sabato 7 marzo 2020

Innamorati di Gesù e della sua Parola

Uno splendido episodio da cui traspare l'amore intensissimo di Luisa per Gesù e di Lui per Luisa. Splendida lezione di Gesù sull'importanza della Sua Parola e sulle divine operazioni che Egli fa perché possa attecchire e produrre frutti nella nostra anima. Cosa l'anima non deve fare per non rovinare il celeste lavorio. Libro di Cielo, Volume 14, 1-3 Marzo 1922, Martedì 1 Ottobre 2019

1 Marzo 1922 Come Gesù resta incatenato dall’anima che fa la sua Volontà e l’anima da Gesù

(Luisa) Ero molto afflitta per la privazione del mio dolce Gesù; onde, dopo molto stentare è venuto e dalle sue piaghe ha fatto scorrere il suo sangue sul mio petto, intorno al mio collo e come quelle gocce di sangue cadevano su di me , si formavano come tanti rubini fulgidissimi, che formavano il più bello degli ornamenti, Gesù mi ha guardata e mi ha detto: “Figlia mia, come ti sta bene la collana del mio sangue, come ti abbellisce, guarda, guarda tu stessa come ti fa sembrare bella.” Gesù

Il primo brano desta in chiunque lo legga e lo ascolti, sentimenti di santa invidia o desideri di emulazione. Qua si vedono Gesù e Luisa come due innamorati persi e una cosa dice Luisa che, speriamo sia fatta propria da noi non come frase ma come realtà viva della nostra anima:

".. Le cose tue, è vero, son belle, ma quando le distacchi da Te, io non trovo Te, non trovo la vita.." Gesù

Nella vita di fede si possono cercare una marea di soddisfazioni, gratificazioni o tornaconti personali, l'essere stimati, ritenuti importanti (grazie a te mi sono convertito,che bella predica...) - in coscienza posso dire che queste cose non mi interessano? Nessuno pretende cose grandi come Luisa, ma come vivo io con Gesù? Questo certamente Luisa lo viveva, Luisa ha visto Gesù - certamente è commovente questa cosa.

"..Ah! se sapessi in che tortura mi metti quando non vieni, ti guarderesti bene dal farmi tanto aspettare.” Luisa E Gesù, tutto intenerito, ha circondato il mio collo col suo braccio, prendendomi una mano nella sua ed ha soggiunto: “Lo so, lo so quanto soffri e, per contentarti, ecco il mio braccio come collana intorno al tuo collo, non ne sei ora contenta?.."

Ma il tuo sangue è con te, il tuo sangue (di Gesù) è la cosa più preziosa che esista nell'Universo, ci sono questi santi ceppi che vivono Gesù e l'anima innamorata di Lui. E' la quintessenza della vita nella DV / anche Santa Teresina di Gesù Bambino di cui il 1 ottobre ricorrere la festa - senza l'amore non si predica, non si versa il sangue e la vita della Chiesa è paralizzata - a livello personale, ecclesiale e mondiale non avere amore per Gesù causa spesso danni nelle situazioni.

3 Marzo 1922 L’agricoltore celeste semina la sua parola

(Luisa)“Che hai Gesù, perché non parli? Se Tu sei per me la vita, la tua parola è cibo ed io non posso star digiuna, sono molto debole e sento la necessità continua dell’alimento per crescere e mantenermi forte.” E Gesù, tutto bontà, mi ha detto: “Figlia mia, anch’Io sento la necessità d’un cibo e dopo che ti ho alimentato con la mia parola, quella stessa parola, masticata da te, essendosi convertita in sangue, germoglia il cibo per Me e se tu non puoi star digiuna, neppure Io voglio star digiuno, voglio il ricambio del cibo che ti ho dato e poi tornerò di nuovo ad alimentarti. Sento gran fame, presto, fammi sfamare.” Io son rimasta confusa e non sapevo cosa darGli perché non ho mai avuto nulla, ma Gesù con tutte e due le sue mani ha preso il mio palpito, il mio respiro, i miei pensieri, gli affetti, i desideri, cambiati in tanti globetti di luce e se li è mangiati dicendo: “Questo è il frutto della mia parola, è roba mia, è giusto che me li mangi.” Onde, pareva che prendesse un po’ di riposo e dopo ha soggiunto:..."

San Girolamo era l'esperto della Sacra Scrittura, ha il merito di aver fatto la Vulgata e si era fatto degli studi incredibili e aveva un'intelligenza fuori dal comune ed era un pezzo grosso anche nella vita da laico ed è rimasto famoso per questa sentenza: l'ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo.

Parabola del seminatore, la parola di Dio. La Parola di Dio deve essere accolta nel nostro cuore e sappiamo che nella Sacra Scrittura c'è la Parola di Dio - meditiamo e digeriamo la Parola di Dio -. Dobbiamo mangiare, digerire e assimilare anche gli Scritti di Cielo e una volta che abbiamo fatto questo noi sfamiamo Gesù perchè la Parola di Dio dispiega i suoi effetti dappertutto (palpiti, desideri ecc... di Luisa Gesù se li mangiava). C'è un passo in cui una persona devota dice che divorava la Parola di Dio. Ci sono tanti modi per ascoltare la Parola di Dio, la Parola di Dio rimane sempre il top, il cuore, il fulcro e la fonte della nostra vita interiore -- ecco perchè dovremmo avere un'amore viscerale per la Santa Messa e in essa dovremmo convogliare tutti i nostri desideri. Basterebbe questo per sfamare Gesù (partecipare bene ad una Messa) anche se magari chi la celebra non è bravissimo. Non ti preoccupare se il parroco non ti fa l'omelia, mettici tu e ci penserà lo Spirito Santo e magari fai qualche giretto on-line sentendo qualche omelia autorevole.

Figlia mia, ora conviene che mi metta di nuovo al lavoro per lavorare il terreno dell’anima tua, per poter seminare il seme della mia parola per alimentarti. Io faccio come il contadino quando vuol seminare il suo terreno: forma le fossette, fa dei solchi e poi vi getta il seme e ritorna a coprire di terra le fossette ed i solchi dove ha gettato il seme, per tenerlo difeso e dargli il tempo per farlo germogliare, per raccoglierlo centuplicato e farne suo cibo, ma sta attento a non metterci molta terra, altrimenti soffocherebbe il suo seme e lo farebbe morire sotto terra e lui passerebbe pericolo di restar digiuno. Or, così faccio Io, preparo le fossette, formo i solchi, allargo la capacità dell’intelligenza della creatura per poter seminare la mia divina parola e così poter formare il cibo per Me e per lei, poi copro le fossette ed i solchi di terra e questo è l’umiltà, il nulla, l’annientamento dell’anima, qualche sua piccola debolezza o miseria; questo è terra ed è necessario che la prenda da essa, perché a Me manca questa terra e così copro tutto ed aspetto con gioia il mio raccolto. Ora, vuoi sapere quando sopra il mio seme si mette molta terra? Quando l’anima sente le sue miserie, le sue debolezze, il suo nulla e si affligge, vi pensa tanto da perdere il tempo ed il nemico se ne serve per gettarla nel turbamento, nella sfiducia e nell’abbattimento; questa è tutta terra in più sopra il mio seme, oh! come si sente morire il mio seme, come stenta a germogliare sotto questa terra, molte volte queste anime stancano l’agricoltore celeste che si ritira. Oh! quante di queste anime ci sono.” Gesù

Il lavoro che incessantemente Gesù fa nella nostra anima per poter seminare la sua Parola per alimentarci. Il seme è la Parola e il cuore dell'uomo è la terra. Qui Gesù fa lezioni di agricoltura. Gesù copre il seme con non troppa terra. Il significato è molto importante. Gesù fa tutto questo perchè vuol mangiar Lui. Affetti, desideri, palpito è alimento per Lui, noi siamo cooperatori (siamo liberi ma il primato di ogni azione spetta a Lui).

"..poi copro le fossette ed i solchi di terra e questo è l’umiltà, il nulla, l’annientamento dell’anima, qualche sua piccola debolezza o miseria;.." Gesù

Il Signore ci custodisca nella valle dell'umiltà perchè se qualcuno si crede chissà chi o cosa - se ci dovessero fare una montagna di encomi - nel nostro cuore dovremmo annichilirci di fronte a Dio di fronte al quale siamo nulla. La serena constatazione delle nostre miserie è cosa buona a patto che sia serena constatazione perchè se l'anima sentendo le sue debolezze si affligge perdendoci tempo il nemico la getta nel turbamento, nella sfiducia e nell'agitazione. Chi si carica di sterco e fango non è umile, diventa un depresso o malata o sconsiderata eccessiva disistima di sè. Noi abbiamo il dovere di rispettare noi stessi, noi non possiamo dire parolacce a noi stessi. Noi dobbiamo dire a Nostro Signore: ci provo ma sai bene chi sono, grazie per il tuo aiuto. Il centro del nostro pensiero non deve essere noi stessi, non possiamo sempre a commiserarci, non ce la faccio mai,compiangerci, ecc.. guardiamo a Lui.

".. Quando l’anima sente le sue miserie, le sue debolezze, il suo nulla e si affligge, vi pensa tanto da perdere il tempo ed il nemico se ne serve per gettarla nel turbamento, nella sfiducia e nell’abbattimento; questa è tutta terra in più sopra il mio seme, oh! come si sente morire il mio seme, come stenta a germogliare sotto questa terra, molte volte queste anime stancano l’agricoltore celeste che si ritira. Oh! quante di queste anime ci sono.” Gesù

E Gesù che si mangia? Andare a coprire i doni che il Signore ci dona con le nostre miserie; l'effetto che dà è che il nemico se ne serve per gettare la persona nell'abbattimento. Ci sono anime che sembrano umili ma che in realtà privano del cibo l'agricoltore celeste - Gesù lo sa meglio di te quante miserie hai (a Santa Faustina il Signore ha detto: se tu conoscessi perfettamente la tua indigenza, morresti di dolore) - pensa a coltivare e a far crescere i doni che hai ricevuto da Dio, traffica i talenti e cresci nel Bene.

Chi fa la Volontà di Dio non è soggetto a fare cumuli di terra - se tu stai sempre a pensare te stesso stai fuori dalla DV perchè la DV ha altro a cui pensare.

E Lui: “No, no, chi fa la mia Volontà non è soggetta a poter formare terra per soffocare il mio seme, anzi molte volte non trova neppure l’umiltà, ma il solo loro nulla che produce poca terra ed appena uno strato posso metterci sopra il mio seme ed il Sole della mia Volontà lo feconda subito e germoglia ed Io faccio dei grandi raccolti e ritorno subito a gettare il mio seme e poi, puoi esserne sicura, non vedi come ritorno spesso spesso a seminare nuovi semi di verità nell’anima tua?” Gesù

Chi fa/vive la DV non ha tempo di pensare e non pensa alle proprie miserie e non ci sta a pensare - la cosa migliore è non porsi del tutto i nostri problemi: pensiamo a Gesù, alla salvezza delle anime e pensiamo a fare il bene ed ad usare bene il tempo. Certo, dobbiamo fare l'esame di coscienza ma con calma e pazienza se abbiamo mancato qualcosa, chiediamo perdono a Gesù e domani andrà meglio. Non mettiamoci in situazioni in cui si arrotola in noi stessi. Perchè soffochiamo i doni e le grazie di Dio - non sono sole le spine ma anche quell'eccesso di terra che rovine le divine agricole operazioni che Dio compie.

MEDITAZIONE SULLA DIVINA VOLONTA' DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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