giovedì 9 aprile 2020

Non fantasie, ma stupenda realtà

Gesù spiega che vivere nel suo Volere è tutt'altro che cosa da nulla, perché non c'è cosa che l'uguagli né santità che lo pareggi. Si tratta di una vita reale e non fantastica, che produce mirabili effetti nell'anima e nel corpo. Luisa, per obbedienza, racconta come percepisce e vive la vita di Gesù in lei. Libro di Cielo, Volume 14, 10 Luglio 1922, Mercoledì 6 Novembre 2019

10 Luglio 1922 Il vivere nel Divin Volere è ripetere la Vita reale di Gesù non solo nell’anima, ma anche nel corpo

Alcuni passaggi sono un pò complicati (forse errori di trascizione?). Questa meditazione culmina il alcune espressioni fondamentali di Gesù:

"..Credi che sia cosa da nulla il vivere nel mio Volere? Non c’è cosa che l’uguagli, né santità che lo pareggi; è la Vita reale, non fantastica come qualcuno può immaginare.."

La vita è una vita tutta interiore e che comporta una serie di esercizi spirituali interiori che non sono e non danno riscontri sensibili, percepibili e tangibili. A Messa tocco l'ostia e c'è una struttura esterna visibile (cerimonia, ecc..) -- perchè Gesù ha voluto che fossero scritte queste cose? I santi temono sempre di descrivere le loro esperienze personali perchè noi comuni mortali pensiamo che aver vissuto quell'esperienza significa essere santi ed invece non è così perchè quella cosa è un dono. Gesù (i doni) lì dà (e li toglie a chi non corrisponde o ci sputa sopra) ma li concede anche a chi sta in cammino e non è arrivato alla Santità. Poi certamente se chi lo riceve lo disprezza Gesù glielo toglie e lo dà a qualcun'altro - non dà i grandi doni ai peccatori impenitenti. Descrivere queste cose è mettere a nudo le proprie esperienze più intime, poi c'è il timore che la gente pensi che la persona sia un santo già canonizzato e c'è pure il pericolo dell'idolatria. Quindi che, sapendo quel certo santo vive quelle cose, lo si incominci a considerare come il Padre Eterno in terra mentre è solo una povera persona la quale è stupita di tante cose e sa benissimo di non essere degna.

Vita reale e non fantastica. La vita nella DV richiede una serie di attività interiori che agli occhi umani terreni sembra che uno viva in un mondo tutto suo e che vada presso fantasticherie (chiamo la dv nelle azioni, fare i giri nelle creature, chiede interiormente al Signore la luce al Signore, atti di fusione, atti complessi, attenzione......) ma poi parlando in soldoni cosa succede? Non succede niente ma in moneta che circola in Paradiso succedono grandissimi cose e non sono fantasticherie e sono cose molto reali.

"...ho racchiuso il mio Volere eterno in ciò che tu fai e vi scorre in modo meraviglioso e sorprendente ed il mio Volere è agente in te in continuo atto immediato. Ora, dopo aver formato la mia Vita in te,col mio Volere agente in te, nei tuoi atti, il tuo volere è rimasto assorbito, trasfuso, in modo che il mio Volere ha una vita sulla terra..." Gesù

La vita nella dv va formandosi. Da quello che si capisce negli scritti perchè il don non si sente padrone di queste cose, Gesù parla certamente della vita nella dv che va formandosi nell'anima della persona, come se uno piantasse un'albero e gradualmente questa cosa cresce di stadio e in stadio (e lo si può affermare con una certa sicurezza).Ma cosa succede poi? Quanto il volere di Luisa o della persona rimane inzuppato del volere di Gesù - quando inzuppo un biscotto nel latte rimane biscotto ma cambia alcune qualità - cambia colore e sapore - e quindi si determina una situazione abituale, un pò come se una persona ha la grazia santificante è uno stato in cui ti trovi (dice Sant'Tommaso d'Aquino), se la tua volontà non va a fare guai perdendo la grazia col peccato mortale, le tue azioni sono animate dalla Grazia di Dio e le tue azioni sono meritorie anche dal punto di vista soprannaturale.

Qua sembrerebbe che avvenga qualcosa di simile, perchè si forma la vita della dv in noi e nelle nostre azioni il nostro volere rimane inzuppato con quello di Gesù - significa che negli atti che faccio il dv opera anche quando non chiamo la dv a compiere un'azione - è chiaro che è una cosa che si produce nel tempo e non potremo mai darla per scontata e mai potremmo esserne sicuri. Noi ci proviamo ma non possiamo assumere atteggiamenti spavaldi e sicuri di sè, sono atteggiamenti (spavalderia e superbia) umani viziati dalla superbia. Questa vita va costituendosi come vita reale non solo nell'anima ma anche nel corpo. Cioè (se il don ha capito) che i riverberi si riflettono nel corpo, cosa può significare? Quando una persona vive fuori dalla grazia di Dio vive affannato e stanco, vita tumultuosa o oziosa e si vedono che coinvolgono il nostro corpo - atteggiamenti disordinati - mangia troppo o poco, tante cose che riguardano la nostra vita corporea (siamo una sola cosa) si può concepire una persona che viva nella dv che cada nei peccati impuri?

Gesù negli scritti afferma che quando la dv regna profondamente e realmente (anche qua è un pò misterioso), Gesù promette la cessazione delle malattia perchè Dio è benessere e le malattie sono una conseguenza del peccato originale ed attuale. Non possiamo fare i nessi di causa: ti sei ammalato perchè hai peccato. Padre Pio ha avuto una serie di malanni e non era un peccatore. Tutte le malattie in generale sono la conseguenza del peccato del mondo - chi ha peccato (il cieco nato del Vangelo)? - la cecità del cieco era finalizzata da parte di Dio perchè quella persona conoscesse Gesù. Gesù dice che con la dv al 100% le malattie non ci saranno più, passeremo per la morte però i corpi non si corromperanno. Ma il corpo di Luisa non è rimasto incorrotto quindi sembra che questi effetti macroscopici siano da attendersi quando il regno della dv verrà sulla terra perchè questo Gesù l'ha promesso. Adesso le anime che conoscono e li accolgono vedono un'incremento della loro santità, non c'è niente di contro indicato.

Ci sarà una situazione generalizzata di questo dono e i prodigi e portenti saranno grandi. In attesa del regno, come dobbiamo intendere di vita reale anche nel corpo? Presume il don di avvertire un senso di benessere, di riposo e di tonicità della nostra vita anche corporea, si mangia moderatamente e il corpo risponde più o meno bene e si dorme bene. E il resto lo scopriremo vivendo nella propria esperienza personale. In questo mondo conta molto ciò che cosa concretamente le persone vivono.

"..Credi che sia cosa da nulla il vivere nel mio Volere? Non c’è cosa che l’uguagli, né santità che lo pareggi;.." Gesù

E poi Luisa

"..Ora per ubbidire e con gran ripugnanza, dico come sento il mio Gesù nel mio interno. Lo sento al posto del mio cuore, quasi in modo visibile, ora sento che prega e molte volte lo sento con le orecchie del corpo ed io prego insieme; ora sento che soffre e mi fa sentire il suo respiro interrotto, affannoso e lo sento nel mio respiro, tanto che son costretta ad affannare insieme e siccome con Lui sono contenute tutte le creature, sento il suo respiro che, come vita, si diffonde in tutti i moti e respiri umani ed io mi diffondo insieme con Lui. Ora lo sento gemere, agonizzare; ora sento che muove le braccia e le stende nelle mie; ora, che dorme, restando nel mio interno profondo silenzio; ma chi può dire tutto?..."

Cosa significa? Che quando si vive nella dv si fa la vita di Gesù e Lui fa sua vita in noi, il percepirlo non è essenziale è lo stesso discorso con l'Eucarestia. Io la faccio la Comunione e non è necessario che ad ogni Messa avvenga un miracolo eucaristico. Quindi se io mi sto sforzando di vivere nella dv - anche se non sento Gesù dentro di me - però possiamo ed è lecito pensare che qualcosa di ciò avvenga. Perchè se io voglio vivere in Lui per tutto per Lui. Perchè Gesù ha fatto scrivere queste cose a Luisa? Per due motivi.

Per darci degli allettamenti, perchè Luisa sì e io no? Non devo sentirmi l'ultimo del pianeta terra ma il sogno e pensierino...e se un giorno vivessi qualcosa del genere? Certo, non devo volere le cose sensibili e la cosa più importante è andare in Paradiso però perchè no? 2) anche se questo non accadrà mai, nella mia vita terrena, posso sperare che accada nella mia anima così come quando faccio la Comunione. Alcuni Santi hanno visto Gesù alla Comunione, gli effetti che produce la comunione sono eguali se hai le visioni o no. Perchè se anche non lo vedi quello c'è. Primo farci venire il pensierino a livello di sogno, perchè non a me se mi inoltrerò bene in questa vita o magari lo sto già facendo perchè ho già fatto una scelta. Se io ho già fatto una scelta di vita ( e questo lo posso sapere solo io) io faccio tutto quello che possiamo in maniera almeno grossolana e imperfetta ma uno lo sa se ce la mette tutta e se ha veramente investito tutto.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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