venerdì 25 agosto 2023

Fame di Divin Volere e desiderio di amore

Lezione di Gesù sulla santa fame di Lui e sulla necessaria reciprocità dell'amore tra la creatura e il Creatore, quando ella lo ama e lo desidera. Libro di Cielo, Volume 30, 9 Luglio 1932, Mercoledì 21 Dicembre 2022

9 Luglio 1932 Fame che produce la Divina Volontà. Ergastolo dell’amore. Come Dio forma la persecuzione dell’amore alla creatura.

Penultimo brano del 30° volume. Nella prima parte si parla di questa fame che produce la vita divina formata in noi ed alimentata dal divino volere e nella seconda si parla di amore. Nella Sacra Scrittura ci sono diversi passaggi che parlano della fame e sete della giustizia. Gesù dice che sono beati coloro che hanno fame e sete di giustizia, in questa terra la fame e la sete sono due pene. La Sacra Scrittura dice dei beati che non avranno nè più fame nè sete. Nel libro del Siracide trova scritto che quanti si nutrono di me avranno ancora fame e quanti bevono di me avranno ancora sete - qua si parla della Sapienza e sembra in alcuni punti un'entità increata o creata (che poi è Gesù). Gesù nel discorso che fa alla Samaritana dice che chi beve dall'acqua che Lui darà non avrà mai più sete. Molto di più che per il libro di Cielo, la Sacra Scrittura è rimasta la grande incompresa e non ci si può addentrare con un certo spirito in questi mari senza correre il rischio di rimanere affogati. Se leggiamo santamente le pagine, non dobbiamo avere grosse pretese di capirci tutto e fare l'esegesi - al don arrivano mail di gente che legge un passaggio poco chiaro e che va in contraddizione con quello che dice Dio da un'altra parte. La soluzione di questi enigmi che non è semplice, ma è riservata a quando c'è la pienezza dello Spirito Santo e secondo ci deve essere un minimo di conoscenza biblica e di ciò che è Dio, ed è difficile avere queste tre cose assieme. Leggi pure la Bibbia ma non metterti a fare o farti domande non opportune.

(Luisa all'inizio del brano) "..Mi sento sotto l’impero della Divina Volontà e se per qualche minuto non sento il suo impero, mi sento senza vita, senza cibo, senza calore, sento che la vita divina finisce, perché non vi è né chi la formi, né chi l’alimenti e nel mio dolore vado ripetendo: «Gesù, aiutami, senza il tuo Volere io muoio di fame, deh! fammi sentire il suo dolce impero, affinché, alimentandomi, la tua vita viva in me ed io viva di Te

Quando il Signore ci dice che la nostra fame o sete sarà saziata - sono bisogni primordiali - vuol dire che - quando la Madonna chiede il digiuno a pane ed acqua, non sono il massimo ma si può campare in questo modo. Sono il soddisfacimento ai bisogni solidi e liquidi per il nostro corpo. Se c'è lo Spirito Santo non sentirai quella sete di vita, di andare a cercare sempre fonti perchè hai già trovato la gioia e la vita. Quando dice che avrà ancora fame e sete sta dicendo: dentro questo discorso di appagamento, il benessere interiore, la cessazione dell'ansia, delle angoscie, di sentirsi frustati, insoddisfatti, ecc.. questo cessa ma c'è un'altro aspetto: se due persone sono innamorati non si saziano d'amore in una giornata, l'amore da un lato appaga, se uno trova l'amore dell'anima sua è finita, poi hai la fame bella che in un certo senso analogico hanno i beati. Nella via eterna c'è una produzione da parte di Dio di una serie infinita e variegata di piaceri a disposizione di tutti i beati ed andrà avanti per l'eternità. In Paradiso ci sono delle cose belle, i beati non hanno la fame corporale ma mangiano - teneramata - per godere delle cose belle ma non sentono la pesantezza del post- mangiato, non c'è la produzione delle feci ecc.. e dopo essersi mangiato ne vogliono ancora, ma non è una voglia che - qua sulla terra- genera un stato di malessere che in Cielo viene continuamente rinfrescata in forme sempre nuove. Ecco perchè Gesù esordisce dicendo:

«Mia piccola figlia del mio Volere, coraggio, non ti abbattere, la vita divina formata ed alimentata dal mio Volere non può morire e se senti la fame, è piuttosto perché non sempre senti il mio dire sulle altre meraviglie e novità che possiede la mia Volontà,..." Gesù

Gesù dice delle cose, poi sparisce, Luisa si lamenta ed è chiaro che dopo aver sentito quelle belle parole, e poi?.... questa sospensione che serve un pò a stimolare l'appettito in modo tale che il prossimo invito a pranzo mangi soddisfatto. Se non sentissimo fame, la sazietà allo stato puro diventa una cosa negativa perchè se io sono sazio non voglio più nulla, se non mi tornasse la fame nonb mi potrei riempire di tutte quelle cose che il Signore a pensato per i Beati (esempio) e riguardano le altre conoscenze sulla divina volontà. E poi Gesù specifica che chi vive nel dv mangia bene.

Facciamo sempre attenzione alle date degli scritti. L'ultimo brano della volta scorsa è stato del 19 giugno 1932, e questo è del 9 Luglio, sono circa 20 giorni di digiuno. Oltre al problema fame per Luisa c'è un'altro problema:

"..Ed io, interrompendo il dire di Gesù, ho detto: «Amor mio, il cuore mi sanguina nel dirtelo, a me sembra piuttosto che non hai più per me quell’amore continuato, che ti faceva sempre dire e facendomi tante nuove sorprese incantevoli del tuo Essere e del tuo Volere, io sentivo e toccavo con mano il tuo amore palpitante per me, tanto che ero costretta a dire: «Quanto mi ama Gesù!» Ora per questo tuo dire interrotto mi sembra che non sono sempre amata da te e passare da un amore continuo ad un amore interrotto è il più crudo dei tormenti perciò ripeto: «Non sono amata, non sono amata da Colui che tanto amo!» Luisa

Questa percezione soggettiva di Luisa, è una pena che Nostro Signore non manca di far vivere - pena molto grande - alle anime che gli sono particolarmente care: il dubbio che sia tutto ok. Quel dubbio di essere amati è una grande fonte di sofferenze per le anime e a noi cosa provoca questo dubbio? Ci sono alcune anime, tipo Santa Teresa di Gesù Bambino che cercavano la propria vocazione: l'amore. Se nessuno ama, la Chiesa si spegne. Chi dà la forza di sopportare il martirio? L'amore. Le fatiche apostoliche sono fatte da chi ha l'amore per Gesù, tanti figli dentro una famiglia, ma è l'amore che ti fa fare tanti figli. L'amore è la molla di tutto, quando sono innamorato veramente, non si sono limiti, si può fare qualsiasi cosa per l'amato. Per un'anima che ama il Signore, il pensiero di non essere amato da Dio forse è superiore al Martirio. Ma Gesù qua ci conferma il famoso adagio che Dante Aligheri applica all'amor profano:

"...Tu devi sapere che se Noi non amassimo la creatura che ci ama, agiremmo contro natura del nostre Essere Divino, essere amato e non amare, non è dell’Ente Supremo e se ciò si potesse dare e fossimo capaci di pena, l’amore della creatura ci metterebbe in un ergastolo di tormenti e diventerebbe il nostro persecutore, né ci darebbe pace, fino a tanto che fusi insieme, l’amore dell’uno e dell’altro, si bacerebbero e riposerebbero insieme...." Gesù

Tu puoi avere la percezione soggetiva che Dio non ti ami, ma non pensare mai una corbelleria di questo genere. Anzi, è vero il contrario: Dio ama troppo l'uomo - se noi non siamo pieni dell'amore di Dio è perchè lo amiamo poco. Maria di Magdala si butta ai piedi di Gesù e li lava con le sue lacrime ecc... Gesù dice a Simone Fariseo che quando è entrato in casa sua, Simone non gli ha dato l'acqua per lavarsi i piedi, un bacio (cosa che si faceva a quei tempi). Il bacio santo che è un segno a reminiscenza che il bacio è sempre il segno dell'amore. Gesù dice a Maria che le sono perdonati i suoi molti peccati perchè molto ha amato. Dio ci occulta la vista dalle miserie e delle nostre virtù e poche le cose necessarie che vediamo.

"..Perciò se il mio dire non è continuo, non significa amore spezzato, no, sarebbe interrotto se non sentissi di voler fare anche a costo della tua vita la mia Volontà, questo sarebbe non averla più in tuo potere e se la mia bontà è giunta a tanto, di darla in tuo potere, questo ti assicura che il mio amore è continuo per te..." Gesù

Gesù dice a Luisa di non far caso alle manifestazioni sensibili di Gesù, il Suo amore resta e si interrompe se tu ad un certo punto ti cambi queste disposizioni interiori: non voler più fare la divina volontà. Il segreto di Maria è l'amore per prima cosa all'Altissimo e quando si sta così si riversa su tutti.

Quanto sentiamo fame e quanto amiamo il Signore? E quindi a volte percepiamo la Sua assenza? Quando l'amore non si fa sentire un pò, c'è una grande sofferenza e che si offre al Signore. E qua sulla terra è tutta salute.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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