Gesù spiega a Luisa che quando si tratta della Divina Volontà, occorre mettere tutto da parte per occuparsi solo dell'Eterno Fiat. Solo a chi è ben disposto a conoscere la verità e metterla in pratica Gesù può rivelarsi e parlare. Per possedere il regno del Fiat, oltre a fare la Divina Volontà e vivere in Essa, occorre sentire e soffrire ciò che Essa sente e soffre nelle anime. Meditazione su Libro di cielo volume 20, 4 Gennaio 1927, 14 Gennaio 2021
4 Gennaio 1927
Come ogni atto nuovo di Volontà D. porta una nuova vita Divina. Come chi vuole sentire la verità e non la vuole eseguire resta bruciato. Stento della Divina Volontà nelle anime
La prima parte del brano si contempla il silenzo di Gesù e il suo senso, la seconda parte la questione del dialogo che non c'è stato e non ci doveva essere tra Erode e Gesù e il perchè ed infine la terza questi concerti che la dv vuole fare nelle anime in coloro che l'accolgono e che devono essere sempre disposte. I tasti musicali non hanno volontà propria ma devono essere sempre pronti a suonare da chi sa farlo.
Prima parte: Il contesto è sempre lo stesso, Luisa da buona innamorata di Gesù sente la mancanza dell'Amato - è una costante - chi ha conosciuto Gesù non può non soffrire della sua assenza per quanto sia unito ed uniformato alla dv e personalmente il don crede anche che Gesù voglia come effetto di queste sue visite (e vale anche per le più ordinarie che ricevono i suoi figli) vengano fatti invocazioni e preghiere affinchè presto ritorni. A fronte di tanta freddezza ed indifferenza, Gesù gradisce e desidera questi aneliti e desideri ed invocazioni del cuore. Ad un certo punto Gesù arriva ma sta in silenzio e dopo un lungo silenzio parla e quello che dice è meraviglioso:
“Figlia mia, quando si tratta di cose che riguardano il mio Volere, cieli e terra stanno silenziosi e riverenti per essere spettatori di un atto nuovo di questa Volontà Suprema,..." Gesù
Noi possiamo stare in silenzio, una delle motivazioni per cui si sta in silenzio è quando si aspetta qualcosa di importante: esempio: il discorso del Papa in pubblico, uno sta in silenzio, i mondiali di tennis perchè se uno parla si turba la concentrazione dei giocatori...è un silenzio che attende qualcosa di grande.
Appena la dv si muove, succede un prodigio immenso, una vita divina in più:
"..ogni atto nuovo di Essa porta a tutti una vita Divina di più, una forza, una felicità, una bellezza rapitrice. Perciò la Volontà di Dio operante che mette fuori di sé un atto suo è la cosa più grande che possa esistere in cielo ed in terra. Cieli nuovi, soli più belli possono uscire da un atto in più della mia Volontà.." Gesù
Pensiamo vale anche i nostri piccolissimi atti, anche se ci sembra una cosa piccola ma così non è. Ricordiamo quelle parti degli scritti che i Santi guardano gli atti che facciamo nella dv e gli atti stessi riverberano su di loro, perchè molti di loro non conoscendo queste cose non li hanno fatte queste cose. Sono tempi travagliati - forse più degli altri - però dentro questo contesto abbiamo ricevuto questo dono. Vale sempre nella vita cristiana che a grandi croci corrispondono grandi grazie e grandi grazie chiamano grandi croci. Se stiamo in tempi particolarmente duri abbiamo ricevuto grandi grazie per affrontarli. Chi di fronte a tanti sconvolgimenti, situazioni di prova, dolore, disordine ecc.. chi ha avuto la grazia e ha corrisposto alla grazia di viverle dentro la dv si è fatto un grande regalo..perchè c'è un'abisso tra il vivere una grande croce dentro la dv e viverla fuori. E Gesù dice una cosa come punto di riflessione da interiorizzare in coscienza, i lacci non esistono con Gesù, esistono le dolci catene dell'amore non le cose per fatte per forza.
Quando si tratta della dv noi dobbiamo mettere tutto da parte ed occuparci di essa.
"..Perciò quando si tratta di essa, Io e te dobbiamo mettere tutto da parte ed occuparci solo dell’Eterno Fiat... non do retta alle tue chiamate, perché quando si tratta di fare il più, si mettono da parte le cose minori” Gesù
Tutte le chiamate di Luisa sono belle, ma Luisa e Gesù hanno cose più importanti di cui occuparsi.
Dopo ciò stavo seguendo il mio appassionato Gesù nella Passione e, giunta al punto in cui Erode lo tempestava di domande e Lui taceva, pensavo tra me: “se Gesù avesse parlato forse quello si sarebbe convertito” Luisa
Secondo il don è un pensiero umano di Luisa, perchè se Gesù avesse saputo se ci fosse questa possibilità certamente lo avrebbe fatto. Invece il non parlarci ci dice qualcosa di molto importante.
“Figlia mia, Erode non mi domandò per conoscere la verità, ma per curiosarmi e farsi una burla di me e se Io avessi risposto avrei fatto una burla di lui, perché quando manca la volontà di conoscere la verità e di eseguirla, manca l’umore nell’anima per ricevere il calore che porta con sé la luce delle mie verità. Questo calore non trovando l’umido per far germogliare e fecondare la verità, brucia di più e fa seccare il bene che può produrre. Succede come al sole, quando non trova l’umido nelle piante il suo calore serve per seccare e bruciare la vita delle piante; ma se trova l’umido fa dei prodigi...." Gesù
Quando una persona non vuole conoscere la verità, ecco perchè noi dobbiamo fare molta attenzione quando ci relazioniamo con il prossimo, perchè se non vuole ed è chiuso e non ha intenzione di ampliare i propri orizzonti di vita e non è ricerca. Erode era certamente corrotto dai suoi vizi ma non voleva uscirne da essi e quindi era inutile parlarci, perchè avrebbe trasformato le cose belle di Gesù in occasione di prenderlo in giro (non si danno le cose sante ai cani e non si gettano le perle ai porci). Quando c'è una persona che non è disposta a conoscere la verità, bisogna tacere e pregare per la sua conversione. Attenzione quando si parla a sproposito o si parla con persone che non sono -al momento - in grado di ascoltarci. Le discussioni inutili Dio non le vuole, non dobbiamo rendere la Parola di Dio occasione di scherno. Ammonire i peccatori è un'opera di misericordia spirituale non un comandamento, non lo devo fare. Un'opera di misericordia si può fare a tempo, modo e luogo opportuno. Dare da mangiare agli affamati è una cosa buona, ma se io sono un'affamato come faccio a dar da mangiare al prossimo. Se il peccatore non è ben disposto, non solo non lo devo ma non è opportuno. Non si tratta di giudicare la persona ma prendere atto oggettivo dei comportamenti - se ha atteggiamento di scherno, irrisione, di ironia e beffe nei confronti del mondo della religione, io posso pregare per questa persona, se sono bravo offrirò qualche sacrificio ma non ci sono le condizioni per poterci parlare. La disposizione è fondamentale dice Gesù. La verità è bella, amabile, ecc.. ma l'anima dev'essere disposta.
"..Perciò la verità è bella, è amabile, è la ristoratrice e fecondatrice delle anime. Il suo calore è luce, forma prodigi di sviluppo, di grazie e di santità per chi ama conoscerla ed eseguirla; ma per chi non ama eseguirla, la verità si burla di loro, invece di restare burlata” Gesù
Ci ricorda l'importanza anche delle nostre disposizioni.
"..Oltre a ciò mentre scrivevo sentivo in me una tale depressione per cui lo facevo in maniera stentata, né mi sentivo imboccare le parole da Gesù per facilitarmi, né sentivo la pienezza della luce mentale che qual mare si fa nella mia mente tanto che devo contentarmi di prendere poche gocce di luce per scriverle sulla carta, altrimenti se voglio mettere tutto, faccio come una persona che va nel mare e vuol prendere tutta l’acqua del mare nella sua mano, per quanta ne prende tutta le sfugge, invece se prende poche gocce può riuscire a portarle tutte con sé. Sicché tutto era stento in me, nell’anima, nel corpo, in tutto. Onde sentendomi così male, pensavo tra me: “forse non è più Volontà di Dio che io scriva altrimenti Gesù mi avrebbe aiutato come le altre volte, invece è tanto lo stento, lo sforzo che devo fare che non posso andare avanti. Perciò se Gesù non lo vuole, neppure io lo voglio..." Luisa
Criterio di discernimento: non è detto che Dio non voglia una cosa in cui si trovano difficoltà, è vero che a volte il Signore - per farci capire che non è aria - mette delle difficoltà oggettive, ma qua ci vuole veramente discernimento. A volte le difficoltà sono segno che non è aria, altre volte sono prove proprio perchè è aria e si incontrano quelle difficoltà che noi con amore e fortezza dobbiamo superare se vogliamo fare quello che Dio vuole e Gesù spiega che Luisa stava vivendo la seconda possibilità. E questo vale anche per noi.
Vogliamo possedere il Regno della divina volontà? Due cose le sapevamo già, non è solo farla (primo step, guai a chi pensa di vivere nella dv senza farla) e viverci in essa attraverso atti, giri, fusioni, atto preventivo, atti attuali, ecc.. ma...
“Figlia mia, chi deve possedere il regno della mia Volontà, non solo la deve fare e deve vivere in Essa, ma deve sentire e soffrire ciò che sente e soffre la mia Volontà nelle anime, ciò che tu senti non è altro che la condizione in cui si trova Essa nelle creature...." Gesù
In un certo senso da capire bene, la dv si trova anche nel più grande peccatore della terra, perchè anche il più grande peccatore della terra è mantenuto nell'essere dalla dv (così anche i cibi e ciò che lo sostiene) non c'è nella sua volontà umana che si oppone. Dentro l'habitat di un peccatore cosa deve fare la dv? Quasi nulla
"..Come corre stentata, quali sforzi non deve fare per soggiogare le creature e per indurle a fare la sua Volontà. Come la tengono repressa nella loro, le tolgono il più bello della sua vita in loro: la sua energia, la sua gioia, la sua forza ed è costretta ad agire sotto la pressione di una volontà umana, malinconica, debole ed incostante. Oh sotto qual incubo pesante, amaro, schiacciante, le creature tengono la mia Volontà, non vuoi tu dunque prendere parte alle sue pene?.." Gesù
Non è come quando Gesù faceva vivere delle pene a Luisa perchè c'era bisogno di esse per la conversione dei peccatori e per allontanare i flagelli, questa è un'altra forma di sofferenza. Se tu vuoi vivere nella dv devi mettere in conto di questo.
".. Figlia mia, tu devi essere un tasto che la mia Volontà qual suono vuol fare, tu devi prestarti a formare il suono che vuole fare e quando avrà formato in te tutti i suoni che essa possiede, suoni di gioia, di fortezza, di bontà, di dolore ecc., la sua vittoria sarà completa per aver formato in te il suo regno. Perciò pensa piuttosto che una suonatina diversa e distinta che vuol fare in te è un tasto di più che vuole aggiungere nell’anima tua, perché nel regno del Fiat Supremo vuol trovare tutte le note del concerto musicale della Patria Celeste, affinché neppure la musica manchi nel regno suo” Gesù
Che canzone sentiamo oggi? D'amore? Triste? Drammatica? Entusiasmante?...Gioia, fortezza ma anche dolore. Nella musica ci sono canzoni bellissima ma intrise di malinconia e di sofferenza ecc...potrebbe non essere tra le predilette ma esistono. La nostra vita - se viviamo nella dv - deve diventare un concerto, ognuna dev'essere cantata con perfezione. Tutte le cose belle che viviamo su questo pianeta, sono un riflesso pallidissimo di ciò che ci attende in Cielo - in Cielo c'è una musica stupenda, mistiche danze, ecc.. qua sulla Terra c'è una sinfonia terreno - celeste anche di lamento che in Paradiso non c'è. Se ci facciamo toccare in quei tasti, essi si convertiranno anche in maggiori eterni gaudi.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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