Gesù spiega come la Divina Volontà mormora "anime e amore", dà la grazia di vivere da figli di Dio e converte in natura divina gli atti umani. Libro di Cielo, Volume 35, 30 Gennaio 1938, Giovedì 28 Dicembre 2023
30 Gennaio 1938
Tutto ciò che La creatura che vive nel Voler Divino fa, acquista la natura Divina. Il vero ricambio di tutta la Creazione.
Convertire in natura divina gli atti umani. Gesù non si ripete mai in ciò che dice. Questi 40 anni, per 36 volumi - il numero 36 è la somma di 1 al cubo che fa 1, 2 al cubo che fa 8, 3 al cubo che fa 27. Questa cosa non è certamente casuale. E 40 anni che è il numero sacro, dal 1898 al 1938. E' bello cogliere qualcosa delle opere di Dio, perchè sono capolavori. Dio non fa niente a caso, ogni minimo dettaglio è curato ma purtroppo la nostra mente limitata - in questa vita - riesce a comprendere. E speriamo di poter cogliere qualcosa di più nell'altra.
La mia povera mente nuota nel mare del Voler Divino, il suo mormorio è continuo, ma che cosa mormora? Amore, anime, luce che vorrebbe investire, che vorrebbe regnare in ciascuno dei figli suoi; ed oh quali stratagemmi d’amore usa per farli rientrare nel seno della sua luce, da dove uscirono! E nel suo dolore dice: “Figli miei, figli miei, fatemi regnare ed Io vi darò tanta grazia, da farvi distinguere che siete i figli del vostro Padre Celeste.” Luisa
Nell'AT c'è il mormorio del vento che trasmette ad Elia la presenza divina, o il ruscello di montagna dove le acqua mormorano incessantemente. Questo mormorio incessante della divina volontà ripete Anime ed Amore. Cerca anime come poli su cui riversare l'amore per riceverne il contraccambio e gongola nel dare. Potremmo già mettere punto alla meditazione perchè il resto è una focalizzazione di queste due realtà: amore ed anime. Cosa farà la divina volontà se la faremo regnare? -- Nel prologo di San Giovanni c'è scritto che a quanto l'hanno accolto (il Verbo) di diventare Figli di Dio. Un potere che è bello, grande e che non possiamo darci da soli, è un potere trasformante, vuol dire che prima non lo eri. Oggi ci sono molto equivoci sull'essere figli di Dio. Gli esseri umani non battezzati non sono figli di Dio in senso proprio o in senso stretto; perchè come tutti sappiamo, un figlio è della stessa natura dei genitori e gli assomiglia. La nostra natura è quella umana e al don non sembra che le persone somigliano al loro Creatore ma assomigliano a qualcun'altro. La bruttezza è figlia del peccato, Dio è sommamente bello, chi potrebbe pensare che Gesù e Maria siano stati brutti? Non la bellezza sensuale e provocante di oggi che porta il marchio di satana. La somiglianza divina, il Paradiso è il posto di ogni bellezza, in Italia siamo pieni di Chiese costruite nel corso della Storia. La bellezza delle Chiese è stata data per prima all'Altissimo e deve anche trasmettere la bellezza del Cielo, dare una piccola anteprima della bellezza del Cielo. Andare a Messa tutti i giorni e dire il Rosario tutti i giorni è la cosa più bella che esista ed è il segreto per avere una vita meravigliosa. Non si ha il muso da cavallo se si fanno queste cose e non è vero che i mondani si divertano.
“Figli miei, figli miei, fatemi regnare ed Io vi darò tanta grazia, da farvi distinguere che siete i figli del vostro Padre Celeste.”
Un figlio di Dio non fa i peccati volontari perchè - vorrebbe farli - ma non li fa perchè ha paura di andare all'Inferno o se sono lievi ha la paura del Purgatorio; è un discorso che è animato dalla più assoluta idiozia. Un Figlio di Dio non si abbassa a fare un peccato manco morto. Un nobile non si abbassa a fare cose indegne del loro blasone. Non lo fanno manco morti. E anche i Figli di Dio non lo fanno neanche morti. Ad un'anonimo martire che prima di ammazzarlo lo avevano legato nudo su un tappeto di fiori ed avevano incaricato una donnaccia di farlo peccare di impurità - alcuni pazzi furiosi prima di ucciderli volevano farli peccare su questo argomento - e questo martire prima non se l'è filata per niente questa donna qua, si è messo la lingua tra i denti, ha trovato le forze per tagliarsela in due e ben condita di sangue gliel'ha sputata in faccia - 28 luglio del martirologio del 1952. Ecco chi è un Figlio di Dio. Non ci si abbassa a certe cose, non si perde la propria dignità, non si infanga la propria anime e non si perde l'amicizia con Dio... per che cosa? Per andarci a metterci nelle mani di satana, di uno che ci odia, che ci trasformerà, ci porterà al degrado, allo squallore, alla monnezza e nell'altra vita ci torturerà. Io che sono stato comprato dal Sangue di Dio, io che ho il Divin Agnello dentro di me - con la comunione - con un'anima bellissima che ho dentro di me ma non ne sono consapevole - e io vado a consegnare questo e a perdere questo?
E poi convertire in natura divina gli atti umani. Questa
"..Essa non sa dare se non ciò che ha, amore possiede, amore dà: ed oh! come si sente felice quando non vede, non sente che amore, né può fare a meno d’amare. Col dare la mia Volontà l’Amore mette la creatura in natura, nell’ordine Divino, tutto è armonia tra Dio e lei; si può dire che la getta nel nostro stesso labirinto d’Amore,..." Gesù
Bellissima immagine del labirinto d'amore. In questi scritti viene descritto il labirinto della Volontà Umana, se la inizi a fare ti perdi dentro il nulla e ti perdi. Non sai più come uscire - ma se ti perdi in quello della volontà divina non trovi più la via di uscita. Così ti fai l'overdose della bellezza, della santità, dell'amore ecc... e non sai più come uscire.
"..Perciò la teniamo a nostra disposizione; il nostro Amore trova chi lo ama col suo Amore e se sente il bisogno di sfogarsi, ha con chi fare i suoi sfoghi..." Gesù
Il don ha letto la Somma Teologia di san Tommaso d'Aquino e la Summa contra Gentiles* che ha uno stile sobrio, preciso, niente invettive, ecc... contiene sempre un self- control ma ad un certo punto dice: si vergognino quelli che dinnanzi a cose così belle le disprezzano per andare ad arrotolarsi nella monnezza (non è la cosa precisa ma dice così, ma è una delle pochissime volte che San Tommaso d'Aquino non è riuscito a trattenersi). Il fatto in sè è degno di un disprezzo assoluto, la persona poi è destinataria anche dalla compassione e misericordia, il diavolo a molti li inganna.
"..I cieli si mettono sull’attenti quando il mio Volere sta per operare nell’atto della creatura, si commuovono, restano stupiti e rapiti ed esclamano: “Possibile che un Dio, il suo Volere tre volte Santo giunga a tanto amore, fino a creare Se stesso nell’atto della creatura?” Gesù
Quante ne fa Gesù? Ogni giorno Gesù crea sè stesso nelle Ostie della Messa e crea altri sè stessi negli atti che le creature fanno nella Divina Volontà
(* La Summa contra Gentiles, il cui titolo originale è Liber de Veritate Catholicae Fidei contra errores infidelium, è un trattato teologico e filosofico di Tommaso d'Aquino scritto in quattro libri tra il 1258 e il 1264. Larga sintesi cristiana sviluppata con i mezzi del pensiero filosofico aristotelico, è allo stesso tempo sia un'evoluzione che una refutazione di due pensatori anteriori, entrambi commentatori di Aristotele: il maomettano andaluso Averroè e l'ebreo andaluso Mosè Maimonide.
Spiegando la religione cristiana, l'autore ne difende la dottrina, nei punti che divergono nell'Islam e nel Giudaismo. A questo fine, d'Aquino fa ampio affidamento a quelle parti dottrinali che convergono nelle tre religioni, ossia il monoteismo. Nel caso del giudaismo, egli riconosce la comune accettazione del Vecchio Testamento come scrittura divina; per l'Islam, invece, la condivisa (a quel tempo) tradizione aristotelica. Scritta in tono apologetico per spiegare e difendere la Fede cristiana contro gli infedeli, usa argomenti adattabili alle diverse circostanze del loro uso, confutando istanze eretiche o proposizioni dissenzienti.... Wikipedia)
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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