Gesù spiega come la Divina Volontà fece a Lui soffrire,in tutta la sua vita terrena, ogni sorta di pene e dolori per la salvezza dell'uomo, la riparazione dei peccati e il reintegro della gloria del Padre. Chi vive nella Divina Volontà deve essere pronto e disposto a condividere queste pene e dolori di Gesù (insieme, ovviamente, alle immense felicità e gaudi). Libro di cielo volume 16, 13 Marzo 1924, 18 Aprile 2020
13 Marzo 1924
La natura del vero amore. La Volontà Divina è luce purissima che contiene tutto e che inondando l’anima le porta ogni pena
Gesù, in questa meditazione, ci porta in un grande mistero. L'oggetto primario della meditazione di oggi sono le sofferenze che la divina volontà stessa porta nell'anima; il che ci ricorda questo doppio binario che la vita nella dv produce in noi: gioie e contenti inenarrabili, divini ecc... ma al tempo stesso (come sappiamo il pacchetto non si può prendere distinto), dolori inimmaginabili, profondissimi, immensi ecc... è stata questa la vita di Gesù e di Maria e sappiamo che la mole di questi dolori nel cuore di chi l'accoglie dipendono dal peccato dell'uomo. E' il peccato dell'uomo e la situazione devastante di chi lo commette e anche fuori di chi lo commette, tutto il male che vediamo in noi ed intorno a noi ha questa unica causa. Non dimentichiamolo mai.
Mi sentivo morire per la privazione del mio dolce Gesù. Onde dopo molto stentare si è mosso nel mio interno e mi ha partecipato le sue pene, ma tanto che mi sentivo soffocare, sentivo il rantolo dell’agonia, eppure io stessa non so dire chi era la causa delle mie pene, mi sentivo solo in una luce immensa e questa luce si cambiava in pena per me;...Luisa
Luisa si sente morire ed inizia a soffrire delle pene grandi. Dopo Gesù gli spiega:
“Figlia mia, perciò non volevo venire, perché erano tante le pene che Io soffrivo e venendo da te, fida inseparabile da Me, il mio amore mi avrebbe portato a fartene parte ed Io, vedendoti soffrire, avrei sofferto nel vederti penare per causa mia.” Gesù
Gesù, attraverso la dv, pur rimanendo assente, trasmette una parte delle sue sofferenze e Luisa obbietta che era tanto bello quando veniva (vedi scritti precedenti - quante volte Gesù visitando Luisa la crocefiggeva, le metteva le spine in testa ecc... o gli versava l'amaro terribile in bocca).
E Gesù: “Figlia mia, tu non conosci la natura del vero amore e perciò parli così..."
La vita nella dv se accolta in forma adeguata, piena e convinta, Gesù la fa vivere a chiunque la condivisione delle sue pene. Perciò se Gesù viene non può non condividere le sue pene. Nell'atto di fusione diciamo facciamo tutto insieme. La vita nella dv ci fa fare nostra una vita che nostra non sarebbe (sarebbe quella di Gesù) e tutto diventa nostro. Per quanto riguarda la nostra esperienza sensibile...una persona che ha fatto un peccato 360 anni fa a me non fa nulla, a Gesù però ha dato una spina. Prendere parte di tutte quante le gioie e pene di Gesù significa questo. Teniamo sempre presente che noi non abbiamo una conoscienza adeguata dell'ordine soprannaturale - se uno legge le vite dei santi che hanno avuto esperienze soprannaturali si vedono diverse apparizioni di Gesù, ci sono tutta una serie di varianti e di caratteristiche che si offrono alla nostra contemplazione. Noi non possiamo comprenderle in fondo ma possiamo solo prenderne atto. Però la vita di unione e di fusione con Gesù comporta questa partecipazione piena.
E Gesù ha soggiunto: “Non temere figlia mia, dove c’è la mia Volontà non ci può essere separazione nell’amore, difatti, Io non ti ho fatto nulla, è stata la luce della mia Volontà che ti ha fatto soffrire,..."
Dentro questa dinamica, anche se non possiamo pienamente coscienti, magari un giorno ci sentiamo particolarmemte addolorati, o rattristati ecc... e sembrerebbe che non ci sia una motiviazione reale (perchè sono così?) mi sento in uno stato spoporzionato e può darsi che Gesù che mi stia comunicando una parte delle sue sofferenze. Se uno ci sta provando senza pretese e tentando di fare questa vita, mica si può escludere che Gesù inizi a condividere con quest'anima una parte delle sue pene. Anche le nostre reazioni quando vediamo qualcosa che non funziona nella società civile o nella Chiesa, il don pensa che una persona devota vede una cosa che non funziona e s'arrabbia e vorrebbe reagire in qualche modo cercando di porre un'argine a questa situazione problematica. Reagiamo e contestiamo. Se si inizia a vivere nella dv non si ha la stessa reazione di sdegno ma si ha solo un'immenso dolore che è quello che Gesù prova di fronte a ciò che non va. Solitamente sono i peccati. Una reazione umana è iniziare a sparlare o si inizia a sdegnare o a scrivere l'articolo di denuncia o di resa pubblica. Reazione umana ad avviso del don, perchè la reazione divina che è quella che Gesù partecipa ai figli della dv è un'immenso dolore. Il don non ha mai visto e sentito in nessuna apparizione mariana autentica la Madonna che scende nei particolari o lamentando qualcosa di qualcuno. Quando lo fa, lo fa sempre in termini generali. Ciò che si coglie da queste esternazioni mariane è un dolore immenso che soffre perchè i nostri comportamenti sono causa di dolore per Gesù e a volte lo costringono ad usare le maniere forti - cosa che a Lui causa sofferenza- e vi ricorre soltanto quando vede che non c'è altro modo per scuotere le coscienze. Gesù non vorrebbe farci soffrire.
"..Essa, penetrando in te come luce purissima, ti ha portato le mie pene fin nelle più intime fibre del tuo cuore, la mia Volontà è più penetrante di qualunque ferro, dei chiodi, delle spine e dei flagelli,......................così operava la mia Volontà Divina nella mia Umanità, la sua luce purissima mi portava pene ad ogni respiro, ad ogni palpito, ad ogni moto, in tutta la mia persona. Ad Essa nulla era nascosto, né di ciò che ci voleva per reintegrare la gloria del Padre da parte delle creature, né le offese di queste, né quello che ci voleva per metterle in salvo, quindi nulla mi risparmiava, la sua luce purissima mi crocifiggeva le più intime fibre, i miei palpiti di fuoco, sicché mi rendeva il continuato crocifisso, non le sole mani ed i piedi, ma la sua luce, squadrandomi tutto mi crocifiggeva le più piccole particelle della mia persona..." Gesù
Esempio: supponiamo un peccato di Lussuria, quanti ce ne sono? Offende la gloria del Padre e chiede riparazione (gloria accidentale di Dio, non solo negata ma tolta da quell'atto) e come dev'essere riparata? Con qualche penitenza e sofferenza - il peccato di quel genere, essendo un piacere illegittimo del corpo deve avere un contrappeso (e in base anche alla tradizione della mistica della Chiesa) con le penitenze corporali. Gesù le ha fatte in primis. Per riparare un rapporto pre matrimoniale, che penitenza bisogna fare esattamente? Qualcuno lo sa? - Gesù nella luce della dv lo sapeva? Sì. E non per uno solo ma per tutti e le ha fatte per tutti? Bastava solo la Passione fisica di Gesù? No e quindi per tutta la sua esistenza terrena ha fatto soffrire Gesù. Offese non soltanto che reclamavano la gloria del Padre ma per mettere in salvo anche le persone. La dv è la nostra salvezza. Noi abbiamo un dolore (esempio) interiore, mi sento profondamente triste, ma non una tristezza dovuta alla nostra umana volontà, ma è una cosa strana che non so spiegarmi. Ma se vivo nella dv mi fondo e la offro anche se non so perchè e per cosa. Il don non sa se attraverso la meditazione è riuscito a spiegare ciò che pensa di aver capito.
"..Ah! se sapessero le creature ciò che fece soffrire la mia Divina Volontà alla mia Umanità per amor loro, resterebbero come da calamita potente portate ad amarmi, ma non possono per ora, perché hanno il gusto rozzo e profanato dalla volontà umana e non gusterebbero i dolci frutti delle pene della Volontà Divina, molto più che, vivendo nel basso della volontà umana, non capirebbero l’altezza, la potenza, l’attitudine, i beni che contiene la Volontà Divina..." Gesù
Gusto rozzo e profonato dalla volontà umana. Vivendo nel basso, la volontà umana è cosa che ci porta in basso. Ma questo piano piano cambierà. Poi Gesù fa vivere un'esperienza a Luisa:
"..Dopo ciò, il mio amabile Gesù è scomparso ed io mi sono sentita come inabissata nella sua Volontà. Ho sentito la mia povera piccolezza al contatto della grandezza, altezza ed immensità divina; la mia miseria al tocco delle ricchezze divine; la mia bruttezza ha toccato la bellezza eterna; sicché nella sua Volontà io vivevo ai riflessi di Dio e mentre io ricevevo tutto da Lui, trovavo tutto e portavo tutta la Creazione come nel mio grembo ai piedi dell’Eterna Maestà. Mi sembrava che nella sua Volontà io non facessi altro che salire al Cielo e scendere in terra per risalire di nuovo per portargli tutte le generazioni, per amarlo per tutti e farlo riamare da tutti..." Gesù
La cosa più importante non è vedere Gesù, la cosa più importante è la Sua Volontà e questo non ti mancherà mai. Se Gesù ci chiedesse: vuoi che tu mi possa vedere un tot di volte nella tua vita di terrena o non perderai mai il contatto con la mia Volontà, cosa chiederemmo a Gesù?
Gesù fa entrare in maniera straordinaria nella dv e Gesù chiude:
“Figlia mia, com’è bello e dilettevole vedere la creatura vivere nel nostro Volere; vive ai nostri riflessi e mentre vive dei nostri riflessi assorbe in sé la somiglianza del suo Creatore, sicché si abbellisce, si arricchisce, s’ingrandisce tanto, da poter prendere tutti e portarci tutto e attinge da Noi tanto amore da poterci amare per tutti e Noi troviamo tutto in lei, tutto il nostro amore messo fuori nella Creazione, la nostra soddisfazione, il nostro contento ed il ricambio delle opere nostre...." Gesù
ed infine come già visto nelle puntate precedenti:
"..da formare fiumi e mari divini intorno a lei ed in questi mari Noi scendiamo a divertirci e miriamo con amore le opere nostre, sentendoci del tutto glorificati..." Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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