Gesù spiega a Luisa che l'opera della Redenzione e il Fiat Voluntas Tua non furono fatte contemporaneamente ed entrambe da Lui (ma distanziate nel tempo) per gravi e validissimi motivi. Primo, perch un uomo che sia ancora appestato e imbrattato di colpe gravi non può capire nemmeno una virgola della Divina Volontà; secondo, perché c'è un cammino graduale di crescita e conversione, che parte dall'ABC della fede fino alle più alte vette di santità. Gesù è Maestro sia del primo ("di alfabeto") che del secondo ("Maestro Divino e Celeste"), ma questo cammino necessita di tempo e applicazione seria e costante da parte degli "scolari", al modo dei nostri umani percorsi scolastici. Libro di cielo volume 16, 15 Novembre 1923 (seconda parte), 21 Marzo 2020
15 Novembre 1923
I beni che contiene la Divina Volontà stanno sospesi. Festa del Divin Volere. Compito della Regina del Cielo e compito della piccola figlia del Divin Volere. Come era necessario che prima ci fosse la Redenzione
Ci volevano due meditazioni. Gesù dice delle cose importantissime anche per noi, questa seconda parte è giustificata dalla domanda di Luisa che fa:
"..e poi, se tanto a Te piace che il tuo Volere regni sulla terra, perché hai aspettato tanto tempo e perché Tu stesso quando venisti sulla terra non facesti l’uno e l’altro, cioè la Redenzione ed il Fiat Voluntas tua come in Cielo così in terra? Tu avevi le braccia forti e lunghe per abbracciare la tua interminabile Volontà; vedi, vedi oh! Gesù, le mie sono deboli, corte, come posso far ciò?" Luisa
E Gesù spiega (le spiegazioni valgono anche per ciascuno per noi). La DV è il punto di arrivo di un cammino e al tempo stesso il punto di partenza di un'altro cammino. Gesù ha compiuto la Creazione, la Redenzione e la Santificazione*. La Creazione era stata creata perfetta da Dio e se tutto fosse andato bene non ci sarebbe stato bisogno della Redenzione e della Santificazione. La seconda e la terza sono consegunenti del peccato originale.
* Cioè il sia fatta la Tua Volontà come in Cielo così in Terra
C'è una gradualità nelle operazioni divine, in parte dovuto ad una scelta di Gesù ("....“Potevo benissimo fare Io l’uno e l’altro quando venni sulla terra, ma la creatura non è capace di ricevere tutto insieme l’operato del suo Creatore ed Io stesso mi compiaccio di dare sempre nuove sorprese d’amore;..")e l'altro alla condizione soggettiva dell'anima e l'altra è legata al fattore tempo con cui dobbiamo farci conti fino a quando viviamo.
L'altro motivo è il seguente:
"..e poi la creatura aveva profanato il suo gusto con la sua volontà, aveva appestato l’alito dell’anima sua con tante brutture da farmi schifo; era giunta a tanto che prendeva gusto delle cose più ributtanti, fino a far scorrere sulle tre potenze dell’anima un liquido marcioso, tanto che non si riconosceva più la sua nobiltà;.." Gesù
Discorso valido si quando venne Gesù ma anche attuale, quanta gente oggi vive in questo modo? Viviamo in un'epoca dove c'è una discarica, c'è un dilagare dell'impurità. Se uno vede una cosa impura, quell'immagine si imprime nella nostra memoria e per quanto tu ti sforzi di non pensarci se vedi una cosa impura quella si deposita nella tua memoria e ti infetta quella facoltà. E' chiaro che uno si pente, si confesse e quando la memoria (sollecitata dal demonio) uno può distogliere lo sguardo. Ma non è la stessa cosa avere un'immagine sporca nella memoria o no. L'intelligenza, l'anima lussuiriosa stanca l'intelletto su come soddisfare la sua voglia di piacere fisico (operazione che si fa l'intelletto) e la volontà? la Volontà vuole fare quelle cose. Ma un'anima che si è ridotta in questo modo, come gli parli della DV? Gesù ha trovato la razza umana in queste condizioni. Cosa gli vai a raccontare ad un'anima in questo stato?
".. quindi, dovevo prima con la mia Redenzione pensare a tutto questo, dare tutti i rimedi, dare a questi mali il bagno del mio sangue per lavarli; se Io avessi voluto fare l’uno e l’altro, essendo l’uomo molto insozzato, cieco e sordo, quale lo aveva reso l’umano volere, non avrebbe avuto l’occhio dell’intelligenza per comprendere, orecchie per ascoltare, cuore per riceverla e la mia Volontà, non compresa, né trovando posto dove dimorare, avrebbe fatto di nuovo la sua voltata per il Cielo, perciò era necessario che prima comprendesse i beni della Redenzione per disporsi a comprendere il bene del Fiat Voluntas tua come in Cielo così in terra..." Gesù
Prima l'anima si pente con l'aiuto della Grazia attraverso la predicazione. Dio gli manderà qualcuno che gli farà sentire qualcosa che gli smuoverà la coscienza e se l'anima inizierà a collaborare ne sentirà altre e alla fine si convertirà. Gesù fa anche un'altro esempio, quello dello scolaro.
"..avrei fatto come un maestro che invece d’insegnare al discepolo le prime lettere dell’alfabeto, vuole insegnare le scienze, le lingue straniere, povero ragazzo, si confonderebbe e non imparerebbe mai nulla. Volli invece parlarti del patire, delle virtù, cose più adatte, più palpabili all’umana natura e che si possono chiamare l’alfabeto della vita cristiana, il linguaggio dell’esilio e di quelli che aspirano alla patria celeste..." Gesù
Il corso delle scienze delle finanze solo quando una persona ha fatto un cammino e Gesù rievoca anche il cammino che ha fatto fare a Luisa.
"..Questo sarebbe successo anche per te se al principio, quando incominciai a parlarti, ti avessi parlato della mia Volontà, tu non mi avresti capito,.." Gesù
Il discorso della croce è un pre requisito della vita nella dv, è come quando si parla dell'università non puoi andare alle scuole superiori se non hai le prime nozioni basi. Il discorso della croce portato a livelli massimo (Luisa si era offerta come vittima) e anche il discorso delle virtù, non c'è vita nella dv se non sono radicate in noi. Io non posso dire - lascio da parte la dv, cresco nelle virtù e poi ne riparliamo - occorre per entrare in questo mondo presumere di avere uno stato abituale di grazia (perchè non posso essere sicuro al 100% di essere in grazia), una persona che vive nella lussuria abituale non è possibile che si avvicini a questo mondo. Chi non ha chiuso i conti con il peccato volontario (grave o quanto meno commesso ad occhi aperti) si trova al di qua, non ha compiuto quel cammino che approda alla condizone se che se vuoi puoi entrare in questo mondo. A quel momento si inizia a fare formazione seria (la croce, le virtù ...) che sono alfabeto della vita cristiana. Fede, Speranza, Giustizia, Temperanza, Carità, Prudenza e Fortezza.
Esempio: rispetto nei confronti del prossimo. Quindi non facciamo domande invadenti, di riverenza nei confronti del prossimo, non ci fa essere invadenti ecc...; queste fanno parte della virtù cardinale della Giustizia, che esige di dare al prossimo ciò che gli spetta e di non prenderti dal prossimo ciò che non è tuo. Se io faccio una domanda personale e diretta al prossimo io compio un'indebita invasione di campo, non è giusto fare. Perchè mi vado a prendere una cosa che non è mia. E' come se io curiosassi nella stanza di un'altra persona perchè quella cosa non ti appartiene. Se invece è l'altro che mi invita in camera sua o mi rende partecipe di una cosa sua personale (magari chiedendoci un parere) questo è un'altro discorso. Se manchiano a queste cose la vita nella dv decade, la croce e le virtù (nella dv) sono presupposte. Qui si va oltre - non per abolire ma per dare compimento o per portarci più lontano-. Per questo vige il fattore tempo, questa cosa non si fa dall'oggi al domani. Non si diventa santi dall'oggi al domani, ma c'è un'impegno continuo che può prevedere dei momenti difficili, qualche piccola caduta o momento d'arresto. Non c'è problema se accadono queste cose, l'importante è che si cammini. Può accadere che uno scolaro prenda un 4 in un compito (difficile se si impegna) ma non importa, il prossimo andrà meglio. Certo che però i 4 sono continui ti bocciano. Per questo Gesù non poteva fare tutto assieme. Negli ambiti soprannaturali il piano sociale e collettivo corre insieme a quello individuale.
Le rivelazioni sulla dv (che si basano su cose già dette da Gesù) ha dato una luce su cosa diceva. Sono passati 2000 anni perchè la coscienza cristiana collettiva aveva bisogno di questo tempo, con tutte le forme variegate e distinte di santità. Stessa cosa capita nella nostra esistenza. Il don che tiene la meditazione ha conosciuto la dv nel suo 40° anno di vita, però tutta la storia che Gesù ha fatto fare al don prima (e questo vale anche per me e te) ha avuto una funzione formativa: croci, tribolazioni, occasioni di consocere le mie miserie, di esercitare le virtù ecc.... / giunto ad un certo punto Gesù ha ritenuto che era il momento di fargli conoscere la dv. Quello che vale per la storia, Gesù lo fa anche per le nostre vite individuali. Non è un caso che tu stai leggendo hai conosciuto la dv quando l'hai conosciuta e non è un caso che tu ascolti o legga questa meditazione oggi e non 10 anni fa. Significa che per quanto riguarda i disegni dell'Altissimo è che il tempo adesso è adatto, poi bisogna vedere come tieni le condizioni della tua anima. Generalmente anche per la sublimità di questi scritti, il don crede che difficilmente che un peccatore incallito ascolti una meditazione di questo genere. Piccoli involontari capitomboli possiamo metterli in conto (per questo esiste la penitenza e la confessione). Quando non c'è la possibilità di confessarsi la Grazia di Dio supplisce in altro modo. La confessione frequente bisogna imparare a rimodularla, in chi vive nella dv magari per qualche mancanza semi deliberata, bisogna imparare a farla bene sulle innumerevoli imperfezioni che compiano quotidianamente. Le nostre virtù devono raggiungere un grado perfettissimo. Una vita simile a quella fatta da Gesù e Maria. Dobbiamo avere alti gli obbiettivi. Se ho perso un pò di tempo in una giornata in una serie di cose inutili, la coscienza inizia a farsi sentire e quindi lo dirà in confessionale la persona. Senti che dentro il cuore ti sale il nervoso che lo contieni? Lo si confessa, ho avvertito dei moti di impazienza interiori...meglio sarebbe stroncarlo sul nascere e dominarlo. Non basta smettere di parlare male del prossimo, bisogna confessare anche i pensieri cattivi anche se combattuti e le volgarità non esistono nella dv, non deve essercene nemmeno l'ombra. Il parlare di un figlio di Dio è sempre nobile, rispettoso, ecc... come parlavano Gesù e Maria? Noi non possiamo fare delle demarcazioni nettissime, noi non possiamo smettere dall'oggi al domani di praticare le virtù o di starci attenti. Se tu non stai attento ad esercitarle e custodirle ricadi poi nei vizi.
Le virtù devono andare di bene in meglio.
"...Se ciò era necessario per te, molto più per tutta la Chiesa, perché dovevo farle conoscere prima le cose inferiori e poi quella superiore a tutte, qual è la mia Volontà.” Gesù
Non è ancora giunto il tempo ufficiale di riconoscimento di questi scritti ma Gesù in questi libri lascia intendere che ci sarà. Non accadrà in maniera tranquilla e serena perchè il diavolo si opporrà in tutti i modi possibili (e già ne ha messi tanti di bastoni tra le ruote) ma siccome Dio vuole che si conoscano questi scritti, questo si farà. Ci saranno le persone giuste al momento giusto che faranno il loro compito.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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