Gesù spiega questa particolare categoria degli atti compiuti dalla creatura nella Divina Volontà. Le meravigliose partecipazioni agli attributi divini che la creatura grazie a questi atti può ricevere. Libro di Cielo, Volume 31, 30 Ottobre 1932, Venerdì 27 Gennaio 2023
30 Ottobre 1932
Chi vive nella nostra Volontà Divina emette tre atti: l’atto concorrente, l’atto assistente e il ricevente. Tutte le qualità divine chiamano continuamente la creatura che vive nella sua Volontà, per formarla e crescerla simile ad esse.
Brano stupendo. Iniziamo un pò a riflettere dallo step iniziale:
Il mare del Volere Divino continua a mormorare nell’anima mia,..." Luisa
Mormorerà il mare del volere divino anche nell'anima mia? Perchè se la risposta è sì allora si sentirà:
"...amore, adorazione, gioie, felicità, bellezza..." Luisa (?)
Tanto amore vivi, tanta adorazione assoluta esprimi al Creatore, quanto la gioia ti inonda e ti investe e tanto quanto la felicità e la bellezza caratterizza il tuo interno ed esterno, tutto ciò premesso, bene, fratello sorella mia, figlio mio e figlia mia ringrazia il Signore che qualche mormorio della dv risuona anche nella tua anima. Poi Gesù sale in cattedra:
«Figlia mia benedetta, la tua piccolezza nel mare interminabile del nostro Volere è la nostra gioia più grande; tu devi sapere che chi vive in Esso emette atti concorrenti, assistenti e riceventi..." Gesù
Atti della creatura che vive nella dv. Concorrerente cioè faccio con, è questo un mistero enorme, mistero che il don non sa quanto Luisa se ne rendesse conto, però Gesù lo dice già più volte negli scritti, quando si vive nella dv, ci si fonde in essa e si fanno gli atti in esso, si concorre con il volere divino, noi stiamo facendo con Dio quello che Lui fa. Il don non ha molto da aggiungere e da meditare. Il linguaggio di Gesù è abbastanza chiaro.
"...Nel primo concorre con gli stessi atti del suo Creatore, essendo l’una la volontà dell’altro, non vi è cosa che questa Divina Volontà faccia, in cui non metta la creatura a concorrere insieme nel suo operato ed ecco che il mio Volere non è più solo,.." Gesù
"..negli atti suoi sente una volontà finita nell’infinita, che ama insieme e concorre alla molteplicità dell’operato incessante delle nostre opere,..." Gesù
Grandi misteri. L'atto assistente significa guardare, una persona che assiste, guarda e che vede. Si indica la capacità - di chi vive nel dv - sempre più grande di guardare e rendersi conto di ciò che fa la dv nella Creazione, è un film al quale non ci vogliono abbonamenti ed è sempre a disposizione h24 con sceneggiature sempre inedite. L'atto del concorrere non me ne rendo conto, l'atto assistente, se uno impara a vedere nella realtà gli atti della dv inizia ad essere sul felice andante e siccome negli atti della dv è sparso un fiume d'amore, riceve.
"..Ah! no, un altro atto sorge ed è quello di ricevere come suo e come nostro, l’infinità del nostro amore e delle nostre opere, tanto che la sua piccolezza non sa dove mettere un amore ed un operato così grande e perciò essa rimane nel nostro Volere con tutto il deposito dei beni che ha ricevuto e questo con diritto, perché ha del suo..." Gesù
Vivere nella dv è un mettersi in condizione di potersi ricevere, noi a Dio cosa possiamo dare se non la nostra volontà? Si capisca bene il discorso perchè altrimenti facciamo i quietisti, dobbiamo impegnarci nel bene, debellare i vizi, discernere sulle nostre intenzioni, acquistare le virtù, compiere la dv, ecc... l'operazione principale, quella che è veramente prioritaria è passiva, non nel senso al 100%, una persona passiva riceve l'azione di una persona attiva, non in modo inerte ma cooperante. Quindi atto preventivo, giri, fusioni, atti attuali, ecc... l'atto assistente ma io devo fare attenzione a guardare la dv operante anche per riceverla - è una ricezione continua che genera una grande umiltà profonda, mano a mano che queste cose accadono -secondo il don - la persona si sente indegna, sono cose troppo belle e grandi ma io sono un grande peccatore, ma come mai la Madre del Signore viene da me? (come disse Sant Elisabetta). Il don crede che sia uno stupore di bambini, di chi sente la piccolezza assoluta e che però non può fare a meno di cercare di ricambiare. E a fronte di questo Gesù si lamenta:
"..ma con somma nostra amarezza vediamo che quasi tutti vivono nel basso della loro volontà umana..." Gesù
"..Ora, chi vive nell’alto del nostro Volere, vede il gran male di chi vive nel basso e, avendo a sua disposizione il nostro atto ricevente, cioè l’infinità del nostro amore e la molteplicità delle nostre opere, lo mette a disposizione nostra e delle creature, affinché Noi restiamo ricambiati dell’amore di tutti ed esse ricevano grazie, luce, amore, per quanto compete la loro piccolezza..." Gesù
Gesù sta spiegando cos'è un giro. Ogni volta che si fa un giro si dà una grande gloria a Dio e si ricambia per tutti allo scopo che questo gesto possa procurare la conversione di chi campa nel proprio volere umano.
Nella seconda parte
"...Onde continuavo il mio abbandono nel Voler Supremo ed oh come mi sentivo felice nel pensare che nel Fiat, io concorrevo a tutto ciò che faceva l’Ente Supremo! La mia volontà fusa nella Loro era il gran segreto ed il portentoso prodigio, che la mia piccolezza era presa come nel laccio di fare e concorrere a tutto ciò che fa la Maestà Divina;...." Luisa
Cerchiamo di ricordare i termini tecnici. Poi vediamo un'altra cosa:
"... Il nostro Essere è sempre operante ed i nostri attributi sono sempre in moto,..." Gesù
Dio è un vulcano in senso buono, Dio è un santo e divino ciclone che non si ferma mai. Sta producendo ininterrottamente a ciclo continuo gioia, felicità, bellezza, ecc... e qua Gesù fa una lezione sulla Santissima della Trinità:
"..ma siccome il nostro Volere è quello che forma l’opera ed il moto nell’Essere nostro, quindi chi vive in Esso sente che il nostro Volere la chiama ora nella potenza, ora nella nostra sapienza, ora nel nostro amore, ora nella misericordia, ora nella giustizia, bontà e bellezza divina, insomma tutti i nostri attributi, con voci potenti chiamano la creatura in essi, perché si formi e cresca a seconda delle loro qualità...." Gesù
A quanto si può capire ci sono movimenti incessanti di amore infinito tra le Tre Divine Persone. La dv non è soltanto amore ma è anche potenza, è anche giustizia, misericordia, ecc...
"..insomma tutti i nostri attributi, con voci potenti chiamano la creatura in essi, perché si formi e cresca a seconda delle loro qualità...." Gesù
Se noi entriamo nella dv, si formerà in noi la potenza, una grande virtù cardinale quella fortezza, poi diventeremo sapienti, chi può immaginare cosa vuole il Signore? (libro della Sapienza), eppure se noi andiamo a muoverci la divina sapienza diventeremo sapienti. Il nostro amore, diventeremo amanti appassionati di Gesù, qui non si usa il termine nella versione bassa per descrivere luridi amori. E' l'amore che la Madonna aveva per il Signore. Poi la misericordia vera, non quella alterata, quella grande compassione che fa cessare le tristezze o i livori ecc... quando si sente pronunciare giudizi cattivi anche veri, ma qua non c'è nulla di divino. Le anime che fanno il male - e dovremmo vederle con gli occhi della Madonna - o sono ingannate dal diavolo o purtroppo sono schiave del diavolo, fanno il male ma non sanno come liberarsi dalle catene del diavolo. Sopportiamo tutto e preghiamo per la loro conversione. E se possiamo aiutiamo tipo: ammonire i peccatori, consolare gli afflitti e consigliare i dubbiosi se ci riusciamo (opere di misericordia spirituale). Ma io posso consigliare una persona se me lo chiede. Io posso correggere una persona delicatamente senza rimproveri diretti se quella persona capisco è ben disposta. Nella giustizia, dare a ciascuno il suo, a Dio quello che è di Dio, quello che è della nostra anima ecc... e chi vive nella dv sono persone buone non buonisti, c'è una bontà di fondo che pian piano si acquisce, vuol dire voler bene a tutto e a tutti. Anche a persone che ci hanno abbandonato, tradito o deluso. Se incontrassi per strada una persona che ti ha fatto del male lo abbracceresti? La bellezza, certamente interiore e poi anche quella esteriore - sarà un pallino del don - ma lui (il don) non crede ad una vita nella dv che non abbia anche una bellezza - com'erano i tratti di Gesù e di Maria? La loro conversazione, il trattare il prossimo, il loro camminare, il loro stare a tavola, il loro modo di vestire... - vestivano come due straccioni? Le donne che vogliono vivere nella dv si devono mettere in testa che il loro modello esteriore è la Madonna, prima di uscire in un certo modo dovrebbero pensarci un'attimo. Avrai fatto pure l'atto preventivo alla mattina ma se esci vestita in un certo modo, gli altri si girano e fanno altri atti guardandoti....--- la bellezza soprannaturale, la cura del decoro e mai la vanità e l'artificio. Noi siamo belli naturalmente, la bellezza divina è quella che traspare dal corpo che il Signore ci ha dato, così come ce l'ha dato, meno alteriamo il corpo meglio è.
"...Ecco perciò le nostre qualità divine reclamano nel loro moto ed opere, colei che è animata dalla stessa loro Volontà, per far vita insieme; si sentirebbero uno strappo e la volontà spezzata se non l’avessero con loro; non fu uno strappo che fece il primo uomo da dentro la nostra Volontà, col sottrarsi ad Essa? E questo strappo fu tanto grave, che capovolse tutto l’ordine della Creazione per lui e giunse a respingere il suo Creatore con tutta la corrente delle sue grazie divine. Perciò chi vive nel nostro Volere è il rifacimento di questo strappo sì doloroso che ci costò tanto ed il nostro Essere Divino arma tutti i nostri attributi intorno ad essa, affinché non ci ripeta lo stesso tiro e vivendo insieme con Noi restiamo felici, essa e Noi e se tu volessi dubitare di ciò che dico, è segno che non hai compreso bene quanto amo la creatura e per averla con me e tutta mia,..." Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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