domenica 13 settembre 2020

Prove immense e infinite felicità

La Vergine Maria nel regno della Divina Volontà, giorno 27. La Madonna racconta il tragico distacco del Giovedì santo e la sua partecipazione intensissima ai dolori della Passione di Gesù. Sofferenze e prove immense che coesistevano con l'ininterrotta e perpetua felicità che il Fiat comunicava all'anima di Maria Santissima. Meditazione di Sabato 15 Febbraio 2020

27° GIORNO - La Regina del Cielo nel Regno della Divina Volontà. Suona l'ora del dolore: la Passione. Un Deicidio. Il pianto di tutta la natura ---qua il testo per seguire la meditazione

Di fronte a questo brano si ha due possibilità: finito il brano ci si siede e si lascia a fare un'omelia al silenzio (episodio drammatico), Paolo VI ha visto un brutto spettacolo nell'abbandono in massa di sacerdoti o si fa silenzio o si riprende qualche passaggio.

"...Figlia mia, che schianto al mio Cuore trafitto! Eppure dovetti dirlo, perché in noi non esistevano pene forzate, ma tutte volontarie.." Madonna

Per noi non è così, chi si esporrebbe a dire accetto liberamente di vivere questa pena? Alcune pene nostre sono forzate (da un punto di vista oggettivo) ma per la Madonna e Gesù non era così, erano volontarie perchè dovevano riscattare in tutto la volontà umana. Nell'esame di coscienza, noi abbiamo un principio intrinseco che non funziona e fino a quando il Signore non ci libererà la nostra volontà umana essa risorgerà come l'araba fenice.

"..Il mio ed il tuo Fiat Divino Mi fece [essere] concepito, [ed] il mio ed il tuo Fiat Divino Mi deve far morire. Presto, o Mamma cara, pronunzia il tuo Fiat, e dimmi: ‘Ti benedico e Ti do l'ubbidienza di morire crocifisso! Così vuole l'Eterno Volere, così voglio anch'io’”..." Gesù

Ci furono due Fiat per far scendere Gesù sulla terra e per farlo concepire nella Madonna e nella partenza è stato lo stesso. Gesù si è offerto liberamente a soffrire la sua Passione, nessuno gli avrebbe messo le mani addosso se Lui non avesse dato il consenso. Non soltanto la Madonna acconsente ma Gesù chiede l'ubbidienza alla sua madre.

"...Ma nulla potevo negare al Fiat Divino; anzi, mi sentivo disposta a sacrificarlo con le mie stesse mani se Lo avesse voluto..." Madonna

Come Abramo con Isacco. Queste cose ci fanno comprendere - pensiamo a qualunque cosa che accade nella nostra vita; basta una risoluzione ferma della nostra volontà che è quella, esempio: la mia volontà comincia a volere una cosa (piccola, media o grande). Ad un certo punto di pensi, pensi ecc.. e poi dici: basta, se Dio lo vuole è così altrimenti no. E' difficile dire basta. Quando capita una sofferenza noi pensiamo a tutti i modi possibili come uscirne fuori, invece possiamo dire: soffriamo (perchè in quel momento il Signore ci chiede quello) e basta però dammi Signore la forza di soffrire. Queste dinamiche dobbiamo comprenderle e anche il don ha dei problemi a viverle anche lui. E nella nostra intima preghiera queste cose dobbiamo averle presenti. E' vero che Dio alcune cose ce le impone, ma altre sono lasciate alla nostra libera volontà. Se vuoi bene, se non vuoi Dio prende atto (che non significa che sottoscrive).

"...La forza del Voler Divino è Onnipotente; e Io mi sentivo tale fortezza in virtù di Esso, che mi sarei contentata di morire anziché negare nulla alla Divina Volontà.." Madonna

Noi dobbiamo interrogarci se come e quando / molte volte noi non sappiamo molte volte dove sia la volontà di Dio ma alcune volte lo sappiamo un pò meglio e altre ne siamo quasi sicuri. Il problema si manifesta negli ultimi due casi, lungi da noi dal trasgredire la DV con coscienza o piena coscienza, questo non bisogna farlo mai.

"..Eppure, figlia cara, mi duole il dirlo, ma devo dirtelo: in queste pene e squarci profondi e nelle pene del mio amato Figlio c'era l'anima tua, la tua volontà umana, che non facendosi dominare da quella di Dio, noi la coprivamo di pene, la imbalsamavamo, la fortificavamo con le nostre pene, affinché si disponesse a ricevere la vita della Divina Volontà..." Madonna (la dice anche a noi e non solo a Luisa)

Questo lo hanno fatto per noi, lo fanno anche loro a noi e in noi. Noi in questo mondo non lo vedremo (e ci soccorre la fede), non esiste sofferenza anche minima (anche una tazzina di caffè che cade per terra, ma veramente nulla, anche quando il diavolo ti tormenta e fa quello che Dio gli permette di fare). Un dispetto del diavolo noi lo viviamo in quanto tale ma il Signore lo permette perchè quello ti serve altrimenti non glielo permetterebbe. Queste cose devono scendere in noi ed essere assimilate e diventare parte della nostra carne perchè diventino il modo di leggere gli eventi e di ricordarci come agire. Non possiamo dimenticarci in certe situazioni come comportarci. Il problema è che quando ti trovi in atto devi avere la prontezza di agire santamente.

Perchè i maestri di spirito dicono che bisogna fare la meditazione tutti i giorni? Perchè abbiamo una debolezza strutturale, perchè Gesù ha parlato 40 della dv? Non c'è niente di strano che la Madonna parli per 40 a Medjugorje e dice sempre le stesse cose, perchè nessuno le mette in pratica. Anche il don si sente in difficoltà perchè è costretto a ripetere sempre le stesse cose perchè non vengono recepite. Noi abbiamo questa strutturale infermità legata alla nostra vita terrena. Se basterebbe una messa per diventare santo (Padre Pio) come mai non siamo santi dopo decine e decine di messe? Su questa terra non funziona così perchè su questa terra siamo legati a questa catena dell'istante presente. Con la morte si è liberati dalla miseria terrena e noi non ci rendiamo conto del male causato dal peccato. E' sempre un'orizzonte che possiamo vivere nella fede e la fede è la conoscenza oscura perchè noi non abbiamo l'evidenza (sacrificio dell'intelletto e della volontà).

"...Ah, se il Fiat Divino non mi avesse sostenuto e non [avesse] continuato il suo corso, dei mari infiniti di luce, di gioia, di felicità a fianco dei mari dei miei acerbi dolori, io sarei morta.." Madonna

Vale anche per noi. Connotazione strutturale, della vita santa. Dolori immensi e gioie immense, chi segue la dv deve aspettarsi queste due cose, sembrano incompatibili ma sono entrambe co presenti.

"..Figlia mia, l'abbandono delle persone care è uno dei dolori più grandi per un cuore umano nelle ore tempestose della vita, specie per il mio Figlio, che tanto li aveva amati e beneficati, e [che] stava in atto di dar la vita per quelli stessi che già Lo avevano abbandonato nelle ore estreme della sua vita, anzi, ne erano fuggiti! Che dolore, che dolore! Ed io, nel vederlo sudar sangue, agonizzare, agonizzavo insieme e Lo sostenevo nelle mie braccia materne. Io ero inseparabile dal Figlio mio; le sue pene [si] riflettevano nel mio Cuore liquefatto dal dolore e dall'amore, ed io le sentivo più [che] se fossero mie. .." Madonna

Poi la Madonna parla della sua partecipazione ai dolori del Figlio (cosa già nota nella letteratura spirituale), prima con l'anima e poi con il corpo.

".. Lo seguii nell'orto, nella sua tremenda agonia, ed oh, come mi sanguinò il Cuore nel vederlo abbandonato da tutti e fin dai suoi più fidi e cari Apostoli!Figlia mia, l'abbandono delle persone care è uno dei dolori più grandi per un cuore umano nelle ore tempestose della vita, specie per il mio Figlio, che tanto li aveva amati e beneficati, e [che] stava in atto di dar la vita per quelli stessi che già Lo avevano abbandonato nelle ore estreme della sua vita, anzi, ne erano fuggiti! Che dolore, che dolore!..." Madonna

Chi l'ha vissuta (l'abbandono delle persone care) sa che è una cosa brutta assai e dolorosa assai. Anche la Madonna l'ha vissuta e questa è abbastanza forte e significativa. Poi tutta quanta la descrizione dei dolori del Figlio. E dei suoi dolori nel fatto che non è riuscita a dare un minimo gesto d'affetto verso il Figlio.

"..E poco dopo, fra spasimi inauditi, spirò (Gesù ndr). Tutta la natura si vestì di lutto e pianse la morte del suo Creatore. Pianse il sole, oscurandosi e ritirandosi inorridito dalla faccia della terra. Pianse la terra con un forte tremito, squarciandosi in vari punti per il dolore della morte del suo Creatore. Tutti piansero: le sepolture con l'aprirsi, i morti col risorgere, ed anche il velo del Tempio pianse di dolore con lo squarciarsi.." Madonna

Il collegare questi fatti con la morte di Gesù.

"..Ora, ascoltami nel mio intenso dolore: voglio parlarti con le pene del mio Figlio dei gravi mali della tua volontà umana.Guardalo, nelle mie braccia dolenti, come è sfigurato! E' il vero ritratto dei mali che il volere umano fa alle povere creature.." Madonna

Anche questa ce la dobbiamo mettere in testa, pensiero che già caratterizzato da alcuni santi: quando tu vedi Gesù sfigurato nella Passione, quello è un tuo specchio perchè tu sei come Lui a causa dei tuoi peccati della volontà umana. Gesù ha assunto esteriormente l'immagine come io e tu sei. Gesù ha fatto vedere fuori quello che c'è dentro.

".. Ed il mio caro Figlio volle soffrire tante pene per rialzare questa volontà caduta nel basso di tutte le miserie; ed ogni pena di Gesù ed ogni mio dolore la chiamano a risorgere nella Volontà Divina.." Madonna

Fermare la nostra umana volontà, ecco perchè rinnovare le nostre offerte perchè questa è un'operazione che non si fa dall'oggi al domani. Domare la propria volontà umana, un cavallo è difficile da domarlo. Bisogna stare attenti al cavallo domanto perchè anche se lo è, quando ci stai seduto devi starci con la testa perchè potrebbe avere quei cinque minuti e potrebbe sbatterti per terra. La maggioranza della razza umana non la domina. Noi dobbiamo essere consapevoli di questa cosa. Gesù non è Madrake (dice il Papa), non è che dall'oggi al domani ti dà il cavallo domato (potrebbe farlo ma non lo fa perchè non sarebbe educativo nei nostri confronti fare così). Non esistono ricette miracolose per dimagrire nel mondo naturale. Ecco perchè la vita cristiana è così impegnativa, occorre la perseveranza e costanza. Non dobbiamo neanche essere troppo cattivi e severi nel giudicare noi stessi perchè non sappiamo cosa ci frulla dentro la nostra testa. Tutto quello che si muove dentro di noi, noi non abbiamo una conoscenza adeguata. La conoscenza perfettissima di un pensiero nascosto non ce l'ha neanche il diavolo. Quindi quando abbiamo qualche crollo non scoraggiamoci (perchè lo scoraggiamento non viene da Dio) perchè esiste il sacramento della confessione e chi si sforza di vivere nella dv porterà nella confessione le proprie miserie e queste sono mazzate alla nostra volontà umana (se la confessione è stata fatta bene) e al nostro io. La volontà umana si può chiamare egoismo, superbia, io o chiamalo come ti pare. E questo piano piano dev'essere oggetto di questi colpi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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