Gesù le spiega come vivere nella Divina Volontà significa tenere continuamente sacrificata la propria volontà a Gesù, perché faccia della nostra volontà quello che a Lui piace. Le parla dell'importanza della vita in Grazia e le rivela il mistero delle triplici forme di sofferenza durante la sua dolorosa Passione. Libro di cielo volume 6, capitoli 71-72, 13 e 26 Settembre 1904, 19 Settembre 2018
13 Settembre 1904 (71)
La vera donazione è tenere sacrificata continuamente la propria volontà
Vivere nella Divina Volontà è il martirio più grande che possa esistere perchè consiste in modo ininterrotto di fare ciò che si vuole e di tenerla sacrificata a Colei o Colui a cui l'abbiamo donata. E' chiaro che questo è sempre un cammino e non una cosa che accade dall'oggi al domani. Martirio d'attenzione continuo (dice Gesù).
“Figlia mia, quando un’anima mi ha dato la sua volontà, non è più padrona di fare ciò che le piace, altrimenti non sarebbe vera donazione. Mentre la vera donazione è tenere sacrificata continuamente la propria volontà a Colui al quale è stata già donata e questo è un martirio d’attenzione continua che l’anima fa a Dio. Che diresti tu d’un martire che oggi si offre a patire qualunque sorta di pene e domani si ritira?..."
La quintessenza nella Vita nella Divina Volontà è una cosa che deve essere seriamente perseguita di permettere a Gesù e Maria di fare di noi ciò che gli piace (non respingendo le croci, avendo la duttilità interiore e capacità di adattarsi). E' chiaro che non abbiamo un telefonino con Gesù, abbiamo un programma di vita ma ci deve essere sempre una disponibilità interiore e io sì quindi piena libertà a Gesù h24. Gesù godeva quando stava sulla croce perchè vedeva (come c'è scritto) i frutti che sarebbero venuti dalla Sua sofferenza. Siamo capaci di cedere sul serio di metterci di fronte a Gesù e Maria e a chiedergli cosa gli piacerebbe? La prima cosa da fare per vivere queste cose è custodire il lume della grazia.
Solo nel regno della Divina Volontà i Sacramenti funzioneranno al 100%
Non ci si accosta ai Sacramenti così, ma va al Cuore del Sacramento e lascia che la luce di Gesù ti illumini in modo che ti guarisca del tutto. Perchè c'è gente che fa confessioni e non succede nulla? L'efficacia di una confessione fatta male è poca o nulla. Forte Carità sul serio, armore fervoroso, amore sommo,
amore grande. Gesù e Maria sono il punto radiante però la Grazia deve essere alimentata con i Sacramenti che si possono ripetere; la Comunione Sacramentale produce effetti fino al disfacimento di Gesù, ma chi vive nella Divina Volontà amplifica al massimo questa presenza.
26 Settembre 1904 (72)
Tutte le pene che Gesù soffrì nella sua Passione furono triplici
Dovremmo ringraziare il Signore per averci rivelato queste cose, dovremmo metterci bene in testa che nelle opere divine c'è solo la perfezione assoluta curata nei minimi dettagli e nulla fuori posto. La rivelazione pubblica ha lo scopo di dire l'essenziale e Gesù spiega a che serve rivelare i particolari: cioè far crescere la conoscenza delle Sue sofferenze e dovrebbero uscire da noi fiumi di lacrime per le Sue sofferenze e non per cose sciocche/vane. Gli afflitti sono quelli che sono capaci di piangere (beati questi perchè saranno consolati), bisogna chiedere di avere lacrime di amore per Gesù e per Maria in quanto molto santificanti e provocano un'unione con loro due a prova di bomba. Il dono delle lacrime l'ha avuto Santa Caterina da Siena. Chiediamo di piangere con la Madonna ed insieme ad Lei.Non si tolga mai il ricordo della Sua passione. Fare con calma ed attenzione le Ore della Passione aiuterebbe schiaccerebbe anche i cuori più duri. La meditazione più importante, i maestri di spirito, è quella della Passione di Gesù. Imparare anche a girare nella Creazione. Quanti giri abbiamo fatto di testa nostra? Quando personalizzo i giri è segno che sono maturo o che quanto meno sono cresciuto. Luisa stava pensando, con amore, su un particolare esplicito della Passione di Gesù, ha avuto da Lui una rivelazione sorprendente.
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