Gesù spiega gli effetti straordinari che gli atti fatti nella Divina Volontà producono nelle creature. Elogio della fedeltà, della costanza. Dio prima di fidarsi della creatura, si assicura della sua fedeltà provandone le virtù nel tempo. Libro di Cielo, Volume 29, 27 Maggio 1931, Lunedì 29 Agosto 2022
La vita del bene non muore ed è difesa di tutte le creature. Un bene prolisso mette al sicuro Dio e l'anima .
Bellissimo brano con importanti e basilari spunti di riflessione per la nostra vita spirituale interiore cristiana e nella dv.
C'è stata una meditazione precedente era quella in cui se tu fai gli atti nella dv, tu mi richiudi dentro un recinto e dentro questi atti fatti nel dv tutto il male che c'è nel mondo Gesù non li vede più. (12 Aprile 1930 Gli atti fatti nel Volere Divino sono muri di luce intorno a Gesù. Il Sole, seminatore d'amore del suo Creatore. Come il Sole della Divina Volontà forma il suo Sole nella creatura e fa da seminatore Divino. 28° volume - qua la meditazione ). Una meditazione del genere deve animarci in modo che Gesù abbia tanto da non vedere. Sono tante cose che non dovremmo far vedere a Gesù. Il don ci pensa alle conseguenze di un'atto fatto nel dv? E' vero che basta una cosa così semplice, con così poco si producono effetti così grandi? Il don confessa di essere stupito e sbalordito in senso positivo. Però il Signore qua aggiunge uno step successivo, in modo da farci capire come questi atti adempiono in maniera perfetta il primo e secondo comandamento (amerai il Signore Dio tuo con tutto te stesso e il prossimo tuo come te stesso). Se uno ama Gesù questi atti li continuerà a farli. Ma qua ci dice che anche le creature ricevono qualcosa di analogo.
"..Gli atti fatti nel mio Volere acquistano il germe della luce e come la luce, sebbene una, ha virtù di dar luce a qualunque occhio che vuole il bene della luce, per farla sua, così i più piccoli atti fatti nel mio Voler Divino, siccome Esso è immenso e involge tutti, diventano luce e difesa di tutti, non solo ma ricambiano il Creatore dell'amore, della gloria ed adorazione che, con diritto, aspetta ed esige dalle creature. Gli atti fatti nel mio Volere, hanno sempre del prodigioso e da per se stessi dicono: siamo la difesa di tutti, stiamo tra il Cielo e la terra per difendere le creature e con la nostra luce siamo luce di ogni mente, siamo i difensori del nostro Creatore perchè ripariamo coi nostri atti perenni le offese che dalla terra si elevano. E poi il bene è sempre bene; credi tu che tutto ciò che feci stando sulla terra sia stato preso tutto dalle creature?..." Gesù
E' una verità di cui prendere atto perchè ci sproni a metterla in pratica e renderci conto delle ricchezze e grandezze degli atti compiuti nel dv. Poi ci stanno delle considerazioni un pò più esistenziali che toccano un pò le nostre circostanze concrete sull'importanza del tempo. Noi esseri umani siamo, fino a quando siamo su questo mondo, irreversibilmente ed incontrovertibilmente e senza che ci possa fare nulla, legati all'istante presente. I grandi filosofi dicono che per questo l'uomo è mutevole per antonomasia.
"..Il bene d'un giorno dice nulla, un bene oggi sì e domani no, dice debolezza e volubilità, tutti frutti della volontà umana, un bene incostante dice che per la creatura quel bene e quella virtù non sono proprietà sua e perciò non essendo in suo potere, il bene si cambia in male e la virtù in vizio. Vedi dunque che l'anima per essere sicura di possedere un bene, una virtù, deve sentire in sè la vita di quella virtù e con costanza ferrea, di anni ed anni e per tutta la vita, deve essercitarsi in quel bene..." Gesù
Guardiamo alla nostra stessa vita e le persone che ci stanno d'intorno. Il don dopo 20 anni di ministero può tirare un pò di somme, chi è rimasto fedele, presente e stabile nella nostra vita? Certo, abbiamo difetti, se noi abbiamo una persona che c'è rimasta fedele per anni ci fideremo perchè sicuramente avrà avuto delle occasioni per allontanarsi, se sta al nostro a fianco quella è una persona di cui ti puoi fidare. Chi ha un pò di anni, se non c'è la prova del tempo noi non possiamo fidarci delle persone, se il don dovesse raccontare tutte le mutazioni che ha visto nelle anime, come i nemici sono diventati amici, gli amici sono diventati amici, i fedeli sono diventati infedeli e i titubanti si sono avvicinati ecc.. ci si potrebbe scrivere un'enciclopedia ma c'è un piccolo numero di persone che hanno superato la prova del tempo. Pensiamo all'esempio della Madonna.
".. E Dio si sente sicuro di metterci il suo e di operare cose grandi nella costanza della creatura. Ciò feci con la Regina del Cielo, volli la prolissità di quindici anni di vita pura, santa e tutta di Volontà Divina, per scendere dal Cielo in terra nel suo seno Verginale; avrei potuto farlo prima, ma non volli, volli prima i suoi atti di assicurazione e la prolissità della sua vita santa, quasi per darle il diritto d'essere la Mamma mia e perchè la mia Sapienza infinita, avesse ragione d'aver operato in Lei prodigi inauditi..." Gesù
Dio vul essere sicuro che si può fidare. Noi potremmo pensare che Dio lo sa se una persona è inaffidabile o no. Ma noi dobbiamo capire che quando ci mettiamo a discutere delle cose di Dio non si capisce sempre tutto. Sembrano delle cose che sono in contraddizioni, Gesù ha sempre saputo che Giuda lo avrebbe tradito ma al tempo stesso vuole queste rassicurazioni. Il don ha una possibile via d'uscita: è una necessaria attestazione di fedeltà che non può non esserci per come noi siamo in questa valle di lacrime. Noi siamo soggetti a mille mutazioni e cambiamenti e se non superiamo la prova della fedeltà nel tempo non siamo niente. Dio lo sa già prima, ma la vuole vedere per compiacersi ed è necessario passare attraverso questo crogiuolo per essere fedeli. Quando si parla dell'Altissimo la nostra conoscenza di queste cose è molto imperfetta, noi captiamo qualcosa e sul qualcosa ci regoliamo di conseguenza, la cosa importante è capire regolarci di conseguenza. In base a quello che Gesù dice abbiamo molto su cui lavorare.
"..Uno stato prolisso di pazienza nelle sofferenze e di incontri dolorosi della vita, una prece ripetuta senza mai stancarsi di ripeterla, una fedeltà, costanza ed eguaglianza di modi in tutte le circostanze, forma un terreno sufficiente, innaffiato dal sangue del proprio cuore, dove Iddio si sente chiamato da tutti gli atti della creatura come tante assicurazioni che può compiere i suoi più grandi disegni e la stessa creatura sente nella prolissità dei suoi atti il dominio di se stessa e l'assicurazione che non vacillerà..." Gesù
(prece = preghiera), le orazioni di Santa Brigida per esempio, quelle che durano per 12 anni, se lo fa ha dato una dimostrazione di fedeltà non indifferente. Se fatto con fedeltà dice qualcosa di grossa. Io prego se me la sento o non me la sento, se prego anche quando non mi sento di pregare mostro una volontà ferrea dritta e ferma e senza questa volontà non si va da nessuna parte nella vita spirituale e nella vita umana. Queste cose comportano sacrificio e Dio si sente chiamato in questi atti come assicurazioni. Il Signore ci autorizza a pensare che vuole vedere se si può fidarsi della creatura. E dice Gesù:
"..e la stessa creatura sente nella prolissità dei suoi atti il dominio di se stessa e l'assicurazione che non vacillerà..." Gesù
Se si è andati avanti fino ad oggi possiamo andare avanti, magari sono 20 anni che lo faccio e vado avanti. E poi Gesù fa un'inciso molto importante:
"..Il bene d'un giorno dice nulla, un bene oggi sì e domani no, dice debolezza e volubilità, tutti frutti della volontà umana, un bene incostante dice che per la creatura quel bene e quella virtù non sono proprietà sua e perciò non essendo in suo potere, il bene si cambia in male e la virtù in vizio..." Gesù
Un bambino farà un sacco di cretinate ecc.. perchè è un bambino, non si può pretendere che un bambino si comporti come una persona di 40 anni. Al primo figlio i genitori sono quasi da ricovero, se fanno 7 figli alla fine è diverso perchè hanno fatto esperienza. La prima volta è una cosa nuova e uno non sa come muoversi, un giovane prete è inevitabile che faccia delle stupidaggini perchè non è capace e non ha vissuto certe situazioni e non ha fatto esperienze. I corredi dell'umana volontà sono debolezza e volubilità. Noi non dobbiamo pensare di essere immutabili perchè siamo creature ma se una cosa è immutabile è la volontà ferma di vivere in comunuione con Dio, di fare il bene, di crescere nella grazia ecc.. col corredo di mezzi ma le nostre idee sono in costante evoluzione sperando di passare dal bene al meglio e comprendendo meglio la verità delle cose, scoprendo i difetti sempre meglio ecc.. il cambiamento è positivo se si passa dal bene al meglio e dal meglio all'ottimo. Costanza Ferrea usa Gesù.
"..Vedi dunque che l'anima per essere sicura di possedere un bene, una virtù, deve sentire in sè la vita di quella virtù e con costanza ferrea, di anni ed anni e per tutta la vita, deve essercitarsi in quel bene..." Gesù
Ci sono alcune virtù, i pilastri, ogni virtù ha dei pilastri: costanza e perseveranza. La virtù deve produrre atti su atti e all'usura del tempo e alla fatica che comporta mantenersi nel tempo c'è la perseveranza e Gesù ha messo alla prova con la Madonna e poi l'ha fatto anche con Luisa.
"..E non è forse questa la causa, la lunga prolissità delle lunghe sofferenze, perché volevo essere sicuro di te e non in parole, ma coi fatti, non è stata forse la causa delle mie tante visite e delle tante verità che ti ho manifestato nella prolissità della tua vita sacrificata? Posso dire che mi facevo vedere e ti parlavo nel centro del rogo del tuo sacrificio. E quando ti sento dire: possibile mio Gesù, così lungo il mio esilio? Come non hai pietà di me? Io sai che dico? Ah! la figlia mia non conosce bene il segreto che contiene un sacrificio prolisso e, quanto più è lungo, più grandi sono i nostri disegni da compiere. Perciò fidati di me e lasciami fare." Gesù
Gesù voleva essere sicuro di Luisa e sono i fatti che devono far vedere che Dio può fidarsi di noi. Tutti siamo in attesa del Cuore Immacolato di Maria e alcuni cambi non si possono concepire senza un'intervento divino ed appare evidente che è impossibile cambiarli con mezzi ordinari. Non dobbiamo mai guardare a questa cosa in maniera fatalistica dicendo: ci penserà Dio e io nel frattempo sto a guardare. Ma io nel frattempo non è che guardo, io faccio tutto quello che può fare nell'ambito del concreto, lecito e del possibile pur sapendo che la riuscita non dipenderà da questo poco che io faccio ma io lo faccio. A noi la battaglia e a Dio la vittoria. Non possiamo starcene con le mani in mano. Non si può fare e c'è un'altra cosa: quando la situazione cambierà, il Cuore della Madonna sicuramente ci sarà una società da ricostruire, di questa società rimarranno macerie - e chi lo fa qualcosa di nuovo anche nella Chiesa? Chi riedifica? Chi durante questo tempo, fedele, forte ed è capace di soffrire facendo ciò che è gradito al Signore e queste persone saranno usate per ricostruire. A volte si pensa nella dv e si fanno le giuste condizioni, non si può forzare le cose è quasi come sostiuirsi a Dio, alcune cose sono al momento permesse ma non vuol dire volute - ma non dobbiamo reagire con la rassegnazione e non possiamo agire in modo disordinato usando mezzi inopportuni e sbagliati con la tentazione di cambiare la situazione. Entrambe le cose sono contrarie alla dv. La dv ci vuole impegnati e anche nel pregare nel lecito in attesa dei divini interventi e dopo dei divini interventi non pensiamo che farà tutto Lui ma ci metterà in condizione di poter ricostruire ma chi lavorerà sono quelli che hanno dato prova di essere capace di andare avanti e di soffrire per lungo tempo rimanendo saldi nel bene.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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