Imparare a ripetere spesso "Fiat" dinanzi alle manifestazioni della Divina Volontà. Gesù parla del passaporto per entrare nel regno del Fita, come è formato e chi lo deve firmare. La Divina Volontà diviene Sangue divino che scorre nelle vene dell'anima. Libro di Cielo, Volume 33, 19 Novembre 1933, Lunedì 24 Aprile 2023
19 Novembre 1933
Come chi si dispone a fare la Divina Volontà forma il passaporto, la via, il treno. Come Gesù vuol rifare se stesso nella creatura. Il firmatario ed il motore Celeste.
"....Con questa fiducia in cuore, do principio a scrivere il trentatreesimo volume, forse sarà l’ultimo, ma non lo so, sebbene abbia tutta la speranza, che tutto il Cielo avrà compassione della piccola esiliata e che presto la farà rimpatriare insieme agli altri abitatori, ma del resto Fiat! Fiat!..."
Inizia oggi - grazie alle raccomandaziondi Luisa - questo avventura del 33° volume, Luisa pensava che fosse l'ultimo ma l'opera finirà nel 36° volume. Del resto...Fiat Fiat
Imparare a dire Fiat non come modo di dire, c'è il pericolo a causa della nostra debolezza umana, che lo si dica per abitudine. C'è il Fiat Creante, il Fiat Lux che ha dato origine alla Creazione, il Fiat della Madonna e il Fiat Volutas Dei che è l'inizio della vita nel dv. Noi con il Fiat accettiamo tutto ciò che la dv ci mette davanti. Con l'aiuto del Signore dovremmo - il don lo suggerisce - imparare a dirlo un pò più spesso a dirlo con il cuore nei semplici eventi quotidiani; dobbiamo stare molto attenti a stare aperti ai suggerimenti che Nostro Signore ci dà per strutturare la nostra giornata. Noi dobbiamo - è bene far così - avere una giornata organizzata, un piano di vita compatibile con il nostro stile di vita e che ad esso ci stiamo anche nei periodi particolari. Non facciamo le cose a casaccio o al sentimento. In quaresima faccio un programma quaresimale compatibile e poi cerco di osservarlo, poi per Maggio ecc... e tutto questo va sempre molto bene ma occorre avere delle grandissime capacità di flessibilità. Può darsi - ecco perchè non bisogna mettere troppe cose sotto l'obbedienza - che la nostra vita........Nostro Signore può completamente scombussolare la giornata, magari una persona ti chiede un favore all'improvviso, il don dice questo perchè l'ordine non può diventare rigidità. Perchè altrimenti le persone iniziano a sclerare (come si dice nel modo comune), noi dobbiamo certamente organizzare la giornata ma capire in un momento Dio mi chiede un'altra cosa. Dobbiamo avere questa libertà...
“dimentica la terra, già non è più tua, d’ora in poi non vedrai altro che Cielo, il mio regno non ha confini, quindi il tuo cammino sarà lungo, perciò conviene che coi tuoi atti affretti il passo, per formarti molte vie e così prendere molto dei beni che ci sono nel mio regno” Gesù
"...Ora vedendomi amato da essa, dalla mia stessa Volontà, il mio amore si fa geloso e non vuol perdere neppure un respiro, un palpito d’amore di questa creatura....." Gesù
La gelosia divina non è come quella umana, non si manifesta coi brutti modi umani. La gelosia di Dio dipende dal fatto che Lui sa che nella misura in cui Lui è il reale centro del cuore della nostra esistenza può vederci veramente felici, più ci allontaniamo da questo centro più staremo male. Dio non mi vuole possedere, in Paradiso Dio ha preparato infiniti amori accidentali alle creature...non è la gelosia che vuole possedere tutto per sè e guai a chi lo tocca. Ma è quella cosa per la quale noi pratichiamo il primo comandamento (amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore ecc...) non avendo Dio nessun concorrente e nella misura in cui vivremo questo saremo felici e stare nel Fiat. Facciamo in modo che dire Fiat non sia un modus dicendi. Non riduciamo una cosa così santa per salutare ecc... ma sia una disposizione capace di tradursi in atto in ogni circostanza della vita e della giornata e lasciandosi un pochino portare dalla dv anche quando vengono scombussulati i nostri bei progetti. I progetti bisogna tenerli sempre davanti al Signore, se Lui è d'accordo ok e se ti mette davanti altro....Fiat. Anche la durata della nostra vita terrena, se ci arriva qualche acciacco o complicazione a livello fisico (tipo quando si arriva ai 50) si campa lo stesso e si dice Fiat volentieri.
Per fare un viaggio all'estero dobbiamo fare un passaporto che dev'essere firmato da me e dal questore e il viaggio che dobbiamo fare è quello diretto volto ad entrare nei confini del Regno - attenzione al vocabolo - quando Gesù parla nei Vangeli del Regno di Dio che è simile...si può parafrasare con il Regno del Fiat, in un regno...che possano tornare i regni cristiani dove i Re sono collaboratori della Chiesa, i fini di un re cristiano sono promuovere il regno di Dio anche nelle cose temporali. In un regno cristiano potrebbe starci la 194? In un regno cristiano potrebbero esserci leggi sul gender, unioni omosessuali, ecc... ma oggi queste cose non si vedono. Se c'è un Regno, c'è l'obbedienza alle leggi del Re e il Regno del Fiat è vivere nella dv e non soltanto discostandosi da ciò che vuole ma accoglierla come vita e compiere i suoi atti in essa. Dice Gesù:
«Mia buona figlia, tu devi sapere, che come l’anima si dispone a fare la mia Divina Volontà, forma il passaporto per entrare negli interminabili confini del regno del Fiat; ma sai tu, chi ti presta l’occorrente per formarlo e chi si presta a firmarlo e dargli il valore di passaggio nel mio regno?..."
Fare - attenzione - fare la divina volontà ed è sempre la cosa principale. Io non posso invocare la dv nel mio mangiare e poi dire un sacco di parolacce. Prima dovrò smettere di dire parolacce e poi dopo posso invocare la dv nel mangiare. Prima si deve smettere di dire bugie e poi posso chiamare la dv nel mio vestire ecc... Quindi il fare la divina volontà è il passaporto. Ma poi occorre la firma.
"...Figlia, è tanto grande l’atto di disporsi a fare la mia Volontà, che la mia stessa vita, i miei meriti, formano la carta e i caratteri ed il tuo Gesù fa il firmatario per farla conoscere e darle libera l’entrata..." Gesù
Si parte sempre da lì. Se tu conosci con certezza che una cosa Dio la vuole o non la vuole, a prescindere dei 10 comandamenti (che sono la base) bisogna farlo. E qua entra in gioco la formazione e l'imparare ad ascoltare sempre più e sempre meglio le ispirazioni e a decodificare il linguaggio della nostra coscienza. Molte coscienze di oggi si sono imbarbarite e hanno smarrito il senso del peccato, in questo caso la coscienza è danneggiata...ma quando una persona è vicina a Dio e vive una vita di preghiera intensa e una sincera volontà di fare quello che Dio vuole. La coscienza va continuamente formata - per entrare nella dv la fonte è una: i libri di Luisa. Attenzione anche a chi dà spiegazioni o aiuta ad entrare, perchè come in tutte le cose - al don dispiace constatare queste cose - ci sono buoni maestri e maestri meno buoni. Il don non sa se è un buon maestro ma lo spera tanto e ci prova. Il don cerca di stare in ascolto e di comprendere ciò che legge e di riferirlo correttamente ma non è detto che ci riesca. La dv non puoi mai contraddire sè stessa, non è possibile che una cosa che di per sè stessa Dio non vuole o non gradisce ricorrendo alla dv diventi possibile o gradita a Dio.
"..Ora il disporsi a fare la mia Volontà, forma il passaporto, l’incominciare l’atto forma la via che si deve in Essa percorrere, via di Cielo, santa, divina, perciò a chi entra in Essa Io sussurro all’orecchio del cuore: “dimentica la terra, già non è più tua, d’ora in poi non vedrai altro che Cielo, il mio regno non ha confini, quindi il tuo cammino sarà lungo, perciò conviene che coi tuoi atti affretti il passo, per formarti molte vie e così prendere molto dei beni che ci sono nel mio regno” Gesù
Quando compiamo gli atti nel dv. Il mio cammino sarò lungo non vedremo altro che Cielo. Vivere nella dv significa assolutamente ricolmati di tutta quanta l'infinita ricchezza dei beni a chi vive in questo modo e che molte persone non ricevono perchè non si dispongono. Ricordiamo molte meditazioni passate in cui Gesù soffriva perchè era pieno di beni e non poteva dare i beni alle creature che fanno ostacoli.
"...Oltre a ciò come la creatura va formando il suo atto nella mia D. Volontà, così le vene dell’anima si svuotano di ciò che è umano e vi scorre, potrei dire, un sangue Divino, il quale fa sentire in sostanza, nella creatura..." Gesù
Non ci scoraggiamo mai se non la sentiamo. Non sono queste cose che vengono dall'oggi al domani, sono immagini vere che Gesù usa e che piano piano certamente in qualche modo troveremo il modo di viverle. Non ci preoccupiamo eccessivamente se allo stato attuale non lo sono. E' un cammino in cui ci troviamo, ogni tanto il Signore ci dà delle spie ma l'importante è non stancarsi mai, a meditare, a fare gli atti con pazienza e camminare con costanza e perseveranza. Infine noi non possiamo essere giudici perfetti di noi stessi, non sappiamo tante cose. Però sappiamo se ci crediamo è importante lavorare con amore, non scoraggiarsi mai, andare avanti e tendere a questa vita che ha come fine o frutto maturo quello di rendere inseparabili il Creatore dalla creatura.
"..il quale fa sentire in sostanza, nella creatura le virtù Divine che hanno virtù di scorrere quasi come sangue nella stessa vita che anima il suo Creatore e rendono inseparabili l’uno dall’altra, tanto che chi vuol trovare Dio, lo può trovare nel suo posto d’onore nella creatura e chi vuol trovare la creatura, la troverà nel centro Divino». Gesù
Gesù non impiega 40 anni di tempo di una persona per parlare di un sogno che non diventa mai realtà. Il fatto che non lo vediamo realizzato in noi non significa che non si realizzi e secondo non perdiamo la speranza che un giorno si realizzi. Chiediamo sempre al Signore di darci la luce, il discernimento, di farci vedere in ciò che manchiano perchè il nostro cammino possa andare avanti pur nella nostra povertà. Avanti senza mai fermarsi e scoraggiarsi.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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