giovedì 30 settembre 2021

Primizie di ordine, di vero amore e di vera bellezza

Gesù spiega a Luisa in che senso Gesù trovi gioia e felicità nell’anima che vive nel suo volere. In esso si trovano ordine ed equilibrio perfetti, amore vero, percepito e vissuto e bellezza autentica e queste cose, insieme, concorrono a formare la felicità dell’uomo anche sulla terra. Meditazione su Libro di cielo volume 20, 9 Gennaio 1927, 19 Gennaio 2021

9 Gennaio 1927 Come chi fa la Volontà di Dio possiede l’equilibrio di essa e possiede un atto di luce per tutto. Come fu messo una nota di dolore e perciò la Volontà D. e l’umana si guardano in cagnesco. Come le primizie sono le cose che più piacciono

"..Poi ha soggiunto: “Figlia mia, tu non puoi comprendere le gioie, le felicità che provo per te perché trovo in te le primizie del regno della mia Volontà, trovo le primizie dei primi frutti, le primizie della musica che solo la creatura che vive in Essa sa fare, perché prende tutte le nostre che sono nella nostra Volontà, le fa sue e forma la sua bella musica nel regno mio ed io oh come mi diletto ad ascoltarla!..." Gesù

Lei (Luisa) non può comprendere le gioie e le felicità che Gesù provava in lei ed evidentemente possiamo azzardarci a darci un'interpretazione estensiva per tutti coloro che hanno iniziato a muovere almeno i primi passi nel Regno del volere divino. C'era una bellissima immaginetta di Gesù Misericordioso dove c'era uno scritto dove un sacerdote (?) che diceva: conto su di Te per darti gioia. Come faccio io a dare gioia a Dio? Essendo Lui la felicità stessa - Dio è la felicità somma - quindi trova la felicità quando trova fuori di Sè qualcosa che lo assomigli, quando viviamo nella dv. Ed è una gioia non soltanto (pensiero del don) del ritrovamento della Sua Volontà, ma nell'amore che ha per noi Lui stesso sia felice perchè la creatura ha trovato in Lui la felicità, felice della nostra felicità. Vivere nella dv così come abbracciare la santità o osservare i comandamenti - Dio ce lo chiede e propone e lo vorrebbe per vederci felici. Dio ha creato gli esseri (specie intelligenti) per partecipare qualcuno quella pienezza di vita che Lui è, tutto questo non lo possiamo trovare se usciamo dalla Sua Volontà - tanto o poco. Se usciamo facciamo una vita orribile, brutta e triste. I più brutti sentimenti e passioni (angoscia, paura, affannati, agitati, vivere sempre scontenti, insoddisfatti ecc....) se noi staremo fuori della dv questo ci attende, san Paolo dice che il salario del peccato è la morte (atto massimo di uscita dalla dv).E che cosa ne hai guadagnato? Stare male. E' esperienza di chiunque persona, percepibile da chiunque se si facesse largo la possibilità se facesse silenzio (rientrando in sè, ascoltando la voce di Dio che risuona), fare delle valutazioni sulla propria esistenza, fermarsi un pò. Gesù non attende altro che donarci il regno della gioia, della felicità per compiacersi con noi, per essere felice Lui e noi che ritroviamo Lui in noi stessi. Una vita felice.

La mia volontà ti darà la pienezza della felicità (Gesù negli scritti di Luisa). Salmo 15 (nella parte finale: 11 Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena nella tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra.). Questo è quello che Dio vorrebbe ma fino a quando la volontà umana guarderà in cagnesco quella divina non c'è nessuna speranza.

La seconda (connessa con la prima) è:

"...Trovo le primizie dell’ordine, le primizie del vero amore, che il mio Volere le ha concesso, trovo le primizie della vera bellezza che mi rapisce, tanto che non mi è dato di distaccare lo sguardo.." Gesù

Quand'è che sarò felice? Quando nella mia vita ci sarà ordine, equilibrio (ne parla prima Gesù)

Figlia mia, com’è sorprendente l’operato dell’anima nella mia Volontà, come il Fiat mantiene l’equilibrio in tutta la creazione, essa, facendo eco al mio equilibrio, forma l’equilibrio in tutte le creature e vi stende il regno della mia Volontà. Essa è come luce che scende dall’alto e fissandosi in tutti stende in tutti il regno dell’amore della mia Volontà, dell’adorazione, della gloria e di tutto ciò che essa possiede. Ma mentre come luce scende per non farsi nulla sfuggire, come luce sale e porta al suo Creatore l’equilibrio di tutti gli atti della creazione, di tutti i tempi, di tutti i cuori. Con l’equilibrio di tutti gli atti umani, in cui l’anima fa entrare l’atto della Volontà Divina, l’anima svuota tutti gli atti umani e fa scorrere la Volontà Divina come atto primo ed Essa vi stende il suo regno,..."

Ordine ed equilibrio. Una vita ordinata ed equilibrata, pensiamo ad applicare in tutti gli ambiti possibili dalle cose piccole materiali a quelle spirituali. Una vita ordinata ed equilibrata prevede una giusta compresenza di preghiere vocali, meditazione, preghiera affettiva di contemplazione (rosario, adorazione, ecc..) una persona che polarizzasse tutte la sua vita interiore sulla preghiera vocale avrebbe una vita equilibrata? E' equilibrata una vita di preghiera senza preghiera personale profonda? - E' equilibrata una persona che sta 4 ore alla tv? Che mangia troppo diventando obesa? - Trovare la dv significa trovare l'equilibrio in tutte le cose. Più mi avvicino a questo ideale, più starò bene, perchè in tanti monasteri si sta bene? C'è una vita studiata ed equilibrata nei vari momenti che prevede il pregare, mangiare ecc... giusto e così si campa bene. Una vita strampalata e senza un minimo di ordine e di equilibrio in balia dello svolgersi degli eventi della vita quotidiana non ci stiamo bene. Siamo felici quando siamo amati e quante sofferenze nel non essersi sentiti amati. Sappiamo che si incontra la dv in maniera autentica non si può incontrare l'amore, la dv è l'attualizzazione del mistero di Dio (che è Amore). Se tu stai a contatto (ecco perchè Luisa gira nelle opere della Creazione, faceva il pieno di grazie e di amore come la Madonna). Circondata dall'amore e spesa nell'amore, se io vivo dell'amore di Dio sentirò meno la carenza dell'amore delle creature, se io sono pieno dell'amore di Dio non sento il bisogno di elemosinare l'affetto ma inizio a darlo io e cosa produce? E chi si sente amato, ama. E le creature, sentendosi amate da me, ameranno me. Provare per credere. Se noi fossimo capaci di seminare amore dovunque andassimo, certo qualcuno può rimanere indifferente o darci uno schiaffo, se tu ami sarai amato. Se tu non ami no.

"..Trovo le primizie dell’ordine, le primizie del vero amore, che il mio Volere le ha concesso, trovo le primizie della vera bellezza che mi rapisce, tanto che non mi è dato di distaccare lo sguardo..." Gesù

Chi vive nella dv vive della bellezza vera, specialmente in questo tempo particolare, noi non sappiamo nè riconoscere e comprendere il bello. C'è carenza di bellezza nel nostro mondo contemporaneo anche nell'arte contemporanea che spesso manca. Vogliamo paragonare l'arte contemporanea con l'arte del Medioevo (periodo considerato buio?), può una cultura buia, becera, terrorizzata dall'inferno (come dicono i detrattori) produrre quelle belle opere d'arte? E come mai l'arte di oggi tutta questa bellezza non ha? L'arte è espressione di ciò che c'è nel nostro cuore. Se nella tua vita il bello non c'è, anche la vena artistica il bello non esce perchè non si ha i contatti con la fonte. Nella dv si ritrovano le primizie della vera bellezza. La bellezza non è peccato, anzi è una cosa bella vestirsi bene, arredare bene la casa ecc.. sono cose che se si incontra la dv iniziano a maturare dal di dentro senza trovare i prontuari su come arredare la casa o come vestirsi.

Amore, ordine, equilibrio e bellezza sono le note, l'habitat di chi inizia a vivere in questo mondo. Gesù ci attira (senza fare false promesse) verso questo mondo, il nemico ci propone il paradiso sulla terra ma ci ritroviamo all'inferno. Gesù non ci inganna per portarci alla rovina. Gesù te le propone e poi te le dà e ne fanno esperienza coloro che si sono fidati e hanno iniziato ad aprire la porta a Gesù e sperimentando la differenza tra il prima e il dopo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 29 settembre 2021

Dominio di sé e vuoto nel cuore

Gesù spiega a Luisa in che senso rimane sempre uguale a se stesso chi vive nella Divina Volontà. Parla della povertà e del non dare nell’occhio, cose a Lui tanto care, e che caratterizzarono la vita di San Giuseppe e Maria Santissima. Elogia la fede dei Magi e il loro eroismo, che furono possibili solo per il dominio di sé che essi avevano e per il vuoto che sapevano fare nei loro cuori per ascoltare la voce di Dio. Meditazione su Libro di cielo volume 20, 6 Gennaio 1927, 18 Gennaio 2021

"...Vedi dunque quanto è necessario il dominio di se stessi ed il vuoto nel cuore per fare risuonare la mia chiamata ed essere idonei a conoscere la verità per manifestarla agli altri” Gesù

Dominio di sè stessi e vuoto nel cuore, condizioni indispensabili per conoscere la verità e poi manifestarla agli altri (commento alla vicenda dei Magi).

Nella prima parte, Gesù afferma che chi vive nella dv è sempre uguale a sè stesso. Noi esseri umani siamo in cammino e nella misura in cui camminiamo ci possiamo rendere conto se abbiamo camminato, nella misura nella quale io, guardandomi indietro, non riconosco me stesso tra l'oggi e il passato prossimo e remoto. Quanto in meglio questa situazione si determina, (oggi questa cosa io non la farei, non la penso più come prima...) è un segno confortante che significa che stiamo camminando. Dio è per antonomasia l'Immutabile perchè è perfettissimo in sè stesso. In Dio non c'è nulla da migliorare. Gesù si riferisce non tanto il cambiamento sostanziale (da quello che si capisce dal testo) ma il cambiamento che dipende dal fatto che i suoi atti sono compiuti nella dv, un'atto compiuto in essa (nella dv) - partecipando degli attributi divini (eternità, immensità ed infinità) è sempre uguale a sè stesso; l'atto lecito o buono per unirlo e fonderlo con la dv, ma l'atto assume delle caratteristiche che non sono nostre ma viene attratto nell'orbita divina.

"...Ora siccome gli atti fatti nel mio Volere simboleggiano la luce, come l’atto della creatura entra in esso così abbraccia il passato, il presente ed il futuro e non difettando di pienezza di luce si allarga ovunque e prende come in un sol colpo tutti, nella circonferenza della sua luce interminabile. Perciò a chi vive nel Fiat Divino nessuno per quanto bene faccia, può dire: “io sono simile a te”, però essa sola può dire: “io sono simile a Colui che mi ha creata. Ciò che fa Lui faccio io, una è la luce che ci investe, una è la forza, una è la volontà”.." Gesù

Gesù non nega affatto la necessità di cambiare in continuazione, noi camminiamo sempre verso il meglio. Quando una persona si situa nel bene e vive bene nella dv è ragionevole pensare - magari ci si va raffinando - quindi è possibile che dopo un certo periodo di tempo si riconosce in quello che ha fatto. Muovendosi dentro la dv, noi abbiamo sembre dei margini di perfezionamento - le imperfezioni sono senza numero - però certamente si starà dentro un'orizzonte di sostanziale conformazione alla volontà di Dio e non si dovrebbe rischiare in situazioni dove errori di valutazione o debolezze non riconosciute o superate ci si debba trovare ad un certo punto a non rispecchiarsi come prima. Nessuno pensi di non cambiare.

Valore della povertà, nel non essere considerati nulla nel mondo. Per nascere Gesù ha scelto una vergine povera e un vergine povero.

"...“Figlia mia, vedi l’ordine della mia Provvidenza Divina? Per il gran portento della mia Incarnazione scelsi e mi servii d’una vergine povera, per custode che mi faceva da padre il vergine S. Giuseppe, tanto povero che aveva bisogno di lavorare per sostenerci la vita. Vedi come nell’opera più grande e più grande non poteva essere il mistero dell’Incarnazione, ci servimmo di persone che nell’apparenza non davano all’occhio a nessuno perché le dignità, gli scettri, le ricchezze, sono sempre fumi che accecano l’anima e le impedisce di penetrare negli arcani celesti per ricevere un atto grande di Dio e lo stesso Dio..." Gesù

Fin dai tempi antichi,i maestri di spirito hanno sempre raccomandato l'importanza di fuggire ciò che ci mette alla ribalta, le manifestazioni di singolarità, cioè quelle cose che attirano l'attenzione perchè vengono fatte, mostrate ed evidenziate come tratti di una persona. Nel mondo conta ed attira l'attenzione chi è più ricco. Mistero che il Signore predilige questa modalità, il Regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, stile che rifugge da tutto ciò che possa attirare l'attenzione, è caratteristico della sua azione. Non finiremo mai abbastanza di meditare, stupirci, ecc.. che il Creatore dell'Universo dinnazi ai quali tremano gli angeli ed arcangeli ecc.. vada a nascondersi in ciò che è così umile ed apparente. Mistero che non mediteremo mai abbastanza, lo stile di Dio è signorile e bello ma ci ricorda anche di fare attenzione, grandi grazie possono passare attraverso a situazioni di fronte alle quali uno non si rende conto che sono tali.

"..Invece per manifestare ai popoli la venuta di Me, Verbo del Padre sulla terra, volli e mi servii di autorità regia, di uomini dotti e scienziati, perché per la loro autorità potessero diffondere le conoscenze del Dio nato e volendo anche imporsi sui popoli. Ma nonostante ciò, la stella fu vista da tutti, eppure solo tre si mossero, fecero attenzione e la seguirono..." Gesù

Terzo punto di meditazione: la figura dei Magi. I magi erano dei Re e degli scienziati perchè hanno tassi di credenzialità che possono essere utili per la diffusione di Dio. Accade nella Chiesa quando Dio fa sorgere delle persone super dotate, con un tasso di intelligenza superiore alla media ecc... qui stiamo non nell'ambito delle opere di Dio in senso stretto ma per la diffusione delle conoscenze. Sulla dv, Gesù ha detto che questo dono deve essere fatto conoscere attraverso i sacerdoti. Non significa che un laico che ne sappia qualcosa su questo debba tapparsi la bocca, siccome questo dono dovrà essere fatto alla Chiesa e dato alla Chiesa e riconosciuto dalla Chiesa, allora un laico non avrebbe l'autorità di pastore, i sacerdoti sono nel grado più basso ma sono collaboratori dei vescovi e speriamo che attraverso l'opera dei sacerdoti siano coinvolti anche i vescovi e i cardinali e speriamo un giorno anche il Papa. Questo non contraddice ma si situa su un punto differente.

Come mai solo in tre si sono mossi alla vista della stella?

"..Ciò dice che tra tutti solo loro possedevano un certo dominio di loro stessi che formando un posticino di vuoto nel loro interno, oltre alla vista della stessa sentirono la mia chiamata.." Gesù

Per avvertire il richiamo della stella ci voleva un pochino di vuoto all'interno, non si può avere lo spirito di orazione, capacità di fare silenzio se non si ha un grande dominio di sè o controllo dei propri atti, di distacco da tutto ciò che ostacola e disturba e fa rumore e ci impedisce di connetterci con la voce di Dio. E bisogna partire.

"...che fece eco nel loro interno e non curarono né sacrifici, né dicerie, né burle, infatti poiché partivano per un punto ignoto molte ne dovettero sentire, ma loro nulla curando e dominando loro stessi, seguirono la stella oltre alla mia chiamata, che più che stella parlante, risuonava nel loro interno, li illuminava, li allettava e diceva tante cose di Colui che dovevano visitare ed essi, ebbri di gioia, seguirono la stella..." Gesù

I Re Magi sono andati...io mi faccio dominare dalle chiacchiere, dai risi altrui o quando ho capito che se Dio vuole una cosa la vuole io la faccio superando le burle e gli altri dicano quello che vogliono?

"...Ma qual non fu la loro sorpresa nel vedere fermarsi la stella non sopra una reggia ma su una vile capanna? Non sapevano che pensare e si convinsero che c’era un mistero non umano ma Divino, quindi si animarono di fede ed entrarono nella grotta e, inginocchiandosi, mi adorarono..." Gesù

L'Onnipotenza che sta nascosta dietro un bambino che vagisce? Sì

"..Come piegarono le ginocchia io mi svelai e feci trasparire dalla mia piccola Umanità la mia Divinità e seppero che ero il Re dei Re, Colui che era venuto a salvarli e loro, pronti, si esibirono a servirmi ed a mettere la vita per amor mio, ma la mia Volontà si fece conoscere e li spedì di nuovo nella loro regione per farli diventare in mezzo a quei popoli i banditori della mia venuta sulla terra..." Gesù

Dopo che si sono inginocchiati e dopo che l'hanno adorato, per avere una forte esperienza di Dio, dobbiamo piegare le ginocchia ed adorarlo. Prima lo adori nel mistero e poi Lui ti farà conoscere qualcosa di Lui. E' un cammino meraviglioso partito dal vuoto del cuore, già dall'essersi liberati da cose che soffocano la nostra capacità di ascolto, prima di compiere una decisione io ci prego e mi metto davanti a Dio. Il cammino della fede, si arriva di fronte a qualcosa che mette alla prova la fede, (in questo caso un bambino) ci si inginocchia, si supera la prova della fede e si manifesta Dio perchè a quel punto devono annunciarlo. Sintesi di un cammino che tutti vogliono conoscere il Signore sono chiamati a farlo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

martedì 28 settembre 2021

Se lo vuole Dio, lo voglio io!

La Vergine Maria nel regno della Divina Volontà, Appendice, Meditazione 3 (23° giorno C). La presentazione di Gesù al Tempio e l'eroismo del sacrificio a Dio della propria volontà. Gli sfoghi d'amore che Dio cerca presso le creature. I dolori immensi e interni di Maria Santissima. Prontezza nell'eseguire tutto quello che Dio chiede e fa comprendere. Meditazione al cenacolo mariano tenuto sabato 16 Gennaio 2021

La Regina del Cielo nel Regno della Divina Volontà lascia Betlemme; il Fiat Divino la chiama all'eroismo del sacrificio d'offrire il Bambinello Gesù per la salvezza del genero umano. La purificazione.

Ripercorriamo insieme il brano di oggi. Il cuore e il vertici a cui tende tutto ciò a cui la Madonna ci ha detto in questo brano è nell'espressione:

Quello che vuoi tu [lo] voglio io”, se questa frase sarà diventata la nostra legge (compreso anche l'eventuale sacrificio delle nostre cose più sante) avremo raggiunto la pace imperturbabile. Vale sia nelle piccole e grandi cose, anche nelle più insignificante cose, imprevisti, i momenti complicati ecc... andiamo con ordine.

Il brano inizia con una serie di considerazioni riguardanti gli sfoghi d'amore di Gesù, è un tema molto diffuso sugli scritti nella dv, lo sfogo è una necessaria uscita di qualcosa che è in atto e se non trova uno sfogo esplode. Come una sorte di pentola a pressione. Una delle funzioni che ha avuto la Madonna era di accogliere tutto l'infinito mare d'amore che Gesù ha e pare che le persone hanno altro a cui pensare. Quando noi pensiamo a Dio - Dio è Amore dice san Giovanni - e in un certo senso secondo il nostro modo di pensare, il "dramma" di Dio è che ha un'infinità di amore e grazie e non se le prende nessuno. Non ha una valvola di sfogo e la Madonna se li è presi tutti. Quando noi pensiamo a tante cose, nella dv cosa dovrò fare? Varie cose, ma la prima cosa è ricevere ed accogliere - san Giovanni ci aveva capito qualcosa, lui diceva che noi amiamo perchè Egli ci amato per primo, noi non amiamo il prossimo nè noi stessi se noi non abbiamo fatto il pieno dell'amore di Dio. Tutti i problemi degli esseri umani sono problemi d'amore e quindi assoluta incapacità di darlo e quindi tutti quanti i disastri e situazioni di morte...solo questo. La Madonna ha fatto il pieno, la Piena di Grazia. Noi, a primo approccio, bisogna andarsele a prendere le grazie che il Signore ci ha dato, è come avere un vaglia postale devi andare alle poste e devi dargli il numero e la parola d'ordine per prenderlo ma è così...il bonifico ti arriva qualunque ma il vaglia postale no. Perchè devi andare alle poste per andare a prenderlo. Gesù non ci fa i bonifici ma ci dona i vaglia postale, se però ci fossero 10 miliardi di euro? La Madonna ha fatto piazza pulita per le Sue e quelle che sono state sprecate.

"...Sicché ogni respiro, palpito e moto era uno sfogo d’amore che faceva; ogni lacrima, vagito e gemito, era uno sfogo d'amore; anche il sentirsi intirizzito dal freddo, le sue labbrucce livide e tremanti, erano tutti sfoghi d'amore che faceva e cercava la sua Mamma dove deporre quest'amore che non poteva contenere, ed io ero in preda dell'amore suo. Sicché mi sentivo ferire continuamente e mi sentivo il mio caro piccino palpitare, respirare, muoversi nel mio materno Cuore. Me lo sentivo piangere, gemere e vagire, e restavo inondata dalle fiamme del suo amore.." Madonna

L'unica causa della creazione è lo sfogo d'amore di Dio. Poi c'è l'episodio della presentazione di Gesù al Tempio.

"..Ora, essendo giunto [il termine dei] quaranta giorni, il caro Bambino, più che mai affogato nel suo amore, volle ubbidire alla legge e presentarsi al Tempio per offrirsi per la salvezza di ciascuno. Era la Divina Volontà che ci chiamava al grande sacrificio e noi, pronti, ubbidimmo.." Madonna

La prima cosa che la dv vuole è che tu faccia il pieno, la seconda è il sacrificio, il mistero del Sacrificio, bisognava offrire (Jahvè fece la strage dei primogeniti d'Egitto), in ricordo di questo fatto, ogni primogenito maschio sia degli animali e degli uomini era appartenente al Signore, per poterlo tenere per te bisognava "riscattarlo" offrire un qualcosa (un bue, un montone o una coppia di tortore o colombe) ma comunque il gesto dovevi farlo. Per liberare noi dalla schiavitù del peccato sarebbe dovuto nascere il primogenito - l'Unigenito di Dio - per essere offerto in sacrificio. Anche noi abbiamo detto "a Morte Gesù" e guai se non lo diciamo (17° ora della Passione), anche Luisa ha dovuto dirlo assieme alla Madonna, dobbiamo dirlo anche pure noi. Non c'era altro sistema.

Quando Nostro Signore ci chiede qualche sacrificio, il nemico insinua che non si possano godere i piaceri della vita ecc...sono le catechesi che vengono dal basso, dall'alto le catechesi del Cielo ci dicono che il sacrificio se non fosse necessario Dio - in Paradiso non ci sono sacrifici in nessun modo, anzi - ma in questa vita è impossibile farne a meno. La percezione reale e profonda di qual'è la condizione di noi in questa terra ce l'abbiamo - se ascoltiamo ciò che dice la Chiesa - entro certi limiti ma non ne abbiamo una visione chiara, perfetta e distinta. Forse ce ce l'avessimo ci prenderebbe un colpo. Quando Dio ci chiede qualcosa è perchè necessario, quando una cosa la vuole o la permette una cosa - confrontiamoci coi fatti reali - quando c'è un sacrificio, Dio ha il potere di non fartelo fare se non fosse per te una cosa buona utile e necessaria. Il problema è che c'è l'interfaccia delle persone: cosa faccio io? Mi ribello o lo accolgo? Vale anche per le considerazioni di attualità (coronavirus e restrizioni).

"..Figlia mia, questo Fiat Divino, quando trova la prontezza nel fare ciò che Lui vuole, mette a disposizione della creatura la sua Forza divina, la sua Santità, la sua Potenza creatrice di moltiplicare quell'atto, quel sacrificio per tutti e per ciascuno, mette in quel sacrificio la monetina di valore infinito, [con cui] si può pagare e soddisfare per tutti..." Maria

Quando il Fiat trova prontezza (passa Gesù e chiede di seguirlo nel Vangelo e prontamente viene preso in parola), a Nostro Signore non si può dire a domani. Dio vuole tutto e subito e se siamo intelligenti lo facciamo, se facciamo così Dio ti dona quella monetina con cui pagare per tutti. Nella misura in cui si trova la prontezza, Dio rende quell'atto offerto con generosità e lo moltiplica spargendo montagne di grazie e benefici per tutti. E questa è stata la vita della Madonna.

Terzo passaggio, si arriva al tempio con la profezia di Simeone.

"...Ma quel che più mi trafisse il Cuore fu il sentire che questo Celeste Infante sarebbe stato non solo la salvezza, ma anche la rovina di molti ed il bersaglio delle contraddizioni..." Maria

Il suo dolore fu sapere che il Figlio che mandato con tanto amore per tutti, sarebbe diventato (per accidente) rovina di molti. Se le persone non accolgono i doni della salvezza del Signore, quei doni diventano causa della sua rovina. Noi abbiamo bisogno di essere salvati, ci creda o non ci creda ecc...Dio ha teso la sua mano, la prendi quella mano? Bingo, non la prendi? Tragedia. Alla fine del mondo e dopo rimarranno solo Paradiso ed Inferno, cioè il conseguimento del motivo per cui siamo stati creati o l'eterno fallimento e sofferenza. La Madonna che ha un cuore femminile, tenero ecc.. e la quintessenza di ciò che la donna è (e che le altre donne lo hanno mischiato ad altre cose meno positive) / la donna soffre per i dolori altrui, soffri di più per i dolori del figlio che per i propri, la Madonna vedendo la dannazione delle persone soffre per loro. Li ha fatti suoi. Lei soffre per loro. Tanti fenomeni di lacrimazione della Madonna e molti sono in corso di studio, la Madonna piange per questo. Perchè vede le nostre generazioni andare verso l'abisso in terra e oltre la terra. Gesù non è venuto per essere la rovina di molti, per quanto dipende da Gesù Lui vorrebbe salvare tutti, la dannazione è la conseguenza del rifiuto dei suoi disegni. Il farmaco dell'Immortalità- si trasforma in veleno - non perchè cambia l'Ostia Consacrata ma perchè cambi tu e le tue disposizioni. Questa è stata una grandissima sofferenza per la Madonna.

"...Che pena! Che dolore! Se il Voler Divino non mi avesse sostenuta, sarei morta all'istante di puro dolore..." Maria

E' una grande follia, il male in sè è follia. Ma a lucifero come è venuto in mente di ribellarsi sapendo che questo sarebbe stato un gesto irreversibile e senza speranza. Come fa una persona a rifiutare l'amore, come fa una persona battezzata a vivere senza andare a Messa? Sono domande misteriose che non si capiscono in questa vita ma non possiamo negare che siano reali. I dolori dello spirito e dell'anima sono più grandi di quelli fisici, chi gli ha vissuto li sa bene. Non esiste dolore più grande che Gesù possa dare alla creatura che rimanervi senza, se tu hai visto Gesù ma se ne va via, soffri di più (massimo dolore dice Gesù nel primo volume). I dolori interni sono più grandi di quelli esterni.

"...Nelle tue pene, negli incontri dolorosi, che anche a te non mancano, quando conosci che il Voler Divino vuole qualche sacrificio da te, sii pronta, non ti abbattere, anzi ripeti subito il caro e dolce: “Fiat”, cioè: “Quello che vuoi tu [lo] voglio io”,..." Maria

Può darsi che Dio ci chieda qualche sacrificio volontario (la devo fare io) o mi mette davanti una sofferenza che devo accettarla o incontri dolorosi (incontri una persona ...) imprevisti o situazioni della vita. L' c'è da dire FIAT, quello che vuoi Tu lo voglio io.

"..Quello che vuoi tu [lo] voglio io”, e, con amore eroico, fa’ che il Volere Divino prenda il suo regio posto nelle tue pene, affinché te le converta in monetina d'infinito valore con cui potrai [pagare] così i tuoi debiti [e] anche quelli dei tuoi fratelli, per riscattarli dalla schiavitù dell'umana volontà [e] per farli entrare, come figli liberi, nel Regno del Fiat Divino..." Maria

Monetizziamo il dolore e il sacrificio, la sapienza della Croce. In questo mondo bisogna prendere la propria Croce e seguire Gesù perchè è necessaria, non è contento Gesù di darci le croci, se fosse per Lui ce le toglierebbe, ma non essendo bene per noi - che tu ci capisca o no - Dio la fa e questo ci dà un modus operandi universali: quante persone capiscono ciò che Dio fa o dice? Quasi nessuno. Quanta gente accoglie il bene che Dio ci dà? Quasi nessuno e Dio che fa? Fa lo stesso. Fatti santo e lascia perdere il governo o la situazione del momento. E' un modus operandi nella dv che non è - attenzione un modo per vivere isolati - è semplicemente cambiare tattica. I generali militari, fanno la guerra, hanno un'obiettivo, vince la guerra chi ha una buona tattica. Se tu non hai una buona tattica tu perdi. I romani vincevano con la testuggine. Quando non c'erano le bombe come fai ad ammazzare qualcuno quando quel qualcuno avanza con gli scudi uno appoggiato all'altro? Noi dobbiamo vedere come Dio/Gesù o la Madonna fa e farlo nostro. Assumiamo stili e modi di fare divini e non umani.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 25 settembre 2021

Occuparsi solo del Divin Volere

Gesù spiega a Luisa che quando si tratta della Divina Volontà, occorre mettere tutto da parte per occuparsi solo dell'Eterno Fiat. Solo a chi è ben disposto a conoscere la verità e metterla in pratica Gesù può rivelarsi e parlare. Per possedere il regno del Fiat, oltre a fare la Divina Volontà e vivere in Essa, occorre sentire e soffrire ciò che Essa sente e soffre nelle anime. Meditazione su Libro di cielo volume 20, 4 Gennaio 1927, 14 Gennaio 2021

4 Gennaio 1927 Come ogni atto nuovo di Volontà D. porta una nuova vita Divina. Come chi vuole sentire la verità e non la vuole eseguire resta bruciato. Stento della Divina Volontà nelle anime

La prima parte del brano si contempla il silenzo di Gesù e il suo senso, la seconda parte la questione del dialogo che non c'è stato e non ci doveva essere tra Erode e Gesù e il perchè ed infine la terza questi concerti che la dv vuole fare nelle anime in coloro che l'accolgono e che devono essere sempre disposte. I tasti musicali non hanno volontà propria ma devono essere sempre pronti a suonare da chi sa farlo.

Prima parte: Il contesto è sempre lo stesso, Luisa da buona innamorata di Gesù sente la mancanza dell'Amato - è una costante - chi ha conosciuto Gesù non può non soffrire della sua assenza per quanto sia unito ed uniformato alla dv e personalmente il don crede anche che Gesù voglia come effetto di queste sue visite (e vale anche per le più ordinarie che ricevono i suoi figli) vengano fatti invocazioni e preghiere affinchè presto ritorni. A fronte di tanta freddezza ed indifferenza, Gesù gradisce e desidera questi aneliti e desideri ed invocazioni del cuore. Ad un certo punto Gesù arriva ma sta in silenzio e dopo un lungo silenzio parla e quello che dice è meraviglioso:

Figlia mia, quando si tratta di cose che riguardano il mio Volere, cieli e terra stanno silenziosi e riverenti per essere spettatori di un atto nuovo di questa Volontà Suprema,..." Gesù

Noi possiamo stare in silenzio, una delle motivazioni per cui si sta in silenzio è quando si aspetta qualcosa di importante: esempio: il discorso del Papa in pubblico, uno sta in silenzio, i mondiali di tennis perchè se uno parla si turba la concentrazione dei giocatori...è un silenzio che attende qualcosa di grande.

Appena la dv si muove, succede un prodigio immenso, una vita divina in più:

"..ogni atto nuovo di Essa porta a tutti una vita Divina di più, una forza, una felicità, una bellezza rapitrice. Perciò la Volontà di Dio operante che mette fuori di sé un atto suo è la cosa più grande che possa esistere in cielo ed in terra. Cieli nuovi, soli più belli possono uscire da un atto in più della mia Volontà.." Gesù

Pensiamo vale anche i nostri piccolissimi atti, anche se ci sembra una cosa piccola ma così non è. Ricordiamo quelle parti degli scritti che i Santi guardano gli atti che facciamo nella dv e gli atti stessi riverberano su di loro, perchè molti di loro non conoscendo queste cose non li hanno fatte queste cose. Sono tempi travagliati - forse più degli altri - però dentro questo contesto abbiamo ricevuto questo dono. Vale sempre nella vita cristiana che a grandi croci corrispondono grandi grazie e grandi grazie chiamano grandi croci. Se stiamo in tempi particolarmente duri abbiamo ricevuto grandi grazie per affrontarli. Chi di fronte a tanti sconvolgimenti, situazioni di prova, dolore, disordine ecc.. chi ha avuto la grazia e ha corrisposto alla grazia di viverle dentro la dv si è fatto un grande regalo..perchè c'è un'abisso tra il vivere una grande croce dentro la dv e viverla fuori. E Gesù dice una cosa come punto di riflessione da interiorizzare in coscienza, i lacci non esistono con Gesù, esistono le dolci catene dell'amore non le cose per fatte per forza.

Quando si tratta della dv noi dobbiamo mettere tutto da parte ed occuparci di essa.

"..Perciò quando si tratta di essa, Io e te dobbiamo mettere tutto da parte ed occuparci solo dell’Eterno Fiat... non do retta alle tue chiamate, perché quando si tratta di fare il più, si mettono da parte le cose minori” Gesù

Tutte le chiamate di Luisa sono belle, ma Luisa e Gesù hanno cose più importanti di cui occuparsi.

Dopo ciò stavo seguendo il mio appassionato Gesù nella Passione e, giunta al punto in cui Erode lo tempestava di domande e Lui taceva, pensavo tra me: “se Gesù avesse parlato forse quello si sarebbe convertito” Luisa

Secondo il don è un pensiero umano di Luisa, perchè se Gesù avesse saputo se ci fosse questa possibilità certamente lo avrebbe fatto. Invece il non parlarci ci dice qualcosa di molto importante.

Figlia mia, Erode non mi domandò per conoscere la verità, ma per curiosarmi e farsi una burla di me e se Io avessi risposto avrei fatto una burla di lui, perché quando manca la volontà di conoscere la verità e di eseguirla, manca l’umore nell’anima per ricevere il calore che porta con sé la luce delle mie verità. Questo calore non trovando l’umido per far germogliare e fecondare la verità, brucia di più e fa seccare il bene che può produrre. Succede come al sole, quando non trova l’umido nelle piante il suo calore serve per seccare e bruciare la vita delle piante; ma se trova l’umido fa dei prodigi...." Gesù

Quando una persona non vuole conoscere la verità, ecco perchè noi dobbiamo fare molta attenzione quando ci relazioniamo con il prossimo, perchè se non vuole ed è chiuso e non ha intenzione di ampliare i propri orizzonti di vita e non è ricerca. Erode era certamente corrotto dai suoi vizi ma non voleva uscirne da essi e quindi era inutile parlarci, perchè avrebbe trasformato le cose belle di Gesù in occasione di prenderlo in giro (non si danno le cose sante ai cani e non si gettano le perle ai porci). Quando c'è una persona che non è disposta a conoscere la verità, bisogna tacere e pregare per la sua conversione. Attenzione quando si parla a sproposito o si parla con persone che non sono -al momento - in grado di ascoltarci. Le discussioni inutili Dio non le vuole, non dobbiamo rendere la Parola di Dio occasione di scherno. Ammonire i peccatori è un'opera di misericordia spirituale non un comandamento, non lo devo fare. Un'opera di misericordia si può fare a tempo, modo e luogo opportuno. Dare da mangiare agli affamati è una cosa buona, ma se io sono un'affamato come faccio a dar da mangiare al prossimo. Se il peccatore non è ben disposto, non solo non lo devo ma non è opportuno. Non si tratta di giudicare la persona ma prendere atto oggettivo dei comportamenti - se ha atteggiamento di scherno, irrisione, di ironia e beffe nei confronti del mondo della religione, io posso pregare per questa persona, se sono bravo offrirò qualche sacrificio ma non ci sono le condizioni per poterci parlare. La disposizione è fondamentale dice Gesù. La verità è bella, amabile, ecc.. ma l'anima dev'essere disposta.

"..Perciò la verità è bella, è amabile, è la ristoratrice e fecondatrice delle anime. Il suo calore è luce, forma prodigi di sviluppo, di grazie e di santità per chi ama conoscerla ed eseguirla; ma per chi non ama eseguirla, la verità si burla di loro, invece di restare burlata” Gesù

Ci ricorda l'importanza anche delle nostre disposizioni.

"..Oltre a ciò mentre scrivevo sentivo in me una tale depressione per cui lo facevo in maniera stentata, né mi sentivo imboccare le parole da Gesù per facilitarmi, né sentivo la pienezza della luce mentale che qual mare si fa nella mia mente tanto che devo contentarmi di prendere poche gocce di luce per scriverle sulla carta, altrimenti se voglio mettere tutto, faccio come una persona che va nel mare e vuol prendere tutta l’acqua del mare nella sua mano, per quanta ne prende tutta le sfugge, invece se prende poche gocce può riuscire a portarle tutte con sé. Sicché tutto era stento in me, nell’anima, nel corpo, in tutto. Onde sentendomi così male, pensavo tra me: “forse non è più Volontà di Dio che io scriva altrimenti Gesù mi avrebbe aiutato come le altre volte, invece è tanto lo stento, lo sforzo che devo fare che non posso andare avanti. Perciò se Gesù non lo vuole, neppure io lo voglio..." Luisa

Criterio di discernimento: non è detto che Dio non voglia una cosa in cui si trovano difficoltà, è vero che a volte il Signore - per farci capire che non è aria - mette delle difficoltà oggettive, ma qua ci vuole veramente discernimento. A volte le difficoltà sono segno che non è aria, altre volte sono prove proprio perchè è aria e si incontrano quelle difficoltà che noi con amore e fortezza dobbiamo superare se vogliamo fare quello che Dio vuole e Gesù spiega che Luisa stava vivendo la seconda possibilità. E questo vale anche per noi.

Vogliamo possedere il Regno della divina volontà? Due cose le sapevamo già, non è solo farla (primo step, guai a chi pensa di vivere nella dv senza farla) e viverci in essa attraverso atti, giri, fusioni, atto preventivo, atti attuali, ecc.. ma...

Figlia mia, chi deve possedere il regno della mia Volontà, non solo la deve fare e deve vivere in Essa, ma deve sentire e soffrire ciò che sente e soffre la mia Volontà nelle anime, ciò che tu senti non è altro che la condizione in cui si trova Essa nelle creature...." Gesù

In un certo senso da capire bene, la dv si trova anche nel più grande peccatore della terra, perchè anche il più grande peccatore della terra è mantenuto nell'essere dalla dv (così anche i cibi e ciò che lo sostiene) non c'è nella sua volontà umana che si oppone. Dentro l'habitat di un peccatore cosa deve fare la dv? Quasi nulla

"..Come corre stentata, quali sforzi non deve fare per soggiogare le creature e per indurle a fare la sua Volontà. Come la tengono repressa nella loro, le tolgono il più bello della sua vita in loro: la sua energia, la sua gioia, la sua forza ed è costretta ad agire sotto la pressione di una volontà umana, malinconica, debole ed incostante. Oh sotto qual incubo pesante, amaro, schiacciante, le creature tengono la mia Volontà, non vuoi tu dunque prendere parte alle sue pene?.." Gesù

Non è come quando Gesù faceva vivere delle pene a Luisa perchè c'era bisogno di esse per la conversione dei peccatori e per allontanare i flagelli, questa è un'altra forma di sofferenza. Se tu vuoi vivere nella dv devi mettere in conto di questo.

".. Figlia mia, tu devi essere un tasto che la mia Volontà qual suono vuol fare, tu devi prestarti a formare il suono che vuole fare e quando avrà formato in te tutti i suoni che essa possiede, suoni di gioia, di fortezza, di bontà, di dolore ecc., la sua vittoria sarà completa per aver formato in te il suo regno. Perciò pensa piuttosto che una suonatina diversa e distinta che vuol fare in te è un tasto di più che vuole aggiungere nell’anima tua, perché nel regno del Fiat Supremo vuol trovare tutte le note del concerto musicale della Patria Celeste, affinché neppure la musica manchi nel regno suo” Gesù

Che canzone sentiamo oggi? D'amore? Triste? Drammatica? Entusiasmante?...Gioia, fortezza ma anche dolore. Nella musica ci sono canzoni bellissima ma intrise di malinconia e di sofferenza ecc...potrebbe non essere tra le predilette ma esistono. La nostra vita - se viviamo nella dv - deve diventare un concerto, ognuna dev'essere cantata con perfezione. Tutte le cose belle che viviamo su questo pianeta, sono un riflesso pallidissimo di ciò che ci attende in Cielo - in Cielo c'è una musica stupenda, mistiche danze, ecc.. qua sulla Terra c'è una sinfonia terreno - celeste anche di lamento che in Paradiso non c'è. Se ci facciamo toccare in quei tasti, essi si convertiranno anche in maggiori eterni gaudi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 24 settembre 2021

Volontà umana e divina sono irriconciliabili

Bellissima lettura di Gesù dei misteri del Natale e della sua infanzia in relazione alla Divina Volontà: la nascita a mezzanotte, il taglio della circoncisione, la fuga in Egitto, il tempo di esilio in Egitto, il ritorno a Nazareth. Bisogna prendere coscienza che se non si fugge la volontà umana, inevitabilmente si dà morte a quella Divina. Importanza fondamentale, al riguardo, delle conoscenze. Meditazione su Libro di cielo volume 20, 1 Gennaio 1927, 13 Gennaio 2021

1 Gennaio 1927 La volontà dell’anima come strenna da dare al Bambino Gesù. Come tutta la sua vita fu simbolo e richiamo della Volontà Divina. Il mezzo per affrettare il regno della sua Volontà sono le conoscenze

Gesù ci fa fare un ripasso dei misteri del Natale, Gesù rilegge i misteri del Natale alla luce della divina volontà. Per prima una bellissima preghiera di Luisa (il Signore ci conceda di ricordarla per l'anno prossimo):

"..Il mio stato continua nel volo della luce del Voler Divino e pregavo il vezzoso Bambinello che come moriva il vecchio anno senza più rinascere, così facesse morire la mia volontà senza più farla rivivere.." Luisa

Gli anni passati sono depositati nell'eternità, li ritroveremo, neanche un'istante viene annichilito, il tempo si trova dentro la dimensione dell'eternità in cui Dio vive e le cose passate sono incancellabili e dato che siamo nel tempo ed andiamo solo in avanti, per noi non esistono macchine del tempo. Il 2020 è sepolto, la nostra percezione sensibili in questo mondo è questa, il fatto che un qualche cosa di passato è passato. Forse quando saremo morti il discorso sarà diverso.

Gesù gradisce questa preghiera ed esprime il suo sovente desiderio:

"..“Figlia del mio Volere, come amo, voglio, ambisco che il tuo volere abbia fine in te..." Gesù

"...Ora tu devi sapere che chi mette il termine alla sua volontà ritorna nel suo principio, donde uscì ed incomincia in lei la vita novella, la vita di luce, la vita perenne della mia Volontà..." Gesù

E Gesù parte con questo discorso per narrare la sua vita terrena alla luce della divina volontà:

"..Vedi, quando Io venni sulla terra, volli dare molti esempi e similitudini, siccome volevo che avesse termine l’umana volontà, volli nascere a mezzanotte per dividere la notte della volontà umana col fulgido giorno della Mia e, anche se a mezzanotte la notte continua, non finisce, è però principio di un nuovo giorno ed i miei angeli, per fare onore alla mia nascita e per indicare a tutti il giorno della mia Volontà, allietarono da mezzanotte in poi, nella volta dei cieli, nuove stelle, nuovi soli, da far cambiare la notte più che giorno, era l’omaggio che gli angeli davano alla mia piccola Umanità dove risiede il pieno giorno del sole della mia Volontà Divina ed il richiamo della creatura nel pieno giorno di essa..." Gesù

Quando si incontra la divina volontà, la mia notte è finita. La notte non viene più. Chi vive nella dv deve avere un'immagine, immaginiamoci 6 mesi di luce. Passato un primo tempo, si va verso l'alba e arrivata l'alba sorge il Sole che non tramonta (sole della divina volontà). Il taglio della circoncisione, quando diamo un taglio a qualche realtà della nostra vita, usiamo questa immagine quando chiudiamo con qualche persona.

"..Piccino ancora mi sottoposi al durissimo taglio della circoncisione che per il dolore mi fece versare amare lacrime e non solo a Me ma piansero insieme con Me la Mamma mia ed il caro S. Giuseppe; era il taglio alla volontà umana che io volevo dare affinché in quel taglio facessero scorrere la Volontà Divina, affinché non avesse più vita una volontà spezzata ma solo la mia che avevo in quel taglio affinché ricominciasse la sua vita..." Gesù

La Volontà umana è simboleggiata da Erode che vuole uccidere quella divina, se noi facciamo vivere la nostra volontà umana nei nostri atti - sia che io lo voglia o non lo voglia o che io abbia o non abbia quest'intenzione - di fatto se faccio vivere la mia umana volontà faccio non vivere quella divina. Terza possibilità non pervenuta.

".. fuggite la volontà umana se non volete che sia uccisa la Mia.." Gesù

Fuggi la volontà umana se non volete che la dv non sia uccisa in noi.

"..Nell’Egitto vivevo come un estraneo in mezzo a quel popolo, simbolo della mia Volontà che vive come estranea in mezzo a loro e simbolo di chi se vuol vivere in pace ed unito con la Mia, deve vivere come estraneo alla volontà umana, altrimenti vi sarà sempre guerra tra l’una e l’altra perché sono due volontà irriconciliabili..." Gesù

Dobbiamo andare in esilio dalla nostra volontà umana, deve diventare un'estranea da noi. La mia volontà dovrebbe essere sepolta dentro un loculo come un cadavere e Gesù usa qua dei termini che richiamano quelle sue sentenze evangeliche perentorie: o con Me o contro di Me, nessuno può servire due padroni, ecc.. è necessaria una presa di posizione definita e chiara perchè altrimenti ci sarà sempre guerra tra uno e l'altra. Non si può trovare un'accordo.

"..Dopo il mio esilio, ritornai in patria, simbolo della mia Volontà che dopo il suo lungo esilio di secoli e secoli ritornerà nella sua cara patria in mezzo ai figli suoi per regnare e, come Io passavo questi gradi nella mia vita così formavo il suo regno in Me e la richiamavo con preghiere incessanti, con pene e lacrime a venire a regnare in mezzo alle creature. Ritornai in patria e vissi nascosto e sconosciuto. Oh come simboleggia il dolore della mia Volontà che mentre vive in mezzo ai popoli, vive sconosciuta e nascosta ed Io impetravo col mio nascondimento che la Suprema Volontà fosse conosciuta affinché ricevesse l’omaggio e la gloria ad essa dovuta..." Gesù

La patria della dv siamo noi, noi da Lei siamo usciti e la dv ritornerà tra di noi, ma al tempo stesso Gesù a Nazareth visse una vita sconosciuta. Dio è stato sulla Terra, - immaginiamoci dei vicini di casa di Gesù - e ti rendi conto cosa significa campare per 30 anni ed avere come vicino di casa Dio e pure la Madonna? Esci dall'orto, ti giri e li vedi. Immaginiamoci i vicini di casa quando saranno morti e si sono ritrovati di fronte Gesù...cosa avranno pensato? Questa è la realtà quotidiana di quasi tutte le persone che vivono sul pianeta terra, vivono circondati dalla volontà di Dio e non la vedono e non la riconoscono. Prologo del Vangelo di san Giovanni:

[10]Egli era nel mondo,
e il mondo fu fatto per mezzo di lui,
eppure il mondo non lo riconobbe.
[11]Venne fra la sua gente,
ma i suoi non l'hanno accolto.
[12]A quanti però l'hanno accolto,

Attenzione all'importanza a riconoscere la volontà di Dio, altrimenti ci passa davanti e noi non ce ne accorgiamo. Sono molti i battezzati per i quali Gesù è un'estraneo, non si rendono conto di cosa hanno davanti. Come si esce da questa situazione? Con le conoscenze

"...Le conoscenze portano luce e calore e formano in esse l’atto primo di Dio in cui la creatura trova il primo atto per modellare il suo, se non trova il primo atto, la creatura non ha virtù di formare l’atto primo, quindi mancherebbero gli atti, le cose di prima necessità per formare questo regno. Vedi dunque che significa una conoscenza di più sulla mia Volontà? Portando in sé l’atto primo di Dio porteranno con esse una forza magnetica, una calamita potente per attirare le creature a ripetere l’atto primo di Dio, con la sua luce porterà il disinganno della volontà umana, col suo calore rammollirà i cuori più duri a piegarsi innanzi a questi atti Divini e si sentiranno rapiti a volere modellare questo atto. Perciò quante più conoscenze manifesto sulla mia Volontà tanto più si affretta il regno del Fiat Divino sulla terra”. Gesù

Se io non ho le conoscenze, io non so che un respiro, l'ossigeno, la combinazione delle molecole che rende possibile l'ossigeno, i muscoli ecc... è un TI AMO di Dio e che mi sta amando attraverso l'aria che mi concede. I sapori che noi sentiamo sono aggregazioni molecolari particolari che sollecitano le nostre papille gustative che sono programmate nel percepire i sapori ecc.. quando si vive nella dv non esiste che uno faccia un pasto senza fare qualche atto di ricambio. In quella cosa che mangi non vedi solo gli spaghetti, patatine o bistecca ma vedi un'atto di volontà divina. Riconoscere e ricambiare il Ti Amo di Dio rende bella la vita togliendo dalla testa quella valanga di pensieri negativi e distruttivi che un figlio della dv -a parere del don - li deve chiudere la porta. Quando gli arriva un pensiero brutto, angosciante, ecc... nessuno ha mai detto o prescritto di assecondare quei pensieri. Abbiamo tante cose belle a cui pensare e di cui parlare, perchè stare tempo a pensare, parlare e fare cose brutte? Quale prescrizione medica ci ha orientato in questo senso? La vita nella dv è una vita divina, bellissima e un'altro modo di vivere.

Lascia che il mondo vada per la sua strada, lascia che facciano quello che vogliono, lasciano che sparlino, ecc.. vai. Tu vieni e Seguimi (Gesù), tu campa non fuori dal mondo ma come cittadino celeste. Noi non possiamo dirci cristiani se siamo la fotocopia perfetta dei nostri poveri fratelli e sorelle che Dio non lo conoscono. Se noi conosciamo Dio perchè continuare a vivere una vita così triste, brutta ed angosciata? Ecco perchè sono importante le conoscenze, per imparare a vivere in un'altro modo se solo lo si vuole.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 23 settembre 2021

Il Regno della Divina Volontà già esiste

Il regno della Divina Volontà esiste già perché fu formato nella santissima umanità di Cristo ed anche in quella della Madonna. Bisogna conoscerlo per fare in modo che escano e siano dispiegati tutti i beni in esso contenuti. Se si rimane nel regno della volontà umana prende vita un regno di miserie, di passioni e rovine. Meditazione su Libro di cielo volume 20, 29 Dicembre 1926, 12 Gennaio 2021

29 Dicembre 1926 Come nell’Umanità di nostro Signore fu formata la nuova Creazione del Regno della Volontà Suprema

Il cuore di questa meditazione è quella frase che Gesù dice verso la fine:

"..questo regno del mio Volere, con quanto amore lo svolse in Me, perciò questo regno esiste, non resta altro che farlo conoscere, per fare uscire in campo tutti i beni.." Gesù

Gesù dice questa cosa dopo aver spiegato che in tutti gli atti della sua santissima Umanità aveva disteso questo regno compiendoli nella dv, punto fondamentale di quasi tutta l'opera che Gesù ha fatto con Luisa. Proviamo a tirarce fuori qualcosa. Il regno della dv esiste perchè è stato compiuto con perfezione assoluta sul Pianeta Terra sia dalla Madonna che da Gesù. Gesù possedeva la dv per natura ma la sua volontà umana - ben distinta da quella divina, in ogni atto ha dovuto fondersi con la sua dv per compiere gli atti. C'è una condanna verso l'eresia che dice la Volontà Divina ha annientato quella umana in Gesù - le volontà di Gesù erano due e sotto questo punto di vista (non siamo dio per natura), noi possiamo trovare in Lui un modello e aiuto perchè la sua santissima Umanità ha dovuto compiere gli atti nella sua stessa volontà divina. Non era tutto automatico e ovvio in Gesù altrimenti non sarebbe nostro Maestro, l'imitazione di Cristo che costituisce un modello da imitare (e primo punto fondamentale del cammino di santità) significa che la sua umanità è un punto di riferimento.

"...Essa (la dv ndr) dominava e, trionfante, investiva con la sua potenza creatrice le mie lacrime e i miei gemiti (infantili), i miei sospiri, palpiti, passi, opere, parole e pene, insomma tutto; e come li investiva, li imperlava con la sua luce interminabile e formava la nuova creazione del suo regno in tutti gli atti miei, perciò ogni cosa in più che io facevo, il Fiat Divino allargava i confini del suo regno nella mia Umanità..." Gesù

Quando noi facciamo un'atto nella dv, quell'atto non è più atto umano ma divino anche se questo non causa in noi alterazioni di personalità o percezioni sensibili (le cose spirituali non causano in noi percezioni sensibili). San Montofort diceva che se uno si dà completamente a Maria sembra che non sia successo nulla ma è successo tutto, per far capire questo esempio fa un esempio contrario: se uno compisse la follia di offrirsi al nemico, se compie volontariamente quel gesto, il nemico se lo prende e quella persona appartiene a lui. Sotto questo punto di vista il primo punto di meditazione è che Gesù è anche il nostro esempio, anche se avvertiamo qualche difficoltà o dimenticanza e fatica di attenzione e memoria di rimanere collegati con la dv perchè tutto in noi possa diventare divino possiamo chiedere aiuto a Gesù come nostro Maestro e Fratello di donarci quello stesso suo spirito per compiere tutti gli atti nella dv in maniera perfetta.

Perchè Gesù ha fatto tutto questo? Un regno per esistere deve distendersi. Quando pensiamo al regno della dv noi dobbiamo pensare ai vecchi regni umani. Un re non basta a sè stesso, quel re deve avere un territorio e deve avere dei sudditi che gli obbediscono. Il territorio è la nostra anima, chi riconosce il re come tale e e lo ascolta, chi si impegna, chi cerca di conoscerla...conoscerla per farla e qua il cammino non termina mai. La raffinazione di questa capacità di discernimento non finisce mai, un Santo discerne e fa attenzione a certe cose che generalmente a cose a cui molti non fanno caso. Natuzza Evolo (esempio, il don ricorda) aveva dei doni, tra cui una grande carità e talvolta capitava che si recesse da lei una persona che aveva un male e il medico aveva sbagliato la diagnosi e lei per non mancare la carità - lei lo sapeva perchè gli veniva rivelato - Natuzza non mortificava il medico che aveva sbagliato. Ma non si ragiona così nel Cielo. Quel medico che ha sbagliato non ce lo si può mettere sotto i piedi, bisogna aiutare questa povera persona e Natuzza diceva di ascoltare un'altro medico così una persona si fa un'idea. Dicendo questo non aveva mancato alla carità perchè non gli ha detto che quello non aveva capito nulla. Ma noi siamo capaci di fare così? Noi dobbiamo andare oltre a questo livello.

La delicatezza e il rispetto quasi religiosio (perchè il prossimo lo ha creato Dio, la persona è stata Redenta da Gesù) come faccio io a mortificarla o a trattarla male? Poi c'è anche l'esperienza.

"...Ora se la Creazione fu chiamata dal nulla e fu formata sulla base della mia parola creatrice che disse e creò, comandò e tutte le cose presero il loro posto d’ordine e d’armonia, invece nella Creazione del regno del mio Supremo Volere, Esso non si contentò di formarlo dal nulla, ma volle per garanzia di sicurezza, le basi, le fondamenta, le mura e tutti gli atti e le pene della mia Umanità SS.ma per formare la Creazione del suo regno. Vedi dunque quanto costò questo regno del mio Volere, con quanto amore lo svolse in Me, perciò questo regno esiste, non resta altro che farlo conoscere, per fare uscire in campo tutti i beni che contiene..." Gesù

Quella cosa già c'è ed è stata fatta da Gesù, ma sopratutto per noi. La Madonna da noi non desidera altro. Il senso delle apparizioni mariane ecc... e parlano sempre di conversione, unione profonda con Dio, ecc.. di tutte quelle cose che vanno a prefigurare un'anima santa e la dv è il punto d'arrivo e il coronamento; sono come le guglie di una cattedrale. E' un qualcosa di grande e di bello che va a portare a compimento il già straordinarimente bello che abbiamo. E' necessario, dopo Adamo è stato creato un'altro Regno (Il mio Regno non è questo mondo), nel Vangelo di san Giovanni Gesù chiama il diavolo Principe di questo mondo. Regno orrido molto affollato, è il signore degli inganni. Le luci dei balocchi - esempio - come Pinocchio, sembra tutto questo divertimento ma poi ti svegli asino. Entri nel regno di satana - regno della volontà umana, motto dei fondatore dei satanisti moderni è: fai quello che vuoi, la tua volontà umana sia sganciata da quella divina. Basta questo per entrare nel regno di satana, non occorrono fare cose astruse. Cosa ha questo regno?

"...La sua volontà umana, l’uomo respingendo la mia Volontà da sé non si lasciò dominare, animare dalla mia, ma si fece dominare ed animare dalla sua e vi formò il regno delle miserie, delle passioni e delle rovine..." Gesù

Da chi mi sto facendo dominare? Guardati dentro e vedi cosa trovi...(miserie, delle passioni e delle rovine) come campano le persone abbagliate dalle luci del mondo? Vai a vedere com'è il paese dei balocchi, è l'inferno sul pianeta terra mascherato e coperto da qualche violento piacere.

"... Vedi dunque quanto costò questo regno del mio Volere, con quanto amore lo svolse in Me, perciò questo regno esiste, non resta altro che farlo conoscere, per fare uscire in campo tutti i beni che contiene.." Gesù

Ecco perchè è importante conoscere questo Regno. Noi dobbiamo crescere nella conoscenza e comprensione di questo Regno, noi non possiamo fare nostro e possedere ciò che non conosciamo. Noi a titolo personale dobbiamo curare la nostra formazione. Se uno vuole entrare in questo mondo occorre una lettura assidua agli scritti di Luisa (magari solo un brano al giorno). Se Dio ha fatto fare 36 volumi fatti nell'arco dei 40, occorrevano 36 volumi. Gli stili e tempi di Dio...non poteva fare un'altro modo? I percorsi Dio vuole che gli elaboriamo noi. Dio dà dei dati (come nella Rivelazione) poi è toccato alla Chiesa a riordinare organicamente e a capirne bene il senso di ciò che è stato rivelato.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 18 settembre 2021

"Lo vuole Iddio, lo voglio io!"

Gesù spiega quanto grande sia l'affronto di chi non fa la volontà di Dio e come in questo modo ci si autocondanni a morire di fame, di freddo, di noia, di stanchezza, di debolezza. Il grande motto che dobbiamo tutti imparare: "se vuole Iddio, lo voglio io e se Dio non lo vuole, non lo voglio neanche io". Meditazione su Libro di cielo volume 20, 27 Dicembre 1926, 11 Gennaio 2021

27 Dicembre 1926 Come chi non fa la Volontà Divina perde la luce e si forma le tenebre. Come il vero bene deve avere il suo principio in Dio. Chi vive nel Santo Volere riceve in sé l’equilibrio di esso e si trova in tutta la Creazione, perché fa vita insieme

Questo brano ruota attorno ad alcuni concetti fondamentali.

lo vuole Iddio lo voglio io e se non lo vuole Iddio non lo voglio anch’io”...dovremmo scolpirci nel cuore questa frase ed applicarla e decodificarla fin nelle piccole circostanze, perchè anche nel più piccolo atto c'è il Volere di Dio. E tutto dev'essere subordinato a questo.

Figlia mia, ogni bene, per essere bene deve avere il suo principio in Dio. Sicché l’amore, l’operare anche il bene, il patire, l’eroismo di quelli che rischiano il proprio corpo per ottenere un intento, lo studio delle scienze sacre e profane, insomma tutto ciò che non ha principio in Dio, gonfiano la creatura, la svuotano di grazia e tutti questi beni che non hanno principio in Dio ma cominciano da un principio umano sono come opere portate dal vento impetuoso, che, con la sua forza, riduce in polvere città, ville, case sontuose e ne fa un mucchio...." Gesù

Cioè Dio non vuole da te quella cosa, Dio non te lo chiede in quel momento, quando una cosa non ha principio in Dio gonfia la creatura e la svuota di grazia. Anche atti eroici possono gonfiare la creatura e svuotarla.

"..Oltre a ciò, la mia Volontà mantiene l’equilibrio perfetto in tutta la Creazione, mantiene l’equilibrio dell’amore, della bontà, della misericordia, della fortezza, della potenza e perfino della giustizia, perciò quando tu senti flagelli e guai, non è altro che effetto della mia Volontà equilibrata, che per quanto ama la creatura, non è soggetta a squilibrarsi, altrimenti se perdesse il suo equilibrio sarebbe difettosa e debole. Qui c’è tutto l’ordine e la santità di Essa, nel suo perfetto equilibrio, sempre uguale, senza mai mutarsi..." Gesù

Altro termine chiave è equilibrio. La mancanza di equilibrio, è un problema profondo, molto diffuso e causante tantissimi problemi, mali, guai ecc.. da un punto di vista umano le personalità che appaiono squilibrate sono un peso enorme e si complicano la vita sia a sè stesse ma ahimè la complicano e non poco anche fuori di sè. L'equilibrio è una cosa divina, dev'essere un punto di riferimento che gradualmente giunge ad abbracciare tutti i nostri atti. Es: Quando una persona si converte, deve fare conto di un certo lasso di tempo dove l'equilibrio non è stato rispettato e quindi uno inizia a moltiplicare preghiere, atti di pietà ecc.. dallo zero si passa alla montagna, poi si fa prendere dalla sindrome del profeta perchè vorrebbe che anche altri avessero questa esperienza, sono espressioni della nostra gioia ma con il tempo l'anima si calma un pò e capisce che dovrà dedicare del tempo anche ai doveri. Dio non può volere che tu li trascuri. La mancanza di equilibrio genera disordine e nel caos Dio non c'è mai.

Gesù usa termini molto significativi: affronto

Figlia mia, l’affronto che fa la creatura col non fare la mia Volontà è grande. La mia Volontà è più che luce solare, invade tutti e tutto, né si può sfuggire ad Essa, alla sua luce interminabile! Ora la creatura col fare la sua volontà vuol fendere questa luce e vi forma le tenebre; la mia s’innalza e fa il suo corso di luce lasciando la creatura nelle tenebre della sua volontà. Non si direbbe pazzo perché farebbe un gran male chi fendesse la luce del sole e si formasse una lunga notte? Poveretto, morirebbe di freddo, non ricevendo più il calore della luce del sole, morrebbe di noia, perché non potrebbe più operare mancandogli il bene della luce, morrebbe di fame, non avendo né luce, né calore, per fare vegetare e fecondare il suo piccolo terreno coperto dalle tenebre della sua volontà, si direbbe di costui: meglio se non fosse mai nato un essere così infelice!.." Gesù

"...Tutto ciò succede all’anima che fa la sua volontà, perciò il male che è più da deplorarsi è il non fare la mia Volontà, perché tolta Essa, muore di freddo per tutti i beni celesti, muore di noia, di stanchezza, di debolezza, perché manca la mia Volontà che fa sorgere la gioia, la forza e la vita dell’operato Divino, muore di fame perché manca la sua luce che fa vegetare e fecondare il piccolo terreno dell’anima, per formare il cibo per il quale deve vivere..." Gesù

Non è una minaccia, è un'addolorata constatazione, se campi così (dice Gesù) ti produrrai una vita brutta, triste e complicata e talmente disperata ed infelice e quindi paradossalmente meglio non sarebbe essere mai nato. Muore di freddo perchè non sente il calore dei beni celesti, si muore di freddo. Poi si muore di noia, le persone che vivono annoiate, non sanno cosa fare del tempo. Capita anche a quelli che sono ubriacati di piaceri terreni che però alla fine danno noia perchè anche se sembrano grandi non riempono la vita. I piaceri bassi e violenti in Paradiso non ci saranno. La noia è l'incontrario della gioia. Chi vive nella dv sta nella gioia e non si annoia mai. Sembra che il tempo sia troppo poco per dedicarlo a Dio. Poi la stanchezza. Chi fa la sua volontà è sempre stanco, chi fa la dv anche se concede poco al proprio corpo (il santo Curato d'Ars dormiva poche ore a notte e mangiava pochissimo), - grazie straordinarie - però sicuramente si avverte una grande forza soprannaturale che ti dà vigore e si possono ridurre i tempi di riposo. Muore di debolezza, nella dv si avverte questa grandissima forza intrinsica forza. Muore di fame, noi abbiamo la fame di essere amati, e se qualcuno non ce la soddisfa noi la andiamo a cercare questa soddisfazione, ma nel mondo non si trova il rimedio alla fame e se tu non abbracci la dv non troverai mai una risposta alla tua fame.

"..Le creature credono che non sia un gran male il non fare la mia Volontà, invece racchiude tutti i mali insieme” Gesù

Tu puoi fare l'opera oggettivamente più santa di questo mondo, agire per lo zelo di Dio, ecc... ma se chi ti muove è un principio umano, una volontà umana...

"..sono come opere portate dal vento impetuoso, che, con la sua forza, riduce in polvere città, ville, case sontuose e ne fa un mucchio..." Gesù

Anzichè fare del bene, come una ruspa fanno piazza pulita di tutto. Producono danni e non cose positive.

"..Quante volte il vento impetuoso della propria stima, della propria gloria, il vento furioso di piacere alle creature, attera le opere più belle ed io sento la nausea della stesso bene?.." Gesù

Dobbiamo fare attenzione alle cose profonde (vedi i 10 volumi), i canoni classici dell'ascetica rimangono. Chiediamoci: perchè sto facendo così? E per chi sto facendo questa? Potrei dire al Signore: questa cosa la sto facendo per Te e non per piacere alle creature? O perchè le creature mi stimino? Ci sono ampi margini di meditazione.

"...Perciò non c’è rimedio più efficace, più adatto, più guaribile, che impedisca il furore di questi venti nell’anima, che la forza, l’eclissi della luce della mia Volontà, dove c’è questa forza, questa eclissi di luce Divina, si impedisce a questi venti di soffiare e la creatura vive, sotto l’influsso vitale d’una Volontà Divina, in modo che in tutti i suoi atti, piccoli e grandi, si vede il suggello del Fiat, sicché il suo motto è: “lo vuole Iddio lo voglio io e se non lo vuole Iddio non lo voglio anch’io”.

Se siamo dentro questo orizzonte, questi venti non potranno più soffiare. E non faremo danni anche se avremo delle buone intenzioni. E' cosa più dolorosa accorgersi che con tutte le migliori intenzioni si sono combinati dei danni perchè quell'opera non aveva principio nella volontà di Dio.

Infine l'equilibrio. Il don raccomanda a sè e a tutti, la ricerca costante dell'equilibrio in tutte le cose. Dio è equilibrio perfetto e non muta. E' pericoloso non muoversi mai dai propri principi, noi perfetti non siamo e quindi la nostra vita sarà una continua tensione verso equilibrio. Quando si cammina si cambia eccome e il cambiamento è una condizione strutturale dell'essere umano e noi dobbiamo sistemare le cose. Il complesso delle virtù cristiane è come una grandissima orchestra. Dove ognuno suona al momento giusto. Un santo non è soltanto che ha una fortezza eroica, assieme alla fortezza c'è anche la temperanza, prudenza, giustizia, ecc... e tutte le virtù connesse alle altre. E non ci dev'essere uno squilibrio tipo io prego 10 ore al giorno, faccio digiuni ma poi trascuro i doveri mancando alla virtù della giustizia. Questo equilibrio si riflette in come la persona fa e si esprime. E' una gamma amplissima. Noi facciamo trasparire lo stato in cui si trovano. Si vede se stiamo camminando verso l'ordine o no.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 17 settembre 2021

Il dramma dello spreco delle Grazie

Gesù mostra a Luisa le meraviglie di ciò che accadde subito dopo la sua nascita e lamenta la chiusura di quasi tutti i cuori a tutte le immense grazie che era venuto a portare quella notte agli uomini. La Madonna le prese tutte per sé, le accolse per tutti con gratitudine e le ricambiò. Le grazie di Dio si possono sprecare a livello soggettivo, ma a livello oggettivo tutte quelle che un'anima rifiuta vengono da Dio destinate ad altri. Guardarsi dal sciupare, sprecare o, peggio, respingere le innumerevoli grazie del Cielo. Libro di cielo volume 20, 25 Dicembre 1926, 9 Gennaio 2021

25 Dicembre 1926 Come il Bambino si fece vedere appena nato dalla sua Mamma. Luce che tramandava il Bambino mentre dava il saluto a tutti della sua venuta sulla terra. Differenza tra la grotta e la prigionia della Passione

Gesù torna sui particolari della sua nascita e sui soliti (mancata accoglienza da parte nostra) però in questa meditazione avremo modo di contemplare alcune grandezze di Maria Santissima.

Il tutto parte da una visione proposta da Gesù e Luisa vede la bellezza del bambinello appena nato

"..Figlia mia, vuoi tu vedere come Mi vide la mia inseparabile Mamma quando uscii dal seno Materno? Guardami e vedi.” Io l’ho guardato e l’ho visto piccolo Bambinello, di una bellezza rara e rapitrice, ho visto che da tutta la sua piccola Umanità, dagli occhi, dalla bocca, dalle mani e dai piedi uscivano raggi fulgidissimi di luce, che non solo involgevano Lui ma si allungavano tanto da poter ferire ogni cuore di creatura come per dare il primo saluto della sua venuta sulla terra...."

".. Il primo picchio per bussare ai cuori, per farsi aprire e chiedere un ricetto in loro, quel picchio era dolce ma penetrante, però siccome era picchio di luce non faceva strepito, ma si faceva sentire forte più di qualunque rumore. Sicché in quella notte tutti sentirono una cosa insolita nei loro cuori, ma pochissimi furono quelli che aprirono i loro cuori per dargli un piccolo alloggio..." Luisa

Gesù spiega che fece il primo picchio (toc toc) sulle porte dei cuori delle persone e l'aspetto doloroso del rifiuto dell'amore di Gesù da parte delle persone. Gesù dice che quando Lui nacque tutti sentirono una cosa insolita nei propri cuori, noi dobbiamo sempre ricordare che - salvo esperienze straordinarie - Dio non si fa vedere in maniera sensibile ma ci sono quelle ispirazioni profonde (sembra un pensiero tuo ma non lo è ) ed occorre raffinare le antenne altrimenti rischiamo di non accorgecene. Prima di accogliere Gesù dobbiamo riconoscerlo, ci sono delle tappe: tu non puoi accogliere chi non riconosci e per riconoscerlo occorre avere discernimento, imparare a percepire la Sua presenza. Dovremmo averlo capito (dopo un sacco di volumi) qual'è il segno distintivo che sta arrivando Gesù e che sta bussando? E' quella pace profonda che si sente, a cui bisogna familiarizzare, di profondo interiore benessere e di assenza di turbamento e di disturbo e cose del genere (agitazioni, ira, rabbia, angoscia, disperazione ecc...) queste sono spie della presenza del nemico.

Chiuse le porte dell'albergo e chiuse le porte dei cuori ma c'era qualcuno che ricambiava per tutti e non rendeva vane le grazie del Signore. Dio, se fa una grazia, noi possiamo sprecarla, il don ha avuto modo di dirlo in qualche meditazione passata sui libri di Cielo e riguarda anche il don, si chiama l'intervento delle grazie sprecate. Non sprechiamo le cose di questo mondo, non si sprecano i vestiti, cibo, energia ecc... lo spreco è una condotta non gradita a Dio. Quando avviene in modo palese è biasimata anche dalle persone, lo spreco è sempre una cosa negativa, quando poi si spreca la Grazia di Dio o perdersi una grazia, non vado a Messa questa domenica...che gli fa? (esempio) al di là dell'aspetto grave - oltre al peccato ci sono tante grazie che tu hai perso mancando a quella Messa. Non disperiamoci. Se noi perseveriamo nel perdere grazie su grazie, verrà un giorno che ce ne pentiremo al 100%. Un'opera santa o penitanza in più ci fa crescere nella grazie e nei meriti davanti a Dio. Grande disgrazia lo sprecare grazie e pochi piangono su di essa. Gesù dice: Voi le sprecate ma Dio non potrebbe tollerare lo spreco di grazie e prima di dare delle grazie Gesù deve trovare qualcuno che se le prenda per sè e per tutti e le ricambi per sè e per tutti.

"...Perciò vedi come è necessario che quando la Maestà Suprema decide di fare alle creature un bene grande che può servire come bene universale, scegliamo una creatura a cui diamo tanta grazia da poter ricevere tutto in sé quel bene che dovrebbero ricevere tutti gli altri, in modo che se gli altri non lo ricevono in tutto o in parte, l’opera nostra non rimane sospesa e senza il suo frutto; ma l’anima eletta riceve in sé tutto quel bene e l’opera nostra riceve il ricambio del frutto, sicché la Mamma mia fu non solo la depositaria della mia vita, ma di tutti gli atti miei..." Gesù

Può capitare anche a noi, se corrispondiamo bene alle grazie che il Signore ci dona, possiamo pensare che andremo a prendercene qualcuna in più rifiutata da qualche nostro sciagurato fratello o sorella; le grazie di Dio possono essere sprecate soggettivamente dai destinatari ma oggettivamente vengono re investite. Quando noi facciamo dire una messa per un'anima defunta - esempio - se Dio non voglia quell'anima non dovesse essere salva, allora arriva ad un'altra anima. Le grazie non vanno oggettivamente sprecate. La Madonna è Colei che le grazie se le è prese tutti quante.

"...Quindi in tutti gli atti miei, prima vedevo se potevo depositarli in Lei e poi li facevo. Onde in Lei depositai le mie lacrime, i miei vagiti, il freddo e le pene che pativo ed Essa faceva l’eco a tutti gli atti miei e, con incessanti ringraziamenti, riceveva tutto, c’era una gara tra Madre e Figlio, Io a dare e Lei a ricevere..." Gesù

E ovviamente ricambiava tutto. Non pensiamo che queste cose siano esclusive della Madonna, la Madonna le ha vissute ad un livello non alla nostra portata ma il concetto vale anche per noi. Gesù cosa ha detto nel Vangelo? A chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che crede di avere. Cioè il talento sprecato da X lo darà ad un'altra persona, ecco a chi non spreca le grazie, Gesù gliene dà altre, grazie chiama grazia. Ogni grazia che accogliamo, ne chiama un'altra. E così è la dinamica della nostra crescita. Se io la spreco, la rifiuto ecc.. perdo occasioni di crescita. La Madonna ne ha fatto il pieno. Il concetto fondamentale rimane: A chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che crede di avere.

(Luisa) "...perciò pensavo: “quale poté essere più infelice e dolorosa la prigione della notte della sua Passione o la grotta di Betlemme?” Ed il mio dolce Bambino ha soggiunto: “Figlia mia non c’è da paragonarsi l’infelicità della Prigione della mia Passione, con la grotta di Betlemme, nella grotta avevo vicino la mia Mamma, anima e corpo, era insieme con Me quindi avevo tutte le gioie della mia cara Mamma e Lei aveva tutte le gioie di me, figlio suo, che formavano il nostro Paradiso, se le gioie di una Madre che possiede il figlio sono grandi, le gioie di possedere una Madre sono ancora più grandi, io trovavo tutto in Lei e Lei trovava tutto in Me. Poi c’era il mio caro Padre S. Giuseppe che mi faceva da Padre ed io sentivo tutte le sue gioie che sentiva per causa mia. Invece nella mia Passione le nostre gioie furono tutte interrotte, perché dovevamo dare luogo al dolore e sentivamo tra Madre e Figlio il grande dolore della vicina separazione almeno sensibile che doveva succedere con la mia morte; nella grotta le bestie mi riconobbero e, onorandomi, cercavano di riscaldarmi col loro fiato, nella prigione neppure gli uomini mi riconobbero e, per insultarmi, mi coprirono di sputi e di obbrobri, perciò non c’è da paragonare l’una, all’altra”.

Non facciamoci angosciare delle grazie sprecate del passato, concentriamoci sul presente e sul futuro mettendo un punto sullo spreco delle grazie.

MEDDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 15 settembre 2021

La sorte più felice e indescrivibile

Luisa, dinanzi alle sofferenze per le privazioni, chiede a Gesù se "sia cambiato". Lui ribatte ponendole a lei la stessa domanda, in particolare se non voglia fare più la sua volontà. Poi spiega i dolori della sua vita cosciente nel grembo della Madonna e come morì in continuazione per tante volte quante la volontà umana fa morire in sé la Divina. E conclude affermando che solo vivere in essa rappresenta la sorte più grande e indescrivibile. Libro di cielo volume 20, 24 Dicembre 1926, 5 Gennaio 2021

24 Dicembre 1926 Lamenti e dolori della privazione di Gesù. Pene di Gesù nel Seno Materno. Chi vive nel Voler Divino è come membro vincolato con la Creazione

"...il vivere nel mio Volere è la sorte più felice ed indescrivibile.." Gesù, questa frase può essere usata come chiave di lettura per tutto il brano. Ognuno di questi brani è un nuovo sole, nessun brano è inutile o senso un senso profondo, Dio non fa cose inutile o non necessarie o non si ripete, c'è sempre qualcosa di nuovo e di importante che Gesù ci sta dicendo, le conoscenze di tutto ciò sono la prima cosa necessaria per entrare nel dv.

"..il vivere nel mio Volere è la sorte più felice ed indescrivibile, i suoi atti, il suo punto di partenza è sempre per il Cielo, la sua vita è in mezzo alle stelle”. Gesù

Gesù sta usando in maniera allegorica le stelle, nel Nuovo Testamento le stelle rappresentano i Santi, noi siamo concittadini dei santi (dice san Paolo) e chi vive nella dv è il cristiano per antonomasia, è il compimento della perfezione.

Luisa sta soffrendo tanto per gli abbandoni e le privazioni di Gesù, dolore santo. Gesù provoca questo dolore manifestandosi a lei in maniera soprannaturale, da quanto si capisce negli scritti, non erano soltanto grazie o modalità con Lui si godeva le bellezze di questa creatura prediletta ma erano strumenti per questi dolori. Noi non stiamo morendo di dolore e di ansia perchè non vediamo Gesù, perchè non ci rendiamo conto cosa significhi stare alla Sua presenza, perchè se ce ne rendessimo conto sarebbe un bel problema la vita.

Gesù ascolta lo sfogo di Luisa (lamento d'amore)

Mi sentivo tutta in smanie perché il mio dolce Gesù non veniva; ma mentre deliravo dicevo degli spropositi e nella forza del mio dolore ripetevo sempre: “Gesù, come sei cambiato, non avrei mai creduto che saresti giunto a privarmi così a lungo di Te!

Quando un Santo si sente privato delle grazie straordinarie o del fervore si dispiace tantissimo perchè la grazia sensibile si perde o perchè il Signore ti mette alla prova o perchè hai fatto qualcosa che Gli è dispiaciuto e ti priva di alcune grazie accidentali, i santi pensano sempre alla seconda e non alla prima. Ma Gesù a Luisa dice:

Figlia mia, dimmi e tu sei cambiata? Ami forse qualche altro? Non vuoi fare più la mia Volontà?” Gesù e poi dice "..“Sicché non sei cambiata? Ebbene figlia mia, se non sei cambiata tu che hai una natura soggetta a mutarsi, posso cambiare Io che sono l’irremovibile?.."

Gesù dice che se Lo ami ancora e non sei cambiata nei miei confronti devi fare la mia volontà e vivere le mie privazioni. Noi dobbiamo pensare che anche nelle cose più sante purtroppo riaffacciarsi la nostra volontà umana - magari desiderare qualcosa per noi - è bello stare con Gesù (come diceva san Pietro), chi vuole privarsene? E' comprensibile ma anche qua può arrivare la volontà umana - quante volte la Madonna nella sua vita ha subito la privazione di Gesù? Magari doveva evangelizzare ecc... certo che soffriva ma era irremovibile, perchè il possesso di Gesù era soggetto alla Divina Volontà, quando la DV prevede un tempo di godimento reciproco di uno e dell'altro ringraziamo e godiamocelo, e quando si tratta di lasciarlo, subito Fiat! La Dv è divina volontà, anche i nostri stati d'animo - quando fluttuano dal fervore all'aridità - è difficile per chi vive nella dv che si prolunghi uno stato di aridità per molto tempo, ma può succedere che il Signore, giusto per ricordarti chi sei o perchè ti chiede il sacrificio si ritira un pò. E lì il desiderio possiamo rivolgerlo al Signore, ma un desiderio sottomesso al Fiat ma mai in un lamento o rimprovero (perchè Dio fai questa cosa qua?) perchè altrimenti vorrebbe dire che la nostra volontà umana sta facendo capolino in questa cosa santissima. Gesù vuole essere cercato, desiderato, invocato ecc... ma con questa modalità. Stiamo sempre molto attenti.

Poi Gesù fa una piccola carrellata dei suoi dolori quando ero vivo. Per Gesù e la Madonna c'è stato l'uso del libero arbitrio fin dal primo istante del concepimento, non come noi.

Figlia mia, il mio stato nel seno Materno fu dolorosissimo, la mia piccola Umanità aveva l’uso perfetto di ragione e di sapienza infinita, quindi fin dal primo istante del mio concepimento, comprendevo tutto il mio stato doloroso, l’oscurità del carcere materno, non avevo neppure uno spiraglio di luce!..." Gesù

Nessuno di noi ricorda di essere stato nel grembo della madre. Il grembo di ogni donna è uno spazio piccolo, angusto ecc... pur trattandosi anche di quello della Madonna.

".. La mia Umanità aveva preso l’impegno di morire tante volte, per soddisfare la Divina Giustizia, per quante volte la creatura aveva fatto morire la Volontà Divina in loro,.." Gesù

Quando il don ripensa a queste cose, si chiede come ha fatto Gesù in 33 anni a vivere queste morti? Quante persone sono vissute e vivranno e quanti anni sono vissuti? Come ha fatto con tutta quella marea sconfinata a morire per ognuno?

".. Morire e vivere, vivere e morire, fu per me la pena più straziante e continua.." Gesù

Perchè noi folli abbiamo fatto morire una volontà divina e quindi Gesù ha dovuto riparare per tutti. Le sofferenze che Gesù ha vissuto sono immense, forse gli angeli non le capiscono neanche loro.

"..Fu il respingere la Volontà Divina, dando vita alla propria che formò la rovina dell’umanità decaduta.." Gesù

E' follia commettere anche un solo peccato, chi nasce da Dio non commette peccati (san Giovanni).

"..Dacché fui concepito io pensavo e mi occupavo a stendere il regno del Fiat Supremo nella mia Umanità, a costo di non dar vita alla mia volontà umana per far risorgere l’umanità decaduta,.." Gesù

Quindi Gesù sembra dire a Luisa: non dare vita alla tua umana volontà che mi reclama

Figlia mia, la mia Volontà è l’anima e tutta la creazione è il corpo di essa e come l’anima è una nel corpo, una è la sua volontà, invece il corpo ha tanti diversi sensi, per cui come tanti diversi tasti ognuno fa la sua suonatina ed esercita a ciascun membro il suo ufficio distinto; però c’è tale ordine ed armonia tra loro che quando un membro esercita il suo ufficio, tutte le altre membra sono tutte intente sul membro operante e penano insieme se quel membro soffre e godono se gode perché una è la volontà che le muove, una è la forza che possiedono,..." Gesù

Se mi accade una brutta cosa alla mano, non sta male la mano e basta ma sta male tutto il corpo, se mi prendo un qualcosa di bello (un pasto moderato ma delizioso nella dv) non sta bene solo la mia lingua ma tutta la mia persona. Perchè tutto ciò che riguarda il singolo arto riguarda me, per poter fare corpo con la Creazione c'è bisogno di una cosa:

"...così è tutta la creazione, è come corpo animato dalla mia Volontà e anche se ciascuna cosa creata fa il suo ufficio distinto, sono tanto unite tra loro che sono più che membra al corpo. Ed essendo la sola mia Volontà che le anime e domina, una è la forza che possiedono. Ora chi fa la mia Volontà e vive in Essa, è un membro che appartiene al corpo della Creazione e perciò possiede la forza universale di tutte le cose create, neppure esclusa quella del suo Creatore, perché la mia Volontà circola nelle vene di tutta la creazione più che sangue nel corpo, sangue puro, santo, vivificato di luce, che giunge a spiritualizzare lo stesso corpo..." Gesù

Ecco perchè chi vive nella dv fa tutte le cose con Gesù, perchè sta in questo stato di assoluta sintonia ed appartenenza

"..L’anima è tutta intenta a tutta la creazione per fare ciò che essa fa, per stare in comunicazione con tutti i suoi atti e tutta la Creazione è intenta su di lei per ricevere gli atti suoi, perché è tanto bella la suonatina di questo membro che fa l’ufficio in mezzo ad esso che tutti sono intenti ad ascoltarla.." Gesù

Oggi Gesù ci ha mostrato come fin dal concepimento e dal suo primo apparire in vesti umani ha iniziato a soffrire e morire perchè tutto questo potesse rinascere in noi. Cerchiamo di rinunciare alla nostra volontà umana anche nelle cose più sante.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 10 settembre 2021

Segni di appartenenza alla Divina Famiglia Celeste

Luisa desidera compiere in tutto e per tutto la Divina Volontà e che essa sia conosciuta dal mondo intero e ne spiega il motivo: perché Gesù lo vuole, perché si stabilisca l'ordine divino e perché la famiglia umana non sia più estranea a Dio. Gesù spiega quali sono i segni di appartenenza alla famiglia celeste e quali invece i tratti di chi vive ad essa estranea, pur avendo ricevuto il Battesimo. Importanza del singolo e di un solo atto compiuto nel Volere Supremo. Libro di cielo volume 20, 22 Dicembre 1926, 4 Gennaio 2021

22 Dicembre 1926 Segno che apparteniamo alla Famiglia Celeste. Iddio è solito fare le sue opere prima a tu per tu con la creatura, così come fece con la sua Mamma. Quanto più grande è un’opera che Gesù fa tanto più porta in sé l’immagine dell’unità divina

Vediamo una visione d'insieme, in certi passaggi c'è un limite intrinseco della costruzione di alcuni passaggi che non aiuta chi lo legge (specie se non ha le dovute conoscenze).

Prima grande area: contesto in cui il discorso di Gesù cade, la preghiera di Luisa: Stavo pensando al Fiat Supremo e pregavo il mio dolce Gesù che mi desse una grazia sì grande, da farmi compiere in tutto e per tutto la sua SS.ma Volontà per farla conoscere al mondo intero, affinché fosse reintegrata nella gloria che le creature le negano.... (Luisa)

Questa meditazione cade agli inizi del 2021, abbiamo mia chiesto al Signore la grazia di compiere in tutto e per tutto la sua santissima Volontà? Mano mano che noi cresciamo nella nostra vita interiore, la preghiera cambia, specie quella di domanda, nel chiedere che la dv sia compiuta in tutto e per tutto in noi abbiamo già chiesto tutto. Salomonone diceva che chiedendo la Sapienza gli sono arrivati tutti i beni, bisogna vedere se questo lo desideriamo ma poi anche verificarlo. Perchè possiamo sorprenderci a chiedere a Dio altre grazie temporali. Dovrebbe diventare la nostra unica preghiera (Venga il tuo Regno).

".. il dolce Gesù si è mosso nel mio interno e mi ha detto: “Figlia mia, qual è lo scopo, per cui vuoi che la mia Volontà sia compiuta in te e sia conosciuta da tutti?” Ed io: “lo voglio perché Tu lo vuoi,..." Luisa

Grande risposta di Luisa. La prima, poi Luisa ne dà tre - la nostra vita dovrebbe viaggiare in questa direzione: lo voglio perchè Dio lo vuole, senza avere nessun'altra spiegazione, meno ne abbiamo più merito c'è nel compiere la dv.

Secondo: "..lo voglio perché si stabilisca l’ordine Divino ed il tuo Regno sulla terra,.." Luisa

Anche questo, senza nessun dubbio, caratteristica del voler divino. Ed infine: "...lo voglio perché la famiglia umana non viva più come estranea a Te, ma si vincoli di nuovo alla famiglia Divina donde ebbe origini"

E noi siamo cittadini celesti, famigliari di Dio o estranei e Gesù parla:

Gesù, sospirando, ha soggiunto: “Figlia mia, lo scopo tuo ed il mio è unico...." e qua Gesù ha detto che lo scopo Suo e di Luisa è unico, se noi vogliamo qualunque cosa perchè Dio la vuole, perchè si stabilisca il Regno e perchè tutti diventiamo famigliari di Dio stiamo messi bene. Avere lo stesso scopo, avere la stessa volontà di Gesù - molto importante - ci vuole lo Spirito Santo perchè ce lo faccia vivere. Nella giornata sono innumerevoli le occasioni in cui posso decidere faccio quello che voglio io o quello che vuole Dio? La cosa fondamentale è iniziare a rendersi conto di quando iniziamo a fare di testa nostra e non stiamo facendo la dv, noi dobbiamo chiedere al Signore che ci aiuti. E' fondamentale volere la stessa volontà di Gesù e dimorare in essa. Viverci, sentirsi nel proprio habitat naturale, comporta una grande naturalezza nel compimento degli atti. Abbiamo occasioni (dal mattino alla sera) di fare atti nella dv non con ansia ma ci dev'essere attenzione, col tempo dovrebbero diventare fluide, soventi e gradevoli. Poi i Ti Amo da mettere al Signore per tutti, ci sono infinite occasioni. Quando io sto a casa mia mi muovo con un certo agio, conosco bene gli spazi e le possibilità che ci stanno, nella casa di un'altro non posso girarci come girerei in casa mia. Mano a mano che ci dimora diventa familiare altrimenti non ci stiamo dentro la dv.

"..lavorare per farla conoscere, se parla non sa dire altro, che ciò che si fa e si vuole nella nostra famiglia Celeste..." Gesù - attenzione a comprendere bene questa frase, non prendiamo questa frase in maniera fondamentalista, immaginiamoci se una persona parlasse solo di questo dicendo: questo è peccato, questo no ecc.. assumendo atteggiamenti da persona non equilibrata e così va a fare un danno a sè (facendo la figura dell'esaltato), fa un pessimo servizio alla dv e non sta vivendo in essa. Bisogna metterla in pratica nei modi opportuni, con le forme opportune e con le persone opportune.

E poi "...che conserva in sé l’immagine, i modi, i portamenti, la vita di suo Padre, di Colui che l’ha creata..." o lo stile. In tutto quello che ci circonda, a livello civile ed ecclesiale, i modi e i portamenti del Padre o della Madre - stili divini mariani - il don ne vede ben pochi (da un punto di vista oggettivo). Le nostre reazioni dinnanzi ai problemi, difficoltà o al peccato del prossimo, anche di fronte del singolo peccato della persona x (anche di Chiesa). Il peccato di una persona non ci autorizza a dargli addosso in tutti i modi possibili, sparlarne dietro o sparlare a zero, ma non ha nulla di divino Nostro Signore? Gesù ci mette a pubblico ludibrio quando manchiamo? Certo, nel giorno del Giudizio Universale, i peccatori impenitenti (cioè i dannati) saranno pubblicamente svergognati in pubblico ma da Dio e non prima del Giudizio Universale. Noi non siamo nè Dio nè possiamo anticipare i tempi. Non possiamo togliere dignità e onorabilità al prossimo...cosa ha di divino nello sparare a zero? Una persona che esprime vomitando volgarità (non necessariamente bestemmie), dove sta l'immagine divina di Colui che ci ha creati? Ce lo immaginiamo Gesù o Maria che dice le parolacce? Ce lo vediamo Gesù/Maria fumare? Che magari si ingozzano in un banchetto diventando obesi? Dove stanno gli stili e modi divini?

La vita nella dv non è fare chissà qualcosa di strano ma è in queste situazioni che si vede e che appaiono i tratti divini (nella vita comune). E chi sta fuori?

"..Invece quando non si ha lo stesso scopo, poco o nulla dimora nella reggia della nostra Volontà, va sempre girando ora in un’abitazione, ora in un vile tugurio, va sempre vagando nell’aperto delle passioni, facendo atti indegni della sua famiglia, se lavora è in campi estranei, se parla non risuonano mai sul suo labbro l’amore, la bontà, l’ingegno, i grandi scopi di suo Padre, sicché in tutto il suo portamento non si conosce affatto che appartiene alla sua famiglia, si può chiamare costui figlio della sua famiglia?.." Gesù

I figli di Dio non fumano, non strillano, non asfaltano (come dice oggi) il prossimo, non sono impuri, non dicono parolacce, non sono invidiosi, arroganti, iracondi, pigri, accidiosi, irrispettosi nei confronti del prossimo, ecc... Non si deve seminare veleno. Proponiamo cose belle, mostriamo cose belle, non è indispensabile angosciarsi, rammanicarsi, o pensare di fare sempre e comunque i fustigatori dei cattivi costumi - in certe circostanze potrebbe avere qualche ragione d'essere - ma è molto più fruttuoso parlare con amore, delle opere del Padre, della dv e delle sue infinite cose belle che ha messo in giro. Aprire altre strade e altre prospettive.

".. Perciò solo chi fa la mia Volontà e vive in Essa può chiamarsi figlio mio, membro della mia famiglia Divina e Celeste..." Gesù

Prima di auto- rilasciarsi questo certificato, lasciamo che sia Gesù a darcelo, o il prossimo in base a quello che vede o sente.

Figlia mia, è mio solito fare le mie opere più grandi prima a tu per tu, con una sola, difatti una fu la mia Mamma e con Lei sola svolsi tutto l’operato ed il gran portento della mia Incarnazione, nessuno entrò nei nostri segreti, né penetrarono nel sagrato dei nostri appartamenti per vedere ciò che passava tra Me e la Sovrana Celeste. Né Essa occupava nel mondo posto di dignità e di autorità, perché Io nello scegliere non guardo mai in faccia la dignità e la superiorità, ma guardo il piccolo individuo in cui posso guardare in faccia la mia Volontà, che è la dignità e l’autorità più grande. L’altezza della piccola fanciulla di Nazareth, anche se non aveva né posto, né dignità, né superiorità nel basso mondo, siccome possedeva la mia Volontà, da Lei pendeva cielo e terra, nelle sue mani c’erano le sorti dell’umano genere, c’erano le sorti di tutta la mia gloria che avrei dovuto ricevere da tutta la Creazione; sicché bastò formare il mistero dell’Incarnazione nell’unica mia Eletta per far sì che gli altri ricevessero il bene di esso...." Gesù

Così il singolo e l'individuo e quello che fa nel nascondimento davanti a Dio, nel suo fare gli atti e pregare nella dv produce una serie di effetti immensi, purtroppo non ci rendiamo conto di queste cose. Però basta formare in una sola persona una vita di questo genere per scatenare il Paradiso.

"..Così mi basta un’anima sola che dandomi libertà assoluta di rinchiudere in lei il bene che voglio e di farmi formare in essa il sole del Fiat Supremo, questo sole batterà i suoi raggi sulla superficie della terra e formerà la generazione dei figli del mio Volere..." Gesù

"... la potenza di un atto unico animato dalla potenza creatrice, è incomprensibile e non c’è bene che da questo non possa uscire; può cambiare la faccia della terra, da arida, deserta, in primavera fiorita...." Gesù

Questa è l'altra via, la trasformazione del mondo soave. Esempio: la caduta di un regime totalitario può avvenire in maniera cruenta come fu per esempio il nazismo e il fascismo, ma quando ci mette le mani della Madonna (come in Russia); non scoppiano disastri. Nella dv si ricordi questo esempio: fare le rivoluzioni, anche per giusta causa, sono atti di volontà umana, provocare la caduta di un colosso satantico come la Russia senza versare una goccia di sangue è un'operazione divina. Nella dv noi ci mettiamo dentro questa scia.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 8 settembre 2021

Alle fonti della felicità

Gesù ricorda che la Divina Volontà è la causa prima e assoluta di ogni beatitudine. Essa lo è nella Santissima Trinità, ma lo è anche nella creazione, dove si è "bloccata" disseminando infinite scintille di felicità che l'uomo deve imparare a conoscere, riconoscere e accogliere per poterne godere. Tanto più si cresce in questa operazione, più si gusterà il Paradiso anticipato. Molto meglio occuparsi in questi santi esercizi che abbeverare mente e cuore a fonti di negatività e di distruzione. Libro di cielo volume 20, 19 Dicembre 1926, 2 Gennaio 2021

19 Dicembre 1926 Come nella Creazione la Divinità bilocò la sua Volontà; natura di Essa (è) la felicità. Come si costituì atto di tutto. Possesso che vuol dare alla creatura

Ci sono alcuni passaggi che disgraziatamente sono formati in un'italiano non agevole. Il don si chiede: dipende da Luisa o da chi ne ha curato l'edizione? Gli argomenti di oggi sono importantissimi e basilari per comprendere alcune verità del vivere nel dv. Il don fa fatica a percepirne il messaggio contenuto tra le righe.

Il don prova a decodificare il messaggio fondamentale: La volontà di Dio in sè stessa è un'atto Unico ed Eterno che è la fonte della stessa vita intrinitaria ed è il primo Atto di tutti gli atti divini. La Volontà divina è uscita fuori di sè nella Creazione, Redenzione e Santificazione. Gesù dice:

Figlia mia, la Divinità nel mettere fuori la Creazione bilocò la sua Volontà ed una rimase dentro di loro per il loro regime, gioia, felicità, contenti e beatitudini innumerevoli ed infinite che possediamo perché la nostra Volontà ha il primo posto in tutti gli atti nostri, l’altra nostra Volontà bilocata andò fuori di noi nella Creazione per darci anche esternamente onori e gloria divina, felicità e gioie innumerevoli...." Gesù

La dv restò dentro la Trinità perchè è la fonte delle gioie e della vita Trinitaria ed è fonte di gioie infinite ed è sempre in atto di produrre nuove gioie senza finire mai, questo è il Paradiso. Nella bilocazione è la stessa realtà presente in due luoghi differenti. Padre Pio rimaneva uno solo, stava in confessionale e nel medesimo momento stava con il suo corpo a Milano...sono diventati due Padre Pii, in Paradiso saremo dei piccolo dei per partecipiazione e avremo anche noi la bilocazione.

"..Perché per la nostra Volontà, le gioie, le felicità, le beatitudini che possiede come doti proprie, sono proprie della sua natura e se non mettesse fuori di sé queste beatitudini e contenti innumerevoli che possiede, sarebbe per Essa una cosa contro sua natura..." Gesù

Dio vide che era cosa buona (nella Creazione), Dio gode della sua Creazione e questa creazione gli ritorna (la gloria accidentale) dipende dalle perfezioni che Dio stesso ha sparso nelle cose create. Questa bilocazione comporta che..

".. Ora tutte queste proprietà uscite da noi, mentre ci glorificavano dandoci la gloria di tanti atti continui e Divini per quante cose create uscirono alla luce, erano stabilite come proprietà delle creature, che unificando la loro volontà alla nostra, avrebbero dovuto avere il loro atto in ciascun atto di Essa, in modo che come loro avrebbero avuto l’atto Divino della nostra Volontà in ciascuna cosa creata, Noi avremmo avuto l’atto della creatura, trasfuso come se fosse uno solo..." Gesù

Ecco perchè vivere nella dv comporta quel particolare modo di pregare, il giro è andare a cogliere o cercare quella particolare sfumatura che la dv ha posto in qualche cosa creata e di questo ne fanno esperienza gli usurpatori.

"..gli atti Divini che ci sono in tutta la Creazione, per le creature sono inoperose e senza vita e se qualcosa ricevono, non è come proprietà ma come effetto della Bontà Suprema che da sempre dà del suo come elemosina anche a chi non ha diritto di possesso, altri poi li prendono come usurpazioni..." Gesù

Usurpatori, cioè ne godono non solo senza capirci dell'atto della dv ma manco ringraziano genericamente il Signore che ha fatto quella cosa. Esempio: una persona che gusta un particolare vino entra in contatto con una peculiare proprietà della dv, chi odora un buon fiore sta entrando in contatto con una proprietà particolare della dv ecc... a tutto quello che si vede in giro. Perchè alle persone piace andare in vacanza? Perchè lì si godono alcune bellezze create (senza ringraziare il Signore nella maggior parte dei casi). Basta accostarsi a queste cose per vivere nella dv? Quando una persona - e questo lo dicevano già nella Chiesa i santi - una persona si attacca ad una cosa creata dimenticando che non ne trarrà beneficio ma peccherà (se ne farà un'uso distorto ecc...) ciò nonostante tutte le felicità ed atti divini rimangono nella creazione.

Per possederli, tutte le creature percepiscono gli effetti della dv, anche il più grande dei peccatori, percepisce la bellezza o l'effetto della dv che è bilocato in quella cosa, ma non ne possiede la fonte e l'origine, ma avrà un rapido contatto ma che non gli farà nè caldo nè freddo. Ma se io vivo nella dv, io possedio il bene che Dio ha messo nella rosa (o altra cosa)..se io volgo il mio pensiero a Dio (mi fondo) e dico: metto il mio ti amo in questo bellissimo fiore (esempio) scelto dalla Madonna come sua immagine - diciamo il Rosario - ecc... questa è la differenza tra chi cerca di vivere nella dv e no. Quando io possedio gli effetti che Dio ha messo in quella cosa, tutti gli effetti di beatitudine che Dio ha messo in quella cosa, io non mi attaccherò disordinatamente e non solo non mi farà nessun male ma causerà una grossa impennata della vita di grazia presente nella mia anima.

"..Perché per possedere questi beni che il Padre Celeste ha messo fuori nella Creazione, la creatura deve fare la sua vita, deve elevarsi all’unione di quella Volontà Divina, per lavorarci insieme, fare i medesimi atti, conoscerli per farli in modo da poter dire: “ciò che fa Essa faccio io”, con ciò acquista il diritto di possesso in tutti gli atti, di questa Suprema Volontà; e quando due volontà formano una sola, il mio ed il tuo non esiste più, ma con diritto ciò che è mio è tuo e ciò che è tuo è mio..." Gesù

Ecco perchè San Paolo dice che tutto è nostro, ma noi siamo di Gesù e Gesù è di Dio. Non attacchiamoci a nulla e di essere sempre nell'atteggiamento di fruitori senza nessun attaccamento. Quando c'è questo Dio ce ne dà il possesso inteso come la capacità di prendere da quella particolare cosa creata che il dv ha messo in quella cosa. Cosa c'è dietro questo? Lo stesso principio fondamentale e cuore della rivelazione: Dio è sommamente felice, quello che vuole è partecipare e comunicare la sua stessa felicità alle creature. Dio ci ha creato per farci felici.

La sofferenza che su questa terra dobbiamo abbracciare con amore, non è come cosa fine a sè stessa, la sofferenza è la conseguenza dell'ingresso del peccato nel mondo ed è la via per ricondurci al nostro principio. Gesù dice beati i poveri perchè di essi è il regno dei Cieli, nell'avere un'indigenza quale felicità ci può essere? Quale felicità c'è per il fatto di stare in croce? Una persona soffre. E se una persona è povera è triste, ma allora.....la povertùà è la condizione per giungere alla felicità, perchè il ricco ha già la sua consolazione, il ricco non va a prendersi la vita nella dv disseminata nel creato perchè pensa di non averne bisogno. Pensa che è lui che deve procurarsi la felicità da solo, perchè se non si fa felice non la trova. Fa un sacco di soldi per godersi tutti i piaceri della vita, ma per accedere alla felicità divina devi andarla a cercare, sarai facilitato se lasci perdere contemplamente le fonti che ti mettono in contatto con le effimere felicità terrene. La Croce è diventata necessaria perchè siamo impregnati, impastati con il male generato dal peccato e per distruggere quel male ci vuole la Croce perchè altrimenti il Signore non ce la darebbe. Non è che il Verbo si è incarnato per Redimerci, ma sarebbe diventato carne lo stesso, ma sarebbe stato meglio. Dio in un certo senso è dispiaciuto di vederci in croce, in Paradiso non ci sarà nè croce e sofferenza. Ma ciò nonostante tutto il mare di felicità ha sparso per il Creato sta ancora lì, entrare nella dv vuol dire entrare nell'anticamera del Paradiso ora possiamo andare a respirare un pò.

Ecco perchè non possiamo passare il tempo a pensieri negativi, distruttivi ecc..., pensiamo a quanto ci fa male stando troppo in contatto con social, network, ecc... vediamo sempre cose brutte e notizie angosciose...uno limita l'informazione allo stretto necessario. Se uno si abbevera a fonti avvelenate (se uno è bombardato da messaggi distruttivi ed angoscianti) come fai a vivere nella dv? Te l'ha ordinato il medicio di seguire i social network? I pesci stanno dentro l'oceano ma se tu anzichè metterti a pescare, inizia a vedere il post di tizio, quella notizia brutta ecc...ma sei tu che stai decidendo di avvelenarti la vita. La stessa cosa vale per i pensieri, chi ti ordina di avere un pensiero negativo/di giudizio/ di mormorazione ecc... sul prossimo? Guarda le cose belle del prossimo, non guardare i difetti. Nella vita nella dv se uno capisce alcune cose c'è un modo diverso di vivere - e non sono i giri a fare la differenza - molto diverso e migliore a nostra disposizione. Sta a noi vedere l'uso che ne vogliamo fare delle cose che Dio ha messo a nostra disposizione.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI