mercoledì 23 settembre 2020

Incantevoli e variegati florilegi di virtù

Gesù torna di nuovo a spiegare come, nelle sue opere,Egli prima agisce su un singolo e poi estende tale operazione a tutti e a beneficio di tutti. Considerazioni e conseguenze di questo particolare e peculiare modo di agire divino. I colori infiniti del creato sono immagini delle infinite e variegate virtù che possiede un'anima che vive sotto il Sole Divino. Libro di cielo volume 16, 27-30 Luglio 1923, 28 Febbraio 2020

27 Luglio 1923 Gesù fa in una creatura il deposito dei beni, degli effetti, dei prodigi e delle conoscenze che la sua Volontà contiene , per poi darli alle altre creature

Gesù lo troviamo (come una meditazione passata) in piedi sul cuore di Luisa

"..Questa mattina il mio dolce Gesù si è fatto vedere in modo meraviglioso, Lui stava in piedi sul mio cuore, aveva messo due aste sopra le quali aveva formato un arco ed in mezzo aveva fissato una rotella con due funi, una a destra e l’altra a sinistra, con un secchietto pendente; Gesù, con tutta fretta faceva scendere il secchio nel mio cuore, lo tirava su, pieno d’acqua e la versava nel mondo; tirava e versava in modo da allagare la terra.." Luisa

Il senso di tutta immagine è ribadire il fatto che ordinariamente, la dv, prima di dare un bene a tutte le creature lo concentra in una. A Luisa fa questo dono e da Luisa lo riversa nel mondo (analogamente come nell'Incarnazione)

Figlia mia, così feci nell’Incarnazione: Prima deposi nella mia cara Mamma tutti i beni necessari per scendere dal Cielo in terra, poi m’incarnai e feci il deposito della mia stessa Vita; dalla mia Mamma uscì questo deposito come vita di tutti,.." Gesù

Stile che Dio ha nell'operare. Dio lavora con la tecnica del concentro in uno e riverso in molti - in uno e in molti. La Chiesa ci fa vedere nell'Esodo la figura di Mosè diventato liberatore di Israele molto tardi nell'età; la storia che Dio fa con Israele è identica con Mosè. Anche la quaresima, quello che Gesù ha vissuto nei quaranta giorni la Chiesa lo deve vivere a livello collettivo e ogni anima che è una concretizzazione singolare del corpo mistico che è la Chiesa lo deve vivere personalmente. Cosa succede (per esempio in questo travagliato)? Il don pensa che quello che Gesù ha vissuto nella sua persona (la dolorosa Passione) e la Passione è Getsemani, sudore di sangue, abbandono, umiliazione, flagellazione (apparire agli occhi del mondo sfigurati) ecc... se noi ci pensiamo non è quello che stiamo vivendo a livello di Chiesa? Il don pensa di sì. Teniamo presenti questo stile divino: uno e molti. Il nostro essere specchio nella vita di Gesù, il nostro essere coinvolti ma anche protagonisti certe situazioni.

Quello che io faccio come singolo non rimane circoscritta a me ma ha un riverbero al di fuori di me; influisce sui molti (san Gioavanni Paolo secondo ha approfondito molto questo aspetto, -- vedi RECONCILIATIO ET PAENITENTIA -- parlando della cosidetta della dimensione sociale del peccato. Il Santo Padre scrisse che anche il mio più piccolo peccato di pensiero avrà dei riverberi negativi su tutto il corpo di Cristo che è la Chiesa. Un peccato di pensiero noi non ci facciamo caso, ma Dio lo vede molto bene e anche se non lo vede e conosce nessuno il male prodotto da esso esce fuori da me -- strutturale legame tra il singolo e l'insieme che dipende dall'essere membri a diverso titolo della famiglia di Dio che è la Chiesa). Lo vediamo nelle piccole famiglie e lo vediamo nella famiglia umana in generale. E' chiaro che ci sono delle varie gradazioni di paternità, ogni essere umano è figlio di Dio in quanto opera della sue mani ed oggetto del suo amore, certo i battezzati sono figli adottivi di Dio e poi bisogna vedere se la grazia santificante l'abbiamo custodita o se assomigliamo a qualcun'altro. Un peccato di un battezzato ha effetti negativi sulla Chiesa, un non battezzato (qui poi si apre un discorso) almeno formalmente ciò che fa nel bene o nel male i riverberi sono differenti.

Ecco perchè Gesù stava facendo questo, ha concentrato il dono su Luisa e - Dio fa le cose a loro tempo e noi non conosciamo i tempi di Dio, Dio fa le cose proprio quanto è il momento, Gesù è nato quando doveva nascere - quello che è accaduto a Luisa si riverbera su coloro che vorranno ricevere questo dono.

30 Luglio 1923 L’anima è il fiore celeste

Gesù considera il fondersi nel divin volere come entrare nel dv che si realizza con un'atto espresso della nostra volontà (anche con parole nostre), la preghiera nella dv è ostica per qualcuno di imparare perchè tutti vorrebbero delle preghiere precostituite. Ma per entrare nella dv basta dirglielo e siamo noi che dobbiamo trovare tempi, forme e modi per compiere questa operazione.

"..Stavo fondendomi nel Santo Voler Divino ed il mio dolce Gesù, nel venire, mi ha detto: “Figlia mia, ogniqualvolta l’anima entra nel mio Volere per pregare, operare e altro, tante diverse tinte divine, una più bella dell’altra riceve. Non vedi quanta varietà di colori e di bellezza contiene tutta la natura? Sono le ombre della varietà dei colori e della bellezza che contiene la mia Divinità; ma donde le piante, i fiori, acquistano la varietà dei colori? A chi diedi l’ufficio di colorire con tante svariate tinte tante diversità di piante? Al sole..." Gesù

Quando facciamo le cose di Dio non si dimentichi mai di fondersi nella dv (in particolare). In tutte quante opere connesse alla nostra vita del mondo e tutto deve entrare, perchè attraverso questa operazione tante tinte divine. Le varietà della natura sono ombre, un bel documentario è incredibile vedere certe specie particolari. Non ci sono specie uguale all'altro, il rosso di uno è diverso all'altro rosso; questo perchè chi li ha fatti ha realizzato un capolavoro. Chi è che fa acquistare i coloro? I colori si vedono solo con la luce del Sole.

"..La sua luce ed il suo calore contengono fecondità e varietà di colori, da abbellire tutta la terra; e quando la pianta si espone ai baci della sua luce, agli abbracci del suo calore, il fiore si schiude e, come restituendogli il bacio e l’abbraccio, riceve le sfumature delle tinte e forma il suo bel colorito. Ora, l’anima che entra nella mia Volontà, simboleggia il fiore che si espone a ricevere il bacio e l’abbraccio del sole per ricevere le varie tinte che il sole contiene e restituendoli riceve le varie tinte della natura divina.." Gesù

Ecco perchè questa operazione noi non possiamo ridurre la vita nella dv a solo quest'operazione (c'è anche lo sforzo di ascesi), tanto più si moltiplicano le operazioni di fusione e di ingresso nella dv la nostra anima (anche se non ce ne rendiamo conto) riceve piano piano tinte divine. Non ci si può limitare a questo e crogiolarsi pensando che sono solo le fusioni che mi faranno diventare santo scansando lo sforzo ascetico nell'acquisto e conservazione delle virtù e vita di grazia. Tuttavia se entri spesso riceverai le sfurmature e tinte del Creatore. Le virtù vengono descritte (Cantico dei Cantici) come pietre preziose (zaffiri, rubini e smeraldi), se uno si familiarizza un pochino coi colori..l'azzurro è la fede (Cielo), lo smeraldo (verde colore della speranza) il rosso colore che simboleggia la Carità. Ecc... Il diamante (colore neutrale) è della virtù della fortezza. Quanto più siamo fusi in questo sole divino, quanto più la luce di queste virtù brillerà in noi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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