sabato 19 giugno 2021

Se tutti sapessero!...

Gesù parla delle disastrose conseguenze degli atti della volontà umana, che hanno reso l'uomo vulnerabile dinanzi a tutta la creazione e pieno di miserie, debolezze e passioni. Se tutti sapessero che significa spezzare il legame con la Divina Volontà e l'abisso in cui ci si precipita, tremerebbero di spavento e farebbero a gara per tornare a vivere di sola Volontà Divina. Libro di cielo volume 20, 17 Settembre 1926, 3 Novembre 2020

17 Settembre 1926 Come ogni cosa creata da Dio ha il suo posto e chi esce dalla Volontà di Dio ha il suo posto. Importanza del Regno del Fiat Divino

Il 20° volume inizia (un pò come gli altri) con una supplica di Luisa che, tramite l'intercessione della Madonna, che questo brano sia scritto in maniera adeguata e che il Signore consegna. Per la Creazione e la Redenzione sono abbastanza articolati invece per la dv ci vuole un pò di più.

"..L’importanza del Regno del Fiat Supremo è grandissima ed io l’amo tanto che sta facendo più che una nuova creazione e redenzione, perché nella creazione appena sei volte fu pronunciato il mio Fiat onnipotente per disporla a farla uscire tutta ordinata, nella Redenzione parlai ma siccome non parlai del regno del mio Volere che contiene infinite conoscenze e beni immensi quindi non avevo una materia lunghissima di parole da dire perché tutte le cose che insegnai erano di natura limitata e con poche parole si finiva col farle conoscere. Invece per far conoscere la mia Volontà ci vuole assai, figlia mia, la sua storia è lunghissima, racchiude un’eternità, senza principio e senza fine, perciò, per quanto dico, ho sempre da dire, perciò sto dicendo oh! quanto di più, essendo più importante di tutto, contiene più conoscenze, più luce, più grandezze, più prodigi..." Gesù

San Giovanni dice che se uno volesse scrivere tutti i miracoli e gesti compiuti da Gesù nella sua vita terrena non basterebbero tutti i volumi del mondo. E' un'opera grandissima ma opera finita la Redenzione. Quindi se il mondo non basterebbe a contenere tutto ciò che ha fatto Gesù sulla Terra, l'Universo non basterebbe a contenere tutti i volumi e quindi ci è andato bene (battutina affettuosa del don) con 36 volumi per farci un'idea della dv. La prima lettura dei volumi non è sufficente per avere un'idea sufficente per capirla e per viverla, è un pozzo senza fondo e il don pensa che chi desidera vivere in questo mondo deve fare un proposito di avere un contatto quotidiano con questa miniera perchè anche se campasse 100 anni meditando il possibile, non arriverrebbe a meditare il tutto.

Dopo questa preghiera di auspicio di Luisa, Gesù fa vedere la distinzione delle creature che da un lato non possono crescere in bellezza e santità e quindi sono statiche ma al tempo stesso non possono uscire dalla dv, ma invece l'uomo che per un dono di Dio era stato creato per crescere in sapienza e santità e uscendo si viene a trovare in una condizione inferiore delle creature inanimate.

La fede noi dobbiamo custodirla nè svenderla o vergognarsene. E ciò che Gesù dice lo insegna anche la Chiesa circa le conseguenze del peccato originale.

",,,Vedi dunque che gran male fece l’uomo col sottrarsi alla nostra Volontà. Sicché tutte le cose, anche le più piccole, hanno il loro posto, si può dire che stanno in casa loro, al sicuro, nessuno le può toccare, posseggono l’abbondanza dei beni, perché quel volere che scorre in esse possiede la sorgente di tutti i beni. Stanno tutte nell’ordine, sono l’armonia e la pace di tutti. Invece l’uomo, col sottrarsi al nostro Volere, perdette il suo posto, rimase senza la casa nostra, esposto ai pericoli, quindi tutti lo possono toccare per fargli del male, gli stessi elementi sono superiori a lui perché posseggono una volontà suprema, mentre lui possiede una volontà umana degradata, che non sa dargli altro che miserie, debolezze e passioni. E siccome ha perduto il suo principio, il suo posto, è rimasto senza ordine, disarmato con tutti e non gode pace neppure in se stesso..." Gesù

Non soltanto un'altra persona può mettermi le mani addosso e gli elementi possono toccarmi. Se la terra impazzisce ecc...queste cose ci ammazzano e Gesù ne dà una spiegazione profonda. Ci siamo resi inferiori (sotto certi aspetti) alle realtà create che non hanno intelligenza. Il dramma della volontà umana è il peccato, l'atto della volontà umana degradata per antonomasia è il peccato. Tutta la visione penitenziale della vita cristiana, oggi messo un pò in cantina, affonda le sue origini in questo dramma. Io mi ritrovo circondato di miserie, debolezze e passioni e la causa di questo è solo la mia umana volontà; il dolore che questo comporta è la giusta conseguenza delle mie azioni.

".. Oh se tutti sapessero che cosa significa spezzare i legami con la nostra Volontà ed in quale abisso precipitano! Tutti tremerebbero di spavento e farebbero a gara per tornare nel regno del Fiat eterno, per riprendere il posto assegnato loro da Dio!..." Gesù

Noi non ne possiamo avere percezione sensibile, ma quando c'è una Verità di fede anche se non si può dimostrare (e non è evidente) come si dimostra un teorema matematica. La fede dà la visione sapienziale delle cose, la versione filosofica delle cose. La scienza ti dice come accade, la fede ti dice perchè accade. Se uno potesse vedere le conseguenze.. Padre Pio diceva che se tutti potessero vedere cosa accade durante una Messa ci vorrebbero le file di carabinieri a contenere gli ingressi. Sono realtà di fede, il giusto vive di fede (dice san Paolo) e non ci dev'essere nessun dubbio sulle verità di fede. Una verità di fede che, tutti i mali e disordini che noi viviamo e vediamo sono una conseguenza del peccato dell'uomo, fa parte dell'insegnamento autentico della Chiesa e quindi sarà vero ieri, oggi e domani e non ci sarà concilio o Papi che potranno dire: ci siamo sbagliati. Se è una cosa è vera, è vera sempre. La Rivelazione di Dio non è uno scherzo, sarebbe blasfemo solo il pensarci. La famosa polemica di Galileo Galilei - certamente sono stati commessi degli errori di valutazione ecc.. - ma la posta in gioco e su quello su cui i vertici ecclesiastici giustamente si impuntarono fu che la scienza galileana e la sua pretesa di incontrovertibilità a questo principio: che 2+2 fa 4 non si può mettere in discussione come le leggi della fisica (io lo posso riprodurre in qualsiasi motivo) invece le verità di fede non hanno questo crisma, come posso dire che il male ha come origine il peccato? Non si può. dimostrare quindi 2 conseguenze: solo la scienza ha verità incontrovertibili e solo la scienza è attendibile e non la fede. I discorsi sbagliati molte volte sembrano fondati, come faccio a dimostare l'esistenza del Paradiso mentre su questa terra posso sperimentare la forza di gravità?

Nonostante le verità di fede non sono dimostrabili sono fonte di conoscenza più certe di quelle scientifiche perchè è più facile che 2+2 faccia 5 che non cambi una verità di fede e il tasso di adesione alle verità di fede è superiore perchè la fonte di tali verità è Dio. Le verità di fede non danno la descrizione di un fenomeno ma vanno alle cause più profonde.

"...Oh se tutti sapessero che cosa significa spezzare i legami con la nostra Volontà ed in quale abisso precipitano! Tutti tremerebbero di spavento e farebbero a gara per tornare nel regno del Fiat eterno.." Gesù

Oggi c'è una spaventosa crisi di fede, se uno potesse vedere le conseguenze di un'atto di volontà umana - una volta Nostro Signore fece vedere a santa Caterina di Genova che cos'è ai suoi occhi una bugia di scusa. Il peccato veniale per antonomasia, gli fece vedere un mostro brutto e gigantesco che questa poveraccia non dormì 3 giorni e 3 notti. Poi gli disse: sappi che quando dici una bugia di scusa, produci un mostro del genere, ma a quella gli è presa un'infarto. Ma un peccato mortale cosa sarà mai? Quando sentiamo queste cose come reagiamo? Ma quando il Figlio dell'Uomo tonerà sulla terra, troverà la fede sulla terra? Non c'è la fede oggi. Gesù dice:

".. Le conoscenze saranno le catene però non forzate, infatti loro stessi volontariamente si faranno legare, le conoscenze saranno le armi, le frecce conquistatrici che conquisteranno i figli nuovi del Fiat Supremo; ma sai tu che cosa posseggono queste conoscenze? Di cambiare la natura in virtù, in bene, in volontà mia, in modo che la possederanno come proprietà propria” Gesù

Le conoscenze interpellano la nostra volontà, sarà vero o no? Perchè se fosse vero uno lascerebbe perdere tutto e a costo di qualsiasi sacrificio cercherà di entrare nel Regno della divina volontà dove spariranno tutti i mali, la pienezza della felicità, la trasformazione dei nostri atti da umani in divini...ma di cosa vogliamo parlare? Se questo non è ancora partito vuol dire che non abbiamo interiorizzato.

"...E Gesù, riprendendo il suo dire, ha soggiunto: “Figlia mia, Adamo finché stette nell’Eden terrestre, visse nel regno del Supremo Volere, conobbe, per quanto a creatura è possibile, tutte le conoscenze che appartenevano al regno che possedeva, ma come uscì da esso il suo intelletto si oscurò, perdette la luce del regno suo e non trovò i vocaboli adatti, per manifestare le conoscenze che aveva acquistato sulla Suprema Volontà, perché mancava in lui quello stesso Volere Divino che gli avrebbe potuto porgere i vocaboli necessari per manifestare agli altri ciò che lui aveva conosciuto. Questo da parte sua, molto più che ogniqualvolta ricordava la sua sottrazione alla mia Volontà, il bene sommo che aveva perduto, aveva tale stretta di dolore da diventare taciturno perché rapito nel dolore della perdita di un regno sì grande e per i mali irreparabili che, per quanto Adamo potesse fare, non gli era dato di riparare; ma a porvi rimedio ci voleva quel Dio stesso che aveva offeso. Da parte del suo creatore non ebbe alcun ordine e perciò non gli dette capacità sufficiente per manifestarsi, perché a che pro manifestare una conoscenza se non gli avrebbe dato il bene che conteneva? Io faccio conoscere un bene solo quando lo voglio dare. Ma anche se Adamo non parlò diffusamente sul regno della mia Volontà, insegnò tante cose importanti su ciò che lo riguardava, tanto è vero che nei primi tempi della storia del mondo, fino a Noè, le generazioni non ebbero bisogno di leggi, né ci furono idolatrie, (né diversità di lingue) ma tutti riconoscevano il vero Dio, (un solo linguaggio) perché ci tenevano di più alla mia Volontà. Invece quanto più si allontanarono da essa sorsero le idolatrie e peggiorarono i mali peggiori e perciò Iddio vide la necessità di dare le sue leggi come preservativo alle umane generazioni...." Gesù

Che cosa dici a fare una cosa se non è alla portata? Il fatto che questi scritti siano arrivati a cavallo dell'800 e del '900 vuol dire che adesso questo regno Gesù lo vuole dare e chi vuole entrarci ci entrerà. Che ce lo avrebbe detto a fare Adamo? Così oltre che a piangere piangiamo prima del tempo. Se tu hai la conoscenza di un bene perduto e che è irraggiungibile diventa solo fonte di immenso dolore. Adamo non poteva riparare da solo...come si sarà sentito?

Perchè anche noi (come Adamo) potremmo commettere un'errore, una stupidaggine o una parola inopportuna che ferisce a morte e vita quella persona, sì che quella persona può perdonare ma quella parola gli resterà a vita. Facciamo molta attenzione prima di muoverci, la prudenza è una delle virtù essenziali della vita nelal dv. Se il Signore ci sta parlando di questo regno è perchè ce lo vuole dare.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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