Luisa, dinanzi alle sofferenze per le privazioni, chiede a Gesù se "sia cambiato". Lui ribatte ponendole a lei la stessa domanda, in particolare se non voglia fare più la sua volontà. Poi spiega i dolori della sua vita cosciente nel grembo della Madonna e come morì in continuazione per tante volte quante la volontà umana fa morire in sé la Divina. E conclude affermando che solo vivere in essa rappresenta la sorte più grande e indescrivibile. Libro di cielo volume 20, 24 Dicembre 1926, 5 Gennaio 2021
24 Dicembre 1926
Lamenti e dolori della privazione di Gesù. Pene di Gesù nel Seno Materno. Chi vive nel Voler Divino è come membro vincolato con la Creazione
"...il vivere nel mio Volere è la sorte più felice ed indescrivibile.." Gesù, questa frase può essere usata come chiave di lettura per tutto il brano. Ognuno di questi brani è un nuovo sole, nessun brano è inutile o senso un senso profondo, Dio non fa cose inutile o non necessarie o non si ripete, c'è sempre qualcosa di nuovo e di importante che Gesù ci sta dicendo, le conoscenze di tutto ciò sono la prima cosa necessaria per entrare nel dv.
"..il vivere nel mio Volere è la sorte più felice ed indescrivibile, i suoi atti, il suo punto di partenza è sempre per il Cielo, la sua vita è in mezzo alle stelle”. Gesù
Gesù sta usando in maniera allegorica le stelle, nel Nuovo Testamento le stelle rappresentano i Santi, noi siamo concittadini dei santi (dice san Paolo) e chi vive nella dv è il cristiano per antonomasia, è il compimento della perfezione.
Luisa sta soffrendo tanto per gli abbandoni e le privazioni di Gesù, dolore santo. Gesù provoca questo dolore manifestandosi a lei in maniera soprannaturale, da quanto si capisce negli scritti, non erano soltanto grazie o modalità con Lui si godeva le bellezze di questa creatura prediletta ma erano strumenti per questi dolori. Noi non stiamo morendo di dolore e di ansia perchè non vediamo Gesù, perchè non ci rendiamo conto cosa significhi stare alla Sua presenza, perchè se ce ne rendessimo conto sarebbe un bel problema la vita.
Gesù ascolta lo sfogo di Luisa (lamento d'amore)
Mi sentivo tutta in smanie perché il mio dolce Gesù non veniva; ma mentre deliravo dicevo degli spropositi e nella forza del mio dolore ripetevo sempre: “Gesù, come sei cambiato, non avrei mai creduto che saresti giunto a privarmi così a lungo di Te!”
Quando un Santo si sente privato delle grazie straordinarie o del fervore si dispiace tantissimo perchè la grazia sensibile si perde o perchè il Signore ti mette alla prova o perchè hai fatto qualcosa che Gli è dispiaciuto e ti priva di alcune grazie accidentali, i santi pensano sempre alla seconda e non alla prima. Ma Gesù a Luisa dice:
“Figlia mia, dimmi e tu sei cambiata? Ami forse qualche altro? Non vuoi fare più la mia Volontà?” Gesù e poi dice "..“Sicché non sei cambiata? Ebbene figlia mia, se non sei cambiata tu che hai una natura soggetta a mutarsi, posso cambiare Io che sono l’irremovibile?.."
Gesù dice che se Lo ami ancora e non sei cambiata nei miei confronti devi fare la mia volontà e vivere le mie privazioni. Noi dobbiamo pensare che anche nelle cose più sante purtroppo riaffacciarsi la nostra volontà umana - magari desiderare qualcosa per noi - è bello stare con Gesù (come diceva san Pietro), chi vuole privarsene? E' comprensibile ma anche qua può arrivare la volontà umana - quante volte la Madonna nella sua vita ha subito la privazione di Gesù? Magari doveva evangelizzare ecc... certo che soffriva ma era irremovibile, perchè il possesso di Gesù era soggetto alla Divina Volontà, quando la DV prevede un tempo di godimento reciproco di uno e dell'altro ringraziamo e godiamocelo, e quando si tratta di lasciarlo, subito Fiat! La Dv è divina volontà, anche i nostri stati d'animo - quando fluttuano dal fervore all'aridità - è difficile per chi vive nella dv che si prolunghi uno stato di aridità per molto tempo, ma può succedere che il Signore, giusto per ricordarti chi sei o perchè ti chiede il sacrificio si ritira un pò. E lì il desiderio possiamo rivolgerlo al Signore, ma un desiderio sottomesso al Fiat ma mai in un lamento o rimprovero (perchè Dio fai questa cosa qua?) perchè altrimenti vorrebbe dire che la nostra volontà umana sta facendo capolino in questa cosa santissima. Gesù vuole essere cercato, desiderato, invocato ecc... ma con questa modalità. Stiamo sempre molto attenti.
Poi Gesù fa una piccola carrellata dei suoi dolori quando ero vivo. Per Gesù e la Madonna c'è stato l'uso del libero arbitrio fin dal primo istante del concepimento, non come noi.
“Figlia mia, il mio stato nel seno Materno fu dolorosissimo, la mia piccola Umanità aveva l’uso perfetto di ragione e di sapienza infinita, quindi fin dal primo istante del mio concepimento, comprendevo tutto il mio stato doloroso, l’oscurità del carcere materno, non avevo neppure uno spiraglio di luce!..." Gesù
Nessuno di noi ricorda di essere stato nel grembo della madre. Il grembo di ogni donna è uno spazio piccolo, angusto ecc... pur trattandosi anche di quello della Madonna.
".. La mia Umanità aveva preso l’impegno di morire tante volte, per soddisfare la Divina Giustizia, per quante volte la creatura aveva fatto morire la Volontà Divina in loro,.." Gesù
Quando il don ripensa a queste cose, si chiede come ha fatto Gesù in 33 anni a vivere queste morti? Quante persone sono vissute e vivranno e quanti anni sono vissuti? Come ha fatto con tutta quella marea sconfinata a morire per ognuno?
".. Morire e vivere, vivere e morire, fu per me la pena più straziante e continua.." Gesù
Perchè noi folli abbiamo fatto morire una volontà divina e quindi Gesù ha dovuto riparare per tutti. Le sofferenze che Gesù ha vissuto sono immense, forse gli angeli non le capiscono neanche loro.
"..Fu il respingere la Volontà Divina, dando vita alla propria che formò la rovina dell’umanità decaduta.." Gesù
E' follia commettere anche un solo peccato, chi nasce da Dio non commette peccati (san Giovanni).
"..Dacché fui concepito io pensavo e mi occupavo a stendere il regno del Fiat Supremo nella mia Umanità, a costo di non dar vita alla mia volontà umana per far risorgere l’umanità decaduta,.." Gesù
Quindi Gesù sembra dire a Luisa: non dare vita alla tua umana volontà che mi reclama
“Figlia mia, la mia Volontà è l’anima e tutta la creazione è il corpo di essa e come l’anima è una nel corpo, una è la sua volontà, invece il corpo ha tanti diversi sensi, per cui come tanti diversi tasti ognuno fa la sua suonatina ed esercita a ciascun membro il suo ufficio distinto; però c’è tale ordine ed armonia tra loro che quando un membro esercita il suo ufficio, tutte le altre membra sono tutte intente sul membro operante e penano insieme se quel membro soffre e godono se gode perché una è la volontà che le muove, una è la forza che possiedono,..." Gesù
Se mi accade una brutta cosa alla mano, non sta male la mano e basta ma sta male tutto il corpo, se mi prendo un qualcosa di bello (un pasto moderato ma delizioso nella dv) non sta bene solo la mia lingua ma tutta la mia persona. Perchè tutto ciò che riguarda il singolo arto riguarda me, per poter fare corpo con la Creazione c'è bisogno di una cosa:
"...così è tutta la creazione, è come corpo animato dalla mia Volontà e anche se ciascuna cosa creata fa il suo ufficio distinto, sono tanto unite tra loro che sono più che membra al corpo. Ed essendo la sola mia Volontà che le anime e domina, una è la forza che possiedono. Ora chi fa la mia Volontà e vive in Essa, è un membro che appartiene al corpo della Creazione e perciò possiede la forza universale di tutte le cose create, neppure esclusa quella del suo Creatore, perché la mia Volontà circola nelle vene di tutta la creazione più che sangue nel corpo, sangue puro, santo, vivificato di luce, che giunge a spiritualizzare lo stesso corpo..." Gesù
Ecco perchè chi vive nella dv fa tutte le cose con Gesù, perchè sta in questo stato di assoluta sintonia ed appartenenza
"..L’anima è tutta intenta a tutta la creazione per fare ciò che essa fa, per stare in comunicazione con tutti i suoi atti e tutta la Creazione è intenta su di lei per ricevere gli atti suoi, perché è tanto bella la suonatina di questo membro che fa l’ufficio in mezzo ad esso che tutti sono intenti ad ascoltarla.." Gesù
Oggi Gesù ci ha mostrato come fin dal concepimento e dal suo primo apparire in vesti umani ha iniziato a soffrire e morire perchè tutto questo potesse rinascere in noi. Cerchiamo di rinunciare alla nostra volontà umana anche nelle cose più sante.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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