venerdì 26 novembre 2021

Il Cielo del Fiat divino

Stupenda lezione di Gesù sull'immutabilità, irremovibilità, intangibilità ed incrollabili della Divina Volontà e su come l'anima che fa la Divina Volontà e in essa vive partecipa realmente di tali attributi vivendo senza alcuna mutazione, fissa nella luce, nella pace e nell'immutabilità. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 21, 4 Maggio 1927, 24 Marzo 2021

4 Maggio 1927 L’anima che fa la Divina Volontà è sempre cielo e non si esaurisce mai

Figlia mia, il cielo è sempre cielo, non si muta mai, né si sposta e per quanto alle volte le nubi lo offuscano, si stendono e coprono il bello azzurro del cielo, però le nubi non lo possono toccare, si stendono tanto nel basso dell’aria, che c’è gran distanza tra il cielo e le nubi. Sicché il cielo non perde mai la sua bellezza, l’ornamento delle stelle, il suo colore azzurro per causa delle nubi, esso è intangibile a tutto, se vi è qualche cambiamento è la bassa terra, che lo subisce è l’occhio umano che invece di vedere cielo, vede nubi e l’aria oscurata. Tale è l’anima che fa la mia Volontà, è più che cielo, perché Essa si stende nell’anima più che cielo azzurro tempestato di stelle e, ferma ed irremovibile, si sta al suo posto, regnando e dominando tutto, con tale maestà da rendere anche i più piccoli atti della creatura, in virtù della sua luce, più che sole e stelle fulgidissime. Sicché le pene, le mie privazioni, sono come nubi formate nel basso dell’umana natura, per cui pare che l’oscurino, ma il cielo della mia Volontà resta intangibile ed il suo Sole che in esso risplende dardeggia più forte i suoi raggi ardenti, tanto che tu ti senti come offuscata, ma è tutto superficiale e nel basso della tua umana natura, ma nell’anima tua il cielo del Fiat Divino non subisce alcuna mutazione, chi mai può toccare la mia Volontà? Nessuno...." Gesù

Gesù ci porta a contemplare il cielo della divina volontà o il cielo del Fiat, per farci comprendere una cosa importante e che chiama in causa anche il nostro discernimento in particolare su quello che accade dentro noi stessi: ciò che sta alla base, alla radice della nostra anima e ciò che si muove ed agita in superficie.

L'occasione contingente per questo brano - come quasi sempre con santa ironia - sono le privazioni di Gesù e il tormento e la debilitazione che questi provocano e la considerazione singolare di Luisa

"..Le privazioni del mio dolce Gesù mi tormentano, mi debilitano e sento la povera anima mia come esposta ai raggi d’un sole ardente qual è il Voler Divino, raggi che offuscano e quasi mi anneriscono, ma nonostante mi senta abbrunire, sono costretta da una forza suprema a restare fissata in questi raggi del Sole del Fiat Divino senza potermi spostare, senza Colui che, innaffiandomi, rende meno cocenti questi raggi e farebbe spuntare nel mio insanguinato cuore qualche filo d’erba;..." Luisa

C'è una realtà che però non può essere momentaneamente percepita a causa delle sofferenze e pene causate dalle privazioni.

"..come mi sento male! Senza Gesù tutto si è cambiato in me, solo il Voler Divino mi è rimasto, unica mia eredità che non mi può essere tolta da alcuno, neppure da Gesù..."

Il divino volere può essere tolto solo da noi stessi, Gesù tutto farà meno che togliere una cosa che Lui stesso ci ha voluto donare creandoci e non vede l'ora che arrivi nella nostra anima. Come possiamo dire con certezza che Dio non violerà mai la nostra libera volontà e possiamo dire che di sua spontanea volontà non toglierà mai il volere divino da noi. Lo togliamo noi con il peccato o con le nostre recalcitranze, o con il voler fare di testa nostra, agire di testa nostra, di iniziativa nostra senza mettere i nostri atti nella dv e non facendoli diventare divini ecc... E Luisa prosegue:

".. Essa sola è la mia vita, il mio soggiorno, il mio tutto,.." Luisa

La Divina Volontà deve diventare il nostro soggiorno, la nostra vita e il nostro tutto. Il grande insegmamento di questa meditazione è che tutto quello che accade può essere doloroso, le esperienze dolorose le percepiamo come tali, l'immagine di una giornata che promette diluvio, quando le nubi sono così dense che sembra quasi a mezzogiorno che sia notte. La luce del sole può quasi scomparire. Se uno si mette su un'aereo, passa attraverso le nubi ed esce dalle nuvole ed è finito tutto: si vede il tappeto bianco in basso e si vede la luce che illumina tutto. Ciò che resta e rimane deve essere sempre e solo la Divina Volontà, le cose vengono da fuori (circostanze della vita liete o tristi, piacevoli o dolorose, prospere o avverse, gradevoli o sgradevoli ecc..) comprendendo in queste cose anche i diletti spirituali e consolazioni spirituali. Anche i diletti e consolazioni spirituali / la privazione di Gesù reca il massimo di dolore sulla terra anche quello è nube, se Gesù si nasconde a Luisa lo fa perchè quello è un'atto ben preciso della sua Volontà. Perchè in quel momento Gesù vuole che Luisa soffra ed offra quella sofferenza perchè misteriosamente quelle sofferenze faranno bene a lei, faranno del bene a tanti e concorrerranno all'avvento del Fiat Supremo. Noi le ignoriamo e non le comprendiamo il senso di tante cose che accadono: abbiamo pochi punti fermi.

Nelle cose di Dio ci sono alcuni punti fermi che sono il fondamento su cui noi ci muoviamo, perchè i dettagli in questa vita sono assai incomprensibili, il don (esempio) non sa perchè in quella giornata il Signore permetterà quell'incontro e situazione, quel fastidio, quella brutta o bella notizia ecc.. e forse nemmeno lo capirà. Ma se lui vive o vuole fare la divina volontà, qualunque cosa accada, dirà: al di là di questo ci sta il sole e dirà Fiat. Non è uno slogan di appartenenza, il grande Fiat Redimente sigillato dalle parole di Maria Santissima, il Fiat Creante.. noi dobbiamo pronunciare il nostro Fiat di fronte a tutto se vogliamo vivere nella dv. Non ci deve essere nessuna opposizione o recalcitranza a niente se vogliamo vivere nella dv. Il don lo dice a lui in primis. Perchè c'è sempre il cielo, il cielo è sempre immutabile, non si smuove e non ci sono cambiamenti è irremovibile e sta al suo posto dominando tutto. Quello che si vive nella dv è la percezione a questo senso di irremovibilità e di fermezza, molti credenti che non hanno una vita di fede ben radicata, si turbano, si agitano, si preoccupano, si affannano e cercano rimedi...considerazioni sulla pandemia, ognuno deve farle. Ma affannarsi a cercare la soluzione attraverso espedienti umani. Si capisca bene, per prima cosa ed innanzitutto si elevi un grido al Signore attraverso la corona del santo rosario, attraverso il ripristino della comunione con Dio, la cessazione di tutti i mali che è il peccato. Quanti fedeli nel cuore sono davvero convinti che la prima cosa da cui tutto dipende è rimanere uniti alla dv? Che molto concretamente - oltre alle finezze che Gesù insegna a Luisa - dove stai nella dv se non preghi mai? Gesù è morto in croce per darti gli strumenti di guarigioni (sacramenti) e tu non li usi? Dove sta la dv se tu in continuazione stai offendendo Nostro Signore? Non c'è. E quando questo non c'è sono sempre nubi ed acqua vissute senza però la percezione che questo è un fenomeno momentaneo che a me dà tranquillità e fermezza anche in mezzo alle tempeste. Questo non lo vivono quasi nessuno. A quello che si vede dall'esterno il don non ne ha questa percezione (che si viva con la percezione che sopra c'è il Cielo).

"..Sicché le pene, le mie privazioni, sono come nubi formate nel basso dell’umana natura, per cui pare che l’oscurino, ma il cielo della mia Volontà resta intangibile ed il suo Sole che in esso risplende dardeggia più forte i suoi raggi ardenti, tanto che tu ti senti come offuscata, ma è tutto superficiale e nel basso della tua umana natura, ma nell’anima tua il cielo del Fiat Divino non subisce alcuna mutazione, chi mai può toccare la mia Volontà? Nessuno..." Gesù

Ti senti sballottato? tentata? Ti senti tentarti di preoccuparti...noi non dobbiamo immaginare che la dv ci ponga in uno stato di intangibilità assoluta e sensibilmente percepibile. Il contraccolpo di una notizia brutta noi lo sentiamo, è impossibile non sentirlo, ma bisogna vedere come reagiamo a questa cosa qua. C'è una grandissima differenza.

"..il cielo del Fiat Divino non subisce alcuna mutazione,.." Gesù

Tutto quello che ci accade, anche un minimo pensiero o movimento della nostra mente e del cuore è da tutta l'eternità perfettamente conosciuto da Dio in ogni minimo particolare, ogni cosa che accade è da Dio conosciuto e governato. Questa è una cosa di fede e non sono gli scritti di Luisa. Sono esplicitazioni di cose già dette dalla Chiesa.

"..Essa è irremovibile ed incrollabile e dov’Essa regna forma il suo soggiorno di luce, di pace e di immutabilità..." Gesù

Chi ti può mettere in crisi, abbattere, farti perdere la testa? Farti perdere le staffe e la speranza? Se stai nella dv la risposta è nessuno e niente. L'unico nostro problema è fare regnare la dv in noi e basta. Soggiorno di luce: non si perde mai il contatto di fede negli eventi, di pace...non si perde mai profondamente la pace, può succedere che nell'istante io avverta un'attimo di sbandamento e di paura ma poi mi riprendo subito. Sia Gesù che la Madonna rimasero turbati (Vangelo) ma non è il turbamento di cui tante volte Gesù parla negli scritti dove dice che in essi la dv non è mai presente. Nella dv non ci può essere turbamento ma è quella reazione incontrollabile della sensibilità di fronte ad un'evento grande. Alla Madonna appare un'angelo che la saluta in quel modo (piena di grazia) e Lei che era tanto umile gli è preso un coccolone, siccome Maria era intelligentissima significava che era Santa e pure Immacolata per essere piena di Grazia - quando Gesù intensamente alla croce, Gesù era veramente uomo, era divinamente felice di fronte a quello che stava per accadere ma la sua umanità di fronte al pensiero di quelle atrocità non si è messa a festeggiare. La pace sostanziale e la pace reale e profonda non è mai intaccata. Ci possono essere delle tempeste nel mare, se uno sta su una barca avverte il finimondo e la fine, ma se uno scende in profondità di qualche metro (il don non è un sub) le tempeste non si sentono in profondità. Sono soltanto cose che si avvertono in superficie. Qualsiasi cosa che succede io non mi muovo, continuo a fare la mia vita santa di prima senza mutare in peggio il mio stile.

Ed io: “Mio Gesù, come sei cambiato! Pare che anche del tuo Divin Volere non voglia dirmi più nulla. (Luisa)

E Gesù che se non gliene parla Lui, basta che si guarda in giro perchè ha la predica ininterrotta nella dv.

Figlia mia, la mia Volontà non si esaurisce mai, se non ti parlo Io di Essa, ti parleranno tutte le cose create,..." quando bevi e mangi pensa alla dv che ti parla, quando guardi qualsiasi cosa intorno a te, le materie e sostanze di cui sono fatte le cose, pensa da dove vengono...le fusa del gatto, la fedeltà di un cavallo, le feste del cane, il moto dei pesci... ed ogni volta che ci mettiamo in ascolto senza leggere i libri di Cielo o ascoltare una meditazione quella lascia sempre frutti in noi.

"..Perciò, se farai un poco d’attenzione ad una cosa che guardi o ad una cosa che tocchi, sentirai nuove lezioni sulla mia Volontà.” Gesù

Con una mano toccati l'altra mano (esempio) senti i muscoli, le impronte digitiali, le righe in una mano, se uno si fa attento ci sarebbe da passarci le giornate intere in contemplazione in ringraziamento della dv che ci parla della sua immensità, atto d'amore. Chi se ne fa attento, la comprende, l'accoglie e la fa sua è un'altra cosa e più partecipa alle sue caratteristiche del volere divino.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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