martedì 29 settembre 2020

Ciò che perse Adamo

Adamo peccando perdette una Volontà Divina, perdette la forza del suo Creatore, il dominio sul creato e su di sé, il primato, la primogenitura e la capacità di stare degnamente alla presenza di Dio. Perché fu necessario che Gesù patisse tanto fino all'ultima goccia di sangue. Riferimenti: Libro di cielo, Volume 19, 29 Luglio e 8 Agosto 1926; Volume 20, 12 Ottobre 1926). Catechesi sulla Divina Volontà "Adamo e la vita nella Divina Volontà", settima puntata, Mercoledì 22 Agosto 2018

29 Luglio 1926 Tutto ciò che faceva Nostro Signore, in virtù del Voler Divino investiva tutta la Creazione. Chi metterà di nuovo in festa tutta la Creazione?

Figlia mia, il primo uomo, col peccare, perdette una Volontà Divina e perciò ci volle la mia Umanità unita al Verbo Eterno, che doveva sacrificare in tutto e per tutto la volontà umana della mia Umanità per riacquistare questa Volontà Divina, per ridarla di nuovo alla creatura......Se l’uomo avesse perduto una cosa umana datagli da Dio, un angelo, un santo gliela avrebbe potuto restituire, ma siccome perdette una Volontà Divina, ci volle un altro Uomo e Dio che la potesse restituire. Ora, se fossi venuto sulla terra per redimerlo, sarebbe bastata una goccia del mio sangue, una mia piccola pena, per metterlo in salvo, ma siccome venni non solo per salvarlo, ma per restituirgli la mia Volontà perduta, questa Divina Volontà volle scendere in tutte le mie pene, nelle lacrime, nei miei sospiri e gemiti, in tutto ciò che Io facevo e soffrivo, per riacquistare di nuovo il dominio in tutti e su tutti gli atti umani e così poter formare di nuovo il suo Regno in mezzo alle creature..." Gesù

La prima cosa: Adamo aveva come dono integrante (i suoi doni soprannaturali) il dono della Divina Volontà, con il peccato originale lo ha perso e perdere una cosa di questo genere vuol dire perdere una cosa completamente divina e quindi la restituzione di tale bene necessitava per forza un'iniziativa da parte di chi ha la titolarietà di questo bene cioè Dio fatto uomo. Dall'incipit di questo brano, nella aurea dottrina della dv si sono già introdotte alcune voci critiche derivanti - purtroppo - da alcune letture sbagliate o parziali ecc..- c'è un'eresia grossa quanta una cosa che è il monotelismo, una sola volontà, in base a questa eresia dice che la Volontà divina presente in Gesù assorbe talmente tanto la volontà umana da annularla (così come la natura divina assorbiva la natura umana di Gesù, altra eresia). Gesù aveva una volontà umana come la nostra ma per restituirci la volontà divina sacrificare la sua volontà umana con un'atto volontario a favore della volontà divina, stessa cosa fatta dalla Madonna. Poi Gesù aggiunge un particolare. Una cosa umana te la può ridare chiunque - dice Gesù, la dv no. Molti si sono interrogati cercando delle risposte teologiche. La passione di Gesù è stata una cosa allucinante, noi sappiamo che queste torture umane sono nulla rispetto a quelle che ha patito interiormente Gesù tutta la vita. Questo universo o mare sconfinato di dolori, ci voleva proprio? Molti Santi dicevano che bastava una sola goccia di sangue di Gesù per redimere non solo questo mondo ma anche migliaia di mondi. Una sola goccia. E perchè questo bagno di sangue? Perchè doveva mostrare l'eccesso del suo amore, ma tutto qua? Qua Gesù dà una spiegazione teologica.

"..Ora, se fossi venuto sulla terra per redimerlo, sarebbe bastata una goccia del mio sangue, una mia piccola pena, per metterlo in salvo.." Gesù

La Redenzione in senso stretto è il perdono dei peccati, la riconcilazione con Dio, il perdono e la Grazia Santificante. Ed accedere all'eterna salvezza. Per questo dice Gesù bastava una goccia di sangue, il soggetto offeso dal peccato è Dio, una goccia del sangue di Gesù (Dio fatto uomo). Sant'Anselmo d'Aosta diceva che la divina giustizia doveva essere soddisfatta in maniera infinita, ma qual'è il valore di una goccia di sangue versata da Gesù Figlio di Dio dotato della potenza della divina volontà? Infinita. Bastava una goccia di sangue ma qua non si tratta solo di redimere ma qua bisogna formare di nuovo il regno della DV in mezzo alle creature. E come si fa a fare questo? Nel regno della dv, cosa succede? Tutti gli atti umani (di ogni persona) sono trasformati in atti divini, perchè questo non sia una pia illusione, ci dev'essere qualcuno che abbia il dono della dv, che abbia la capacità di sorvolare tutto e rifaccia tutti gli atti umani in maniera divina.

"..ma siccome venni non solo per salvarlo, ma per restituirgli la mia Volontà perduta, questa Divina Volontà volle scendere in tutte le mie pene, nelle lacrime, nei miei sospiri e gemiti, in tutto ciò che Io facevo e soffrivo, per riacquistare di nuovo il dominio in tutti e su tutti gli atti umani e così poter formare di nuovo il suo Regno in mezzo alle creature..." Gesù

Il regno della dv va formato da Dio e da noi, Gesù lo ha fatto facendo scendere la dv in tutte le sue azioni. Ora questo regno già formato dev'essere formato in noi e come lo formiamo in noi? Noi non abbiamo la dv ma imparando a portare tutti i nostri atti umani nella dv e questo si fa aprendo tutta una serie di orizzonti che permettono la progressiva e sempre maggiore attrazione dei nostri atti (con la cooperazione della nostra libera volontà) nell'orbita del divino. Gesù ha versato un fiume di sangue perchè questo era da farsi per ricostruire il regno perduto della dv in noi e metterlo a disposizione per noi. Noi dobbiamo a prendere quel tutto e portarlo dentro di noi.

8 Agosto 1926 Quanto più l’anima sta immedesimata in Dio, tanto più Dio può darle e lei può prendere. Esempio del mare e del fiumicello

"..Adamo, col sottrarsi alla Volontà Suprema perdette la forza unica del suo Creatore e restando con la sua forza umana limitata, sentì lo stento nel suo operare, molto più che la forza che metteva nel compiere un’azione lo debilitava e dovendo fare un’altra, non si sentiva la stessa forza, sicché toccò con mano la povertà delle sue azioni che non avendo la stessa forza, non solo erano divise, ma ognuna aveva il suo difetto. Successe come ad un ricco signore che possiede una proprietà estesissima, fino a tanto che questa è d’un solo padrone, lui sfoggia, fa grandi spese, chissà quanti servi mantiene sotto di lui e dalle grandi rendite che riceve fa sempre nuovi acquisti. Ma supponi che questa proprietà sia divisa con altri eredi, ecco, è già perduta la sua grande forza, né può più sfoggiare come prima, né fare nuovi acquisti, si deve limitare nelle spese, i suoi servi sono pochi, sicché la sua grandezza, la sua signoria è svanita, gli restano appena le tracce. Così successe ad Adamo, col sottrarsi alla mia Volontà perdette la forza unica del suo Creatore e, con ciò, perdette la sua signoria, il suo dominio, né più sentì la forza di sfoggiare nel bene. E così succede per chi non è del tutto abbandonato in braccio alla mia Volontà, perché con Essa la forza del bene si converte in natura e la povertà non esiste.” Gesù

Primo punto: Adamo dopo aver perso l'unione con la dv se ne accorge perchè sente il peso della limitatezza delle sue forze umane, si stanca e la cosa fatta di sua propria volontà con fatica è difettosa e non è perfetta. Basta guardarsi attorni a noi e dentro di noi per poter rivedere la stessa scena.Tra le spie che mi fanno presumere di stare camminando nella giusta direzione, quali sono? Quando sento una certa speditezza e meno fatica nel fare il bene che diventa piano piano connaturale. Il peccato originale tra le cose brutte che ha fatto è che la nostra natura è incline al male (san Paolo dice io vorrei fare il bene ma faccio il male che non voglio); però il problema c'è. E le nostre operazioni sono ordinariamente difettose, se noi facciamo un'analisi fatta bene di noi stessi ce ne accorgeremo.

Se io inizio a sentire meno il peso di fare il bene ed inizio a perfezionare il mio modo di agire (avverto degli scatti in avanti), la vita nella dv comporta la perfezione nella carità. La vita nella dv non è altro che il compimento perfetto dei due precetti della carità: amerai Dio il prossimo sopra ogni cosa e il prossimo tuo come te stesso.

Adamo tocca con mano la povertà delle sue azioni, passa dal girare in Ferrari a girare con una 500 degli anni 1950. Gesù fa un paragone legato alle proprietà fondiarie, se uno ha una proprietà estessima ha delle rendite immense ma se iniziano ad esserci dei frazionamenti diventa un problema. La sottrazione alla dv comporta la perdita della forza unica del suo creatore, chi opera nel dv è forte, potente ed è temuto dal diavolo - chi può competere con la dv? Nessuno. Signoria e domino, su cosa? Sul Creato e su sè stesso. Immaginiamo che la razza umana si fosse trattenuta nella dv, ci sarebbero state le catastrofi che vediamo? Il don ha fatto una meditazione sulla Madonna al mattino dove Gesù diceva che la Madonna aveva una signoria anche sul creato, la Madonna appena concepita ha legato la sua volontà a quella divina. Gesù diceva (8 dicembre 1922 volume 15) spiegava che Lei è la dominatrice perchè è il Creato che la riconosce come tale, perchè anche in un solo atto la Madonna fosse uscita dal dv il Creato si sarebbe ribellato. Tutte le cose create non si sono discostate dalla dv (anche se non ne hanno un merito).

"..E così succede per chi non è del tutto abbandonato in braccio alla mia Volontà,.." Gesù

Cioè ha una vita cristiana stentata, molto sforzata ed affaticata ed imperfetta. Non è una vita divina ma una povera piccola vita umana. Spesso e volentieri sono cose peccaminose. Quando uno si sente debole, schiacciato dalle difficoltà, dai problemi,dai momenti di sconforto, dalle crisi, ecc... devi immediatamente pensare: io mi sono sensibilmente allontanato dalla dv. Noi stiamo sempre ad andare a cercare, la Chiesa a Messa ci fa recitare l'atto di colpa ma io ci credo a questo o no? Perchè quando arriva un momento di crisi noi iniziamo a ricercare di chi è la colpa e quasi certamente è sempre fuori di me. Questo modo di vivere (siamo liberi di farlo) ma non è dettato dalla Sapienza, ma c'è un momento della nostra esistenza in cui noi dobbiamo metterci di fronte a Dio nudi. Un momento di crisi può darsi che ti faccia scoprire tante brutte sorprese - non significa niente andare a Messa tutti i giorni, perchè vai a messa tutti i giorni? Per chi vai a Messa tutti i giorni? Ci sono opere buone fatte non per far piacere a Gesù ma per piacere al prossimo e Gesù dice negli scritti che se tu fai un'opera buona ma con questi fini non produce nessun'effetto umano positivo e produce qualcosa di male. Il don ha potuto modo di constatare (esempio del don). Bisogna sempre distinguere la verità oggettiva e il portatore della verità è un servo della Verità, amico dello sposo; se uno ascolta la catechesi o leggi qualcosa deve pensare: ma quello che dice don X è vero o no? Quella cosa che ha detto la continuerei a farla? Io quella cosa la faccio non perchè l'ha detta X ma perchè ho capito che quella cosa è vera perciò il portatore è indifferente. Il don ha visto in una parrocchia e ha cercato di insegnare ai fedeli il vestirsi bene in Chiesa e che essa non diventi un luogo di mercato. I tassisti di roma si sono dati un codice di autoregolamentazione perchè alcuni abbigliamenti non sono decorosi per la categoria, sarà più importante la Chiesa o in taxi? Quando il don se ne andava 15 giorni d'estate qualcuno gli diceva che stavano tutti nudi. E il don ci stava male perchè non è riuscito ad insegnarli qualcosa. Non devi piacere al don ma a Dio. Queste cose dobbiamo chiedercele. Sei in crisi, ma cosa hai fatto fino ad oggi? Il mondo della dv è un mondo così bello anche perchè è un mondo responsabilizzante. Gesù vuole instaurare un dialogo a tu per tu, io le cose le devo fare per Gesù e non compiacere il prossimo. Non si fanno le cose per questo motivo. Un prete è un'amico della sposo, ti fa capire i suoi modi ma la persona deve unirsi allo Sposo. Il Papa ha fatto delle catechesi sull'idolatria...andatele a sentire. Una persona che vive nella dv non entra in crisi perchè tu lo senti il riverbero di questo mondo, lo senti la speditezza nel fare il mondo e non fa nulla che siano delle situazioni di difficoltà. Se tu questa cosa ancora non la vivi, sei sicuro che hai fatto una scelta profonda? Magari fatti aiutare se non ci arrivi da solo/a. Non andiamo a cercare la responsabilità delle nostre crisi al di fuori, dal cuore escono tutte le intenzioni balorde (dice Gesù nel Vangelo).

12 Ottobre 1926 Che significa essere figlia primogenita della Volontà Divina. Come Gesù si sente tirato a visitare l’anima e la dispone a trattare con Lui

".. non sai tu che il mio spesso venire dipende dal fatto che sei la mia figlia primogenita? Non sai tu che fino a tanto che Adamo si mantenne il figlio primogenito della mia Volontà e per conseguenza aveva il primato su tutto, io lo visitavo spesso, la mia Volontà era regnante in lui, gli somministravo tutti i modi necessari per trattenersi con me, come figlio che forma la consolazione di suo Padre, sicché io parlavo con lui come a figlio e lui con Me come a suo padre, come si sottrasse alla mia Volontà perdette il primato, la primogenitura ed insieme perdette tutti i miei beni, né si sentì più la forza di sostenere la mia presenza, né Io mi sentivo tratto da una forza e Volontà ad andare a lui. Perciò tutti i suoi vincoli con me restarono spezzati, nulla più gli toccava per diritto, né mi vide più svelato ma fra lampi ed eclissato nella mia luce, in quella luce della mia Volontà che lui aveva respinto..” Gesù

Essere nella dv vuol dire, Gesù passeggiava con Adamo nel giardino nell'Eden; Adamo era capace di stare con il Padre Eterno, non è semplice avere modi adatti per stare con Lui. Adamo viveva da figlio. Dopo il peccato originale, Adamo inizia ad avere paura di Dio.

"..gli somministravo tutti i modi necessari per trattenersi con me.." Gesù

Noi come stiamo alla dv? Sia a livello interiore che esteriore? Possiamo dire che i nostri modi sono un minimo adeguati al senso della dv sì o no? Interiori ed esteriori. Anche qua più inadeguati e grossolani e meno la mia anima è unita alla dv. Come sto io davanti a Dio? Come prego io? Come sto davanti a Gesù Eucarestia? Quando mi sono fatto la comunione, che faccio? Come vivo quel momento? Cosa pensa Gesù di come io lo tratto? Quanto vado a fare l'Adorazione? E che faccio quando sto lì? Ognuno di noi deve rispondere a questa domanda. Mi pesa? Certo che c'è l'aridità, un'anima divina aspira e non vede l'ora di stare davanti a Gesù. San Domenico Savio stava in ginocchio anche se la chiesa chiusa: Gesù sta a 20 metri anzichè un metro? Ci sono due porte anzichè una? Che problema c'è?

Mano a mano che ci si addentra nella dv, la conoscenza del mondo della dv, ha ridato un grandissimo impulso alla vita interiore, si riscopre il gusto della preghiera. Non è un fatto che dipende dall'essere asceti ma è una cosa che ricevi man mano che la dv inizia a formare il regno dentro di te. E' chiaro che dall'oggi al domani Dio inizia a passeggiare con te ma si avverte qualcosa.Al don fa sempre vedere in parrocchia, dopo la benedizione della messa - magari dice qualche preghiera - ed è una tristezza vedere la gente uscire subito. Non esiste il giudizio nella dv ma però se una persona si è fatta la comunione e scappa via come se fosse seduto su una graticola, avrà un'anima del genere (anche se magari non è conscia di ciò che sta facendo) interiorizzato dei modi divini per stare con Gesù? Non si deve giudicare il prossimo, si tratta di provare compassione per il prossimo che non si rende conto per ciò che fa. Dove sono i frutti delle comunioni? Se queste comunioni non tirano fuori i santi, che sarà successo? Che Gesù non è capace di santificare chi la riceve? No, ma chi fa la comunione non sta bene, una persona può fare una comunione grossolana o in peccato mortale. Stare con Dio è stare con Dio. Dai frutti si riconosce l'albero. Noi dobbiamo sempre essere sinceri con noi stessi, non dobbiamo avere paura di vedere le cose che ci stanno nel nostro cuore. Il Papa ha detto: chiediamo al Signore la grazia della vergogna, se il Signore ti concede la grazia di vedere i tuoi errori, se succedesse una cosa del genere accendi tutte le candele a Maria che puoi. La nostra vita interiore non decolla fino a quando noi non siamo capaci di entrare dentro il nostro cuore guidati dalla luce della dv e dire: fermo, che è successo e come voglio campare da ora in poi? La vita nella dv richiede una risoluzione perentoria.

".. né mi vide più svelato ma fra lampi ed eclissato nella mia luce,.." Gesù

Noi Dio lo conosciamo poco perchè c'è uno schermo della nostra volontà.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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