Gesù spiega a Luisa l'atto preventivo e l'atto attuale. Le parla della domanda di Pilato "che cos'è la verità" e le rivela le straordinarie risposte che Egli diede con la sua vita a tale domanda. L'eloquente silenzio di Gesù davanti a Erode. Libro di Cielo, Volume 14, 27 Maggio e 1 Giugno 1922, Mercoledì 23 Ottobre 2019
27 Maggio 1922
L’atto preventivo e l’atto attuale
Stavo pensando tra me: “Se è così grande un atto fatto nel suo Volere, quanti, ahimè! ne faccio sfuggire?” Ed il mio dolce Gesù, muovendosi nel mio interno, mi ha detto:
“Figlia mia, c’è l’atto preventivo e l’atto attuale. Il preventivo è quando l’anima, dal primo sorgere del giorno, fissa la sua volontà nella mia e si decide e si conferma di voler vivere ed operare solo nel mio Volere, previene tutti i suoi atti e li fa scorrere tutti nel mio Volere. Con la volontà preventiva il mio Sole sorge, la mia Vita resta duplicata in tutti i tuoi atti come in un solo atto e questo supplisce all’atto attuale. Ma, l’atto preventivo può essere ombrato, oscurato dai modi umani, dalla volontà propria, dalla stima, dalla trascuratezza e da altre cose, che sono come nubi innanzi al sole e rendono meno vivida la sua luce sulla faccia della terra. Invece l’atto attuale non è soggetto a nubi, ma ha virtù di diradare le nubi se ci sono e fa sorgere tanti altri soli in cui resta duplicata la mia Vita, con tale vivezza di luce e calore, da formare altrettanti nuovi soli, l’uno più bello dell’altro. Però tutti e due sono necessari, il preventivo dà la mano, dispone e forma il piano all’attuale; l’attuale conserva ed allarga il piano del preventivo.”
Questo brano è un passaggio fondamentale, Gesù insegna cos'è l'atto preventivo e l'atto attuale - operazioni imprescindibili per chi vuole vivere nella DV - esiste una forma estesa dell'atto preventivo e che serve a portare tutti i nostri atti nella nostra giornata compresi gli atti inconsapevoli (tra cui leggere,mangiare, ecc...). C'è tutto e va fatto all'inizio della giornata mettendo al sicuro tutti gli atti fatti nella giornata e in questo modo cerchiamo di coprire tutti gli atti.
(...Vieni, Divina Volontà, a pensare nella mia mente,
Vieni, Divina Volontà, a guardare nei miei occhi,
Vieni, Divina Volontà, ad ascoltare nelle mie orecchie,
Vieni, Divina Volontà, a parlare nella mia voce,
Vieni, Divina Volontà, a respirare nel mio respiro,
Vieni, Divina Volontà, a palpitare nel mio cuore,
Vieni, Divina Volontà, a muoverti nel mio moto,...)
Quanti palpiti facciamo al giorno? 60 palpiti al minuti ecc... (esempio) e stessa cosa vale per il respiro e quante volte respiriamo ed espiriamo nella giornata? Quanti passi facciamo nella giornata? Poi nello scrivere (vale anche la digitazione nelle tastiere).. ad operare nelle mie mani
Esempio: Da 60 a 90 bp al minuto per un'adulto (in media - poi cambia a seconda della condizione) quindi 60 minuti, in un'ora 3600 battiti e x 24 ore che fa 86.400 battiti per una giornata, di battiti di cuore portati nella dv e poi c'è tutto il resto (si potrebbe anche aggiungere Vieni Divina Volontà nel mio battere le ciglia, ecc...).
Vieni, Divina Volontà, a camminare nei miei passi, per andare in cerca di tutte le creature e chiamarle a Te.
Vieni, Divina Volontà, nel mio scrivere e scrivi la tua legge nell’anima mia,
Vieni, Divina Volontà, nel mio leggere ed imprimi le tue Verità, come vita nel mio cuore.
Vieni, Divina Volontà, ad operare nelle mie mani,
Vieni, Divina Volontà, a soffrire nel mio soffrire e, la mia anima unita con la tua Volontà, sia il Crocifisso vivente immolato per la gloria del Padre,
Vieni, Divina Volontà, ad offrire nel mio offrire, perchè tutto in me chieda al Padre la gloria e la santificazione delle anime.
Che significa ciò? Significa che se anche noi non ci pensiamo durante la giornata compiano atti involontari che vengono portati dentro la DV, ma la vita nella dv richiede anche degli atti volontari in cui noi chiamiamo la dv ad operare noi. Fatti gli atti, prodotti gli effetti. Gesù parla dell'atto attuale perchè cosa succede?
Oltre alle distrazioni bisogna metterci l'attenzione, se io guardo un'immagine impura (Dio non voglia) non è un'atto che non entra nella DV anzi mi fa uscire e l'attenzione che si deve avere nella giornata è il non uscire dalla dv e dobbiamo ravvivare i frutti dell'atto preventivo scegliendo delle azioni quando ci riusciamo (e più ne facciamo meglio è). Sono tante le circostanze, poi ci sono i giri, le fusioni ecc... e questo per quanto riguarda la base, dobbiamo essere seri, tutte le mattine e non aspettare un'ora (salvo urgenze) però l'Atto preventivo va fatto appena possibile.
NDR: il testo dell'atto preventivo lo si può reperire facilmente in rete o su facebook o a questo indirizzo
1 Giugno 1922
Che cosa è la verità
“Figlia mia, fu la prima volta nella mia Vita terrena che ebbi a che fare con un preside gentile, il quale mi domandò qual era il mio regno ed Io gli risposi: “il mio regno non è di questo mondo; se fosse di questo mondo, migliaia di legioni di angeli mi difenderebbero.” Ma con ciò aprivo ai gentili il mio regno e comunicavo loro le mie celesti dottrine, tanto che Pilato mi domandò: “Come, Re sei Tu?” Ed Io subito gli risposi: “Re Io sono e son venuto nel mondo ad insegnare la verità.” Con ciò, Io volevo farmi via nella sua mente per farmi conoscere, tanto che, come colpito, mi domandò: “Che cosa è la verità?” Ma non aspettò la mia risposta, non ebbi il bene di farmi capire, gli avrei detto: “La verità sono Io, tutto in Me è verità: verità è la mia pazienza in mezzo a tanti insulti; verità è il mio sguardo dolce fra tante derisioni, calunnie, disprezzi; verità sono i miei modi affabili, attraenti, in mezzo a tanti nemici, e mentre loro mi odiano, Io li amo e mentre vogliono darmi la morte, Io voglio abbracciarli e dar loro la vita; verità sono le mie parole dignitose e piene di sapienza celeste; tutto in Me è verità..." Gesù
Colloquio con Pilato ed Erode / Gesù ci dà anche un'esempio e stile oltre ad insegnarci delle cose. Se Gesù ha dato uno sguardo gentile, anche noi dobbiamo farlo. Se noi siamo testimoni della Verità (siamo cresimati) chi vede noi deve vedere Gesù (non nel senso fortissimo come Gesù - noi non possiamo dire di voler vivere nella DV (aspetto importante: non basta fare l'atto preventivo ed attuale, cioè se io vengo insultato e non ho pazienza (al contrario di Gesù) come posso assomigliare a Gesù? Che giova?
".. Pilato mi domandò con sincerità d’animo ed Io fui pronto a rispondergli, invece Erode mi domandò con malignità e per curiosarmi ed Io non risposi, sicché a chi vuole sapere le cose sante con sincerità, Io mi rivelo più di quello che si vuole; invece, a chi vuol saperle con malignità e per curiosare, Io mi nascondo e mentre loro si vogliono far beffe di Me, Io confondo loro e mi faccio beffe di loro. Ma siccome la mia persona portava con sé la verità, sicché anche innanzi ad Erode fece il suo ufficio, il mio silenzio alle domande tempestose di Erode, il mio sguardo modesto, l’aria tutta piena di dolcezza, di dignità, di nobiltà della mia stessa persona, erano tutte verità e verità operanti.” Gesù
Gesù lamenta il fatto che Pilato chiese cosa fosse la Verità ma non aspettò la risposta, noi quando chiediamo qualcosa dal Signore, dobbiamo avere la pazienza di aspettare la risposta.
Dalla nostra esistenza, gli sguardi torvi, sdegnati, cupi, di sufficienza, ironici, di disprezzo ecc.. dovrebbero sparire anche di fronte a chi ci insulta. Non hai risposto, ma lo sguardo? E Gesù dice che è dall'occhio che si vede cosa c'è nella tua anima, come guardiamo il prossimo? ("... e mentre loro mi odiano, Io li amo e mentre vogliono darmi la morte, Io voglio abbracciarli e dar loro la vita;..." pensa ad una persona se ti ha fatto del male, tu - in preghiera di fronte a Dio - sapresti dirgli: gli voglio bene, vorrei abbracciarlo // pensare: non lo voglio più vedere è volontà umana - se non arrivo qua (ad amare il prossimo) non ci dobbiamo scoraggiare e lasciare perdere anche se stiamo in alto mare. Però bisogna anche avere quella onesta, coerenza e consapevolezza è che la vita nella DV è essere un'altro Cristo. Fatti, non chiacchiere. A Gesù lo volevano ucciderlo e Lui voleva abbracciarli.
Ecco perchè i Santi dicevano guarda il Libro di Cristo, certo che la DV va oltre perchè ti mostra come Gesù operava nella Divinità, però dobbiamo continuare ad imitare la sua Santissima Umanità che rimane normativa. Come parla un figlio della dv? Non in maniera sbocacciata, certo che ci sono volgarità dovunque e sono pochissime le zone franche, le nostre parole devono essere piene di dignità (esclusione della volgarità - requisito essenziale, non basta questo). Come parliamo? Come lo diciamo? Ci sono delle espressioni sconvenienti, ci sono modo di rivolgersi per fare discorsi inutili o sciocchi, la chiacchiera non è abitudine di Figlio di Dio - è grande carità tenere la conversazione quando non si può parlare di cose elevate / magari interessarsi del prossimo, parlare del più e del meno (senza però scendere in cose basse). Tenere la conversazione è un'opera di carità -- dipende dal perchè l'ho fatto, è diverso chiamare un'amico al telefono e parlare di stupidaggini senza necessità. Noi dobbiamo imparare a fare discernimenti perchè Gesù - chi ama e conosce gli scritti della Valtorta, Gesù non ci andava per farsi una magnata ma era un momento di incontro con le persone. Gesù mangiava signorilmente e dignitosamente e si interessava del fabbro, del suo collega falegname senza mai esagerare - Gesù non era un taciturno - siccome sono un santo sto a testa bassa e non parlo con nessuno - poi Gesù si è fatto 40 giorni di penitenza nel deserto.
Cerchiamo di comprendere. E poi c'è Erode. Gesù ci sta dicendo come la Verità si vede dalla sua Persona - guardami e capirai. Noi dovremmo metterci in condizione di poter dare il buon esempio (meglio che lo dica Nostro Signore potrebbe dire ad altri: guarda come si comporta) // si potrebbe dire che la nostra vita è di buon esempio? - non è superbia - non dico sempre ma fondamentalmente la nostra vita è un'esempio? Magari non tutti arriveranno alle vette di Gesù ma c'è uno stile sostanziale e predominante.
"..invece Erode mi domandò con malignità e per curiosarmi ed Io non risposi, sicché a chi vuole sapere le cose sante con sincerità, Io mi rivelo più di quello che si vuole; invece, a chi vuol saperle con malignità e per curiosare, Io mi nascondo e mentre loro si vogliono far beffe di Me, Io confondo loro e mi faccio beffe di loro. Ma siccome la mia persona portava con sé la verità, sicché anche innanzi ad Erode fece il suo ufficio, il mio silenzio alle domande tempestose di Erode, il mio sguardo modesto, l’aria tutta piena di dolcezza, di dignità, di nobiltà della mia stessa persona, erano tutte verità e verità operanti.”
Le domande di curiosità a Dio non si fanno,non si va ad indagare al di fuori di quello che ci ha rivelato, la curiosità non è mai soddisfatta da Dio. Non ha detto una parola (Gesù) - erano domande fatte con malignità e per curiosare e Gesù dice a tutti: chi vuol sapere le cose sante per malignità e curiosarle Lui non gliele dice. In questa vita terrena non si fanno resoconti ma dopo sì. Anche da Erode c' stata la predica muta.
"..il mio sguardo modesto, l’aria tutta piena di dolcezza, di dignità, di nobiltà della mia stessa persona, erano tutte verità e verità operanti.” Gesù -- Gesù non faceva il marchese ma la nobiltà dei modi sono cose divine, c'è modo e modo di mangiare, modo nobile e signorile e modo grezzo e molto mondano quasi peccaminoso (strafogarsi, voracemente, ecc...) - noi lo ringraziando, con misura, senza voracità, con moderazione e mettendo i Ti Amo nel cibo. Chi incontra una persona che vive nella DV deve incontrare una persona di Cielo. Gesù non aveva vesti o posate d'argento (tratti non essenziali) ma si vedono dal comportamento e modi belli.
Evidente che c'è un distacco, chi è che vuole abbracciare chi lo vuole ammazzare? C'è un modo di essere divino e la differenza si vede e se non si vede vuol dire che siamo ancora molto umani e camminiamo.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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