giovedì 28 febbraio 2013

Monet - Renoir - Degas



Monet e i covoni. Sono uno dei più famosi quadri in serie come la stazione di Saint Lazare (1877) di cui ci sono 10 versioni. La stazione è stata definita come la cattedrale della modernità (già dipinta da Turner nel 1844 Pioggia, Vapore e Velocità). Le case sullo sfondo sono frantumate nella luce con un'effetto di dissolvenza alla Turner. Il soggetto del quadro è la luce che gioca con il fumo, la serie di quadri dello stesso soggetto sono ispirati alle stampe giapponesi (tipo le 36 vedute del Monte Fuji).

I covoni che Monet vedeva nei campi di Giverny (30) sono dipinti nelle diverse condizioni di tempo e di luce. le forme si dissolvono nella luce e nel colore. Questi quadri ispireranno l'arte astratta di Kandinsky che nel 1895 vedrà uno di questi covoni a Mosca tanto da rimanerne profondamente impressionato. Da lontano non capirà subito il soggetto ma rimane colpito dal colore, dalla potenza della pittura. Quell'episodio diventerà il punto di partenza per una ricerca della pittura che lo porterà all'astrattismo

Renoir e la Moulin de la Galette (1876)



Uno dei quadri più grandi dipinti dagli impressionisti all'aria aperta che rappresenta uno spaccato di vita contemporanea in un momento di svago e di divertimento dei giovani parigini durante la belle epoque. Il luogo è uno dei locali alla moda sulla collina di Montmartre ricavato da due mulini con una pista di ballo all'aperto. Renoir piazza il suo cavalletto per 6 mesi nel locale e molti suoi amici hanno posato per lui. I danzatori che fissano lo spettatore e un gruppo sulla destra sono persone assoldate. E' una scena corale: non c'è un centro e non c'è un soggetto principale. E' una scena concepita come un'istantanea fotografica con le figure troncate ai bordi. Renoir non usa il disegno ma usa il colore (tipo le chiazze di luce che simulano la luce che passa attraverso gli alberi). Renoir è stato definito il pittore della gioia di vivere perchè non ha mai dipinto un quadro triste.

Degas: l'assenzio (1866)



Degas fu l'unico tra gli impressionisti a dipingere soggetti sociali, l'altra faccia della società della belle epoque. Il pittore si ispira al bevitore di assenzio di Monet (1859 - tra l'altro l'assenzio era chiamato Fata Verde). La composizione del quadro è a zig-zag e i tavolini conducono il nostro occhio sulle due figure collocate in una zona decentrata. Le due figure sono una prostituta e un barbone in un bar con lo sguardo però perso nel nulla.

Il soggetto è la solitudine, l'incompatibilità, due vite perdute. E' un quadro di finzione perchè i due personaggi sono interpretati da una donna (Andrè) e da Desboutin (amico di Degas). Il quadro rappresenta un mondo alla rovescia perchè di fronte alla donna c'è un bicchiere di assenzio e di fronte all'uomo c'è il Mazagran (beverone per riprendersi dalle sbronze). E anche Picasso farà la sua bevitrice d'assenzio durante il periodo blu

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