Gesù spiega a Luisa come tutta la Creazione sia uscita da atti di Volontà Divina e per mantenersi nell’ordine esige di tornare al Creatore su queste stesse ali. Ogni atto fuori della Divina Volontà turba questo ordine. Gesù fa un elogio e una grande apologia della pace, che sempre deve essere mantenuta e mai deve essere persa, perché solo l’anima pacifica è riflesso di Gesù e custodisce l’habitat indispensabile per vivere nel Divin Volere. 15-18 Dicembre 1921, Martedì 10 Settembre 2019
15 Dicembre 1921 I soli atti fatti nel Divin Volere si restituiscono al principio dove l’anima fu creata e prendono vita nell’ambito dell’eternità
“Figlia mia, riordinati in Me e sai come puoi riordinarti in Me? Col fondere tutta te nel mio Volere; anche il respiro, il palpito, l’aria che respiri, non devono essere altro che fusione nel mio Volere, così entra l’ordine tra Creatore e creatura e l’anima ritorna al principio donde uscì. Tutte le cose stanno nell’ordine, hanno il posto d’onore, sono perfette quando non si spostano dal principio donde sono uscite; spostate dal principio, tutto è disordine, disonore, imperfezione. I soli atti fatti nel mio Volere si restituiscono al principio dove l’anima fu creata e prendono vita nell’ambito dell’eternità, portando al loro Creatore gli omaggi divini, la gloria del loro stesso Volere, tutti gli altri restano nel basso, aspettando l’ultima ora della vita per subire ciascuno il suo giudizio e la pena che meritano, perché non c’è atto fatto fuori della mia Volontà, anche buono, che possa dirsi puro, il solo non avere la mira alla mia Volontà è come gettare la lode delle opere più belle e poi, il solo spostarsi dal suo principio merita una pena. La Creazione fu messa fuori sulle ali del mio Volere e sulle stesse ali vorrei che mi ritornasse, ma l’aspetto invano , ecco perciò tutto è disordine e scompiglio. Perciò, vieni nel mio Volere, per darmi, a nome di tutti, la riparazione di tanto disordine.” Gesù
Quello che Gesù spiega è il valore fondamentale dell'ordine, riparazione di tanto disordine come? compiendo gli atti nella DV. Perchè? e da dove viene il disordine? Il disordine deriva dall'essere spostati da dove siamo stati creati, il cosmo rimane fisso nell'ordine deciso dalla DV. Gesù chiede a Luisa di fondersi in Lui, noi dobbiamo fondere atti volontari ed involontari nella dv. Fondendoci in essa, torna l'ordine tra il Creatore e la creatura; l'aria che sto respirando adesso (il pulsare del cuore, ecc...) è un'atto di dv in sè stesso ma deve essere vissuto da me come tale e lo si fa con l'operazione interiore nel fondersi nel dv. Dare ai nostri atti questo principio eterno significa anche assicurarne la loro purezza e perfezione perchè tutti gli atti - anche buoni - compiuti fuori dalla dv non sono esenti da imperfezioni (come minimo) e si getta fango anche sulle opere più belle. Ecco che chi vive nella DV contribuisce al riordino della creazione (oltre ad avere una vita ordinata).
18 Dicembre 1921 La pace è la primavera dell’anima
Apologia della pace. E qui bisogna fare attenzione, il primo attacco che noi subiamo dal maligno quando gli viene permesso di tentarci è il cadere nel turbamento o perdere la pace per le più svariate motivazioni. Come si cade, atto di pentimento,riconoscimento delle proprie miserie e confessione. Bisogna però avere le idee molto chiare. La pace è la caratteristica della presenza Divina e l'assenza è il segno certo del diavolo. Anche in tutta la tradizione ascetica della Chiesa.
Mi sentivo molto oppressa ed angustiata per la privazione del mio dolce Gesù. Onde, dopo tutta una giornata di pena, a notte avanzata è venuto e stringendomi le sue braccia al collo, mi ha detto:
“Figlia mia, che c’è? Vedo in te un umore, un’ombra che ti rende dissimile da Me e spezza la corrente della beatitudine che tra Me e te è quasi sempre esistito. Tutto è pace in Me, perciò non sopporto in te neppure l’ombra che possa ombrare l’anima tua;..."
E poi fa l'immagine della primavera e fa l'immagine degli effetti che la primavere compie sulla natura.
"..Se non fosse per la primavera, che col suo sorriso incantevole scuote le piante dal torpore del freddo, veste la terra con un ammanto fiorito e chiama tutti col suo dolce incanto a farsi guardare, la terra sarebbe orrida e le piante finirebbero col seccare. Sicché la pace è il sorriso Divino che scuote l’anima da ogni torpore, che come primavera celeste scuote l’anima dal freddo delle passioni, delle debolezze, delle leggerezze, ecc.." Gesù
Ecco alcuni segni: le passioni sono quelle malsane abitudini congenite dell'anima che ci portano verso il basso, le subiamo e possiamo solo non assecondarle ma dobbiamo subirne i moti e le passioni. Le debolezze. Quando purtroppo le nostre debolezze vengono a galla, le leggerezze quando siamo leggeri su qualcosa, trascuriamo l'attenzione su alcune cose, commettiamo facilmente qualche piccolo peccatuccio o delle imperfezioni...basta poco per scuotere l'anima da questo stato paradisiaco e cominciarla a gettarla nell'inquietudine, turbamento e nel disordine. Si tratta di problemi assai profondi e pericoli molto nocivi della nostra anima. Da essi bisogna stare veramente molto attenti, non è semplice perchè la nostra debolezza ci fa smarrire quel controllo, gli eventi della vita ci sballottano. Riprendo il controllo magari quando l'onda di tanti problemi ha già compiuto i suoi danni in me -- quando succede ciò ci rialziamo, chiediamo pietà dal Signore per i nostri errori.
"..La pace è luce e tutto ciò che l’anima pensa, parla, opera, è luce che manda ed il nemico non può avvicinarsi perché si sente colpito da questa luce, ferito ed abbagliato e, per non restare cieco, è costretto a fuggire.." Gesù
Quando c'è pace vera, tutto ciò che l'anima opera è luce che manda e il nemico non può avvicinarsi. E' necessario che si apra qualche fessura perchè ci possa togliere la pace.
"..La pace è dominio, non solo di se stesso, ma degli altri, sicché innanzi ad un’anima pacifica restano tutti o conquistati o confusi ed umiliati, perciò, o si fanno dominare restando amici, o si partono confusi, non potendo sostenere la dignità, l’imperturbabilità, la dolcezza di un’anima che possiede la pace; anche i più perversi sentono la potenza che contiene.." Gesù
Dominio di sè stessi. Non posso e non devo assecondare nessun pensiero, emozione ecc.. che avverto che mi porta a perdere la pace interiore. Il dominio di noi stessi è una delle più belle virtù. L'anima pacifa non reagisce alle provocazioni, si lascia umiliare, sbattacchiare e che accetta con rassegnazione le giornate no e desta ammirazione. Chi ci entra in contatto o rimane confuso o diventa amica perchè ne vede la dignità e l'imperturbabilità. Fare tanta tanta attenzione e Gesù prosegue:
"..Perciò mi glorio tanto di farmi chiamare Dio della pace, Principe di pace e non vi è pace senza di Me, solo Io la posseggo e la do ai figli miei come a miei figli legittimi, che restano vincolati come eredi di tutti i miei beni.
Il mondo, le creature, non hanno questa pace e ciò che non si ha non si può dare, al più possono dare una pace apparente, che dentro li strazia, una pace falsa, che contiene un sorso velenoso e questo veleno addormenta i rimorsi della coscienza e conduce l’anima nel regno del vizio, perciò la vera pace sono Io e voglio adombrarti nella mia pace, per fare che mai tu sia turbata e l’ombra della mia pace, come luce abbagliante, possa tenere lontano da te qualunque cosa o chiunque possa ombrare la tua pace.” Gesù
Gesù ci dà la sua pace non come la dà il mondo (Vangelo di Giovanni). La pace non ce la dà nessuna creatura neanche la persona più cara che esista nel mondo. Il mondo dà una pace apparente o falsa, la Sacra Scrittura dice che non c'è pace per gli empi (uomini e donne senza Dio) eppure sembrerebbe spesso volentieri che essi siano i più spensierati senza problemi del mondo. Ma così non è, ma la pace è qualcosa che si avverte nei cuori dietro grossi sorrisi. C'è la pace falsa dell'empio che pensa di trovarla nello scrollarsi di dosso i divieti e la morale. La prova di questa pace falsa è l'esperienza nostra e di chi tuttora vive in condizioni di pace apparente o falsa.
Quando cominciamo che qualche pensiero o azione ci porta lontano dalla pace dobbiamo mettere la retromarcia da ciò che ci turba la pace. C'è qualcosa o qualcuno che ti toglie la pace? toglila (attenzione all'applicazione - se c'è una persona tipo un genitore, moglie, marito ecc... non vuol dire allontanare la persona) si tratta di qualcuno la cui presenza non è legata alla nostra vita attraverso la dv. Può essere un contatto via facebook, ecc.... quando qualcuno ci ombra la pace via. Spia di discernimento: quella musica (esempio) ti rilassa o ti agita? Chiediamo al Signore che ci aiuti ad assimilare bene queste cose e a tenere lontano ogni possibile ostacolo.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Nessun commento:
Posta un commento