sabato 14 dicembre 2019

La nostra volontà ci rende simili a Dio

Gesù rivela a Luisa come tutte le anime di ogni membro della razza umana fossero a Lui presenti durante l’ultima Cena. Gesù vuole l’alimento che può fornirgli la nostra volontà umana, che deve essere da noi ben conosciuta e apprezzata e che dobbiamo imparare ad esercitare bene e conformemente a quella Divina. Le verità che Gesù rivela devono essere masticate e digerite per formare il “sangue dell’anima”, ossia attentamente meditate e ritenute; altrimenti la vita della Divina Volontà non potrà formarsi nell’anima. Libro di Cielo, volume 13, 9-13 Ottobre 1921, Martedì 21 Agosto 2019

9 Ottobre 1921 Nell’uomo la volontà è ciò che più assomiglia al suo Creatore. La volontà umana è il deposito di tutto l’operato dell’uomo

Molti spunti di meditazione.

Figlia mia, mentre cenavo coi miei discepoli, non avevo solo loro intorno, ma tutta l’umana famiglia, avevo vicino a Me ciascuna creatura, le conobbi tutte, le chiamai per nome; chiamai anche te, ti diedi il posto di onore tra Me e Giovanni e ti costituii piccola segretaria del mio Volere e mentre dividevo l’agnello porgendolo ai miei apostoli, lo davo a tutti ed a ciascuno. Quell’agnello svenato, arrostito, fatto in pezzi, parlava di Me, era il simbolo della mia Vita e di come dovevo ridurmi per amore di tutti ed Io volli darlo a tutti come cibo prelibato che rappresentava la mia Passione, perché tutto ciò che feci, dissi e soffrii, il mio amore convertiva in cibo dell’uomo, ma sai tu perché chiamai tutti e diedi l’agnello a tutti? Perché anch’Io volevo il cibo da loro, ogni cosa che facessero volevo che fosse cibo per Me: Volevo il cibo del loro amore, delle opere, delle parole, di tutto.” Gesù

Gesù ci dice una buona notizia: Io e te (e gli altri membri della razza umana) che leggi eravamo presenti all'Ultima Cena e se Luisa stava al posto d'onore è lecito sperare che i figli della Divina Volontà stessero vicino a Gesù. Durante l'ultima cena prima di istituire l'Eucarestia ha consumato l'agnello pasquale consumato dagli ebrei prima dell'esodo. Era un agnello figurativo e Gesù è il vero agnello arrostito dal fuoco del suo amore infinito e fatto a pezzi subendo una violenza inaudita. Quell'ultima cena fu il compimento dei vecchi sacrifici e l'inizio dell'Eucarestia. Però Gesù spiega una cosa: una legge con il nostro rapporto con Dio. L'amore esige che entrambi si amino al massimo, ognuno gareggia per far star bene l'altro e si gode nel far felice l'altro e con Gesù è la stessa identica cosa. L'amore umano è l'immagine dell'amore sponsale di Gesù con ogni singola anima.

L'importanza della nostra volontà umana che ci rende simili a Dio, quando negli scritti (cosa fondamentalissima) si biasima la volontà umana Non in quanto facoltà spirituale creata da Dio perchè questa ci rende simili a Lui. Ma si biasima la volontà umana peccaminosa, la volontà umana che si oppone a quella Divina, in quanto vuole esercitarsi ed operare al di fuori o addirittura contro quella divina. Come si fa a vivere nella dv? Usando bene la volontà umana

"..Poi ha soggiunto: “La volontà nell’uomo è quello che più assomiglia al suo Creatore, nella volontà umana ci ho messo parte della mia immensità e della mia potenza e, dandole il posto d’onore, l’ho costituita regina di tutto l’uomo e depositrice di tutto il suo operato. Come le creature hanno le casse dove conservare la loro roba per tenerla custodite, così l’anima ha la sua volontà per conservare e custodire tutto ciò che pensa, che dice e che opera, neppure un pensiero sperderà. Ciò che non può fare con l’occhio, con la bocca, con le opere, lo può fare con la volontà, in un istante può volere mille beni e mille mali, la volontà fa volare il pensiero al Cielo, nelle parti più lontane e perfino negli abissi; si può impedire che l’uomo operi, che vede, che parli, ma tutto ciò lo può fare nella volontà e tutto ciò che fa e vuole, forma un atto e lo lascia in deposito nel suo stesso volere, oh! come la volontà si può estendere, quanti beni e quanti mali non può contenere? Perciò, soprattutto voglio il volere dell’uomo, perché se ho questo, ho tutto, la fortezza è vinta.” Gesù

Ti possono impedire di vedere o darti una coltellata, tagliarti le mani, la lingua ecc.. ma la volontà fino a quando noi non moriamo non ce la può toccare nessuno e con la volontà - cosa sono i giri? atti attuali? le fusioni? sono atti della nostra volontà - ma un'atto della nostra volontà rimane per sempre.

Io posso dire con un'atto della mia volontà (esempio) Gesù, mi fondo in te, prendo tutti gli atti che Tu hai fatto in tutto l'Universo, le Galassie, in tutte le stelle e dovunque e ti porto l'amore e la gloria nella divina volontà di tutto quanto l'Universo. Quanto ci ho messo? Le galassie sono cose enormi ma con la mia volontà raggiungo tutto in due secondi e porto tutto. Con la mia volontà posso in un'istante ricordare tutta la mia vita o ho avuto una sofferenza 10 anni fa? posso andarla a prendere e posso offrirla al Signore come se la stessi vivendo adesso / il Signore 2 anni fa mi ha fatto una grazia? Io posso riprendere quel momento, la rivivo e ne ringrazio il Signore come se la stessi vivendo adesso. Io con la mia volontà posso dire a Gesù: in questo momento ti voglio consolare, ti voglio nutrire del mio amore, ti voglio riparare (facendo una riparazione) fuso con la dv e voglio che questa penitenza sia offerta per tutti. Se non posso fare una penitenza, posso fondermi con la divina volontà e prendere tutte le penitenze di Gesù, della Madonna e di tutti quanti i Santi e farle mie adesso e offrirle al Signore nella dv. Gesto graditissimo al Signore. Dio, basta che voglia qualcosa ed è fatto. Comprendiamo bene quanto è importante la volontà umana

Noi saremo giudicati da Dio sui nostri atti volontari da Dio, pensiamo nella dv bisogna imparare a discernere i peccati di pensiero. Quando un pensiero mi frulla per la testa - un pensiero spontaneo non è un'atto volontario. Io posso volere pensare a qualcosa o ho un pensiero che mi frulla per la mente (frutto non della mia volontà) - ok - ma dopo posso decidere se assecondarlo e svilupparlo o no. Se è balordo lo si deve cacciare se è bello lo accolgo e lo coltivo. Molti atti della nostra volontà li compiamo senza rendercene conto. Gesù qua ci dice: la volontà contenere infiniti beni o mali, può essere un cibo prelibato o una coltellata per ferirlo o ucciderLo; tutto si gioca nella nostra volontà. Il libero arbitrio è stato dato agli esseri umani con ragione e noi continuamente stiamo esercitando la nostra volontà. Chi comprende bene e chi veramente ci entra alla grande, come faccio io a capire bene? (continua di sotto)

13 Ottobre 1921 Tutte le parole di Gesù sono fonti che portano e zampillano alla Vita Eterna

Non basta che leggi, non basta che tu ascolti questa meditazione tu le devi masticare tragurgitare e digerire per prendere la sostanza e prendere la massa del sangue

Figlia mia, ogni volta che Io ti parlo intendo aprire una fontanina nel tuo cuore, perché tutte le mie parole sono fonti che portano e zampillano alla Vita Eterna, ma perché si formino queste fonti nel tuo cuore, tu ci devi mettere anche del tuo, cioè, devi masticarle ben bene per poterle trangugiare nel tuo cuore ed aprirvi la fonte. Col pensarle e ripensarle tu formi la masticazione; quando le dici a chi ha autorità su di te e ti viene garantito che è parola mia, tu senza dubbio la ingoi ed apri la fonte per te e, nei momenti del bisogno te ne servi e bevi a larghi sorsi alla fonte della mia verità; con lo scriverle apri i canali che possono servire a chiunque vuole dissetarsi, per non morire di sete..." Gesù

Il processo dell'alimentazione, il cibo lo dobbiamo masticare perchè non ci passa intero per la gola e poi avviene il processo di trasformazione e diventa sangue ed energia e quello scarto viene espulso. E tutte queste cose dobbiamo farle altrimenti rimangono discorsi campati in aria. Con gli scritti non serve farsi l'overdose; leggiti un brano due brani massimo al giorno e meditali non di più. Non è semplicemente l'ascolto di una catechesi ma è una meditazione e bisogna portarsela in tutta la giornata. la Volontà umana è l'unica cosa nostra, la saluta è del Signore non nostra e così il benessere ecc.. i beni non sono nostri (la parabola del ricco stolto) cosa pensiamo di avere? il lavoro possiamo perderlo; una persecuzione potrebbe impedire ai sacerdoti di dire messa. La mia volontà potrei usarla anche in carcere e santificare ogni cosa in continuazione e capiamo perchè Gesù, in alcuni passi, dice (capiamo bene) la mia Volontà è più dei Sacramenti: certo che la Messa è la cosa più grande che esista nell'Universo, ringraziamo il Signore se ci possiamo andare tutti i giorni ma non è garantito in eterno. E se non ci potessi andare? Se non dipende dalla mia volontà avrai altro che ti garantisce la Santità, la Volontà divina la trovi dovunque e in ogni istante posso baciare le piaghe di Gesù ecc.. in qualunque momento. Questo è un punto fondamentale non soltanto nella vita nella dv ma in generale; gli uomini fanno una montagna di atti volontari sconsiderati perchè non sono riflessivi, non entrano in sè stessi, non ascoltano la propria coscienza, non sanno confrontarsi con Gesù, ecc.. che sono operazioni volontarie.

(Luisa)"..Ora, mentre scrivevo, pensavo tra me: “E’ da un po’ di tempo che il mio dolce Gesù non mi parla della sua Santissima Volontà, ma di altre verità, io mi sento più portata a scrivere sul suo Santissimo Volere, ci sento più gusto e come se fosse cosa esclusivamente mia e mi basta il suo Volere per tutto.” Ed il mio sempre benigno Gesù, nel venire, mi ha detto: “Figlia mia, non ti devi meravigliare se provi più gusto e ti senti più portata a scrivere sul mio Volere, perché sentire, dire, scrivere sul mio Volere è la cosa più sublime che può esistere in Cielo e in terra, è quello che più mi glorifica e prende tutti i beni insieme e tutta la santità d’un colpo, invece le altre verità racchiudono ciascuna il suo bene distinto, si bevono a sorsi a sorsi, si salgono scalino a scalino, si adattano al modo umano, invece la mia Volontà, è l’anima che si adatta al modo divino, non sono sorsi che si bevono, ma mari; non scalini che si salgono, ma voli che prendono d’un batter d’occhio il Cielo, oh! la mia Volontà, la mia Volontà! Solo al sentirla da te mi porta tanta gioia e dolcezza e, sentendomi circondato dalla mia Volontà che contiene la creatura, come da un’altra mia immensità, sento tanto gusto che mi fa dimenticare il male delle altre creature, perciò devi sapere che grandi cose ti ho manifestato sulla mia Volontà; ma, non le hai ancora masticate bene e digerite, in modo da prendere tutta la sostanza, da formare tutta la massa del sangue dell’anima tua. Quando avrai formato tutta la sostanza, tornerò di nuovo e ti manifesterò altre cose più sublimi della mia Volontà e mentre aspetterò che tu digerisca bene, ti terrò occupata sulle altre verità che mi appartengono in modo che se le creature non si vogliono servire del mare, del sole della mia Volontà per venire a Me, si possano almeno servire delle fontanine, dei canali per venire a Me e prendere, per loro bene, le cose che mi appartengono.” Gesù

Noi possiamo sognare o avere l'ardire di pensare (e ce lo consente Gesù) di far dimenticare a Gesù - per qualche secondo, minuto o ora ecc.. - il mare delle altre creature. Lo possiamo fare se lo vogliamo. Mastica (Gesù dice), scrivere e parlare della dv significa non rimanere nel proprio egoismo. Perchè queste verità producano vita in te le devi digerire e masticare e questo vale per tutti e poi chi è chiamato alla Missione di far sgorgare delle sorgenti, vuol dire che qualche anima troverà l'acqua per la vita eterna. I sacerdoti che sono incaricati di diffondere questa divina dottrina perchè se non lo fanno chiudono delle fonti anche per gli altri. Non tutti sono obbligati ma chi lo desidera deve avere la possibilità. Questo valeva per Luisa ma anche per noi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 13 dicembre 2019

Il punto nero del peccato e il mare della Divina Volontà

Gesù mostra come il peccato trasformi l’uomo in un essere orribile, diffusore solo di male e di tenebre e peggiorandolo in tutte le sue dimensioni comportamentali. Il contrario avviene nell’anima in grazia: essa può essere come un uccello del cielo, se segue la via umana di santificarsi nelle virtù; oppure un pesce del mare se si immerge nel mare del Divin Volere e, vivendo l’eroismo di virtù divine, si libra alle vette della santità. Libro di Cielo, volume 13, 28 Settembre - 6 Ottobre 1921, Lunedì 19 Agosto 2019

28 Settembre 1921 Gesù è luce e tutto ciò che da Lui esce è luce che, diffondendosi in mezzo a tutte le creature, si sostituisce come vita di ciascuna di loro

6 Ottobre 1921 Il peccato è il punto nero dell’uomo, ma lo stato di grazia e di operare il bene è il punto luminoso dell’uomo

Nel primo brano con un'immagine stupenda, Gesù ci fa comprendere le cose spirituali con le cose materiali e noi dovremmo cercare di fare lo stesso. Quando andremo nel mare avremo modo di rievocare ciò che si legge qua (il mare della Divina Volontà) o anche chi andrà tra i monti si potrà immergere negli atti di divina volontà (Fiat Creante).

Figlia mia, Io sono luce eterna e tutto ciò che da Me esce è luce, sicché non è il solo mio palpito che sprigiona luce, ma ogni mio pensiero, respiro, parola, passo, ogni goccia del mio sangue sprigiona da Me luce che diffondendosi in mezzo a tutte le creature, si sostituisce come vita di ciascuna di esse, volendo il ricambio delle loro piccole luci, perché anche loro sono luce, essendo anch’esse sprigionate dalla mia stessa luce, ma il peccato converte in tenebre l’operato della creatura. Figlia mia, amo tanto la creatura che la concepii nel mio alito e la partorii sulle mie ginocchia, per farla riposare sul mio seno e tenerla al sicuro, ma la creatura mi sfugge ed Io non la sento nel mio alito né la trovo sulle mie ginocchia, per cui il mio alito la chiama continuamente e le mie ginocchia sono stanche d’aspettarla e la vado fiutando dappertutto perché ritorni a Me. Ah! a quali strette di dolore e d’amore mi mettono le creature!” Gesù

Gesù parte da una constatazione o un'avvertimento. Gesù si definisce Luce eterna (Io sono Luce del Mondo nel Vangelo di San Giovanni) e nel Vangelo ci dice risplenda la vostra luce per opere buone. Se noi siamo in comunione con Gesù, se noi siamo luce tutto quello che facciamo è luce. E' un termine misterioso che non si può comprendere in modo terreno, forse potremmo parafrasarlo con bellezza, ordine, ecc.. una persona è luce nel modo di comportarsi, nel tratto, nel modo di stare a tavola, di guidare, ecc.. luce significa si avverte la gradevolezza in tutto ciò che fa ed è (anche nei pensieri - belli, edificanti, ecc.. allontana da sè i pensieri brutti ed è capace di discernere i pensieri). Se non c'è un'estrema attenzione ai propri pensieri e se non si confessano i peccati di pensiero la nostra vita nella DV è ancora in una fase molto embrionale, (fare una cosa per averne un tornaconto, un pensiero cattivo sul prossimo, una mormorazione sull'operato di Dio tipo Israele nel deserto, di superbia, nei confronti di giudizio nel prossimo). Dire i peccati di pensiero in confessione è difficile perchè fa uscire la parte peggiore di noi - non sono solo pensieri impuri ma sono infiniti. Gesù ha ricevuto tre coronazioni di spine per ripararli e la Chiesa ci mette in bocca a Messa (ho peccato in pensieri, parole, opere ed omissioni).

Figlia mia, non solo il peccato è brutto, ma orribile, è il punto nero dell’uomo! Mentre pecca l’uomo subisce una trasformazione brutale, tutto il bello che gli ho dato si copre d’una bruttezza orribile a vedersi e non solo il senso che pecca, ma tutto l’uomo corre questo pericolo, sicché, peccato il pensiero, il palpito, il respiro, il moto, il passo; la volontà trascina l’uomo ad un sol punto e da tutto il suo essere manda fitte tenebre che lo accecano ed un’aria velenosa che lo avvelena, tutto è nero intorno a lui, tutto è micidiale e chiunque a lui si avvicina si mette in uno stato pericoloso, orribile e spaventoso, tale è l’uomo nello stato di peccato.” Gesù (2° brano)

Un peccato di pensiero ti fa trasformare in un bruto. Mettiamocelo bene in testa, di più. Tutto il bello che abbiamo si corrompe, il peccato è una deformazione colpevole della bellezza che Dio ci ha dato e tutto l'uomo si corrompe perciò un goloso,un'accidioso, un lussurioso, un avaro ecc... diventa un mostro, uno che pensa sempre malamente sempre a criticare e a mormorare, sempre a maledire giudicare in continuazione questi sono mostri e come sempre questa bellezza o bruttezza si riverbera nell'esterno. Se noi ci vediamo bruttarelli (non nel senso estetico della persona) ma nella globalità vuol dire che siamo abbastanza ancora immersi forse nel peccato involontario del quale non si è presa coscienza ma anche quello è una bruttura che ci deforma. I padri della Chiesa insegnavano di studiare (non per giudicare) i tratti comportamentali delle persone (studiare i modi, i gesti ecc.. ) perchè da quello si comprende benissimo lo stato di un'anima. Come parlavano Gesù o Maria? tono alto o basso? in modo tumultuoso o essenziale? Gesù o la Madonna sbraitava ed urlava? Qualche volta Gesù ha alzato la voce ma lo faceva in modo straordinario quando la Divina Sapienza gli ha dato coscienza di farlo. Come camminavano Gesù e Maria? Se uno si studia l'ascetica un giorno c'erano delle indicazioni, come ti vesti? il vestito è un linguaggio eloquentissimo che fa capire chi siamo, è la fotografia della nostra persona. Studiare ed osservare il prossimo non è giudicare, quasi sempre la persona che si comporta in un certo modo quasi sempre non si rende conto di ciò che si comprende dal suo comportamento, il giudizio è attribuire ad una persona un'intenzione nota di fare qualche cosa di male. Lo studio dei comportamenti nostri non è un giudizio ma comprensione delle dinamiche profonde del nostro agire che sono ignote alla maggioranza delle persone. Se io dico "quello è un ladro" è un giudizio, vuol dire che sa che è coscientemente che fa quella cosa e io attribuisco l'intenzione pur non conoscendola. Solo Dio può giudicare.

Il produce nero intorno a sè e si avvelena intorno sè. Sono parole di Gesù ma sono parole riscontrabili in tutta la spiritualità cattolica (i grandi maestri di ascetica ecc....) tutti dicono le stesse cose.

Se orribile è l’uomo nello stato di colpa, è pure bello nello stato di grazia e di operare il bene; il bene, fosse anche il più piccolo è il punto luminoso dell’uomo; mentre l’uomo fa il bene subisce una trasformazione celestiale, angelica e divina; il suo buon volere trascina tutto il suo essere ad un punto solo, sicché bene è il pensiero, la parola, il palpito, il moto, il passo, tutto è luce dentro e fuori di lui, la sua aria è balsamica e vitale e, chiunque s’avvicina, si mette al sicuro. Com’è bella, graziosa, attraente, amabile, speciosa, l’anima in grazia nel fare il bene, tanto che Io stesso ne resto innamorato, ogni bene che fa è una sfumatura di bellezza di più che acquista, è una somiglianza di più col suo Creatore che lo fa distinguere per suo figlio, è un potere divino che mette al traffico. Tutti i beni che fa sono porta voci tra il Cielo e la terra, sono le poste, i fili elettrici che mantengono le comunicazioni con Dio.” Gesù

La Grazia trasforma la persona in maniera bellissima a differenza del peccato. Ogni minimo bene che si faccia. Discorso speculare. Se siamo poco aggraziati è un problema e se siamo poco attraenti nel senso che l'anima che fa il bene contagia attira non allontana. L'amabilità, ci si sta volentieri e si ricerca la sua compagnia. Un'anima buona non può essere antipatica, sarà invisa agli operatori del male ma quando non c'è una compromissione nel male e il peccatore la cerca per avere luce. Anima speciosa, una bellezza speciale e Gesù ne resta innamorato. L'anima santa nella lettura spirituale perchè vola..ma se potesse parlare..

".. Se invece si domandasse agli uccelli, questi risponderebbero: “conosciamo le piante, le altezze degli alberi, i fiori, i frutti.” Essi direbbero quante fatiche fanno per trovare un seme per nutrirsi, un nascondiglio per ripararsi dal freddo, dalla pioggia.." Gesù

Questa è la santità delle virtù classica senza attivare quella grande risorsa che è la Divina Volontà. L'anima aiutata dalla grazia con i propri sforzi cerca di liberarsi dal groviglio dei peccati e male passioni. E' un cammino faticoso. Ma nella DV..

(Luisa) "..Onde, dopo ciò, ho sentito parlare dell’umiltà ed io sono convinta che questa virtù non esiste in me, né io penso mai; quando è venuto il mio dolce Gesù gli ho detto la mia pena e Lui mi ha detto: “Figlia mia, non temere, Io ti ho cresciuta nel mare e chi vive nel mare non se ne intende di terra. Se si volesse domandare ai pesci come è la terra, come sono i suoi frutti, le piante, i fiori, se avessero ragione risponderebbero: noi siamo nati nel mare, viviamo nel mare, l’acqua ci nutre e se gli altri esseri restano affogati, noi invece guizziamo, il mare ci dà la vita e se agli altri esseri gelerebbe il sangue nelle vene, a noi dà il calore. Il mare è tutto per noi, ci serve di stanza, di letto, passeggiamo, siamo i soli esseri fortunati che non dobbiamo affaticarci per trovare cibo; tutto ciò che vogliamo è pronto, a nostra disposizione, sicché possiamo parlare del mare, non della terra; la sola acqua ci serve di tutto e in essa troviamo tutto..." Gesù

Il pesce sta riparato ed è il suo habitat ed è un'immagine che più ci si addentra nella dv più si comprende. Attenzione ad un passaggio: nella mia Volontà

"..se l’acqua serve e fa tanti diversi uffici ai pesci: di cibo, di calore, di letto, di stanza, di tutto, molto più lo può fare in modo più mirabile la mia Volontà, anzi nella mia Volontà le virtù si trovano in grado più eroico e divino. La mia Volontà assorbe tutto e liquefà tutto in Sé e l’anima resta assorbita nella mia Volontà, di Essa si ciba, in Lei cammina, solo Lei conosce e le basta per tutto, si può dire che tra tutti è la sola fortunata che non deve mendicare un pane, no, perché l’acqua della mia Volontà la inonda di sopra, di sotto, a destra e sinistra e, se vuole il cibo, mangia, se vuole la forza, la trova, se vuol dormire trova il letto più soffice per riposarsi; tutto è pronto a sua disposizione.” Gesù

Quindi la vita nella DV significa esercizio eroico e divino delle virtù, ogni tanto da alcuni ambienti, c'è una sorta di snobismo nei confronti di questi scritti. Nella DV si viaggia su uno yacht non su una barca a remi, (nel viaggio verso la santità) il lusso degli yacht può essere una metafora. Mano a mano che entra nella nostra vita la DV abbraccia ogni minimo atto divinizzandolo e non soltanto rendendolo virtuoso e quando un'anima sta dentro questo mondo è come un pesce nell'acqua o come un sole senza il bisogno di essere illuminato da nessuno - senza nessun pensiero di superbia - significa:

Gesù dice a Luisa (che stava pensando che gli mancava l'umiltà - inizio brano) di stare tranquilla perchè la superbia non entra in un'anima che vive nella dv. Non si pone il problema e non nascono cose di questo genere ecco perchè è una vita straordinaria dove Dio con tutta la sua potenza e grazia è a nostra disposizione.

MEDITAZIONE SULLA DV DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 12 dicembre 2019

La nuova gerarchia dei santi nel Divin Volere

Gesù rivela che unico intento della Madonna è fondare il regno della Divina Volontà sulla terra e per fare questo sarà da Lei formata una nuova gerarchia sul modello dei nove cori degli angeli, a cui apparteranno tutti i suoi figli formati da Lei per vivere nella Divina Volontà. L’immenso e infinito amore di questa Divina Creatura per ogni singola anima e il suo volere di vedere raminghi e infelici i suoi amatissimi figli (Volume 35, 9 Agosto 1937). Meditazioni del sabato, giorno che la Chiesa dedica alla Madonna, tratta dai brani dedicati alla Divina Maria del Libro di Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta, Sabato 17 Agosto 2019

9 Agosto 1937 Prodigi d’amore nel Volere Divino. Come duplica il suo Amore per farsi amare col suo stesso Amore. Come la Regina del Cielo formerà la nuova gerarchia nella sua eredità

La meditazione è stata fatta nell'Ottava dell'Assunzione e i devoti della Madonna fanno festa con Lei, contemplano il capolavoro del Signore entrato in cielo. Oggi abbiamo saputo una cosa che non è tanto chiara: la Madonna vuole solo una cosa: formare il regno della Divina Volontà sulla Terra, è il suo compito. Gesù negli scritti parla tanto del suo Regno che verrà e che si vedrà e qua dice chi lo formerà e chi si è preso l'incarico di formarlo. Tutte le apparizioni mariane, anche se la Madonna non ne parla in modo diretto, hanno lo scopo di formare le anime fotocopie della sua che vivano in questo regno. Solo così si può essere perfettamente felici come Lei è e come Lei vorrebbe che fossimo tutti; se in Cielo si potesse soffrire la Madonna avrebbe dolori immensi vedendoci così lontani dal volere di Dio, con quella vita brutta e piena di ogni male.

La Madonna possedeva la vita del FIAT DIVINO, dev'essere chiaro. La Vita nella DV è una vita da possedere - non è semplicemente fare la DV in ogni modo che si sa. No, qui si tratta di possedere una vita, di fare in modo che gradualmente che la DV - immaginiamo una pianta che cresce e produce i suoi frutti è solida. Vivere nel FIAT vuol dire non solo fare la Volontà di Dio (dobbiamo sempre crescere di più nel fare la Volontà di Dio ed evitare il più possibile di fare atti propri della nostra volontà) però ci sono una serie di operazioni spirituali interiori da moltiplicare (atti, giri e crescita di conoscenze e comprensione di questo mondo) è come un cantiere: i lavori devono essere fatti tutti quanti, più se ne fanno prima si arriva e meno se ne fanno più imperfetto e più tardi viene il lavoro. Per costruire una casa ci vogliono tutta una serie di operazioni (tubi, mura, finestre, ecc...) e perchè la Vita nella DV sbocci in noi dobbiamo moltiplicare le sorgenti (senza farci venire l'ansia) che fanno venire questa vita dentro di noi. Altrimenti, se me ne scordo, non ci sarà; quando l'anima incomincia a mettere in campo tutte queste cose è la prima ad accorgersene e lo avverte da sola in tantissimi particolari. E la Madonna ha questo compito e formare una nuova gerarchia.

".. Ed è tanto il nostro Amore per Lei, che come Noi abbiamo la gerarchia degli angeli nel Cielo, la diversità degli ordini dei santi, così la Celeste imperatrice, essendo l’ereditiera della grande eredità della nostra Volontà, quando questo regno si formerà sulla terra, la gran Signora chiamerà i suoi figli a possedere la sua eredità e Noi le daremo la grande gloria di farle formare la nuova gerarchia, simile ai nove cori degli angeli, sicché avrà il coro dei serafini, dei cherubini e così di seguito, come pure formerà l’ordine dei santi vissuti nella sua eredità e dopo che li avrà formati in terra, li trasporterà nel Cielo, circondandosi della nuova gerarchia, rigenerati nel Fiat Divino, nel suo stesso Amore, vissuto nella sua eredità. ..." Gesù

Ci sono 9 cori angelici in Cielo e ciascuno di questi cori - come spiega San Tommaso d'Aquino - è disposto gerarchicamente all'interno: il primo dei serafini è più grande dell'ultimo di essi. E' un mondo impressionante quello degli angeli e ci sarà uno o una che sarà il numero 2 ecc.. e san Tommaso dice che l'ultimo degli Angeli è infinitamente superiore al primo degli esseri umani. Qua c'è l'eco degli scritti del Monfort che dice che la Madonna ha ricevuto dal Signore l'ordine di formare quella schiera di grandi santi della fine dei tempi mai visti nel corso della storia che porteranno tanto di quel bene che non si era mai visto. Informazione perfettamente congruente. E se li porterà in cielo e saranno il corollario della Madonna, saranno super mariani e saranno coloro che avranno dato alla Madonna la gioia che si possa dare: aver vissuto quasi come Lei (in modo simile) nella DV e Dio sarà glorificato. E questa sarà la sua gerarchia personale della Madonna.

"..perché la Sovrana Signora ha la sua gerarchia come l’abbiamo Noi, molto più che la nostra sarà sua e la sua nostra, perché tutto ciò che si fa nel nostro Volere è inseparabile.." Gesù

Chi sono coloro che sono Totus Tuus? quelli che vivono come vissuti come la Madonna. Significa che per tutta l'eternità, le anime amanti della Madonna, si avrà un posto ben specifico nel cuore della Madonna. Quanta gente dovrebbe far parte di questa schiera secondo il cuore di Maria? tutti.

"..Se tu sapessi quanto questa Celeste Regina ama le anime! Essa, copia fedele del suo Creatore, guarda in Se stessa e trova i suoi mari d’Amore, di Grazia, di Santità, di Bellezza, di Luce, guarda le creature e vuol dare tutta Se stessa con tutti i suoi mari, affinché possiedano la Mamma con tutte le sue ricchezze. Vedere i figli poveri, mentre la Madre è così ricca e solo perché non vivono nell’eredità della Madre, è un dolore, li vorrebbe vedere nei suoi mari d’Amore, che amassero il loro Creatore come Lei lo ama, nascosti nella sua Santità, abbelliti con la sua Bellezza, pieni della sua Grazia e, non vedendoli, se non fosse nello stato di gloria dove le pene non hanno luogo, per puro dolore sarebbe morta per ciascuna creatura che non vive nel Voler Divino..." Gesù

Dio ama immensamente ciascuna delle sue creature, siamo noi ad allontanare il Signore e a renderci orribili e deformi. Per quanto sta in Dio, ogni anima è un tesoro preziosissimo è chiaro che nonostante questo esiste la reale possibilità e drammatica della dannazione che è l'attestato della follia dell'umana volontà simile alla follia esecrabile del maligno. Anche la Madonna ama queste anime e vuole dare tutta sè stessa.

"..Perciò Lei prega incessantemente, mette in preghiera tutti i suoi mari, per impetrare che la Divina Volontà si faccia come in Cielo così in terra. E’ tanto il suo amore, che in virtù del nostro Volere si biloca in ciascuna creatura per preparare l’interno delle loro anime, se le affiata al suo cuore materno, se le stringe fra le sue braccia, per disporle a ricevere la Vita del Fiat Supremo ed oh! come prega in ciascun cuore la nostra Maestà adorabile dicendoci: “Fate presto, il mio Amore non può più contenersi, voglio vedere i figli miei vivere insieme con Me in quella stessa Volontà Divina che forma tutta la mia gloria, la mia ricchezza, la mia grande eredità, fidatevi di Me ed Io saprò difendere tanto i figli quanto la stessa Volontà vostra che è pur mia.” Gesù

Dovremmo meditarli. Se io vivo nella DV dovunque mi giro amo Dio in tutti e in tutto. Amo il prossimo, amo anche santamente mè stesso (c'è un'amore santo vuol dire cura della nostra anima e non giudicarsi violentemente ma portarli dal confessore - ne abbiamo fatte tante? Gesù ci vuole perdonare ma senza avere quelle forme brutte di disprezzo verso noi stessi e verso il prossimo). Mari d'amore, di Grazia (santificante e i modi aggraziati dei figli della DV.

"..Se tu sapessi quanto questa Celeste Regina ama le anime! Essa, copia fedele del suo Creatore, guarda in Se stessa e trova i suoi mari d’Amore, di Grazia, di Santità, di Bellezza, di Luce, guarda le creature e vuol dare tutta Se stessa con tutti i suoi mari, affinché possiedano la Mamma con tutte le sue ricchezze. Vedere i figli poveri, mentre la Madre è così ricca e solo perché non vivono nell’eredità della Madre, è un dolore, li vorrebbe vedere nei suoi mari d’Amore, che amassero il loro Creatore come Lei lo ama, nascosti nella sua Santità, abbelliti con la sua Bellezza, pieni della sua Grazia e, non vedendoli, se non fosse nello stato di gloria dove le pene non hanno luogo, per puro dolore sarebbe morta per ciascuna creatura che non vive nel Voler Divino.." Gesù

Il donarsi gratuitamente, essere grato a chi ci fa beneficio. Poi mari di santità vera, la Madonna forma i santi veri non taroccati e sono santi belli. Un'anima mariana è un'anima bella, una bellezza anche dei tratti esteriori. Io posso non avere una dotazione naturale migliore (struttura fisica) però una vita santa rifluisce in tutti i nostri tratti in modo misterioso. Alcuni santi non particolarmente graziati da una bellezza esteriore però quella interiore li faceva belli anche se erano oggettivamente non belli. Quindi un'anima che vive nella DV è bella, quando una cosa è oggettivamente bella è bella. Una bella donna o un bell'uomo. E di Luce, essere luce, essere portatore della luce della verità, delle buone opere e della speranza. E quando non li vede la Madonna sarebbe morta di dolore per ciascuna creatura che non vive nel DV e si prende cura di tutti.

"..Perciò Lei prega incessantemente, mette in preghiera tutti i suoi mari, per impetrare che la Divina Volontà si faccia come in Cielo così in terra. E’ tanto il suo amore, che in virtù del nostro Volere si biloca in ciascuna creatura per preparare l’interno delle loro anime, se le affiata al suo cuore materno, se le stringe fra le sue braccia, per disporle a ricevere la Vita del Fiat Supremo ed oh! come prega in ciascun cuore la nostra Maestà adorabile dicendoci:“Fate presto, il mio Amore non può più contenersi, voglio vedere i figli miei vivere insieme con Me in quella stessa Volontà Divina che forma tutta la mia gloria, la mia ricchezza, la mia grande eredità, fidatevi di Me ed Io saprò difendere tanto i figli quanto la stessa Volontà vostra che è pur mia.” L’amore di questa Celeste Regina e Madre è insuperabile e solo in Cielo si conoscerà quanto ama le creature e che cosa ha fatto per loro, il suo atto più esuberante, magnanimo e grande, è volere che possiedano il regno del mio Volere come lo possedeva Lei ed oh che farebbe questa Celeste Signora per ottenere l’intento! Anche tu, unisciti con Lei e prega per uno scopo così santo.” Gesù

La Madonna prega come se io fossi l'unica persona e fa di tutto per farmi vivere nella DV. L'amore di questa Celeste Regina li comprenderemo solo in Cielo. Se c'è una volontà è che le anime possiedono il regno della DV e per questo la Madonna farebbe qualunque cosa. Ricordiamo che dobbiamo ricorrere a Maria e la vera devozione alla Madonna (il Totus Tuus è il modo per entrare in quinta in esso) è l'imitazione.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 11 dicembre 2019

Non capiranno un’acca

Gesù parla con immagini e metafore dell'importanza di avere le debite disposizioni nei confronti della Divina Volontà, altrimenti non si capirà un'acca di quello che Lui dice. La sua santissima Umanità resta sempre passaggio obbligato per ogni santità, anche per la "santità delle santità" che è la vita nel Divin Volere. La Divina Volontà, per chi vive in essa, è come l'anima per il corpo. Libro di Cielo, volume 13, 23-27 Ottobre 1921, Mercoledì 14 Agosto 2019

23 Ottobre 1921 Le verità sul Divin Volere sono canali che si aprano dal mare della Divina Volontà a pro di tutte le creature

"..Perciò se le creature leggeranno queste verità e saranno indisposte non capiranno un’acca, resteranno confuse ed abbagliate dalla luce delle mie verità; per i disposti invece sarà luce che li rischiarerà e acqua che li disseterà, non vorranno distaccarsi giammai da questi canali per il gran bene che sentiranno e per la nuova vita che scorrerà in loro.." Gesù

Non capiranno un’acca degli scritti coloro che si accosteranno a queste verità indisposte cioè prevenuti, superficiali basti pensare alla parabola del seminatore. Gli incostanti sulla terra sassosa.

"..Il mio operato è comunicativo e sempre in atto, senza mai fermarsi, ma questi canali, dalle creature molte volte vengono infangati, altre volte vi gettano le pietre e l’acqua non scorre, scorre a stento, per cui non è il mare che non vuol dare l’acqua, né trova ostacolo nel penetrare ovunque, perché non è limpida ma è la parte delle creature che si oppone a sì gran bene..." Gesù

Le spine dell'inganno delle ricchezze e dei piaceri della vita o le prevenzioni a priori nei confronti delle rivelazioni private ( e/o di Luisa in particolare) o l'atteggiamento con cui noi ci disponiamo alle opere di Dio che intercettano misteriosamente la nostra vita è sintomatico ciò che noi siamo e di cosa scegliamo di essere. Tutto può sempre cambiare ed essere indirizzato verso altre mete a seconda di come noi ci orientiamo. In linea generale Gesù ribadisce in questi due brani che da parte dell'Altissimo c'è il desiderio di riempirci di ogni bene, vuole farci felici ma renderci capaci di fare ogni bene, di essere espressione della divina sapienza, misericordia ecc.. ma c'è sempre il contraltare: sono le creature che si oppongono al bene. Le creature infangate sono le persone ancora nel brago cioè i piaceri grossolani della vita specialmente quelli peccaminosi che è sterco nella peggiore delle ipotesi. Il brago è sterco misto a fango. Il nostro confronto con queste realtà è necessario. Infangati non si entra nel DV e se non siamo capaci di essere puri, temperanti, distaccati dalle ricchezze e dai beni (ci vuole un distacco profondo anche dalle affettività malsane, idolatriche che prendono il posto di Gesù ) e attenzione alle pietre cioè all'incostanza. E quando si diventa incostanti? Quando si ci disperde in tante cose, la vita interiore e la vita cristiana necessita di costanza e la prima cosa è trovare il tempo o blindare il tempo. Talvolta bisogna fare delle rinunce. Siamo sollecitati in modo incredibile dalle possibilità, adesso c'è il boom delle tv private. Se uno non è temperante ci passa le giornate intere di fronte alla tv e a guardare cosa? Noi abbiamo 24 h di tempo, siccome poi dobbiamo dormire, lavorare e mangiare, cosa sono le ore passate di fronte alla tv? sono pietre....devo capire che il tempo lo devo andare a trovare. Il primo agosto la Chiesa celebra la memoria di Sant'Alfonso Maria de Liguori che fece (tra le altre cose) il voto di non perdere tempo. Lui sapeva bene cosa faceva, si obbligò a non buttare, il tempo è denaro è vita o morte eterna. Un fattore importante (san Luca esorta a chiederci che rapporto abbiamo con i beni e soldi, come faccio a capirlo? faccio un conto approssimativo di quanti soldi mi sono passati per le tasche e quanti di essi li ho dati in elemosina e buone opere e quanti me li sono tenuti per mè e sperperandoli in cose inutili - vestiti presi e mai messi ecc...). Se non lo facciamo adesso ce lo fa il Signore - quante ore dedico al Signore? o quanti minuti? o quanti secondi? quanto al divertimento? per chi ce l'ha alla famiglia? quanto al mangiare? Perchè non dobbiamo mai correre il pericolo di provare a volare nella DV e magari siamo come le galline che svolazzano in maniera goffa e rimaniamo a terra. Gesù ha detto che non c'è santità che non passi per il porto dell'Umanità di Gesù.

".. E’ vero che il tuo principio fu il mare della mia Passione, perché non c’è santità che non passi per il porto della mia Umanità, anzi ci sono santi che restano nel porto della mia Umanità, altri vi passano oltre;.." Gesù

Cosa significa passare per l'Umanità di Gesù? Significa l'Imitazione di Cristo significa percorre le vie che tutti i santi hanno battuto che vanno ancora ribattute. L'aspirazione per chi vuole vivere nel dv è passare oltre, desiderio non mosso da strani desideri ma suscitati e provocati da Gesù. E anche Luisa ha iniziato dalla Passione di Gesù (vedi i primi volumi nei quali Gesù ha addestrato Luisa e servono per tutti). Dopo, quando? quando si fa l'atto di cessione dell'umano volere. Gesù poi ha fatto una serie di cose senza neanche dirlo a Luisa, dopo la decisione di dare a Gesù il proprio volere. Nessuno può viverlo con le proprie forze e metterlo in pratica perfettamente, noi siamo liberi di dargli il volere. Io posso liberamente se lo voglio, dire al Signore: io ho capito bene alcune cose, mi sono messo in ascolto, ci ho riflettuto, mi sono disposto e ci ho riflettuto: questa è una via di Cielo. Per quanto sta in me la mia volontà umana me la voglio mettere sotto i piedi, non la voglio più riconoscere dammi una mano perchè da solo non ce la farò mai. Bisogna dirlo davanti al Signore e non lasciare come un vago pensiero. Dopo ciò INRI Io Non Ritorno Indietro. Questa decisione è fondamentalissima perchè è da qua che si apre il percorso e poi a poco Gesù incomincia ad inoltrarla in questi mali a condizione che non ci si vada a peccare (lussuria, mi disperdo in cose inutili, esagero negli svaghi ecc... il Signore è contento che noi ci divertiamo e svaghiamo, non si può stare in continuazione in tensione. Anche imparare a divertirsi è dv secondo la Volontà di Dio e non come i mondani).

27 Ottobre 1921 La Divina Volontà dev’essere come anima al corpo

"..Ora, così voglio che la mia Volontà sia come anima al corpo; il corpo senza dell’anima è senza vita, anche se contiene tutti i sensi, ma non vede, né parla, né sente, né opera, è quasi una cosa inservibile e forse anche insopportabile, ma se è animato, quante cose non può fare? Ed, oh! quanti si rendono inservibili ed insopportabili perché non sono animati dalla mia Volontà, sembrano come quegli impianti elettrici senza luce, come quelle macchine senza moto, coperte di ruggine e di polvere e quasi impotenti al moto, ahi! come fanno pietà! Onde, ogni cosa che non è animata dalla mia Volontà è una vita di santità che viene a mancare, perciò voglio essere in te come anima al corpo e la mia Volontà farà nuove sorprese di creazioni, darà nuova vita al mio amore, nuove opere e maestria della mia sapienza e darà nuovo moto al mio potere, perciò sii attenta e lasciami fare, affinché compia il mio grande disegno: Che la creatura sia animata dalla mia Volontà.” Gesù

Quando si sfascia un'impianto elettrico tutto è desolato o una bella ferrari dismessa tutta arrugginita. Che ci faccio con una ferrari? O con un corpo inanimato. Per quanto possa essere pieno di muscoli o di intelligenza a nulla giovano le dotazioni naturali. Occorre una grande decisione e una grande operazione di sintonizzazione e via tutto quello che non mi consente di aprire perfettamente il cuore a ciò che riguarda la vita nella dv e poi cerchiamo di crescere in essa fino a quando (Gesù sa quando) riusciremo a produrre un'unione alla dv come la possiede la nostra anima con il nostro corpo.

MEDITAZIONE SULLA DV DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

lunedì 9 dicembre 2019

Fare la Divina Volontà e vivere in Essa

L'anima che si riversa nella Divina Volontà è "sentita" da Gesù dappertutto e gli dà un perfetto ricambio di amore. In che senso si devono intendere i "castighi" e i "flagelli". Fare la Divina Volontà, operare e vivere in essa è l'atto più sublime, nobile ed eroico che si possa compiere. Effetti della fusione della volontà umana nella Divina e riverberi di quest'ultima nell'anima. Riferimenti: Libro di cielo, Volume 12, 18 e 25 Luglio 1917. Catechesi sulla Divina Volontà "Fondersi nella Divina Volontà", Nona puntata puntata, Martedì 13 Agosto 2019

18 Luglio 1917 L’anima che vive nella Divina Volontà, vive in Gesù ed a sue spese

Continuando il mio solito stato, cercavo di riversarmi tutta nel santo Voler di Gesù e lo pregavo affinchè Lui si riversasse tutto in me, in modo da non sentire più me stessa, ma tutto Gesù; ed il benedetto Gesù è venuto e mi ha detto:.."

Luisa sta cercando di riversarsi di nuovo nel Santo Volere di Gesù, queste operazioni producono degli effetti che vanno al di là delle nostre capacità di comprensione. Qui Luisa fa riferimento ad un'espressione particolare che consiste nel sentire come lei spiega la presenza di Gesù in Lei è un fenomeno sensibile? mistico? riservato a lei? Non lo sappiamo ma prendiamo atto di questa realtà straordinaria e peculiare.

Figlia mia, quando l’anima vive della mia Volontà e tutto ciò che fa lo fa nel mio Volere, Io la sento dappertutto, la sento nella mente, i suoi pensieri scorrono nei miei e come Io diffondo la vita dell’intelligenza nelle creature, essa si diffonde insieme con Me nelle menti delle creature e, come vede che mi offendono, essa sente il mio dolore; la sento nel mio palpito, anzi vi sento un palpito in due nel mio cuore e come il mio amore si riversa nelle creature, essa si riversa insieme con Me ed ama con Me e, se non sono amato, essa mi ama per tutti, per contraccambiarmi nell’amore e mi consola; nei miei desideri sento il desiderio dell’anima che vive del mio Volere; nelle opere sento le sue, in tutto; sicché può dire che vive di Me, a mie spese.” Gesù

Sono espressioni molto forti che Gesù attribuisce a vivere nella Divina Volontà,generalmente quando Gesù vuol dare un'immagine integrale dice chi fa la mia Volontà e vive in Essa; perchè si produca questo fenomeno occorre operare in due modi: vivere nella Divina Volontà significa fare tutta una serie di operazioni soprannaturali (nel senso che producono conseguenze soprannaturali ma sono atti interiori della nostra volontà - cioè il riversarsi, il fondersi nella dv, il chiamare la dv (vieni dv a leggere ecc..), ma sopratutto senza dimenticare che la Divina Volontà bisogna farla. Questo processo della dilatazione sempre più progressiva nei campi in cui non facciamo la nostra volontà ma quella divina è un cammino non mai sufficientemente interrotto. Esempio: per qualche dispetto del diavolo o altro questa sera le connessioni internet non si riesce a stare connessi in continuazione - ci stanno questi problemi - io posso provare a dare qualche soluzione dopodichè bisogna dire un FIAT, fare un'atto di docile di presa di coscienza. E' andata così, nella vita quotidiana ci sono infiniti eventi di questo genere. Nel Vangelo del 13 agosto Gesù (Dal Vangelo secondo Matteo Mt 18,1-5.10.12-14 - «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me....) usa l'immagine del bambino. Il bambino non pensa e non deve decidere cosa deve fare perchè è abbandonato a Papà e Mamma, quando si arriva a questi stadi avanzati Gesù dice che si sente l'anima dovunque.

Gesù conosce tutti i pensieri ma questa è una vita di comunione e di fusione e "..e come Io diffondo la vita dell’intelligenza nelle creature, essa si diffonde insieme con Me nelle menti delle creature e, come vede che mi offendono, essa sente il mio dolore.." la mia intelligenza in qualche modo misterioso segue quella di Gesù, un momento in cui uno sente un malessere e sente una tristezza ma in realtà Gesù gli sta facendo sentire un'eco del suo dolore derivato da una profanazione.

".. se non sono amato, essa mi ama per tutti, per contraccambiarmi nell’amore e mi consola;.." quando si entra in questa forma di vita, tra gli effetti bellissimi è quello di dare una consolazione immensa a Gesù e fare atti immensi al posto di coloro che non lo fanno. Chi ama Gesù ha la possibilità con questi scritti di amarlo in modo immenso.

25 Luglio 1917 Gesù purifica l’anima per ammetterla a vivere nella sua Volontà

Premessa abbastanza delicata: Gesù fa riferimento (più volte) al tema dei cosidetti castighi che è un tema che va spiegato. Il termine castigo suona fastidioso letteralmente significa purificare, rendere casto. Significa che c'è una situazione di male e sporcizia che dev'essere ripulita; in teologia si parlava di pene medicinali. Se a me viene un tumore (esempio) per guarire da questa malattia io dovrò sottopormi a terapie dolorose perchè devo guarire. Il chirurgo o il medico che mi opera è buono o cattivo? E' buono anche se per curarmi deve farmi soffrire. L'alveo del discorso sia sempre questo, il cosidetto non significa che Dio punisca con un'atto volontario o peggio ancora abbia a che fare con il vendicarsi. Nella lettera agli Ebrei c'è scritto è per la vostra correzione che voi soffrite e si paragona il Signore ad un Padre che ama i suoi figli e quindi li corregge.

Le cose brutte che accadono (i flagelli) cosa sono? Per far capire: i flagelli sono nostre creazioni così come l'inferno. Chi ha prodotto l'inferno? Il diavolo con tutto quello che ha fatto e chi produce il male anche il male fisico e anche i cataclismi secondo l'insegnamento della Chiesa? la causa di tutto il male che c'è nel mondo è male prodotto dall'uomo. E questi guai ci ricadono addosso ma la Divina Misericordia interviene e dice no, impedisce al male che noi abbiamo prodotto di caderci addosso perchè ci vuole bene e ci vuole dare tempo. In alcuni tempi lascia - volontà permissiva - che tutto il male che noi stiamo combinando ci cada addosso. Per cercare attraverso questo di tirarci fuori dal male stesso in cui ci siamo cacciati e in cui con la sua Misericordia e dolcezza non è riuscita a tirarci fuori.

(Lamentazioni 3,33 33Poiché contro il suo desiderio egli umilia e affligge i figli dell'uomo.)

Dio non vuole vederci soffrire, il concetto dev'essere chiaro: un Padre che ha dei figli che devono essere tirati fuori dal male in cui si sono cacciati. Normalmente il Padre usa le buone maniere ma se viene costretto talvolta cambia. Quest'idea non possiamo bypassarla, possiamo cambiare il termine ma il concetto deve rimanere: siamo noi che inneschiamo il male. Il male produce il male, se tu fai il male starai il male.

Figlia mia, ti lamenti? Eppure è nulla ancora, verranno i grandi castighi, la creatura si è resa insoffribile, sotto i colpi si ribella di più, anzi non vuole conoscere la mia mano che colpisce, non ho altri mezzi da usare che sterminarla, così potrò togliere tante vite che appestano la terra e mi uccidono la crescente generazione, quindi non aspettare fine per ora, ma piuttosto altri mali peggiori, non ci sarà parte della terra che non sarà inzuppata di sangue.”Io, nel sentire ciò, mi sentivo lacerare il cuore e Gesù, volendomi sollevare, mi ha detto: “Figlia mia, vieni nella mia Volontà per fare ciò che faccio Io e nel mio Volere potrai correre a bene di tutte le creature e nel sangue in cui nuotano potrai salvarle con la potenza del mio Volere, in modo che me le porterai lavate dal proprio sangue, col tocco della mia Volontà.

Attraverso questa fusione si giunge ad intercedere ed operare per il bene delle creature.

Ed io: “Vita mia, sono tanto cattiva, come posso fare ciò?”E Gesù: “Tu devi sapere che l’atto più nobile, più sublime, più grande, più eroico è fare la mia Volontà ed operare nel mio Volere, quindi, a quest’atto che nessun altro potrà eguagliare, Io faccio pompa di tutto il mio amore e generosità e non appena l’anima si decide a farlo, Io, per darle l’onore di tenerla nel mio Volere, nel momento in cui i due voleri s’incontrano per fondersi l’uno nell’altro e farne uno solo, se è macchiata la purifico e se le spine della natura umana la involgono, le frantumo; e se qualche chiodo la trafigge, cioè il peccato, Io lo polverizzo, perché niente può entrare di male nella mia Volontà; anzi, tutti i miei attributi la investono e cambiano la debolezza in fortezza, l’ignoranza in sapienza, la miseria in ricchezza e così di tutto il resto. Negli altri atti rimane sempre qualche cosa di sé, ma in questi rimane spogliata di tutta se stessa ed Io la riempio tutta di Me.

Qui c'è da mettersi in ascolto e prendere atto: “Tu devi sapere che l’atto più nobile, più sublime, più grande, più eroico è fare la mia Volontà ed operare nel mio Volere, quindi, a quest’atto che nessun altro potrà eguagliare,.." quando si incontrano i due voleri? quando l'anima si decide a farlo. Come si entra in questo mondo? la prima cosa è conoscere questo mondo, una volta che si è compreso almeno i lineamenti essenziali la persona decide: lo voglio. Non una decisione di una mezz'ora ma intraprende questo cammino. Si incomincia questo santo viaggio dopodichè succeda quello che succeda si va avanti, se Gesù vede quest'anima decisa incomincia a fargli gustare già subito alcuni effetti: quali? Si avverte una purificazione interiore, quali sono le spine della natura umana? spine e cardi. Sono le male piante che escono dalla nostra natura malata: passioni, le male emozioni, i mali sentimenti i mali pensieri...le paure..quanta gente campa con paure fondate o non fondate e ci sono forme patologiche, angosce e ci stanno dei pensieri brutti e negativi, si vede sempre nero. Ira (passione), la lussuria e che è la prima che deve essere attaccata se ci si converte, i desideri non buoni: l'invidia, la superbia, una montagna di cose. Che succede quando si incomincia ad entrare in questo mondo (fare la dv e vivere in essa). esempio: se sei iracondo capisci che l'ira non la puoi assecondare solo che quando agisce una passione (è una cosa che subisco contro la mia volontà - arrabbiarsi è una cosa automatica io posso solo a controllarmi ecco perchè passione). Quando uno entra in questo mondo la passione inizia a spegnersi - se non mi ribolle più il sangue (esempio) - qualche rigurgito c'è ma la vivo in maniera differente. Chiodo cioè il peccato - attenzione peccato e divina volontà non possono andare - peccato qua inteso in senso stretto cioè volontario. E' chiaro che noi abbiamo i peccati di debolezza, di passione, di ignoranza e tutta una serie indefinita di imperfezioni volontarie ed involontarie e avremo sempre molto da usare il sacramento della Confessione. Immacolati come la Madonna non lo diventeremo mai (Vangelo San Giovanni - chiunque è nato da Dio non commette peccato perchè un germe divino dimora in Lui). Che significa? ma che il peccato volontario con piena avvertenza faccio una cosa proibita dal Signore - fosse anche dire una bugia- non lo faccio. Quando una persona va dentro nella DV il diavolo non lo può toccare, Dio è più forte del diavolo. Il diavolo lo guardi dall'alto in basso non con superbia ma si avverte questa sicurezza non perchè io faccio il gradasso ma perchè dentro di me ho chi distrugge il diavolo. Una delle prove che siamo entrati e che vogliamo entrare nella DV - negli scritti di Luisa si parla di volontà umana in senso negativo in quanto decaduta, in quanto di voler agire sempre in maniera autonoma da Dio, in quanto segnata dal peccato originale ecc.. - la nostra volontà di per sè è una cosa che ci rende uguali a Dio. Il proverbio volere è potere è vero certamente con l'aiuto di Dio - se tu vuoi entrare nella DV (le parolacce non si dicono - la Madonna e Gesù le avrebbero dette? loro sono vissuti nella DV - Luisa diceva le parolacce). Chi si converte con una forte motivazione si riesce a smettere dall'oggi al domani; se io ho ancora qualche compromesso con il peccato: 1) io nella DV non ci sto vivendo 2) io forse non ci voglio realmente vivere. Niente di male può entrare nella DV. E' meno difficile di quanto si pensi. Quando la nostra volontà è ferma e forte queste cose si fanno.

Non solo Gesù dice che purifica, frantuma e spolverizza i peccati ma i miei attributi investono l'anima e cambiano la debolezza in fortezza. Noi facciamo esperienza della debolezza umana, se tu incominci a sentirti forte cominciano ad essere convertire in forza le debolezza, anche la capacità di discernere i divini voleri inizia a raffinarsi, la miseria in ricchezza, ecc.. quindi con questa vita si attua quella che gli orientali chiamano la divinizzazione dell'uomo. L'uomo perde le caratteristiche umane in senso negativo e viene elevato sempre di più verso Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 8 dicembre 2019

Non ci si può prendere gioco di Dio

Gesù spiega il senso delle beffe e delle burle che ricevette davanti ad Erode, con esempi di attualizzazione molto, molto concreti. Spiega come Dio soffra di non poter dare alle creature l'abbondanza dei suoi beni perché nessuno li vuole. Considerazioni sui cattolici in politica. Il bene e il male non sono mai un fatto solo privato, ma hanno sempre conseguenze (positive o negative) sul nostro prossimo. Libro di Cielo, volume 13, 16-21 Settembre 1921, Martedì 13 Agosto 2019

16 Settembre 1921 Gesù nell’operare formava le nostre opere nel Divin Volere

Per chi prega le ore della Passione avrà riconosciuto il commento di una delle ore della Passione, qui abbiamo l'ora drammatica quando Gesù si trova nel palazzo di Erode nel quale viene burlato e ritenuto pazzo. Noi purtroppo e spesso dimentichiamo chi è il soggetto che sta subendo queste pene, l'intelligenza stessa (Dio). Debite lezioni: questo è il grande dovere che noi abbiamo e che si coltiva nel silenzio della meditazione. Le opere di Dio non sono mai chiare ed immediate, ci vuole attenzione e riflessione per comprenderne quel poco che si può. Gesù ci aiuta: farsi beffe di Dio. Quante gente si fa beffe del Signore. Per quel poco che riusciamo a capire facciamo tutto tranne il prendersi gioco di Dio. E Gesù fa esempi concreti, reali e diffusi.

"..se una persona si confessa e non mantiene i suoi propositi di non offendermi,.." Gesù

Quante confessioni fatte senza pentimento, spesso l'ignoranza nella fede è colpa grossolana, confessare sempre gli stessi peccati vuol dire pentimento zero vuol dire prendere in giro Gesù. Poi si passa ai sacerdoti.

"..se un sacerdote confessa, predica, amministra sacramenti e la sua vita non corrisponde alle parole che dice e alla dignità dei sacramenti che amministra, mi fa tante burle per quante parole dice, per quanti sacramenti amministra e, mentre Io nei sacramenti ridavo la vita novella, loro mi danno scherni, burle e, col profanarli, mi preparano la veste per vestirmi da pazzo; se i superiori comandano il sacrificio ai sudditi, la virtù, la preghiera, il disinteresse e loro conducono la vita comoda, viziosa, interessata, sono tante burle che mi fanno; se i capi civili ed ecclesiastici vogliono l’osservanza delle leggi e loro sono i primi trasgressori, sono burle che mi fanno, oh! quante burle mi fanno, sono tante che sono stanco, specie quando sotto al bene vi mettono il veleno del male, oh! come si prendono gioco di Me, come se Io fossi il loro trastullo ed il loro passatempo, ma la mia giustizia presto o tardi si burlerà di loro col punirli severamente. Tu prega e riparami queste burle che tanto mi addolorano e che sono causa per cui non si conosce chi Io sia.” Gesù

La vita deve corrispondere a ciò che si dice, se io predico il Vangelo devo essere il primo a viverlo. La gente non è stupida, non deve giudicare ma la gente lo vede. Un sacerdote che non corrisponde alla dignità dei Sacramenti che amministra qui si aprirebbe un discorso particolare per loro. La dignità deve essere il modo in cui un sacerdote appare, un comportamento esterno decoroso. Il suo vestire, il suo muoversi, il suo guidare, il suo relazionarsi...la dignità. Poi ancora, i superiori/e tutti gli istituti di vita consacrata ma anche ai Vescovi ecc... i superiori devono essere i primi a vivere una vita di virtù altrimenti sono burle che si fanno a Nostro Signore. Dio vuole la sincerità del cuore.

Anche i capi civili ed ecclesiastici, i capi civili stanno sempre a dire legalità legalità ecc... ma loro devono essere i primi a viverla. Comportamento in chiesa e totale disinteresse con cui Gesù viene trattato per esempio si passa davanti al Tabernacolo non facendo nè genuflessione ma neanche girarsi. Gesù qui ci ricorda che in Dio c'è Misericordia ma anche la Giustizia. Tu intanto prega e ripara (rivolto a tutti noi). Non ci si può prendere gioco di Dio, nessuno si faccia illusioni. I trastulli si vivono nella DV e Gesù si diverte con le creature che lo Amano ma solo in questo ambito santo.

21 Settembre 1921 Dio vuol dare i suoi beni ai suoi figli. L’operare nella Divina Volontà è giorno

Figlia mia, in quali dolorose condizioni mi mettono le creature! Io sono come un padre ricchissimo che ama sommamente i suoi figli ma i figli sono sommamente ingrati, perché mentre il padre vuol vestire i figli, questi rifiutano le vesti e vogliono restare nudi; il padre dà loro il cibo e questi vogliono restare digiuni e se mangiano si cibano di cibi sporchi e vili; il padre dona loro le ricchezze, li vuol tenere intorno a lui, dà loro la sua stessa abitazione ed i figli non vogliono accettare nulla e si contentano di andare raminghi, senza tetto e poveri. Povero padre, quanti dolori, quante lacrime non versa? Sarebbe meno infelice se non avesse da dare, ma possedere i beni e non saperne che fare e vedere i suoi figli perire, questo è dolore che supera ogni dolore. Tale sono Io, voglio dare e non vi è chi prenda, sicché le creature sono causa di farmi versare lacrime amare e dolore continuo; ma sai tu chi asciuga le mia lacrime e mi cambia il dolore in gioia? Chi vuol stare sempre insieme con Me, chi prende con amore e con filiale fiducia le mie ricchezze, chi si ciba alla mia stessa mensa e si veste delle mie stesse vesti, a questi Io dono senza misura, sono i miei confidenti e li faccio riposare sul mio stesso seno.” Gesù

Un figlio ultra ricco che ha dei figli che vivono come straccioni perchè non vogliono quello che il Padre donerebbe con tanta gioia solo che se si disponessero ad accogliere. E' una cosa terribile avere i beni e vedere i figli perire. Proviamo ad immaginarci una persona ricchissima che potrebbe fare un sacco di bene ma se li deve tenere per sè perchè nessuno li vuole. Noi possiamo accordarci a questo stuolo numeroso di folli che sputano sulle vere ricchezze e si vanno a cacciare nelle basse consolazioni di questo mondo o noi possiamo decidere di stare sempre con Gesù e cibarsi alla sua mensa ecc.. Noi capiamo che tutte queste cose richiedono una grande interiorità: anche prendere coscienza di quanto stiamo prendendo in giro Gesù è possibile tanto quanto si rientra in sè stessi e si fanno le nostre domande: io ritengo (il don) personalmente che questa trascuratezza, il non mettersi davanti al Signore con quello che noi siamo e sotto la sua luce e lasciarsi giudicare soavemente da Lui, soavemente perchè Lui non viene come Accusatore ma Gesù premesso che c'è già il perdono pronto, cerca di dirmi che cosa vuoi fare. Che vuoi fare? io prendo atto. Pensaci bene, lascia che Io ti illumini, non avere paura di andare a vedere le piaghe della tua anima - io te le fascio e io ti perdono se c'è da perdonare non ti preoccupare ma non puoi rimanere incancrenito per tutta la vita. Occorre fare questo passo fondamentale e spesso Nostro Signore deve scatenare di tutto per farci capire alcune cose. Nel libro delle Lamentazioni, contro il suo Volere e contro il suo desiderio egli affligge i figli dell'uomo - ci manda delle prove per farci rientrare in sè stessi.

(Lamentazioni 3,33 33Poiché contro il suo desiderio egli umilia e affligge i figli dell'uomo.)

Il figlio rientra in sè stesso e ritorna dal Padre. In mezzo a questo dramma c'è un'altro dramma ma di attualità politica: qua Gesù parla del partito cattolico, cosa dice di questo partito cattolico?

Figlia mia, se non si formano i partiti non possono succedere le vere rivoluzioni, specie contro la Chiesa, perché se non ci fosse il partito mancherebbe l’elemento contro cui si vuol combattere; ma quanti di questo partito che apparentemente si dice cattolico, sono dei veri lupi coperti col manto di agnelli e daranno molti dolori alla mia Chiesa! Molti credono che con questo partito sarà difesa la religione, invece sarà tutto il contrario ed i nemici si serviranno per inveire maggiormente contro di Essa.” Gesù

Senza riportare la memoria a celebri inchieste di fine millennio, senza nessun tipo di faziosità, si coglie la drammatica verità che per altro non esiste più il partito cattolico ma tanti presunti cattolici che si presentano come tali ma sovente lasciando desiderare in quanto a coerenza ai loro programmi, stili ecc.. a ciò che il Vangelo e il Magistero della Chiesa.

Figlia mia, quando fui presentato a Caifa era pieno giorno ed era tanto l’amore che Io avevo verso le creature, che uscivo in quest’ultimo giorno innanzi al pontefice tutto deformato, piagato, per ricevere la condanna di morte; ma quante pene doveva costarmi questa condanna ed Io convertivo queste pene in giorni eterni con cui circondavo ciascuna creatura, affinché fugando loro le tenebre, ognuna trovasse la luce necessaria per salvarsi ed a sua disposizione la mia condanna di morte per trovarvi la lor vita. Sicché ogni pena ed ogni bene che Io facevo, era un giorno di più che davo alla creatura; e non solo Io, ma anche il bene che fanno le creature è sempre giorno che formano, come il male è notte. Succede come quando una persona ha una luce e si trovano vicino dieci, venti persone, anche se la luce non è di tutte, ma di una, gli altri godono della luce, possono lavorare, leggere e mentre loro fruiscono della luce, non fanno alcun danno alla persona che la possiede. Così è del bene operare, non solo è giorno per essa, ma può far giorno chissà a quanti altri. Il bene è sempre comunicativo ed il mio amore non solo mi spingeva a dare alle creature, ma dava grazia a quelle che mi amano di formare tanti giorni a pro dei loro fratelli, per quante opere buone vanno facendo.” Gesù

(altro momento delle Ore della Passione) Era giorno, Gesù era piagato ed inguardabile e dice che queste pene le tramutava in giorno e conclude con questa bellissima immagine: a seconda di ciò che noi facciamo il bene, noi facciamo luce per gli altri. Ma chi fa il male spegne la propria luce e ci prova anche con quella degli altri al massimo ci prova con il suo fiato / cattivo esempio. Non è soltanto fatto privato, decido io, affari miei e la vita è la mia - le mie scelte personali - anche un peccato occulto - produce danno a tutta la Chiesa. Delle nostre azioni ne fanno spese chi ci sta attorno e ne dobbiamo esserne consapevoli. O spostiamo in peggio non solo la nostra esistenza ma anche quella di coloro ci stanno attorno, noi non possiamo cambiare il prossimo ma noi sì con l'aiuto della Grazia.

MEDITAZIONE SULLA DIVINA VOLONTA' DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 7 dicembre 2019

Rendiamoci conto di chi siamo

Gesù spiega che con la Divina Volontà sta rivelando come la sua Divinità visse nella sua Umanità e il modo con cui fa progressivamente prendere coscienza ai suoi figli di tale dono inestimabile, che dovrebbero far esplodere di gioia ogni cuore. Importanza della ripetizione degli atti; nella Divina Volontà è sempre possibile operare e crescere continuamente in santità e grazia. Libro di Cielo, volume 13, 6-14 Settembre 1921, Lunedì 12 Agosto 2019

06 Settembre 1921 Come si conosce le verità, così si forma nuova unione con Gesù. Gesù vuol far conoscere ciò che faceva la sua Volontà nella sua Umanità per costituire le nuove generazioni eredi della sua Volontà, degli effetti, del valore che Essa contiene

I testi di oggi potrebbero essere accumulati da uno slogan - e c'è anche la liturgia domenicale del 19° tempo dell'anno C - Capitolo 12 di San Luca dal versetto 40 in poi - a chi molto dato molto sarà richiesto e ragazzi, ci rendiamo conto di cosa abbiamo ricevuto? abbiamo la pienezza della grazia (i Sacramenti), la comunione con Gesù e gli apostoli ecc... questa è una condizione straordinaria già questa. Quello che Gesù spiega oggi (specie nel primo brano) è che questa condizione di cui parla è un pò come la conoscenza della Chiesa di ciò che ha fatto l'Umanità di Gesù ecc.. ma se uno ti chiedesse: cos'è questa divina Volontà? Gesù fa conoscere ciò che faceva la sua divinità nella sua umanità umana in tutto ciò che operava e faceva. E' un'andare oltre e il tesoro nascosto della divinità di Cristo era nascosto dall'umanità e se non ci fosse una persona che ci tolga il velo noi non saremmo stati capaci di comprendere ciò. Vivere nella DV vuol dire imparare a fare interiormente questa vita Divina.

Alcuni fanno notare che vivendo in essa esternamente non succede nulla,(esempio) io sono un sacerdote ecc.. confessa, celebra la Messa, prega, adorazione, benedice le case, fa catechismo, ecc.. non cambia la vita esteriore e le preghiere sono quasi rimaste le stesse. Sempre c'è la meditazione - cambia quello che c'è dentro, facciamo le cose in modo divino e questo è un processo che deriva dalla presa di coscienza (grazie agli scritti di Luisa) della consistenza dei nostri beni. Ci crediamo a quello che Gesù ci dice? Qualche sacerdote dice che quando si conoscono questi scritti - sono scritti di una Serva di Dio e non devo crederci per forza - però la portata di queste informazioni e che Gesù promette sono strabilianti. O ci credi o non ci credi. Se ci credi come fai a non provocarci e se non ci credi dici che è uno scritto come tanti altri però voltiamo pagina / chi sceglie di non interessarsene o non ha capito bene alcuni passaggi o non ci crede (siamo liberi di crederci o no). Il Regno della DV è il regno della libertà per antonomasia.

Noi dobbiamo metterci davanti al Signore e fare le nostre scelte davanti a Lui dopo averle per bene ponderate, dopo aver fatto silenzio, dopo esserci confrontati ed ascoltato la nostra coscienza davanti a Lui nella certezza che nel fondo del nostro cuore sappiamo bene cos'è bene o male, si tratta solo di fermarsi e si tratta di fermare il cervello che sta sempre a fare ragionamenti cervellotici e mettersi in ascolto di Dio.

E Gesù: “Tu devi sapere che ogniqualvolta ti manifesto una verità di più sulla mia Volontà, è un connubio di più che formo tra te e Me e con tutta l’umana famiglia; è una unione maggiore, è un vincolo più stretto, è un mettere a parte le mie eredità e, come le manifesto, formo una scrittura di donazione e, vedendo che i miei figli sono più ricchi e prendono parte all’eredità, sento nuovi contenti e faccio festa. Succede a Me come ad un padre, il quale possiede molti poderi, ma questi poderi non sono conosciuti dai figli, i quali non sanno che son figli d’un padre sì ricco. Ora, il padre, quando i figli giungono a età maggiore, giorno per giorno dice ai figli che lui possiede la tale masseria. I figli, nel sentire ciò, fanno festa e si stringono con più vincolo d’amore intorno al padre. Il padre, nel vedere la festa dei figli, fa festa e prepara loro un’altra sorpresa maggiore, dicendo: la tale provincia è mia e poi il tale regno. I figli restano incantati e non solo fanno festa, ma si considerano fortunati di essere figli d’un tal padre. Ma il padre non solo fa conoscere i suoi possedimenti ai figli, ma li costituisce eredi dei suoi beni. Così succede a Me. Ora, finora ho fatto conoscere ciò che fece la mia Umanità: le sue virtù, le sue pene, per costituire l’umana famiglia erede dei beni della mia Umanità. Ora voglio passare oltre e voglio fare conoscere alle nuove generazioni, ciò che faceva la mia Volontà nella mia Umanità per costituirle eredi della mia Volontà, degli effetti, del valore che Essa contiene. Perciò sii attenta nell’ascoltarmi e non perdere nulla degli effetti e del valore di questa mia Volontà, per poter essere fedele riportatrice di questi beni e primo vincolo d’unione col mio Volere e di comunicazione per le altre creature.” Gesù

Mano a mano che i figli crescevano (Gesù dice) il Padre rivela di avere 30 poderi e gli dice: guarda ne ho 100 e poi dice questa provincia è mia e poi gli dice il Regno è mio. Quando la DV regna in un'anima arriveranno tutti i beni e saranno spolverizzati e banditi tutti i mali e questo sarà vero? ecco l'atto di fede, sarà vero? non ci sono altri sistemi per sbandire tutti i mali abbracciando altre spiritualità. Certo che ci saranno benefici spirituali ma tutti i beni e sbanditi tutti i mali no. Gesù ha illustrato grandi vie di santità ma non questo e la prima cosa è la gioia di essere oggetto di cura di un Dio così forte e potente. Ma se Dio è con noi che ci possono fare? (san Paolo), se ti sono successi X guai - stai tranquillo, perchè se tu stai cercando di fare una vita di perfetta comunione con Dio (e quindi quei mali non te li sei andati a cercare perchè San Paolo dice che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, ATTENZIONE perchè chi si mette dalla parte del male e quindi apre le porte al diavolo, tutti i guai che passa non li passa per volontà di Dio intenzionale ma permissiva perchè Dio rispetta le libere scelte). Ripara i conti e riprendi a camminare e se capita qualcosa che non funziona è un bene che il Signore ti dona anche se tu non lo capisci.

Possibile che Nostro Signore mi abbia concesso di soddisfare anche questo piccolo divertimento lecito che a me piacerebbe? Sì lo fa, ma la differenza è che tu non te le vai a cercare, te le mette davanti Nostro Signore e questo bisogna viverlo. Esempio: faccio un progetto: mi prendo un momento di svago ma succede l'imprevisto e puffete quella cosa non si fa. E poi quando meno te l'aspetti ti arriva un'invito o una circostanza e fai la stessa identica cosa di prima - non è che Dio non voleva che tu facessi quella cosa ma non voleva che la facessi di volontà umana tua quando l'avevi deciso tu ma te la regala Lui in un momento più consono ed opportuno. Dio le fa queste cose.

(Luisa)Stavo fondendomi tutta nel santo Volere del mio dolce Gesù e gli dicevo: “Amor mio, entro nel tuo Volere e qui trovo tutti i pensieri della tua mente e tutti quelli delle creature ed io faccio corona coi miei pensieri e con quelli di tutti i miei fratelli intorno ai tuoi e poi li unisco insieme, facendone un solo, per darti l’omaggio, l’adorazione, la gloria, l’amore, la riparazione della tua stessa Intelligenza.” E mentre dicevo ciò, il mio Gesù si è mosso nel mio interno ed alzandosi mi ha detto:“Figlia inseparabile della mia Volontà, come son contento nel sentire ripetere ciò che faceva la mia Umanità nella mia Volontà; ed Io bacio i tuoi pensieri nei miei, le tue parole nelle mie, il tuo palpito nel mio.” - testo che sarà ripreso con le meditazioni sul Fondersi nella Divina Volontà

14 Settembre 1921 Ogniqualvolta l’anima fa i suoi atti nella Divina Volontà, così cresce sempre più in santità

Figlia mia, ogniqualvolta l’anima fa i suoi atti nella mia Volontà, così cresce sempre più innanzi a Me in sapienza, in bontà, potenza e bellezza, perché come va ripetendo gli atti nella mia Volontà, tanti bocconi prende di sapienza, di bontà, ecc. e l’anima cresce di quel cibo di cui si alimenta, perciò di Me sta scritto nel santo Vangelo che crescevo in sapienza presso Dio e presso gli uomini; come Dio non potevo né crescere né decrescere, il mio crescere non era altro che la mia Umanità, che come cresceva negli anni veniva a moltiplicare i miei atti nel Voler Supremo e un atto in più che facevo era un crescere di più nella sapienza del mio Celeste Padre; ed era tanto vera questa mia crescenza, che anche le creature la notavano. Ogni mio atto correva nel mare immenso della Volontà Divina e, come operavo, mi nutrivo di questo cibo celeste; sarebbe troppo lungo il dirti i mari di sapienza, di bontà, di bellezza, di potenza, che inghiottiva la mia Umanità in ogni atto in più che faceva, così succede all’anima.." Gesù

In quanto Dio non poteva crescere ma l'Umanità di Gesù era inserita nel tempo gli atti compiuti nella DV da Gesù sono diversi da quelli fatti quando aveva 16 anni (perchè cresceva). Non ci deve stupire, questo deve farci ricordare e non crogiolare nell'illusione che bastano pochi atti - ma più ne fai più cresci in Sapienza, Bontà, Potenza e Bellezza. Non posso dire "..vieni dv nel mio dormire.. e poi appena alzato mandare a quel paese una persona pensando che chiamando la dv basti. No. Il cuore dell'uomo cerca sempre le vie facili di svicolare da un cammino serio ma se tu a quel paese non ce lo mandi e chiami la dv nel tuo dormire quel dormire diventa un'atto divino e quando ti svegli la mattina sei più santo di quando sei andato a letto. Ci credi?

"..Figlia mia, la santità nella mia Volontà cresce ad ogni istante, non c’è cosa che sfugga dal crescere e che l’anima non possa far correre nel mare infinito della mia Volontà; le cose più indifferenti, il sonno, il cibo, il lavoro, ecc., possono entrare nel mio Volere e prendervi il loro posto d’onore come agenti del mio Volere; solo che l’anima lo voglia, tutte le cose, dalle più grandi alle più piccole possono essere occasioni per entrare nel mio Volere, ciò che non succede delle virtù, perché se si vogliono esercitare le virtù, molte volte manca l’occasione; se uno vuole esercitare l’ubbidienza, ci vuole chi la comandi e può succedere che giorni e settimane manchi chi dia nuovi comandi per farla ubbidire e quindi, per quanta buona volontà avrà d’ubbidire, la povera obbedienza rimarrà oziosa; così della pazienza, dell’umiltà e di tutte le altre virtù, siccome sono virtù di questo basso mondo ci vogliono le altre creature per poterle esercitare, invece la mia Volontà è virtù di Cielo ed Io solo basto per tenerla in ogni istante in continuo esercizio, per Me è facile tenerla al di sopra, sia di notte che di giorno, per tenerla esercitata nel mio Volere.” Gesù

Adesso sto muovendo le dita nel scrivere o le corde vocali ecc.. e posso invocare la dv nel far muovere le dita (o usare la vista) io posso invocare la dv nelle cose più indifferenti e più atti facciamo meglio è. Basta fare un'atto. Le altre virtù (pazienza, ecc..) se nessuno mi dà il tormento ed il clima è mite ecc..non posso esercitare la pazienza e mi devo trovare nell'occasione di esercitare la virtù. Nella DV basta che faccia atti anche se sto solo. Vieni dv nel mio andare in bagno, vieni dv nel mettere a posto i piatti, ecc... materialmente non ho fatto niente. Che faceva Luisa dalla mattina alla sera? stava a letto. La Santità delle santità è stata vissuta da una donna che stava a letto e che non faceva quasi nulla. Luisa ha vissuto la più grande santità delle santità. Non dobbiamo isolarci perchè dipende anche dalla vita che il Signore ci ha messo (se ho una famiglia, amici, lavoro nella società ecc...) però la DV la trovo dovunque e gli atti posso farli dovunque. Quanti battiti di ciglia farò al giorno? quanti palpiti ha fatto il mio cuore? ecc..

Quando abbiamo una buona attiva possiamo metterci anche gli atti delle virtù che devono tendere alla perfezione e non perchè siamo i superman della perfezione stando nell'umiltà (prima virtù) e chi è perfetto non sa di esserlo e non pensa di esserlo.

MEDITAZIONE SULLA DV DI DON LEONARDO MARIA POMPEI