Le frecce d'amore tra Dio e le creature. L'irrequietezza, i turbamenti e i fastidi sono causa di grandi infelicità e rallentano enormemente il volo dell'anima verso Dio e il cammino nella Divina Volontà. Libro di Cielo, Volume 34, 22 Marzo 1937, Martedì 10 Ottobre 2023
22 Marzo 1937
Il Fiat Divino sente il bisogno d'amore d'essere riamato. Come chi vive in Esso gli dà tanto amore, da farlo amare in tutti i cuori ed in tutta la Creazione per contraccambiarlo dell'amore di tutti. Come l'anima senza del Fiat è come la terra senza acqua. Mali del turbamento.
Bellissimo brano, inaugurato dal vocabolario delle frecce d'amore, abbiamo sentito come inizia Luisa, con le frecce d'amore.
Il mio volo nel Volere Divino continua, mi sembra che non faccia altro che versare amore sulle creature, le quali, vedendosi così intensamente amate e non potendo contenere quest'amore sì grande, sentono il bisogno d'amare Colui che tanto le ama. Si può dire che l'amore Divino è tanto, che scuote, muove in modo irresistibile a farsi amare. Le frecce d'amore che Lui manda per ferire le creature, servono a loro, per frecciare Colui che le ha frecciate...." Luisa
Il tema dell'amore - negli scritti di Cielo - compare sempre. Gesù vuole che questo amore si riconosca, si accolga e si ricambi. Se Gesù queste immagini (vedi pezzo di brano sotto) vuol dire che possiamo usarle anche noi ma con prudenza.
"Figlia della mia Volontà, tu devi sapere che il nostro amore è tanto, che se nel nostro Essere Divino potesse entrare l'infelicità, l'irrequietezza, ciò che non può essere, l'Essere Divino si renderebbe l'Essere più infelice ed irrequieto...." Gesù
Gesù sta dicendo - in modo indiretto - e qua dobbiamo anche capire un'attimo i nostri temperamenti. Ci sono delle anime che hanno un cuore grande, che sono facili all'amore ed inclini all'amore - e se da una parte è un bene, dall'altro è possibile che se entra l'irriquitezza, la persona - più inclinata all'amore sarà - più sarà irrequieta (molto di più di chi invece è meno inclinato all'amore). Gesù riprende questo tema alla fine del brano - riprendendo il tema (dei primi 10 volumi, come ci si prepara a vivere nel Fiat supremo) rievocando le sue esortazione specie sulla pace e sul turbamento. Dove c'è il turbamento, Dio non c'è. La turbazione produce tanti danni ed è uno strumento su cui il maligno gioca tantissimo, le anime buone sono turbate attraverso gli scrupoli che hanno una forma non patologica, gestibile, possono arrivare ad un livello impressionante. Anche il timore eccessivo, noi dobbiamo sempre camminare con del timore santo, dobbiamo avere la sana diffidenza di noi stessi, ecc.. ma se questo diventa eccessivo può diventare un problema. Quando ci si turba si perde la lucidità mentale, ecc.., non sempre dietro al turbamento c'è il peccato. Quando il diavolo non riesce a farci fare peccati, abbassa gli obbiettivi e ci fa fare male il bene o non ce lo fa fare proprio il bene, tante cose belle che potremmo fare - tipo i giri - cerca di ostacolarci. Dobbiamo però metterci del nostro. Il don, per quanto ne ha potuto conoscere studiando ha capito che il turbamento deve stare lontano dalla nostra anima e quando una cosa ti turba tienila alla larga. Sapete quante vere o presunte rivelazioni, profezie stanno in giro? Un'autotreno. Dentro questo panorama, un sacco di gente scrive al don: ma cosa ne pensi di questa cosa? Il don dice che non è compito suo esprimersi su una faccenda che non conosce bene, ecc.. e tocca a noi fare il discernimento. Dentro un'anima turbata la voce di Dio è soffocata, non si sente. Cosa diceva Gesù? Pace a voi, pace a questa casa, ecc... la pace non è soltanto non litigare con qualcuno, la pace interiore, quella profonda, quella che è turbata dal peccato (ordinariamente) però è possibile anche che si stia in grazia e si stia turbati (come Luisa) per altre situazioni o preoccupazioni.
"...Quindi sii attenta, metti nelle mani del tuo Gesù le oppressioni, i fastidi, ciò che ti turba ed io li metterò nella luce e nel calore del mio Fiat, affinché restino bruciati e tu, sentendoti libera, seguirai più velocemente il volo nel mio Volere, né voglio che ti preoccupi, penserò io a tutto..." Gesù
Se una cosa ci turba, mettiamola nelle mani di Gesù perchè ci faccia stare tranquillo. E se è una cosa tossica, dalla quale devo stare alla larga la accontiamo. Se fosse una cosa necessaria alla nostra anima - Gesù te la farà arrivare in qualche altro modo, o te la riproporrà a suo tempo quando alcune cose non ti turberanno più ecc....quando vuole Lui. Vedete quanto è importante parlare con Gesù? Noi dobbiamo parlare con Gesù di tutto, delle nostre cose dobbiamo parlare con Lui. A Santa Faustina, una volta il Signore disse: tu non mi hai dato ancora tutta te stessa - e la santa inizia a turbarsi, inizia a pensare, ecc..... poi Gesù ritorna e ridice la stessa cosa...alla fine Gesù dice: lo sai cosa non mi hai dato? Non mi hai dato le tue miserie. E la santa è rimasta stupita, tu non mi parli dei tuoi problemi, turbamenti, ecc... perchè non parli con me? Gesù non ha bisogno di essere informato ma di essere coinvolto, ha bisogno di essere chiamato. Gesù le conosce come spettatore, ma non può entrare nella nostra vita senza che noi glielo abbiamo detto. Avete capito quant'è importante parlare con Gesù? Molte volte il diavolo ci porta dove vuole lui, ma se andiamo a parlare con Gesù, il diavolo è morto.
"...Quindi sii attenta, metti nelle mani del tuo Gesù le oppressioni, i fastidi, ciò che ti turba ed io li metterò nella luce e nel calore del mio Fiat, affinché restino bruciati e tu, sentendoti libera, seguirai più velocemente il volo nel mio Volere, né voglio che ti preoccupi, penserò io a tutto..." Gesù
La libertà dei figli di Dio è quel fatto interiore con cui tu ti senti non vincolato, non incatenato, oppresso da situazioni brutte, ecc... in cui Gesù non vuole che ci andiamo ad infilare. E' per questo che forse Gesù fa un richiamo ai primi volumi. Hai capito come il turbamento, oppressioni e fastidi e come ci incartiamo trattando male la gente...vai da Gesù, sbrigati prima che la situazione diventi pericolosa.
"..Ora figlia mia, il nostro Volere circola come sangue in tutti i cuori delle creature, in tutta la Creazione, non vi è punto dove non si trovi, la sua sede è estensibile dappertutto e col suo amore potente e creante come in un sol fiato, conserva e dà vita a tutto ed a tutti ed in ogni cosa svolge la sua vita d'amore. Sicché perché crea? Perché ama. Perché conserva e circola in tutti? Perché ama...." Gesù
Un filosofo (Hegel?) diceva che Dio deve creare qualcosa per esercitare il suo dominio e dimostrare di essere Dio. E' una bestemmia infinita. Dio non ha bisogno, per sentirsi Dio, di crerare delle creature su cui esercitare il suo dominio. Dio ha creato per amore, semplicemente per condividere con qualche creatura che fosse capace di conoscerlo la sua felicità. E di viverla in forma partecipata. E perchè conserva nell'essere? Perchè ci ama. E quando qualcuno entra in questo gioco (della dv) allora partono i giri senza problemi. Quando vediamo cose brutte, diciamo di essere peccatori, diciamo che riconosciamo il Suo amore e mettiamo una barriera amando Dio per tutti (nel divin volere).
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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