mercoledì 2 febbraio 2022

Altezza e nobiltà inarrivabile del Regno della Divina Volontà

Lezione di Gesù sul coraggio, la fortezza divina, insormontabile, invincibile della Divina Volontà. Il respiro della Divina Volontà. L'importanza delle conoscenze e le gioie e felicità sempre nuove che portano. Libro di Cielo, Volume 23, 23 Ottobre 1927, Venerdì 25 Giugno 2021

23 Ottobre 1927 La piccola bambina. La Volontà Divina è regno di vita. Necessità delle sue conoscenze. Cielo e terra stanno riverenti ad ascoltare le conoscenze del Fiat Divino. Amore e tenerezza di Dio nel creare l'uomo.

Il Signore spiega come mai - almeno per quanto riguarda il don - quando si finisce di leggere un brano come questi si rimane edificati e cogliendo tante piccole sfumature. Gesù ha spiegato in questo brano che le conoscenze sono qualche cosa di fondamentale nell'edificazione e nella vita del Regno della dv in noi, possiamo sperare che di meditazione in meditazione - si spera anche nella pratica di essere solleciti - con questo lavoro assiduo, l'importante è prendersi un brano al giorno e provare a meditarlo. Possiamo sperare che mano a mano si ritorna, si riflette ecc.. succede quello che dice Gesù

"..Ora vedi dunque la grande necessità delle conoscenze di Essa, esse sono non solo la parte fondamentale, ma l'alimento, il regime, l'ordine, le leggi, la bella musica, le gioie, la felicità del regno mio. Ogni conoscenza possiede una felicità distinta, esse sono come tanti tasti divini che formeranno la bella armonia in Esso..." Gesù

Questo è un'unicum, non ce ne sono altri, la grande arte di Dio del "non saper ripetere" le stesse cose, Dio non fa mai una cosa uguale all'altra e ha le sue peculiarità distinte da tutti gli altri brani. La lettura e la meditazione è una componente fondamentale per entrare in questo mondo.

"..Ecco perciò sto tanto largheggiando nel dirti tante conoscenze del mio Fiat Divino e richiedo da te somma attenzione nel manifestarle perché sono la base e sono come un esercito formidabile che manterranno la difesa e faranno da sentinella, affinché il mio regno sia il più bello, il più santo e l'eco perfetto della mia Patria Celeste." Gesù

Non basta conoscere, la mera conoscenza non mi dà tutto ma senza di essa non nasce nulla. La gnosi (eresia) dice che la conoscenza basta a sè stessa.

Passiamo all'immagine con cui si apre questa meditazione:

"...e mentre continuavo i miei atti in Esso, vedevo innanzi a me una piccola bambina tutta timida, pallida, come se temesse di camminare nell'immensità della luce del Voler Divino, ed il mio adorato Gesù è uscito dal mio interno e, riempiendosi le sue sante mani di luce, ha messo quella luce nella bocca della bambina, volendola affogare di luce. Onde prendeva luce e metteva negli occhi, nelle orecchie, nel cuore, nelle mani e piedi della piccola piccina ed essa restava investita dalla luce, si coloriva tutta e restava come impicciata ed affannata nella stessa luce. Gesù si divertiva nell'affogarla di luce e si compiaceva nel vederla impicciata in essa e,.." Luisa

(impicciato...imbrigliato). La timidezza è un residuo di umana volontà, di per sè la timidezza è una debolezza (non vuol dire esssere spavaldi, invadenti o maleducati) il contrario della timidezza è la disinvoltura che mantiene sempre però garbo, tatto, modus, rispetto. Come sono le nostre relazioni? Le relazioni naturali sono disinvolte, non c'è impaccio, timidezza ma allo stesso tempo c'è il garbo, non si fanno indebite mancanze di rispetto, non si fanno invasioni della privacy o libertà altrui ecc..

"Piccola figlia mia, questa bambina è l'immagine dell'anima tua, timida nel ricevere la luce e le conoscenze della mia Volontà Divina, ma io ti affogherò con tanta luce affinché perda il residuo della timidezza dell'umana volontà, perché nella mia non ci sono queste debolezze, ma coraggio e fortezza Divina, insormontabile ed invincibile..." Gesù

Nelle prove, difficoltà e tribolazioni di ogni genere queste cose si manifestano nei figli della dv. Un figlio della dv ha paura? Non avere paura non significa essere sciocchi, siccome io non ho paura mi butto dal terzo piano perchè tanto non ho paura - chi fa questo è uno sciocco o stolto. Al don capita di percepire in giro un contatto con la dv che rischia di scadere nel fatalismo, un'espressione: tutto è volontà divina è giusta di per sè, ma ci sono tante situazioni in cui siamo chiamate a fare delle scelte e io non posso dire tanto io mi fondo nella dv e anche se ci fossero effetti negativi sono fuso ad essa e non mi accade nulla. Ma chi ha messo in testa queste cose a quell'anima? Questo è vivere da scellerati e da scriteriati. Sono tante le situazioni della vita e questi tempi travagliati sono parsimoniosi a presentarceli, dove siamo metterci a fare delle scelte gravi, non posso dire: mi fondo con la dv perchè essa mi preseververà e scelgo senza pensare. Il don non approva questo modo di procedere e di pensare e lo ritiene altamente pericoloso e fuorviante e deresponsabilizzante. Gesù nel deserto, è stato tentato dal diavolo ma cosa doveva fare? Buttarsi tanto sarebbero arrivati gli angeli? Il don capisce che non è tanto semplice ma il don vorrebbe che si capisse che quando ci sono delle cose che dipendono dalla volontà umana noi non possiamo scaricare le nostre responsabilità sulla volontà divina. O chiedere alla dv che ci protegga da danni da scelte sconsiderate o affrettate e non ponderate. Un conto è fare discernimento e uno si mette a pregare, per prima cosa una persona deve acquisire delle scelte concrete su ciò che si sta facendo e su cosa si sta scegliendo. Nella dv tutte le virtù cristiane ci sono e di più, le virtù sono presenti, la Prudenza è la prima delle virtù cardinali.

E' diverso se noi poi ci dovessimo trovare in una condizione in cui - ahimè - non riusciamo a focalizzare e quindi ad un certo punto decidiamo e dove senta la maggior pace e quiete si orienta ed agisce. Ma non in maniera sconsiderata. Il don vede e sente certe cose ed è per questo che rimarca sempre il scegliere con prudenza.

"..Perciò il regno della mia Divina Volontà è d'una altezza e nobiltà inarrivabile, l'anima viene costituita regina, e sai tu di che cosa vien fatta regina? Regina della santità, regina dell'amore, regina della bellezza, della luce, della bontà, della grazia, insomma regina della vita Divina e di tutte le sue qualità; che regno nobile e pieno di vita è questo regno della mia Volontà!.." Gesù

I Santi hanno praticato le virtù cristiane in grado eroico, a costo di qualsiasi sacrificio.

Gesù parla della creazione dell'uomo e dell'immenso amore in cui Dio fa qualsiasi cosa (e l'uomo è l'apice della Creazione).

".. E questo nostro alito non cessa ancora per continuare la generazione delle altre creature e per renderle inseparabili da noi. È tanto il nostro amore quando facciamo un'opera, che fatta una volta, resta l'attitudine di farla sempre. Perciò l'ingratitudine dell'uomo è grande, perché disconosce, disprezza, offende questa nostra vita in lui medesimo. E siccome quando si respira si emette fiato e poi si inspira per poter di nuovo fiatare, nell’emettere il fiato diamo noi a lui e nel ritirare il fiato ritiriamo l’uomo in noi e non sentendolo venire in noi perché la sua volontà non è con noi, sentiamo tutto il peso dell'ingratitudine umana. Ecco perciò chiamiamo te per darti il nostro alito incessante affinché come lo ritiriamo per emetterlo di nuovo ti sentiamo venire in noi per ricevere il compimento della nostra Volontà nell'atto solenne di emettere il nostro alito rigeneratore per generare le creature."

Gesù non trova quasi mai il ricambio d'amore, altro tema ricorrente e tipico perchè ai suoi eccessi amore sono misconosciuti, offesi e disprezzati e che esigono una riparazione. Gesù ha insegnato queste riparazioni facendo i giri mettendo il per tutti in ogni nostro giro.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

Nessun commento:

Posta un commento