Il diverso modo con cui Luisa vive le assenze di Gesù e il suo grande significato anche per noi. Comprendere la Divina Volontà durante le prove e vivere all'ombra della sua pace e felicità anche in esse. Libro di Cielo, Volume 23, 13 Gennaio 1928, Venerdì 23 Luglio 2021
13 Gennaio 1928
Iddio nel creare l’uomo accentrò tutto in lui e nella storia della Creazione ritorna all'assalto ed accentra in una di questa stirpe il primo atto della creazione, per formare il regno della sua Volontà.
Meditiamo questo brano per progredire nel nostro cammino. Nuovo contesto che inizia ad esserci familiare: è simile ma un pochino cambiato, rispetto ai volumi precedenti, Gesù spiega che è successo che ci è stata una variazione nel modo in cui Luisa reagiva ai periodi prolungati all'assenza di Gesù; soffriva per la consolazione sensibile, Luisa si sentiva felice, in pace e fusa con la dv e nel contesto odierno:
"..Oh! se mi potessi dolere come prima, io credo che il mio Sommo Bene Gesù non avrebbe tardato tanto a ritornare, ma non è ciò in mio potere, sono in balìa del Fiat Divino che non lascia alcun vuoto in me e vuole padroneggiare anche sul mio dolore della privazione di Gesù.
Ora mentre nuotavo nei due mari: nel mare del dolore d'essere priva di Gesù e nel mare della luce del Voler Divino, tanto che pareva che uno si fondeva nell'altro e seguivo il mio giro in Esso, mi son soffermata alla Creazione dell'uomo, ed il mio dolce Gesù,.." Luisa
Pensiamo agli scenari peggiori - se Gesù ci desse per grazia questo dono - sofferenza fisica, una mancanza di un'affetto caro, proviamo ad immaginare uno scenario impressionante (anche se non ci vuole tanta fantasia - battuta del don); i più brutti, quelli che ti farebbero morire di paura o di crepacuore, di tristezza, di angoscia, ecc... di fronte a questo speriamo che Dio ci preservi da questa situazione e supponiamo che così non accada. Luisa ci sta dicendo: uno dei dolori che una persona può provare nella nostra vita è la privazione sensibile di Gesù - noi Gesù non lo vediamo e quindi non possiamo capire cosa dice Luisa. Se una persona entra in contatto diretto con Gesù - tipo la visione intellettuale della Santissima Trinità ecc.... diletti divini al di fuori della nostra immaginazione, la reazione di queste persone è che non ce la fanno...non è che sono depresse o hanno pensieri brutti ma hanno conosciuto (in relazione a quanto appreso dalla visione) quanto è miserevole questa vita terrena e quindi se ne vogliono andare; questo dolore è immenso. Non è che uno si rassegna a cuor leggero, non ce la fanno. Non è in loro potere. Ci sono racconti di persone che hanno pianto per questo motivo nella storia della Chiesa.
Qual'è la pena e la ragione per cui le anime soffronto (sia all'inferno) e in Purgatorio? La pena principale è la pena del danno. Il Danno è la privazione della Vista di Dio, anche noi abbiamo anche questo danno (chi ha visto Dio su questa terra?) e cosa succede? Non avendolo visto io non campo dal mattino alla sera piangendo aspettando l'ora di morire. Le anime del Purgatorio anche quelle che non hanno grossi peccati da purificare (non hanno le Pene del Senso che sono diverse da quelle del danno) soltanto per la privazione di Dio soffronto incredibilmente e perchè hanno questa sofferenza? Nel giudizio particolare hanno intravisto qualcosa della bellezza di Dio e quindi si sono accese e sanno però che per come stanno ridotte non sono in grado di sostenere tanta bellezza. Sanno quindi le anime del Purgatorio che, pur volendo conguingersi con il Signore, devono per forza stare in Purgatorio per purificarsi. Questo lo dicono fior di autori e teologici.
Chi vive una cosa simile a Luisa si fa il Purgatorio anticipato. Adesso (nel 1928) dopo 30 anni quasi, la stessa cosa si vive in maniera diversa. Capiamo quanto è importante in circostanze difficili - è un tempo molto duro quello che stiamo vivendo - chi non è arrivato pronto a questo tempo non riuscirà a reggere a rimanere nella Volontà di Dio e a prendere le decisioni giuste e a stare nella calma. La prova è importante perchè esce quello che siamo. Quando arriva la prova non c'è più tempo per cambiare o crescere, bisognava pensarci prima. Chi fa un'esame, se io mi siedo davanti al professore e non ho studiato non è che mi apro il libro 5 minuti prima ed imparo tutto a memoria. Dovevi farlo prima. Quello che vale per una prova d'esame terrena vale anche le prove della vita. Affrettiamoci a cercare questa unione con la dv perchè se gli scenari dovessero peggiorari che facciamo?
Fermo restando che non possiamo cambiare le circostanze, il modo che può cambiare è il modo in cui le viviamo. Il grande messaggio è: come mai io nelle prove nelle quali io dovrei impazzire resto tranquillo?
Poi Gesù riprende alcuni temi, di come nell'uomo è stato dato tutto nella Creazione, l'uomo l'ha perso ma Dio quel tutto glielo vuole ridare. Dio vorrebbe rivedere l'uomo re. Siamo noi che vogliamo vivere da straccioni ed accattoni e Dio si è rifatto con la Sovrana Regina - la Madonna tra le altre cose - la Madonna è stata brava a far sfogare il Signore, ha una montagna di cose belle e di beni da dare e a chi li dà? Li ha dati alla Madonna.
"..La foga del nostro amore forma onde altissime e ci fa vedere tutto amore e mettendo costei in queste onde, anche se la nostra onniveggenza vede tutto, mettiamo tutto da parte e, con questa, rinnoviamo il gran prodigio del primo atto della Creazione. Ciò facemmo con la Sovrana Regina, e poiché Lei non spezzò il nostro amore e conservò la vita del nostro Volere, ha il titolo ed il diritto di Regina. Oh! come il nostro amore gioisce, fa festa, nel vedere in Lei la prima Regina delle opere delle nostre mani creatrici..." Gesù
Il Signore tra la caduta di Adamo ed Eva e la Madonna ha dovuto trattenere tutti i suoi beni prima che arrivase la Madonna. Luisa è stata lei, poteva essere il don o anche io o te. Perchè Dio ha scelto lei? Le cause delle divine elezioni, il meno adatto a rendersene a conto è l'interessato. Però l'elezione di Luisa è funzionale alla nostra.
"..Ma il nostro amore non (fu) contento d'avere una sola Regina, né fu questa la nostra Volontà nella Creazione, ecco perciò il nostro amore, rigurgitando forte, forte e mettendo fuori le sue onde contenute, chiama Colei ed accentra in essa tutta l'opera della Creazione, piove su di lei come pioggia dirotta, straripa le sue qualità Divine, per avere la seconda figlia Regina, per farle formare le fondamenta del regno della nostra Volontà, e così poter avere il seguito dei nostri figli tutti re e regine...." Gesù
Buone notizie. Beato chi è arrivato pronto a questo tempo di prove e si sta orientando verso le vie giuste e riesce a discernere quello che Dio vuole da lui imparando a fare silenzio e discernimento. E ancora più beato chi inizia a sentire i riverberi della dv che consentono di vivere in maniera serena e pacifica e felice i piccoli medi e duri martiri a cui è sottoposta la vita.
"..Così faccio io quando si tratta di realizzare lo scopo della Creazione, qual è il regno della mia Volontà in mezzo alle creature, a colei che chiamo per prima non risparmio nulla, accentro tutto in lei, sapendo che il tutto sarà ereditato da coloro che la seguiranno." Gesù
Speriamo di esserci anche noi tra gli eredi.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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