martedì 19 maggio 2020

Come si entra nel Divin Volere

Come si entra nella Divina Volontà. Gesù spiega gli effetti portentosi dell'operare, pregare e agire nell'ambiente divino della sua Volontà. L'ombra della volontà umana, che oscura la luce del Sole divino e genera quattro specie di nefasti mali. Riferimenti: Volume 15, 21 Giugno 1923. Catechesi sulla Divina Volontà "Fondersi nella Divina Volontà", ventiquattresima puntata, Martedì 17 Dicembre 2019

21 Giugno 1923 Differenza tra chi prega ed agisce nel Divin Volere, avendo in sé conoscenza di ciò che fa e chi s’incontra in Esso perché la Divina Volontà lo involge e di sua natura si trova dappertutto

Brano molto formativo. Il termine tecnico qua usato è entrare nella dv. Ci sono tutta una serie di espressioni che sono tra loro simili (fondersi, entrare, perdersi, ecc...); oggi il testo è polarizzato sull'entrare nella dv e il testo è bello perchè ci mostra come Luisa entrava nella dv. Ogni tanto è bello confrontarsi perchè così uno riesce a capirci qualcosa (si tratta di operazioni interiori).

Stavo facendo la mia solita adorazione al crocifisso mio bene e stavo dicendogli: “Entro nel tuo Volere, anzi, dammi la tua mano e mettimi Tu stesso nell’immensità della tua Volontà, affinché nulla faccia che non sia effetto del tuo Santissimo Volere.”.... Luisa

Che cos'è quest'entrata nella dv? E' un atto che con la mia volontà io chiedo al Signore faccia questo. Io esprimo la mia volontà di fare quest'operazione. Noi dobbiamo pensare che la nostra volontà e anche le azioni anche dei pensieri espressi e voluti da essa determinano un cambiamento nel nostro essere. Chi è devoto della Madonna e ha letto gli scritti del Montfort (il trattato della Vera Devozione)- fare le cose per mezzo di Maria - ma come? Per unirsi alle intenzioni di Maria basta dire: Io rinuncio a me stesso e mi dono tutto a te -- in questo modo (nell'azione che sto facendo) mi sono spogliato delle mie intenzioni e mi sono rivestito con quelle perfettissime della Madonna. Come si fa a consacrarsi alla Madonna? Si prende un momento di tempo e si esprime la volontà di consacrargli la vita. San Luigi in quel contesto che - Dio non voglia - se una persona si offrisse al diavolo quello lo fa subito. Gli atti di esercizio della nostra volontà sono presi molto sul serio sia da Dio che dal diavolo. Nell'istante in cui faccio un'offerta la diavolo probabilmente non cambierà nulla di sensibile ma da quel momento in poi son guai.

Poi Luisa dice: "...Ora, mentre dicevo ciò, pensavo tra me: “Come, la Volontà Divina è dappertutto, già mi trovo in Essa ed io dico entro nel tuo Volere?”...Luisa

Io nel volere di Dio ci sto comunque ed è vero. In Lui ci muoviamo ed esistiamo (dice san Paolo). Sia chi sta leggendo ecc.. se si gira intorno vede la dv dovunque. Non è panteismo, la dv sta dovunque ma non vuol dire che le creature si confondo con Dio ma sono un prodotto della Sua Volontà ma rimangono distinte da Lui. Dovunque ti giri (anche le cose che non vedi) sono composte da atomi e la materia è stata creata dall'Altissimo, anche le combinazioni degli elementi sono atomi...e sono tutti conservati nell'essere. Il mio poter parlare, muovermi, leggere, ecc... non c'è niente che noi facciamo che non sia dentro la divina volontà. Gli atei, i bestemmiatori ecc... non hanno scampo, non è possibile uscire in questo senso dalla dv e quando saranno morti ne avranno l'evidenza. Quando saremo morti tutto ciò che crediamo per fede ci apparirà evidente, su questa terra c'è merito a crederci ma dopo no.

C'è un'abisso a muoversi dentro la dv per forza che non avendo in sè conoscenza di ciò che fa ed operarci/ pregare in essa. Un'atto di quel genere compiuto avendo conoscenza di ciò che fa - ecco perchè Gesù raccomanda sempre la conoscenza che è fondamentale - perchè entro nella dv? Primo per trasformare i miei atti umani limitati temporali e circoscritto e per trasformarli in atti eterni, immensi, ecc.. e così produco meriti e beni infiniti. Entrando nella dv che si trova dovunque - in ogni tempo ed in ogni luogo - io muovendomi in questo mondo io lo posso spandere e portare dovunque diventando un fabbricatore universale di bene e non fa niente che io non sia consapevole. Con questa cognizione di causa è ovvio che c'è un'abisso infinito.

"..Ora, è vero che la mia Volontà sta dappertutto, ma l’ombra della volontà umana non fa sentire la vivezza della luce, il calore e tutto il bene che contiene; invece, col voler entrare nella mia Volontà, l’anima depone la sua e toglie l’ombra del suo volere e la mia Volontà fa splendere la sua vivida luce, la investe, la trasforma nella stessa luce e l’anima, inabissata nel mio Volere Eterno, mi dice: “Grazie, oh! Santo Volere Supremo per la tua luce, per tutti i beni che fai col riempire Cielo e terra del tuo Eterno Volere; per tutti voglio renderti il contraccambio del bene che fai.” Ed Io sento tale onore, gloria e compiacimento, che nessun altro gli è eguale. Figlia mia, quanti mali fa l’ombra della propria volontà: raffredda l’anima, produce l’ozio, il sonno, l’intorpidimento. Diversamente è chi vive nella luce del mio Volere.” Gesù

Lo starci nella dv non annulla i germi negativi della volontà umana che impedisce alla divina volontà di operare per bene. Mentre se uno entra nella dv, annientando l'ombra, e tutto lo splendore che la dv diventa propria della persona e tutto il bene prodotto dalla persona si spande dovunque.

Al contrario l'ombra della volontà umana che se noi non lo squarciano con quest'atto volontario, questo telo rimane sempre disteso e produce solo mali. Quali mali? Qua Gesù ne elenca quattro: raffredda l'anima, l'ozio, il sonno e l'intorpidimento. Quando ci sentiamo freddi - poco amore a Gesù e alla Madonna - è impossibile entrare nella dv e non avere un cuore che si infiammo d'amore per loro due; e questo calore si spande nei rapporti verso il prossimo. Quello che qua Gesù cerca di farci capire, non è un discorso principalmente morale (devi amare il prossimo) ma se tu hai incominciato a vivere la dv e a farla vivere in te, insieme ad un'amore ardente verso Gesù e Maria incomincerai ad avere un pochino di amore che si fa percepire nei confronti del prossimo. Non tratterai male nessuno, non mortificherai nessuno, avrai sorrisi e parole gentili e di conforto per le persone che ti stanno attorno. Esame: Parlo male del prossimo? Sono freddo? Giudico il prossimo? La vita nella dv è poca - me ne infischio dei problemi del prossimo? Dv poca. Questo non per intristirci, fondersi nella dv è un modo in cui noi diciamo a Dio "guarda che io sto anni luce da quella che è la tua Volontà, falla scendere dentro di me perchè io vivendo nella dv io possa viverci e farla".

Produce l'ozio: L'ozio è una cosa bruttissima, la dv è l'anti-ozio. Chi vive in essa è un ciclone di produttività benefica. Non fa cose disordinate ecc.. ma la sua sana produttività equilibrata è immensa.Gesù dice che il Padre suo opera sempre. Dio è un produttore continuo ed infaticabile, è una sorgente infinita di bene, bene e bene. Una persona che vive come suo amico non è che si ferma ad un certo punto - non esiste. E proprio questa consapevolezza (perchè si opera dentro questo principio di potenza infinita) uno viene sollecitato a fare di più. Ci mettiamo il nostro poco ma se lo mettiamo nella dv diventa una bomba.

Il sonno: Vegliate dice Gesù nell'avvento che è il contrario del sonno. Cosa rappresenta? Padre Pio diceva che il sonno è tempo perso. Chi vive nella dv dorme tanto o poco? Lo stretto indispensabile ma non è che sta tutto il giorno con gli occhi stralunati ma conclude. Nella dv si dorme per riposarsi, prima di metterti a dormire, fonditi nella dv perchè tu porterai il sonno. Riposarsi non significa dormire (Gesù dice: venuti tutti voi che siete affaticati ed oppressi e io vi darò riposo). Il sonno è l'inoperosità ed una vita vissuta nelle tenebre del male e del peccato. La Vigilanza è alimentata dalla preghiera, dalla vita di Grazia. Chi dorme non piglia pesci. Quando dormiamo non possiamo operare, ma quando siamo coscienti sappiamo farlo. Alimentiamo questa cosa con la preghiera profonda.

(11 Settembre 1922 Lo scopo primiero di tutto quello che Dio ha fatto nella Creazione e nella Redenzione, è che la creatura viva nel Divin Volere. Solo nel Divin Volere c’è vero riposo - qua il link alla catechesi)

Non si può vivere nella dv senza una vita di preghiera profonda,ma occorre anche conoscere ciò che Dio vuole ed imparare a fare discernimento nelle scelte della giornata: come faccio io a comprendere ciò che Dio vuole? Perchè ogni qualvolta dò vita ad un'atto di volontà umana - anche quando non fosse peccato - un'atto di volontà diverso da quello che Dio vorrebbe in questo istante, comunque l'ombra di produce non però la cancrena del peccato. Il tasso di felicità di gioia, pace e di amore diminuisce ad ogni atto di volontà umana.

L'intorpidimento: l'essere intorpiditi, una cosa molto brutta, il don lo legge come l'arenarsi e non camminare, non crescere e non andare avanti e non proseguire. Già la vita cristiana di per sè tende verso un progresso che va dal male al bene, dal bene al meglio, dal meglio all'ottimo ecc... c'è questo arco e se noi rimaniamo sempre uguali non stiamo camminando. E' possibile cambiare veramente? E' possibile che io possa cambiare veramente? E' possibile diventare un'altra persona? Superare certe situazioni di debolezza, criticità e miseria? Chi ci sta provando a vivere nella dv, ognuno ci sta provando con percorsi differenti e in molti ci provano come possono. Noi per verificare i cambiamenti dobbiamo per prima cosa avere un rapporto sincero ed oggettivo con noi stessi; perchè se io sono cambiato io mi sentirò cambiato. Non mi devo fare film mentali...lo senti e basta. Ti senti cambiato. Senti che c'è qualcosa in te che prima non c'era e la prova di questo è se qualcuno mi dice che sono cambiato. Io non devo dipendere dal giudizio altrui ma gli altri mi vedono in modo oggettivo. Se mi penso di essere cambiato ma nessuno mi dice nulla è probabile che io mi sbagli. I test classici che propongono i maestri di spirito (san Ignazio di Loyola diceva: un'anima ha cominciato a fare realmente progressi nella vita interiore quando incomincia a manifestare cambiamenti sul difetto o vizio dominante). Eri un superbo? Evidenziavi le cose cattive degli altri? Eri arrogante? Queste cose stanno cambiano o sono sempre uguali? Se tu avevi una bocca che era una fogna, questo stile non è uno stile divino. Non è possibile stare nella dv e non avere una repulsione per essa. La gola, non è possibile avere questo difetto nella dv.

Molto spesso il nostro difetto dominante lo vedono tutti tranne noi. La volontà umana ci fa rimanere incagliati dentro le nostre dinamiche distruttive ed umane. Nelle nostre piccinerie. Invidie, gelosie, compiacenze, ecc.... la volontà umana determina questo. Ma questo avviene perchè non si vuole cambiare. La Dv ci porta necessariamente verso le vette verso la santità, ci vuole tempo. Ma i cambiamenti si devono notare per forza altrimenti stiamo costruendo anche con la dv quel particolare fenomeno chiamato Illusione Spirituale. Pensi di stare camminando ma in realtà è tutto uguale a prima o forse peggio perchè i difetti sono come l'età: peggiorano se non si ci si mette mano.

Chi vive alla luce del dv è continuamente camminante ecc...il cambiamento per noi esseri umani è sempre una cosa buona (a patto che sia un miglioramento). Se si vive nella dv sicuramente passi in avanti non sarà difficile scorgerli. Una spia: ripensiamo a nostre dinamiche del nostro passato e se noi diciamo: io non le rifarei più è un segno buono che stiamo camminando nella giusta direzione.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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