Gesù rivela a Luisa i quattro piani che si trovano nel palazzo della Divina Volontà e la invita a muoversi sempre in essi per stare sempre con Lui. L'immagine dell'elettricità come immagine della vita nel Fiat divino. Libro di cielo volume 19, 4 Agosto 1926, 7 Ottobre 2020
4 Agosto 1926
Chi sta nella Divina Volontà, dovunque si trova sta al sicuro, perché in Essa ci sono quattro piani
Il palazzo della dv ha quattro piani e ha la sua forza (Gesù usa il paragone dell'elettricità). La luce si accende istantaneamente ovunque ci siano fili e distributori d'energia e collegamenti funzionanti.
Luisa come sempre lamenta le privazioni di Gesù, nella dv ci sono tanti sogni che possiamo e dobbiamo certamente fare senza nessuna paura e possiamo giocare con il Signore attraverso i sogni. Non possiamo desiderarle (come insegnano i santi) ma possiamo sognarle. Ci stanno anche gli incubi, in particolare la privazione di Gesù e anche tanti altri piccoli incubi minori (vedere Gesù sofferente o mal ridotto)
I miei giorni, le mie ore sono sempre sotto l’incubo di durissime privazioni del mio dolce Gesù..." Luisa
"..Ma mentre dicevo ciò e altro ancora, il mio dolce Gesù si è mosso nel mio interno, trasformandomi tutta in Lui e partecipandomi le sue amarezze, che erano già troppe. Oh! Dio, quante cose tristi ha fatto vedere, il suo cuore ne era trafitto..." Luisa
Palazzo della divina volontà:
"..“Figlia mia, come? Non sai dove ti trovi? Non stai nella mia Volontà? La casa della mia Volontà è grande, se non stai a un piano starai all’altro, perché Essa contiene quattro piani: il primo è il basso della terra, cioè: il mare, la terra, le piante, i fiori, i monti e tutto il resto che esiste nel basso dell’universo; Essa dovunque domina e regge; il suo posto è sempre di Regina e tiene tutto nel proprio pugno. Il secondo piano è il sole, le stelle, le sfere. Il terzo è il cielo azzurro. Il quarto è la patria mia e dei santi..." Gesù
Se noi ci facciamo caso, le uniche creature intelligenti che ci stanno sono i santi. Perchè? Perchè purtroppo l'uomo, pur essendo avvolto dalla dv (perchè siamo creature, mantenute nell'essere ecc...) perchè nelle persone c'è la volontà umana, la presenza oggettiva della dv dentro ogni persona è però oscurata o incrinata dalla volontà soggettiva di quella persona può uscire dalla dv, ribellarsi e/o opporsi dalla dv o semplicemente allontanarsi da essa o vivere come se la dv o Dio non esistesse. Anche dagli scritti dei santi, quando soffre Gesù? Quando vede la condizione disastrosa delle persone che comporta la dannazione delle persone. L'amore immenso che Gesù ha per noi lo porta in un certo senso (bisogna capirle bene) in qualche modo misterioso (anche se non lo sappiamo spiegare) la sofferenza di Dio. L'uomo è il destinatario della dv. Per percorrere questi piani, uno potrebbe dire che tutti stanno nella dv perchè tutti stanno sulla Terra, tutti vanno in montagna, in mezzo ai fiori, vanno al mare, guardano il Cielo ecc... l'uomo sta immerso nelle opere della dv o non lo sa, o non ne vuole sapere o le usa senza esserne capace di dire grazie. Non basta starci da un punto di vista oggettivo.
"..Perciò gira in casa nostra, nelle opere del tuo Creatore, perché dovunque ti aspetta, affinché tu impari i suoi modi, ripeta ciò che fa la mia Volontà in tutte le cose create.." Gesù
Gesù dice: situati in qualcuno di questi piani ed impara a riconoscerla nelle creature ed ad unirti ad essi, fatti amare ed accarezzare. Per stare nella dv occorre farsi attenti; se c'è un'anti-vita nella dv è di chi si fa scivolare addosso le cose, non considera e non pondera. Perchè non è evidente che nel Sole ci sia un'atto di dv, per entrare in questa cosa ci sono delle verità di fede presupposte: il Sole c'è perchè Dio c'è e l'ha creato e lo mantiene nell'essere e lo mantiene per un fine ben preciso. Il Sole serve a scaldare ed illuminare. Il mare, oltre a dilettarci, serve agli equilibri termici del pianeta terra; non è soltanto un problema di bellezza. Queste conoscenze potrebbero essere uno sprone per conservare meglio l'ecologia. Farsi attenti, prendere gli atti della dv.
Di fronte all'amore di Dio (sia attraverso le opere ma sia anche a livello personale) bisogna conoscerlo, riconoscerlo, accoglierlo e poi ricambiarlo. Nella dv c'è l'attuazione concreta di quello che san Giovanni scrive: noi amiamo perchè Egli ci ha amato per primo. Il duplice precetto della carità (amerai il Signore tuo Dio e il prossimo con tutte le forze); perchè il primo è più importante del secondo? Tu non amerai Dio se prima non lo conosci, non lo riconosci e non hai fatto il pieno d'amore e solo quando avrai fatto il pieno sarai capace di amore fraterno e soprannaturale verso i propri fratelli.
Quando un pastore (dice il don che è un sacerdote esempio) avvicina una persona lontana dalla Chiesa con gesti non religiosi (ci vai a fare una chiaccherata, lo ascolti nelle cose che dice anche se non sono cose tipiche da sacerdoti ecc..) ma perchè mi faccio vicino? Non perchè cerco compagnia, ma quel farmi vicino è quel primo atto è la mia intenzione profonda, chi lo sa che io in questo modo riesca a partire da questo a portarti al Signore e portarti il Signore. Anche quando la Chiesa si muove in certi orizzonti il fine è questo. La felicità dell'uomo non consiste nel godimento dei beni naturali ed umani e materiali di questo mondo ma in quelli divini e soprannaturali. Il don cita il Vangelo, dove Gesù dice di portare la Vita, che conoscano cioè Dio, non che abbiamo la soddisfazione dei beni terreni.
Il salire e scendere i piani, presuppone un cammino, già in qualche modo hai percepito l'amore di Dio e facilmente girando ti sentirai accerezzaro e stari con le antenne pronte. Ecco perchè tutte queste conoscenze, muoviti anche nei santi. Ecco perchè Gesù non cita l'uomo ma la Terra, perchè la Terra non si oppone alla dv, il mare non si oppone alla dv ecc...e anche i santi non si oppongono. Gli unici oppositori siamo noi (e i diavoli ma questo è un'altro discorso). Le anime deturpate ed abbruttite dal peccato, l'atteggiamento di chi ama la dv non è il disprezzo ma è una profondissima tristezza compassionevole: guarda come si è ridotto. Istigata però dalle volontà perverse dei demoni.
Il senso della nostra esistenza, della vita e della Chiesa è questo.
"...Oh! come sarà bella la luce della mia Volontà, nel vederla, disporranno gli apparecchi nelle anime, per attaccare i fili degli insegnamenti, per godere e ricevere la forza della luce che contiene l’elettricità del mio Volere Supremo. Vuoi tu vedere come succederà? Guarda, Io prendo un filo dei miei insegnamenti legato all’anima tua e tu emetti la tua voce nel filo, dici: ti amo, ti adoro, ti benedico, quello che vuoi dire e sii attenta a guardare.”
Io ho detto ti amo. Quel ti amo si cambiava in caratteri di luce e la forza elettrica del Supremo Volere lo moltiplicava, in modo che quel ti amo di luce percorreva tutta la volta dei cieli, si fissava nel sole, in ogni stella, penetrava nei Cieli, si fissava in ciascun beato, formava la sua corona di luce ai piedi del trono divino ed entrava fin nel seno della Maestà Suprema, insomma dove si trovava la Divina Volontà, che dappertutto formava la sua luce elettrica.
E Gesù, riprendendo il suo dire: “Figlia mia, hai visto che forza ha l’elettricità del Fiat Supremo e come giunge ovunque? L’elettricità della terra, al più si diffonde nel basso, non ha la forza di giungere fino alle stelle, ma la forza della mia elettricità si diffonde nel basso, in alto, nei cuori, dovunque e quando si disporranno i fili, con quanta rapidità incantevole farà la sua via in mezzo alle creature!”
Ogni filo è un'insegnamento di Gesù con il Fiat. Ci stanno le centrali elettriche. Colleghiamo tutti questi insegnamenti che stai prendendo e facciamo un'esperimento. Diciamo: Ti Amo Gesù nella dv. E cosa succede quando lo pronuncia Luisa?
"..Io ho detto ti amo. Quel ti amo si cambiava in caratteri di luce e la forza elettrica del Supremo Volere lo moltiplicava, in modo che quel ti amo di luce percorreva tutta la volta dei cieli, si fissava nel sole, in ogni stella, penetrava nei Cieli, si fissava in ciascun beato, formava la sua corona di luce ai piedi del trono divino ed entrava fin nel seno della Maestà Suprema, insomma dove si trovava la Divina Volontà, che dappertutto formava la sua luce elettrica.." Luisa
Anche il don ogni tanto ha qualche perplessità come Luisa: ma davvero accade tutto questo? Perchè se Gesù non toglie il velo a noi sembra anche troppo. Già consacrare un pezzo di pane che rimane apparentemente tale diventa il Corpo di Gesù. Non pretendere un miracolo eucaristico ad ogni messa. La fede, credere ed agire di conseguenza (in forza dell'autorità di chi parla cioè Dio) è meritorio. E' il fondamento di tutte i meriti, se agissimo con l'evidenza dei fatti perderemmo il merito. Si va in Paradiso se mi dispongo per andarci, altrimenti in Paradiso non ci si va. Quando si disporranno i fili, la dv farà la sua via in mezzo alle creature, purtroppo per molti non c'è l'impianto elettrico a casa e quindi la luce non si accende. O i fili sono spezzati. Ma fino a quando i fili non sono aggiustati non si potrà accendere la luce.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Nessun commento:
Posta un commento