venerdì 20 marzo 2020

Siamo realmente liberi

Gesù spiega a Luisa la necessità di alcuni flagelli, finalizzati all’estremo e doloroso tentativo di far prendere coscienza all’uomo che oltre che un corpo ha anche un’anima da curare e da salvare. La potenza degli atti nella Divina Volontà, che mitigano il rigore dei castighi e ne ottengono l’efficacia nei cuori. Libro di Cielo, Volume 14, 6 Aprile 1922, Venerdì 11 Ottobre 2019

6 Aprile 1922 Effetti degli atti fatti nel Divin Volere. Nella Divina Volontà l’anima si mette al livello del suo Creatore

(Luisa)Trovandomi nel solito mio stato, il mio dolce Gesù mi ha trasportato fuori di me stessa e mi ha fatto vedere masse di popoli piangenti, senza tetto, in preda alla più grande desolazione; paesi crollati, strade deserte ed inabitabili; non si vedeva altro che mucchi di pietre e macerie, solo un punto restava intatto dal flagello. Dio mio, che pena! vedere queste cose e vivere. Io guardavo il mio dolce Gesù, ma Lui non si benignava di guardarmi, anzi piangeva amaramente e, con voce rotta dal pianto, ha detto: “Figlia mia, l’uomo per la terra ha dimenticato il Cielo, è giusto che gli venga tolto ciò che è terra e vada ramingo senza poter trovare dove rifugiarsi, affinché si ricordi che esiste il Cielo. L’uomo per il corpo ha dimenticato l’anima, sicché tutto al corpo: i piaceri, le comodità, le sontuosità, il lusso ed altro; l’anima digiuna, priva di tutto ed, in molti, morta come se non l’avessero. Ora è giusto che venga privato il corpo, affinché si ricordino che hanno un’anima; ma, oh! quanto è duro l’uomo, la sua durezza mi costringe a colpirlo di più, sperando che sotto i colpi possa rammollirsi.”

Prima grande monito di Gesù dinnanzi alla pena vissuta da Luisa alla visione di popoli piangenti con disastri/cataclismi ecc-- ed è interessante la spiegazione che ne dà Gesù. Ci fa capire una cosa assolutamente fondamentale: la reale libertà umana. Perchè i cosiddetti flagelli? Perchè Gesù dice che è giusto che gli venga tolto ciò che è terra e l'uomo vada ramingo. Lasciamo perdere Gesù e consideriamo alcuni esempi reali:

Un'essere umano - è chiaro che andrebbe educato al positivo cercando di fargli interiorizzare il rispetto del prossimo, le leggi civili ecc..- se la persona accoglie l'educazione sarà un cittadino esemplare, onesta ecc... ma se la persone non accoglie l'educazione non sarà buono e cosa si deve fare? Perchè quella persona sarà cattiva e farà male al prossimo. Il primo problema se lo devono porre i genitori quando vedono che il figlio gli sfugge di mano, prova riprova ecc.. e dopodichè provano con le maniere forti e perchè? Perchè quella persona è libera e se quella vuol fare come gli pare fa come gli pare. Se da adulto diventa un criminale, verrà arrestato e se sarà un'irriducibile nel male l'unica soluzione sarà quella di toglierlo dalla circolazione per impedire che faccia altri crimini. Ma quello rimane libero di essere malvagio.

Dio ci potrebbe fare qualcosa? Dio sì ma dovrebbe violentare la libera volontà della persona ma Dio non lo farà mai, la violenza è la negazione della libertà della creatura. E quindi cosa fa Dio con noi? Una cosa simile agli esempi, cerca di starci vicino, ci manda persone che parlano del suo amore, ci manda persone che cerchino di convertirci in vari modi ma se quello non si converte e cammina nel lusso e nella disonestà..che fare? La gente che vive nella disonestà e nel crimine andando presso al dio di questo mondo che sono i soldi, che ci fa con essi? I soldi servono per prendersi tutte le comodità di questo mondo; l'uomo non è soltanto corpo ma ha anche l'anima e se lo dimentica, cosa deve fare Nostro Signore sapendo che se la gente campa così (e su questo la gente non lo sa) va a finire all'inferno? Noi uomini sciocchi non ci pensiamo o non ci crediamo ma il fatto che tu non ci creda non cambia la situazione - per andare in Paradiso bisogna crederci e fare le opere buone ma per andare all'inferno non è necessario crederci e secondo il fondatore del satanismo contemporaneo il motto dei satanisti è "fà ciò che vuoi". Nostro Signore deve cercare di fare in modo senza togliere la libertà e si comporta come si comporterebbe qualsiasi genitore nei confronti di un figlio o come farebbe lo stato nei confronti di un criminale: i cosiddetti castighi di Dio, castigare significa purificare, non è una vendetta ma è una medicina - è finalizzata alla conversione. Come un'intervento chirurgico, certo che fa male ma quel dolore è finalizzato alla tua salvezza altrimenti il male ti fa morire. Ma gli uomini anzichè riflettere sulla caducità dei beni terreni e su dove sta andando la loro vita e cominciano a bestemmiare come turchi o altri improperi, il fatto che questi dolorosi stratagemmi dell'amore divino falliscano a causa dell'ostinazione dell'uomo non significa che non debbano essere mandati. Quando saremo dall'altra parte, Nostro Signore non si farà dire da nessuno "ah, questa cosa l'avresti potuta fare per piegare la mia testa ostinata e non l'hai fatta", non perchè ci chiuderà la bocca ma perchè sarà evidente alla sia persona interessata ma anche a tutti gli altri.

Oggi la gente più che mai vive con il cuore pingue e con l'anima digiuna priva di tutto. Questa è una situazione molto generalizzata. I santi che hanno avuto la visione dell'inferno (san Bosco, santa Veronica ecc...) han detto che i dannati vi cadono dentro come fiocchi di neve d'inverno in continuazione. Noi siamo realmente liberi, dobbiamo mettercelo bene in testa. Noi siamo realmente liberi. E siamo gli artefici unici della nostra esistenza. Non accadranno trasformazioni o cambiamenti in noi se non apriamo il nostro cuore a Dio e alla sua Grazia. E questo è un'atto mosso dalla grazia (la conversione è una grazia ma va accolta, non è forzata). E Gesù dice che facciamo? Chi di noi sarebbe contento se i nostri simili soffrano? Vorremmo che i nostri simili fossero più saggi evitando sgradevoli richiami dal Signore?

Tu soffri molto nel vedere come se il mondo volesse rotolare e l’acqua ed il fuoco uscire dai loro confini ed avventarsi contro l’uomo, perciò ritiriamoci nel tuo letto e preghiamo insieme per la sorte dell’uomo. Nel mio Volere sentirò il tuo cuore palpitante su tutta la faccia della terra che mi darà un palpito per tutti, che mi dice amore; e mentre colpirò le creature, il tuo palpito si frapporrà per fare che i colpi siano meno duri e portino, nel toccarli, il balsamo del mio e del tuo amore.” Gesù

Luisa cerca di moltiplicare gli atti nella divina volontà per fare in modo che come Gesù gli spiega che i colpi siano meno duri e siano efficaci. Ecco perchè fare gli atti nella divina volontà è una cosa più efficace. Chi di noi è capace di cambiare il mondo? Come risolvere certe situazioni disperate? C'è un senso di impotenza che è vinto dall'onnipotenza della preghiera. E se quella persona non vuole uscire dai guai, che cosa vogliamo fare? Preghiera, preghiera, preghiera. Questo senso di impotenza c'è e che facciamo? Preghiamo il Rosario per coloro che stanno andando spensierati al precipizio perchè gli arrivino gli aiuti (perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno e porta in cielo tutte le anime ....)

(Luisa) "Ora, in questo stato cercavo di fondermi nel Santo Voler di Dio e dicevo: “Amor mio, nel tuo Volere ciò che è tuo è mio, tutte le cose create sono mie: Il sole è mio ed io te lo do in ricambio, affinché tutta la luce ed il calore del sole in ogni stilla di luce, di calore, ti dica che io ti amo, ti adoro, ti benedico, ti prego per tutti. Le stelle sono mie ed in ogni tremolio di stelle suggello il mio “ti amo” immenso ed infinito per tutti. Le piante, i fiori, l’acqua, il fuoco, l’aria, sono miei ed io te li do in ricambio, perché tutti ti dicano ed a nome di tutti: Ti amo con quell’amore eterno con cui ci creasti.” Luisa

Una volta che uno ha capito cos'è un giro, un'atto attuale e il fondersi c'è spazio aperto per la fantasia e la preghiera persona della persone e il Signore vuole sentire la preghiera personalizzate. La fusione che faccio è la stessa ma è personalizzata dalla nostra personalità, noi siamo un'unicum ed è bello vedere ciò che Luisa faceva. Se io mi fondo con il DV, tutto l'Universo è di Nostro Signore e se io sto fuso con la DV è chiaro che è anche mio l'Universo. Non è una cosa nostra ma ci deriva dalla partecipazione, una proprietà spirituale. Io non posso dire ad una stella "cambia orbita" (a parte il fatto che neanche Dio lo fa). Io posso prendere le proprietà di quella stella che sono atti di divina volontà, fargli miei e metterci il mio Ti Amo per me e per tutti (e per la stella). E così con tutto il resto.

Si fa quello che non fa nessuno e Gesù reagisce: “Figlia mia, quanto sono belle le preghiere e gli atti fatti nel mio Volere, come la creatura si trasforma nello stesso Dio Creatore e dà il ricambio di ciò che Lui le ha dato. Tutto creai per l’uomo e tutto a lui donai! Nella mia Volontà la creatura s’innalza nel suo Dio Creatore e lo trova nell’atto in cui creò tutte le cose per farle dono e lei, tremante per la molteplicità di tanti doni e non avendo in sé la forza creatrice per poter creare tante cose per quante ne ha ricevute, offre le sue stesse cose per ricambiarlo in amore. ...Sole, stelle, fiori, acqua, fuoco, aria, ti ho dato per darti amore e tu, riconoscente, li hai accettati e mettendo a traffico il mio amore me ne hai dato il ricambio,...Nella mia Volontà l’anima si mette al livello del suo Creatore e nel suo stesso Volere riceve e dona. Oh! che gara tra creatura e Creatore! Se tutti potessero vedere, resterebbero stupiti nel vedere che nella mia Volontà l’anima diventa un piccolo dio, ma tutto in virtù della potenza della mia Volontà.”

Il canto in chiesa: ecco il nostro nulla, prendiamo il Suo amore e glieli rioffriamo. Non sono giri di parole ecc.. ma cose spiritualmente reali. Se ogni uomo facesse una meditazione seria sulla reale libertà sarebbe già una grandissima cosa. Ce ne rendiamo conto? Impariamo a pregare incessantemente ed operare incessantemente (nella divina volontà) perchè le brutte esperienze per la conversione degli uomini siano mitigate e che molti ritrovino il corretto esercizio della propria libertà.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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