Gesù raccomanda di desiderare una lunga vita terrena da vivere come lunga prova d'amore e di fedeltà verso l'Altissimo e così meritare grande gloria in Cielo. Solo chi vive nella Divina Volontà può alzare i veli sulla vera conoscenza di Dio. Non si entra nel nuovo Paradiso Terrestre se non si fa e si vive nella Divina Volontà. Libro di Cielo, Volume 30, 6 Dicembre 1931, Martedì 18 Ottobre 2022
6 Dicembre 1931
Bene della prolissità del tempo.
Come Dio conta le ore ed i minuti per riempirli di grazie.
Chi fa la Divina Volontà rompe il velo che nasconde il suo Creatore.
Bagno di luce che dà la Divina Volontà.
Qui ci stanno tre sezioni distinte che potrebbero fare tre meditazioni distinte.
La prima cosa su cui Gesù interviene: il dono della prolissità del tempo, la grazia della vita lunga. Luisa nel 1931 aveva 66 anni e pensava che avere una vita così lunga fosse una disgrazia. E' morta nel 1947. Questo è un desiderio normale per tutti coloro che hanno conosciuto qualcosa dell'amore di Dio, segno buono, viene voglia di lasciare la terra, di per sè - sotto certi aspetti - è una cosa buona e Dio è contento del nostro desiderio del Paradiso. Che sia desiderato ciò che è sommo bene e ciò per il quale siamo stati creati di per sè è una cosa buona. Però, ma che Paradiso vuoi? C'è Paradiso e Paradiso. Se vuoi un grande Paradiso, più tempo hai e più attis anti santi/opere sante farai e più in alto andrai in Paradiso. Spot -> catechesi del giudizio Particolare, Gesù retribuisce con strettissima giustizia le opere delle persone, non sarà la stessa cosa aver fatto 5 milioni di opere buone (per esempio) che averne fatte 100.000. E' chiaro che campare 10 anni in meno significa 3650 opere sante in meno da portare al Signore. Vogliamo vedere la differenza? Gli esseri umani cercano di campare a più lungo possibile, ma a far cosa? Noi dovremmo campare molto sulla terra per dare nuove prove d'amore al Signore, nuove opere sante ecc... però siccome qua si possono fare molte cose per la Gloria di Dio, si possono riparare un sacco di peccati ecc.. e mantenersi fedeli in tante circostanze per lungo tempo...le tribolazioni sopportare, le calunnie, gli oltraggi, gli abbandoni ecc... san Paolo lamenta che qualcuno lo ha abbandonato salvo San Luca. Anime che tu hai generato con la tua predicazione ecc.. ma un giorno spariscono dalla circolazione - magari hanno i loro motivi - si offrono al Signore questi abbandoni ma ogni tanto dentro non è che uniformarsi alla Volontà di Dio anestetizza il dolore e la ferita, sono bombe da paura e non sono anestetizzate. Si dovrebbrevo vivere come offerte da fare. E più prove hai meglio è, più croci hai, meglio è. Supponiamo che uno faccia il digiuno il mercoledì e il venerdì...in un'anno quanti saranno? (50 settimane, tolta la settimana di Natale e Pasqua) sono 100 digiuni all'anno. Se li fai per 10 anni sono 1000 digiuni, ecc... e via dicendo. Ma sarà la stessa cosa di una persona che ha iniziato a fare digiuni a 20 anni e muore a 80 anni (magari supponendo che abbia avuto buona salute fino alla fine), quello si presenterà con 60.000 digiuni fatti al Signore....sarà la stessa sorte di chi non avrà fatto digiuno. Pensiamoci. Riflettiamoci per prendere le nostre decisioni. Una persona che si fa veglia di 6 ore notturna...un sacco di gente fa queste cose, sono gesti ascetici e occasioni. Costa tanto, il don lo sa benissimo che costa tanto e se ti presenti davanti al Signore con veglie e veglie e offerte di sonno per il Signore anzichè fare bagordi in discoteca....pensiamoci adesso perchè quando saremo morti non avremo più tempo per pensarci. Qualsiasi cosa fatta nella dv è un credito che acquisiamo nella dv, a meno che non si sprechi l'opera buona facendoci notare dal prossimo, ma se tu mantieni segreto l'opera e non contravvieni - cioè se nel giorno del digiuno fai il diavolo a quattro, litighi con il prossimo o tratti il male il prossimo, lascia perdere il digiuno - anche se è imperfetto il digiuno sarà ricompensato.
«Figlia buona, coraggio, siccome il tuo Gesù ti vuol più dare per più ricevere da te, permetto la prolissità del tempo.
Non c’è paragone che regga tra chi mi ha dato prove per pochi anni e chi per lunghi anni.
Un tempo prolungato dice sempre di più: Più circostanze, più occasioni, più prove, più pene e mantenersi fedele, costante, paziente in tante circostanze e non per poco, ma per lungo tempo, oh! quante cose dice di più.
Tu devi sapere che per ogni ora di vita sotto l’impero della mia Divina Volontà, sono nuove vite divine che si ricevono, nuove grazie, nuove bellezze, nuove ascendenze presso Dio, corrispondenti a nuova gloria, da Noi si misura il tempo per ciò che diamo e aspettiamo il contraccambio dell’atto della creatura per dare di nuovo ed alla creatura ci vuole il tempo per digerire ciò che abbiamo dato e quindi farle fare un altro passo verso di Noi, se essa non aggiunge nulla a ciò che abbiamo dato, Noi non diamo subito, ma aspettiamo l’atto suo per dare di nuovo...." Gesù
E come conclude il Signore?
"..Onde non vi è cosa più grande, più importante, più accetta avanti a Noi, d’una vita prolissa, santamente vissuta, già ogni ora è una prova di più d’amore, di fedeltà, di sacrificio che ci dà e Noi contiamo anche i minuti, affinché nessuno di essi non sia riempito di grazie e dei nostri carismi divini...." Gesù
Non conta la vita prolissa di per sè se non è usata bene, agli occhi di Dio conta una vita prolissa santamente vissuta. Ogni giorno, istante ed ora...la vita nella dv è una vita completamente dedicata al Signore...che sacrifici gli offro? Che penitenze gli offro? Ecc... questa è una grande vita e più passa meglio è. Offri al Signore il tuo desiderio del Cielo.
La seconda parte viene messa in stand-by dal don
"...Sentendosi l’amore che le rigurgita nel seno, oh! come vorrebbe sciogliersi in amore per amarlo, ma la giustizia, conservandola, le dà l’amore giusto per quanto a creatura è possibile e la conferma in vita.
Figlia mia, quante cose nascondono questi veli delle nostre qualità divine, ma a nessuno è dato di rompere questi nostri veli, se non a chi fa e vive nel nostro Volere, essa sola è la fortunata creatura che non vede il suo Dio velato, ma come Egli è in Se stesso...." Gesù
Non dobbiamo aspettarci di vedere Dio su questa terra, neanche le anime confermate in grazia hanno la visione beatifica.
"..Siccome non siamo riconosciuti, quali siamo in Noi stessi, del nostro Essere Supremo hanno idee basse e forse anche (di)storte e questo perché, non avendo in loro la nostra Volontà, non sentono in se stessi la vita di Colui che li ha creati, toccano i nostri veli, ma non ciò che c’è dentro e perciò sentono la nostra potenza come opprimente, la nostra luce eclissante come in atto di allontanarli da Noi e metterli a distanza, sentono la nostra santità velata che fa loro vergogna e, sfiduciati, vivono immersi nelle loro passioni, ma la colpa è tutta loro, perché c’è una sentenza detta da Noi nel paradiso terrestre: Qui non si entra, questo è luogo solo per chi fa e vive nella nostra Volontà e quindi le prime creature furono messe fuori, fu messo un angelo a guardia, affinché impedisse loro l’entrata..." Gesù
Oggi di idee distorte di Dio - anche laddove non dovrebbero esserci - ne abbiamo a bizzeffe. Quando la gente sente parlare della Potenza di Dio la vede come una cosa brutta non come una cosa che ti progette, ti preserva, ti incoraggia, ecc.. la luce, quando vivi nella dv, ti aiuta tanto nel discernimento, comprendi bene un sacco di cose, ecc...molte persone dicono di essere peccatori ecc... san Giovanni dice che chiunque è nato da Dio non pecca, nella dv non si entra se c'è il peccato. Questo modo di peccatori non ci appartiene, chi pecca ad occhi aperti con consenso, non ci entra. La Chiesa insegna nei concili dogmatici che un cristiano battezzato può, se vuole, non peccare mai mortalmente - con l'aiuto della grazia, preghiera e sacramenti - e può anche non peccare in maniera lieve. Io decido che le bugie non le dico mai e per nessun motivo. Quelle cose sono peccato volontario, non si fanno quelle cose. A noi - Figli di Dio - appartiene il fatto di riconoscerci peccatori in quanto figli d'Adamo, pieni di miserie, pieni d'imperfezioni, abbiamo miserie ecc.. è quella congerie di miserie che ci portiamo dietro, ci fa fare quelle cose che non vorremmo, magari ci scappa una cattiva risposta, manchi all'umiltà, ecc...ma questo modo di essere peccatore che sono imperfezioni volontarie o involontarie, peccati veniali semi deliberati - questi non ci allontanano da Dio specie se il Signore vede se cerchiamo di vincerli e ci confessiamo anche nelle più piccole imperfezioni.
"...sentono la nostra santità velata che fa loro vergogna e, sfiduciati, vivono immersi nelle loro passioni, ma la colpa è tutta loro,..." Gesù
Le idee distorte di Dio dipende da chi vive fuori e lontano dalla dv.
"..Qui non si entra, questo è luogo solo per chi fa e vive nella nostra Volontà e quindi le prime creature furono messe fuori, fu messo un angelo a guardia, affinché impedisse loro l’entrata..." Gesù
Quando Dio dice una cosa, non possiamo bypassarla. C'è un'angelo a guardia del Paradiso. Se Gesù dice che chi non rinasce da acqua e da spirito non entrerà nel regno dei Cielo, quando sta scritto questa cosa qua, quello che sta scritto...guai a chi si azzarda a contraddirlo, negarlo, ridimensionarlo ecc.. o a fare finta di niente.
"..Perciò contentati di morire mille volte anziché non fare la nostra Volontà..." Gesù
"...Tu devi sapere che Essa è tutt’occhi sulla felice creatura che vuol vivere di Essa e come fa i suoi atti, così le fa il suo bagno di luce divina; questo bagno la rinfresca e le fa sentire i refrigeri divini e siccome la luce come si forma, così produce in natura sua, nei suoi veli di luce, fecondità, dolcezza, gusti, colori, sicché mentre apparentemente pare solo luce, dentro nasconde tante belle ricchezze ed innumerevoli qualità che nessun altro elemento può dirsi simile ad essa, anzi, è dalla luce che implorano la fecondità ed il bene che ciascuno elemento deve fare nell’ordine in cui è stato messo da Dio...." Gesù
"..Onde con questo bagno di luce divina, mentre sta per fare i suoi atti in Essa, l’anima si sente raddolcire, imbalsamare, fortificare, purificare ed investire dalla bella iride dei colori divini che rendono l’anima tanto aggraziata, speciosa e bella, che Dio stesso si sente rapire da una beltà così rara..." Gesù
"..Molto più, che è nostro interesse, che chi vive nel nostro Volere ci somigli e non faccia nulla, che sia indegno della nostra Maestà tre volte Santa.." Gesù
Evviva la grande vita se è una prova d'amore a Dio, evviva a chi riesce a rompere i veli divini e tutti gli attributi che si vivono dentro l'orizzonte dell'amore. La giustizia divina diventa amore, una persona che vive come vuole Dio diventa amata da Dio per giustizia.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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