domenica 27 ottobre 2024

La vita nella Divina Volontà non è uno scherzo

ATTENZIONE! QUESTA E' UNA MEDITAZIONE CHE AVEVO SALTATO - LE ALTRE MEDITAZIONI DEL 35/36° VOLUME CHE RIMANEVANO NON LE TROVO IN RETE DA NESSUNA PARTE. APPENA SAPRO' QUALCOSA LO COMUNICHERO'

Gesù spiega come e perché la vita nella Divina sia tutt'altro che uno scherzo. Preghiera continua e offerte totali per ottenere un tale dono. Libro di Cielo, Volume 33, 15 Luglio 1934, Martedì 30 Maggio 2023

15 Luglio 1934

Chi vive nella Divina Volontà si mette in condizione di ricevere e di poter dare sempre al suo Creatore. Come chi prega sborsa la moneta, forma il vuoto ed acquista la capacità di possedere ciò che chiede
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"..Perciò il vivere nella mia Volontà è il prodigio dei prodigi,...." Gesù

Anche oggi Gesù ci offre una bellissima meditazione e all'interno di questo brano è contenuto uno dei titoli top: il prodigio dei prodigi. Questo titolo ha dato il titolo di una canzone di Devora Vezzani, una cantante ed apostola attiva del Regno di Gesù.

Oggi Gesù ci dice alcune cose:

«Figlia mia, per chi fa la mia Volontà e vive in Essa tutto è suo, Essa se si dà alla Creatura non si dà da sola, ma porta tutte le sue opere, perché sono inseparabili da Essa e se ne serve per fare spaziare, alimentare, felicitare, arricchire, delle sue ricchezze immense colei che vive in Essa e la mette in condizione di poter ricevere sempre da essa...." Gesù

Dobbiamo capire quello che Salomone scrive: ho pregato la Sapienza e con essa mi sono venuti tutti i beni, la Divina Volontà non viene da sola ma con tutta la sua dote, tutto ciò che contiene l'Universo e i Santi ecc.. viene con Lei. L'anima avverte la sostanza della felicità, quando si parla della sostanza...che significa la sostanza della felicità? La quintessenza partecipata in forma stabile. Se io ho passato una bella giornata, mi sento felice ma poi inizia un'altra giornata e speriamo che sia bella ma non è detto che lo sia. E' un'esperienza comune. Ma se tu hai la sostanza della felicità, oggi, domani e dopodomani ecc.. sarai felice. E se ti arriva una croce grande quanto una casa? Passa la felicità? No, non passa. Puoi avere qualche momento in cui il peso della croce si fa sentire, la sostanza della felicità arriva dalla presenza di Dio. Ecco perchè Gesù dice ai suo apostoli: proverete una gioia immensa, ma nessuno ve la potrà togliere. Ci possono rubare i soldi, le cariche, la casa, gli onori, ecc... e possono anche toglierci anche la vita; ma se c'è una cosa che non ti possono togliere è la gioia o la sorgente di essa. Potrebbe arrivare un periodo di crisi e fare a meno dei sacramenti, è possibile, l'Ecuarestia e la Messa potresti non parteciparvi per vari motivi, ma la Divina Volontà non te la toglie nessuno perchè sta dentro di te h24 e nella misura in cui impari ad essere fuso con Lei gl effetti della sua presenza li senti in continuazione, ogni tanto c'è qualche sorpresa inaspettata o qualche emozione inaspettata. Perchè Dio sorprende, e te la prendi...normale quando si vive in questo mondo. Il Signore è felice e si felicita della creatura che vive in questo modo, offrendogli continuamente il ricambio di adorazione, amore ecc...

"..La vita nella mia Volontà non è uno scherzo, ma vita operante e di attività continua. Anzi tu devi sapere che non vi è cosa che è stata fatta da Dio, dai Santi e da tutti che non si dà a chi vive nel mio Volere, perché non vi è cosa di bene che ad Esso non appartiene e come tu senti il bisogno di possedere tutto, così tutti sentono il bisogno di darsi a te...." Gesù

Le opere di Padre Pio, posso considerarle mie? A quello che Gesù qua dice, la risposta è affermativa. Tutte, nessuna esclusa. Ma ci rendiamo conto? E' tanta roba.

"..e come tu senti il bisogno di possedere tutto, così tutti sentono il bisogno di darsi a te. Ma sai perché vogliono passare dal canale dell’umano volere?..." Gesù

Questo significa che c'è un'altra fonte di gloria per il loro creatore, ogni umana volontà in cui questo si realizza diventa un'altro canale di gloria infinita per il Creatore. Se siamo 7 miliardi di esseri umani e ci sono 15 persone che vivono nella Divina Volontà, Dio non vede in atto nella maggioranza questa cosa e non ci possono essere sorprese e quindi quelle creature non riceveranno tutto da Dio.

"..Perciò il vivere nella mia Volontà è il prodigio dei prodigi, è l’unità di tutto, è possedere tutto, ricevere e dare tutto e siccome voglio sempre dare alla creatura, ardentemente la sospiro nel mio Fiat, per dare ciò che voglio e per rendere compiuti i miei desideri» Gesù

Ecco perchè Gesù chiede di lasciare tutto (gli Apostoli per seguire Gesù hanno lasciato tutto). Ma se Dio ti chiede tutto è per darti molto di più, vuole vedere quanto sei disposto a dargli. Dio le chiede e le vuole le nostre offerte ma perchè vuole vedere, Lui vuole dare e vuole ricevere. Lui dà tutto a chi dà tutto. Gli apostoli hanno lasciato tutto: la famiglia, il lavoro, ecc... ma a non tutti gli viene chiesto di lasciare tutti i loro beni terreni, ma a tutti viene chiesto di lasciare affettivamente tutto. E' una vocale ma è importante. Il distacco da tutto - meditazione dei 10 volumi. Esercizio consigliato dal don: mettiti davanti a Dio ed offriti tutto. Pensiamo alle cose che ti farebbero più male e vedi se sei capace di dire a Dio: morirei se mi dovessi privare di questa cosa ma se me la chiedessi sarei pronto a staccarmi. Se questo c'è, è come se avessimo lasciato tutto. Questo mistero è adombrato (nella Sacra Scrittura) in Abramo. Abramo non ha sacrificato Isacco ma a Dio è bastato vedere Abramo con il coltello in mano per sacrificare Isacco --- quindi noi dobbiamo fare il sacrificio di Isacco per voler stare nella Divina Volontà, perchè se tu non hai dato tutto tu non riceverai il tutto. Questo per chi legge i maestri di spirito è normale. Più dai e più la vita diventa migliore. Un manovale che si alza alle sei e fa un lavoro durissimo, campa con lo stipendio del suo lavoro e una moglie mediocre, e questo potrebbe dire: ho la vita più bella di tutto l'universo? Sì. Non è detto che quella sia la vita oggettivamente più bella, ma dipende da te se quella è la vita più bella - non dipende da ciò che fai e non come lo vivi ma da come lo fai e come lo vivi. Diciamo che è un contorno ciò che fai e vivi.

(Luisa)Dopo ciò pensavo tra me: ma qual bene mi viene, qual gloria do al mio Dio, col chiedere sempre che la sua Volontà sia conosciuta e prenda il suo posto regio che gli spetta nelle creature? Mi pare che non so chiedere altro, mi sembra che Gesù stesso è stanco di sentirmi dire la stessa storia: “voglio il tuo Fiat come vita, per me e per tutti”.

«Figlia mia benedetta, tu devi sapere che quando la creatura prega incessantemente d’ottenere un bene, acquista la capacità di possedere quel bene e, possedendolo, avrà virtù di farlo possedere agli altri. La preghiera è come lo sborso della moneta per comprare il bene che si vuole, la preghiera forma la stima, l’apprezzamento, l’amore che ci vuole per poterlo possedere. La preghiera forma il vuoto nell’anima dove poter chiudere il bene voluto, altrimenti se Io lo voglio dare, non saprei dove metterlo e poi non puoi darmi gloria maggiore che chiedermi che la mia Volontà sia conosciuta e regni...." Gesù

Gesù cosa riceve da noi se non un pochettino d'amore? Cosa possiamo dargli a Colui che ha tutto? Ma siamo noi che riceviamo e per ricevere cose così grande. Ma Dio non dà cose grandi al primo che passa, Dio prima che dà tutto, chiede preghiere su preghiere su preghiere ecc... le grazie si comprano (diceva Padre Pio). Non si comprano con il denaro ma con la preghiera. Se tu non preghi, le grazie non arrivano. E quanto ci tieni a questa cosa? Vediamo se mi stanco prima io a pregare o si stanca Gesù a sentirci. E' così che funziona con Nostro Signore.

"..Questa è la mia stessa preghiera, è il sospiro ed il palpito del mio Cuore, sono le mie ansie ardenti e tu devi sapere che è tanto il mio amore di voler far conoscere la mia Volontà che, non potendo trattenerlo, si riversa su di te e ti faccio dire: venga il tuo Fiat, la tua Volontà sia conosciuta. Sicché sono Io che prego in te, non sei tu, sono i miei sbocchi d’amore, i miei sfoghi amorosi, che sentono il bisogno di unificarmi con la creatura per non essere solo a pregare per un tanto bene e, per dare più valore a questa preghiera, metto in tuo potere le mie opere, la Creazione tutta, la mia vita, le mie lacrime, le mie pene, affinché non sia una preghiera di sole parole, ma una preghiera avvalorata dalle mie opere, vita, pene e lacrime. Oh come risuona dolce al mio udito il tuo ritornello, la tua cantilena amorosa in cui fa eco il mio: “venga il tuo Fiat, la tua Volontà sia conosciuta!” Gesù

Se tu preghi nella divina volontà questa preghiera si porta dietro le opere di Gesù, le sue pene, lacrime ecc... è tanta roba. Qual'è la forza di quella pregheira? E' una preghiera che sale fino al trono dell'Altissimo ed ottiene un sacco di grazie e proprio perchè la posta in gioco la preghiera dev'essere continua. Come Gesù stesso dice, non sarebbe arrivata la Redenzione e poi il dono della divina volontà se non ci fossero stati 2000 anni di preghiera del popolo eletto conclusi dallo show di 14 anni della Madonna. Altrimenti non lo avremmo avuto, se non ci fosse stata la preghiera.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 26 ottobre 2024

L'amore di Dio è sempre eccessivo

Nuova lezione di Gesù sul desiderio di Dio di avere il ricambio di amore della creatura. Le devastazioni prodotte dalla volontà umana. Libro di Cielo, Volume 35, 26 Febbraio 1938, Giovedì 4 Gennaio 2024

26 Febbraio 1938

Dio riconosce Se stesso in chi cerca di riconoscere Dio nelle opere sue. Felicità che riceve Dio per l’amore della creatura. Il posto che ha l’uomo nella Creazione e nella stessa Divinità se vive nel Volere Divino
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"..La nostra Volontà regnante metterà in vigore tutte le opere sue e restituirà alla creatura ciò che perdette col fare la sua volontà, la quale è devastatrice di tutti i beni, spezza tutte le comunicazioni con le opere nostre e col suo stesso Creatore e si rende come un osso spostato che perde la comunicazione con tutte le sue membra e serve solo a dare dolore.” Gesù

Cosa si siamo persi con il fare la nostra volontà? Tutto quello che Gesù ha descritto prima nel brano. Pensiamo a quello che dice Gesù, devastratrice di tutti i beni. Quanti beni ci siamo già sprecati, quanti ne abbiamo buttati alle ortiche. Nostro Signore non si fa superare in generosità ma purtroppo un sacco di roba non l'abbiamo mai avuta, speriamo arrivi in futuro, l'abbiamo perduta e roba buona dicono a Roma, roba bella e santa. Non solo ma spezza tutte le comunicazioni con le opere di Gesù. Adesso è inverno (quando è stata fatta la meditazione), chi ha la fortuna di poter andare in montagna con la neve, è tutta roba fatta per noi. Se una persona fa un film stupendo e se non lo vede nessuno che senso ha quel film? E' come se una persona avesse una filmoteca inesauribile e non vedesse un tubo, stà lì ramingo, impalato ed annoiato e non vede nulla.

"..e col suo stesso Creatore e si rende come un osso spostato che perde la comunicazione con tutte le sue membra e serve solo a dare dolore.” Gesù

Che è la cosa ben più grave: non si percepisce la presenza di Dio, il nostro intelletto non è illuminato dalla sua Luce, discernimento zero, gioia che viene dalla presenza di Dio zero, pace zero e vita da schifo, da cani e soggezione alle più basse e becere passioni. C'era un programmino dell'indimenticabile Corrado Mantoni che si chiamava il pranzo è servito - e si potrebbe dire il pranzo è servito dalla nostra umana volontà: sterco e letame con acqua di fogna. Con dessert finale si rende come un'osso spostato perchè - perdendo la comunicazione con le altre membra - dà dolore e fa star male sè stesso e il prossimo. Questa roba se la mangia la quasi totalità degli esseri umani - tra cui anche molti battezzati - che campano così. Nella Chiesa cattolica c'è la pienezza della Verità e dei mezzi di santificazione.

Andiamo a vedere cosa ci siamo persi:

"..Molto più, che quelle del Cielo sono nostre, nessuno ce le può togliere; invece quelle che abbiamo attraverso l’amore della creatura, sono nuove per Noi e formano le nostre nuove conquiste..." Gesù (parlando delle gioie)

La Gloria Essenziale di Dio non gliela tocca nessuno. Certo che sono nuove quelle che gli danno le creature. Io sono io e tu sei tu, io il mio amore lo dò a chi voglio, nessuno mi può obbligare a farsi amare e il mio/ tuo modo d'amare è unico, perchè siamo unici. Se tu a Dio questo amore Lui non lo avverte. E questa è una scelta. Se io rifiuto il mio amore a Dio, Lui questa cosa non la conosce, la conosce il linea teorica perchè sa qual'è la mia modalità però non la vive perchè non gliela dò se non lo amo. E Gesù aggiunge anche:

"..per Noi, essere riconosciuti è la più grande Gloria, l’amore più intenso che riceviamo e con l’essere riconosciuti ci formiamo il nostro esercito, la milizia divina, il nostro popolo, dal quale non esigiamo altro che il tributo d’essere amati e mettiamo a sua disposizione tutte le opere nostre per servirlo, abbondandolo di tutto ciò che può renderlo felice. Se non ci riconoscono, restiamo come il Dio senza esercito e senza popolo. Com’è doloroso mettere tante creature alla luce del giorno e non avere né un esercito, né un popolo...." Gesù

".. Sicché in chi vive nel nostro Volere vediamo la continua catena d’amore che mai si spezza ed il nostro Amore trova il suo poggio dove poggiarsi per poter dire incessantemente: “Ti amo, ti amo, ti amo.” Il nostro Amore quando non trova l’amore della creatura, resta sospeso e dà in grido di dolore, quasi vuole assordare la creatura per dirle: “Perché non Mi ami?” Il non amarci è la ferita più crudele per Noi..." Gesù

Il don ha intenzione di essere cassa di risonanza di quello che vien dall'Altissimo. Sappi che l'amore e la volontà che tu puoi dare a Dio, se non gliela dai non gliela può dare nessuno al posto tuo. Una delle cose divertenti del Paradiso è che ci saranno (Tenera Amata) una rete di amori stabiliti da Lui nel creare le creature che sarebbero dovuti essere in Terra ma a causa del Peccato Originale qua in terra non vivremo. E conoscere tante forme d'amore differenti sarà un godimento immenso. Basterebbe la visione beatifica, e a Dio basterebbere la gloria essenziale e quindi come mai cerca l'amore della creatura? E' un di più. Se uno conosce Dio fa proprio strike, perchè è un pozzo senza fondo. Beni senza fine. Felicità sempre nuovi. Una catena d'amore che non si spezza. L'amore è eccessivo, esagera. C'è soltanto una cosa nella quale si può esagerare - per il resto misura ed equilibrio - se l'amore è amore, dà in eccesso. L'amore è divino, Dio esagera. Chi va a Messa tutti i giorni, non è che fa un favore al Padre Eterno ma fa un favore a sè stesso (se bene la comunione e la Messa) perchè quello che riceve è il Paradiso sulla terra. Per chi può andare a Messa tutti i giorni. Quando una persona ama e vuole stare con l'amato, quando due persone non si sopportano nello stare assieme, non va bene così. L'amore non vede l'ora di stare assieme. E non finisce mai. Non è che una persona dice: sono stato a Messa per tre anni ogni giorno e adesso basta, ma adesso basta. Per chi ama la preghiera ecc... diventa un piacere, il don dispiace di non avere la giornata più lunga per poter pregare con più calma. I primi tempi pensavano che il don - appena diventato prete - pensavano che fosse impazzito o che fosse caduto in depressione quando per lui era iniziata una luna di miele con l'Altissimo. L'amore che ha incontrato con il Signore è più grande di quello che aveva con la ragazza (che ha lasciato).

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 24 ottobre 2024

L'oltraggio delle grazie sprecate

Gesù spiega come nella sua vita terrena abbia moltiplicato le sue vite tanto quanto sono gli esseri umani che furono, sono e saranno perché venisse da tutti, grazie a Lui, data al Padre la gloria che gli è dovuta. Libro di Cielo, Volume 35, 20 Febbraio 1938, 3 Gennaio 2024

20 Febbraio 1938

Gesù, nell’Incarnarsi, formò di Sé tanti Gesù, per quante creature sarebbero esistite, affinché ciascuna avesse un Gesù a sua disposizione
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Oggi, in questa meditazione, stiamo di fronte ad un tema molto importante ahimè non cosiderato oggi giorno. Da un certo, da metà del secolo scorso, le persone e fior di teologi hanno iniziato a pensare che era tempo di porre al centro del pensiero filosofico ecc.... non Dio ma l'uomo. Ed oggi vediamo i frutti di questo processo. La nuova liturgia è antropocentrica, il centro non è il culto da dare a Dio ma l'uomo. Ratzinger - quando era Cardinale - diceva che la nuova Messa è Clerico centrica, cioè sia l'altare girato verso il popolo e tutta quanta la struttura della Messa è volta a chi celebra. Questo porta uno spostamento di attenzione, 40 minuti di omelia e 20 minuti per tutto il resto della Messa.

Che significa questa cosa? Il senso di quello che oggi Gesù dice: Lui è venuto sulla Terra per dare gloria al Padre che è il compito di ogni essere umano. Quando si parla della Gloria di Dio si devono considerare due aspetti: la Gloria Essenziale, non gliela tocca nessuno, non ci arriva nessuno a toccargliela, è la Gloria che Dio ha da per sè stesso e poi c'è la Gloria Accidentale o soggettiva che è quella che le creature sono tenute a dare a Dio, il culto che è dovuto a Dio. Amare Dio con tutte le tue forze, ecc.. è il primo Comandamento. Significa che questo è un'atto dovuto e chi non lo fa pecca. La gratitudine è un'atto della virtù cardinale della giustizia, tu non puoi ricevere un beneficio senza nemmeno dire un grazie. La Gratitudine è un'atto dovuto per una persona che ti ha fatto beneficio. Noi dovremmo amare Dio con tutte le forze in ogni luogo. Ma chi può dire di adempiere con perfezione questo ringraziamento? Chi di noi impiega un pò di tempo a fare uno screening di tutti i benefici ricevuti da Dio per dirgli grazie? Ci vorrebbe una giornata intera - e magari andrebbe fatto il 31 dicembre. E se queste cose non vengono fatte? La Gloria accidentale di Dio viene intaccata, perchè c'è qualcuno che non dà Dio quello che gli è dovuto e glielo deve dare spontaneamente. E se manca, fa nulla? No. Oggi Gesù ci ha spiegato - come ha fatto altre volte - che questa cosa noi non l'abbiamo fatta ma Gesù l'ha fatta per tutti.

"..Onde, col venire sulla terra volli formare di Me tanti Gesù, per quante creature erano esistite, esistevano e esisteranno..." Gesù

Anche uno stregone maya ha un'anima, non è un'aborto della natura. Quindi ci rendiamo conto di ciò che è successo? Molta gente si chiede: Gesù è venuto sulla terra e ci credo. Cosa ha fatto per 30 anni nella vita nascosta? 30 anni di vita nascosta e 3 anni di evangelizzazione. Vi rendete conto che lavoro è rimettere in parggio i debiti della razza umana compresi quelli che nasceranno in futuro? Quanti esseri umani avranno calpestato la terra da Adamo ed Eva fino ad oggi? E quanti ce ne saranno? Dio sa anche gli istanti precisi in cui crea l'anima. Ogni tanto la nostra mente si perde proprio nella contemplazione di Dio e delle sue opere perchè vale sempre l'antico adagio: se lo potessi comprendere, se fosse tutto chiaro, - noi possiamo comprendere le cose che sono alla nostra portata e che sono più piccole - ma Dio ci sovrasta immensamente - non è Dio. Un'anima dannata non dà gloria a Dio, è la negazione della Gloria che sarebbe dovuta arrivare a Dio attraverso quell'anima. E allora, quell'anima che l'ha creata a fare Nostro Signore? L'anima non è riuscita ad arrivare in Paradiso per colpa propria? Quella gioia che l'anima avrebbe dovuto dare a Dio - non c'è dal punto di vista oggettivo - ma ci sarà Gesù a darla dal punto di vista soggettivo. Ci rendiamo conto di quello che ha combianto Nostro Signore?

Noi che abbiamo questa informazione abbiamo una chanche, una risorsa, perchè questa vita di Gesù che c'è anche per me e per te, e io devo riconoscerla, devo servirmene e non devo prendere solo le briciole ma prendere tutto.

"..Perciò il nostro sommo dolore è che ad onta di tante mie Vite che sono a disposizione di ciascuno, chi non le riconosce, chi non le guarda, chi non se ne serve, chi le offende, chi prende appena le briciole della mia Vita. Pochi sono quelli che dicono: “Faccio la Vita di Gesù, con Gesù, amo come ama Gesù e voglio ciò che vuole Lui.” Gesù

Pochi sono quello che fanno questo (prendono la vita di Gesù). Pensiamo all'oltraggio inaudito delle grazie sprecate. Il don ha portato in visita ad una mostra del cibo e c'erano dei dati che avrebbero asfaltato tutti coloro che imprecano contro Dio perchè la gente muore di fame. Prima di aprire bocca a vanvera bisogna collegare bene il cervello. Mangerebbero 3 miliardi e 200 miliondi di persone (e all'epoca ne morivano 800 milioni) semplicemente se gli esseri umani non buttassero al secchio del cibo. C'erano delle foto di una famiglia americana dove c'era ogni ben di Dio (bistecche, maialini, verdura, pesce, ecc...) e dopodichè c'erano dei dati che dicevano quanto andava al secchio. Vogliamo parlare dell'oltraggio delle grazie sprecate? Con le grazie sprecate andrebbero in Paradiso tutti quanti. Nella Sacra Scrittura c'era una persona (AT) che non ha mandato a vuoto le Parole di Dio (Samuele?). I talenti buttati. Queste vite che non sono servite alla creature servono alla Gloria del divin Padre.

"..Queste ultime sono il contraccambio insieme con Me della Gloria e dell’Amore della Creazione e Redenzione, ma anche se non tutte queste mie Vite servono alla creatura, servono però mirabilmente alla Gloria del mio Divino Padre, perché non venni sulla terra solo per le creature, ma per reintegrare gli interessi e la Gloria del mio Padre Celeste. Oh! se tu potessi vedere che bel corteggio formano le tante mie Vite intorno alla nostra Divinità e quanto Amore e quanta Gloria si sprigionano da Esse, tu resteresti talmente rapita che ti riuscirebbe difficile ritornare in te stessa.” Gesù

Questa cosa che Lui ha fatto, vale anche per noi. Sono pochissime le persone che confessano tutti i debiti che abbiamo contro Dio. Spesso confessiamo le mancanze verso il prossimo, ma quello che è dovuto all'Altissimo... di offrire a Lui ogni pensiero, ogni bacio, tutte le cose che facciamo, ecc...

Il centro di tutto non siamo noi, poveri mortali umani sciocchi ma superbi fino al midollo. Ma è Dio. Il don raccomanda sempre moderazione nelle spese, non bisogna mandar male il cibo. Chiediamo alla Piena di Grazia - chi sarà mai? -, noi non siamo Immacolati però potremmo essere pieni di grazia, abbastanza. Se siamo vuoti di grazia o siamo così così è perchè ne sprechiamo tante. Anche se Gesù ci ha messo le mani, però Gesù ha rifatto tutta la mia vita ok, ma se io faccio una vita debosciata vado all'inferno. Non è che siccome Gesù ha rifatto tutta la mia vita io posso fare quello che mi pare. Gesù ha salvato la gloria accidentale dell'Altissimo non la mia anima.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 23 ottobre 2024

Solo con Maria stiamo al sicuro

Splendida lezione di Gesù sulla grandezza di Maria e i loro reciproci interscambi di amore. Creando Lei il Fiat creava il perdono, la misericordia, la riconciliazione tra la santissima Trinità e il genere umano. Libro di Cielo, Volume 35, 14 Febbraio 1938, Martedì 2 Gennaio 2024

14 Febbraio 1938

Gli atti di chi vive nella Divina Volontà, si stendono su tutti e si fanno narratori dell’Ente Supremo. Dio, nel creare la Vergine, creò il perdono
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Il don ha avuto già un suo modo di esprimere un suo convincimento, al don sembra che l'oggettiva realtà delle cose che si vedono, faccia presagire che potrebbe essere un'anno alquanto impegnativo e quindi evidentemente però è fondamentale che, dovendo vivere un'anno impegnativo dobbiamo trovare un'unione con la Madonna - perchè sa mettere al riparo e dare consolazione ai suoi figli. Quando ci sentiamo addolorati o messi in qualche modo in pericolo, esposti a sofferenze di vario genere, cerchiamo la mamma, perchè ti fa sentire al sicuro. Gesù e Maria facevano il santo gioco di scambiarsi le prerogative dell'amore. Ella dava a Lui, maternizzava il suo amore - il don spera si capisca - lo rendeva un'amore al femminile

"..Ora senti un’altra sorpresa. Quando Io, piccolo bambino succhiavo il latte dalla mia Mamma, Io succhiavo le anime, perché Lei ne teneva il deposito e, nel darmi il latte, depositava in Me tutte le anime, perché voleva che Io le amassi, dessi il bacio a tutte e formassi la sua e la mia vittoria; non solo ciò, ma nel darmi il latte mi faceva succhiare la sua Maternità, le sue tenerezze e si imponeva su di Me col suo Amore, perché Io amassi le anime con Amore Materno e Paterno ed Io ricevevo in Me la sua Maternità, le sue tenerezze indicibili e così amavo le anime con Amore Divino, Materno e Paterno. Onde dopo che me le depositava tutte, Io, con un mio stratagemma d’amore, con un respiro, con un mio dolce sguardo, le depositavo di nuovo nel suo materno cuore e, per contraccambiarla, le davo il mio Paterno Amore, il mio Amore Divino che è incessante, fermo, irremovibile, che giammai si muta, perché l’amore umano facilmente si cambia ed Io volevo che la mia inseparabile Madre avesse le stesse prerogative del mio Amore e le amasse come le sa amare un Dio..." Gesù

Mentre l'amore maschile dà più forza, fa sentire protetto chi viene abbracciato. Gesù e Maria, con il loro amore al maschile e al femminile, facevano questo scambio. Le case costruite sulla roccia reggono e quelle costruite sulla sabbia crollano. E' importante rifugiarsi sotto le ali di Maria e di Gesù. Il Santo nome di Gesù è stato relegata alla memoria facoltativa, di 4° classe, se non mi va manco lo celebro nell'ufficio divino. Scelta dettata da cosa? Perchè il Rosario è così potente? Una delle tante motivazioni perchè ogni Ave Maria diciamo 2 volte, una Gesù e una volta invochiamo Dio. Tutti i grandi maestri di spirito dicono che un grande peccatore pronuncia con amore il nome di Gesù e di Maria all'inferno non ci va - ovviamente non si faccia una vita di peccato sperando in questa. La tragedia dell'inferno è l'odio verso Colui che ci Ama e verso anche Maria. Le anime in purgatorio stanno tra mille tormenti e come si legge nelle testimonianze dei mistici e dei santi, nei punti più bassi del Purgatorio ci stanno anche i diavoli. Il problema non è tanto i tormenti dell'inferno, il problema grande è l'odio irriversibile verso Gesù e Maria.

"..Invece, nella creazione della Sovrana Regina passammo oltre, il nostro Amore non si contentò dello sfoggio, ma si volle atteggiare a pietà, a tenerezza e a compassione così profonda ed intima, come se si volesse convertire in lacrime per amore delle creature. Ecco perciò, come il nostro Fiat si pronunziò per crearla e chiamarla a vita, creò il perdono, la misericordia, la riconciliazione tra Noi e l’umano genere e lo depositammo in questa Celeste e Santa Creatura, come Amministratrice tra i nostri ed i figli suoi..." Gesù

Cerchiamo di non dare al Signore dolore. Maria Santissima non ha dato all'Altissimo causa di sofferenza, è rimasta senza alcun peccato. Ha ricevuto ogni grazia e benedizioni dal Signore ma è rimasta fedele a differenza dei nostri progenitori. Dio può dire che Dio si può godere la perfezione di ciò che ha creato. Ci sono alcuni maestri di spirito - che quando si parla di Maria - come mai Dio non ha sterminato tutto il genere umano dopo che ha visto tutto ciò che abbiamo combinato dalla caduta di Adamo fino ad oggi? Un tale abbruttimento e anche lo spettacolo che stiamo vivendo in giro, qua Nostro Signore se vuole che certe cose spariscano dalla circolazione deve fare robusti interventi, ci sono situazioni che sembrano irriversibili umanamente. Un reset ci sarà. Perchè non ci ha sterminati tutti? Perchè voleva vivere questa creatura, sapeva che Lei non avrebbe fallito. Il don vede come viene trattato Gesù nell'Eucarestia, delle volte vedendo certe cose si chiede: come hai fatto a fare una cosa del genere prevedendo gli orrori che sarebbero accaduti? A Dio è impossibile non sapere il futuro e che sarà. Dio anche se volesse non può farlo. E qualche autore di spirito pensa che abbia istituito l'Eucarestia per ricevere una comunione da sua Mamma. Il rapproto di Maria con l'Eucarestia perfetto, con l'Adorazione, ecc..

"..Figlia mia, era giusto che tutto venisse depositato in questa Madre Celeste, perché dovendo possedere il regno della nostra Volontà, venisse tutto a Lei affidato, Essa sola ha posto sufficiente per poter possedere i nostri mari da Noi creati, con la sua Potenza creante e conservante mantiene integro ciò che crea, senza mai scemarsi, anche se diamo sempre. Perciò, dove non c’è la nostra Volontà non possiamo né dare, né affidare, né deporre; non troviamo posto; il nostro Amore resta inceppato nelle tante opere belle che vogliamo fare nelle creature. Solo in questa Sovrana Signora non trovò inceppo il nostro Amore e perciò sfoggiò tanto e fece tante meraviglie, fino a darle la fecondità divina per farla Madre del suo Creatore.” Gesù

In noi Gesù trova degli impotti, intrisecamente imperfetti ecc.. quando va bene. Tutto quello che noi non siamo buoni a fare, facciamoci supplire dalla Madonna. E non c'è altro sistema, noi non possiamo essere come Lei, ma Lei desidera essere una cosa sola con noi. Il don vorrebbe essere una mosca per vedere cosa è successo nei cuori delle persone che hanno letto, meditato o ascoltato questa meditazione o brano.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 20 ottobre 2024

A Dio non piacciono le cose sforzate

Gesù spiega come nel rapporto con Dio si debba agire con naturalezza e spontaneità, senza sforzi e forzature. Il senso corretto in cui intendere queste affermazioni. Libro di Cielo, Volume 35, 7 Febbraio 1938, Venerdì 29 Dicembre 2023

7 Febbraio 1938

Come Dio non ama lo sforzo ma la spontaneità. Sfogo che il Voler Divino farà in chi vive in Esso. La Creazione non è finita
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"..Figlia mia, le cose forzate, una volontà forzata, non ci sono mai piaciute, anzi neppure le vogliamo, danno molto di umano e non si accordano né col nostro Amore, né con le nostre opere, dove tutto è spontaneità e Volontà piena, dove vogliamo, sospiriamo di fare il bene e lo facciamo e perciò lo facciamo con tale pienezza d’Amore e di grazia, che nessuno ci può raggiungere..." Gesù

Il cuore di questo brano è: la spontaneità che Dio si attende da noi. Sforzi danno di umano. Noi conosciamo bene dalla teologia ascetica che deve essere seguita e non essere messa nel dimenticatoio come ahimè molti stanno facendo, che occorrono gli sforzi. Gesù dice: sforzatevi di passare dalla porta stretta. Quindi come la risolviamo la questione? Ci sono delle apparenti contraddizioni, perchè sia violato il principio di contraddizione occorre che la contraddizione stia nello stesso brano e testo. Anche nella Rivelazioni Pubblica ci sono delle apparenti contraddizioni. La vita nella Dv è la santità delle Santità, può una persona che vive nel peccato fare la consacrazione alla Divina Volontà? No. Come quando san Paolo parla della libertà dei Figli di Dio, per non essere travisato e come accade, dice che Gesù ci ha liberati dalla schiavitù della legge e del peccato, siamo liberi a patto che ciò non diventi un pretesto per vivere secondo la carne. Su tutte le cose discorsive (non le cose logiche, matematiche, ecc....) c'è il rischio di far confusione. Vivere nella Dv non significa diventare fatalisti, cioè gli eventi che accadono interpellano una nostra risposta e quindi quando accadono gli eventi ci adeguaimo ad essi perchè così Dio ha disposto, dove sta scritto questo? Immaginate se San Giuseppe - nonostante l'avviso dell'Angelo - avesse detto: questo è figlio di Dio e me ne sto a casa mia e ci penserà Nostro Signore. Gesù è il Figlio di Dio, può fulminare chiunque a seduta stante...ma come mai è scappato in Egitto? Per darci un monito ed esempio che certe cose ci pensa Nostro Signore ma non tutte, ma ci sono delle cose che richiedono una nostra risposta. Se capita un fenomeno indotto a regola d'arte, fenomeno di condizionamento di massa, - chi può capire capisca - siccome lo fanno tutti lo faccio anch'io...ma mi devo per forza adeguare? Anche no. Ma io mi devo capire cosa fare. Non sempre la volontà di Dio è allinearsi a ciò che viene comandato a livello di massa.

C'è uno stadio della nostra vita cristiana in cui la violenza e lo sforzo servono eccome, (specie all'inzio, dopo la conversione) per combattere i nostri vizi e toglierci e per non ricadere nel peccato mortale. La vita nella Dv è la Santità delle Santità, è il punto d'arrivo che segna un nuovo inizio di santificazione e non per niente Gesù lo ha spiegato dopo 2000 anni dalla sua venuta. La Divina Volontà non è per chi sta ancora combattendo con il vizio e con il peccato, quando la prima fase è superata - sostanzialmente superata - possiamo avere delle ricadute ma quando il grosso è alle spalle, il discorso cambia e qua inizia con la spontaneità. Gesù dice nei Vangeli se vuoi essere perfetto... // supponiamo che una persona voglia offrire a Dio la propria verginità, ma questo non dev'essere un'incubo (magari vorrebbe mettere su una famiglia). No, non va bene. Conservare la verginità ed offrirla a Dio è uno dei doni più grossi che il Signore possa farti. E' una condizione privilegiata.

"..Tu devi sapere che per chi vive nella nostra Volontà, superiamo il lusso, la pompa, lo sfarzo, la sontuosità che avemmo nella Creazione; tutto fu abbondanza, abbondanza di luce che nessuno può misurare, estensione di cielo, lusso di bellezze, ornato con tante stelle. Ogni cosa creata venne creata con tale abbondanza, investita con tale sfarzo di lusso, che nessuna può avere bisogno dell’altra; anzi tutti possono dare, senza bisogno di ricevere..." Gesù

Avrai tante cose che non saprai dove metterle. Addirittura, quello che tu vuoi - se vivi nella dv - sarà a tua disposizione. Ci rendiamo conto di questa cosa qua? E' tanta roba questa qua.

"..Ora, tu devi sapere che ad ogni atto che la creatura fa nel nostro Volere, così va crescendo la sua Vita in essa e quando giunge alla pienezza che tutto è Volontà mia in lei, allora incominciamo lo sfoggio del nostro Amore, delle nostre grazie, in modo che in ogni istante le diamo nuovo amore e nuove grazie sorprendenti;..." Gesù

In ogni istante...non fai in tempo a godertene una che ne arriva un'altra, come in Paradiso. Un pò come alcuni colossi dello spettacolo, oggi ci sono talmente tanti spettacoli che uno non avrebbe tempo per vederli tutti. Con Dio hai tutta l'eternità a disposizione e il godimento non viene tolto dalla possibilità di fruirne come capita agli spettacoli televisivi sui canali a pagamento.

"..Quando l’anima è piena della nostra Volontà Divina non badiamo più a nulla, ciò che abbiamo diamo e ciò che vuole è suo..." Gesù

Dio si prodiga perchè quando una volontà umana si è donata a Dio e 1) non farebbe mai una cosa che sappia che quella cosa offende il Signore e gli dispiace e se un'anima è così e vive nella dv....le operazioni che si fanno nel divin volere devono diventare gradualmente spontanee.. e se la dv inizia ad abitare in te e la chiami. L'atto preventivo si fa sempre e vedrai che nella giornata ti viene il pensiero di fare un'atto o di farti un giro prendendoti un ti amo di Gesù. Tutto deve avvenire dolcemente. Le cose divine accadono dolcemente, non ci sono strattoni o scossoni o quello sforzo che non è bello. Questo non è per una fase di santificazione da principiante / ordinaria. Perchè se uno legge questo e lo applica allo stadio iniziale della vita cristiana farà disastri su disastri. Tu prima devi aver acquisito un dominio su di te in modo che non mandi a quel paese nessuno, non manchi di rispetto, non strilli ecc... e allora sì che puoi passare a questo livello. Occorre la retta comprensione. Una persona può anche starci trent'anni ma se non prega il Signore che lo illumini e travisa questi passaggi resterà allo stesso livello per i prossimi 40 anni. Alcune cose non si possono dire se si cerca la divina volontà - perchè il buon senso non le te le farebbe dire (credo si riferisca a se si possono dire le bugie mentre si invoca la divina volontà ndr). Se io mi fondo con la dv posso prendere la comunione in mano tanto sono le mani di Gesù...io la faccio perchè obbedisco alla Chiesa, ma oggi con la scusa dell'obbedienza alla Chiesa sono stati fatti disastri su disastri (il don cita l'esempio famoso), se è in atto di obbedienza alla Chiesa non ti fai questi problemi. Il don dice queste cose per aiutare chi ascolta / legge a capire alcune dinamiche: la Chiesa non ti può ordinare qualcosa di sbagliato, perchè allora dici che non si può fare la comunione in mano? Dio non è illogico e la dv non è illogica. Guglielmo d'Occam ha detto che Dio può fare quello che vuole anche ciò che è assurdo, ma non è vero. Se ti fai tanti problemi (per la comunione in mano) dovresti chiederti: 1) questa cosa è stata ordinata dalla Chiesa corpo di Cristo o è una norma scritta da alcuni uomini di Chiesa in un certo periodo storico e quindi fallibile? 2) Può la fusione con la dv produrre come effetto una cosa che non è gradita al Signore diventi gradita? Il don vorrebbe tanto capire: come si fa a concepire un pensiero del genere? Siamo su un'altro orizzonte. La comprensione del senso, Gesù ha detto cose meravigliose, si possono vivere, non sono un'utopia. Gesù non dice utopie ma attenzione a non travisarle. Mica ti verrà in mente che Gesù ti darà una casa con i rubinetti d'oro?

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 19 ottobre 2024

Convertire in natura divina gli atti umani

Gesù spiega come la Divina Volontà mormora "anime e amore", dà la grazia di vivere da figli di Dio e converte in natura divina gli atti umani. Libro di Cielo, Volume 35, 30 Gennaio 1938, Giovedì 28 Dicembre 2023

30 Gennaio 1938

Tutto ciò che La creatura che vive nel Voler Divino fa, acquista la natura Divina. Il vero ricambio di tutta la Creazione
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Convertire in natura divina gli atti umani. Gesù non si ripete mai in ciò che dice. Questi 40 anni, per 36 volumi - il numero 36 è la somma di 1 al cubo che fa 1, 2 al cubo che fa 8, 3 al cubo che fa 27. Questa cosa non è certamente casuale. E 40 anni che è il numero sacro, dal 1898 al 1938. E' bello cogliere qualcosa delle opere di Dio, perchè sono capolavori. Dio non fa niente a caso, ogni minimo dettaglio è curato ma purtroppo la nostra mente limitata - in questa vita - riesce a comprendere. E speriamo di poter cogliere qualcosa di più nell'altra.

La mia povera mente nuota nel mare del Voler Divino, il suo mormorio è continuo, ma che cosa mormora? Amore, anime, luce che vorrebbe investire, che vorrebbe regnare in ciascuno dei figli suoi; ed oh quali stratagemmi d’amore usa per farli rientrare nel seno della sua luce, da dove uscirono! E nel suo dolore dice: “Figli miei, figli miei, fatemi regnare ed Io vi darò tanta grazia, da farvi distinguere che siete i figli del vostro Padre Celeste.” Luisa

Nell'AT c'è il mormorio del vento che trasmette ad Elia la presenza divina, o il ruscello di montagna dove le acqua mormorano incessantemente. Questo mormorio incessante della divina volontà ripete Anime ed Amore. Cerca anime come poli su cui riversare l'amore per riceverne il contraccambio e gongola nel dare. Potremmo già mettere punto alla meditazione perchè il resto è una focalizzazione di queste due realtà: amore ed anime. Cosa farà la divina volontà se la faremo regnare? -- Nel prologo di San Giovanni c'è scritto che a quanto l'hanno accolto (il Verbo) di diventare Figli di Dio. Un potere che è bello, grande e che non possiamo darci da soli, è un potere trasformante, vuol dire che prima non lo eri. Oggi ci sono molto equivoci sull'essere figli di Dio. Gli esseri umani non battezzati non sono figli di Dio in senso proprio o in senso stretto; perchè come tutti sappiamo, un figlio è della stessa natura dei genitori e gli assomiglia. La nostra natura è quella umana e al don non sembra che le persone somigliano al loro Creatore ma assomigliano a qualcun'altro. La bruttezza è figlia del peccato, Dio è sommamente bello, chi potrebbe pensare che Gesù e Maria siano stati brutti? Non la bellezza sensuale e provocante di oggi che porta il marchio di satana. La somiglianza divina, il Paradiso è il posto di ogni bellezza, in Italia siamo pieni di Chiese costruite nel corso della Storia. La bellezza delle Chiese è stata data per prima all'Altissimo e deve anche trasmettere la bellezza del Cielo, dare una piccola anteprima della bellezza del Cielo. Andare a Messa tutti i giorni e dire il Rosario tutti i giorni è la cosa più bella che esista ed è il segreto per avere una vita meravigliosa. Non si ha il muso da cavallo se si fanno queste cose e non è vero che i mondani si divertano.

Figli miei, figli miei, fatemi regnare ed Io vi darò tanta grazia, da farvi distinguere che siete i figli del vostro Padre Celeste.

Un figlio di Dio non fa i peccati volontari perchè - vorrebbe farli - ma non li fa perchè ha paura di andare all'Inferno o se sono lievi ha la paura del Purgatorio; è un discorso che è animato dalla più assoluta idiozia. Un Figlio di Dio non si abbassa a fare un peccato manco morto. Un nobile non si abbassa a fare cose indegne del loro blasone. Non lo fanno manco morti. E anche i Figli di Dio non lo fanno neanche morti. Ad un'anonimo martire che prima di ammazzarlo lo avevano legato nudo su un tappeto di fiori ed avevano incaricato una donnaccia di farlo peccare di impurità - alcuni pazzi furiosi prima di ucciderli volevano farli peccare su questo argomento - e questo martire prima non se l'è filata per niente questa donna qua, si è messo la lingua tra i denti, ha trovato le forze per tagliarsela in due e ben condita di sangue gliel'ha sputata in faccia - 28 luglio del martirologio del 1952. Ecco chi è un Figlio di Dio. Non ci si abbassa a certe cose, non si perde la propria dignità, non si infanga la propria anime e non si perde l'amicizia con Dio... per che cosa? Per andarci a metterci nelle mani di satana, di uno che ci odia, che ci trasformerà, ci porterà al degrado, allo squallore, alla monnezza e nell'altra vita ci torturerà. Io che sono stato comprato dal Sangue di Dio, io che ho il Divin Agnello dentro di me - con la comunione - con un'anima bellissima che ho dentro di me ma non ne sono consapevole - e io vado a consegnare questo e a perdere questo?

E poi convertire in natura divina gli atti umani. Questa

"..Essa non sa dare se non ciò che ha, amore possiede, amore dà: ed oh! come si sente felice quando non vede, non sente che amore, né può fare a meno d’amare. Col dare la mia Volontà l’Amore mette la creatura in natura, nell’ordine Divino, tutto è armonia tra Dio e lei; si può dire che la getta nel nostro stesso labirinto d’Amore,..." Gesù

Bellissima immagine del labirinto d'amore. In questi scritti viene descritto il labirinto della Volontà Umana, se la inizi a fare ti perdi dentro il nulla e ti perdi. Non sai più come uscire - ma se ti perdi in quello della volontà divina non trovi più la via di uscita. Così ti fai l'overdose della bellezza, della santità, dell'amore ecc... e non sai più come uscire.

"..Perciò la teniamo a nostra disposizione; il nostro Amore trova chi lo ama col suo Amore e se sente il bisogno di sfogarsi, ha con chi fare i suoi sfoghi..." Gesù

Il don ha letto la Somma Teologia di san Tommaso d'Aquino e la Summa contra Gentiles* che ha uno stile sobrio, preciso, niente invettive, ecc... contiene sempre un self- control ma ad un certo punto dice: si vergognino quelli che dinnanzi a cose così belle le disprezzano per andare ad arrotolarsi nella monnezza (non è la cosa precisa ma dice così, ma è una delle pochissime volte che San Tommaso d'Aquino non è riuscito a trattenersi). Il fatto in sè è degno di un disprezzo assoluto, la persona poi è destinataria anche dalla compassione e misericordia, il diavolo a molti li inganna.

"..I cieli si mettono sull’attenti quando il mio Volere sta per operare nell’atto della creatura, si commuovono, restano stupiti e rapiti ed esclamano: “Possibile che un Dio, il suo Volere tre volte Santo giunga a tanto amore, fino a creare Se stesso nell’atto della creatura?” Gesù

Quante ne fa Gesù? Ogni giorno Gesù crea sè stesso nelle Ostie della Messa e crea altri sè stessi negli atti che le creature fanno nella Divina Volontà

(* La Summa contra Gentiles, il cui titolo originale è Liber de Veritate Catholicae Fidei contra errores infidelium, è un trattato teologico e filosofico di Tommaso d'Aquino scritto in quattro libri tra il 1258 e il 1264. Larga sintesi cristiana sviluppata con i mezzi del pensiero filosofico aristotelico, è allo stesso tempo sia un'evoluzione che una refutazione di due pensatori anteriori, entrambi commentatori di Aristotele: il maomettano andaluso Averroè e l'ebreo andaluso Mosè Maimonide.

Spiegando la religione cristiana, l'autore ne difende la dottrina, nei punti che divergono nell'Islam e nel Giudaismo. A questo fine, d'Aquino fa ampio affidamento a quelle parti dottrinali che convergono nelle tre religioni, ossia il monoteismo. Nel caso del giudaismo, egli riconosce la comune accettazione del Vecchio Testamento come scrittura divina; per l'Islam, invece, la condivisa (a quel tempo) tradizione aristotelica. Scritta in tono apologetico per spiegare e difendere la Fede cristiana contro gli infedeli, usa argomenti adattabili alle diverse circostanze del loro uso, confutando istanze eretiche o proposizioni dissenzienti.... Wikipedia)

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 17 ottobre 2024

La prigionia di Gesù nell'Ostia consacrata

Attraverso l'Ostia consacrata Gesù rimane presente in terra pur essendo salito al Cielo e si moltiplica infinitamente per quante sono le Ostie consacrate. Tale miracolo ha a che fare con l'avvento del Regno della Divina Volontà. Volume 35, 24 Gennaio 1938, Mercoledì 27 Dicembre 2023

24 Gennaio 1938

Come Nostro Signore partì verso il Cielo e restò in terra, nei Tabernacoli, per ultimare il Regno della Divina Volontà. Chi vive nel Voler Divino può dire come Gesù: Parto e resto
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La meditazione cade il 27 dicembre, la festa di san Giovanni Evangelista, vergine di corpo e di spirito e capace di voli nell'amor di Dio. In questo brano il Signore ci parla di alcuni misteri noti, in parte e un pò meno sotto altri punti di vista. La prima parte ha come cuore la presenza di Gesù nell'Ostia consacrata che dev'essere oggetto per noi di estremo stupore - in senso positivo - e dall'altro in senso interrogativo. Il mistero delle Ostie Consacrate è che c'è una moltiplicazione indefinita di veri Gesù, lo stesso Gesù sta presente in tutti i tabernacoli del mondo dove sono custodite le Ostie. Dentro la Pisside di ogni tabernacolo ci sono tanti Gesù per quante Ostie ci sono, e se una di esse viene spezzata, Gesù non viene spezzato ma si moltiplica per 2, per 4, ecc... un frammentino di ostia che si stacca è un vero Gesù. Questa cosa la possiamo capire se capiamo qualcosa del mistero della Transustanziazione. Perchè un frammentino d'Ostia che si stacca è presente Gesù? Perchè quello che accade con la Consacrazione è la conversione della sostanza pane nella sostanza del Corpo di Cristo, per cui dovunque si trovino quelli che sono diventati il Corpo di Cristo, pur avendo ancora apparentemente gli accidenti di un'altra cosa - da un punto di vista filosofico impossibile - c'è la presenza sostanziale del Corpo di Gesù. Il corpo di Gesù, in questo momento, è unito ipostaticamente alla persona umana - c'è la sostanza del corpo di Gesù ed essendoci la sostanza è presente la Persona di Gesù. Il criterio seguito anche dalla Chiesa è che si conserva anche in un frammentino a patto che sia visibile. In ogni caso, ciò detto, ma ci rendiamo conto quanti Gesù stanno in giro sul Pianeta? Una consacrazione di 500 ostie ha il potere di creare 500 Gesù. Dio non fa cose irragionevoli e contro l' Essere che è Lui stesso ed è per questo che non stermina gli enti cattivi. Se Dio ha stabilito che, attraverso le parole di un suo ministro, Lui trasforma un'Ostia, quel processo non è reversibile. Non è che Gesù torna indietro, per esempio quando l'Ostia cade per terra. Non è che se un'Ostia viene portata ad un rito satanico, Gesù si ritira da essa.

Oggi qualcuno deride le espressioni di Gesù prigioniero e il don li ha ascoltati. Gesù si imprigiona da solo. Lo ha deciso Lui. Nessuno potrebbe provocare una cosa del genere se non ci fosse il beneplacito della sua Volontà. L'Ostia non si sconsacra mai. Se Gesù sta in un tabernacolo dove non se lo fila nessuno, non se lo fila nessuno. E Gesù se ne accorge. Chi non fa nessun gesto di adorazione a Gesù quando entra in Chiesa o quando passa davanti al Tabernacolo, Gesù se ne accorge ma in un certo senso e modo - misterioso ma vero - ma ci resta male. Gesù ha confessato questo a tantissimi santi. E' vero che l'amore è sempre un gesto che dev'essere liberamente corrisposto. Il don che sta in una chiesa d'arte del Medioevo che sta all'interno di un Borgo Medioevale. Ma è tollerabile che nelle giornate, a fiotte entri la gente in Chiesa per ammirare la Chiesa e le opere d'arte e il Tabernacolo non se lo fili nessuno? Ci stanno delle irriverenze oggettive - in coscienza, il don quando prevede grossi afflussi, le Ostie vengono tolte e le ripone da un'altra parte altrimenti ci saranno delle irriverenze a go - go e si produrrà del male oggettivo anche se chi lo fa non se ne rende conto. Il Santo Curato d'Ars, siccome i ladri gli rubavano le mele e quindi ha tagliato gli alberi per eliminare le occasioni di peccato. Il don non vede persone che pregano davanti al Tabernacolo fuori dall'orario delle Messe.

"...Ora, tu devi sapere che le catene del mio Amore mi fecero partire dal Cielo nella mia Incarnazione. Partii per scendere in terra in cerca dei figli miei e fratelli, per formare a loro col mio Amore tante prigioni d’amore, da non potersene uscire, ma mentre partii, restai in Cielo, perché il mio Amore, facendomi prigione, mi legò nelle plaghe celesti..." Gesù

Gesù è con noi fino alla fine del mondo. Davanti all'altare e al crocifisso si fa l'inchino perchè simboleggiano Gesù. Ma di fronte al Tabernacolo non si inchina la testa, si fa la genuflessione. Gesù spiega questa cosa, non solo nel senso nell'adempimento della sua promessa, ma anche come nell'ottica dell'istaurazione del Regno della Divina Volontà

"..Ora, avendo compiuto la mia carriera quaggiù, partii per il Cielo e restai imprigionato in ogni Ostia Sacramentale; ma sai perché? Il mio Amore, facendomi dolce prigionia, mi disse: “Il tuo scopo per cui scendesti dal Cielo in terra non è compiuto, il regno della nostra Volontà, dove è? Né esiste, né è conosciuto, quindi, resta in prigione in ogni Ostia Sacramentale, così non ci sarà un solo Gesù come nella tua Umanità, ma tanti Gesù per quante Ostie Consacrate esisteranno; tante tue Vite faranno breccia e furore d’amore innanzi alla Divinità e breccia e furore d’amore in ogni cuore che ti riceverà. Avranno una parolina da dire per far conoscere il nostro Volere, perché queste Vite, quando scenderanno nei cuori, non saranno Vite mute, ma parlanti e Tu parlerai nel segreto dei loro cuori del nostro Fiat, sarai il Portatore del nostro regno.” Gesù che simula un dialogo con il suo Amore

Poi c'è un'altra cosa sbalorditiva in un'altro senso:

Ma quando arriverà questo regno della divina volontà? Sono 2000 anni che si aspetta. Le opere di Dio si compiono in lunghi anni, il logorio del tempo e i tempi di Dio sono una provocazione alla nostra fede, ma al tempo stesso uno dice: mamma mia. Quanti Gesù ci sono stati sulla terra dall'inizio fino a oggi? Già è impossibile calcolare il numero di quanti Gesù ci sono oggi, nell'Eucarestia c'è proprio Gesù. E' lo stesso Gesù presente in Cielo, quando stiamo di fronte a Gesù esposto non c'è nessuna differenza, se non il diverso modo di occupare lo spazio. Nell'Ostia, Gesù occupa lo spazio di un'ostia mentre in Cielo occupa lo spazio attraverso le sue membra fisiche. Ecc.. Ecc... Ecc... Al don viene spontaneo chiedersi: mamma mia. Quello che il don fa fare fatica sono i tempi dell'Altissimo e ciò che le sue opere richiedono. Lui che è Dio, è al lavoro da 2000 anni che impetra il Regno della Divina Volontà. C'è qualche mistero grosso dietro al quale la nostra anima deve convertirsi. Oggi siamo abituati ad avere tutto e subito ma non funziona così con le opere di Dio. Anche Luisa era una prigioniera, stava dentro un letto e la notte diventava di pietra.

"..Gesù ha fatto silenzio ed io pensavo tra me: “Il mio caro Gesù col farsi prigioniero, ha fatto un atto d’eroismo così grande, che solo un Dio poteva fare; ma mentre è prigioniero, è anche libero, tanto è vero, che in Cielo è libero, gode la pienezza della sua libertà; non solo, ma anche in terra. Quante volte infatti non viene alla volta mia senza veli sacramentali? Ma con l’aver reso prigioniera la mia povera esistenza, l’ha fatta proprio grossa e Lui sa in che stretta prigionia mi mette e come son dure le mie catene; né io posso fare come fa Lui che, mentre è prigioniero, è libero, la mia prigione è continua.” Luisa

Le grandi opere costano grandi sacrifici e ci voleva un pegno.

Figlia mia, povera figlia, hai subito la mia stessa sorte. Quando il mio Amore vuol fare un bene, non risparmia nulla, né sacrifici, né pene, pare come se non si volesse dar ragione, tutto il suo intento è di far sorgere il bene che vuole. E poi, certo che dovevo farla grossa, non si trattava di un bene qualsiasi, ma di un regno di Volontà Divina da stabilire sulla terra. Questo bene sarà tanto grande, che nessun altro bene potrà paragonarsi a questo, tutti gli altri beni saranno come tante goccioline di fronte al mare, come piccole luci di fronte al sole. Perciò non ti meravigliare se l’ho fatta grossa, come tu dici. La tua continua prigionia entrava come necessità del mio Amore, per darmi la compagnia e farmi parlare delle conoscenze della mia Volontà, che tanto mi stavano a cuore e sentivo il bisogno di farle conoscere. E tu devi sapere che come ti parlo di Essa, il mio Amore ti paga e ti sprigiona dai ceppi della tua volontà umana e ti rende libera nei campi dei domini del regno del mio Volere. A questo son dirette le conoscenze di Esso, a sprigionare la creatura dalla sua volontà, dalle sue passioni, dalle sue miserie. Perciò ringraziami di quello che ho disposto di te, il mio Amore ti saprà pagare e terrà conto anche di un tuo respiro e di un istante della tua prigionia.” Gesù

Vedendo lei, se una cosa accade con una persona potenzialmente può accadere con tutti. E Luisa doveva essere uno strumento di diffusione e stava in galera senza possibilità di libertà. Luisa non poteva andarsene in giro però se tu vivi nella dv non sei più in balia di una volontà impazzita ma stai godendo la perfetta libertà dei Figli di Dio. Ma materialmente in galera Luisa ci rimaneva lo stesso. Ci vuole pazienza, una grandissima pazienza nelle opere di Dio. Le opere di Dio si fanno con un'estrema calma e lentezza e prima di vederle compiute ce ne vuole. La pazienza ci porta in Cielo, ripeteva Giacinta di Fatima.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 16 ottobre 2024

"Di tutto ti faccio dono"

Gesù spiega quanto esuberanti siano i doni da Lui fatti alla creatura attraverso le opere della Creazione e della Redenzione e come è necessario che essi siano, da parte di lei, riconosciuti, accolti e ricambiati. Libro di Cielo, Volume 35, 16 Gennaio 1938, Venerdì 22 Dicembre 2023

16 Gennaio 1938

La Divina Volontà negli atti suoi chiama la creatura per farne il dono delle sue opere. Scambio di volontà tra le creature e Dio
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Proviamo a seguire - per la meditazione di oggi - l'ordine con cui i temi sono affrontati. Il contesto:

(Luisa) Il Volere Divino mi sta sempre intorno e ora mi chiama, ora mi stringe al suo Seno di luce e, se rispondo alla sua chiamata, se lo scambio col mio amplesso, mi ama tanto e mi vuol dare tanto, che io non so dove mettere quello che mi vuol dare; ed in mezzo a tanto amore e liberalità io resto confusa e amo quel Santo Volere che tanto mi ama.."

Quello che Gesù spiega nel brano non è altro che questa realtà che c'era in Luisa e non in altri. Questo percepire la vicinanza del divin volere che le stava sempre d'intorno e al tempo stesso il suo lo scambia. Ecco una delle caratteristiche della divina ricchezza: se ci mettiamo in condizione di ricevere - Dio vorrebbe dare a tutti e senza misura - se non arrivano è perchè non siamo (e non ci mettiamo) nelle condizioni di riceverla, questa divina ricchezza. E' come se una persona ricevesse 300 bottiglie di vino ed avesse una cantina che ne possa contenere 50. Quando si ha una sovrabbondanza di doni, è così. E prendendo spunto da questo Gesù inizia che:

Figlia del mio Volere, tu devi sapere che solo il tuo Gesù conosce tutti i segreti del mio Fiat, perché essendo Io il Verbo del Padre, mi glorio di farmi narratore di ciò che ha fatto per la creatura...." Gesù

L'amore divino si trova nelle opere della Creazione e in quelle della Redenzione. Quante volte Gesù insiste su questo?

"..Perciò il suo Amore è esuberante; in ogni cosa che faceva ti chiamava, tanto nelle opere della Creazione, quanto nelle opere della mia Redenzione; e se tu ascoltavi la sua chiamata dicendo: “Son qui, che vuoi?” Lui ti faceva il dono delle opere sue. Se tu non rispondevi, restava a chiamarti sempre, fino a tanto che non l’avessi ascoltato. Ora, se creava il Cielo, ti chiamava in quella volta azzurra dicendo: “Figlia mia, vieni a vedere quanto è bello il Cielo che ho creato per te, l’ho creato per fartene un dono, vieni a ricevere questo gran dono. Se tu non mi ascolti Io non posso dartelo e mi fai restare col dono sospeso nelle mie mani e a chiamarti sempre, né cesserò di chiamarti, fino a tanto che non ti veda posseditrice del mio dono.”.." Gesù

Ciascuna di queste cose (Cielo, Sole, Mare, ecc..) Gesù l'ha creato per me. Se tu non mi ascolti, cioè se tu non prendi coscienza che questo dono l'ho fatto per te, lo accogli, lo ricambi, Gesù resta con il dono sospeso a chiamarti. Chiamare e richiamare e non essere ascoltato è un dolore per Gesù.

"..ma quale non è il mio dolore, nel chiamare e richiamare e non essere ascoltato e perché tutti guardano il Cielo come se non fosse un dono a loro dato?.." Gesù

Quante volte abbiamo riflettuto sull'importanza di riconoscere ciò che Dio ha fatto per noi e che ci circonda? E le prime cose da prendersi sono le cose contenute nella Creazione e dobbiamo considerare che tutte le cose sono state crete per le persone, ma Gesù insiste sul: "...per te, l'ho creato..." // non è solo una generica impersonale, ma è anche fatto per me e per te. E Dio l'avrebbe fatto anche solo per me/te. Pensiero molto importante e consolante. Quando pensiamo alle opere della Redenzione, se Gesù avesse saputo, - esclusa la Madonna - che del Suo Sangue ne avesse beneficiato solo una singola persona rispetto al genere umano, Gesù l'avrebbe comunque sofferta la Passione. E a qualche Santo o mistico, Gesù ha assicurato che rifarebbe un'altra volta la sua Passione se fosse possibile strappare un'anima in più. In Cielo comprenderemo il valore immenso che ciascuno di noi ha ai suoi occhi e comprenderemo la nostra particolarità con cui ameremo Dio. Gesù insiste in continuazione sul nostro rapporto personale con Dio. Ci sono alcuni eventi, dettagli, particolari o situazioni della nostra vita che, della stragrande maggioranza di esse, non si può parlare in pubblico, di alcune le si può dire in privato o con il confessore/ direttore spirituale ma con Dio possiamo parlare di tutto anche perchè ci sono alcune cose che non si possono condividere con nessuno; perchè anche se si condividessero non si potrebbero capire in pienezza. Raccontare un'evento al prossimo, possiamo trasmettere qualcosa ma la persona non può capire come l'hai vissuto te, con la tua sensibilità ecc.. non può capirlo fino in fondo. Le persone è chiaro che desiderano trovare qualcuno che le capisce e che le consoli, e un sacerdote fino a dove riesce lo deve fare, ma entro certi limiti. Ma solo Lui ci conosce fino in fondo e può capirci perfettamente e poi basta. Capite la bellezza e il dramma che in tante cose noi siamo soli con il Solo. Difficile ed impegnativo. Ecco perchè bisogna investire in tanto nel rapporto personale con Dio. Imparare a sentire le chiamate continue anche attraverso le chiamate con gli enti creati. Poi nella seconda parte Gesù sposta l'attenzione sul Fiat Redimente:

"..E poi, che dirti quante volte ti chiamai e ti chiamo in tutti gli atti della mia Umanità? Concepii e ti chiamai per farti il dono del mio Concepimento; nacqui e ti chiamai più forte e giunsi a piangere, a gemere e vagire per muoverti a compassione, perché subito tu mi rispondessi, per farti il dono della mia nascita, delle mie lacrime, dei miei gemiti e vagiti. Se la mia Mamma Celeste mi fasciava, ti chiamavo per fasciarti insieme con Me, insomma, ti chiamavo in ogni parola che dicevo, in ogni passo che facevo, in ogni pena che soffrivo, in ogni goccia del mio Sangue, perfino nell’ultimo mio respiro che diedi sulla croce ti chiamai, per farti dono di tutto e, per metterti al sicuro, ti misi insieme con Me nelle mani del mio Padre Celeste. Dove non ti ho chiamato?..." Gesù

Cosa dobbiamo fare?

Eccomi a Te, dimmi Gesù, che vuoi?” Come ricambio del mio Amore e come attestazione che accetti i miei doni, affinché Io potessi dire: “Sono stato ascoltato, la mia figlia mi ha riconosciuto e mi ama”...." Gesù

"..E’ vero che questi sono eccessi del nostro Amore, ma amare e non essere riconosciuto e non amato non può durare, né si può continuare a vivere..." Gesù

Questo discorso è da personalizzare, vale per ogni essere umano. Gesù non si accontenta se il suo amore viene riconosciuto da una sola persona. Noi non possiamo immaginare cosa prova Gesù a non vedersi ricambiato. Come starà Dio? Cosa significa questa frase per Lui? Ma anche quando pensiamo alla Passione di Gesù, quando ci pensiamo molto intensamente possiamo e dobbiamo rappresentarci qualche dettaglio, dovremmo piangere sui suoi dolori...ma come sarà stata la notte in cui hanno carcerato Gesù e l'hanno ricoperto di sputi? Quando noi subiamo una cattiveria, anche piccola, stiamo male.....il diavolo ci odia e gode nel farci stare male e non scherza.

"..E Noi, sai che facciamo? Se ci dà la sua volontà in ogni istante, tante volte le diamo il merito, come se avesse tante volontà per quante volte ce l’ha data; e tante volte le diamo la nostra, per quante volte ci ha dato la sua, raddoppiando tante volte in essa la nostra Santità, il nostro Amore, ecc.” Nel sentire ciò ho detto: “Mio caro Gesù, io guadagno molto nel ricevere tante volte il merito per quante volte ti do la mia volontà e avere per scambio la tua, è il guadagno più grande per me; ed il tuo guadagno, qual è?” E Lui, atteggiandosi a sorriso: “A te il merito e a Me il guadagno di ricevere tutta la gloria della mia Divina Volontà; e quante volte te la do, tante volte si duplica, si moltiplica, si centuplica la mia gloria divina che ricevo per mezzo della creatura. Sicché posso dire: Mi dà tutto e le do tutto.” Gesù

Secondo il don per dare la volontà a Dio, nella preghiera profonda, dovremmo dire: io sto facendo questa cosa ma se Tu non la vuoi, questa cosa non la faccio più a seduta stante. Senza nemmeno pensarci un'istante. Ho questa malattia, se tu vuoi che non guarisca...Fiat, nessun problema. Questi sono atti ed esercizi da fare davanti a Lui. E non è la stessa cosa dirla con il cuore o non dirla. Perchè l'amore è una consegna reciproca della volontà. Gesù non si prende nulla da noi se noi liberamente non glielo diamo, chiede a volte ma non pretende nè costringe nè obbliga. Questo per ricordare che in queste celesti dinamiche, siamo sempre coinvolti come attori protagonisti perchè senza i nostri atti/ offerte / Fiat ecc... non si fa niente.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 12 ottobre 2024

La prima predica di Gesù Bambino in Egitto

La spettacolare prima predica di Gesù, a soli tre anni, ai bambini d'Egitto. La rivelazione del mistero dell'incredibile amore del Padre presente nel centro di ogni anima e di come Egli voglia essere ricambiato. Libro di Cielo, Volume 35, 10 Gennaio 1938, Giovedì 21 Dicembre 2023

10 Gennaio 1938

La prima predica che il piccolo Re Gesù fece ai bambini d’Egitto
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Il don si è accorto che questo brano dove c'è la prima predica di Gesù in Egitto, abbiamo sentito una cosa quasi inedita, il don ha riconosciuto che questa predica è stata musicata in larga parte da Debora Vezzani, in Bambino Mio. E Gesù la commenta dicendo che questa predica è il fondamento e la sostanza della Creazione dell'uomo. Dio è così e tutti quanti noi possiamo rallegrarci di questa meraviglia e dobbiamo pensarci spesso.

"..Figlia mia, questa mia predica che Io, piccolo Bambino, facevo ai fanciulli d’Egitto, era il fondamento, la sostanza della creazione dell’uomo, essa contiene la dottrina più necessaria, la santità più alta; fa sorgere l’amore in ogni istante perché il Creatore e la creatura si amino...." Gesù

Gesù dice:

Bambini miei, ascoltatemi, Io vi amo assai e voglio farvi conoscere la vostra origine. Guardate il Cielo, lassù avete un Padre Celeste che vi ama assai, ma vi ama tanto, che non si contentò di farvi da Padre dal Cielo, di guidarvi, di crearvi un sole, un mare, una terra fiorita, per rendervi felici, ma amandovi d’un amore esuberante, volle scendere nei vostri cuori, formare la sua Reggia nel fondo dell’anima vostra, facendosi dolce prigioniero di ciascuno di voi; ma per far che? Per dar vita al vostro palpito, respiro e moto..." Gesù

Gesù ha creato il Cielo, la Terra, il mare ecc.. ma sopratutto il Nostro Padre ci ama da dentro. Una cosa del genere la diceva anche Santa Teresa d'Avila, la settima stanza dove alloggia la Santissima Trinità. Il problema è che dobbiamo imparare a vedere Dio fuori e dentro. La Chiesa Cattolica non si è mai situata in o questo o l'altro. Ma sia la Fede che le Opere non o una o l'altra. Non la natura o la Grazia. Ma entrambi, ecc.. . Non il destino o libero arbitro, ma la predestinazione o libero arbitrio. Quando ci stanno di mezzo delle cose veramente belle, che portano la Bellezza del Creatore il don non sa quale sia la cosa più bella, il don dice che sono cose diversamente belle e/o buone. Ma perchè? Perchè ne devi prendere uno solo? La perfezione della felicità quando sei felice sia all'interno che all'esterno. Qua in questo brano Gesù calca sull'interno:

"..ma amandovi d’un amore esuberante, volle scendere nei vostri cuori, formare la sua Reggia nel fondo dell’anima vostra, facendosi dolce prigioniero di ciascuno di voi; ma per far che? Per dar vita al vostro palpito, respiro e moto..." Gesù

Santa Teresa d'Avila diceva la stessa cosa con il suo Castello Interiore. Mettiamoci una mano sul cuore o due dita sul polso. Dietro il palpito c'è Dio e dà vita al tuo palpito e anche il respiro. Il don si fa delle considerazioni con qualche sorriso. I grandi colossi che stanno dietro questo progresso tecnologico, sono a quanto appare dei senza Dio, gente molto intelligente e molto capace che investe su queste cose per cambiare il mondo. Ma paradossalmente a volte fanno delle cose che per cause accidentali servono alla diffusione del Regno di Dio. Se tu ti metti a respirare in maniera profonda e cosciente, con calma...in quel momento - qua uno non vuole fare il panteista - ma entri in contatto con il Creatore, ce lo dice Lui in questo brano. Siamo sempre in movimento, anche quando dormo il cuore batte, il cervello sta in fibrillazione e comunque uno si muove nel sonno, completamente fermi ci stiamo quando siamo morti.

"..Sicché voi camminate ed Egli cammina nei vostri passi, si muove nelle vostre manine, parla nella vostra voce e mentre camminate, vi muovete, siccome vi ama assai, or vi bacia, or vi stringe, or vi abbraccia e vi porta come in trionfo, perché siete i cari suoi figli..." Gesù

Lo dice Gesù non don Leonardo. E mentre vi camminate vi abbraccia e vi bacia. C'è qualche momento della giornata in cui noi siamo baciati dall'Altissimo - una persona può dire che non si è mai accorto di nulla, ma Lui lo fa. Le più belle manifestazioni dell'amore che sono baci ed abbracci. Il mondo del sesso con l'amore c'entra ben poco. In Paradiso non c'è il mondo del sesso e non ci sarebbe dovuto essere. L'amore sono baci, abbracci, camminare assieme ... è l'amore modellato su quello divino.

"..Quanti baci e abbracci nascosti non vi dà questo nostro Padre Celeste e voi, perché disattenti, non avete fatto incontrare il vostro bacio col suo ed i vostri abbracci col suo paterno amplesso e Lui è rimasto col dolore che i suoi figli non l’hanno né baciato né abbracciato...." Gesù

Il benessere che si prova è qualcosa di inimmaginabile, il don non ricorda di essere stato così bene prima delle conoscenze sulla Divina Volontà.

"..Ora, bambini miei cari, sapete che vuole da voi questo Padre Celeste? Vuol essere riconosciuto in voi, perché ha la sua sede nel centro dell’anima vostra e siccome Lui vi dà tutto, né vi è cosa che Lui non vi dà, vuole il vostro amore in tutto ciò che fate. Amatelo, l’amore non si parta mai dal vostro cuoricino, dalle vostre labbra, dalle vostre opere, da tutto e questo sarà il cibo prelibato che darete alla sua Paternità..." Gesù

"..Onde sono giunta a seguire quando il celeste Bambino si trovava in Egitto, nell’atto in cui faceva i suoi primi passi; ed io baciavo i suoi passi, mettevo il mio ti amo ad ogni passo che faceva e gli chiedevo i primi passi della sua Volontà per tutte le umane generazioni. Io cercavo di seguirlo in tutto, se pregava, se piangeva, gli chiedevo che la sua Volontà animasse tutte le preghiere delle creature e che le sue lacrime rigenerassero la Vita del suo Fiat nell’umana famiglia..." Luisa

Ma noi le abbiamo mai fatte le cose che faceva Luisa? Noi abbiamo degli oggetti santi che rappresentano Gesù e la Madonna? Un crocifisso? Pensiamo sia una cosa fatta male - nel segreto - che l'amore parli? Pensiamo che baciare una statua della Madonna o un Crocifisso non serva a nulla? Una delle prime eresie della Chiesa furono gli Iconoclasti, distruggevano le immagini di Gesù accusando di idolatria chi le possedeva, quello è un pezzo di legno scolpito e Dio è un'altra cosa e Dio non si può rappresentare (erano rimasti all'AT). La Chiesa ha reagito: se tu prendi una statua della Madonna e la distruggi, quello non è un rompere una statua ma fare un'affronto alla Madonna. E' un peccato gravissimo, anche se la Madonna non sta nella statua. Però la statua la Rappresenta e se tu dai un bacio al piede di una statua della Madonna quel bacio gli arriva, non dorme la Madonna, lo vede. Se tu baci il crocifisso, quel bacio gli arriva, se tu quando fai la genuflessioe al tabernacolo e dai il bacio, secondo il don Gesù fa un sussulto e gioisce immensamente. Noi dovremmo amare Gesù e la Madonna in continuazione anche se facciamo altre attività. Noi abbiamo Uno che ci segue sempre, vigila i nostri passi, dorme con noi, anche una persona fisicamente è sola, ha l'angelo custode e poi ha la Santissima Trinità, poi magari la Madonna - se una persona è veramente devota e poi varie eventuali. Capite perchè Gesù dà importanza alle conoscenze? Vedete come ti cambia la vita con le conoscenze. Questi pensieri sono altamente terapeutici, il don riceve un sacco di email angosciate- non è che uno fa il cretino o non vuol vedere - ma altro è fare il cretino e altro è entrare nel panico. Panico no. Queste sono provocazioni che invitano ad andare da Nostro Padre e a chiedere cosa sta accadendo attraverso questi eventi - consentiti -, come reagire santamente? Che fare? e quali idee astruse (che abbiamo tutti quanti) mi stai mettendo in crisi e devo retificare? In un clima di calma e serenità assoluta.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 11 ottobre 2024

Il "Ti amo" è il refrigerio dell'amore divino

Il "ti amo" della creatura porta grandi refrigeri all'amore divino. Quanto Dio desidera tale ricambio e cosa è disposto a fare pur di avere questo. Libro di Cielo, Volume 35, 7 Gennaio 1938, Mercoledì 20 Dicembre 2023

7 Gennaio 1938

Chi vive nel Volere Divino forma il rifugio della Vita della Divina Volontà. Il “ti amo”, refrigerio dell’Amor Divino. Come Dio si sente obbligato verso chi vive in Esso
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Il don ha sempre il timore di essere ripetitivo, retorico e monotono quando deve fare la meditazione di questi scritti. Perchè l'effetto che dà la lettura è sempre abbastanza sconvolgente e il don vorrebbe essere nelle anime e nelle teste di chi ascolta per vedere se è solo lui che reagisce così o le reazioni sono comuni.

"..Perciò ti raccomando, rendimi contento, vivi sempre a cuore a cuore e affiatata con la mia Volontà, saremo felici e contenti tu ed Io.” Gesù

E vissero felici e contenti era il finale di ogni fiaba, ma qua i protagonisti sono Dio e l'anima. Dio continua ad affermare in maniera abbastanza chiara che è felice di stare con la sua amata creatura, è così. Al don sembra molto strano immaginare che l'Altissimo possa avere qualche obbligo nei nostri confronti.. Dio rimane Dio nella sua Signorilità però..

"..Perciò l’amiamo tanto, che ci sentiamo obbligati a dare quello che vuole; e ogni atto in più che fa in Esso, tanto più ci stringe, tante catene di più aggiunge. E sai tu che cosa ci dà per farci restare obbligati? La nostra Vita, le nostre opere, il nostro Amore, la nostra stessa Volontà; e ti pare poco? Quello che ci dà è tanto esuberante, che se non fosse che abbiamo in nostro Potere la potenza di poter fare tutto, ci mancherebbero i mezzi per disobbligarci, ma il nostro Amore che non si fa mai vincere e superare dall’amore della creatura, va trovando nuovi ritrovati, inventando nuovi stratagemmi, fino a ridare tante volte la nostra Vita per disobbligarsi con la sua amata creatura; e nella sua enfasi d’Amore dice: “Come son contento perché vivi nel mio Volere, sei la mia gioia, la mia felicità, tanto che mi sento come obbligato a darti l’aria per respirare e, siccome mi sento obbligato, respiro insieme a te...." Gesù

Dio sente tanto questa cosa, - il nostro amore non si fa vincere, inventando nuovi ritrovati e stratagemmi...

"..Perciò l’amiamo tanto, che ci sentiamo obbligati a dare quello che vuole..." Gesù

Il don - per quel poco, qualcosina, pochissimo, - però il don ha visto delle cose che una persona cerca di non autosuggestionarsi, ma ti pare che il Signore stia a pensare a queste cose? Se però non è una coincidenza, è Lui che sta facendo delle cose incredibili. Al don sembra di aver notato la soddisfazione di piccoli desideri - non solo quelli religiosi tipo riuscire a fare il digiuno tre volte alla settimana - esempio che il don fa per non parlare di cose personali: la rosa di Santa Rita che ha trovato a Gennaio. E' una cosa bella annusare una rosa, ma la santa aveva quel desiderio, e il Signore l'ha fatta crescere in mezzo alla neve a colei che l'aveva servito durante la vita terrena. Santa Rita aveva dato tantissimo amore al Signore ma amore creaturale. Ma se già con un'amore creaturale Dio esaudisce questi desideri ingenui e terreni (appartenenti a questa dimensione), cosa farà a chi lo ama in maniera degna di Lui? Poi però ci sono delle frasi del tipo:

"..che sente il bisogno di chi porti un piccolo refrigerio all’immensità del suo Amore. Ora, vuoi sapere chi può dare un refrigerio all’intensità, alla totalità e alla pienezza del nostro Amore? Il “ti amo” della creatura e quante più volte essa lo dice, tanti refrigeri ci porta..." Gesù

"..Questo ti amo si fa via nella nostra intensità e vi forma il suo posticino, il piccolo spazio dove mettere il suo ti amo, sicché il ti amo della creatura è l’appoggio del nostro, il nostro ristoro, la quiete del nostro Amore per non farlo troppo delirare...." Gesù

La mia povera mente scorreva nel Volere Divino e vedevo le ansie, i desideri, il contento che prova nel vedere la creatura che vuol fare vita insieme, per amarlo col suo stesso Amore, per raccogliere nell’anima sua le sue ansie, i suoi sospiri ardenti e non sa fare altro che dirgli: “Son qui con Te, non ti lascerò mai solo, per quietare le tue ansie d’amore e per renderti contento.”..." Luisa all'inizio

Figlia mia carissima, Cieli, terra e le creature tutte, sono tutti involti e come racchiusi nell’intensità del nostro Amore. Il nostro Volere scorre con tale rapidità in ogni fibra, in ogni atomo, in ogni istante, con tale velocità e pienezza, che non resta nulla, neppure un respiro che non sia Vita di Volontà sua ed il nostro Amore ama ardentemente, ma con tale ardore, che sente il bisogno di chi porti un piccolo refrigerio all’immensità del suo Amore...." Gesù

Un refrigerio almeno. E questo refrigerio è il Ti amo della creatura e quante più volte uno lo dice quanti più refrigeri la creatura porta al Creatore. Quante volte ci siamo detti che questo è un rapporto, per entrare in queste logiche e capire queste cose, occorre avere instaurato con il Signore un rapporto differente - diverso anche da quello dei fedeli devoti e buoni che vanno in Chiesa e magari non escono subito dopo la Comunione. Ma hanno intessuto con Dio un rapporto di questo genere? Così intenso? Quanti ti amo al giorno diciamo a Gesù? Quanti? 1? 10 ? ecc... L'amore è un moto che di per sè è infinito e questo capita anche negli amori umani, se una persona si stanca di dire ti amo alla persona amata o si stanca di sentirsi dire che è amato. Perchè la logica dell'amore è un moltiplicarsi, è come una sorgente che non si esaurisce. Dio fa questo in continuazione. E Gesù ce lo rispiega. Sono pochissimi quelli che ricambiano Dio con quell'amore che gli è dovuto. Questi amatori, sono ricercati dall'Altissimo.

"..Vedi dunque, in chi vive nella nostra Volontà troviamo il rifugio della nostra Vita e non facciamo altro che scambiarci vita continuamente: Essa ci dà la sua e Noi diamo la nostra. In questo scambio di vita troviamo chi riceve la nostra e ci dà la sua,...." Gesù

Diciamo tutto a Gesù? - da un punto di vista oggettivo Lui sa molte più cose di noi, ma tu ci parli delle tue cose e delle tue situazioni e delle tue realtà e vuole che tu gliene parli? Dio disse a Santa Faustina - che si era offerta come vittima, gli faceva sacrifici ecc... - ma Gesù un giorno gli disse che non gli aveva dato tutta sè stessa; la santa ci pensa ma non sa più che pesci pigliare e alla fine Gesù ha detto: tu non mi parli delle tue miserie, delle tue difficoltà, delle scelte che fai ecc.. e lei risponde: ma tu le sai tutte queste cose qua? Ma noi non parliamo con Dio per informarlo ma per coinvolgerlo e dargli modo d'operare. La tua vita è la tua e Dio non ci entra dentro se tu non ce lo fai entrare. Gli hai mai parlato dei tuoi problemi? Al don sono arrivate un sacco di mail di gente sconvolta sulla possibilità di improbabili benedizioni date a persone che vivono in una situazione di peccato oggettivo. Capisce il don e accoglie...ma noi dobbiamo parlare per prima con Nostro Signore. Dobbiamo dire a Dio: sono sconvolto, cosa succede? Cosa sta accadendo? E io a livello personale che faccio? E quali sono le reazioni appropriate? Immediate o da fare a suo tempo. Bisogna parlarne con Nostro Signore, altrimenti la Luce non ti arriva. Prima o poi, se ci parli, arriva la Luce. Ma quanti lo fanno? Questo è amore questa cosa qua. Quando due persone si amano veramente? Quando si parlano di tutto. Però c'è la privacy tra le persone. Non possiamo rifugiarci nel fatto che siccome Dio non si vede, non si sente ecc... e quindi non parlarne con Lui. Se una persona con Dio non ci parla mai e ha un rapporto solo mediato - già è una cosa eccellente - ma si può fare tutto questo in modo esteriore e quindi non parte il rapporto personale e Dio rimane un'illustre sconosciuto. Certo, delle grazie arrivano lo stesso ma non c'è un salto di qualità. Tutto quello che abbiamo ascoltato oggi tutte queste cose qua non diventano realtà. Se non instauriamo un dialogo con Lui, ci perdiamo più noi che Lui. La vita nella dv è possibile dentro - secondo il don - con un rapporto con Dio impostato in questo modo (quindi con la dimensione personale). Una vita d'amore e di dialogo con Dio fa diventare la vita spirituale della persona più spontanea e meno artefatta.

"..Sicché non vi è cosa, acqua, fuoco, cibo e tutto il resto, che non ti porti con le mie mani, perché mi sento obbligato e voglio restare insieme per vedere come prendi tutto; voglio fare tutto da Me. E se la creatura mentre prende mi dice: “Prendo tutto nella tua Volontà perché ti amo; voglio amarti e glorificarti col tuo stesso Volere.” Gesù

Avete mai guardato il vostro innamorato/a come mangia? Gesù qua non parla per astratto o per allegoria. Gesù vuole vedere come prendiam il cibo, l'acqua per la doccia,...immaginiamo questa scena? Dio che sta a guardare per vedere come mangio il cibo che Lui mi porge - e non per vedere se sono un cafone o no. Lo scritto il don lo capisce così.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 10 ottobre 2024

Miserie, debolezze e imperfezioni non impediscono la vita nella Divina Volontà

All'obiezioni di Luisa che le miserie, le debolezze, le imperfezioni e tante altre vicissitudini umane ostacolerebbero la vita nella Divina Volontà, Gesù ribatte di non preoccuparsi e di non perdere la pace pensando a queste cose. Libro di Cielo, Volume 35, 2 Gennaio 1938, Martedì 19 Dicembre 2023

2 Gennaio 1938

Nel Volere Divino, le miserie, le debolezze, si cambiano nelle più belle conquiste. Tutto ciò che si fa nel Volere Divino viene formato prima in Cielo
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Siamo entrati con questo brano nel 1938, prima lezione dell'ultimo anno di lezioni sulla divina volontà. La prima cosa che è un principio ascetico molto importante è che Luisa si chiede come fa a vivere nel dv se ci sono tante miserie, debolezze, incontri, ecc... ci sono questi apparenti impedimenti oggettivi. Mica la dv può operare nella nostra miseria. Ma qua dobbiamo fare una distinzione importantissima, valido anche per la nostra vita comune. Miserie, debolezze, imperfezioni, incontri e circostanze. Qua è chiaro che non si parla del peccato in senso stretto, e c'è una nozione di peccato in senso lato e quindi prima della Santa Messa ci confessiamo peccatori...ma in che senso? Qua ci sono alcuni passaggi che vanno letti ed interpretati. Gesù dice che non bisogna farci caso (alle debolezze) perchè non sono incompatibili con la vita nella divina volontà, non fanno da ostacolo. Ci sono punti degli scritti dove sembra insinuare in senso buono che con il regno della Divina Volontà le imperfezioni, miserie e debolezze tenderanno a scomparire. Essendo un retaggio del peccato originale, quando ci sarà un ripristino della divina volontà. San Paolo vorrebbe fare il bene ma ahimè si rende conto di fare il male. Anche noi dobbiamo fare degli sforzi per cambiare le abitudini. Non è facile cambiare le abitudini dall'oggi al domani. L'acquisizione di un'abitudine non la si fa dall'oggi al domani perchè, per quanto la tua volontà possa essere buona e ci sia l'impegno, combatti contro le tue debolezze. Supponiamo che una persona non voglia dire più parolacce, generalmente non ci riuscirà dall'oggi al domani, ma ci sarà un decrescendo. Magari ne dirà qualcuna senza la propria volontà. La nostra volontà, portandosi le ferite del peccato originale, è debole. Il don ne fa esperienza tutti i giorni. Scordarsi le cose, sistematicamente ci hai pensato due minuti prima e poi te la dimentichi, e potrebbero venirci i nervi o fare di peggio con gli atti d'impazienza...come mai succedono queste cose? Magari uno fa un buon proposito - esempio: di compiere tanti attuali ma poi magari si dimentica o non ci riesce.

Continuo il mio volo nel Volere Divino e penso tra me: “Il vivere nel Volere Divino dà dell’incredibile, come si può vivere in Esso, se son tante le miserie, le debolezze gli incontri, le circostanze che si sentono? Ma per quanto si senta tutto ciò, pare che il Volere Divino con la sua luce voglia investire tutto e bruciare tutto col suo Amore, per fare che tra la creatura e Lui nulla debba esistere che non sia Volontà sua e amore.”....Luisa

In molti dicono non ci riesco. Ma quando dipende dalla nostra volontà - quando la nostra volontà ha potere, ci riesce eccome, magari non ce la farai dall'oggi al domani, altre volte una persona non s'impegna abbastanza...come mai? La nostra realtà umana è complessa, non è semplice analizzare queste situazioni? Quindi Luisa dice: che facciamo? Se ho un'incontro sgradevole, non posso portare nella dv un'atto scortese che potrei avere.

"..Ora, tu devi sapere che per passare a vivere nella mia Volontà, ci vuole decisione da parte di Dio e decisione ferma da parte della creatura di vivere in Essa..." Gesù

La cosa importante è che la volontà sia decisa a vivere nel divin volere. Poi Gesù dice:

"..Questa decisione non subisce cambiamenti, perché quando Noi decidiamo, non ci mettiamo a decidere coi fanciulli che fanno delle loro decisioni un giuoco, ma con chi sappiamo che deve resistere, perciò mettiamo del nostro, affinché non venga meno..." Gesù

E' l'adulto che può prendere decisioni stabili.

"..Può essere che senta le miserie, i mali, le debolezze, ma questo dice nulla, perché innanzi alla Potenza e alla Santità del mio Volere, questi muoiono, sentono la pena della morte e fuggono; molto più che queste miserie non sono parto della volontà umana, perché essa sta inabissata nel mio Volere, quindi non può volere se non ciò che voglio Io..." Gesù

C'è una distizione tra quello che la creatura sceglie e la condizione di natura decaduta la persona si porta dietro sulla quale i nostri margini di manovra sono ristretti.

"..e molte volte il mio Volere si serve di queste miserie per fare delle conquiste più belle e stendere sopra di esse la sua Vita, formare il suo regno, stendervi il suo dominio e convertire le debolezze in vittorie e trionfi, perché per chi vive in Esso, tutto deve servire a Lui come il più bello amore che la creatura dà a Colui che forma la sua Vita, quasi come servono le pietre, i mattoni e le macerie a colui che vuol farsi una bella abitazione..." Gesù

Le miserie non sono peccati. Queste situazioni possono diventare un'occasione di crescita, per esempio, per accidents...L'arte di trarre profitto dai nostri peccati. Per esempio: ho fatto un proposito e non sono rimasto fedele, è una piccolissima imperfezione. In ognuna di queste cose una chanche l'abbiamo sempre: quella di sprofondarci nella nostra miseria ed esercitare la nostra umiltà: riconoscerci quello che davanti a Dio siamo. La dv non annulla le cose acquisite in 2000 anni di ascesi, la Divina Maria concepiva sè stessa come un nulla ed è la verità questa qua. Certo nella Madonna questo era un concetto molto profondo. Non ci siamo fatti da soli, non ci manteniamo nell'essere da soli, ecc... la vanagloria e la superbia sono anche fondamentalmente stupide. Uno potrebbe dire: sei bravo a fare queste cose... ma il don confessa che nemmeno lui sa come ci riesce. Non è lui, non lo dice per umiltà, ma è un'umiltà. Santa Teresa d'Avila diceva che questa umiltà è verità. Noi siamo il nulla che può essere riempito del tutto, ma attenzione: questa coscienza profonda, - chi dice di essere umile non lo è, chi lo è non lo dice. Nostro Signore vede il tuo cuore, come stai davanti a Lui? Questa umiltà non è il disprezzo malato di noi stessi o la depressione. Dio dà dei doni meravigliosi ma quando noi li mettiamo in atto non se ne fa una dritta - è questo il pensiero dell'umile. Questa cosa (l'umiltà santa) non impedisce di vivere nella dv. Le confessioni vanno fatte entro 8 giorni (per chi vuole vivere un'alta vita spirituale), ma io non posso portare nella confessione peccati ad occhi aperti - se ho scelto di vivere nel dv, qua Gesù parla di miserie, imperfezioni, debolezze, circostanze ed incontri ma non di peccati. Il peccato è un'atto della tua volontà, non è che viene fatto contro la tua volontà. Noi portiamo un tesoro in vasi di creta.

"..Può essere che senta le miserie, i mali, le debolezze, ma questo dice nulla, perché innanzi alla Potenza e alla Santità del mio Volere, questi muoiono, sentono la pena della morte e fuggono; molto più che queste miserie non sono parto della volontà umana, perché essa sta inabissata nel mio Volere, quindi non può volere se non ciò che voglio Io e molte volte il mio Volere si serve di queste miserie per fare delle conquiste più belle e stendere sopra di esse la sua Vita, formare il suo regno,..." Gesù

I santi sono perseguitati tutti, però talvolta gli fanno appunti sulle loro vere debolezze e Gesù permette questi torti per conservare i Santi nell'umiltà, perchè se non avessi difetti veri la gente inizierebbe tutta quanta ad esaltarti come Santo e sarebbe molto difficile rimanere umili. Ma quando i Santi muoiono la gente si ricrede. In questo senso, nessuna debolezza, imperfezioni, ecc... non c'è problema ma bisogna preoccuparsi quando la nostra volontà si discosta da quella divina.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 9 ottobre 2024

"Tu non comprendi bene che significa il non fare la Nostra Volontà!"

L'opera della Redenzione ha messo in salvo l'uomo, abitazione di Dio. Il regno della Divina Volontà farà in modo che Dio torni a regnare perfettamente sull'uomo abitando in pienezza tali abitazioni restaurate. Volume 35, 28 Dicembre 1937, Lunedì 18 Dicembre 2023

28 Dicembre 1937

Come la Redenzione servì a mettere in salvo le abitazioni, il regno della Divina Volontà servirà per mettere in salvo e restituire la abitazione a Colui che l’aveva creata. In ogni atto fatto nella Divina Volontà Dio crea la sua Vita Divina
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Ultimo brano del 1937 e il 1938 sarà l'ultimo anno delle rivelazioni a Luisa, il 40° esimo anno di vita di Luisa passata con Gesù.

In questo brano Gesù dice delle cose molto belle iniziando con un prologo che ci fa capire bene alcuni passaggi del Vangelo - i miracoli di Gesù attestano che Gesù è Figlio di Dio, ma non è tutto qua. C'è qualche altra cosa che i miracoli possono dirci, hanno anche un'altro significato. Noi abbiamo avuto nel corso della storia dei giganti e noi nani campiamo di rendita grazie ai loro sacrifici: loro hanno aperto la strada, ecc.. e noi tocca solo percorrerla. I giganti della Chiesa rileggendo i miracoli di Gesù. Il miracolo del cieco nato, ecc... hanno anche un'allusione spirituale, c'è chi è cieco nello spirito. La malattia dell'anima se non ti passa c'è il pericolo che ti porta all'inferno.

Onde continuavo a pensare alla Divina Volontà. Quante scene commoventi innanzi alla mia mente, un Gesù che piange, che prega, che soffre, perché vuol essere Vita di ogni creatura e una turba di figli storpi: chi cieco, chi muto, chi zoppo, chi paralizzato, chi coperto di piaghe da far pietà; e vedo il caro Gesù, con un amore che solo Lui può avere, che corre ora all’uno, or all’altro, se li affiata, se li stringe al cuore, li tocca con le sue mani creatrici per sanarli e zitto zitto dice al loro cuore: “Figlio mio, ti amo, ricevi il mio Amore e dammi il tuo ed Io a via d’amore ti sanerò.” Mio Gesù, cara mia Vita, quanto ci ami!....Luisa

Gesù è medico delle anime e dei corpi. Ma quanti vanno a farsi curare da Gesù. Noi dobbiamo scoprire quanto abbiamo bisogno di Gesù, i pazienti però o non si vogliono farsi curare o pensano di non essere malati e Gesù introduce questo discorso:

Figlia del mio Amore, fammi sfogare perché non posso più contenermi, come è duro amare e non essere riamato, non avere a chi dire le mie sorprese d’amore è la pena più indicibile per il nostro Ente Supremo, perciò ascoltami...." Gesù

Che la creatura non voglia l'amore del suo Creatore, non ne senta il bisogno, non lo ricambi ecc.... e quindi Gesù dice che questa è la pena più indicibile dell'Ente Supremo. Ho creduto perciò ho parlato (Vangelo) e il muto è quello che non ha la fede. Esempio: sentiamo fare una predica che non si può sentire: o quella persona non ha il dono della parola - e può succedere - o quello non sa che dire, perchè se non hai la Fede non sai cosa dire. Dici solo cose da aria fritta, i soliti polpettoni - amore di Gesù, ci porta tutti in Paradiso, dobbiamo stare attenti ai migranti ecc... - e basta. E poi Gesù spiega che cosa ha fatto:

"...Ora, tu devi sapere che Io venni sulla terra per mettere in salvo le mie abitazioni. L’uomo è la mia abitazione che con tanto amore avevo formato e nella quale, per farla degna di Me, aveva concorso la mia Potenza e l’arte creatrice della mia Sapienza. Questa abitazione era un prodigio del nostro Amore e delle nostre mani divine. Ora, col sottrarsi alla nostra Volontà, la nostra abitazione diventò crollante, buia e diventò abitazione di nemici e di ladri. Qual dolore non fu per Noi! Sicché la mia Vita quaggiù servì a restituire, ripristinare e mettere in salvo questa abitazione che con tanto amore avevamo formato. Era anch’essa nostra, conveniva salvarla per poterla abitare di nuovo, perciò per salvarla diedi tutti i rimedi possibili ed immaginabili, esibii la mia stessa Vita per fortificarla, cementarla di nuovo; versai tutto il mio Sangue per lavarla da tutte le sozzure e con la mia morte volli ridarle la Vita per farla degna di ricevere di nuovo come abitatore Colui che l’aveva creata..." Gesù

Noi siamo abitazioni, siamo tempio dello Spirito Santo, la nostra abitazione era devastata, un terremoto? Anche sì. L'opera della Redenzione ha rimesso a posto tutte le case, se uno si battezza e vive in grazia l'abitazione - non è una reggia - ma è decente e si può campare. Il problema è che qua l'abitazione non è stata fatta per sè stessa ma perchè dev'essere abitata dal Padrone cioè da Dio. Ora però c'è un problema: in quasi tutte le abitazioni il Re sta fuori e non dentro. Se si parla di Re ci dev'essere un Regno cioè quello della divina volontà.

"..Ora, avendo dato tutti i mezzi per salvare la nostra abitazione, era decoroso per Noi mettere in salvo il Re che doveva abitare. Il nostro Amore restò a metà della sua corsa, inceppato e come appeso e arrestato nel suo cammino, perciò il regno della nostra Volontà servirà a mettere in salvo quel Fiat respinto dalla creatura, a dargli l’entrata nella sua abitazione, a farlo regnare e dominare da Sovrano qual è. Non sarebbe stata opera degna della nostra Sapienza Creatrice salvare le abitazioni e lasciare che Colui che le deve abitare andasse ramingo, all’aperto, senza regno e senza dominio; salvare le abitazioni e non salvare Se stesso, né poter abitare le abitazioni salvate, sarebbe assurdo, come se non avessimo Potenza sufficiente per salvare Noi stessi; questo non sarà mai, se abbiamo avuto Potenza di salvare la nostra Opera Creatrice, avremo Potenza di mettere in salvo la nostra Vita nell’Opera nostra...." Gesù

Sappiamo da questi scritti che Adamo stava in grazia di Dio ma c'era la duplice dimensione - stato di grazia e dono della divina volontà - quello che lo abilitava per entrare in rapporto d'amore con il Creatore. Adamo aveva un rapporto personale e diretto con Lui e poi era mediato dalle creature. Però questo tipo di relazione duplice questo non si riesce ad avere senza il dono della divina volontà perchè senza di essa Dio diventa un'estraneo e le creature sono semplici creature. Quindi noi abbiamo case ma sono piccoli appartamenti, monolocali ecc.. ma qua le abitazioni devono tornare ad essere abitate dal Sovrano. Se Dio ha messo in salvo le abitazioni, ti pare che non metta in salvo Sè stesso? Gesù ci ribadisce che il Regno della Divina Volontà è certo che venga perchè altrimenti non si sarebbe riaggiustato le abitazioni. Se uno mette a posto una casa è perchè la vuole poi abitare. Gesù non si ferma a metà dell'opera come noi, la porta al termine. Ma ci sono i suoi tempi e i tempi di Dio - per noi mortali ci spiazzino un pò perchè ci sembra che non si consumino mai.

"..Ah figlia mia, tu non comprendi bene che significa il non fare la nostra Volontà! Ci vengono tolti tutti i diritti, ci soffocano tante nostre Vite Divine. Il nostro Amore era ed è tanto, che in ogni atto di creatura volevamo creare Noi stessi, per farci amare, per farci conoscere e per stare in continuo scambio di Vita tra le creature e Noi. Far ciò senza la nostra Volontà è impossibile, Essa sola ha Potenza e virtù di rendere la creatura adattabile per ricevere la nostra Vita Divina e mette in via il nostro Amore per crearci nell’atto della creatura..." Gesù

La tragedia di non fare la divina volontà. Se noi non facciamo la divina volontà falliamo lo scopo per il quale siamo stati creati. Fallire il bersaglio, ed è un guaio. Fallire l'obbiettivo. Non ci sei riuscito, è andato male. Il fallimento globale dell'obbiettivo è la dannazione, lo scopo finale è andare a godere l'Altissimo in Paradiso. Anche se non siamo vissuti perfettamente nella divina volontà in Terra si vivrà solo di quello in Paradiso.

"..Tu devi sapere che in ogni atto che la creatura fa nella nostra Volontà, una forza irresistibile ci chiama, per cui la guardiamo, riflettiamo in essa e con un Amore a cui non ci è dato resistere creiamo la nostra Vita e se tu sapessi che significa creare la nostra Vita! Vi entra uno sfoggio d’Amore così grande, che nella nostra enfasi d’Amore diciamo: Ah! La creatura ci ha fatto formare la nostra Vita nell’atto suo! Sentiamo parità d’Amore, di Santità, di Gloria nostra e restiamo con ansia ad aspettare la continua ripetizione degli atti suoi nel nostro Volere per ripetere la nostra Vita, per avere nell’atto suo Noi stessi, che ci amiamo, che ci glorifichiamo e allora abbiamo il vero scopo della Creazione: tutto serve a Noi. Anche il più piccolo atto della creatura serve per ripetere la nostra Vita e per fare sfoggio del nostro Amore. Perciò il vivere nel nostro Volere sarà tutto per Noi e tutto per la creatura.” Gesù

Si da a Dio quella gioia di vedere il suo volere, è riempire di gioia Dio in tutto.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI