Gesù spiega come la Divina Volontà sia essenzialmente e anzitutto un Dono, capace di immettere nell'anima una vita totalmente celeste e soprannaturale. Libro di Cielo, Volume 30, 30 Aprile 1932, Martedì 6 Dicembre 2022
30 Aprile 1932
Come il vivere nella Divina Volontà è un dono.
Esempio del povero ed esempio del re.
Come il dono è eccesso dell’amore e magnanimità di Dio, il quale né bada né vuol fare i conti del gran valore che dà.
In questo brano, se uno volesse, potrebbe contare quante volte ricorre il termine dono o il verbo donare. E rileggere ciò al don ha fatto pensare al primo ciclo di catechisi sulla dv che si chiamava il Dono della Divina Volontà, che è un dono con la D maiuscola. Un dono significa che ha come fonte la gratuità divina, foriera di beni e di tesori abbondanti ai quali possiamo solo disporci ma che non possiamo - in senso stretto - meritare, perchè se le potessimo meritare diventerebbero - in senso stretto - non sarebbero più doni. Se Dio desse la dv in conseguenza ai presunti meriti, diventi in un certo senso schiavo.
"..Diamo i doni sempre per effetto del nostro grande amore e della nostra somma magnanimità; se ciò non fosse, o volessimo badare se la creatura merita o no, se ha fatto dei sacrifici, allora non sarebbe più dono, ma mercede ed il nostro dono si renderebbe come diritto e schiavo della creatura.
Mentre Noi ed i nostri doni, non siamo schiavi di nessuno...." Gesù
Perchè se quello fa le cose le quali tu hai stabilito che c'è un merito sufficente per dare quella cosa, gliela devi dare per forza ma con la dv non funziona. Ma i doni richiedono la disposizione da parte della creatura, e la stessa cosa vale per i Sacramenti..chi potrebbe meritare una comunione? Forse in senso stretto la Madonna. Siamo più degni di fare la comunione quanto meno le macchie ci deturpano. O chi ha meritato di essere battezzato? Noi davanti a Dio - Sant Tommaso d'Aquino diceva - non abbiamo mai meriti in senso stretto, tuttavia Dio ha disposto che una volta che sono giustificato, il Paradiso me lo devo meritare, è un merito di congruo cioè un battezzato in senso stretto non potrebbe andare in Paradiso ma siccome Dio ha stabilito che per andare in Paradiso devi osservare i 10 comandamenti e compiere le buone opere e che il tuo grado di gloria sarà proporzionato a quanto bene hai fatto questo, allora sarà strettamente rigoroso. Qua non si può parlare di merito in senso stretto o largo ma solo di disposizioni che la creatura può conseguire per ricevere un dono così grande.
"..Ora, chi si dispone a fare il nostro Volere prepara il posto, la decenza, la nobiltà dove poter mettere questo dono così grande ed infinito, le nostre conoscenze sul Fiat aiuteranno e prepareranno in modo sorprendente a ricevere questo dono e ciò che non hanno ottenuto fin’oggi, lo potranno ottenere domani..." Gesù
Iniziamo a fare la divina volontà, prima i 10 comandamenti, inizia a fare la dv e poi se Gesù ti amerà ti dirà: vieni a vivere nel dv e torniamo all'inizio:
Mi sentivo tutta immersa nel Volere Divino, una folla di pensieri preoccupava la mia mente, ma sempre sullo stesso Fiat, perché in Esso non si può pensare ad altro, il suo dolce incanto, la sua luce che tutto investe, le sue tante verità, che come formidabile esercito si schierano intorno, allontanano tutto ciò che ad Esso non appartiene...." Luisa
Quando uno inizia a vivere nel dv si vive come immersi, non si sta facendo nulla di che ma vive in questo mare, in questo orizzonte, oceano...non ci sono termini per esprimerlo.
"..La felice creatura che si trova nella Divina Volontà si trova come in un’atmosfera celeste,tutta felice, nella pienezza della pace dei santi.." Luisa
E' un'altra aria, non c'è più l'aria delle piccinerie, miserie ecc...
«Figlia mia, come sei piccola! Si vede che la tua piccolezza non si sa elevare nella potenza, immensità, bontà e magnanimità del tuo Creatore e dalla tua piccolezza misuri la nostra grandezza e liberalità.
Povera piccina, ti sperdi nei nostri interminabili poteri e non sai dare il giusto peso ai nostri modi divini ed infiniti.
E’ vero che umanamente parlando, per la creatura accerchiata dai mali com’è, vivere nel mio Volere, formare il suo regno in mezzo a loro, è come se volesse toccare il Cielo col dito, ciò che è impossibile, ma ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio...." Gesù
Umanamente parlando, la creatura accerchiata dai mali come sta è impossibile vivere nel dv ma Gesù richiama ciò che ha detto nel Vangelo:ciò che è impossibile, ma ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio.
"...Tu devi sapere che il vivere nella nostra Volontà è un dono che la nostra magnanimità vuol dare alle creature..." Gesù
Dio può tutto ciò che vuole ma non vuole tutto ciò che può. Quindi se Dio non volesse farci questo dono, stacchiamo le meditazioni ecc... puliamo tutti perchè possiamo starci fino al giorno del giudizio universale ma se non ci fosse una volontà ferma, decisa ed esplicita da parte dell'Altissimo, ogni nostra operazione sarebbe completamente vana. Ma la bella notizia è che Dio questo dono lo vuole dare.
"..e con questo dono la creatura si sentirà trasformata, da povero, ricco, da debole, forte, da ignorante, dotto, da schiavo di vile passione, dolce e volontario prigioniero d’una Volontà tutta santa che non lo terrà prigioniero, ma re di se stesso, dei domini divini e di tutte le cose create...." Gesù
"..Succederà come ad un povero che veste miseri cenci, abita in un tugurio, senza porte, quindi esposto ai ladri e ai nemici, non ha un pane sufficiente per sfamarsi ed è costretto a mendicarlo; se un re gli desse per dono un milione, il povero cambierebbe la sua sorte e non farebbe più la figura d’un povero mendico, ma d’un signore che possiede palazzi, ville, vestirebbe con decenza, avrebbe cibi abbondanti e si metterebbe in condizione di potere aiutare gli altri.
Chi ha cambiato la sorte di questo povero?
Il milione ricevuto in dono...." Gesù
Facciamo un milione di euro, cioè 5000€ al mese, hai 15 anni di vita da scialarti tranquillamente, se stai tranquillo. Ma nel 1932 un milione di quegli anni è più di un milione di euro, ma immagina un clochard che riceva questi soldi, dall'oggi al domani la vita gli cambi. Si passa da una condizione povera ad una situazione di assoluta agiatezza e benessere. E questo Dio lo vuole fare e il don è convinto che quando, senza un'ingresso pieno, ma ci si affaccia nel mondo della dv alcune cose che Gesù dice si avvertono. L'aria nuova si sente secondo il don. La percezione di una ricchezza soprannaturale grande secondo il don si sente.
"..Perciò sto facendo come farebbe un re, qualora volesse elevare una famiglia con vincolo di parentela con la sua famiglia reale; per far ciò prende prima un membro di essa, lo tiene nella sua reggia, lo cresce, lo nutre insieme agli altri, lo abitua coi suoi modi nobili, gli affida i suoi segreti e per farlo degno di sé, lo fa vivere di sua volontà e per essere più sicuro e non farlo scendere alle bassezze della sua famiglia gli fa dono del suo volere, affinché lo abbia in suo potere.
Ciò che il re non può fare, cioè bilocare la sua Volontà per farne dono alla creatura, posso fare, Io..." Gesù
Se uno vuole aggregarsi una famiglia, prende una persona e lo si conforma agli usi e modi della famiglia e dopodichè si coinvolge il resto per aggregare la famiglia alla propria realtà - qua stiamo parlando delle famiglie reale. Una volta che ci si è legati con il matrimonio, come faccio a fondere la mia famiglia con un'altra? Prendo un membro della mia famiglia e lo faccio sposare con un'altra. E così la famiglia associata riceve quei diritti della famiglia regale associante. E quindi il re per amore della prima persona, chiama quella famiglia a vivere nella sua reggia. Gesù dice che ciò l'ha fatto con Luisa, perchè attraverso di lei il dono passasse all'umanità intera. Adesso come singoli ci si inizia ad interessarci e conoscere questo mondo e dopo averlo scelto, cerchiamo di viverci in esso facendo entrare nella nostra vita la dv.
"..Ora dopo che abbiamo fatto dono del nostro Fiat ad un membro di questa umana famiglia, essa acquista il vincolo ed il diritto di questo dono, perché Noi non facciamo mai opere e doni per una sola, ma quando facciamo opere e doni, li facciamo sempre in modo universale, quindi questo dono sarà pronto per tutti, purché lo vogliano e si dispongano...." Gesù
Dio fa un dono a tutti a patto che si dispongano.
"..Perciò il vivere nella mia Volontà non è proprietà della creatura, né sta in suo potere, ma è dono ed Io lo faccio quando voglio, a chi voglio e nei tempi che voglio.Esso è dono di Cielo fatto dalla nostra grande magnanimità e dal nostro amore inestinguibile..." Gesù
E' un dono di Dio, non possiamo sapere quando arriverà.
"..Con questo dono si sentirà talmente ricca, che non sentirà più le miserie, le debolezze, le passioni tumultuanti, ma tutto sarà forza, pace, abbondanza di grazia e, riconoscendo il dono, dirà: “nella casa del Padre mio Celeste, nulla mi manca, ho tutto a mia disposizione, sempre in virtù del dono che ho ricevuto”. Gesù
Fino a quando sentiamo in noi le miserie, debolezze e passioni siamo ancora in cammino e qua in Gesù parla abbastanza chiaro. Basta soltanto una debolezza, miseria o passione che in un momento prevale e quando accade ciò la pienezza della dv non c'è ancora, nella misura in cui sentiamo le debolezze ecc... non c'è ancora la pienezza della dv. E' un dono che viene dato nell'eccesso dell'amore divino. Dio non fa il taccagno ma elargisce il massimo semplicemente per la sua volontà di allietare la creatura, ecco perchè nella Sacra Scrittura si legge che c'è più gioia nel dare che nel ricevere. Siamo più felici nel donare o nel prendere? Anche se quando riceviamo un dono è nostro grave dovere manifestare la nostra gratitudine e riconoscenza in modo che chi ha fatto il dono si senta gratificato dalla reazione.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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