La Divina Volontà e "gli atomi". Gesù spiega come l'anima che vive nella Divina Volontà è letteralmente investita dalla fortezza. Compiacenze di Dio nel sentirsi riamato dalla creatura e suoi ricambio nel non negarle nulla. Libro di Cielo, Volume 33, 10 Febbraio 1934, 10 Maggio 2023
10 Febbraio 1934
Chi vive nella mia Divina Volontà, viene cresciuta nelle sue braccia ed Essa con la sua fortezza la fa diventare la piccola vincitrice. Essa è la piccola Regina che, col suo Gesù nel cuore, ripete la sua vita.
Ci sono diverse suggestioni in questo brano. Luisa dice che:
"...Mi sento riversare la tua vita in me, per darmi vita e sta come in aspettativa di volere gli atomi degli atti miei, per investirli con la sua forza creatrice e dirmi: “gli atomi della figlia mia mi pareggiano, perché posseggono la mia forza invincibile”...." Luisa
Se noi impariamo a maneggiare gli atomi, possiamo moltiplicare i nostri atti d'amore nella divina volontà. Suggerimento: quando facciamo la santa comunione, l'ostia entra nella nostra bocca ed entra in contatto con le nostre membra (lingua, saliva, palato ecc....) non si mastica e viene assimilata. Quanti atomi ci saranno nella superficie della lingua che tocca l'ostia, nella saliva, ecc....? E pensiamo se noi quegli atomi li fondiamo nella dv, in modo che si fondono con tutti gli atomi dell'Universo e con la Santissima Trinità ecc... ogni atomo fuso con la dv e ci può essere un'altra perla: la sostanza del corpo di Gesù sta sotto gli accidenti del pane e in quell'ostia a sua volta, nella materia in cui è fatta - dietro quella sostanza - c'è il Corpo di Cristo, noi possiamo fondere ciascun'atomo di lingua, saliva ecc... della materia che sopravvive nelle specie e quanti atomi ci stanno in quell'ostia? Quando si parla di atomi i numeri sono impressionanti e ciascuno di quegli atomi sta a contatto con la sostanza del corpo di Cristo che a sua volta è presente in tutte le Ostie che ci sono state nel corso dei secoli ecc... questo è un'esempio circa la santa fantasia che possiamo avere. Queste cose non sono soltanto che moltiplicazioni d'amore, anche quando siamo fervorosi avremo un'amore limitato e dove possiamo prendere un'infinito amore per Dio? Ciascuno di noi può e per certi aspetti deve sbizzarirsi. Noi possiamo dire a Gesù: Sorprendemi e magari qualche volta può capite che Gesù si aspetti qualche nostra sorpresa. Perchè poi di fatto vivere e fare gli atti nella dv è fare questo.
«Figlia mia benedetta, per chi vive nella mia Volontà tutti i tempi sono i suoi ed Io amo di sentirmi ripetere da lei ciò che non mi hanno fatto le creature, e quello che mi hanno fatto, perché con tanto amore ho operato per loro..." Gesù
I nostri giri sono fondamentalmente un'atto di risposta all'amore divino. Noi ripariamo e suppliamo quello che gli altri non fanno.
"..perciò chi vive nella mia Volontà trova in atto la Creazione e nell’azzurro Cielo, nel fulgido Sole, nelle stelle scintillanti, mi dà i suoi baci, il suo amore filiale..." Gesù
Mettere il nostro ti amo nel dv negli atomi del Sole, quanti ti amo facciamo arrivare a Gesù? Queste operazioni quando si fanno a livello spirituale e non a livello sensibile, è il livello della nostra anima, la spiritualità è qualcosa che sfugge al nostro livello cosciente anche se a volte può accadere che - quando si fanno queste operazioni - qualcuno avverta delle reazioni sensibili anche molto intense (sentire affetto per il Signore, le lacrime ecc...) ma non sempre accade. E noi siamo attenti a queste cose, ci piacciono di più, ma quando io faccio queste operazioni spirituali anche se non avverto il piacere spirituale, Gesù è contento.
"..ed oh, come mi sento contento quando in tante cose create trovo l’amore, i baci, l’atto riconoscente della figlia mia..." Gesù
Gesù spiega (come in altri scritti di Luisa e in parte nelle ore della passione) la relazione che c'è tra la relazione tra la virtù cardinale della Fortezza e la divina volontà. Oggi il Signore ci dice che se io sto iniziando a muovermi nella divina volontà, mi scoprirò necessariamente più forte perchè essa è in relazione alla divina volontà.
"...questa Madre Divina si stringe al petto la figlia sua e fortifica con la sua fortezza il moto, la parola, il passo della sua figlia, questa fortezza la investe tutta, la trasforma e, sebbene piccola, si vede piccola e forte, piccola e vincitrice e questa Madre prende gusto nel farsi vincere dalla sua piccola figlia. Sicché si vede forte nell’amore, forte nel patire, forte nell’operare, la fortezza è l’aureola di questa creatura, essa è l’invincibile presso Dio, su se stessa, le sue debolezze e passioni tremano innanzi a questa piccola vincitrice, Dio stesso sorride e cambia la giustizia in amore, in perdono innanzi all’infantile fortezza di questa creatura che la fortezza della sua Mamma e la sua cura perenne, rendono forte e invincibile...." Gesù
Per vivere cristianamente la fortezza ci vuole. La virtù ha la sua importanza particolare. Siate forti, si legge nelle lettere di san Giovanni e san Pietro dice di restare forti nel combattimento del maligno. La fortezza --> cicolo di catechesi riguardanti vizi e virtù fatte da Don Leonardo. Si vedrà le parti di cui la fortezza è composta tra le quali la costanza e perseveranza, senza le quali non c'è possibilità di stringere risultati. Infinte volte il don ha citato san Pio che diceva: la fede non è di che ben incomincia o va avanti per un certo periodo ma di chi persevera fino alla fine. E il concilio di Trento ha detto che la perseveranza finale che dobbiamo chiedere al Signore perchè non possiamo essere sicuri di perseverare fino alla fine. Uno potrebbe dire: faccio un bel digiuno, farlo oggi si fa...e ok, uno è facile, ma farlo per mesi e mesi e per anni e anni....(non tutti i giorni). Ma in questo mondo non possiamo dire sono arrivati a 100 diguni e basta. Se smetti, quei 100 digiuni non te li tocca nessuno, ma perderai la virtù che avevi acquistato con i digiuni, e tante altre cose che dipendono dall'esercizio di quelle virtù. La perseveranza è ciò che ci consente di andare avanti nonostante il logorio del tempo, dal momento che noi siamo sempre attaccati all'istante attuale, ci sembrano tante le prove. La costanza è quella parte della virtù della fortezza, per andare avanti bisogna essere forti e quante persone alla prima difficoltà crolla, alla prima tentazione? La costanza è quella pate della fortezza che ci fa superare gli ostacoli. Ti metti a fare una cosa bella per il Signore, inizi ad andare a Messa un pò più spesso e se vivi in un'ambiente non cristiano a poco a poco uno ti insulta, l'altro ti disprezza, l'altro ecc..... e ti accusano di bigottismo e alla fine uno getta la spugna. E' mancata la costanza, perchè se Nostro Signore ci fa capire che gradisce una cosa che necessita una rinnovazione nel tempo, si continua a fare nonostante le avversità e non è facile. Bisogna essere forti ad abbracciare le croci, quando uno inizia a fare le penitenze, penitenza nel vestire, nell'uso moderato dei beni di questo mondo, dei divertimenti, nei digiuni ecc... portarle avanti occorre energia e ti peserà il prolungarsi del tempo. Ma il merito è andare avanti sempre nonostante le difficoltà del tempo, retrocedere in un'opera buona non è mai bello - salvo (il don dice che bisogna specificare bene altrimenti arrivano telefonate) e sopravviene un problema di salute percui non si può far più, quello è un mutamento di circostanza che rende inopportuno o sbagliato nei casi più gravi continuare a fare quella cosa.
L'ultima cosa è la conseguenza della scelta nel vivere nella dv in ordine a ciò che Dio ci dona:
"...Che cosa non darò ai figli miei dopo che sono stato amato e riconosciuto come Padre? Tutto, non negherò loro nulla se essi mi danno il diritto, la gioia dei figli miei. Per chi vive nella mia Volontà non so negare nulla, se facessi ciò, negherei tutto a Me stesso, perciò do tutto ed essa mi ripete le scene di darmi tutto...." Gesù
Questa cosa in parte Gesù lo aveva detto nel Vangelo di san Giovanni, ma questo perchè? Quando si vive nella dv 1) il Signore si compiace di deliziare nelle cose piccole purchè lecite e 2) è impossibile o molto difficile che la creatura chieda cose peccaminose. Quindi Dio vuole accontentare la creatura nelle cose lecite a patto che sia una cosa gradita e la creatura ordinariamente vivendo in questo mondo chiederà qualcosa di brutto. Dio non ci dà molte cose non perchè vuole contrariarci ma perchè sa che non sarebbero buone per noi. Possiamo pensare che vivendo nella dv questa cosa diventi un pochino più rapida.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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