Il "ti amo" della creatura porta grandi refrigeri all'amore divino. Quanto Dio desidera tale ricambio e cosa è disposto a fare pur di avere questo. Libro di Cielo, Volume 35, 7 Gennaio 1938, Mercoledì 20 Dicembre 2023
7 Gennaio 1938
Chi vive nel Volere Divino forma il rifugio della Vita della Divina Volontà. Il “ti amo”, refrigerio dell’Amor Divino. Come Dio si sente obbligato verso chi vive in Esso.
Il don ha sempre il timore di essere ripetitivo, retorico e monotono quando deve fare la meditazione di questi scritti. Perchè l'effetto che dà la lettura è sempre abbastanza sconvolgente e il don vorrebbe essere nelle anime e nelle teste di chi ascolta per vedere se è solo lui che reagisce così o le reazioni sono comuni.
"..Perciò ti raccomando, rendimi contento, vivi sempre a cuore a cuore e affiatata con la mia Volontà, saremo felici e contenti tu ed Io.” Gesù
E vissero felici e contenti era il finale di ogni fiaba, ma qua i protagonisti sono Dio e l'anima. Dio continua ad affermare in maniera abbastanza chiara che è felice di stare con la sua amata creatura, è così. Al don sembra molto strano immaginare che l'Altissimo possa avere qualche obbligo nei nostri confronti.. Dio rimane Dio nella sua Signorilità però..
"..Perciò l’amiamo tanto, che ci sentiamo obbligati a dare quello che vuole; e ogni atto in più che fa in Esso, tanto più ci stringe, tante catene di più aggiunge. E sai tu che cosa ci dà per farci restare obbligati? La nostra Vita, le nostre opere, il nostro Amore, la nostra stessa Volontà; e ti pare poco? Quello che ci dà è tanto esuberante, che se non fosse che abbiamo in nostro Potere la potenza di poter fare tutto, ci mancherebbero i mezzi per disobbligarci, ma il nostro Amore che non si fa mai vincere e superare dall’amore della creatura, va trovando nuovi ritrovati, inventando nuovi stratagemmi, fino a ridare tante volte la nostra Vita per disobbligarsi con la sua amata creatura; e nella sua enfasi d’Amore dice: “Come son contento perché vivi nel mio Volere, sei la mia gioia, la mia felicità, tanto che mi sento come obbligato a darti l’aria per respirare e, siccome mi sento obbligato, respiro insieme a te...." Gesù
Dio sente tanto questa cosa, - il nostro amore non si fa vincere, inventando nuovi ritrovati e stratagemmi...
"..Perciò l’amiamo tanto, che ci sentiamo obbligati a dare quello che vuole..." Gesù
Il don - per quel poco, qualcosina, pochissimo, - però il don ha visto delle cose che una persona cerca di non autosuggestionarsi, ma ti pare che il Signore stia a pensare a queste cose? Se però non è una coincidenza, è Lui che sta facendo delle cose incredibili. Al don sembra di aver notato la soddisfazione di piccoli desideri - non solo quelli religiosi tipo riuscire a fare il digiuno tre volte alla settimana - esempio che il don fa per non parlare di cose personali: la rosa di Santa Rita che ha trovato a Gennaio. E' una cosa bella annusare una rosa, ma la santa aveva quel desiderio, e il Signore l'ha fatta crescere in mezzo alla neve a colei che l'aveva servito durante la vita terrena. Santa Rita aveva dato tantissimo amore al Signore ma amore creaturale. Ma se già con un'amore creaturale Dio esaudisce questi desideri ingenui e terreni (appartenenti a questa dimensione), cosa farà a chi lo ama in maniera degna di Lui? Poi però ci sono delle frasi del tipo:
"..che sente il bisogno di chi porti un piccolo refrigerio all’immensità del suo Amore. Ora, vuoi sapere chi può dare un refrigerio all’intensità, alla totalità e alla pienezza del nostro Amore? Il “ti amo” della creatura e quante più volte essa lo dice, tanti refrigeri ci porta..." Gesù
"..Questo ti amo si fa via nella nostra intensità e vi forma il suo posticino, il piccolo spazio dove mettere il suo ti amo, sicché il ti amo della creatura è l’appoggio del nostro, il nostro ristoro, la quiete del nostro Amore per non farlo troppo delirare...." Gesù
La mia povera mente scorreva nel Volere Divino e vedevo le ansie, i desideri, il contento che prova nel vedere la creatura che vuol fare vita insieme, per amarlo col suo stesso Amore, per raccogliere nell’anima sua le sue ansie, i suoi sospiri ardenti e non sa fare altro che dirgli: “Son qui con Te, non ti lascerò mai solo, per quietare le tue ansie d’amore e per renderti contento.”..." Luisa all'inizio
“Figlia mia carissima, Cieli, terra e le creature tutte, sono tutti involti e come racchiusi nell’intensità del nostro Amore. Il nostro Volere scorre con tale rapidità in ogni fibra, in ogni atomo, in ogni istante, con tale velocità e pienezza, che non resta nulla, neppure un respiro che non sia Vita di Volontà sua ed il nostro Amore ama ardentemente, ma con tale ardore, che sente il bisogno di chi porti un piccolo refrigerio all’immensità del suo Amore...." Gesù
Un refrigerio almeno. E questo refrigerio è il Ti amo della creatura e quante più volte uno lo dice quanti più refrigeri la creatura porta al Creatore. Quante volte ci siamo detti che questo è un rapporto, per entrare in queste logiche e capire queste cose, occorre avere instaurato con il Signore un rapporto differente - diverso anche da quello dei fedeli devoti e buoni che vanno in Chiesa e magari non escono subito dopo la Comunione. Ma hanno intessuto con Dio un rapporto di questo genere? Così intenso? Quanti ti amo al giorno diciamo a Gesù? Quanti? 1? 10 ? ecc... L'amore è un moto che di per sè è infinito e questo capita anche negli amori umani, se una persona si stanca di dire ti amo alla persona amata o si stanca di sentirsi dire che è amato. Perchè la logica dell'amore è un moltiplicarsi, è come una sorgente che non si esaurisce. Dio fa questo in continuazione. E Gesù ce lo rispiega. Sono pochissimi quelli che ricambiano Dio con quell'amore che gli è dovuto. Questi amatori, sono ricercati dall'Altissimo.
"..Vedi dunque, in chi vive nella nostra Volontà troviamo il rifugio della nostra Vita e non facciamo altro che scambiarci vita continuamente: Essa ci dà la sua e Noi diamo la nostra. In questo scambio di vita troviamo chi riceve la nostra e ci dà la sua,...." Gesù
Diciamo tutto a Gesù? - da un punto di vista oggettivo Lui sa molte più cose di noi, ma tu ci parli delle tue cose e delle tue situazioni e delle tue realtà e vuole che tu gliene parli? Dio disse a Santa Faustina - che si era offerta come vittima, gli faceva sacrifici ecc... - ma Gesù un giorno gli disse che non gli aveva dato tutta sè stessa; la santa ci pensa ma non sa più che pesci pigliare e alla fine Gesù ha detto: tu non mi parli delle tue miserie, delle tue difficoltà, delle scelte che fai ecc.. e lei risponde: ma tu le sai tutte queste cose qua? Ma noi non parliamo con Dio per informarlo ma per coinvolgerlo e dargli modo d'operare. La tua vita è la tua e Dio non ci entra dentro se tu non ce lo fai entrare. Gli hai mai parlato dei tuoi problemi? Al don sono arrivate un sacco di mail di gente sconvolta sulla possibilità di improbabili benedizioni date a persone che vivono in una situazione di peccato oggettivo. Capisce il don e accoglie...ma noi dobbiamo parlare per prima con Nostro Signore. Dobbiamo dire a Dio: sono sconvolto, cosa succede? Cosa sta accadendo? E io a livello personale che faccio? E quali sono le reazioni appropriate? Immediate o da fare a suo tempo. Bisogna parlarne con Nostro Signore, altrimenti la Luce non ti arriva. Prima o poi, se ci parli, arriva la Luce. Ma quanti lo fanno? Questo è amore questa cosa qua. Quando due persone si amano veramente? Quando si parlano di tutto. Però c'è la privacy tra le persone. Non possiamo rifugiarci nel fatto che siccome Dio non si vede, non si sente ecc... e quindi non parlarne con Lui. Se una persona con Dio non ci parla mai e ha un rapporto solo mediato - già è una cosa eccellente - ma si può fare tutto questo in modo esteriore e quindi non parte il rapporto personale e Dio rimane un'illustre sconosciuto. Certo, delle grazie arrivano lo stesso ma non c'è un salto di qualità. Tutto quello che abbiamo ascoltato oggi tutte queste cose qua non diventano realtà. Se non instauriamo un dialogo con Lui, ci perdiamo più noi che Lui. La vita nella dv è possibile dentro - secondo il don - con un rapporto con Dio impostato in questo modo (quindi con la dimensione personale). Una vita d'amore e di dialogo con Dio fa diventare la vita spirituale della persona più spontanea e meno artefatta.
"..Sicché non vi è cosa, acqua, fuoco, cibo e tutto il resto, che non ti porti con le mie mani, perché mi sento obbligato e voglio restare insieme per vedere come prendi tutto; voglio fare tutto da Me. E se la creatura mentre prende mi dice: “Prendo tutto nella tua Volontà perché ti amo; voglio amarti e glorificarti col tuo stesso Volere.” Gesù
Avete mai guardato il vostro innamorato/a come mangia? Gesù qua non parla per astratto o per allegoria. Gesù vuole vedere come prendiam il cibo, l'acqua per la doccia,...immaginiamo questa scena? Dio che sta a guardare per vedere come mangio il cibo che Lui mi porge - e non per vedere se sono un cafone o no. Lo scritto il don lo capisce così.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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