domenica 3 aprile 2022

La Divina Volontà respiro dell'anima

Il grande segreto della vita nel Divin Volere è imparare a mettere dappertutto il "ti amo, ti benedico e ti ringrazio". La Madonna eco fedele di ciò. La Divina Volontà deve diventare effettivamente per l'anima ciò che il respiro è per il corpo. Libro di Cielo, Volume 24, 26 Aprile 1928, Giovedì 16 Settembre 2021

26 Aprile 1928 Che cosa si dà a Dio col “ti amo”. Il prodigioso segreto per cui forma tanti parti divini. Come nulla sfuggiva alla Vergine Santissima di ciò che faceva Nostro Signore. La Divina Volontà è il respiro dell'anima

Meditazione distinta in tre parti. Cosa si dà a Dio con il nostro Ti Amo, poi un rapido sguardo su come la vita della Madonna era un'eco continuo di quella di Gesù ed infine un rapido volo sulla vita della Dv, sulla differenza tra l'esercizio della virtù che si applica in determinati momenti e invece la vita nella dv che vuole essere per noi qualche cosa di analogo che è per il nostro respiro. Se smettiamo di respirare moriremmo e lo stesso dicasi delle altre funzioni del nostro corpo. Con la differenza che tutti quanti i meccanismi funzionano da soli, il sangue circola da solo ecc... che cosa devo fare io? E' vero che un'atto della nostra volontà ha il potere di cambiare il battito cardiaco ecc... però io posso indurre l'accelerazione dei battiti facendo una corsa, la mia volontà e se vado dal medico e mi dice: tu hai bisogno di mezz'ora di camminata al giorno per la tua salute questo noi lo possiamo fare, se non lo facciamo il nostro corpo va in automatico ma mettiamo a repentaglio la nostra salute. Io non posso dire alla mia pressione con un'atto della mia volontà fissati ad una determinata pressione. Però posso fare in modo di riportare la pressione o il cuore a posto.

"..Invece la mia Volontà è atto primo di tutti gli atti della creatura, sicché se pensa, se parla, se respira, è Essa che forma il pensiero, la parola e, dandole il respiro mantiene la circolazione, il palpito, il calore e come non si può vivere senza respiro, così non si può vivere senza il mio Volere Divino, si ha sempre bisogno per poter continuare a vivere. E mentre si riceve il suo respiro continuo, non si riconosce, è tanto necessario che non si può fare a meno di Essa neppure un istante, perché Essa non solo è portatrice di tutti gli atti umani, ma è pure portatrice di tutte le cose create. Il mio Fiat è atto primo del Sole e fa respirare la luce, è atto primo dell'aria, dell'acqua, del fuoco, del vento e le creature respirano la mia Volontà Divina nell'aria che respirano, nell'acqua che bevono, nel fuoco che le riscalda, nel vento che le purifica, non c'è cosa con la quale non si respira il mio Volere..." Gesù

Fa bene passeggiare in un boschetto o al mare, una bella respirata ma non posso influenzare il respiro ma la qualità sì. Quando Gesù fa il discorso sulla dv..

"Figlia mia, la mia Volontà è vita, è aria, è respiro della creatura, Essa non è come le altre virtù, che non sono né vita continua né respiro della creatura e perciò si esercitano a tempo ed a circostanza, non sempre si esercita la pazienza, perché molte volta manca chi la fa esercitare e la virtù della pazienza resta inoperosa, senza dare la sua vita continua alla creatura. Né l'ubbidienza, né la carità forma la vita di esse, perché può mancare chi ha l'atto continuo di comandare colui verso il quale potere esercitare la carità. Perciò le virtù possono formare l'ornamento dell'anima ma non la vita...." Gesù

La Dv in un certo senso è vita di tutti e di tutto, cioè è l'atto primo del nostro respirare perchè i polmoni li ha fatti Lei, la composizione dell'aria, ecc....l'ha fatto la Divina Volontà. Che tutti volenti o dolenti - sotto un certo punto di vista - vivono nella dv e così tutti gli esseri umani - in senso stretto il titolo Figlio di Dio spetta solo a coloro che sono battezzati (perchè è il Battesimo che ci fa fare parte della famiglia per adozione). Un non - battezzato in questo senso non è Figlio di Dio, non ha l'abitazione Trinitaria, ma se lo uso in senso ampio; cioè Figlio come persona che è uscita dalle mani di Dio allora siamo tutti figli di Dio. L'immagine di Dio c'è in ogni essere umano, la somiglianza è persa con il peccato originale e bisogna essere battezzati per recuperarla. Con il battesimo si riceve un sigillo indelebile, con il fatto di essere battezzati, rimarrà per sempre nella nostra persona questo sigillo hai voglia a dire di sbattezzarsi (peccato di una gravità inaudita a seconda di Don Leonardo) - ogni battesimo ha come costo le pene indicibili di Nostro Signore. Non è paragonabile il peccato originale con la massa dei peccati delle persone. Quell'atto (lo sbattezzo) non ha l'effetto desiderato perchè non si può produrre, il battesimo non può essere cancellato dall'anima - quello che si può fare è annotare sui registri di Battesimo che quello non vuole avere niente più fare con la Chiesa Cattolica.

Non si può uscire - sotto da un certo punto di vista - dalla dv, anche i satanisti, massoni, gli odiatori di Dio, gli immorali ecc... - noi dobbiamo pensare che in un certo senso quelle persone dalla volontà di Dio non possono in maniera assoluta uscirne. Ma se tu tratti il Battesimo infischiandotene e non facendo crescere la vita divina, il fatto di essere battezzato di giova poco. Non è che per il fatto di essere battezzato si va in Paradiso in modo automatico. E' il primo passo ma non basta. Che la dv sia il principio di tutti gli esseri umani cosa giova ad una persona che ha scelto di essere nemica della Chiesa? Uno che vuole distruggere la Fede e compiere abomini vari? Non giova nulla a questa persona il fatto che anche per lei c'è la dv perchè vive a scrocco senza che gli porti nulla.

L'estremo opposto è chi riesce attraverso l'esercizio del Ti amo, ti adoro e ti benedico (fatto nel dv ndr) a prenderne conoscenza, muoversi dentro di essa e giunge fino a stimolarne e ravvivarne la presenza e la vita e renderla operativa dentro di noi. Se un cristiano tutti i giorni non prega, opere buone non se ne faranno perchè il dinamismo della grazia - che agisce in sinergia con la volontà umana - non funziona. Non posso pregare quando mi pare. La Chiesa ricorda questo che a livello minimo ci deve essere. Quando non si prega al mattino e alla sera questo non è esente dal peccato. Pregare è un dovere. Chi prega si salva e chi non prega si danna . Ci persone che pensano che non serva pregare. Tutto il segreto sta nell'attivare questa vita nella dv, nell'entrarci, nel farle dispiegare la sua potenza di Grazia, santificante e letificante dentro il nostro cuore.

"Figlia mia, il puro, santo, retto amore è parto Divino, esce da Dio e ha virtù di salire ed entrare in Dio, per moltiplicare i suoi parti e portare Dio stesso a ciascuna creatura che sospira d'amarlo. Quindi quando l'anima è investita da questo amore e riceve questo parto, può formare tanti altri parti per quante volte dice il suo “ti amo”, in modo che il suo “ti amo” vola innanzi a Dio e l'Ente Supremo guarda nel “ti amo” che le manda la creatura e trova in quel piccolo “ti amo” tutto se stesso e si sente dare da lei tutto se stesso; quel piccolo “ti amo” ha un prodigioso segreto, nella sua piccolezza racchiude l'infinito, l'immenso, la potenza, tanto che può dire: do Dio a Dio e l'Essere infinito si sente sfiorare in quel piccolo “ti amo” della creatura tutte le sue qualità Divine, perché, come parto suo, trova tutto se stesso...." Gesù

Ma all'inferno c'è la dv? Sì e no. Il diavolo ha l'essere, è una creatura e nell'essere è mantenuto e il principio di mantenimento del diavolo? La dv..perchè è una creatura (e degli stessi dannati). Uno degli orrori più brutti dell'inferno è che la parola di Ti Amo non esiste per nessuno, l'orrore dell'inferno è la fine dell'amore, c'è solo odio continuo ed inesauribile - odio verso Dio, verso chi è di Dio e tra i dannati e demoni -.

Noi moltiplicamo i nostri Ti Amo dovunque e dappertutto, il Ti Amo è il segreto della santità, andiamo ad inondare la dv del suo stesso volere. Qui dobbiamo trovare sempre pascoli erbosi, riposo e sicurezza e consolazione, balsamo, vita ecc...

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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