecc... non diventa automaticamente santo. C'è questa legge della vita interiore: Dio ci dona tutte le grazie, tocca però a noi diventare santi.

Ora, quando la Chiesa si trova ridotta in questo modo che vogliamo fare? Prendiamola a calci? Bastonarla? Amplificare il suo stato di prostazione in cui viene ridotta mettendoci i carichi da 90? O vogliamo portarla all'ospedale cercando di farle meno male il possibile?

Magari offrendo sacrifici, pentitenze e pregando per le membra difettose e al tempo stesso se la Chiesa dev'essere purificata perchè possa risplendere, cosa possiamo fare noi? Tendere alla più perfetta santità. Per non essere un'altra membra che contribuisce ad aggravare la situazione della Chiesa, Padre Pio diceva: santificati e santifica e Madre Teresa di calcutta diceva: Vuoi cambiare la Chiesa e il Mondo? Bene, Comincia tu, diventa santo e vedrai come cambiano le cose. Altri atteggiamenti corrono sempre il rischio di aggravare la situazione. La Chiesa si può mal ridurre e talvolta è successo che la Chiesa sia stata ridotta ai minimi termini, dobbiamo fare in modo di non dare una mano a Satana; diamo una mano a Nostro Signore cooperando alla sua opera. Santità, Nobiltà e Maestà; noi saremo degni figli della Chiesa tanto quanto saremo rivestiti della sua Santità, Nobiltà e Maestà e questa è l'unica cosa giusta, opportuna e necessaria di cui preoccuparsi. A darle le medicine adeguate ci penserà Gesù.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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