Importantissima lezione di Gesù su come la santità consista essenzialmente ed anzitutto nel compimento perfetto degli uffici e dei doveri che la Divina Volontà ci ha affidato collocandoci in un certo stato di vita. Attenzione a non fuggire dai propri doveri con il pretesto di altre opere buone da compiere. Libro di cielo volume 19, 13 Maggio 1926, 14 Agosto 2020
13 Maggio 1926
Immagine di chi opera per fini umani e chi opera per compiere la Volontà Divina. Come Nostro Signore è il palpito della Creazione. Nell’adempimento del proprio dovere c’è la santità
Importanza di questo scritto fu quelli che nella tradizione della chiesa sono chiamati doveri di stato che in alcuni casi arrivano a quelli che vengono chiamati uffici cioè quegli incarichi che coinvolgono nel proprio operato il bene delle altre persone (vero anche nel piccolo) ma negli esempi che fa Gesù (sindaco, capo del governo, magistrato, ecc...) le cose che fa ha delle conseguenze non irrilevanti nella vita di tante persone. Un folle pensiero quello di chi brama di occupare posti di potere, sono solo immense responsabilità e pericoli perchè Gesù dice: io ti aiuto però chiedo estrema attenzione, puntualità ed estrema diligenza. Nella consapevolezza che se tu commetti un'errore puoi causare la rovina di tanta gente e questo non lo si può far a cuor leggero.
I doveri del nostro stato vengono subito dopo i 10 comandamenti e contengono la dv al 1000%, ricordiamo sempre che si può cadere nella tentazione di pensare che vivere nella dv si riduca ad una serie di forme diverse di pregare che però possono ingenerare una sorta di illusione spirituale. Esempio: io non posso fare 100 atti attuali, fare i giri e poi sono una madre di famiglia e trascuro i figli, il marito, la casa o sono il marito e trascuro mia moglie, figli, ecc... sono un lavoratore, faccio i giri ma poi sto con la testa per aria mentre lavoro, del nostro lavoro (anche di una casalinga che non è una persona di serie b) il suo lavoro ha delle conseguenze. Se fa malamente il letto crea un disagio a chi deve dormire nel letto. La vita nella dv è questa presa di coscienza anche minimale dell'agire sotto gli occhi del Signore.
“Figlia mia, il tuo confessore ha trovato cose grandi innanzi a Me, perché quando intraprendeva un ufficio, un impegno, non tralasciava nulla per compiere esattamente quell’ufficio, era attentissimo, faceva dei grandi sacrifici e se era necessario si disponeva anche a mettere la propria vita per fare che il suo ufficio fosse compiuto esattamente; aveva un timore, che nelle opere a lui affidate,..." Gesù
Noi come facciamo le cose nostre? Con amore, attenzione, dedizione? Anche le più piccole. Un punto attinente che chiama in causa i doveri dei genitori, il don si sta accorgendo che una volta c'era il problema della maleducazione, - un minimo di educazione c'era lo stesso - quello che vede il don (spera di sbagliarsi) è che oggi c'è un problema di ineducazione. Ci sono molti ragazzini che sono allo stato brado (e gli fanno pena) che non hanno neanche l'ABC del vivere civile insieme. Non sanno che se una persona sta parlando almeno non la devi interrompere. E' difficilissimo dare una formazione cristiana dove c'è il nulla, san Tommaso d'Aquino diceva che la grazia presuppone la natura e la porta a compimento. Ma la natura oggi (cioè l'umanità) sono devastate. C'è una situazione che si avvicina al nulla - ma da un punto di vista oggettivo: quei genitori dove stanno? (senza voler giudicare le persone) Non sono consapevoli che se il Signore ti dà la grazia di una vita, ti dà fiducia ma quella persona la devi educare.E' una fatica grossa ma tu la devi compiere. Se hai scelto di sposarti e mettere al mondo i figli te ne devi prendere cura (non te l'ha ordinato il medico). Un parroco fosse anche di un paesino sperduto di poche anime, il santo curato d'Ars diceva che la responsabilità di un parroco è enorme. Se uno volesse fare il parroco parroco ne ha da fare. L'ufficio che ti ha dato il vescovo è impegnativo, tu le cure glieli devi dare e se non lo fai vedi cosa succede quando ti presenti davanti a Dio.
Non agitiamoci, però quando una coppia si sposa...tu quando hai giurato davanti a Dio di rimanere fedele al proprio coniuge anche nelle avversità. Amarti ed onorarti, amarti cioè dare la vita. Onorarti..non si litiga e non si offende. Tu hai promesso davanti a Dio di onorare tuo marito/tua moglie davanti a Dio e in privato. Vivere con la capoccia tra le nuvole dimentichi dei nostri doveri è un problema. E bisogna evitare assolutamente - preghiamo lo Spirito Santo - che non accada che mi metto di fare una montagna di cose buone e sante che però mi portano a trascurare quelle che io devo fare.
Una persona che ha la famiglia (esempio esagerato) che sta dalla mattina alla sera rintanata in Chiesa il parroco deve dirgli con tanta carità e amore: vattene a casa perchè se volevi a stare contatto con il tempio di Dio saresti dovuto entrare in un monastero previo discernimento. Tu non puoi togliere il pane dalla bocca dei figli (dice san Paolo) per sfamare i poveri. Davanti a Dio prima hai il dovere di sfamare i figli e nei limiti in cui puoi i poveri. Bisogna fare moltissima attenzione. Perchè i nostri doveri sono ciò su cui - oltre ai 10 comandamenti - ci sarà fatto l'esame nell'altro mondo.
Prima i doveri. Poi tutto il resto. Se una persona è capace di fare una caterva di opere buone e sante dopo i doveri privandosi anche di cose buone per carità Dio ti benedica ma prima i doveri. Queste dinamiche sono molto profonde. Il don ha visto tanta gente cerca - per esempio - nelle parrocchie - qualche incarico anche sciocco e trascura ciò che dovrebbe fare (magari in famiglia latita, i figli chissà quale fine hanno fatto e tu stai in parrocchia giornate intere a dare la comunione ai malati...ma tuo figlio dove sta?). Esempi caricati volutamente per far riflettere me per primo. Su questo punto dobbiamo essere attenti e siccome il Signore lo sa ne ha parlato in questi scritti. Non si può parlare di dv se ci sono dei problemi nell'osservanza dei 10 comandamenti e dei doveri del proprio stato a livello sostanziale.
"..In questo mentre ho visto due persone davanti a me, uno andava raccogliendo pietre, stracci vecchi, ferro arrugginito, pezzi di creta, tutte cose pesanti e di pochissimo valore; poveretto, stentava, sudava sotto il peso di quelle robacce, molto più che non gli davano il valore necessario per sfamarsi. L’altro andava raccogliendo granelli di brillanti, piccole gemme e pietre preziose, tutte cose leggerissime ma di valore incalcolabile..." Luisa
L'immagine di chi raccoglie robacce non è soltanto di chi svolge il proprio dovere in malo modo e svogliatamente, ma sono ad avviso del don, quelle molteplici cose che uno si mette a fare in sostituzione dei propri doveri. Io dovrei fare questa cosa che non mi piace e non mi gratifica, ne trovo un'altra buona e santa ma che mi gratifichi. Questo è operare per fini umani. E quando si agisce per fini umani si percepisce, le persone se ne accorgono, il servizio fatto non aiuta la vita ecclesiale, parrocchiale e nella società. Anzi, perchè poi partono le rivalità, invidie ecc...esaminare la nostra coscienza su questi punti è assolutamente basilare. Noi dobbiamo fare quello che Dio ci chiede di fare non quello che noi ci mettiamo in testa di fare e dobbiamo sempre ritornare, ritornare e se abbiamo fatto delle pecche e ne abbiamo preso coscienza, da oggi in poi si cambia registro. Si tralascia qualcuna delle cose che non sono necessarie o che ci portano a trascurare i nostri doveri. Una cosa che ci porta lontano dai nostri doveri è volontà umana al 100%. Ringraziamo il Signore che ci ha ammonito che su questi punti non bisogna essere leggeri ma si tratta di cose decisive.
Esattamente lo stato di vita e il luogo e stato di vita ci ha messo è quello che Lui vuole. Gli atti nella dv si fanno all'interno nell'adempimento dei nostri doveri di stato.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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