giovedì 17 settembre 2020

"Il mio Volere operante nella creatura!"

Gesù mostra come la vita nella Divina Volontà si compia nella piena operatività di essa nella creatura, al punto che da non conoscere più altro che la Volontà Divina e di Essa vivere come dell'aria che si respira. Il pieno dominio che Gesù ha su tale cuore. L'attenzione e la conoscenza vie obbligate per incamminarsi verso questa sublime meta. Libro di cielo volume 16, 21 Luglio 1923, 25 Febbraio 2020

21 Luglio 1923 Gesù prega che la sua Volontà sia una con la volontà dell’anima. La Divina Volontà dev’essere come l’aria che si respira

(Luisa) Continuando il mio solito stato, sentivo che il mio adorabile Gesù nel mio interno pregava dicendo: “Padre mio, ti prego che la nostra Volontà sia una con la volontà di questa piccola figlia del nostro Volere, essa è parto legittimo del nostro Volere; deh! Fa’ che per onore e decoro della nostra Volontà Eterna, nulla esca da lei che non sia parto del nostro Volere e che nulla conosca se non la nostra sola Volontà e, per ottenere ciò, ti offro tutti gli atti della mia Umanità fatti nella nostra adorabile Volontà.” Gesù

Oggi Gesù ci porta dentro il mistero di vivere nella dv attraverso quest'esprienza vissuta da Luisa e originata da una preghiera interna che Gesù fa per lei e in lei della quale possiamo presumere con ragionevole fondatezza che per quanto sta in Gesù, Lui desiderebbe fare in tutti i suoi figli. La Volontà di Dio è, fin dalla Creazione, è quella di costituirsi vita di ciascuna creatura. Dio sa che non c'è pienezza di vita cioè vita felice cioè vita lieta cioè vita trascorsa nella pace cioè vita che è un'anticamera del Paradiso Se non esiste l'unione della creatura con la Volontà Divina. Perchè tutto ciò che sta fuori dalla Volontà Divina, sotto la volontà Divina e senza la Volontà Divina e peggio ancora contro la Volontà Divina, non è altro che male, morte, distruzione, inquietudine, infelicità, agitazione, oppressione, depressione, angoscia e mettiamoci tutti quelli ci vengono per la mente (sentimenti, disposizioni e stati d'animo negativi).

Padre mio, ti prego che la nostra Volontà sia una con la volontà di questa piccola figlia del nostro Volere,...Fa’ che per onore e decoro della nostra Volontà Eterna, nulla esca da lei che non sia parto del nostro Volere e che nulla conosca se non la nostra sola Volontà ..." Gesù

Per quanto sta in Gesù è desiderio per tutti noi ed è certamente la preghiera che fa per noi. Se questo desiderio incontrasse anime pronte a realizzarlo Lui sarebbe il primo ad essere contento.

"..nulla esca da lei che non sia parto del nostro Volere e che nulla conosca se non la nostra sola Volontà.." Gesù

E poi dopo: "..e, per ottenere ciò, ti offro tutti gli atti della mia Umanità fatti nella nostra adorabile Volontà.” Gesù, Tre persone ma solo Una è la Volontà. Sono in Gesù c'erano due Volontà (umana e divina).

"...Questo ha assorbito in me tanta luce, che Gesù ed io siamo rimasti immersi in un mare di luce e Gesù, uscendo dal mio interno, alzandosi in piedi ha poggiato le sue piante sulla parte del mio cuore.." Gesù

Gesto di Gesù tipico delle culture orientali che ha caratterizzato la vita terrena di Gesù e di Maria, per un'Ebreo il fatto di toccare coi piedi un posto, vuol dire che quel posto lo si domina. A Gerusalemme lo si vede in maniera dolorosa tra le confessioni cristiane,nel santo Sepolcro c'è l'area cattolica, l'area ortodossa greca ecc.. e poi ci sono le zone comuni. Quando uno entrava in quella basilica (il don non sa se viene fatta ancora oggi) assisteva a questa scena: ci sono dei frati che girano per la basilica perchè se per un giorno non calchi quel suolo il giorno dopo non ti fanno entrare più. Per avere una cosa la devi calpestare. Motivo (tra l'altro) per il quale Dio fece togliere i calzari a Mosè dal roveto ardente per dirgli "questo è un luogo mio, tu non hai autorità su di Me (su Dio) ma Io su te". Gesù fa questo gesto cioè che il cuore di Luisa è di Gesù e il cuore noi sappiamo che è la sede degli affetti, sentimenti ma anche il punto della nostra volontà. Ecco perchè il primo comandamento è di amare il Signore con tutto il cuore. Questa situazione di unione estrema con la dv fino al punto che esce solo ciò che è dv produce la perfetta sottomissione amorosa e volontaria della persona a Gesù e al suo potere. E Gesù chiama tutto il Paradiso.

Venite, venite tutti, angeli, santi, viatori, generazioni tutte, venite a vedere i portenti ed il più gran miracolo non mai visto, il mio Volere operante nella creatura.” Gesù

Gesù (alla domanda di Luisa che rimane imbarazzata) dice che non vuole che vedano lei ma cosa succede quando la dv giunge a compimento.

E Gesù: “Ah! figlia mia, è il mio Volere che voglio che tutti conoscano e tutti additino come nuovo Cielo e mezzo di nuova rigenerazione e tu resterai come sepolta nella mia Volontà..."

Nel nostro cuore che reazioni suscitano quando ascoltiamo queste cose? Il primo tipo di reazione è: ci credo sul serio o no? E' realmente possibile? Potrò io un giorno vivere così? Ci credo che sia possibile? Ci credo che solo se giungerò a vivere questo, la mia vita sarà una vita che sarà veramente degna di essere vissuta? Sono domande che ciascuno deve porre a sè stesso. Il don non si stanca di ripetere: il cuore della nostra vita interiore e di fede e cristiana si svolge in un dialogo che si intreccia, si riscopre e si costruisce con Dio a livello personale. Il don è subissato da un sacco di domande (quando è stata tenuta questa catechesi c'era l'epidemia che stava per svilupparsi ed eravamo in pre lockdown) su cosa bisogna fare e la sua risposta: ti metti in preghiera davanti a Gesù dovunque ti trovi, rifletti, discerni, ascolti ciò che la coscienza ti dice e decidi secondo coscienza. Nella dv Nostro Signore non ci dice quasi mai cosa fare in concreto ma ci dà degli strumenti per la coscienza.

Es. Gesù nel Vangelo dice che chi vuole venire dietro di Lui, rinneghi sè stesso, prenda la sua Croce e lo segua. Tu di fronte a questa cosa devi fare una riflessione: cosa significa prendere la propria croce? Qual'è la mia croce? Quali sono le croci? E quale sarà la mia croce di oggi? Questo me lo dico da me stesso, non puoi avere una persona che dal mattino alla sera che ti dice: la tazzina/bicchiere ecc.. che ti è cascata è una croce, non imprecare, rimani indifferente, fai un'atto d'offerta e abbraccia quella croce per amore di Gesù. Questa è la tua croce oggi, ma questo lo capisco io.

Tu non puoi delegare ad altri il pensare queste cose e se non fai ciò, il rapporto con Dio ancora non c'è, tu non stai vivendo la tua fede di fronte al Signore, non stai facendo le cose per Lui, la stai vivendo per abitudine o la stai vivendo assecondando tante cose senza crederci sul serio o la stai vivendo seguendo un qualcuno o qualcuno verso cui ti senti attratto ma non l'hai interiorizzato o peggio ancora mettendoti in uno stato di quasi volontaria soggezzione psicologica un'autorità che seguiresti dovunque ma tu non puoi fare una cosa del genere, noi cristiani dobbiamo seguire solo il Divin Agnello dovunque vada (ovviamente ascoltando ed obbedendo a coloro che ci mette come guide). Queste domande ce le dobbiamo porre noi, ci credo veramente? penso che sia un'obbiettivo raggiungibile? credo che questa sia la felicità?

Nella seconda parte Gesù (neanche troppo tra le righe) Gesù dà delle indicazioni su come raggiungere questo obbiettivo.

".. La mia Volontà dev’essere come l’aria che si respira, che mentre non si vede, si sente, non si vede e dà la vita, penetra ovunque, anche nelle più intime fibre per dar vita ad ogni palpito del cuore, dovunque essa entri, nell’oscurità, nelle profondità, nei ripostigli più segreti e si costituisce vita di tutto," Gesù

Se noi non respiriamo dopo 30 secondo sono guai, questa è una cosa che nessuno ci fa caso (la respirazione, io non penso sempre che l'aria è fonte di vita per il mio organismo ecc...), come si giunge a questo?

"..perciò sii più attenta e segui il Volere del tuo Gesù, perché l’attenzione ti farà conoscere dove stai e che cosa fai; la conoscenza ti farà più apprezzare e stimare la divina reggia della mia Volontà.." Gesù

L'attenzione, la vita cristiana e la vita interiore (la perfezione sarebbe avere una costanza costante ma lì il don pensa che ci voglia un'aiuto extra), in linea di massima se salgo in macchina (esempio) non lo faccio apposta che se una strada dove il limite è 50 io vado a 100...quando s'accorge che è andato veloce frena, in quel momento ha preso coscienza di una cosa alla quale non aveva deliberatamente pensato. Il sottomettersi volontariamente alle giuste imposizioni delle leggi umani è certamente un'atto gradito alla dv perchè è un'atto di sottomissione della nostra volontà ad un'altra; quando facciamo questo nelle cose lecite senza nessun dubbio è gradito al Cielo. Questo non è possibile se non c'è attenzione, che sto facendo adesso? Sto perdendo tempo? sto facendo quello che Dio vuole? Non deve diventare un'ossessione o un modo malato di vivere ma è uno stile che ci deve essere, ecco perchè la sera la Chiesa chiede di fare l'esame di coscienza, almeno in quel momento rientra in tè stesso e chiediti: ho fatto la volontà di Dio? Ho avuto degli sbandamenti di testa o con il pensiero prima ancora delle parole ed opere? Quanti atti d'amore ho fatto a Gesù? Ci ho pensato? Quanto ho cercato di fare quello che ho capito che Lui mi chiedeva, come è stato l'adempimento dei miei doveri? Ecc... Ho buttato il tempo?

Se non faccio questo vivo alla giornata o come capita, ma vivere come capita non è vivere nella dv, uno alla perfezione non arriva vivendo a casaccio.

"..perché l’attenzione ti farà conoscere dove stai e che cosa fai; la conoscenza ti farà più apprezzare e stimare la divina reggia della mia Volontà.." Gesù

Se tu stai attendo, potrai gradualmente conoscere sempre più e sempre meglio quello che Dio vuole da te in quel momento e la conoscienza che io mi faccio riflettendoci, interrogandomi e pensandoci mano a mano potrò operare di conseguenza. Fare questa attenzione perchè noi nella volontà divina, noi in Dio ci muoviamo ed esistiamo nel suo volere (dice san Paolo) ma quello che è importante per me, io sono una persona intelligente e libera e tutto il problema sta nel fare quello che Dio vuole nell'esercizio della mia libertà che è sempre in atto anche quando noi non ce ne accorgiamo. Anche quando io decido di spostarmi dentro la casa è un'atto volontario, anche quello.

Attenzione -> conoscenza -> pratica -> vita -> esperienza -> gioia. Questo è. La conoscienza ti cambia le cose perchè ti struttura in maniera diversa e ti dispone a ricevere grandi cose. Ci credo? Sono convinto che questa sia la felicità? Come vivo? Con l'occhi orientato verso il Signore o vivo a casaccio? Posso dire che sto imparando sempre più e sempre meglio ciò che è a Lui gradito e lo sto facendo o no? Ogni giorno dovrebbe esserci un piccolo passo avanti..questa vita non salta fuori dall'oggi al domani.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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