Lezione di Gesù sulla multiforme bellezza del Creato e delle creature. La Divina Volontà possiede una varietà infinita e inesauribile di bellezze che incessantemente fa fuoriuscire. Dio non si ripete mai e noi dobbiamo, a sua immagine, uscire dai nostri precostituiti schemi mentali che vorrebbero tutto e tutti uniformare. Libro di cielo volume 19, 15 Maggio 1926, 2 Settembre 2020
15 Maggio 1926
Diversità di santità e bellezza delle anime che vivono nel Divin Volere. Come tutta la Creazione sarà adombrata nella natura umana
Spunti di riflessione molto profondi ed apriamo i nostri orizzonti mentali. Il punto è questo: Luisa pensa nella sua semplciità che se non ci fosse stato il peccato originale saremmo stati uguali con la stessa santità?
“Se la creatura non si fosse sottratta alla Suprema Volontà, sarebbe stata una la santità, una la bellezza, una la scienza, una la luce e per tutti la stessa conoscenza del nostro Creatore.” Luisa
Cosa c'è dietro questo pensiero, Luisa era santa ed ingenua, ma non sfugge ad una nostra struttura mentale che tende a cercare di fare un'unica cosa di quello che si pensa, il nostro ideale di vita sarebbe che tutti fossimo uguali, tipo comunismo, cioè nella misura in cui noi saremo uguali saremo tutti contenti. E' chiaro che tutti siamo uguali davanti alla legge, ma un conto è l'idea di livellare ed uniformare ad un solo modello noi stessi e il prossimo e spesso il modello non va lontano dal nostro ombelico. Noi pretendiamo (e siamo sinceri) che tutti la devono pensare, ragionare, modi di vedere la realtà, ecc... come noi. In certe circostanze possono essere sciocchezze, tra marito e moglie per esempio, tante piccolissime cose abbiamo una piccola serie di abitudini che sono diverse da chi ci sta vicino e la difficoltà di una vita matrimoniale è di vivere queste differenze accogliendo la diversità. Anche nella Chiesa, c'è chi pensa di essere il super prete, magari tutti fossero come lui! Ringraziamo che non siamo tutti uguali, altrimenti sai che noi. Noi abbiamo un modello unico che risponde ai nostri schemi mentali che vorremmo diffonderlo in tutto l'universo.
Dio nella creazione non ha fatto così.
"..La nostra sapienza si sarebbe seccata di fare una sola cosa. Che si direbbe della nostra sapienza, amore e potenza, se nel creare questo globo terrestre avessimo creato tutto cielo, oppure tutto terra, o tutto mare? Qual gloria sarebbe stata la nostra? Invece la molteplicità di tante cose da Noi create, mentre decanta la sapienza, l’amore e la potenza, dice pure la molteplicità della santità e della bellezza in cui dovevano sorgere le creature, per amore delle quali esse furono create. Vedi il cielo tempestato di stelle, è bello, ma è pur bello il sole, ma distinto uno dall’altro ed il cielo fa un ufficio, il sole l’altro; il mare è bello, ma è anche bella la terra fiorita, l’altezza dei monti, le pianure distese, ma le bellezze, gli uffici sono distinti tra loro. Un giardino è bello, ma quante diversità di piante e di bellezze vi sono?.." Gesù
Apriamoci (nella dv) a quelle cose che non ci piacciono, impariamo a gustare un'ambiente differente ai nostri gusti. Apriti. Come c'è il ti amo nelle cose che mi piacciono, c'è il ti amo di Dio anche nelle cose che non ci piacciono. Ogni cosa è differente. Dio può fare un'infinità di cose stupendissime e varie, distinte, da un lato vogliamo uniformarci al modello unico e dall'altro - è normale - vogliamo cose nuove. La ripetizione ci stanca. Dio non ha mai fatto due volte la stessa cosa. E questo ne abbiamo un riverbero, siamo contenti quando le cose sono nuove. Nei social network siamo contenti (anche in modo malato) quando ci inventiamo un post nuovo per interagire. Dietro questa esagerazione, però c'è questa spia divina. Perchè una cosa ci attragga dev'essere nuova. In Paradiso sarà un moltiplicarsi in modo indefinito di nuovi piaceri e divertimenti. Nostro Signore moltiplica i divertimenti in Paradiso. Pensiamo alle cose belle di questa vita, un film è bello anche rivederlo ma alla fine stanca. C'è questa cosa. Vivere nella dv significa aprire gli orizzonti mentali e diradare gli orizzonti del cuore e vedere il mondo in termini divini e ogni persona è diversa, la dv esalta in senso buono queste cose senza esaltare la visione individualistica della vita. Gli antichi filosofi questa cosa la sapevano, ogni ente in quanto ente è buono, bello ecc... / Il criminale, la propria bellezza l'ha deformata e sfigurata e magari soppressa. Se io prendo la Gioconda e la deturpo e poi si taglia la tela, è sempre la Gioconda - quello è il soggetto sfregiato - ma se tu l'imbratti e distruggi la tela distruggi la bellezza.
Una persona diventata brutta, per tante questioni, mai l'ombra del giudizio nel nostro cuore (perchè noi avremmo potuto fare peggio) ma al giudizio subentra quella condivisione del cuore di Dio che è la tristezza (non intensa con quello brutto stato d'animo) ma la partecipazione del dolore di Dio che vede una cosa bella deformata. Il più grosso problema ecologico, oltre che alla natura, è l'uomo. I nostri cari fratelli e sorelle sono inquinati e malridotti a causa dell'esistenza del peccato nel mondo e la missione della Chiesa è liberare le anime dal potere del diavolo e del peccato. Il regno della dv non è altro che la restituzione di ciò che era stato all'uomo. Gli animali sono tutti belli. Dai cani, cavalli, gatti, ecc.. e anche il mondo vegetale ha tanto da dirci. Ma se uno si fa attento e chiede aiuto al Signore, dietro quella coltre che si è frapposta, c'è ancora una bellezza nella persona.
Dov'è la bellezza del creato se Dio avesse tutto Cielo o altro? Il mondo ci piace per la sua incredibile varietà. Anche se una persona girasse tutto il mondo e fosse ricchissima, non riuscirebbe a vedere tutte le belelzze del pianeta terra e questo ci ricorda che Dio, nella sua inesauribile bontà e pazienza, tiene sempre cose distinte. Non mettiamo delle barriere a priori. La chiusura del cuore e la ristrettezza della vedute mentali c'entra...i giri sono la capacità di andare a cogliere il particolare ti amo di Dio in quella cosa creata. Dietro una gentilezza di una persona ecc... c'è sempre un ti amo del Creatore, è il Creatore che ha ispirato quella persona a farti una gentilezza. I figli della dv sanno anche che dietro il benefattore c'è il Benefattore che è Dio e quindi ringraziano il Signore. Il don spera che si intuisca quanto si camperebbe bene se si capisse questa cosa. Sant'Agostino diceva che bellezza antica ma sempre nuova. La diversità è una ricchezza da valorizzare e non da distruggere in nome di chissà quale mito a cui dovremmo uniformarci.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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