La vera carità deve essere disinteressata, perché l'interesse acceca la mente, e deve dare agli altri ciò che è appartiene a loro, in primis la buona fama, che è un diritto fondamentale.Siamo fatti di amore, e tutto ciò che facciamo è per amore, anche se spesso prende vie sbagliate. Gesù é il mendicante del nostro amore, ci chiede l'elemosina di cose piccole ma che sono Sue.Operare nella Divina Volontà significa far bene a tutti, perché ogni volta in cui ci riversiamo in Essa Volontà e ci fondiamo con Gesù, in noi si forma un sole che fa scendere rugiada di luce benefica a bene di tutti.Le opere, però, che più piacciono a Gesù sono le opere nascoste. Roma, 12 aprile 2019
Seconda opera, dopo il Digiuno, che la Chiesa propone ai suoi figli. Elemosina, una delle sette opere di misericordia corporale, sarebbe interessante meditare sull'elemosina che Cristo ha avuto nei nostri riguardi. Noi dovremmo condividere qualcosa delle nostre sostanze ma Gesù non ci dà qualcosa ma ci dà tutto Sè stesso, se volessimo comprendere che cos'è l'elemosina dovremmo entrare nella meditazione della Passione del Signore; ma per far ciò dovremmo far silenzio. Perchè nelle chiese non c'è silenzio? forse perchè c'è sempre meno gente che chiede il silenzio ma se non c'è nessuno mi sento autorizzato a far rumore. Noi abbiamo bisogno di silenzio per contemplare la Sua elemosina.
Non ci sono brani espliciti (negli scritti di Luisa) che è importante a rinunciare a qualcosa di sè per gli altri, è come se Gesù lo desse già per scontato ma c'è qualcosa di più. Il Signore negli scritti di Luisa ci parla come deve essere compiuta questa elemosina.
31 Luglio 1902 La vera carità deve essere disinteressata (quarto volume)
“Figlia mia, la vera carità deve essere disinteressata da parte di chi la fa e da parte di chi la riceve; se c’è l’interesse, quel fango produce un fumo che acceca la mente, che impedisce di ricevere l’influsso e gli effetti della carità divina. Ecco perciò in tante opere, anche sante che si fanno, in tante cure caritatevoli che si eseguono, si sente come un vuoto e non ricevono il frutto della carità che fanno.” Gesù
Come amavano i discepoli Gesù? Lo amavano..? Perchè gli apostoli hanno vacillato nell'ora della prova? Forse perchè non avevano una carità disinteressata, il fango impedisce al Signore di dargli i frutti. La volontà umana (io voglio...), quante volte ai sacerdoti è capitato di incontrare anime che pregano tantissimo ma le cose non vanno come le persone vogliono? Perchè dovrebbero andare come tu vorresti? perchè io compio del bene, prego, ecc... ecco il fumo dell'interesse che acceca la mente. Il fumo non si tocca e non sempre si riesce a vederlo in maniera distinta.
Primo spunto: nelle opere che io compio (cose ordinarie) riesco ad individuare il fumo del mio tornaconto? (Signore..ti seguirò ovunque vai...se vai dove voglio io) -- una cosa che acquisteremo se riusciremo ad eliminare il fumo è la pace, quando c'è il mio io c'è sempre l'ansia.
Elemosina non materiale ma immateriale che è dovuta perchè nell'ottica cristiana noi siamo fratelli e sorelle e quello che mio è tuo (vedi parabola del fratello maggiore e del giovane dissoluto), tu questa cosa al tuo fratello gliela devi dare perchè è sua cioè la buona fama. La buona fama è diritto di ogni fedele ma anche di ogni uomo e cosa vuol dire? Il diritto ad avere una buona reputazione, ad essere rispettato in quanto alla propria dignità, di agire e di pensare. Gesù (nella Passione) è giudicato da un'uomo, gli viene tolta la sua buona fama, Lui che aveva fatto tanto bene, Lui che era Figlio di Dio viene privato di tutto perchè considerato un malfattore che meritava la morte. Qual'è stato l'errore? L'errore accade nel momento in cui si vuole compiere il passo più lungo della gamba.
Le parole di Gesù devono essere rettamente interpretate perchè altrimenti posso accusare Gesù che istiga alle lesioni fisiche, istiga al suicidio, ecc..
30 Luglio 1899 Non giudicare il prossimo (secondo volume)
Si continua quasi sempre lo stesso."..Questa mattina, trasportandomi Gesù secondo il suo solito fuori di me stessa, siamo passati in mezzo a molta gente e la maggior parte di questa, intenta a giudicare le azioni altrui senza guardare le proprie, il mio diletto Gesù mi ha detto: "Il mezzo più sicuro per essere retto col prossimo è non guardare affatto ciò che essi fanno, perché guardare, pensare e giudicare è la stessa cosa, poi guardando il prossimo, vieni a defraudare l'anima propria, quindi avviene che non è retto né per sé, né per il prossimo, né per Dio..."
A volte si sente dire che alcuni stanno dicendo le cose oggettive e che cosa produce quest'azione? togli la buona fama al prossimo / Gesù non dice di essere indifferenti
"..poi guardando il prossimo, vieni a defraudare l'anima propria, quindi avviene che non è retto né per sé, né per il prossimo, né per Dio..."
Secondo spunto:Che significa defraudare l'anima propria? E perchè se guardo il prossimo, defraudo la mia anima? Perchè noi, la nostra anima, siamo chiamati a vivere un connesso continuo con Gesù e se la mia anima si orienta a qualcosa che non è Lui, io mi distolgo dall'unione con la Divina Volontà
12 Agosto 1899 Gesù la trasforma tutta in Sé e le insegna la carità
Ed io (Luisa): "Temo assai, o mio diletto Gesù, nel conoscermi tutta piena di miserie, che invece di far bene faccia cattivo uso delle tue grazie. Ma quel che più mi fa temere, è la lingua, che spesso mi fa sdrucciolare nella carità del prossimo." E Gesù: "Non temere, t'insegnerò Io stesso il modo che devi tenere nel parlare col prossimo. La prima cosa, quando ti si dice qualcosa che riguarda il prossimo, getta uno sguardo su te stessa ed osserva se tu sei colpevole di quel stesso difetto, ed allora il voler correggere è un voler indignare Me e scandalizzare il prossimo. La seconda: Se tu ti vedi libera di quel difetto, allora sollevati e cercherai di parlare come avrei parlato Io; così parlerai con la mia stessa lingua. Facendo così, mai difetterai nella carità del prossimo, anzi, coi tuoi discorsi farai bene a te, al prossimo ed a Me darai onore e gloria."
Gesù non dice getta uno sguardo sul prossimo ma bensì guarda se tu hai lo stesso difetto (come nel Vangelo dove parla della pagliuzza e della Trave), se ti vedi libero dal difetto allora cercherai di aiutare il prossimo di aiutarlo come se Gesù fosse Lui a parlare. Quanto è vitale l'atto di fusione? Ecco l'importanza della fusione con la DV ma queste operazioni hanno bisogno di trovare anche dei riscontri reali osservabili ed oggettivi nella mia vita. Se io dalla mattina alla sera mi fondo con Gesù ma poi dalla mattina alla sera non perdo occasione di gettare sospetti su mio fratello o ne parlo male allora c'è qualcosa che non va. La DV è il portare a compimento la santità di sempre e non azzerrare la Santità normale. Gesù non è venuto ad abolire la legge ma a portarla a compimento. Se io mi chiedessi: come parlerebbe Gesù? cosa farebbe Gesù al posto mio?
Dalla conoscenza di noi stessi potrà scaturire un'autentica carità. Noi di cosa siamo fatti? Noi siamo fatti di Amore
26 Febbraio 1912 Il mendicante d’amore. La creatura è fatta solo d’amore
Gesù “Figlia mia, Io sono amore e feci le creature tutto amore: i nervi, le ossa, le carni, sono tessuti d’amore, dopo averli tessuti d’amore feci scorrere il sangue in tutte le particelle, come coprendole d’una veste, per dar loro vita d’amore, sicché la creatura non è altro che un complesso d’amore e non si muove per altro che per amore; al più ci possono essere diversità d’amori, ma sempre per amore si muove. Ci può essere: amore divino, amore di se stesso, amore per le creature, amor cattivo, ma sempre amore, né la creatura può fare diversamente, perché la sua vita è amore, creata dall’amore eterno, quindi, portata da una forza irresistibile all’amore; sicché anche nel male, nel peccato, in fondo ci dev’essere un amore che ha spinto la creatura a fare quel male. Ah! figlia mia, quale non dev’essere il mio dolore, nel vedere nelle creature la proprietà del mio amore che ho messo fuori, profanato, contaminato in altro uso!..."
Anche il male, il peccato e le cattiverie le si fanno per amore (ma distorto), un'amore non santo ma sempre amore. Da una centrale elettrica cosa esce? sempre elettricità ma la possa usare in molti modi. In noi c'è sempre solo amore ma che dev'essere orientato all'Amore. Siamo feriti dal peccato originale (che cos'è stato il peccato se non l'amore su sè stesso?)
Chi dev'essere il destinatario primario dell'elemosina? Amerai il Signore Dio Tuo con tutto il tuo cuore e amerai il prossimo tuo come te stesso ma se non ci fosse il primo non si potrebbe fare.
(Gesù)"..Io, per custodire questo amore uscito da Me e dato alle creature, me ne sto intorno ad esse come un povero mendicante e come la creatura si muove, palpita, respira, opera, parla, cammina, le vado mendicando tutto e la prego, la supplico, la scongiuro che dia tutto a Me, dicendole: “Figlia, non ti chiedo se non ciò che ti ho dato, è per tuo bene, non mi rubare ciò che è mio, il respiro è mio, respira solo per Me; il palpito, il movimento è mio, palpita e muoviti solo per Me e così del resto.” Ma, con sommo mio dolore, son costretto a vedere che il palpito prende una via, il respiro un’altra, ed Io, il povero mendicante, resto digiuno, mentre l’amore di se stesso, delle creature, delle stesse passioni, resta satollo, ci può essere torto maggiore di questo? Figlia mia, voglio sfogare con te il mio amore ed il mio dolore, solo chi mi ama mi può compatire.”
Gesù mendica un palpito d'Amore nella Passione. A Gesù a volte per salvare un'anima, basta poco. Di come amare, riparare, adorare, ecc.. Gesù a nome di tutti. Le opere che Gesù ci chiama sono opere interiori
18 Aprile 1917 Il riversarsi nella Divina Volontà e fondersi in Gesù forma benefica rugiada su tutte le creature (12 volume)
“Figlia mia, come ti riversi nella mia Volontà e ti fondi in Me, così in te si forma un sole; come vai pensando, amando, riparando, ecc., si formano i raggi e la mia Volontà come fondo, diventa corona di questi raggi e si forma il sole, il quale, innalzandosi in aria, si scioglie in rugiada benefica su tutte le creature, sicché, quante più volte ti fondi in Me, tanti soli di più vai formando. Oh! com’è bello vedere questi soli, che innalzandosi, innalzandosi, restano circonfusi nel mio stesso Sole e fanno scendere rugiada benefica su tutti. Quante grazie non ricevono le creature? Io ne son tanto preso, che come loro si fondono, Io faccio scendere su di loro rugiada abbondante di tutte le specie di grazie, in modo che loro possono formare soli più grandi, per poter versare più abbondantemente, su tutti, la benefica rugiada.”
Ecco l'elemosina nella DV, se è vero che la Divina Volontà è un dono, è pur vero che questo dono dobbiamo implorarlo e la via è la via della continua fusione e se è vero (ed è vero) che in ogni atto di fusione, noi veniamo mutati nella natura in cui ci siamo fusi / allora un piccolo figlio della DV a cosa deve pensare? di cosa si deve preoccupare? a compiere continui atti nella DV, a raccogliere gli atti a nome di tutti e far scendere grazie dovunque per raggiungere tutti e questo significa fare elemosina a tutti. Se noi facciamo altro, usciamo da quest'operazione divina scendiamo a quella bassezze che generano soltanto amarezze che generano soltanto amarezze e che turbano e scendiamo ai bassi livelli.
Che significa protezione giuridica della fede? negli abusi è in gioco la dignità ed integrità fisica della vittima ed anche in gioco la dignità sacerdotale però il Papa Emerito parla anche di altro. Dice che si scandalizza un piccolo non è solamente un bambino ma bensì un piccolo nella fede e nel momento in cui vengono commessi questi crimini c'è un bene che deve essere tutelato (oltre al resto): il bene della fede, quindi è in gioco tutto, perchè quando viene commesso il crimine lo scandalo rischia di distruggere la fede / per questo la fede dev'essere tutelata.
Sopra la fede c'è la Divina Volontà e se il Papa Emerito ha parlato di protezione giuridica della fede, noi se vogliamo essere piccoli servitori della DV, dobbiamo anche essere i protettori della DV, tutto ciò che non rientra nella DV - considero spazzatura -
18 Ottobre 1906 Le opere che più piacciono a Gesù, sono le opere nascoste (settimo volume)
Gesù “Figlia mia, le opere che più mi piacciono sono le opere nascoste, perché, scevre da ogni spirito umano, contengono tanta preziosità in esse, che Io le tengo come cose più prelibate nel mio cuore; tanto che confrontate mille opere esterne e pubbliche con una opera interna e nascosta, le mille esterne restano al di sotto d’una sola opera interna, perché nelle opere esterne lo spirito umano prende sempre la sua parte.”
Alla luce delle precedenti letture, tutto questo deve essere vissuto in maniera silenziosa ed umile senza spegnere un lumicino fumigante e senza spezzare la canna incrinata. Viviamo in essa, operiamo in essa ma in maniera umile e nascosta.
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