martedì 31 marzo 2020

Il disfacimento del volere umano

Splendida lezione di Gesù sul senso e il fine della croce, che serve a disfare totalmente l’umano volere per abilitarci a vivere fusi con la Divina Volontà in modo simile alla vita di Gesù sulla terra. Libro di Cielo, Volume 14, 6 Giugno 1922, Giovedì 24 Ottobre 2019

6 Giugno 1922 Vivendo nella Divina Volontà, la croce e la santità si fanno simili a quelle di Gesù

Diversi spunti di suggestione di questo brano. Per prima cosa meditiamo sulla vita nella DV che è un cammino che parte da alcune cose ed arriva ad altre (e quelle cose da cui parte sono necessarie) che poi le prime cose vanno un pò scemando e trasformandosi in altro in quello che Gesù vuole e chiede all'anima. Poi c'è un punto fondamentale: come noi viviamo e reagiamo con la Croce?

Stavo pensando tra me: “Come mai il mio buon Gesù è cambiato con me, prima si dilettava tutto nel farmi patire, tutto era partecipazione di chiodi e croce; adesso tutto è svanito, non si diletta più nel farmi patire e, se qualche volta soffro, mi guarda con una indifferenza, non mostra più quel gusto d’una volta.” (Luisa) -

Le sofferenze, croci ecc.. di cui parla Luisa sono le esperienze (agli inizi del suo cammino e nei primi 10 libri di Cielo) cose che alla nostra sensibilità appaiono come cose immense eppure Gesù relativizza queste cose pur tanto grandi. Noi se conoscessimo una persona stigmatizzata saremmo stupiti: sono dolori atroci ma Gesù dice che quelle cose sono piccole.

Figlia mia, quando ci sono i gusti maggiori, i gusti minori perdono il loro diletto, la loro attrattiva e perciò vengono guardati con indifferenza. La croce lega la grazia, ma chi l’alimenta, chi la fa crescere a debita statura? La mia Volontà..."

Perchè il fine della croce sia raggiunto occorre che la persona non renda vana quella croce.

Se noi ci santifichiamo nella croce, piovono fiumi di grazia ma chi è alimenta la grazia e la fa crescere a debita statura?

"..La croce lega la grazia, ma chi l’alimenta, chi la fa crescere a debita statura? La mia Volontà. E’ lei sola che completa tutto e fa compiere i miei più alti disegni nell’anima e se non fosse per la mia Volontà, la stessa croce, per quanto potere e grandezza contiene, può far rimanere le anime a mezza strada..." Gesù

Che significa?

"..Oh! quanti soffrono e siccome manca l’alimento continuo della mia Volontà, non giungono alla meta, al disfacimento del volere umano ed il Voler Divino non può dare l’ultimo colpo, l’ultima pennellata della santità divina..." Gesù

Pensiamo ad una valigia, la valigia la disfo quando arrivo in un posto - tiro fuori tutto e dopo non ci resta più nulla. Qui si parla di disfacimento del volere umano che è il fine primario di ogni croce, la croce per antonomasia - una sofferenza o tribolazione - la croce in quanto tale è una mortificazione della tua volontà - un'evento sgradevole di vario genere che tu non la vorresti ma non la vuoi perchè è normale perchè la natura umana - in quanto creata da Dio ha repulsione di tutto ciò che dobbiamo patire in qualche modo. Se io vivo una croce fuori dalla dv cioè senza amore, senza accettazione e senza rassegnazione è chiaro che la croce sarà vana e i meriti saranno pochissimi - IL MERITO NON STA NELLA SOFFERENZA - di per sè la sofferenza è una cosa brutta - IL MERITO STA NELL'ADERIRE IN QUELLA SOFFERENZA SI RICONOSCE UN'ESPRESSIONE DELLA VOLONTA' DI DIO Per ciò si dice FIAT con dolore ma bisogna dirlo altrimenti la croce resta ma arriva a metà (per bene che vada). E il Volere Divino non può dare l'ultimo colpo.

Fino a quando Gesù non ci vedrà ben disposti e preparati (specie per chi vuole vivere nella dv) se non vede che la volontà umana non è sufficientemente smontata e ha acquistato quell'abitudine di non volere di testa propria non c'è lo step successivo. Continuiamo a stare nel gusto minore e continuiamo a stare in quelle attività tipiche della santità umana (che comunque sono gradite al Cielo ma sono piccole). Il discorso di Gesù appare chiaro e si deve passare dalla risposta singola e personale - di un'anima che accoglie la croce e rinuncia alla sua volontà - passerà al secondo step di dilatare ogni sua croce all'universo intero.

"..prima la tua croce era piccola, incompleta, ora la mia Volontà ti eleva nella mia Volontà e la tua croce si fa grande ed ogni atto che fai nel mio Volere è un chiodo che riceve il tuo volere e vivendo nella mia Volontà, la tua croce si stende tanto da diffonderti in ogni creatura e mi dà per ciascuna quella vita che ho dato loro per ridarmi l’onore, la gloria, lo scopo per cui l’ho creata..." Gesù

Come faccio a fondermi con la dv per spandere gli effetti? E' un passaggio fondamentale che ci fa capire come si incontra il divino e l'umano. Il divino scende dall'alto dando quella valenza infinita ai nostri atti e universale (estendendosi in ogni tempo, luogo e creatura per dare a Dio quella gloria che avrebbero dovuto dargli)

"..Vedi, la tua croce si stende non solo per te, ma per ciascuna creatura, sicché dovunque vedo la tua croce; prima la vedevo solo in te, ora la vedo dappertutto.." Gesù

Questo ulteriore passaggio avviene fondendosi nella dv

".. Quel fonderti nella mia Volontà, senza alcun interesse personale, ma solo per darmi quello che tutti dovrebbero darmi e per dare a tutti tutto il bene che il mio Volere contiene, è solo della Vita Divina, non umana; sicché solo la mia Volontà è quella che forma questa santità divina nell’anima. Onde le tue croci primiere erano santità umana e l’umano per quanto santo, non sa fare cose grandi, ma piccole, molto meno elevare l’anima alla santità e alla fusione dell’operato del suo Creatore, resta sempre nella restrizione di creatura, ma la mia Volontà, abbattendo tutte le barriere umane, la getta nell’immensità divina e tutto si fa immenso in lei: croce, chiodi, santità, amore, riparazione, tutto; la mia mira in te non era la santità umana,.." Gesù

Anche una piccolissima cosa quotidiana diventano immense abbattendo le barriere umane. Il susseguirsi anche delle tribolazioni anche forti di Luisa avevano questo fine (disfare la sua volontà umana) al fine di abilitarla agli orizzonti sconfinati e quando si entra in questo orizzonte si riproduce la stessa vita terrena di Gesù

".. perché Io fui concepito crocifisso e morii crocifisso, la mia croce era alimentata dalla sola Volontà eterna e perciò per tutti e per ciascuno Io fui crocifisso. La mia croce suggellò tutti col suo emblema.” Gesù

Gesù spiegò a Santa Margherita (il Sacro Cuore) che aveva iniziato a soffrire dall'istante del suo concepimento perchè sapeva tutti i peccati del mondo e sapeva (in quanto Dio) quante sofferenze avrebbe dovuto patire. Nella DV quel famoso punto doloroso (lo scandalo della croce) la croce diventa perpetua divina ed ininterrotto ed è chiaro che alla minima sofferenza ti lagni non ci puoi arrivare. E' evidente che c'è una parte divina ma ci dobbiamo mettere del nostro, i nostri interessi cessano e la nostra vita non ci appartiene e dobbiamo dare gloria a Gesù - è chiaro che quando si fanno le meditazioni bisogna prendere sul serio ed è il punto di arrivo e non punto di partenza e piano piano dobbiamo percorrere questo tracciato. Dobbiamo avere chiare le idee perchè si cammina sempre più e meglio e non si può vivere di botto in questo modo - non ci facciamo venire la depressione perchè queste sono vette altissime / almeno sappiamo dove sappiamo camminando e quando arriverà una croce si tenga presente questo. Nell'accoglierla si guardi alla DV che sta cercando anche questa croce di disfare la mia volontà umana senza la quale la perfezione della vita nella dv non ci può stare.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

lunedì 30 marzo 2020

Che cos'è la Verità?

Gesù spiega a Luisa l'atto preventivo e l'atto attuale. Le parla della domanda di Pilato "che cos'è la verità" e le rivela le straordinarie risposte che Egli diede con la sua vita a tale domanda. L'eloquente silenzio di Gesù davanti a Erode. Libro di Cielo, Volume 14, 27 Maggio e 1 Giugno 1922, Mercoledì 23 Ottobre 2019

27 Maggio 1922 L’atto preventivo e l’atto attuale

Stavo pensando tra me: “Se è così grande un atto fatto nel suo Volere, quanti, ahimè! ne faccio sfuggire?” Ed il mio dolce Gesù, muovendosi nel mio interno, mi ha detto: “Figlia mia, c’è l’atto preventivo e l’atto attuale. Il preventivo è quando l’anima, dal primo sorgere del giorno, fissa la sua volontà nella mia e si decide e si conferma di voler vivere ed operare solo nel mio Volere, previene tutti i suoi atti e li fa scorrere tutti nel mio Volere. Con la volontà preventiva il mio Sole sorge, la mia Vita resta duplicata in tutti i tuoi atti come in un solo atto e questo supplisce all’atto attuale. Ma, l’atto preventivo può essere ombrato, oscurato dai modi umani, dalla volontà propria, dalla stima, dalla trascuratezza e da altre cose, che sono come nubi innanzi al sole e rendono meno vivida la sua luce sulla faccia della terra. Invece l’atto attuale non è soggetto a nubi, ma ha virtù di diradare le nubi se ci sono e fa sorgere tanti altri soli in cui resta duplicata la mia Vita, con tale vivezza di luce e calore, da formare altrettanti nuovi soli, l’uno più bello dell’altro. Però tutti e due sono necessari, il preventivo dà la mano, dispone e forma il piano all’attuale; l’attuale conserva ed allarga il piano del preventivo.”

Questo brano è un passaggio fondamentale, Gesù insegna cos'è l'atto preventivo e l'atto attuale - operazioni imprescindibili per chi vuole vivere nella DV - esiste una forma estesa dell'atto preventivo e che serve a portare tutti i nostri atti nella nostra giornata compresi gli atti inconsapevoli (tra cui leggere,mangiare, ecc...). C'è tutto e va fatto all'inizio della giornata mettendo al sicuro tutti gli atti fatti nella giornata e in questo modo cerchiamo di coprire tutti gli atti.

(...Vieni, Divina Volontà, a pensare nella mia mente,
Vieni, Divina Volontà, a guardare nei miei occhi,
Vieni, Divina Volontà, ad ascoltare nelle mie orecchie,
Vieni, Divina Volontà, a parlare nella mia voce,
Vieni, Divina Volontà, a respirare nel mio respiro,
Vieni, Divina Volontà, a palpitare nel mio cuore,
Vieni, Divina Volontà, a muoverti nel mio moto,...)

Quanti palpiti facciamo al giorno? 60 palpiti al minuti ecc... (esempio) e stessa cosa vale per il respiro e quante volte respiriamo ed espiriamo nella giornata? Quanti passi facciamo nella giornata? Poi nello scrivere (vale anche la digitazione nelle tastiere).. ad operare nelle mie mani

Esempio: Da 60 a 90 bp al minuto per un'adulto (in media - poi cambia a seconda della condizione) quindi 60 minuti, in un'ora 3600 battiti e x 24 ore che fa 86.400 battiti per una giornata, di battiti di cuore portati nella dv e poi c'è tutto il resto (si potrebbe anche aggiungere Vieni Divina Volontà nel mio battere le ciglia, ecc...).

Vieni, Divina Volontà, a camminare nei miei passi, per andare in cerca di tutte le creature e chiamarle a Te.
Vieni, Divina Volontà, nel mio scrivere e scrivi la tua legge nell’anima mia,
Vieni, Divina Volontà, nel mio leggere ed imprimi le tue Verità, come vita nel mio cuore.
Vieni, Divina Volontà, ad operare nelle mie mani,
Vieni, Divina Volontà, a soffrire nel mio soffrire e, la mia anima unita con la tua Volontà, sia il Crocifisso vivente immolato per la gloria del Padre,
Vieni, Divina Volontà, ad offrire nel mio offrire, perchè tutto in me chieda al Padre la gloria e la santificazione delle anime.

Che significa ciò? Significa che se anche noi non ci pensiamo durante la giornata compiano atti involontari che vengono portati dentro la DV, ma la vita nella dv richiede anche degli atti volontari in cui noi chiamiamo la dv ad operare noi. Fatti gli atti, prodotti gli effetti. Gesù parla dell'atto attuale perchè cosa succede?

Oltre alle distrazioni bisogna metterci l'attenzione, se io guardo un'immagine impura (Dio non voglia) non è un'atto che non entra nella DV anzi mi fa uscire e l'attenzione che si deve avere nella giornata è il non uscire dalla dv e dobbiamo ravvivare i frutti dell'atto preventivo scegliendo delle azioni quando ci riusciamo (e più ne facciamo meglio è). Sono tante le circostanze, poi ci sono i giri, le fusioni ecc... e questo per quanto riguarda la base, dobbiamo essere seri, tutte le mattine e non aspettare un'ora (salvo urgenze) però l'Atto preventivo va fatto appena possibile.

NDR: il testo dell'atto preventivo lo si può reperire facilmente in rete o su facebook o a questo indirizzo

1 Giugno 1922 Che cosa è la verità

Figlia mia, fu la prima volta nella mia Vita terrena che ebbi a che fare con un preside gentile, il quale mi domandò qual era il mio regno ed Io gli risposi: “il mio regno non è di questo mondo; se fosse di questo mondo, migliaia di legioni di angeli mi difenderebbero.” Ma con ciò aprivo ai gentili il mio regno e comunicavo loro le mie celesti dottrine, tanto che Pilato mi domandò: “Come, Re sei Tu?” Ed Io subito gli risposi: “Re Io sono e son venuto nel mondo ad insegnare la verità.” Con ciò, Io volevo farmi via nella sua mente per farmi conoscere, tanto che, come colpito, mi domandò: “Che cosa è la verità?” Ma non aspettò la mia risposta, non ebbi il bene di farmi capire, gli avrei detto: “La verità sono Io, tutto in Me è verità: verità è la mia pazienza in mezzo a tanti insulti; verità è il mio sguardo dolce fra tante derisioni, calunnie, disprezzi; verità sono i miei modi affabili, attraenti, in mezzo a tanti nemici, e mentre loro mi odiano, Io li amo e mentre vogliono darmi la morte, Io voglio abbracciarli e dar loro la vita; verità sono le mie parole dignitose e piene di sapienza celeste; tutto in Me è verità..." Gesù

Colloquio con Pilato ed Erode / Gesù ci dà anche un'esempio e stile oltre ad insegnarci delle cose. Se Gesù ha dato uno sguardo gentile, anche noi dobbiamo farlo. Se noi siamo testimoni della Verità (siamo cresimati) chi vede noi deve vedere Gesù (non nel senso fortissimo come Gesù - noi non possiamo dire di voler vivere nella DV (aspetto importante: non basta fare l'atto preventivo ed attuale, cioè se io vengo insultato e non ho pazienza (al contrario di Gesù) come posso assomigliare a Gesù? Che giova?

".. Pilato mi domandò con sincerità d’animo ed Io fui pronto a rispondergli, invece Erode mi domandò con malignità e per curiosarmi ed Io non risposi, sicché a chi vuole sapere le cose sante con sincerità, Io mi rivelo più di quello che si vuole; invece, a chi vuol saperle con malignità e per curiosare, Io mi nascondo e mentre loro si vogliono far beffe di Me, Io confondo loro e mi faccio beffe di loro. Ma siccome la mia persona portava con sé la verità, sicché anche innanzi ad Erode fece il suo ufficio, il mio silenzio alle domande tempestose di Erode, il mio sguardo modesto, l’aria tutta piena di dolcezza, di dignità, di nobiltà della mia stessa persona, erano tutte verità e verità operanti.” Gesù

Gesù lamenta il fatto che Pilato chiese cosa fosse la Verità ma non aspettò la risposta, noi quando chiediamo qualcosa dal Signore, dobbiamo avere la pazienza di aspettare la risposta.

Dalla nostra esistenza, gli sguardi torvi, sdegnati, cupi, di sufficienza, ironici, di disprezzo ecc.. dovrebbero sparire anche di fronte a chi ci insulta. Non hai risposto, ma lo sguardo? E Gesù dice che è dall'occhio che si vede cosa c'è nella tua anima, come guardiamo il prossimo? ("... e mentre loro mi odiano, Io li amo e mentre vogliono darmi la morte, Io voglio abbracciarli e dar loro la vita;..." pensa ad una persona se ti ha fatto del male, tu - in preghiera di fronte a Dio - sapresti dirgli: gli voglio bene, vorrei abbracciarlo // pensare: non lo voglio più vedere è volontà umana - se non arrivo qua (ad amare il prossimo) non ci dobbiamo scoraggiare e lasciare perdere anche se stiamo in alto mare. Però bisogna anche avere quella onesta, coerenza e consapevolezza è che la vita nella DV è essere un'altro Cristo. Fatti, non chiacchiere. A Gesù lo volevano ucciderlo e Lui voleva abbracciarli.

Ecco perchè i Santi dicevano guarda il Libro di Cristo, certo che la DV va oltre perchè ti mostra come Gesù operava nella Divinità, però dobbiamo continuare ad imitare la sua Santissima Umanità che rimane normativa. Come parla un figlio della dv? Non in maniera sbocacciata, certo che ci sono volgarità dovunque e sono pochissime le zone franche, le nostre parole devono essere piene di dignità (esclusione della volgarità - requisito essenziale, non basta questo). Come parliamo? Come lo diciamo? Ci sono delle espressioni sconvenienti, ci sono modo di rivolgersi per fare discorsi inutili o sciocchi, la chiacchiera non è abitudine di Figlio di Dio - è grande carità tenere la conversazione quando non si può parlare di cose elevate / magari interessarsi del prossimo, parlare del più e del meno (senza però scendere in cose basse). Tenere la conversazione è un'opera di carità -- dipende dal perchè l'ho fatto, è diverso chiamare un'amico al telefono e parlare di stupidaggini senza necessità. Noi dobbiamo imparare a fare discernimenti perchè Gesù - chi ama e conosce gli scritti della Valtorta, Gesù non ci andava per farsi una magnata ma era un momento di incontro con le persone. Gesù mangiava signorilmente e dignitosamente e si interessava del fabbro, del suo collega falegname senza mai esagerare - Gesù non era un taciturno - siccome sono un santo sto a testa bassa e non parlo con nessuno - poi Gesù si è fatto 40 giorni di penitenza nel deserto.

Cerchiamo di comprendere. E poi c'è Erode. Gesù ci sta dicendo come la Verità si vede dalla sua Persona - guardami e capirai. Noi dovremmo metterci in condizione di poter dare il buon esempio (meglio che lo dica Nostro Signore potrebbe dire ad altri: guarda come si comporta) // si potrebbe dire che la nostra vita è di buon esempio? - non è superbia - non dico sempre ma fondamentalmente la nostra vita è un'esempio? Magari non tutti arriveranno alle vette di Gesù ma c'è uno stile sostanziale e predominante.

"..invece Erode mi domandò con malignità e per curiosarmi ed Io non risposi, sicché a chi vuole sapere le cose sante con sincerità, Io mi rivelo più di quello che si vuole; invece, a chi vuol saperle con malignità e per curiosare, Io mi nascondo e mentre loro si vogliono far beffe di Me, Io confondo loro e mi faccio beffe di loro. Ma siccome la mia persona portava con sé la verità, sicché anche innanzi ad Erode fece il suo ufficio, il mio silenzio alle domande tempestose di Erode, il mio sguardo modesto, l’aria tutta piena di dolcezza, di dignità, di nobiltà della mia stessa persona, erano tutte verità e verità operanti.”

Le domande di curiosità a Dio non si fanno,non si va ad indagare al di fuori di quello che ci ha rivelato, la curiosità non è mai soddisfatta da Dio. Non ha detto una parola (Gesù) - erano domande fatte con malignità e per curiosare e Gesù dice a tutti: chi vuol sapere le cose sante per malignità e curiosarle Lui non gliele dice. In questa vita terrena non si fanno resoconti ma dopo sì. Anche da Erode c' stata la predica muta.

"..il mio sguardo modesto, l’aria tutta piena di dolcezza, di dignità, di nobiltà della mia stessa persona, erano tutte verità e verità operanti.” Gesù -- Gesù non faceva il marchese ma la nobiltà dei modi sono cose divine, c'è modo e modo di mangiare, modo nobile e signorile e modo grezzo e molto mondano quasi peccaminoso (strafogarsi, voracemente, ecc...) - noi lo ringraziando, con misura, senza voracità, con moderazione e mettendo i Ti Amo nel cibo. Chi incontra una persona che vive nella DV deve incontrare una persona di Cielo. Gesù non aveva vesti o posate d'argento (tratti non essenziali) ma si vedono dal comportamento e modi belli.

Evidente che c'è un distacco, chi è che vuole abbracciare chi lo vuole ammazzare? C'è un modo di essere divino e la differenza si vede e se non si vede vuol dire che siamo ancora molto umani e camminiamo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 29 marzo 2020

Un nuovo modo di vivere

Gesù esorta Luisa a non occuparsi di altro che del Divin Volere, spiegandole che solo operando in esso si può far scendere dal cielo sulla terra la potenza della Divina Volontà che è l'unica capace di cambiare e mettere in ordine tutte le cose, sia a livello personale che a livello mondiale ed ecclesiale. Più ci si fonde e immerge nel Divin Volere, più la potenza della Divina Volontà può dispiegare i suoi benefici effetti santificanti sull'anima e su tutta la terra. Riferimenti: Volume 12, 23 Aprile 1921; Volume 13, 25 Agosto 1921. Catechesi sulla Divina Volontà "Fondersi nella Divina Volontà", diciassettesima puntata, Martedì 22 Ottobre 2019

23 Aprile 1921 L’amore di Dio trionferà su tutti i mali delle creature. Dio guarderà gli atti delle creature attraverso degli atti dell’anima fatti nel Divin Volere

Figlia mia, coraggio, verrò, verrò, tu non ti occupare d’altro che del mio Volere; lasciamo da parte la terra, si stancheranno nel male, andranno dovunque seminando terrori, spaventi e stragi, ma giungerà la fine, il mio amore trionferà su tutti i loro mali , perciò tu stendi il tuo volere nel mio, che come un secondo cielo, coi tuoi atti, verrai a stendere sul capo di tutti ed Io guarderò gli atti delle creature attraverso i tuoi atti divini, perché tutti partono dal mio Volere e costringerai il mio Volere Eterno a discendere al disotto delle sfere per trionfare sulla malvagità della volontà umana, perciò se vuoi che il mio Volere scenda ed il mio amore trionfi, tu devi salire al di là delle sfere, dimorarvi, estendere i tuoi atti nella mia Volontà e poi scenderemo insieme, assaliremo le creature col mio Volere, col mio amore, li confonderemo in modo che non ci potranno resistere, perciò, per ora lasciamoli fare, vivi nel mio Volere ed abbi pazienza.” Gesù

Ci sono alcuni brani che toccano alcune punte (nonostante siano belli tutti); questo propone un modo diverso al quale siamo abituati ed inclinati, tutti noi esseri umani siamo molto concreti: c'è un problema e cerchiamo le modalità per risolverlo e soffriamo quando ci troviamo di fronte a qualcosa ci si può far poco. Ci troviamo impotenti e potremmo rassegnarci ma nella DV Gesù insegna che non esiste nessuna situazione nel quale non c'è nulla da fare e anche in quelle che si potrebbe fare c'è un'alternativa: o occuparsi delle cose più importanti (è un problema molto strutturale e profondo).

Ci sono delle cose (esempio) come sta ridotto il mondo adesso? - nell'Irlanda del Nord sembra sia stata approvata una doppia legge che autorizza l'aborto e i matrimoni unisex e sembra che non ci sia nulla da fare e se non ti conformi a questi valori imposti dall'alto - ma a noi poveri cristiani (che ci dispiacerà immensamente) e ci sono delle persone battezzate e sedicenti cattolici che approvano certe situazioni. Che cosa si può fare? Ci sono mosche bianche sì ma sono molto precarie...che ci si può fare? Se non ci mette le mani Dio cosa possiamo farci? Qui bisogna fare scendere la DV dalle alte sfere dice Gesù. Dio non lo ferma nessuno, se dice basta non ci mette niente a rovesciare questo status quo. Tutto quello che accade - mai dimenticare - è dentro l'orizzonte della dv permissiva. La DV intenzionale è quella che Dio vuole positivamente una cosa, una legge ingiusta Dio non la vuole e la dv permissiva si muovono una serie di condizioni che per noi è quasi impossibile capire. C'è un motivo per il quale sono permesse certe cose, il male sembra invincibile (ma non lo è e non dobbiamo dargli questa soddisfazione) e il demonio gongola nel vederci angustiati. Il problema è che ci crediamo che la soluzione sia far scendere il DV dal Cielo?

Altra tecnica di combattimento - quali sono le tecniche comuni e normali di un cammino di santità? Pregare molto, fare un pò di penitenza, usa meglio i Sacramenti e acquista la Virtù (con sforzo, ripetendo gli atti, combattendo i vizi, sfracellandoti 400 volte su 500 perchè molte volte fallirai in ciò che ti sei proposto) e piano piano nel tempo le cose cambieranno facendo una fatica titanica ed ecco perchè la santità ordinaria è molto faticosa. Ci vuole una costanza e perseveranza per combattere contro noi stessi, per dominare la sua ira San Ignazio da Loyola ha combattuto 40 anni e San Francesco di Sales ci ha messo 22 anni facendo fatiche immani. Questo è esperienza comune e cosa ci insegna la storia? Spargimenti di sangue, rivoluzioni francesi, russe ecc... e con la democrazia e colpi di stato facciamo qualcosa.

Qua viene detto tecnica. Non è un moltiplicare le azioni dell'uomo ma è un'innescare, far scendere in campo la Potenza Divina sia in noi che fuori di noi - grandissimo atto di glorificazione di Dio (perchè lo si riconosce tale) e anche un grandissimo atto di umiltà autentica da parte dell'uomo che si riconosce limitato ed imperfetto e non ce la fa di fronte a molte questioni. A livello ascetico personale, non vuol dire non far nulla, però chi comincia a vivere in questo mondo seriamente si accorge che l'atmosfera che lo circonda cambia - comincia a fare l'atto preventivo, atti attuale, atti di fusione, i giri, comincia ad instaurare un rapporto d'amore con Gesù sia con il dialogo e sia riconoscendolo nella creazione e che succede? Tu vedrai che alcune croci e brutti difetti che hai iniziano a diventare meno ossessionanti e più facilmente controllabili - non si capisce come accada. Perchè si avverte questo, perchè è la DV - Vivere nella DV Gesù parla di un regno e di una vita che si deve formare in noi - un regno è un qualcosa o progressiva dilatazione degli ambiti in cui comanda veramente - per nostra libera scelta - la DV. Quando parla di vita della DV, pensa alle tappe di sviluppo della vita umana, si è un'embrione, neonato, si gattona ecc.... dov'è che devo polarizzare i miei sforzi ascetici? Devo prendere di petto i miei difetti?

Anche quando uno ci mette la buona volontà ma noi siamo in stato di natura decaduta perciò siamo deboli - appena voglio fare il bene faccio il male che non voglio (san Paolo). Non è soltanto un problema di metterci lo sforzo (se non ci provo mai ci riuscirai) ma qua abbiamo un'arma segreta. Anche con tante situazioni difficili e problematiche più vicine a noi, che ci vogliamo fare?

Tutti gli scandali nella Chiesa, cosa posso farci io? Una montagna di fango gettata sulla Chiesa, che ci possiamo fare? Posso arrabbiarmi, andarmene via e Gesù non vuole che ci si comporti così anche se come cristiano può succedere che qualcuno ti insulti senza che tu abbia compiuto qualcosa. Certo che la Santa Fede cerca di fare qualcosa di concreto ma comunque è una situazione brutta e solo Nostro Signore può farci qualcosa. Com'è possibile che accadano queste cose?

Negli scritti c'è scritto un'altra tecnica: “Figlia mia, coraggio, verrò, verrò, tu non ti occupare d’altro che del mio Volere; lasciamo da parte la terra, si stancheranno nel male, andranno dovunque seminando terrori, spaventi e stragi,..." Gesù , ce ne vuole di pazienza per continuare a guardare.

"..ma giungerà la fine.." Gesù (promessa) / ".. il mio amore trionferà su tutti i loro mali , perciò tu stendi il tuo volere nel mio, che come un secondo cielo, coi tuoi atti, verrai a stendere sul capo di tutti ed Io guarderò gli atti delle creature attraverso i tuoi atti divini,.." Gesù

Operando nella DV copriamo il marasma, col nostro piccolo diventa grande nella DV sia da un punto di vista oggettivo sia dalla dilatazione che coprirà tutti.

"..perché tutti partono dal mio Volere e costringerai il mio Volere Eterno a discendere al disotto delle sfere per trionfare sulla malvagità della volontà umana.." Gesù -- Gesù dice che esiste un'altra tattica militare. Lo vuoi fare? Ci credi o preferisci prendere il mitra? Modalità umana o divina?

"..perciò se vuoi che il mio Volere scenda ed il mio amore trionfi, tu devi salire al di là delle sfere, dimorarvi, estendere i tuoi atti nella mia Volontà e poi scenderemo insieme, assaliremo le creature col mio Volere, col mio amore, li confonderemo in modo che non ci potranno resistere, perciò, per ora lasciamoli fare, vivi nel mio Volere ed abbi pazienza.” Gesù

Anche quello che Gesù promette è la conversione dei cattivi. Ma queste sono operazioni divine che bisogna fare scatenando il Cielo e Gesù ci insegna i modi in cui il Cielo si scatena. Uno ha tante possibili strade di santificazione, nella vita ci sono varie terrene ma questo sembra quello migliore e risolutivo. Santa Teresina aveva trovato il suo posto nella Chiesa (l'amore).

"..per ora lasciamoli fare, vivi nel mio Volere ed abbi pazienza.." Gesù / Lui sta dicendo, sono cose brutte, soffriamo santamente (l'indifferenza al male e verso chi soffre non è una cosa bella) però la sofferenza non è l'angoscia o disperazione o senso di impotenza o è la fine. Non sono atteggiamenti da chi crede che Dio mantiene sempre il controllo e anche se il Signore permette certe scosse stai tranquillo. Cerca di scatenare la potenza di Dio, il resto lo fa Gesù - passo analogo in un'altro volume dove Gesù si lamenta con Luisa della situazione grave puntando il dito sulle autorità civili ed ecclesiastiche minacciando fulmini. Gesù chiede a Luisa di pregare e soffrire, al resto ci avrebbe pensato Lui. Lasciamo che sia il Signore che si preoccupi delle cose serie e gravi sulle quali non possiamo far nulla.

25 Agosto 1921 Quanta più conoscenza si ha del Divin Volere, tanto più valore acquistano gli atti

Stavo tutta fondendomi nel santo Voler Divino ed il mio Gesù mi ha detto: “Figlia del mio Volere, quante volte in più t’immergi nel mio Volere, tanto più si allarga il circolo della tua volontà nella mia..."

Stava fondendosi Luisa, non è la stessa cosa fondersi con Gesù una volta o di più - non lo è. Non è la stessa cosa fare 40 atti attuali (vieni dv nel mio...) o non farne nemmeno uno.

".. quante volte in più t’immergi nel mio Volere, tanto più si allarga il circolo della tua volontà nella mia.." questa realtà è una realtà dinamica che può crescere o decrescere.

".. E’ pur vero che gli atti fatti nel mio Volere riempiono tutto, come la luce del sole riempie la terra, ma col ripetere gli atti nel mio Volere si allarga la circonferenza dello stesso sole e l’anima acquista maggiore intensità di luce e di calore; e come ripete i suoi atti nel mio Volere, tante volte resta rannodata la sua volontà alla mia e questi nodi fanno scorrere tanti rivoli divini su tutta la terra, che impediscono il libero corso alla giustizia.” Gesù

Tornando al primo brano. Ascetica classica: tu hai il vizio della gola (esempio) come fai ad acquisire la virtù della temperanza? Attraverso una serie di atti contrari - che facciamo? Vuoi mangiare fuori pasto? no, vuoi fare il bis? no Vuoi aggiungere il parmigiano perchè la pasta è scondita? No, a furia di dire no no no no diventerai meno goloso nel tempo che ci vuole,ma se disgraziatamente cadessi di nuovo ritorneresti indietro al punto di inizio. Anche qua ci stanno delle leggi, è fare l'atto che innesca l'operatività della dv in noi e fuori di noi. E questo chiaramente un minimo di attenzione e di impegno perchè sono delle abitudini da acquisire, un giorno può andar bene e un'altro meno. Col ripetere gli atti nel dv l'anima acquista maggior santità. Noi dobbiamo trovare un sistema per agganciarci alla dv e come si fa? ".. e come ripete i suoi atti nel mio Volere, tante volte resta rannodata la sua volontà alla mia..." // "...e questi nodi fanno scorrere tanti rivoli divini su tutta la terra, che impediscono il libero corso alla giustizia.." Gesù - quindi non è solo un bene che arriva solo a me, e questo avviene tante volte più mi muovo nella dv e questi rannodamenti fanno scorrere rivoli divini sulla terra che accelerano tempi migliori e diversi da quelli che ci tocca vedere adesso.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 28 marzo 2020

Fiat felicitante e operante

Gesù mostra a Luisa il suo dolore per la situazione disastrosa dell'uomo. Le rivela la consolazione che riceve dal suo amore e dalle sue offerte, che ricalcano la sua vita terrena e la grande importanza del permettere al Fiat di operare immensi benefici moltiplicandosi nei suoi atti. Il Fiat felicita i beati del cielo. Libro di Cielo, Volume 14, 19 Maggio 1922, Martedì 22 Ottobre 2019

19 Maggio 1922 Il Divin Volere nel Cielo è felicitante, ma nella terra è operante e moltiplica la sua Vita, i suoi beni, nell’atto della creatura

Brano molto serio sul quale dovremmo meditare contiene degli insegnamenti sulla differenza sostanziale e strutturale nel vivere la DV in Cielo o su questo mondo.

C'è una situazione drammatica (siamo nel 1922) che Gesù constata con dolore, la cosa grave sono le offese e i mali che si moltiplicano, il dilagare del male produce dolore, bruttezza, sofferenza, morte, violenza, angoscia, disperazione, tristezza e tutto il male in senso ampio che noi facciamo disgraziatamente esperienza non ha nessun'altra causa che la libera volontà dell'uomo che devasta e distrugge e questo causa un dolore immenso a Gesù. Una sorta di rifiuto, Dio è bellezza, bontà, amore, ordine, armonia infinita ecc.. e i suoi occhi che vedono orrori di ogni genere lì dove Lui aveva operato perfettamente - nessuno può immaginare cosa pensi o provi il Signore - diciamo che non lo lascia indifferente. Gesù inorridisce nel vedere questo spettacolo.

Ah! figlia mia, è giunto a tanto l’uomo che non posso guardarlo se non con orrore e se lo guardo è solo attraverso te, perché trovando in te tutte le tenerezze della mia Umanità, le mie preghiere, sento un trasporto di guardarlo con compassione e, per amor tuo, risparmierò le loro vite. L’uomo ha bisogno di purghe forti, altrimenti non si ricrede e perciò travolgerò tutto per rinnovare tutto, farò cose impreviste, castighi nuovi, di cui l’uomo non potrà trovare la cagione e questo per confonderlo, ma tu non temere, per amor tuo risparmierò qualche cosa. Sento in te, come sentivo nella mia Umanità, la corrente delle comunicazioni con tutte le creature e perciò mi è duro non darti e non contentarti in nulla.” Gesù

Gesù dice che guarda la razza umana attraverso Luisa, perchè ci trova quello che manca ("..perché trovando in te tutte le tenerezze della mia Umanità, le mie preghiere, sento un trasporto di guardarlo con compassione..").

Amor mio e vita mia, vedi quanto soffrono i tuoi e miei cari fratelli, non vuoi usar pietà? Quanto volentieri soffrirei tutto per far che loro fossero risparmiati! Vedi, questo è un dovere che m’impone lo stato di vittima, la tua imitazione; non soffristi tutto per noi? E come vuoi che non soffra per risparmiare loro e che imiti Te, mentre Tu tanto soffristi?” Luisa

Gesù gradisce questa cosa detta da Luisa e fa comprendere quanto sia importante (principio generale - spirituale, ascetico e conseguenza di una visione soprannaturale della Comunione dei Santi) -- dinnanzi al dilagare del male abbiamo l'unica risposta data da Dio fatta da Gesù - Cosa è venuto a fare Gesù sulla terra? A pagare Lui. Noi sappiamo che i mali non sono cessati ma certamente sono piovuti una serie di infiniti benefici e il fatto che siano stati percepiti in misura limitata da chi doveva accoglierli - se Gesù non avesse fatto quello che ha fatto, in ogni caso anche il più il Santo non avrebbe potuto salvarsi. La Salvezza di Gesù è veramente effettiva e quando viene comunicata è realmente produttiva. Per questo i sacerdoti devono predicare e battezzare le persone perchè non è la stessa cosa accogliere il dono della Fede e farsi battezzare o no.

Fermo restando la portata unica e primaria di quello che Gesù ha fatto / è che chiaro anche che Gesù ha stabilito uno stile o modus operandi che è normativo per tutti: vuoi interagire e fare del bene con lo stile di Gesù? Segui le sue orme, i più "bravi o più generosi" si offrono come vittime come Luisa. Ci penso io, pago io per loro - non faccio soffrire il prossimo, mi prendo io i mali del prossimo. Questa è la cosa più importante e gradita che si possa fare agli occhi del Signore - i momenti più difficili e i momenti di prova personali ma internazionali, questa rimane sempre la vita maestra. A questo si aggiunge (per le anime che vivono nella DV - teniamo sempre il percorso che Luisa ha compiuto per Volontà Gesù - non possiamo prendere la vita di Luisa ad litteram però ma la sostanza di ciò che esso descrive ed esprime sì). Luisa è stata prima sposa, poi vittima e figlia della DV - il don è convintissimo che dice la Vita nella Divina Volontà vada oltre al Matrimonio Mistico e allo stato di Vittima. L'imitazione di Cristo. Cristo patì per noi lasciandoci un'esempio perchè ne seguissimo le orme (san Pietro).

Dentro questo orizzonte (sequela di Cristo) si innesta l'opera nella dv che va oltre e Gesù fa degli esempi peculiari.

Operare nel DV significa vivere in un'orizzonte d'amore e di immolazione e fare nostri gli interessi ed intenzioni di Gesù (e di Dio - Cristo operava per la massima gloria del Padre, per la riparazione dei peccati e per la conversione dei peccatori). Non c'erano altre finalità. Questa è la vita nella DV; uno può ribattere che non è sposo (mistico? ndr) e non è vittima. Nella preghiera sempre pià profonda e personale si impara a vivere un'amore affettivo verso Gesù che non è sentimentalismo sterile (non posso dire Gesù ti amo ecc.. e poi faccio il diavolo a quattro) ma è esperienza autentica e profonda di amore. Gesù non vorrebbe conoscere altro canale: solo quell'amore.

E poi anime disposte a soffrire - anche gli Apostoli avevano dei problemi sui discorsi della Croce di Gesù; non facciamo domande e meno ne parliamo meglio è. Però nessuno pensi che la DV sia una scorciatoia o un modo per oltrepassare e non attraversare il cammino della croce che è inevitabile.

Un'atto di amore fatto a Gesù nella DV ha delle conseguenze sull'intera umanità. Un digiuno fatto nella DV (e chiamando la dv nel farlo) è evidente ha un peso specifico superiore a un qualsiasi altro digiuno perchè ci ha messo quest'intenzione. Soffre un pò chi fa il digiuno con o senza la dv, ma il merito di fare un digiuno nella dv è estremamente maggiore rispetto a chi non la chiama.

".E se nel Cielo i beati godono di tutta la beatitudine che contiene il mio Volere, vivono in Esso come nel proprio centro, ma non lo moltiplicano, essendo fissati in loro i loro meriti, tu sei più felice di loro, potendo moltiplicare la mia Vita, il mio Volere, i miei beni; in loro il mio Volere è felicitante, in te è operante e chiedo i tuoi atti per moltiplicarmi. Quando tu operi sto con ansia a guardare se operi nel mio Volere per ricevere il contento di vedermi moltiplicato nel tuo atto, quanto dovresti essere attenta e non farti sfuggire nulla!”" Gesù

I beati godono della dv e anche anche degli atti compiuti in essa dai viatori ma non li possono moltiplicare perchè le anime in Cielo non possono più meritare. Oggi giorno ci sono dei discorsi erronei sulla bontà di Dio che dice che tutti andrebbero in Paradiso, ogni atto che qui noi facciamo è qualificato come buono o cattivo, è gloria più o in meno, è grazia più o grazia in meno - non è la stessa cosa fare un'atto di virtù o in meno. Non dobbiamo farci prendere dall'ansia che una persona sia angustiata se non riesce ad arrivare al top ma è un dato di fatto. Se Luisa opera nella DV, questa vita produce una felicità in questo mondo ma moltiplica il dv dovunque e lo spande dovunque. Nei beati il Dv è felicitante (dice Gesù) ma negli atti di Lusia il DV è operante e chiede atti per moltiplicare il dv.

Amare e riparare Gesù è un bene per l'umanità, soffrire ed unire le nostre preghiere e sofferenze è bene più grande ancora ma il massimo che possiamo fare è moltiplicare la potenza nella dv attraverso gli atti dovunque. Non è detto che gli effetti prodotti siano visibili o entusiasmanti, Gesù al termine della sua vita terrena non ha lasciato granchè di apparente successo ed era Gesù. Non è stato un grande successo però molte delle cose che succedono operando nel DV non le vedremo in questa vita ma se Dio lo vuole nell'altra.

Sposo - vittima - operare nel dv; un conto però è vivere questo in maniera piena e straordinaria e un conto viverla in maniera analogica ed ordinaria però la road map, il cammino da fare è strutturato in queste coordinate.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 27 marzo 2020

Fare ciò che fa Dio

Gesù spiega a Luisa come la santità nel Divin Volere consista nel non fare nulla di proprio ma fare ciò che fa Dio. La continua immersione in Lui e l'imparare a riconoscerne l'amore e la presenza in tutte le cose sono aspetti essenziali di questa vita. L'umanità e la divinità di Gesù, la sua misericordia e la sua giustizia. Libro di Cielo, Volume 14, 12 Maggio 1922, Lunedì 21 Ottobre 2019

12 Maggio 1922 La Santità nel Divin Volere: non fare nulla di proprio, ma solo ciò che fa Dio

Sono temi fondamentali la cui digestione è fondamentale per imparare una delle caratteristiche della DV: stare 24h con Gesù e saperlo riconoscere

Se sapessi come mi pesa l’usar giustizia e quanto amo la creatura! Tutta la Creazione è per Me come il corpo all’anima, come la corteccia al frutto, Io sono in continuo atto immediato con l’uomo, ma le cose create mi nascondono, come il corpo nasconde l’anima, ma se non fosse per l’anima il corpo non avrebbe vita, così se mi ritirassi dalle cose create tutte resterebbero senza vita, sicché in tutte le cose create Io visito l’uomo, lo tocco e gli dò la vita. Sto nascosto nel fuoco e lo visito col calore; se Io non ci fossi, il fuoco non avrebbe calore, sarebbe fuoco dipinto e senza vita e mentre Io visito l’uomo nel fuoco, lui non mi riconosce né mi dà un saluto. Sto nell’acqua e lo visito col dissetarlo, se Io non ci fossi, l’acqua non disseterebbe, sarebbe acqua morta; e mentre Io lo visito, lui mi passa avanti senza farmi un inchino. Sto nascosto nel cibo e visito l’uomo col dargli la sostanza, la forza, il gusto; se Io non ci fossi, l’uomo, prendendo il cibo, resterebbe digiuno, eppure, ingrato, mentre si ciba di Me mi volta le spalle. Sto nascosto nel sole e lo visito con la mia luce, quasi ad ogni istante, ma, ingrato, mi ricambia con continue offese. In tutte le cose lo visito: nell’aria che respira, nel fiore che olezza, nel venticello che rinfresca, nel tuono che colpisce, in tutto; le mie visite sono innumerevoli, vedi quanto lo amo? E tu stando nella mia volontà, sei insieme con Me a visitare l’uomo e a dargli la vita, perciò non ti spaventare se qualche volta concorri alla giustizia.” Gesù

Guardati intorno, tutto ciò che vediamo o prendiamo è Divina Volontà - non è panteismo, capiamo bene, la creatura è distinta da Dio ma Sua Creatura e soprattutto come veicolo. La proprietà del fuoco e la sua sostanza intrinseca gliela ha data l'Altissimo, se tu ti scaldi al fuoco devi riconoscere la visita di Dio in quella creatura e devi pensare che se non ci fosse la visita di Dio in quella creatura, questa creatura non farebbe ciò per cui è stata creata e ciò per tutte le cose. Ecco perchè imparando a vivere in questo mondo si vive bene, divinamente e felici anche in mezzo alle prove, tumulti e tribolazioni inevitabili nella vita presente sia personali sia il prossimo (la nostra famiglia, ambiente di lavoro, città, nazione, ecc...) - dovunque noi ci muoviamo possiamo - insieme a tante belle realtà che il Signore ci dona - vivere delle prove e momenti duri.

Prove e tribolazioni sono soggette alla divina volontà e permesse e in alcune circostanze volute perchè se sa che da una sofferenza verrà fuori un bene non esita.

E Gesù: “Perché ti spaventi? Nel mio Volere non puoi esimerti dal fare ciò che faccio Io, la cosa è connaturale ed è proprio questa la santità nel mio Volere: non fare nulla di proprio, ma fare ciò che fa Dio. E poi, la mia giustizia è santità e amore, è equilibrare i diritti divini; se non avessi la giustizia mancherebbe tutta la pienezza della perfezione alla mia Divinità, così, se tu vuoi vivere nel mio Volere e non vuoi prendere parte agli atti di giustizia, la santità fatta nel mio Volere non avrebbe il suo pieno compimento, sono due acque fuse insieme, l’una è costretta a fare ciò che fa l’altra; invece se sono separate, ognuna fa la sua via. Così la Volontà mia e la tua sono le due acque fuse insieme e ciò che fa l’una deve fare l’altra, perciò sempre nella mia Volontà ti voglio.”

Gesù spiega che la giustizia divina è una perfezione, se Dio fosse giusto mancherebbe qualcosa. La giustizia non è qualcosa di brutto o aggiunto a Dio, la giustizia è una virtù cardinale, noi pensiamo subito ai possibili castighi, flagelli e punizioni divine (qua e nell'altro mondo) che sono cose che rettamente comprese rientrano nella giustizia ma non è solo questo. La Giustizia è dare a ciascuno il suo, quello che si merita, premiare i buoni e punire i malvagi. Non c'è solo l'aspetto negativo - punizione dopo e correzioni in questa vita al fine di ottenere la nostra conversione - tutto quello che accade nella nostra vita terrena è sempre finalizzato alla nostra conversione e salvezza della nostra anima (questo è un dato certo), qui non ci sono pene retributive, ci saranno nell'altro mondo. Cioè le sofferenze che una persona si merita e che i demoni possono porre in essere (entro i limiti in cui l'ingratitudine, la malizia e il numero e la specie dei peccati del dannato che ha fatto e non di più). La Giustizia non dà l'ergastolo a chi merita 3 anni di carcere.

"..Ora, l’anima che vive nel mio Volere prende parte a tutti i miei attributi ed insieme con Me corre ad ogni atto mio, quindi deve correre con Me anche agli atti di giustizia, ecco perciò, quando voglio castigare, ti nascondo la mia Umanità, la quale è più accessibile all’umana natura e tu, ai riverberi della mia Umanità senti l’amore e la compassione che ho verso le anime e mi strappi i flagelli con cui voglio colpirle. Quando poi le creature ne fanno tante che mi costringono a colpirle, nascondendoti la mia Umanità ti elevo nella luce della mia Divinità, per cui assorbendoti e beandoti in Essa, tu non senti i riverbi della mia Umanità ed Io, restando libero, colpisco le creature, sicché, o ti manifesto la mia Umanità facendoti concorrere insieme con Me agli atti di misericordia verso le creature, o ti assorbo nella luce della mia Divinità facendoti concorrere agli atti di giustizia, è sempre con Me che tu stai, anzi, quando ti assorbo nella luce della mia Divinità, è la grazia più grande che ti faccio e tu, poiché non vedi la mia Umanità, ti lamenti perché ti privo di Me e così non apprezzi la grazia che ricevi.” Gesù

In Dio è anche presente l'umanità di Gesù. Luisa si lamenta delle privazioni sensibili di Gesù, cioè quella legata alla sua umanità che è quella che veicola la sua Misericordia. La sua Umanità è veicolo della Misericordia e la sua Divinà è veicolo di Giustizia.

"..quando voglio castigare, ti nascondo la mia Umanità, la quale è più accessibile all’umana natura e tu, ai riverberi della mia Umanità senti l’amore e la compassione che ho verso le anime e mi strappi i flagelli con cui voglio colpirle. Quando poi le creature ne fanno tante che mi costringono a colpirle, nascondendoti la mia Umanità ti elevo nella luce della mia Divinità, per cui assorbendoti e beandoti in Essa, tu non senti i riverbi della mia Umanità ed Io, restando libero, colpisco le creature..." Gesù

"..o ti manifesto la mia Umanità facendoti concorrere insieme con Me agli atti di misericordia.." quando Gesù si manifesta a Luisa

Sappiamo che la Santissima Umanità di Gesù è l'espressione somma della Divina Misericordia, Gesù ha preso la sua carne umana per morire in croce e mostrare a noi il Volto Invisibile di Dio (per noi viatori); adesso Gesù si vela dietro l'Eucarestia e i suoi ministri. Occorre avere una chiara comprensione.

"..molti, nel sentire che vengo spesso da te si meravigliano, non essendo stato mio solito farlo con altre anime..." Gesù

Le manifestazioni sensibili di Gesù erano tante. E qua però Gesù

"..La santità nel mio Volere è inseparabile da Me e per elevarla al livello divino mi è necessario tenerla, o immedesimata con la mia Umanità, o nella luce della mia Divinità;.." Gesù

Il don pensa che possiamo applicare analogicamente questo discorso allo sforzo ordinario di vivere nella DV, e questo sarà palese perchè ci saranno dei momenti (fenomeno noto anche nella letteratura spirituale) in Gesù si farà presente, non nel senso che lo vedi con gli occhi ma le anime di preghiera sanno benissimo quando Gesù si fa sentire attraverso le esperienze che si vivono nella preghiera e poi ci sono dei momenti in cui Gesù sembra si sia ritirato. E uno pensa subito ai peccati e non sembra alla persona di aver peccato, ma è Nostro Signore che ti toglie percezione della sua presenza (anche se è sempre con te) - ti ascolta, ti guida, ti accompagna ecc... anche quando non lo senti.

"..e poi, perché vuoi perdere il tempo col pensare che mi hai offeso?.." Gesù

Un conto è Luisa, ma per noi è sempre bene (ad avviso del don) di stare attenti perchè certamente se combiniamo qualche guaio volontario (non imperfezione ma un peccato veniale che macchia, è una cosa brutta....san Paolo dice che non ci può essere nessuna alleanza tra il diavolo e Dio - nella DV non ci deve essere il peccato volontario in senso stretto - la Chiesa insegna che la non volontarietà di un'atto toglie la mortalità anche ad un'atto che sarebbe oggettivamente grave. E' lieve quando non ha la volontarietà della persona, in quel caso il danno causato sarebbe maggiore.

Un peccato volontario - tipo la bugia di scusa - io non posso mentire sapendo di mentire. Questo sarebbe un'atto perfettamente volontario, essere presi in contropiede in un discorso e in quella situazione non sapendo cosa dire sbofonchia qualcosa, gli scappa una mezza verità o cose del genere. La menzogna premeditata non la possiamo dire - possiamo dire il vero senza dire tutto. Il peccato macchia l'anima.

"..Per chi vive nel mio Volere il veleno della colpa non è entrato e poi, il tuo Gesù ti fulminerebbe se ti vedesse anche con piccole macchie di peccati, ti metterei fuori dal cerchio della mia Volontà e tu perderesti subito l’attitudine d’operare nel mio Volere.." Gesù

E' chiaro che qua Gesù parla di un'anima - altissimamente privilegiata che non si può permettere cose del genere (a chi molto è stato dato, molto sarà richiesto)- noi comuni mortali possiamo sperare che sia più misericordia.

Col diavolo e con il peccato (se si vuole fare vita nella DV) non ci devono essere compromessi di nessun genere, non ci fanno concessioni di nessun tipo e non ci si parla. Siccome il mondo del peccato è il mondo del diavolo e noi da esso dobbiamo starci alla larga - dobbiamo vivere nel mondo di Dio. E Gesù spiega questo rapporto molto intimo ed è possibile (forse) che anche altri lo vivano:

"..La santità nel mio Volere è inseparabile da Me e per elevarla al livello divino mi è necessario tenerla, o immedesimata con la mia Umanità, o nella luce della mia Divinità; altrimenti, come potrebbe l’anima tenere l’attitudine del suo operato nel mio Volere, se il mio operato ed il suo non fosse uno solo?.." Gesù

Facciamo tutto insieme (atto di fusione), ciò che fa Gesù lo facciamo noi ed è un mistero grande. Nulla fare di proprio ma fare ciò che fa Dio (segreto della Santità). Cerchiamo di crearci sante abitudini di ringraziamento.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 26 marzo 2020

Non conobbe altro, non amò altro, non chiese altro

La Madonna sarebbe stata tutto quello che è stata e avrebbe avuto pienamente il titolo di Regina e tutte le sue prerogative anche se non fosse diventata madre biologica del Verbo, per il solo fatto di essere perfettamente vissuta ininterrottamente nel Divino Volere. Non conobbe altro che la Divina Volontà, non amò altro che gli interessi di Dio, non chiese altro che la Sua gloria. La vera devozione a Lei consiste nel vivere la sua stessa vita (Volume 27, 12 Ottobre 1929 e Volume 28, 15 Agosto 1930). Meditazioni del sabato, giorno che la Chiesa dedica alla Madonna, tratta dai brani dedicati alla Divina Maria del Libro di Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta, Sabato 19 Ottobre 2019

12 Ottobre 1929 Col vivere nel Divin Volere, il voler umano sale e il Divino scende. Come si acquistano le prerogative Divine

15 Agosto 1930 Come la vita della Sovrana Regina fu formata nel Sole Divino

"..Onde continuavo a seguire gli atti della Divina Volontà e, giunta al punto quando chiamò dal nulla la Sovrana Regina, mi son fermata a comprenderla tutta bella, maestosa, i suoi diritti di Regina si stendevano ovunque, Cielo e terra piegavano le ginocchia per riconoscerla Imperatrice di tutti e di tutto ed io, dal fondo del mio cuore, veneravo ed amavo la Sovrana Signora e da piccina che sono, volevo fare un salto sulle sue ginocchia materne per dirle: "Mamma Santa, tutta bella tu sei e tale sei, perché vivesti di Volontà Divina. Deh! tu che la possiedi, pregala che scenda sulla terra e venga a regnare in mezzo ai figli tuoi." Ma mentre facevo ciò, il mio adorato Gesù ha soggiunto: "Figlia mia, anche se la mia Madre non fosse stata Madre mia, solo perché fece perfettamente la Divina Volontà, non conobbe altra vita e visse nella pienezza di Essa, in virtù del vivere sempre del mio Fiat, avrebbe posseduto tutte le prerogative divine, sarebbe stata Regina lo stesso, la più bella di tutte le creature, perché dove il mio Fiat Divino regna vuol dare tutto, non risparmia nulla, anzi l'ama tanto, che facendo uso dei suoi stratagemmi amorosi, si nasconde, s'impiccolisce nella creatura, amando farsi accoppare da lei. Difatti la Sovrana del Cielo non fece un accoppamento del mio Voler Divino tanto che giunse a farmi concepire ed a nascondermi nel suo seno? Oh se tutti conoscessero che sa fare e che può fare il mio Voler Divino! Farebbero tutti i sacrifici per vivere solo di mia Volontà." Gesù

Anche la Madonna è stata chiamata dal nulla, 2500 anni non c'era, era solo nella Mente di Dio. E' stata creata dal nulla anche Lei e dal nulla è uscito fuori un gigante. Per quanto possibile la Madonna va conosciuta e compresa perchè da esse nasce una venerazione di essa. Nel Vangelo Gesù dice: beati coloro che fanno la Volontà del Padre, coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica; alcuni pensano siano brani anti mariani. E se non fosse stata la Madre di Gesù, sarebbe stata gloriosa (la Madonna) lo stesso? Sì. La grandezza di Maria non è derivata dai suoi privilegi ma dalla sua fede, anche se fosse vissuta nella DV senza diventare Madre di Gesù sarebbe stata la più bella di tutte le creature e questo solo perchè fece perfettamente la DV e non conobbe altra vita e visse nella pienezza di essa. Fare perfettamente la DV (primo step per diventare santi: fare e in modo perfettissimo la dv - cosa tra l'altro conosciuta nella Vita della Chiesa; fare la dv non è bypassata dalla vita in esso ma è compresa - poi non ha conosciuto altra vita (Gesù parla di Regno della DV e di Vita nella Vita della quale dobbiamo vivere). Che vita faccio, vita divina o vita umana? la Madonna visse nella pienezza, fino a che punto mi abbandono a Dio? Fino a che punto posso dire fammi fare solo quello che tu Vuoi (a Dio) e nel massimo grado possibile? Questo è Lei. E La Madonna è diventata Madre di Dio prima del tempo, quando Dio vede questo Dio ti dà tutto.

"..Era questo lo scopo della Creazione, tenere le creature create da noi, i nostri amati figli, nella nostra stessa abitazione, alimentarle coi nostri stessi cibi, vestirle con abiti regali e far loro godere i nostri stessi beni. Quali Padri e Madri terrene pensano di mettere fuori della loro abitazione il parto delle loro viscere, i cari loro figli e di non dare la loro eredità ai propri figli? Credo nessuno, anzi, quanti sacrifici non fanno per rendere ricchi e felici i propri figli? Se a ciò giungono un Padre terreno ed una Madre terrena, molto più il Padre Celeste; voleva ed amava che i figli suoi restassero nella sua abitazione, per tenerli intorno a sé, per felicitarsi con essi e tenerli come corona delle sue mani creatrici. Ma l'uomo, ingrato, abbandonò la nostra abitazione, rifiutò i nostri beni e si contentò di andare ramingo vivendo nelle tenebre della sua volontà umana." Gesù

C'è un sacco di gente che insulta il Signore per i propri problemi e non si rende conto che la causa di essi è il loro comportamento sbagliato? Gesù avrebbe voluto darci una vita stupenda, Dio non è diverso dai genitori umani. Se non abbiamo nulla dobbiamo prendercela solo con noi stessi. Dio offre a tutti il perdono, le grazie necessarie per la salvezza - c'è un livello universale dell'amore di Dio - e poi c'è un surplus (certo ci sono anche le anime elette). Come mai X ha avuto di più? La Grazia è sempre una grazia, però quella persona si è disposta in un certo modo, l'ha custodita e non l'ha persa. Dio non lascia che il suo patrimonio sia dilapidato.

"..perché dove il mio Fiat Divino regna vuol dare tutto, non risparmia nulla, anzi l'ama tanto, che facendo uso dei suoi stratagemmi amorosi, si nasconde, s'impiccolisce nella creatura, amando farsi preda da lei. Difatti la Sovrana del Cielo non fece un accoppamento del mio Voler Divino tanto che giunse a farmi concepire ed a nascondermi nel suo seno? Oh se tutti conoscessero che sa fare e che può fare il mio Voler Divino! Farebbero tutti i sacrifici per vivere solo di mia Volontà." Gesù

"..Oh se tutti conoscessero che sa fare e che può fare il mio Voler Divino! Farebbero tutti i sacrifici per vivere solo di mia Volontà.." Gesù

Perche quello che ti tornerà indietro in questo mondo - oltre la croce, pacchetto completo - gioie, grazie, felicità sono veramente tanti. Bisogna cambiare marcia, opzioni forti, fondamentali e definitive.

Nel 28° Gesù nota alcune cose:

"Figlia mia, la gloria, la grandezza, la potenza della mia Mamma Celeste nella Patria nostra è insuperabile e sai perché? La sua vita in terra fu fatta nel nostro Sole Divino, non uscì mai da dentro l'abitazione del suo Creatore,.." Gesù

La Madonna è l'unica creatura che non si è mossa dalla DV, Luisa si spera e alcuni di noi hanno vissuto e conosciuto questo mondo e ci hanno vissuto (magari noi in maniera meno perfetta però ci proviamo) però chi ci è stata dentro dall'inizio fino alla fine è stata Lei. Gioco tra le grazie di Dio e questo spreco, certo che il peccato originale è stato sanato ma Dio non voleva che Adamo uscisse. La prima grande manifestazione della reale libertà delle creature che Dio rispetta.

".. non conobbe altro che la nostra sola Volontà, non amò altro che i nostri interessi, non chiese altro che la nostra gloria..." Gesù

A che cosa applichiamo la nostra conoscenza? La Volontà di Dio dobbiamo conoscerla, discernerla e comprenderla. Noi nella giornata a cosa stiamo a pensare? A divertirci? Alle preoccupazioni delle vita, ecc..? O sto cercando per quanto posso nella Volontà di Dio? Non è fare una consacrazione (è importante) ma la sostanza della vita Mariana consiste nel vivere come viveva la Madonna. Chi ami tu? I tuoi interessi o quelli di Dio? La tua vita è a disposizione di Dio? Ho interessi personali o mi importa di cosa pensa Dio? Preghi solo per te o chiedi la gloria di Dio? La Preghiera della Madonna è solo FIAT VOLUNTAS TUA. Conoscere, amare e chiedere. E tutto questo le conferisce una bellezza intrinseca per aver vissuto in questo modo.

La Madonna viveva solo di Dio, secondo per secondo. Non era persa tra le nuvole, si occupava di molte terrene ma questo suo fare era sempre espressione della divina volontà - si è sposata con San Giuseppe perchè glielo ha detto il sacerdote, è diventata la Mamma di Gesù perchè glielo ha chiesto l'Arcangelo e i suoi atti erano meritori perchè faceva ciò che Dio voleva. Non conta quello che fai, conta se quello che fai Dio lo voglia che tu lo faccia nell'istante presente - un'attività ludica può essere volontà di Dio, ti mette Lui quella piccola gratificazione umana perchè sa che la vivi con distacco.

"..Ma l'uomo, ingrato, abbandonò la nostra abitazione, rifiutò i nostri beni e si contentò di andare ramingo vivendo nelle tenebre della sua volontà umana." Gesù

Si accontentò di andare ramingo, come le persone senza fissa dimora - e vivendo nelle tenebre della volontà umana. La volontà divina è Sole. Le anime devote alla Madonna, va tutto bene, Maria Santissima cerca di portare i suoi figli nel suo mondo - distacco dal mondo, conversione e preghiera e la Volontà Divina è la cosa che gli sta più a cuore. Perchè la Madonna ha attestato cosa voglia dire vivere di divina volontà e sa quale gioia e luce porterà in essa in questo mondo e quale Gloria ci sarà dall'altra parte per chi avrà vissuto in essa.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 25 marzo 2020

Palpiti di luce e di amore

Gesù mostra a Luisa alcuni effetti della vita nel Divin Volere e le fa notare come, in base al proprio interno, si può comprendere se si vive nella luce della Divina Volontà o nelle tenebre della volontà umana. Le pene di amore nel rapporto tra l'anima e Gesù. Libro di Cielo, Volume 14, 29 Aprile - 8 Maggio 1922, Venerdì 18 Ottobre 2019

29 Aprile 1922 Chi vive nel Divin Volere, vive d’un palpito eterno

Brano che ci riporta in continuità ad alcuni effetti misteriosamente descritti ma reali della vita nel divin volere. Luisa vede l'anima sua e tutto il suo interno

"..Trovandomi nel solito mio stato, vedevo l’anima mia e tutto il mio interno: pensieri, affetti, palpiti, tendenze, cambiati in tanti fili di luce e questi si allungavano e si allargavano tanto, che uscendo dal mio interno armonizzavano col sole, salivano più su, toccavano il cielo, si diffondevano su tutta la terra e, mentre guardavo ciò, ho visto il mio dolce Gesù che aveva in mano tutti quei fili di luce e con una maestria incantevole li dirigeva, li allungava, li moltiplicava e li allargava quanto voleva.Al tocco di quella luce tutte le cose create si abbassavano, facevano armonia insieme e facevano festa..." Luisa

Tutti gli atti fatti nella DV raggiungono tutte le realtà dove è presente. Immagini misteriose (almeno che per chi tiene la meditazione dice il don), nessuno ha un riscontro di ciò e non sente nulla. Mentre alcune cose interiori si percepiscono per chi vive nella dv (ma non ai livelli di Luisa).

Figlia mia, hai visto con che amore mi diverto e dirigo gli atti fatti nel mio Volere? E’ tanta la mia gelosia che non li affido a nessuno, neppure all’anima propria, né un pensiero, né una fibra Io sperdo in cui non vi racchiuda tutta la potenza della mia Volontà, ogni atto di questi contiene una Vita Divina, perciò, al tocco di questi, tutte le cose create sentono la Vita del loro Creatore, sentono di nuovo la forza di quel Fiat onnipotente da cui ebbero l’esistenza e ne fanno festa, sicché questi atti sono per loro nuova gloria e nuova festa. Ora, riguardo a questa bella armonia, questi fili di luce che escono dal tuo interno, se il tuo cuore non scorresse nel mio Volere ma nella tua o in altra volontà, nel tuo cuore mancherebbero tanti palpiti di Vita Divina, subentrerebbero tanti palpiti umani per quanti ne mancano alla Divina e così delle fibre, degli affetti e siccome l’umano non è capace di poter formare luce, ma tenebre, quindi si formerebbero tanti fili di tenebre ed il mio Volere ne resterebbe contristato, non potendo svolgere in te tutta la potenza della mia Volontà.” Gesù

Noi ce ne rallegriamo ma credo che rientri (dice il don) in quelle cose che non possono essere riscontrati - è evidente che si tratta di una visione immaginaria (san Giovanni della Croce e Santa Teresa d'Avila l'hanno chiamata così); cioè il Signore ti comunica una verità attraverso l'uso di alcune immagini.

(...Visioni immaginarie: La visione immaginaria è una rappresentazione sensibile interamente circoscritta alla immaginazione e che si presenta in modo soprannaturale allo spirito con una vivacità e chiarezza superiore alle stesse realtà fisiche esteriori. Si può produrre in tre maniere: mediante la rappresentazione delle immagini ricevute dai sensi; mediante la combinazione soprannaturale di queste specie acquisite e conservate nell’immaginazione; mediante nuove immagini infuse. Si tratta di una visione più elevata di quella corporale; più estesa, in quanto può rappresentare cose non solo presenti, ma passate o future; si verifica durante il sonno o anche quando si è svegli. Le sue forme più frequenti sono: rappresentativa (l’apparizione di un santo) e simbolica...... QUI IL SITO.)

E Gesù continua:

"..se il tuo cuore non scorresse nel mio Volere ma nella tua o in altra volontà, nel tuo cuore mancherebbero tanti palpiti di Vita Divina, subentrerebbero tanti palpiti umani per quanti ne mancano alla Divina e così delle fibre, degli affetti e siccome l’umano non è capace di poter formare luce, ma tenebre, quindi si formerebbero tanti fili di tenebre ed il mio Volere ne resterebbe contristato, non potendo svolgere in te tutta la potenza della mia Volontà.” Gesù

L'umano purtroppo non è capace di formare luce ma tenebre. Dobbiamo meditare, non possiamo vedere i fili di luce ma possiamo avere riscontro dei nostri pensieri, affetti (sappiamo dov'è il nostro cuore), per chi batte il tuo cuore? Le tendenze, le cose verso le quali ci sentiamo inclinati, le aspirazioni, desideri, i sogni...a chi o cosa penso durante la giornata? Chi amo tanto? Per chi batte il mio cuore? E che cosa ti aspetti dalla tua vita? Quali sono i tuoi desideri profondi? Quali sono le tue aspirazioni? -- a seconda del contenuto non sarà difficile se nella nostra anima ci sarà la luce della DV che determina certi affetti, palpiti e desideri prevalenti -- i mondani dicono che il cuore batte per la squadra di calcio, un partito politico, ecc.. - Non è sbagliato partecipare a queste manifestazioni ma il conto è dove il cuore batto. Là dove è il tuo tesoro sarà anche il tuo cuore - Noi il cuore lo abbiamo nei soldi se li usiamo per procacciarsi tutti i piaceri della vita (o accumulo dell'avarizia, non si vuole dipendere da nessuno). I soldi sono dei beni ma ne facciamo uso santo? E non dobbiamo mai dare per scontato il nostro distacco da essi.

Noi possiamo, dobbiamo verificare tutto. Luisa verifica e Gesù la conferma.

Per ora non c’è nulla, te l’ho detto per farti stare attenta e farti conoscere che significa vivere nel mio Volere: vivere di un palpito eterno e divino, vivere col mio alito onnipotente.” Gesù

Dobbiamo stare attenti, dai frutti si riconosce l'albero. Non dobbiamo nasconderci o dirci menzogne; da ciò che viene dalla nostra vita fanno conoscee l'albero.

8 Maggio 1922 Le pene di chi più ama Gesù sono in continue correnti col suo cuore

Una cosa che deve essere percepita, proprio perchè il cuore si accentra in Gesù, la vita nella DV è fondamentalmente una vita d'amore e qui entra il discorso fondamentale; le grandi coordinate: le grandi scelte di fondo. Se tu ami o non ami Gesù si vede subito. Quando uno ama e vuole amare Gesù e lo ha scelto, l'amore per Gesù non è sentimento (anche se anche questa dimensione entra in modo forte). Succede - che proviamo sentimenti d'amore per Gesù e la Madonna - ma è diversa, l'intensità è forte.

Negli amori umani, ti innamori di una persona che può essere una semi sconosciuta, la genesi dell'innamoramento è per il momento sconosciuta (al cuor non si comanda) / Perchè mi sono innamorato proprio per quella persona? Per Gesù non funziona così, ci si innamora, ci si conosce e si impara ad amarsi con volontà (tipo il matrimonio). Con Gesù accade il contrario: prima viene l'amore di volontà che è a sua volta successivo alla conoscenza. Gesù per noi non è purtroppo in questa terra presente che può attirare i nostri sensi. Prima c'è la conoscenza, da essa deriva un certo fascino che porta a seguire Gesù, a sceglierlo come Signore e poi ad Amarlo, è il punto culminante. Quando una persona sente questo amore vuol dire che sta già ad un punto avanzato del cammino. Gesù non solo è sommamente amabile, è impossibile non amarli se uno li conosce ma non avendo una conoscenza immediata - la vita di una coppia si struttura, non soltanto l'esercizio attivo della sessualità ordinata, è bellissima quella affettività reciproca, quell'intimità che dà una grande fiducia, non si hanno segreti, uno non si schifa di mangiare dallo stesso piatto...dinamica evidentissima. Con le dovute proporzioni qualcosa di analogo si deve instaurare con Gesù/Madonna ( e vedendo i rapporti tra Luisa e Gesù - certo non tutti avranno le stesse manifestazioni e non tutti ci vivranno come ci viveva lei ma tutti vivranno qualcosa di analogo). Nel rapporto tra Gesù e un'anima si instaura questo bipolarismo, normale è che la creatura si innamora del Creatore ma accade l'incontrario.

(Luisa)Continuando il mio solito stato, il benedetto Gesù si è fatto vedere appena, come lampo che sfugge; ora fa vedere l’ombra della sua luce, ora la sua mano. Io sento una pena indescrivibile e Lui, carezzandomi il volto con la sua mano, mi ha detto: “Povera figlia, quanto soffri.” E subito si è ritirato. Ora, io pensavo tra me: “Gesù tante volte mi ha detto che mi ama tanto e soffre molto quando mi vede soffrire per causa della sua privazione, chissà quanto soffre ora nel vedermi impietrita dal dolore della sua privazione! Onde per non farlo tanto soffrire, voglio farmi forza , cercando di essere più contenta, meno oppressa, più attenta nel mantenere il mio volo, la mia attitudine nella sua Volontà, affinché gli porti il mio bacio non amareggiato, ma pacifico e contento, che non lo contristi ma lo consoli.”

Luisa è disperata perchè Gesù non viene, chi pensa su questo pianeta a sentire il suo amore? Se Gesù si allontana - pensa Luisa - questa è la sua Volontà solo che mi fa soffrire, solo se esprimo che sto morendo di dolore sicuramente Gesù soffrire ma deve fare lo stesso (su questa Terra non possiamo stare 24h con Gesù sensibile) ma qualcosa deve inventarsi e Gesù non è che gli dice no, lascia perdere.

Mentre pensavo ciò, è uscito da dentro il mio interno tutto dolente e col suo cuore tutto ferito e nel suo centro ho visto una ferita, da cui usciva una fiammella e mi ha detto: “Figlia mia, certo che quanto più ti vedo soffrire quando ti privo di Me, tanto più Io ne sento la pena, perché essendo la tua pena cagionata dalla mia privazione, non è altro che effetto del mio amore che hai per Me, quindi se tu sei amareggiata, oppressa, il tuo palpito fa eco nel mio cuore e sento la tua amarezza ed oppressione. Ah! se sapessi quanto soffro quando ti vedo soffrire per causa mia, useresti sempre questa cautela, questa attenzione per non amareggiarmi di più; sono le pene di chi più mi ama, che sono in continue correnti col mio cuore. Vedi, la ferita che vedi nel centro del mio cuore, da cui esce la fiammella, è proprio la tua, ma consolati, se mi dà sommo dolore, mi dà sommo amore. Tu però resta quieta ed Io andrò avanti a compiere la mia giustizia, ma non ti lascio, ritornerò spesso, fosse anche a lampo, non cesserò di farti le mie piccole visitine.”

Gesù ringrazia Luisa per il pensiero che ha avuto, le pene di chi più lo ama sono in continue corrente con il Suo cuore. Gesù soffre nel vedere che c'è qualcuno che sta male per la sua assenza ma è anche felice nel vedere che c'è qualcuno che soffre per la Sua assenza dato che tra la maggioranza degli esseri umani (e speriamo non tra i suoi discepoli) non c'è questa afflizione. Gesù soffre molto per l'indifferenza e per il loro non amore, già per il solo fatto di essere fedeli cattolici (senza essere sacerdoti), abbiamo di più di tutto eppure ci sono un sacco di vite di cattolici che non sono belle.

A che stadio stiamo con l'amore di Gesù? Sono capace di fare qualche piccolo sacrificio? Come va la mia preghiera personale? Ho vissuto la mia preghiera profonda a cuore aperto? Lui si fa sentire nella mia anima? Come? Dove? Nella dv questo è assolutamente ordinario anche se non ci sono straordinarie.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

martedì 24 marzo 2020

Amare e sperdersi nel Divin Volere

Gesù spiega a Luisa le cose in cui fu eccellente la Madonna: preghiera, amore e annientamento. E quelle in cui eccelse Luisa: amore a Gesù e sperdersi sempre nel Divin Volere, che è immenso, eterno e infinito. La Madonna è superiore ad ogni creatura in quanto Madre del Verbo; anche Luisa ricevette grazie del tutto singolari e straordinari in quanto prima creatura figlia di Adamo chiamata a vivere nel Divin Volere. Riferimenti: Volume 12, 8 Marzo 1921. Catechesi sulla Divina Volontà "Fondersi nella Divina Volontà", sedicesima puntata, Martedì 15 Ottobre 2019

8 Marzo 1921 La Vergine, col suo amore, chiamò il Verbo ad incarnarsi nel suo seno. Luisa col suo amore e col suo fondersi nel Voler Divino, chiama la Divina Volontà a far vita in lei sulla terra

Bisogna guardare a santa Teresa d'Avila per avere una vita interiore per poi poter spiccare il volo.

Gesù, che dici? Vuoi proprio confondermi ed umiliarmi fino alla polvere, sento che neppure posso tollerare ciò che Tu dici, sento un terrore che mi spaventa tutta.” Luisa

Gesù gli sta dicendo una serie di cose incredibili e questo ci fa comprendere che nonostante l'esperienza del tutto singolare di Luisa (la prima creatura una di noi macchiata dal peccato originale ad entrare in questo Regno); qua il Regno doveva essere ripreso - bisogna tenere le grandi coordinate: è assolutamente fondamentale sapere che dopo il peccato originale Gesù ha compiuto la Redenzione non solo per rendere partecipe le persone dei beni immensi della Redenzione (che sono però limitati e lo vediamo tutti quanti nella vita cristiana ordinaria - i santi hanno fatto grandissimi fatiche per diventare tali); ci voleva un tempo in cui il Regno della Redenzione fosse ben saldo e poi andare oltre. Questo andare oltre ha un punto ALFA, il Regno della Divina Volontà rappresenta la pienezza della Redenzione, noi siamo feriti dal peccato originale e abbiamo bisogno in modo continuo di pregare e di frequentare i Sacramenti perchè appena ci stacchiamo un pochino ricadiamo nella mediocrità e fare qualche capitombolo e rischiamo di cadere nel fango - mera constatazione di fatto. Chi entra nel Regno della Divina Volontà - non perde la libertà di combinare guai - ma diventa quasi impossibile peccare. C'è questo scarto.

"Mentre pregavo stavo fondendomi tutta nella Divina Volontà ed il mio dolce Gesù è uscito dal mio interno e, gettandomi il suo braccio al collo, mi ha detto:..." Luisa

Il discorso si origina da questo atto di Luisa, lei si stava fondendo ed arriva Gesù a dargli questi insegnamenti che valgono per Luisa ma anche per noi.

Figlia mia, la mia Mamma col suo amore, con le sue preghiere e col suo annientamento mi chiamò dal Cielo..." Gesù, ecco il segreto di Maria, vuoi vivere una profonda vita di comunione con Gesù? Nella DV Gesù non diventa una presenza non più occasionale - uno non può ricordarsi di Gesù nella sofferenza, non si può offrire una cosa e poi vivere da estranei per il resto della giornata. Vuoi vivere questa vita? Amore, preghiere ed annientamento (che si vive di fronte a Gesù - che non consiste nel deprimersi esteriormente col prossimo ma è quella percezione vera, profonda, persuasiva e vissuta esclusivamente dentro nella relazione con Gesù - chi si annienta non va a dire a tutti io faccio schifo ecc... è una cosa che si fa davanti a Gesù - quanto più noi ci annientiamo, abbassiamo (riconoscendo ciò che siamo)..non è una cosa brutta ma da un punto di vista ontologico è così. Se Dio non mi avesse creato non sarei qua, se non mi conservasse nell'essere io non sarei qui, se Dio non mi avesse dato (intelligenza, ecc...) io non sarei qui. Quando vediamo qualcosa di bello nel prossimo, non guardiamo quella persona ma guardiamo la Fonte - Santa Teresa d'Avila diceva che l'umiltà è la verità; io non mi sono dato i talenti ecc... da solo. Non possiamo rendere bianco o nero i nostri capelli (tingerli sì ma non possiamo trasformarli). Amore, preghiera ed annientamento / se imparassimo a vivere così camperemmo alla grande.

"..Tu, col tuo amore e con lo sperderti sempre nel mio Volere, chiamerai la mia Volontà a far vita in te sulla terra e poi mi darai vita nelle altre creature..." Gesù a Luisa

Qual'è la cosa fondamentale? L'amore. L'amore a Gesù e con lo sperdersi continuamente nel DV, sperdersi è un'amplificazione del perdersi. Quando uno è innamorato di brutto si dice che è innamorato perso. Se volevi far perdere la testa alla Madonna, basta nominare divina volontà. Man mano che cresciamo aumenta il nostro sperderci in essa. Quando si parla di dv Gesù parla di avere la vita in sè e il Regno in sè (oltre che a farla), la DV deve avere Vita in noi, siamo esseri umani limitati e questa vita cresce, la vita della Grazia è soggetta a fluttuazioni. Come fai a diventare un grande santo? Fai il pieno di Grazia. Per andare in Paradiso (per la salvezza della propria anima) bastano questo - ma basta andare a messa la domenica per diventare santo? Dipende, se le circostanze della vita ti impediscono di andare a Messa, il Signore te lo fa bastare ma se tu potessi andare di più ma non ci vai - senza giusta causa - è più difficile diventare santi. E come si diventa santi? Si cresce grazia su grazia, ecc.. ogni rosario di più sono più grazie; la vita di grazia è la stessa identica cosa alla forma del corpo. Tu stai bene da quanto mangi, dal movimento che fai, dalla vita sana che fai ecc... è chiaro che gradualmente puoi avere un tenore di vita sempre migliore o causare danni alla salute, non possiamo e non dobbiamo meravigliarci di queste cose. La DV non è un qualcosa che è dato una volta per sempre; se uno fa 100 atti di fusione al giorno o 100 atti di divina volontà al giorno...è la stessa cosa se ne faccio uno? No, non lo è.

Non dobbiamo avere l'ansia disordinata ma lo devo sapere. E' la stessa dare un'euro o 100 euro? Certo che è meglio di niente ma 100 è maggiore di 1; è la stessa cosa fare un'atto buono o non farlo? E' la stessa cosa fare 3 ore in Chiesa o andare al cinema e mangiare la pizza? (sono cose lecite) ma non è la stessa cosa. La DV è una vita che inizia in noi (concepimento, nascita, crescita..Gesù spiega bene negli scritti). Usciamo dalla mamma e a poco a poco iniziano a diventare autonomi passando per i vari passaggi. E' una corsa che incomincia, è un cammino che inizia. E' un Regno, il regno non è un qualcosa dato una volta per tutte. Il Regno di Dio (Lumen Gentium) inizia nella Chiesa Cattolica, è un regno che puoi vedere ben consolidato nella vita di un santo e poco nella vita di un peccatore. Quindi è fondamentale per noi comprendere che ci stanno delle dinamiche...è un modo divino che cala nella nostra realtà umana e soggetto alle leggi di crescita.

L'altra cosa fondamentale è che noi (dobbiamo capirlo) gli effetti spirituali non li percepiamo. Quando Gesù dice a Luisa

"..quindi per decoro della mia Volontà, che deve abitare in te, devo versare tanta grazia, tanto amore, da farti superare tutte le altre creature e, come la mia Volontà ha la supremazia su tutto, è eterna, immensa, infinita, alla creatura in cui deve aver principio e compimento la vita della mia Volontà, devo comunicare, dotarla, arricchirla delle stesse qualità della mia Volontà, dandole la supremazia su tutto. Il mio eterno Volere prenderà il passato, il presente ed il futuro, lo ridurrà in un sol punto e lo verserà in te. La mia Volontà è eterna e vuol prendere vita dove trova l’eterno, è immensa e vuol vita nell’immensità, è infinita e vuol trovare l’infinito; come posso trovare tutto questo se prima non lo verso in te?” Gesù

Luisa reagisci dicendo: ma che dici? Perchè reagisce così? Luisa si sentiva una povera donna. Normale. Muovendoci ed operando in questo mondo noi percepiamo degli effetti indiretti non diretti. Se la DV incomincia a venire in te, tu comincerai a sperimentare dei benefici interiori abbastanza evidenti; se sei agitato una bella calmata, non stai depresso, stai nella gioia e ti interfacci in modo positivo nella giornata, ...ma cose grosse quanto una casa (faccio un'atto nella dv che porta benefici dovunque) io non mi accorgo di niente.Chi di noi si rende conto cosa accade nella nostra anima quando facciamo la confessione? O quando la casa/auto viene benedetta? O quando vengo benedetto...sembra che non succeda nulla e anche a Messa cosa percepiamo? (senza particolari rivelazioni come a qualche santo). Importantissimo tenerlo presente perchè altrimenti non si dà sufficientemente importanza a questo. L'impercettibilità delle realtà spirituali è una cosa che san Paolo chiamerebbe il Regno della fede; perchè se avessimo la percezione noi perderemmo il merito. Ho dei segni che dovrebbe essere così ma non ho le prove che è così. Dio ha stabilito che ci dobbiamo salvare attraverso la fede e nella DV la fede si esercita in sommo grado.

"..Or sappi però che la mia Mamma, con l’avermi chiamato dal Cielo in terra nel suo seno, fece un atto unico che non si ripeterà più, Io la arricchii perciò di tutte le grazie.la dotai di tanto amore da farle sorpassare l’amore di tutte le creature unite insieme, la feci primeggiare nei privilegi, nella gloria, in tutto, potrei dire che tutto l’Eterno si ridusse ad un solo punto e si versò su di Lei a torrenti, a mari immensi, tanto che tutti restano al di sotto di Lei." Gesù

La Madonna è riuscita a portare Gesù nel suo seno a forza d'amore. Sarà una cosa irripetibile ma qual'è stata la conseguenza? La Madonna ama Dio da sola più di tutti i santi ed Angeli...Santa Teresa d'Avila ha fatto degli atti d'amore incredibili. Noi non possiamo renderci conto, cosa significa avere il Verbo chiuso dentro il grembo di una donna? Qui taccia ogni lingua. Però...

"..Tu, col chiamare la mia Volontà in te, fai anche un atto unico,.." Gesù

Qui è l'esperienza di Luisa ma anche noi possiamo fare una cosa simile. E anche Luisa è stata arricchita di mari di grazie e ha sorpassato le altre creature e dal momento che una Volontà

"..quindi per decoro della mia Volontà, che deve abitare in te, devo versare tanta grazia, tanto amore, da farti superare tutte le altre creature e, come la mia Volontà ha la supremazia su tutto, è eterna, immensa, infinita, alla creatura in cui deve aver principio e compimento la vita della mia Volontà, devo comunicare, dotarla, arricchirla delle stesse qualità della mia Volontà, dandole la supremazia su tutto.Il mio eterno Volere prenderà il passato, il presente ed il futuro, lo ridurrà in un sol punto e lo verserà in te. La mia Volontà è eterna e vuol prendere vita dove trova l’eterno, è immensa e vuol vita nell’immensità, è infinita e vuol trovare l’infinito; come posso trovare tutto questo se prima non lo verso in te?”" Gesù

Attenzione a questo trittico, riflettere su esso ci fa comprendere una cosa: la grandezza e l'importanza degli atti nella dv. Cosa significa che la Volontà Divina è eterna? Non ha confini di tempo, è al di sopra del tempo e tutto il tempo (realtà creata) è contenuto nell'eternità. Per Dio non esiste passato, presente e futuro ecco perchè quando faccio un'atto nella DV posso fare un volo in un attimo dal primo all'ultimo istante della creazione. Immenso, nel catechismo di san Pio X (accusato di essere solo nozionistico - frase slogan degli ultimi decenni), che significa che Dio è Immenso (e quindi capisci tutto); Dio non è soggetto ai limiti dello spazio, Dio è al di là del tempo. Dio è presente in ogni luogo e non può essere circoscritto a un dato spazio. E' fondamentale capire queste cose; non ci vuole Kant sulla spazio- temporalità degli esseri umani non ci vuole un genio. Io sono in un determinato luogo e non altrove, mano mano che uno parla o scrive può esercitare il potere nello scrivere o nelle parole che si formano dentro la persona. Io non posso ricominciare la giornata ne accelerare i tempi. Quindi la DV e il mondo di Dio ci tira fuori con l'atto di fusione (appena mi fondo anche se non mi rendo conto io sto fuori questi confini ..per questo Gesù dice che chi vive nella DV opera con Lui). E' Eterna, Immensa ed Infinita non soggetta a limiti. Mentre noi sì.

Quindi in te (Gesù dice a Luisa) io ho fatto questo, Gesù deve mettergli le dimensioni in cui Lui vive.

E Lui ha soggiunto: “Ciò che ti dico servirà a Me stesso, è necessario alla santità e dignità della mia Volontà, non mi abbasso ad abitare dove non trovo le cose che mi appartengono, tu non sarai altro che depositaria d’un tanto bene, che devi essere gelosa di custodire, perciò fatti coraggio e non temere.” Gesù

Quando noi ci fondiamo con la DV usciamo dai nostri limiti specie spazio temporali, andiamo a prendere una Vita infinita perchè la DV p il principio inter comunicativo di quel principio di ciò che Dio è, e l'Amore è la Vita. Appena io raggiungo la DV, con ciò che essa veicola e contiene e dove essa si trova io mi rendo ipso facto costruttore di vita in me e fuori di me. Dove, quando e fino a che punto non ne siamo consapevoli ma questo è. Ecco perchè non è la stessa cosa moltiplicare senza ansie con l'impegno dell'attenzione - non vanno in automatico. Proviamoci a stare con la testa e con il cuore perchè questa vita possa svilupparsi in noi e consolidarsi in noi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

lunedì 23 marzo 2020

Grandezza inestimabile degli atti e della preghiera nella Divina Volontà

Gesù spiega bene a Luisa la grandezza e il valore inestimabile degli atti fatti nel Divin Volere, che portano ovunque effetti prodigiosi, aria balsamica e celeste, gioie e felicità. I rigorosi fondamenti teologici che sono alla base di tale dottrina celeste. Il cielo gode degli atti nella Divina Volontà e gli angeli li custodiscono. Guai a chi pretende di "fare senza di Lui". Libro di Cielo, Volume 14, 21-25 Aprile 1922, Giovedì 17 Ottobre 2019

21 Aprile 1922 Effetti della preghiera nella Santissima Volontà di Dio

25 Aprile 1922 Migliaia di angeli sono a custodia degli atti fatti nel Voler Divino

Riflettiamo e meditiamo sugli effetti della preghiera nella dv e in particolare sul valore straordinario degli atti in essa e degli effetti che producono sia fuori di noi e dentro di noi. Diciamo a noi stessi: dovunque uno si trovi, darsi un'occhiata in giro a qualunque cosa veda e non veda come l'aria e pensare senza nessun dubbio (senza scivolare nel panteismo) che dovunque io volga lo sguardo c'è un'atto di divina volontà anche nelle materie inerti. La scienza ha approfondito alcuni segreti di Dio, quando scopre cose vere la scienza scopre i segreti dell'altissimo, scoprire la struttura di un'atomo è vedere una grande opera della divina volontà ecc.. // Questo punto è fondamentalissimo, sotto questo punto di vista tutti ci vivono nella dv, è impossibile vivere senza di essa. La Teologia Ufficiale ci dice che Dio è il Creatore di tutte le cose e il Principio della Conservazione delle cose nell'essere. Per cui gli atomi di aria fatti da Dio e sono sostenuti nell'essere da Dio.

Perchè mettere il mio ti amo in tutte le cose e ricambiarlo per me e per tutti? Perchè ringrazio il Signore per le cose che mi ha messo di fronte (dal cibo, al sapore, all'aria, ecc...) è un rendere grazie a Dio. Tutto lo strapotere del peccato non può distruggere la dv al massimo può complicarci la vita.

(Luisa) "..Onde ho passato una mattinata pregando insieme con Gesù nel suo Volere, ma, oh sorpresa! come pregavamo, una era la parola, ma il Volere Divino la diffondeva su tutte le cose create e ne restava l’impronta, la portava nell’empireo e tutti i beati non solo ne ricevevano l’impronta, ma era per loro causa di nuova beatitudine, scendeva nel basso della terra e perfino nel purgatorio e tutti ne ricevevano gli effetti, ma chi può dire come si pregava con Gesù e tutti gli effetti che produceva? Onde dopo aver pregato insieme mi ha detto: “Figlia mia, hai visto che significa pregare nel mio Volere? Come non c’è punto in cui il mio Volere non esista, Lui circola in tutto ed in tutti, è vita, attore e spettatore di tutto, così gli atti fatti nel mio Volere si rendono vita, attori e spettatori di tutto, perfino della stessa gioia, beatitudine e felicità dei santi, portano ovunque la luce, l’aria balsamica e celeste che fa scaturire gioie e felicità, perciò non ti partire mai dal mio Volere, Cielo e terra ti aspettano per ricevere nuova gioia e nuovo splendore.” Gesù

Luisa si stupisce lei stessa di questo. Cosa dice? Il Volere divino la diffondeva (la preghiera) su tutti.. Dal Cielo fino al Purgatorio.

Figlia mia, sono tanto grandi questi atti, che come l’anima li va compiendo, non c’è cosa né in Cielo né in terra che non prenda parte,..." Gesù (nel secondo capitolo)

"..lei resta in comunicazione con tutte le cose create, tutto il bene, gli effetti, il valore del cielo, del sole, delle stelle, dell’acqua, del fuoco eccetera, sono non solo in continui rapporti con lei, ma sono roba sua, essa armonizza con tutto il creato ed il creato armonizza in lei..." Gesù

Il Creato non è altro che la "produzione" della dv, questo è il Creato e siccome Dio la sua essenza è l'amore, Dio è il principio dell'amore e qualunque cosa Dio faccia ("DNA di Dio") è amare. E anche quegli esseri che noi non vediamo - il peccato ha squilibrato la creazione - per esempio anche lo scorpione anche quello è un'atto di dv; nell'economia del peccato non riusciamo a comprendere un'atto di dv.

Figlia mia, come il sole non lascia la pianta, la carezza con la sua luce, la feconda col suo calore, fino a tanto che non produce fiori e frutti e, geloso, li fa maturare, li custodisce con la sua luce ed allora lascia il frutto quando l’agricoltore lo coglie per farne cibo, così degli atti fatti nel mio Volere, è tanto il mio amore, la mia gelosia verso di essi, che la grazia li carezza, il mio amore li concepisce e li feconda, li matura, metto migliaia di angeli a custodia d’un atto solo fatto nel mio Volere,.." Gesù

Perchè essendo gli atti fatti nel dv tutti sono gelosi di questi atti e gli angeli ne restano rapiti e riverenti gli adorano.

"..La loro rugiada è il mio alito, la loro ombra è la mia luce, gli angeli ne restano rapiti e, riverenti, li adorano,.." Gesù sugli atti nella dv

"..Come non c’è punto in cui il mio Volere non esista,Lui circola in tutto ed in tutti, è vita, attore e spettatore di tutto, così gli atti fatti nel mio Volere si rendono vita, attori e spettatori di tutto..." Gesù, qualunque cosa uno veda è tutta dv. Le cose materiali sono un'insieme di atomi e hanno una propria caratteristica sostanziale. La stoffa è diversa dal vetro e dal legno. Tutte le cose per Lui e per Lui vivono, è attore, colui che fa ed è spettatore che tutte le osserva sotto i suoi occhi. Un'atomo di una stella, in tutto l'Universo, non sfugge all'Altissimo e assieme a quell'atomo anche gli altri atomi. Questa è qualcosa che Dio è.

Portano benefici universali. La vita nella dv - Gesù dice queste cose dopo che Luisa aveva appena scritto una sua litigata santa con Gesù.

(Luisa) "..Tutto ciò che ho scritto e scrivo è solo per obbedire e molto più, per timore che il mio Gesù, dispiacendosi, possa trovare pretesto per privarmi di Sé, lo sa Lui solo quanto mi costa. Onde ho passato un giorno senza Gesù, appena qualche sua ombra, oh! Dio, che pena e ho detto tra me: “Come ha mancato presto alla parola di non lasciarmi! Oh! santa Volontà Eterna, portami il mio sommo bene, il mio tutto.” Ed era tanta la pena che sentivo, che mi sentivo corrucciata e capricciosa, ma in questo stato cercavo di fondermi nel suo santo Volere.."

Quindi sofferenze immense, atipiche e non conosciute assieme a gioia e felicità immense, atipiche e non conosciute. Queste sono esperienze che si devono fare, ognuno deve incominciare a viverle queste cose. Santa Teresa d'Avila diceva (nel Castello Interiore in cui parlava del percorso spirituale in cui uno inizia con la preghiera vocale e se Dio ti chiama a grandi altezze può arrivare - il cammino - fino al Matrimonio Mistico massima forma d'unione) che aveva dei problemi a spiegare delle prime consolazioni spirituali, orazione di quiete inizia a dire: solo chi ne ha fatto esperienza capirà ciò che sto dicendo.

(Quarta mansione orazione di raccoglimento e di quiete --- presa da questo sito

A questa dimora appartengono coloro che hanno la preghiera di quiete. Santa Teresa paragona questa forma di preghiera ad un riccio o ad una tartaruga che si ritirano in se stessi, ma questi animali si ritirano quando vogliono, mentre qui non dipende da noi, ma solo da DIO quando ce ne vuol favorire.La preghiera è profonda, piena di pace, va verso l'interno di se stessi, dove si scopre con stupore che c'è il Signore, che ancora non si rivela del tutto, ma si fa intravedere.Meraviglioso ciò che si prova una soavità che profuma di paradiso, che non è di questa terra. Qui la virtù dell'amore cresce......)

Queste cose si possono in qualche modo descrivere ma non si possono comunicarne a qualcuno. Perchè le parole non saranno mai in grado di spiegare ciò che si prova, bisognerebbe entrare in un'altra persona e sentire con il suo cuore, pensare coi suoi pensieri ecc... e vedere le risonanze interiori ecc.... .

Certamente è necessaria la comprensione e poi bisogna viverle queste cose se uno ci crede. Per quanto riguarda i fondamenti (cioè che la DV si trovi presenti dovunque) questo è di fede, quello che Gesù aggiunge è che se tu fai un'atto in essa (Atto preventivo, Atto attuale, Giro, atto di fusione ecc...) i Tre Grandi atti che si possono fare nella dv; cosa succede? Non c'è cosa nè in Cielo o in Terra che non ne prenda parte. Questa cosa (dal momento che la dv si trova dovunque e produce benefici dovunque). Tu puoi non crederci, faccia pure se vuole (si spera che tutti ci credano), però i presupposti e fondamenti di questa cosa non sono in discussione per chi ha la fede. Non sono rivelazioni private le fondamenta di questo discorso. Il fatto che si possa innescare questa divina operatività è questo che ci dice Gesù su questi scritti e io sono libero di crederci e di mettere in pratica ciò che dice.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 22 marzo 2020

Nel seno della Santissima Trinità

Gesù chiede per tre volte a Luisa se vuole vivere sempre nel suo volere e poi le spiega come tale vita sia tanto alta da vivere nel seno della Trinità Santissima. Le spiega come tale scelta deve essere libera e non forzata e fatta per puro amore. Per vivere nella Divina Volontà occorre imparare i modi divini e a rifare quello che la Santissima Trinità incessantemente fa ed opera. Libro di Cielo, Volume 14, 13 Aprile 1922, Martedì 15 Ottobre 2019

13 Aprile 1922 L’anima che vive nel Voler Divino vive nel seno della Santissima Trinità

Brano molto bello e profondo che comincia con questa triplice richiesta di Gesù a Luisa che fa subito pensare alla triplice domanda che Gesù fece a San Pietro dopo la Resurezione.

Gesù, sorprendendomi da dietro le spalle, mi ha chiamato per nome, dicendomi: “Luisa, figlia del mio Volere, vuoi tu vivere sempre nel mio Volere?” Ed io: “Sì, oh! Gesù.” E Lui: “Ma è proprio vero che vuoi vivere nella mia Volontà?” Ed io: “E’ proprio vero, amor mio, né saprei, né mi adatterei a vivere di un’altra volontà.” E di nuovo Gesù: “Ma lo dici fermamente?” Or, vedendomi confusa e quasi temendo, ho soggiunto: “Vita mia, Gesù, Tu mi fai temere con queste domande, spiegati meglio. Lo dico fermamente, ma sempre aiutata da Te e nella forza della tua volontà che, coinvolgendomi tutta, non potrei fare a meno di vivere nel tuo volere.”

Gesù usa il verbo agapào e san Pietro usa il verbo fileo e alla fine Gesù scende al suo livello. Gesù dice a san Pietro: per fare il capo della Chiesa ci vuole l'amore ardente e più di costoro (degli altri discepoli) quindi non solo l'amore super ma un'amore più grande. La domanda la potremmo parafrasare per Luisa - che amore chiede a Luisa? A modesto avviso del don un'amore immenso, vivere nella DV prima di tutto richiede un'amore sperso immenso, totale e disposto a tutto per Gesù. Fare nostra in tutto per tutto la vita di Gesù e abbracciare la sorte terrena di Gesù e di Maria, la loro felicità era in modo costante costellata dal mistero della croce.

Nella Mistica città di Dio della Venerabile Maria d'Agreda (che il don sta leggendo) la Venerabile (attraverso i suoi scritti) narra la fuga in Egitto della santa Famiglia per scappare da Erode e lì la Madonna (che avrebbe narrato l'episodio) fa notare che la Madonna non s'è fatta domande tipo: ma che bisogno c'è di scappare se mio Figlio è Dio? Lungi da lei, ha fatto le valigie ed è partita. Gesù aveva il potere di fermare ma ha voluto che tutti e tre soffrissero questa pena (sono scappati in inverno), dormivano all'aperto senza una tenda. Zero. E da mangiare? E la cosa sconvolgente è un dialogo in cui il Signore chiede questa sofferenza alla Madonna. La DV è un mondo divino ma la viviamo come l'hanno vissuta Gesù e Maria. Luisa era una figlia di Adamo col peccato originale. Gesù ha vissuto la DV per natura e Maria come piena di Grazia. Queste domande fatte a Luisa da Gesù sono indubbiamente molto serie e così come fu per san Pietro (Gesù gli disse: renderti conto a ciò che ti sto chiamando). Non è voler scoraggiare o impaurire però vuol far prendere coscienza che si tratta della cosa più grande che la Santissima Trinità vuole fare. Chiunque voglia vivere in essa deve sapere che sta cercando di entrare in quel mondo o forma di vita che sta a cuore alla Santissima Trinità più di ogni altra cosa. E' una vita che comporta il vivere nel seno della Santissima Trinità, imparare a vivere ed ad agire coi loro modi.

"..Tu devi sapere che chi vive nella mia Volontà deve elevarsi in alto, ma tanto in alto, da vivere nel seno della Trinità Sacrosanta, la tua vita e la nostra dev’essere una sola, quindi è necessario, è decoroso che sappia dove stai, con chi stai per uniformarti in tutto in ciò che facciamo Noi e che non forzata, ma volentieri, con amore e con piena conoscenza, viva nel nostro seno.." Gesù

Modi divini. Chi è lo specchio? Dobbiamo studiare il libro della vita di Gesù e di Maria se vogliamo studiarlo bene e tornare (non lo faremo mai abbastanza) ad imparare a chiederci in tutte le singole vicissitudini come le vivrebbero, agirebbero o penserebbero Gesù o la Madonna al mio posto? Questo è un discorso basilare, non possiamo pensare di vivere nella dv se abbiamo degli stili e dei modi umani o umani verso il peccatore andante. Non si può. Gesù e la Madonna hanno portato un modo di vivere diverso dal mondo. E' semplice e non facile. Luisa lo vuole alla terza volta ma sempre aiutata da Gesù (come san Pietro) -- mi sembra di voler bene a Gesù - dobbiamo avere sempre una cautela sulla nostra volontà, quando ci chiediamo di fronte a Gesù se stiamo vivendo nella sua volontà (altrimenti chiediamo: Signore, correggimi).

Il don pensa che questi modi pacati,mansueti e cauti e non troppo sicuri di sè,siano modi divini perchè noi non possiamo sicuri di conoscere fino in fondo la sincerità e la verità e la profondità delle nostre disposizione ma solo Dio lo sa bene. Per quanto mi sembra (posso dire), ci sto provando e sto cercando di crescere ma sempre senza proclami baldanzosi come successe a san Pietro che al Giovedì santo fece proclami che non mantenne.

"..Tu devi sapere che chi vive nella mia Volontà deve elevarsi in alto, ma tanto in alto, da vivere nel seno della Trinità Sacrosanta, la tua vita e la nostra dev’essere una sola, quindi è necessario, è decoroso che sappia dove stai, con chi stai per uniformarti in tutto in ciò che facciamo Noi e che non forzata, ma volentieri, con amore e con piena conoscenza, viva nel nostro seno.." Gesù

Quando Gesù fa queste affermazioni, nessuno è autorizzato a prenderle in modo superbo (io devo vivere nella Santissima Trinità mentre gli altri restano in basso) attenzione a non incarnare questo stile ma è questa è la verità. Cosa disse la Madonna di sè stessa? A Bruno Cornacchiola disse: Io sono colei che sono nella Santissima Trinità, la vita della Santissima Trinità è vita retta e governata dall'unica Volontà delle tre persone divine e quindi 1)Gesù ci chiede di entrare nell'ottica che la vita di chi vive nella dv e la Sua è una sola -- però come diceva santa Teresa dentro la Santissima Trinità ci si entra attraverso l'Umanità di Gesù 2) Con Chi stai...questa vita non è forzata, con amore. La vita di chi vive nella DV non è grigia, costellata di croci e mi tocca fare la dv e quindi amen. Brutta cosa, non è forzata, non ti obbliga nessuno (scelta libera, ponderata e come tutte le scelte nostre) se fatta veramente libera e veramente nostra capiterà di riuscire ad abbracciarne le conseguenze (oneri, difficoltà, ecc... ) perchè hai scelto te. Pieno rispetto della nostra libertà. Con una volontà che è contenta di questa scelta e non torna indietro e la vive con amore. Tutto è risolto e vissuto nell'amore, la legge per chi vive in questo mondo non serve quasi più perchè la si osserva con gradevolezza. Se questa scelta è autentica non ci possono opzioni di peccato, non vuol dire impeccabili (possono esserci delle mancanze anche grossolane ma involontarie ed inconsapevoli), fino a quando restiamo in questo mondo non possiamo sfuggire alle nostre miserie e debolezze strutturali che ci portiamo dietro. Dio non fa sorprese e misteri e per questo vuole che ci applichiamo a conoscere questo mondo per scoprire cosa ci aspetta.

La Santissima Trinità si diverte e in Paradiso ci si diverte.

"..Ora, sai tu qual è la nostra Vita Divina? Noi ci divertiamo molto nel far uscire da Noi nuove immagini di Noi stessi, stiamo in atto continuo di formare immagini nostre, tanto che Cielo e terra sono riempiti delle nostre immagini, le ombre di queste scorrono ovunque: immagine nostra è il sole e la sua luce è l’ombra della nostra che adombra tutta la terra. Immagine nostra è il cielo, che si estende ovunque e che porta l’ombra della nostra immensità. Immagine nostra è l’uomo, che porta in sé la nostra potenza, sapienza ed amore, sicché Noi non facciamo altro che produrre continue nostre immagini che ci somigliano..." Gesù

"..Ora, chi deve vivere nel nostro Volere, vivendo nel nostro seno, deve insieme con Noi formare tante altre copie di Noi stessi, dev’essere insieme con Noi nel nostro lavoro, deve far uscire da sé copie ed ombre nostre, riempiendone tutta la terra ed il Cielo.." Gesù

Quest'operazione si fa con gli atti, giri e fusioni perchè attraverso queste operazioni (noi non possiamo fare quello che fa la SS.TRINITA') ma possiamo cooperare a questa "produzione" di copie ed ombre di essa.

"..Ora, costituendo te, figlia primogenita del nostro Volere, è necessario che viva con Noi per formare la prima copia dell’anima che vive nel nostro Volere, in modo che, come vive in Noi, così riceva l’attitudine nostra ed impari con la nostra potenza, ad operare a modo nostro e, quando avremo fatto di te la prima copia dell’anima che vive nel nostro Volere, verranno le altre copie..." Gesù

Una volta fatto il prototipo, il resto viene più facile. Tra i figli di Adamo ci deve il primo che viva nella sua volontà e che impari a vivere a modo Loro. Questo è un discorso che appartiene al passato e dobbiamo credere che Luisa sia riuscita. Noi che desideriamo entrare in questa serie, confidando nella potenza divina e con la nostra ferma risoluzione ci disponiamo ad entrare in questa onda e in questa scuola dove si imparano i modi divini oltre a vivere di divina volontà accogliendo con amore tutto ciò che l'Altissimo ci pone dinnanzi e reagendo con stili divini.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI