Gesù spiega che nessuno può toccare un'anima che vive nella Divina Volontà e neppure avere l'ardire di farlo. Gesù spiega le conseguenze nefaste di chi esce dalla Divina Volontà e come tutto si rivolti contro di lui. Applicazioni molto concrete di questa verità. Libro di Cielo, volume 29, 27 Luglio 1931, Lunedì 19 Settembre 2022
27 Luglio 1931
Il gran male di chi non fa la Divina Volontà. Esempio d'Adamo interessantissimo.
Breve ma intenso brano. Ci sono alcune diverse cose su cui fermare la nostra attenzione. Si parte da un'elogio dell'anima che vive perfettamente in balia di questo volere santo:
"..Esso ha tale gelosia, l'ama tanto, prende impegno di tutto, anche delle cose più piccole di questa creatura, che par che dica: nessuna me la tocchi e guai a chi ardisse..." Luisa sulla dv
La Madonna è stata intoccabile per antonomasia. Il peccato è l'atto di stupidità estrema, lo stupido è quello che agisce contro i propri interessi. In ogni caso ci mettiamo dalla parte dei beniamini dell'Altissimo, ecco perchè la Madonna è stata salutata con: il Signore è con te. Ecco perchè San Paolo nelle sue lettere dice: se Dio è con noi, chi sarà contro di noi? Le persone? I politici? I diavoli? Chi viene? Come facciamo ad avere questa protezione? Dobbiamo cercare di vivere nella dv. Il don vorrebbe tanto sapere chi crede che la prima cosa che noi dobbiamo fare nella vita presente è la cura della vita di grazia, se stiamo fermi nella dv come un'albero, sarebbe un top; ma a questo non si arriva se non si parte dalle fondamenta. Parliamo delle persone che sono già un pò devote: la fedeltà alle nostre cose: la Santa Messa e la Comunione, uno deve andarci tutti giorni più o meno se vuole diventare Santo. Sappiamo che in tempi balordi post-covid ci possono essere delle difficoltà oggettive, allora ti fondi con la dv e ti fai 50 comunioni. Ma in circostanze ordinarie non è così e in ogni caso uno si industrierà un pò. La confessione, la regola d'oro alla quale dobbiamo cercare di fare attenzione, il don non lo sa se è per tutti, però la sua esperienza da sacerdote lo illumina - quando una persona non vive, apparentemente, facendo chissà cosa, ad una persona viene spontaneo a patto che non abbia capito alcune cose, dice: ma che cosa vado a confessarmi ogni 8 giorni? Se sono 15 giorni o un mese è uguale? Noi dobbiamo metterci davanti al Signore e chiediamoci: può essere uguale - non possiamo darci una risposta tanto per darla e chiudere frettolosamente il discorso - se ti confessi una volta al mese hai una confessione al mese, mentre settimanalmente hai 4 confessioni. Se nel nostro piccolo facciamo bene la confessione, ci sono modi e modi di fare la confessione, modi e modi di dire la stessa cosa - più la confessione è fatta in maniera umiliante. Le confessioni di devozione non è obbligatorio dire tutte le imperfezioni perchè uno altrimenti starebbe una settimana, però ce ne stanno alcune mancanze che possono essere umiliante e uno si industria a pensare come confessarsi. Per esempio, ho avuto un pensiero di superbia, questo è un deficente e non capisce nulla..gliela vado a confessare proprio così. Alla nostra natura non viene spontaneo umiliarsi, o un pensiero di invidia nei confronti di quella cosa, perchè i vizi sono umilianti...è chiaro che mentre nella confessione generale uno deve dire i peccati mortali per nome (non un generico atti impuri) anche se si vergogna, - perchè su questo bisogna specificare quali siano, nè quanti e nè le circostanze. In una confessione di devozione uno può dire: ho commesso un'atto di superbia (esempio sopra), non è una cosa onorevole ma ce la siamo cavata. Una piccola imperfezione (non recitare una preghiera - per esempio - a causa del gran sonno), proprio qua ti stava aspettando Nostro Signore, a vedere se avessi fatto un'atto di virtù (recitare quella preghiera in piedi per non addormentarsi) o no, non hai idea di quante grazie sarebbero partite. Per arrivare a nessuno me la tocchi, queste cose devono essere prioritarie, tu devi avere un chiaro piano di vita: quali preghiere fai, com'è l'uso dei sacramenti e che tipi di mortificazioni offri al Signore, quante elemosine dai. Queste cose le dobbiamo sapere e dobbiamo essere fedeli. Perchè se si è fedeli nel poco si è fedeli nel molto. Se tu molli facilmente il poco non progredirai e non avrai il molto. Prima di arrivare a nessuno me la tocchi dobbiamo progredire. Poi è chiaro che ci possono essere delle circostanze impreviste - incidente, c'è una persona che va all'ospedale, ospiti imprevisti ecc.. - dobbiamo essere elastici ma dobbiamo avere un rigore. L'eccezione non deve trasformarsi in regola, finita l'eccezione che ci può stare, il giorno dopo si riprende la disciplina altrimenti siamo morti.
"Figlia mia buona, coraggio, allontana dalla tua mente ogni dubbio ed angustia, perché queste ti debilitano e ti fanno spezzare il volo verso quel Volere che tanto ti ama, è vero che ci sono state riflessioni, paure, mancanze di pieno abbandono, in modo che tu sentivi il peso della tua volontà, come se volesse uscire in campo per fare la sua via e ti rendeva come una bambina capricciosa, che teme tutto, ha paura di tutto, tanto che spesso, spesso piange ma Io ti tenevo stretta fra le mie braccia per sostenerti e vigilavo più che mai la tua volontà per tenerla sicura..." Gesù
Questo discorso dobbiamo capirlo bene altrimenti facciamo danni.
"..Quindi figlia, rotture vere tra la mia Divina Volontà e la tua, non ce ne sono state e se, mai sia, ciò fosse stato, il Cielo ti liberi figlia mia, saresti incorsa nella stessa disgrazia di Adamo..." Gesù
Se noi ci allontaniamo dalla divina volonà in maniera consistente, la dv si allontana da noi e non solo in quanto essenza divina e quindi propria delle Tre Persone, ma anche la dv in quanto vita e principio delle creature.
"..Sicché come Adamo formò la rottura con la nostra Volontà, si offese il Cielo, le stelle, il Sole, l'aria che respirava, il mare, la terra che calpestava, tutti si sentirono offesi. Perché la mia Divina Volontà è come palpito e circolazione di sangue di tutte le cose create, perciò tutti sentirono il dolore della rottura dell'umano volere, sentendosi toccare il palpito da cui ricevevano vita e conservazione...." Gesù
Qua San Paolo dice questa cosa, tutta la Creazione geme e soffre nelle doglie del parto ecc... attenendo la piena perfetta redenzione del nostro corpo. L'allontanamento dalla dv che è la quintessenza del peccato, non è un fatto che rimane tra te ed è un fatto intimo e privatistico tra te e Dio. Ma riverbera su tutto quanto il Creato e il Creato si offende pure lui. Pensiamo - da un punto di vista generale - senza facili giudizi - un cataclisma naturale in base a questa lettura che Gesù dà, è chiaro che è determinato da una certa peccamosità degli esseri umani - da un particolare distanzarsi da esso. Noi non possiamo sapere i nessi di causa, noi non possiamo dire che il terromoto nella regione X è da imputarsi agli abitanti della propria regione. Tanto è vero che quando Gesù ne parla nel Vangelo - la torre di Siloe -
Vangelo secondo Luca - 13
1In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. 2Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? 3No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. 4O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? 5No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Il don vorrebbe tanto che qualcuno alzasse la mano, ma chi crede a queste cose? Se ci credessero tutti quanti avremmo un'altro mondo. Pensiamo alle vicende dell'epidemia, qualche voce ispirata si è permessa di dire sottovoce di dire che una cosa del genere non succede se non ce la andiamo a cercare. Il male fisico che è una conseguenza del male morale che è il è peccato, e che è tanto più severo ed articolato e diffuso quanto più cresce il tasso dei peccati commessi, questa è sana dottrina cattolica. Qua Gesù lo sta dicendo in termini più articolati applicandoli alla vita nella dv e applicandoli ad Adamo.
"..Quindi Adamo come ruppe con la nostra Volontà Divina, si giocò tutta la Creazione ed anche la nostra vita in lui; è tanto grande l'offesa di sottrarsi alla nostra Divina Volontà, che mettiamo da parte tutti i nostri preparativi, il gran bene che abbiamo messo fuori e ci ritiriamo dall'uomo e con noi resta offesa la Creazione tutta..." Gesù
E' tanto grande l'offesa che la Santissima Trinità si ritira dall'uomo e la Creazione si ritira, non è che sparisce ma che da amica diventa ostile.
Il don conobbe tanti anni fa Gabriele Amorth, il quale diceva che le possessioni sono sempre un caso raro, ma sono casi relativamente rari - in proporzione agli esseri umani presenti ma sono in tendenziale aumento. Ma perchè? Perchè non c'è più la fede, la grazia, l'osservanza dei comandamenti..Molta gente si lamenta con i sacerdoti (per esempio) perchè al proprio figlio non gliene va dritta una, gli va tutto storto, quindi qualcuno pensa di avere la scalogna, jella o chi lo sà cosa gli avranno fatto? E quindi si pensa che il potere che hanno i sacerdoti di santificare i fedeli anche con le benedizioni anche se sono in estinzioni ma sono importanti - MA LE BENEDIZIONI NON SONO SOSTITUTIVE. Tu non puoi fare una vita fuori dalla grazia di Dio, quindi ti va tutto storto perchè Dio non è con te perchè sei fuori dalla grazia di Dio. E quindi sei in balia di forze ostili. E magari ti è arrivata anche la jella. Ma non ci sarebbe da stupirsi. La prima cosa da fare non è farsi una bella benedizione. Ragionamento errato: mi si è appicicata una montagna di male addosso per colpa mia, vado a farmi dare una benedizione e senza che faccio nulla e per magia sparisce il male. Questa cosa è molto diffusa nella gente tanto è vero che gli esorcisti seri raccomandano una vita di grazia, Messa tutti i giorni, alcuni chiedono anche rosario intero tutti i giorni alcuni in ginocchio agli indemoniati..perchè devono far capire che quello che ti viene da fuori è inefficace se non c'è un cammino da dentro. Perchè tu non puoi vivere in uno stato di inimicizia con Dio e poi pretendere che Lui ti tiri fuori dai guai senza metterci nulla del tuo. Questo è quello che Gesù sta dicendo oggi.
Attenzione al rimanere nella dv. La capacità di percepire il bene che abbiamo intorno. Sapete perchè l'uomo è infelice e non si accorge di tutti quanti i TI AMO che gli stanno attorno? Non soltanto dalla Creazione ma anche delle persone, perchè noi abbiamo dentro la nostra capoccia la nostra volontà umana. Esempio: sono un trentenne che mi sono messo in testa che mi devo per forza sposare, se io ho questo chiodo fisso, sarò sempre frustato perchè se non trovo moglie sarò sempre infelice. Il Signore può anche mandarti una bella giornata ma se sei frustato per la mancanza dell'anima gemella non te ne accorgi. Quante volte le persone fanno così? Oppure, ti muore una persona cara e dici: è finito tutto. questa morta perchè il Signore ha stabilito che doveva morire ma tu avrai altre cose...certo che stavi bene con quella persona, ma se stai a ragionare al passato non vedrai le altre cose belle che hai adesso. Quando si dice la volontà umana, ecco cos'è - la divina volontà dice: ma chi te l'ha detto che devi aver per forza la fidanzata? Dove sta scritto che ti devi per forza sposare? Il don dice che c'è un sacco di gente che si è sposata con la prima persona che gli è capitata senza fare un discernimento, perchè gli è arrivata la fissa, e poi ha maledetto il giorno del proprio matrimonio dal quale sono scaturite separazioni, maledizioni, violenze, ecc.. E' sensato fare questo? Il don non dice che non bisogna sposarsi o cercare l'anima gemella..ma l'abbandono alla volontà di Dio..
"..è vero che ci sono state riflessioni, paure, mancanze di pieno abbandono, in modo che tu sentivi il peso della tua volontà,.." Gesù
Non ti preoccupare. Tu cerchi di abbandonarti e cercare di discernere ciò che il Signore ti dona, offre, ti chiede ecc.. e al resto non stare troppi viaggi mentali perchè chi si avvelena sei te e ti perdi tantissime cose che il Signore ti mette davanti, che non le vedi, non te ne rendi conto, non le accogli e non te le godi.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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