Gesù spiega quel che succede quando un'anima opera nella Divina Volontà e come i suoi atti salgono incessantemente al cielo come amore, adorazione e ringraziamento, unendosi a tutta la Creazione. Le gare di amore tra Dio e la creatura. Libro di Cielo, Volume 30, 23 Aprile 1932, Lunedì 5 Dicembre 2022
23 Aprile 1932
Come la creatura viene chiamata dalla Divina Volontà.
Quante volte fa i suoi atti in Essa, tante volte rinasce negli atti suoi.
Gara tra Creatore e creatura.
Quando si leggono questi scritti in un contesto di calma meditativa, ed è fondamentale farlo, mentre uno rilegge - almeno al don gli viene in mente: ma stiamo scherzando? Avrò capito bene? Ma se l'italiano ha un significato...ci rendiamo conto di cosa ci ha detto il Signore? Cosa deve pensare una persona? Si rimanere assolutamente sconcertati e senza parole, per quanto riguarda la seconda parte. Adesso vediamo la prima:
Il mio abbandono nel Fiat Divino continua, sento la sua chiamata in tutti gli atti suoi, cioè nel cielo, nel sole, nel mare, nel vento, negli atti che fece nella Redenzione, perché non esiste cosa che, non sia uscita dal Voler Divino e mi chiama per dirmi: «Tutto per te ho fatto, vieni a godere e a possedere tutto ciò che, con tanto amore, ho creato per te, non ti rendere estranea a tutto ciò che a te appartiene,..." Luisa
Il brano inzia con la solita annotazione di Luisa che gira nel Fiat Creante che scorre anche dentro di noi, significa che respiri, che muovi le mani, ecc.. tutte le cose meravigliose che il corpo fa, il cuore che batte, ecc...i ti amo che ti danno le creature quando mangi..anche se vivi in un palazzo e vedi cemento, smog, macchine ed asfalto, non c'è bisogno (beato chi può) di andare a trovare il Fiat Creante nel giardino di casa, e Dio vuole che si goda e vuole che viviamo di ciò che ci ha dato. Secondo il don, una delle azioni da cafoni che ha visto nella sua vita è che quando ti fanno un regalo, tu devi mostrare più possibile il tuo gradimento e se vai a trovare quella persona ti devi mettere addosso il maglione perchè solo questo gesto - pure se ti fa schifo - perchè questo fa capire che apprezzi il dono e te lo stai godendo. E' chiaro che la persona è contento di vederti contento. Il don non vuole fare il maestro di galateo, però se inviti una persona a cena e ti porta il vino, tu poi avere il miglior vino in piazza ma si apre il vino che ti hanno portato. E si beve anche se hai fatto il fioretto di non bere il vino. Il don ha un'allergia ai cafoni. E se urtasse - questa cafoneria - anche a Nostro Signore? Perchè noi siamo una banda di cafoni (il don parla per sè), dei maleducati unici, perchè Nostro Signore ci ha ricolmato di beni ma la stragrande maggioranza delle persone non dice grazie, noi dovremmo passare la nostra giornata a recitare il Magnificat e non stare a brontolare, lamentarsi, a stare con il muso e a bestemmiare. Non possiamo passare la vita a vedere ciò che non funziona, per un figlio di Dio, le cose che non funzionano è Dio che te le sta mettendo davanti e te le prendi lo stesso. Il don dice queste cose, perchè se si entra nella dv si campa così.
"..né rendere isolate e deserte le nostre e le tue possessioni, vieni e fa’ echeggiare la tua voce, affinché risuoni in tutte le nostre cose create, facci sentire il dolce calpestio dei tuoi passi, la solitudine ci accora, la compagnia ci mette in festa e ci dà le dolci sorprese delle gioie che ci può dare la nostra amata creatura.» Gesù
Non lasciamo mai Dio da solo, che cafone sei con tutte le cose belle che Dio ti ha donato? Noi ci rendiamo conto che il Signore gli può dare la creatura? Il don dice: ma che ci fai con me? Non ne combino una dritta dal mattino alla sera, sono l'imperfezione strutturale e anche se ci metto la buona volontà viene storta. Eppure a quanto pare Gesù qualcosa lo fa, lo dice Lui.
"..«Figlia benedetta del mio Volere, siccome tutte le cose create furono fatte per le creature, la mia Divina Volontà rimase in ciascuna di esse a chiamare le creature, perché non voleva restar sola, ma voleva coloro per le quali le cose furono fatte, per dare i diritti sopra di esse e così non restare defraudata nel suo scopo per cui le aveva create.
Ora, chi sente questa chiamata?
Chi possiede la mia Volontà come vita....." Gesù
E che succede?
"..se essa ama, tutte le cose create dicono amore;.." Gesù
Se l'italiano significa qualcosa, tutte le cose create quindi compresi gli atomi presenti nell'universo, e quanti atomi ci stanno in tutto l'universo? Che botto d'amore gli arriva a Gesù?
"...se adora, dicono adorazione; se ringrazia, dicono ringraziamenti, in modo che si vede aleggiare nel cielo, nel sole, nel mare, nel vento, in tutto, anche nel piccolo uccellino che canta, l’amore, l’adorazione, il ringraziamento della creatura che possiede la mia Divina Volontà; com’è vasto l’amore e tutto ciò che può fare e dire! Cieli e terra sono in suo potere. Ma ciò è nulla ancora, tu devi sapere che nell’operato dell’anima che possiede la mia Divina Volontà entra la sua onnipotenza divina e potenza vera, significa diffondersi in tutti e tutto, richiamare tutti in quell’atto, col suo impero farsi sentire a tutti, chiamare l’attenzione di tutti in modo che sentono la potenza operante del mio Fiat nell’atto della creatura, perché posso chiamarlo non atto suo, ma mio e chi si trova in possesso di Esso, quali sono gli angeli, i santi, la Creazione, sentono scorrere una vena della sua potenza e si mettono tutti sull’attenti per riceverla ed, inchinandosi, adorano, ringraziano, amano la Divina Volontà operante...." Gesù
Quindi se è scritto giusto, anche i Serafini, i primi angeli che non sappiamo cosa siano, questi sentirebbero l'eco del mio ti amo Gesù nella tua Volontà...
"..Sicché un atto nella mia Divina Volontà prende posto nell’ordine divino e, col suo impero potente, impera su tutti, impera col suo amore allettante, con la sua bellezza rapitrice, con le sue gioie e dolcezze infinite, è un atto che racchiude l’insieme di tutto e quelli che non sentono il bello di esso sono costretti a sentire il peso della giustizia divina su di loro, ma tutti sentiranno il tocco della potenza di un atto della mia Volontà, nessuno sarà escluso..." Gesù
Possiamo rapire il cuore di Dio? Gesù dice di sì.
"..ha la forza rapitrice e feritrice che mentre ci ferisce, ci rapisce, ma con la nostra stessa potenza divina e Noi, sentendoci feriti, sbocchiamo amore dalle nostre ferite e feriamo la nostra amata creatura ed in ogni rinascita raddoppiamo il nostro amore per essa...." Gesù
La forza rapitrice (la dv presente nella creatura), e sentendoci feriti non dalle piaghe di Gesù ma dalle ferite che gli ha inferto l'anima amante nella dv, è come se gli lanciasse delle freccette come Cupido. Tu ami nella dv, Dio si sente ferito e gratificato e ti scocca una freccia.
"..Così se ripara e quante volte ripara nella nostra Volontà, tante volte rinasce nella riparazione divina e forma la vita della riparazione nell’anima sua, sicché il respiro, il moto, la volontà e tutto l’essere suo acquista la vita della riparazione; e siccome non è con un atto solo che ci ripara, ma con una vita intera, come vita ha la potenza disarmatrice e, disarmandoci, converte i flagelli in grazie, così tutti gli altri atti che la creatura può fare nella nostra Divina Volontà, sono vite che acquista, le quali sono alimentate dalle nostre sorgenti divine..." Gesù
Quanti peccati contro Gesù oggi tra comunioni sacrileghe, comunioni in mano ecc... basta che tu fai un'atto di riparazione nella dv - unendoti alla dv - "...sicché il respiro, il moto, la volontà e tutto l’essere suo acquista la vita della riparazione;...", se tu fai un respiro, hai riparato gli oltraggi commessi contro la dv, se tu gesticoli o ti muovi dentro casa, tu hai riparato. Il fegato che fa il suo lavoro, ecc.. sta riparando. E' chiaro che scappa un mamma mia.
"..così tutti gli altri atti che la creatura può fare nella nostra Divina Volontà, sono vite che acquista, le quali sono alimentate dalle nostre sorgenti divine.
Così se ci loda nella nostra Divina Volontà ci ringrazia, ci benedice, forma una vita intera di ringraziamenti, di lode e di benedizione verso il suo Creatore ed ogniqualvolta lo fa, mentre rinasce in questi atti e cresce, forma la pienezza della vita, di modo che se respira, se palpita, se pensa, se parla, se muove il passo, se circola il sangue nelle vene, in tutto l’insieme della creatura, non vi è particella del suo essere che non dica: “vi ringrazio, vi lodo, vi benedico”..." Gesù
Ci rendiamo conto di questa roba qua? Magari non ce la possiamo fare ma pensiamoci: se pensa o parla non a vanvera o dice parolacce. Può scappare un mamma mia di fronte ad una cosa del genere? Il don è senza parole.
"..che il nostro sguardo è sempre fisso nel guardarla, le nostre orecchie sono sempre intente ad ascoltarla, la potenza del nostro Volere chiama la nostra attenzione continua e, come ci dice “vi amo”, così Noi le ripetiamo: “ti amiamo, oh figlia!” Come ci ripara, così ce la stringiamo al cuore; come ci ringrazia, loda e benedice, così le ripetiamo: “ti ringraziamo” quando ci ringrazia, “ti lodiamo” quando ci loda, “ti benediciamo” quando ci benedice..." Gesù
Pensiamo a pensare cosa penseremmo se sapessimo che Dio ci guarda con uno sguardo di compiacimento, il don sarebbe contentissimo. Ma qua dice che nella dv lo sguardo è sempre fisso, è uno sguardo attento ed amoroso e non uno sguardo comune, ma è uno sguardo diverso.
"..Possiamo dire che ci mettiamo a gara con lei, Cieli e terra stupiscono perché il Creatore si mette a gara con la sua amata creatura..." Gesù
Questo lo faceva la Madonna, ok passi, ma questo lo fa Dio con noi. Hai mai fatto qualche atto che sorprenda l'Altissimo? Ce ne invientiamo qualcuna? Magari quella cosa che gli diciamo non gliela ha mai detto nessuno. Pensiamo ad una vita di coppia dove moglie e marito stanno scancandosi per sorprendere l'altro - stupire in maniera nuova l'altro?
"..Possiamo dire che ci mettiamo a gara con lei, Cieli e terra stupiscono perché il Creatore si mette a gara con la sua amata creatura..." Gesù
E' davvero tanta roba. Lasciamoci con un bel mamma mia e l'augurio che queste cose le possiamo vivere.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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