giovedì 29 febbraio 2024

I diritti della Divina Volontà

I diritti della Divina Volontà. Il dovere dell'uomo di usare bene la ragione. Libro di Cielo, Volume 33, 24 Febbraio 1935, 20 Giugno 2023

24 Febbraio 1935 La ragione, occhio dell’anima e luce che fa conoscere il bello delle sue opere buone. Quali sono i diritti della Divina Volontà, come in Essa, non ci sono intenzioni ma atti.

Brano molto profondo che apre le porte a delle realtà di non facile comprensione.

Luisa percepisce che la luce della dv è inaccessibile (come scritto nel Vangelo, Dio è Luce Inacessibile) e non si può comprendere. Noi possiamo comprendere una cosa alla nostra portata o piccola ma se comprendessimo Dio, non sarebbe Dio. Giustamente Luisa inizia a pensare che tutto il valore e il bene è nella dv e a lei non resta nulla. E Gesù avvalla questo pensierio spiegando, dicendo una cosa importantissima: il fatto che noi abbiamo una ragione, che Dio ci ha dato non per sragionare o svalvolare o per mettersela sotto i piedi o tapparci gli occhi della ragione ma perchè la facciamo funzionare. La coscienza, secondo l'insegnamento di san Tommaso, non è una facoltà o potenza spirituale distinta, è semplicemente un giudizio che la persona fa applicando le esigenze della legge di Dio al caso concreto e si fa questa operazione con la testa. Se faccimo la scelta giusta, la coscienza sta buona e serena, se l'atto o scelta è sbagliata la coscienza ci rimprovera. Può succedere che la volontà umana interferisca, siccome si è messa in testa che lei vuole fare una cosa - in noi comanda la volontà non la ragione, noi possiamo mettercela sotto i piedi la ragione ecc.. perchè chi comanda, la suprema potenza che noi abbiamo è la volontà. Com'è possibile che Lucifero - un'essere intelligente come lui - abbia fatto la cosa più assurda dal punto di vista della ragione? Qualsiasi sia stata la prova dell'angelo ribelle, quale intelligenza di media capacità potrebbe capire che non puoi metterti a combattere contro Dio? E' una battaglia persa al 100%. Prima di fare una cosa sarebbe il caso di mettersi a chiedere se stiamo andando a fare una battaglia persa, le battaglie perse non si devono combattere. Noi dobbiamo combattere le battaglie in cui abbiamo una possibilità di vittoria non le battaglie perse. Il cervello - la ragione - dobbiamo farlo funzionare sempre e quanto più le difficoltà si fanno forti, dobbiamo essere lucidi, distaccati, non dobbiamo essere precipitosi, non possiamo agire d'impulso anche se stessimo combattendo per grandi ideali. Perchè se si combatta una battaglia persa, si rimane stesi sul campo di battaglia. Il don non si mette a combattere battaglie perse. Non bisogna difendere una causa persa. Un grande avvocato è colui il quale le vince tutte. La ragione.

«Figlia mia benedetta, tu devi sapere che Noi dotammo la creatura di ragione, perché conoscesse il bene ed il male fatto in ogni atto in modo che, se buono fosse dotato di nuovo merito, nuova grazia, nuova bellezza ed unione maggiore col suo Creatore, se cattivo, ne subisse una pena, la qual pena, fa sentire la debolezza e l’allontanamento da Colui che l’ha creata....." Gesù

Gesù ribadisce la sana dottrina cattolica - da san Tommaso d'Aquino in poi -....fai un'atto buono? Ti arriverà una grazia, bellezza in più e un grado di gloria in più - fai un'atto cattivo? Arriva una pena temporale ed extra temporale. Siccome Dio è anche somma Giustizia è normale che sia così.

"..La ragione è l’occhio dell’anima, è luce che mentre fa strada alla creatura, le fa conoscere il bello delle sue opere buone, i frutti dei suoi sacrifici e sa straziarla quando fa il male...." Gesù

Vedete quanto è importante farla funzionare bene?

"..Ora se la creatura fa gli atti buoni nella mia Volontà Divina, in virtù della ragione che ha, le diamo il merito di atti Divini, il merito le vien dato a seconda che conosce ed a seconda che la volontà umana vuole operare..." Gesù

E' impossibile fare un'atto nella dv se prima non abbiamo una conoscenza - cosa significa fare un'atto nella dv? Non ci vuole un granchè per farlo ma bisogna conoscere le ragioni per farlo, perchè è così importante? E se si fanno queste cose...

"..Se la creatura opera nella nostra, essa si eleva tanto che non resta nel basso delle azioni umane anche buone ma viene nel nostro Volere Divino, come spugna si tuffa dentro ed impregna i suoi atti di luce, di santità, d’amore, in modo che l’atto suo scompare nel nostro e ricompare il nostro atto Divino, quindi con giustizia deve correre il merito Divino e, siccome nella nostra Volontà Divina si perde il prestigio umano, si crede che la creatura non faccia nulla, ma non è vero...." Gesù

Vivere nella dv, non dobbiamo mai immaginarci una cosa quietistica e spersonalizzata, la volontà umana è iperattiva ed è un ciclone ma sono tutte operazioni divine compiute nella dv e non nella povera limitatezza della sua dimensione umana. Per fare un'atto nella dv, tu lo devi consocere e devi sapere cosa stai facendo e la volontà deve deciderlo di farlo.

"..Se Essa opera è in virtù del filo dell’umano volere che ha ricevuto nelle sue mani, che forma il trionfo e le sue conquiste sull’atto della creatura, è la ragione umana che volontariamente viene a cedere i suoi diritti ricevuti, come omaggio e padronanza a Colui che l’ha ricevuto e questo è più che fare, perché Dio ha ricevuto il ricambio dei doni più belli che diede alla creatura, cioè la ragione e la volontà..." Gesù

Dare la nostra ragione e volontà a Dio, è dargli tutto. Sono le nostre due facoltà - unitate alle memoria, la memoria umana sta ad un livello differente da quella degli animali, questioni teologiche - e più di questo non possiamo dare al Signore. E se questo non glielo diamo?

Tu fai un'atto buono, umano, non fatto in grazia non merita una ricompensa eterna. Se fai una donazione non in grazia di Dio - lo dice san Tommaso - quell'opera non ha una ricompensa nel Cielo ma in terra.

"..Ed è tanta la nostra bontà, che anche quando la creatura fa il bene umanamente, siccome nel bene corre sempre la ragione, le diamo il merito umano, perché è nostro solito non lasciare senza premio alcun atto buono della creatura. Si può dire che stiamo tutt’occhi su di essa per vedere come dobbiamo attribuirle meriti?» Gesù

Dio le ricompensa dando grazie e beni temporali. Stai tranquillo che quel gesto viene ricompensato, ma le ricompense più grandi sono quelle eterne. Sono quelle più grandi ma se la creatura non sta in condizione di ricevere una ricompensa eterna - perchè non sta in grazia - Gesù dice nel Vangelo che anche un bicchiere d'acqua dato non perderà la sua ricompensa. Dio non sta con l'occhio vigile su di noi - come detto in passato - solo con la matita rossa a segnarsi i nostri sbagli così poi ci suona - se uno fa il male ne avrà le conseguenze. E' una visione riduttiva - non sta soltanto con matita rossa ma sta con l'evidenziatore giallo ad evidenziare le cose buone. E Lui è molto più felice di evidenziare le cose anzichè suonarci.

Nella seconda parte Gesù riprendere argomenti che dovremmo conoscere bene: Gesù riprende le cose che ha fatto per le persone e avendole date, Gesù - avendole date - ha acquisito diritti, oggi siamo tutti portatori dei diritti ma quasi nessuno si rende conto che ha dei doveri. Nei confronti di Dio non abbiamo nessun diritto, il don ha solo il diritto di essere sbattuto all'inferno - parla per sè - basta aver fatto un peccato mortale per aver acquisito il diritto di andare all'inferno. Il don ritiene di non aver nessun diritto alla grazia, alla gloria, ad essere prete ecc.... non ci sono diritti da parte nostra. Siamo circondati di grazie e doni che fanno sorgere dei doveri nei confronti di chi ci dona la roba. Chi ci ha fatto trovare lavoro?

"..Quindi è necessario conoscere quali sono questi diritti del mio Volere Divino per fare che, conoscendoli, tutti possano contraccambiarla e conoscere chi è Colei che è vita della loro vita e che loro non sono altro che le spoglie, le statue animate da Essa. Ora, i diritti sono innumerevoli: diritto di creazione, diritto di conservazione, di animazione continua, tutto ciò che Essa ha creato e che serve al benessere dell’uomo, costituisce un suo diritto sopra di lui, perciò il sole, l’aria, il vento, l’acqua, la terra e tutto, sono stati creati e dati all’uomo dalla mia Volontà, quindi per quante cose gli ha dato tanti diritti di più ha sull’uomo, la mia Redenzione, il perdono dopo la colpa, la mia grazia, il bene operare, sono diritti maggiori che Essa acquista sopra di lui...." Gesù

(Luisa)"...Onde sentivo di toccare con mano il grande amore del Fiat Divino e pensavo tra me: “come si può vivere in Esso? Forse mettendo sempre l’intenzione di vivere in Esso?” Ed il mio sempre amabile Gesù ha soggiunto: «Mia buona figlia, nel vivere nella mia Volontà non ci sono intenzioni, l’intenzione serve quando non si possono fare gli atti, perché manca chi ha virtù di dar vita a tutto ciò che di bene vuol fare la creatura e questo è fuori del vivere nel mio Volere ed Io do il merito ad esse non come atti, ma come sante intenzioni..." Gesù

Voi immaginate, quando Gesù Cristo stava come uomo in mezzo a noi, camminava in mezzo a noi - Lui lo sa che tutto quello che gli sta intorno è opera sua. Quando incontrava una persona che lo trattava male, cosa pensava? Può succedere che si faccia molto del bene - per come si può - ad un'anima e un giorno quell'anima ti si rivolta contro. Il don crede che questo dolore che non si augura a nessuno possa fare capire (in modo lontanissimo) cosa prova Dio 24h da noi. Dio campa di questo da parte nostra e quindi è comprensibile il grido di dolore di Gesù.

"..Oh Volontà mia, Tu sola sai amare con amore eroico, forte, incredibile ed infinito, colei che creasti e che neppure ti riconosce! Ingratitudine umana, quanto sei grande»! Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 28 febbraio 2024

Le tre prerogative di chi vive nel Volere Divino

Vivere nella Divina Volontà è sentire al vivo la Paternità divina e vivere senza timore la divina figliolanza, ricambiando le tenerezze del Celeste Padre. Le tre prerogative di chi vive nella Volontà Divina: il diritto di vita divina, il diritto di proprietà ed il diritto di gloria. Libro di Cielo, Volume 33, 20 Gennaio 1935, Lunedì 18 Giugno 2023

20 Gennaio 1935 Il vivere nel Volere Divino fa sentire la Paternità al suo Creatore e il diritto di essere la figlia sua alla creatura. Chi vive in Esso acquista tre prerogative.

Meditare questo brano è un pò difficile. Noi parliamo con competenza e proprietà di ciò che conosciamo, Gesù dice nel Vangelo di ciò che conosciamo...qua il don, con queste cose così grosse si sente un pò in difficoltà. Nostro Signore ci dà dei criteri e delle spie o punti di riferimento per tastare la nostra situazione però come san Paolo spiega in questo mondo la conoscenza è molto imperfetta e quando volgiamo lo sguardo noi stessi l'incapacità di capirci qualcosa aumenta - è difficile per noi giudicare il nostro stato. Saranno già in noi queste tre prerogative o no? (il diritto di vita Divina....il diritto di proprietà e il diritto di gloria). Per quanto riguarda il don, personalmente farebbe molta difficoltà a pensarlo. Fatte le dovute premesse meditiamo un pò il brano.

Sempre molto importante il contesto: Luisa parla che la sua mente si sperde nel divin volere (basta contemplare qualche opera della dv) es: un'amico del don gli ha raccontato una storia che sarebbe un pò agghiacciante, a lui gli è capitato (ha una passione per gli insetti), molti hanno la ripugnanza verso gli insetti, ogni insetto però è un'atto della dv, questa persona è appassionata di ragni e ha detto al don che se fosse possibile trovare qualcosa che la tenesse, se un ragno facesse una ragnatela in cielo e ci andasse a sbattere un boeing 747, ne arresterebbe al corso. La persona che lo ha detto è attendibile, ma chi avrebbe immaginato che una tela di un ragno di arrestare un'aereo? Solo contemplare le opere della dv sulla terra ci passeremmo le giornate, è un'operazione alla nostra portata. Quando si fanno queste operazioni è possibile dire ciò che diceva Luisa:

La mia povera mente si sperde nel Voler Divino, ma tanto che non so ridire ciò che comprende, né quello che provo in quel celeste soggiorno del Fiat Divino, so dire solo che sento la Paternità Divina che con tutto amore mi aspetta fra le sue braccia per dirmi: siamo come tra figli e Padre, vieni a godere le mie tenerezze Paterne, i miei tratti amorosi, le mie dolcezze infinite, lascia che ti faccia da Padre, non vi è gusto maggiore che io provo, che poter svolgere la mia Paternità e tu vieni, senza timore, vieni a darmi la tua figliolanza, dammi l’amore, le tenerezze di figlia...." Luisa

Dio è felice di sorprenderci e di farci contenti, sono solo le persone che si chiamano fuori da questo gioco ed impediscono a Dio di farlo. Comprendiamo dalle ultime battute che Gesù sta proponendo con un'altra variante la vita nella dv che è vita d'amore. E' vero che presubilmente, dalla mattina alla sera se ne combinano di tutti i colori a livello - si spera in modo non troppo grave - con imperfezioni, peccati semi veniali, ecc.... se uno si mettesse a fare l'esame di coscienza seriamente...ciao. Queste cose - a quanto capisce il don - non ostacolano la vita nella dv, Dio vuole che si combatta contro queste miserie, correggere i difetti, le imperfezioni, ecc.. è il lavoro della vita terrena ma questo non fa uscire dalla divina volontà - a quanto pare al don - e questo rapporto di paternità è un rapporto sincero, non un rapporto illusorio e non di chi si pensa che Dio sia un bonaccio e qualsiasi azione che si faccia vada bene tanto Dio perdona ancor prima che faccio uno sbaglio. Di nuovo ricompare un termine importante:

"...Mi sembra che sia proprio questo il vivere in Te: sentire la Paternità Divina e sentirsi figlia dell’Ente Supremo..." Luisa

Ecco un punto che possiamo controllare. La senti la paternità divina? In senso buono. Pensiamo al miglior padre che si possa avere, una persona che ti difende, ti dà sicurezza e ti protegge e poi ti ricolma di beni. Normalmente sarebbe il papà il centro della vita economica della famiglia. Quando Gesù sposta il discorso sul piano del lo senti, non è un ragionamento il sentirlo. O lo senti o non lo senti. Questo è un punto che potrebbe aiutarci a capirci qualcosa.

«Mia figlia benedetta, è proprio questo vivere nella mia Volontà: poter acquistare il diritto di figlia mentre Dio acquista la supremazia, il comando, il diritto di Padre, solo Essa sa unire l’uno e l’altra e formarne una sola vita...." Gesù

Diritto di vita divina: un piccolo test si può fare:

"..Tutto ciò che fa è vita che sente, se ama sente la vita dell’amore e, come vita, se la sente scorrere nella mente, nel respiro, nel cuore, in tutto,sente la virtù vitale che forma in sé non l’atto che è soggetto a cessare, ma la continuazione d’un atto che forma la vita, così se prega, se adora, se ripara, sente la vita incessante della preghiera, dell’adorazione, della riparazione Divina, non umana, che non è soggetta ad interruzione..." Gesù

Amare Dio, le opere di Dio (in modo santo). Il diritto della vita divina, qual'è la vita di Dio? L'amore. Dio, per certi aspetti, secondo il nostro modo di parlare, non sa fare altro che amare. Perchè l'essenza esprime la prerogativa dell'Essere. Che la vita divina sia amore, ci arriviamo tutti quanti, quindi vuol dire vivere questo prolungato atto d'amore che te lo senti scorrere.

"..Sicché ogni atto fatto nella mia Volontà è un atto vitale che l’anima acquista, in Essa tutto è vita e l’anima acquista la vita del bene che fa in Essa..." Gesù

Nella dv si trovano atti pieni di vita. Lo dice Gesù nel Vangelo: sono venuto perchè abbiano la vita in abbodanza.

"..che bella prerogativa che solo la mia Volontà può dare: sentirsi nell’anima cambiati gli atti in vita Divina perenne!.." Gesù

Per cercare di fare un punto della situazione, qua dovremmo avere qualche possibilità di farlo, pensa com'era la tua vita prima di conoscere la divina volontà e poi pensa al dopo. Se una persona cresce ci sono tante svolte, noti qualcosa o è sempre tutto uguale?

il diritto di proprietà.

"..perché in Essa non ci sono povertà, tutto è abbondanza, abbondanza di santità, di luce, di grazie, d’amore e siccome possiede queste proprietà come vita, è giusto che possieda, come sue, queste proprietà Divine.." Gesù

Dio ti cede la proprietà dei beni divini. E anche qua, questa cosa si sente:

"..sicché si sente padrona della santità, padrona della luce, della grazia, dell’amore e di tutti i beni Divini..." Gesù

Potrei sentirmi padrone dei beni divini? Sembrano grosse parole, fanno venire i brividi al don ma se l'ha detto Gesù o non è Gesù che parla cambiano canale ma se è Lui che l'ha detto...com'è la tua santità o luce? La luce cioè la chiarezza, il discernimento sulle piccole, medie e grandi decisioni da prendere dall'organizzazione della giornata e altro... non dice il don di essere spavaldi ecc... se il discernimento funziona (mi ci metto a pregare un momento sui pensieri che arrivano), però se uno si mette un pò e la luce arriva e nel tempo si rivela che quella luce era luce giusta - con il senno di poi - allora iniziamo ad avere qualche sospetto. La grazia, com'è il nostro rapporto con i Sacramenti? Per una persona che vive nella dv sono una gioia immensa, non si può stare senza Messa ecc... non si può resistere stando troppo senza confessarsi. C'è questa percezione, che essendo amico del Padrone di tutto ed essendo questo padrone voglioso di condividere i suoi beni con le creature...qua è molto oltre la fiducia nella divina provvidenza.

"..Dalla seconda nasce la terza prerogativa: il diritto di gloria. Non vi è cosa che la creatura faccia, piccola o grande, naturale o soprannaturale, che non le venga dato il diritto di gloria, diritto di glorificare in ogni cosa, anche nel respiro, nel palpito il suo Creatore, diritto di restare glorificato, nella gloria di Dio e non vi è gloria che da Lui non venga..." Gesù

Qua Gesù usa il termine diritto alla gloria in due sensi: la gloria che noi diamo a Dio su questa terra. Nella meditazione di un Santo dice che la Madonna non faceva nulla che non fosse per la gloria di Dio. Chiamiamo la dv nei nostri atti, persino i nostri battiti di ciglia (se facciamo l'atto preventivo e magari qualche attuale) possono dare gloria a Dio. Il don capisce che queste cose possano sembrare strane a molti; ma questo è. E questo ci dà il diritto di essere glorificati noi stessi. Che grado di gloria avrà una persona che è vissuta in questo modo? Se si ascoltano alcuni passaggi che Gesù fa, sembra potersi concludere che si va molto al di là perfino dei grandi santi, certamente sempre al di quà della Madonna, molto al di quà, però con la trasformazione di tutti nostri atti da umani in divini, capiamo che è tanta roba.

"...Perciò nella mia Volontà troverai tutto e tutto a tua disposizione e con diritto, non umano ma Divino, la mia stessa Volontà ama cederti questi suoi diritti Divini perché ama la creatura come sua vera figlia». Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 25 febbraio 2024

Tutto Dio dà a chi vive nella Sua Volontà

Vivere nella Divina Volontà è imparare a dire a Dio un "ti amo" continuo e degno di Lui, per ricevere e prendere dalla Sua immensità, per la gioia che questi gli atti gli danno, tutto quello che si vuole. Libro di Cielo, Volume 33, 25 Novembre 1934, Giovedì 15 Giugno 2023

25 Novembre 1934 Vivere nella Divina Volontà è come se si vivesse tra Padre e figlio. Gli atti della creatura sono visite al Padre Celeste. Abisso Divino in cui viene messo chi vive nella Divina Volontà.

Questo brano è l'ultimo del 1934, il prossimo brano sarà del 1935. Sintetizzato nella fase conclusiva di Gesù (questo brano):

nulla ho negato, tutto ho dato a chi vive nella mia Volontà”. o dalla frase "...ma do ai figli miei, perciò faccio prendere quello che vogliono..." Gesù

Iniziamo dal contesto del brano di oggi:

"Sono sempre di ritorno nella celeste eredità del Fiat Divino, per ogni atto che faccio mi sembra di ritornare nelle braccia del mio Padre Celeste, ma per fare che? Per ricevere uno sguardo, un bacio, una carezza, una parolina d’amore, una conoscenza di più del suo Essere Supremo, per poterlo amare di più e, non solo per ricevere, ma anche per dargli il ricambio delle sue tenerezze Paterne...." Luisa

Più sotto si dice una cosa molto importante: vivere nella dv è vivere una vita fondamentalmente d'amore con Gesù

"..ma sai quando Mi salti nelle mie braccia? Quando vedendoti piccina, piccina vuoi amarmi e non sai amarmi, Mi dici un “Ti amo” ed il tuo “Ti amo” forma il salto per slanciarti nelle mie braccia e siccome vedi che il tuo Ti amo è piccolo, ardita, prendi il mio amore e Mi dici un “Ti amo”, grande, grande ed Io godo perché la figlia mia Mi ama col mio amore e Mi diletto molto di scambiare gli atti miei con quella creatura che del resto è nella mia Volontà;..." Gesù

Come altrevolte il don ha cercato di evidenziare, il punto e concetto fondamentale di tutto è questo: che la vita nella dv è vita d'amore c'è un continuo TI AMO da dire all'Altissimo ed è chiaro che dire Ti Amo all'Altissimo, quando un'anima giunge a sentire la necessità di dire spesso e sovente di dire TI AMO all'Altissimo è giunta ad un livello di vita di orazione e di santità già buono. Perchè non è frequente che le creature vadano a dire a Dio Ti Amo, perchè questa è la forma di preghiera più alta e profonda. Si può vivere nella dv se non si ha già maturato nel cuore questa attitudine a vivere con Nostro Signore, non un rapporto di distanza, indifferenza e freddezza. Un'anima fredda, indifferente o peggio sacrilega o altro è chiaro che è fuori da questo orizzonte. Quando noi iniziamo a scoprire qualcosa della bellezza e grandezza del Nostro Dio, di quanto siamo costati a Gesù ecc... provate a pensare versare il sangue, cosa significa versare il sangue? Mano a mano che il sangue esce dal corpo..che cosa si sente quando una persona muore in quel modo a parte i dolori atroci? Gesù sentiva la vita (del suo corpo) uscire dal suo corpo. Non c'è mai un'atto d'amore che non sia mai un'atto di ricambio derivato dalle conoscenze di quanto ha sofferto. Ecco perchè i maestri di spirito hanno sempre raccomandato di meditare la Passione di Gesù, perchè se non lo fai, come fai a prendere coscienza di quanto Dio ti amato e non come una chiacchera? sant'Alfonso diceva ti lasci prendere dall'amore di Gesù ed ad amarlo. E' evidente che un'operazione di questo genere deve già esserci nell'anima ed ecco perchè il don dice che se vuoi vivere nella dv devi fare una scelta di vita verso la santità, la dv è santità delle santità. Ma se tu non hai voglia di diventare santo come fai ad arrivare alla santità delle santità? Se non hai voglia di prendere il diploma e restare alla terza media non ci puoi arrivare all'Università perchè là occorre il diploma. Se vuoi fare una vita cristiana normale, vai a Messa alla domenica, osserva i 10 comandamenti, leggi della Chiesa, mi astengo dai peccati gravi e quando cado mi confesso. Ma questa è la terza media. Se tu vuoi andare in alto devi prendere il diploma. Ma questo step è presupposto base, poi subentrano due complicazioni: 1) mano mano che la Sapienza di Dio ci illumina, comprendiamo che noi siamo un disastro totale, che non ne combiniamo una dritta mai - non vuol dire essere un criminale - ma che purtroppo fare una cosa gradita al 100% agli occhi di Dio è una cosa un pò difficile. E lì supplisce la devozione Totus Tuus alla Madonna, chiedere che la Madonna prende le nostre intenzioni e le purifichi, ci libera da questa situazione che non è purtroppo umanamente risolvibile. Tuttavia questo non basta perchè un'anima che ama, vorrebbe dare all'amato quello che si merita. Perchè se la luce del Signore ti ha già raggiunto che Lui è immenso, meraviglioso, di uno che ha il controllo di tutte le galassia dell'Universo e ha il controllo anche di un protone ecc... è chiaro che quando la creatura si trova di fronte al Creatore e quindi la persona si sente un nulla di fronte a Dio. Come fare un'atto degno di Dio? Entra in campo la divina volontà che non consiste altro che andare a prendere da Lui ciò che è degno di Lui, perchè non c'è nulla degno di Dio fuori di Lui.

"..ma sai quando Mi salti nelle mie braccia? Quando vedendoti piccina, piccina vuoi amarmi e non sai amarmi, Mi dici un “Ti amo” ed il tuo “Ti amo” forma il salto per slanciarti nelle mie braccia e siccome vedi che il tuo Ti amo è piccolo, ardita, prendi il mio amore e Mi dici un “Ti amo”, grande, grande ed Io godo perché la figlia mia Mi ama col mio amore e Mi diletto molto di scambiare gli atti miei con quella creatura che del resto è nella mia Volontà;..." Gesù

"..Nel Volere Divino non si fa altro, Dio svolge la sua Paternità con un amore tenero ed indicibile, come se stesse aspettando la creatura per cullarla nelle sue braccia, per dirle: “sappi che Io sono il Padre tuo e tu sei la figlia mia. Oh! Come amo la corona dei figli miei intorno a Me, con essi intorno a Me, Mi sento più felice, Mi sento Padre e non vi è contento maggiore che possedere una prole numerosa che attesti l’amore, la figliolanza al Padre suo. E la creatura, con l’entrare nel Volere Divino, non fa altro che far la figlia al Padre suo. Invece fuori del Voler Divino i diritti di Paternità e di figliolanza cessano...." Gesù

Innumerevoli volte, il don ha evidenziato che la vita nella dv è una vita d'amore. Noi amiamo perchè Egli ci ha amato per primo. E' una consocenza non intellettuale ma affettiva, profonda, tangibie in qualche modo e quindi la messa in atto di quell'amore di ricambio nel modo degno di Lui. Perchè diciamo Gesù ti amo nella tua volontà? Suor Consolata Betrone ripeteva dal mattino alla sera atti d'amore: Gesù ti Amo o Gesù e Maria vi amo, salvate le anime. Il Signore è contentissimo che la creatura lo ami, ma da un punto di vista oggettivo è l'amore di una pulce presente su un minuscolo pianeta nell'Universo, ma se tu gli dici: Gesù ti amo con la tua volontà, parti e vai nelle celesti immensità.

"..non è agli estranei che do e quindi devo usare il peso, la misura, ma do ai figli miei, perciò faccio prendere quello che vogliono..." Gesù

Entriamo in contatto con la munificenza e la magnificenza dell'Altissimo per quanto ci è dato di conoscere di renderla tangibile e tu non puoi fare a meno di riconoscerla. A volte nascono sentimenti simili a san Pietro, perchè si rimane stupiti: Signore, allontanati da me perchè sono un povero peccatore...ma che vogliamo fare?

C'era un religioso che diceva che Gesù voleva sentire il ti amo della persona anche se la persona è un cencio. Ma se il ti amo del cencio è ripulito dalla Madonna e lo divinizza la divina volontà, abbiamo fatto strike e abbiamo dato a Dio quello che Lui vuole. Dio vuole e cerca questo e nient'altro che questo: l'amore della creatura.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 24 febbraio 2024

L'amore non dice mai basta

Gesù torna a parlare dell'incredibile varietà e abbondanza d'amore seminato dalla Divina Volontà in tutte le cose create e l'importanza di scoprirlo, riconoscerlo e ricambiarlo. Libro di Cielo, Volume 33, 18 Novembre 1934, Lunedì 12 Giugno 2023

18 Novembre 1934 L’Amore di Dio nella Creazione la quale Gli avrebbe dato la gloria se avesse avuto ragione. Sacrificio che fa l’amore della sua gloria, il suo grido continuo. L’esercito armato d’amore, scambi d’amore tra Dio e la creatura.

Anche oggi il Signore ci sorprende con nuove invenzioni originali. Il Signore oggi ci porta la nostra attenzione sulla sua scelta di circondarci di amori sempre distinti e sempre nuovi. Lo dice nel cuore della meditazione quando Gesù parla di queste armi d'amor e di questi distinti TI AMO di Dio seminate nella Creazione. E' un compito gradevole e bello farsi attenti a tutto questo.

"....che se la creatura facesse attenzione resterebbe affogata dal nostro amore e non saprebbe fare altro che amarci...." Gesù

Se una persona affoga vuol dire che sta dentro il mare e va fondo e affoga perchè è travolta da quel mare d'acqua della quale non si può liberare. In Paradiso staremo affogati dall'amore, il don si permette di suggerire a chi ha il cuore aperto - il don parla del ciclo di Catechesi di Tenera Amata, rivelazione privata nella quale una defunta rivela qualcosa sulla vita in Cielo, il don parla di email che gli sono arrivate o messaggi che indicano la ristretezza del cuore di certe persone - una Rivelazione Privata non è essenziale alla nostra fede, la Rivelazione Pubblica lo dice già in modo asciutto e sobrio. Quando il Signore fa una rivelazione privata è perchè vuole farti un regalo aprendoti un piccolo squarcio, ma tu devi avere il cuore aperto, non devi giudicare o indagare le opere di Dio, piuttosto che giudicare è meglio chiudere la porta ed occupati di altro. Così come chi si scandalizza delle cose scritte nel Libro di Cielo, allora chiudilo ed occupati d'altro. Per andare in Paradiso occorre - dicono i Santi - professare e mettere in pratica il Credo dalla prima all'ultima parola e osservare i 10 comandamenti dal primo all'ultimo. E i Sacramenti praticarli tutti e bene e basta. Se però Gesù fa queste rivelazioni, le fa perchè avendole si cammina in modo più spedito. Dio non fa cose inutili. Il Sacro Cuore è una rivelazione approvata e raccomandata dalla Chiesa, tutto quello che Gesù ha detto in quelle rivelazioni, se uno avesse un cuore contemplativo dell'Eucarestia ci potrebbe arrivare. Il miracolo di Lanciano, un pezzo di pericadio che batte da centiana di anni. E' la rivelazione di un'amore immenso da parte di Gesù e che rimane 24h nell'Eucarestia e che viene rinnovato nel Sacrificio Eucarestico...cosa si aspetta Gesù? Che tu lo ricambi e che non te lo metti sotto i piedi. Dio fa delle rivelazioni per darti uno sprono ulteriore, ti invita a rafforzare il tuo amore per LUI. Anche i pagani, pur guardando le opere del Creatore non l'hanno riconosciuto e dalle perfezioni del Creato si può risalire alle cose invisibili. Tu, vedendo la bellezza di un fiore, la diversità degli animali, lo spettacolo delle stelle del Cielo ecc... non si può pensare che dietro a questo non ci sia un'Artefice. Un'opera d'arte meravigliosa, io non sono buono a fare opere d'arte meravigliose e un sacco di gente non è capace di far ciò. Ma nessuno penserà che un Caravaggio si sia fatto da solo. Ma cos'è più difficile: inventarsi un caravaggio o inventarsi un fiore? Il giglio è sempre il fiore che rappresenta la purezza - nella lettura spirituale - i crisantemi si portano al cimitero. Tutto questo è fatto per noi.

"..per te faccio questo, non feci ma faccio e a Noi tanto costa il creare quanto il conservare le opere nostre”.. Gesù

Per Dio tutta la Creazione è in atto - Atto Solo o Atto Unico, per noi sembra che la Creazione sia stata fatta milioni di anni fa mentre per Dio tutto viene fatto nel presente. E anche la conservazione delle cose. In tutti gli enti creati c'è la dv che ha messo un Ti amo particolare e che conserva nell'essere quell'ente. E luisa si immagina che questi enti creati le dicano:

per te ci ha creati il nostro Creatore, perché ti ama, perciò vieni ad amare chi tanto ti ha amato

E poi Gesù raccomanda di prendersi questo amore. Poi Gesù dice che se avesse dotato di ragione gli enti creati gli avrebbero dato una gloria infinita ma non gliel'hanno data perchè l'hanno data solo al principe della Creazione. Nostro Signore ci ha dato il cervello per farlo funzionare bene e non per mettercelo sotto i piedi. E' opinione del don che dall'altra parte, prima dell'esame sui 10 comandamenti, il Signore ci chiederà: lo sai figlio mio che tu hai un'intelletto, tu sei un'anima razione e non sei un'animale. Che ci hai fatto con l'intelletto che ti ho dato durante la vita terrena? A cosa lo hai applicato? L'intelletto Dio ci ha dato per conoscerlo, siccome la conoscenza diretta di Dio non ce la possiamo avere, lo avremo dall'altra parte, la conoscenza indiretta di Dio tramite le perfezioni visibili del Creato possiamo averla e Dio vuole che da questa parte sia così, di essere sotto la legge della fede. La fede non mi mette in contatto diretto e chiaro con l'oggetto conosciuto ma in penombra. La fede non è rappresentata dal mezzogiorno e neanche dall'alba ma dall'aurora. In quel momento della notte in cui inizia a schiarirsi leggermente e si va verso quel primo affacciarsi di quel barlume di luceo o quando il tramonto sta per cedere il posto alle tenebre. O quando c'è la Luna Piena (dove non c'è la luce artificale) c'è quel poco di luce - a patto di non stare in un bosco - che ti consente di non andare a sbattere contro un palo. Se ci si applica bene a questo santo esercizio, di andare a contemplare la Creazione - il peccato dell'uomo ci priva della possibilità di vederci cose belle - se si potesse andare in santa pace e in grazia di Dio al mare (senza imbattersi in spettacoli osceni)...il contatto con il Creato che possiamo avere quando stacchiamo dal lavoro, sia un contatto che sia un pieno d'amore e non come le altre persone come dei veri e propri cafoni. E' come se una persona avesse un'hotel e ti offrisse una suite imperiale e tu andassi, ti godi la Suite, mangi, bevi e dormi e te ne vai senza ringraziare. Il godimento santo è, oltre a godersi la bellezza, è andare a prendere il ti amo messo dentro l'oggetto.

Quando due persone si amano, devono inventarsi un linguaggio d'amore e quand'è che una storia d'amore è meravigliosa, quando la fantasia gareggia nel sorprendersi a vicenda. Non si può sempre ripetere la stessa cosa. L'arte dell'amore consiste nell'inventarsi sempre cose nuove, per tutta l'eternità Dio non si stancherà di inventarsi cose nuove, non ci sarà una gioia uguale a quella precedente. Qua sulla terra siamo messi un pò peggio, però anche noi nei confronti di Dio...che ci inventiamo? Non possiamo sempre usare la stessa minestra o fare sempre le stesse cose. Quando un cuore ama, se ne inventa di ogni, perchè vuole fare rimanere a bocca aperta l'amato. E l'Altissimo ci rimane a bocca aperta. Come si comportava con la Madonna? Nel libro della Vergine Maria nel Regno della Volontà c'erano le gare d'amore tra la Madonna e Nostro Signore. Lei si metteva a competere con l'amore dell'Altissimo in senso buono. Noi dobbiamo prendere tutto l'amore in tutta la Creazione, non possiamo svelare il mistero della SS. Trinità (accadrà in Paradiso).

"...Possiamo dire che il nostro Fiat mise nella Creazione un esercito armato d’amore, con armi l’una più potente dell’altra perché dotando la creatura di ragione comprendesse e ricevesse tutte queste armi d’amore per mezzo delle cose create e, restando essa investita da queste specialità d’armi d’amore, potesse dirci, non solo con le parole, ma con i fatti, come facciamo Noi: “ti amo con amore potente, il mio amore è dolce, è amabile e soave per te, tanto che mi sento languire, vengo meno, sento il bisogno delle tue braccia per sostenermi e, sorretta da Te, sento che il mio amore Ti rapisce, Ti lega, Ti vince, sono le tue stesse armi d’amore con cui mi hai armato che Ti amano, che muovono battaglia ad amarTi...." Gesù

Noi abbiamo il languore verso Dio? Il languore è quel sentimento che si manifesta quando si vorrebbe riunirsi con l'oggetto amato. Poi c'è lo struggimento che si verifica quando il Signore si manifesta con le grazie ordinarie e quelle al limite dello stato mistico che sei talmente pieno di Dio che muori d'amore - lo struggimento d'amore. Dio è rapito dall'amore della creatura, ebbene sì. Possiamo legare il Signore? Sì, possiamo vincerlo? Sì.

"..sorretta da Te, sento che il mio amore Ti rapisce, Ti lega, Ti vince, sono le tue stesse armi d’amore con cui mi hai armato che Ti amano, che muovono battaglia ad amarTi...." Gesù

Gesù si lascia vincere.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 22 febbraio 2024

Il vero amore della creatura fa dimenticare tutto a Gesù

Gesù interroga Luisa (e ciascuno di noi) su come ricambiamo al suo amore. E dice la sconcertante frase che quando trova una creatura che lo ama davvero "dimentica tutto" e tutto dona, tutto concede e dà cose sorprendenti alla creatura fino a fare ciò che lei vuole. Da sempre Egli ha visto coloro che lo avrebbero amato e da sempre ne ha gioito. Libro di Cielo, Volume 33, 5 Novembre 1934, Venerdì 9 Giugno 2023

5 Novembre 1934 Il vero amore della creatura si forma il posticino nelle opere Divine, per poter racchiudere la vita della Divina Volontà.

Brano più per la verità da contemplare ed interpretare nella nostra preghiera personale. Gesù fa alcune domande rivolte a me e a te e sono domande che cercano una risposta personale. Gliela devi dare tu e non ci sono risposte per procura e non ci sono mediatori. Gliela devi dare te. Per capire bene questo brano può essere - ad avviso del don - ricordare la storia di una grande innamorata: Maria Maddalena. Il don sente una grandissima inclinazione ed amore, una grandissima stima e una grandissima ammirazione. La tempra e il carattere di questa donna è meravigliosa. Fu una grande peccatrice, un'impudica di prima categoria, una lussuriosa di prima categoria - aveva tutti e 7 i vizi - i 7 demoni scacciati da lei da Gesù. La Lussuria in lei faceva il trainer. Ha una conversione (negli scritti di Maria Valtorta), all'inizio Gesù non la guarda in faccia, all'inizio è risentita - andava in giro mezza nuda e tutta decorata. Negli scritti della Valtorta, Gesù dice: il mio nome significa salvazione, in coloro che hanno una buona volontà di convertirsi e di essere salvati. Maria di Magdala ascoltò queste parole dato che la sua coscienza le gridava notte e giorno di essere un'essere immondo (come ad ogni peccatore) causa tra l'altro della morte di crepacuore della madre perchè campare così non era motivo di vanto a quei giorni. Una volta le madri morivano di crepacuore quando i figli ne combinavano di tutti i colori ma oggi li vanno accompagnare a queste manifestazioni (il don si riferisce ai gay pride che si tengono di giugno). In ogni caso quelle parole la scavarono e un giorno, vincendosi, si mise ad ascoltare da lontano Gesù che parlava - e Lui lo sapeva - e le raccontò la parabola della pecorella smarrita, dell'amore che Gesù usa per andare a cercare chi si è smarrito - e non lo sgrida ma lo abbraccia e lo riporta a casa. Maria di Magdala si è messa a piangere e dopo un pò è andata a fare il primo grande gesto che ha l'ammirazione assoluta: ha fatto il gesto in casa di Simone di Fariseo, non gli importa cosa diranno a lei o si dirà in giro. Si mette ai piedi di Gesù, gli asciuga i capelli..... non dice una parola ma ama. L'amore non è fatto di parole, ma è fatto di gesti. Gli amanti non si capiscono con le parole ma con i gesti e gli sguardi. E Gesù la difende. Le sono perdonati i suoi peccati perchè ha molto amato.

«Figlia mia benedetta, tu devi sapere che il vero amore nella creatura Mi mette nelle condizioni di farmi dimenticare tutto e di dispormi a concedere che venga a regnare la mia Volontà sulla terra, non che Io soffra di dimenticanza, ciò non può essere in Me perché sarebbe difettoso, ma piuttosto provo tanto gusto nel vero amore della creatura, quando trovo che tutte le particelle del suo essere Mi dicono che Mi amano e questo suo amore per me sboccando fuori,......."

"..Io per godermi questo amore della creatura metto da parte tutto e, come se dimenticassi tutto Mi inclina tanto che Mi dispone e si impone su di Me, a darle cose sorprendenti e ciò che vuole e perfino il regno della mia Volontà..." Gesù

Dimenticare è una caratteristica della nostra debolezza, la nostra attuale condizione ha dei limiti strutturali e che ci porta tantissime mortificazioni (magari ci scordiamo di aver incontrato una persona e l'altro ce lo rinfaccia). Gesù dice che se la creatura lo ama, Gesù non capisce più nulla.

Bisogna provare per credere, (a darle cose sorprendenti e ciò che vuole...Gesù)

"..a darle cose sorprendenti e ciò che vuole e perfino il regno della mia Volontà..." Gesù

Se tu ami Gesù e ti metti in condizione di fare la sua volontà, Lui ti accontenta. E' un mistero grande amici cari. Ed anche in cose così apparentemente piccole che uno rimane senza parole e non sa cosa dire. Desideri leciti ma molto umani, sembra dalle circostanze che sia stato assecondato e soddisfatto da Gesù - Lui lo fa. Maria di Magdala è cambiata dall'oggi al domani, si è tolta i vestiti sconci e si è messa vestiti cristiani e trucco zero...la forza dell'amore. La forza dell'amore. E questo amore rapisce il cuore di Gesù. Il Sacro Cuore, quante persone hanno capito? Gesù si è tolto il cuore dal petto per dire: ecco il cuore che ha tanto amato il mondo e che in cambio non riceve che disprezzi, oltraggi ecc... S. Margherita Maria Alacoque è stata un'altra anima amante di Gesù assieme alla purezza che Maria di Magdala non aveva.

(Luisa)Sento una forza irresistibile che non mi lascia mai ferma e pare che ogni cosa creata, tutto ciò che ha fatto e sofferto il mio dolce Gesù, mi dica: «Per te l’ho creata, per amor tuo e tu niente vuoi mettere per amor mio, niente di tuo in ciò che ho fatto per te? Ho pianto per te, ho sofferto, sono morto per te e tu niente vuoi mettere nelle mie lacrime, nelle mie pene, nella mia morte? Tutto l’Essere mio cerca te e tu non vuoi investire e cercare tutte le cose mie per investirle e chiuderle nel tuo ti amo? Io sono tutto amore e tu non vuoi essere tutto amore per Me?».

Che fai tu di fronte a questo? Gesù ha pianto per te e per me, Gesù ha sofferto per me e per te. Gesù è morto di una morte orrenda, la più orrenda che si potesse concepire all'epoca...per me e per te. Lo sai quanto ha penato e pianto per te? Prova a pensare cosa ha sofferto Gesù in croce. Tu cosa vuoi mettere in queste pene? Dio ci cerca...il don si chiede: tu non hai bisogno di niente e di nessuno, puoi godere di te stesso e vieni a cercare me? Tu vieni a cercare me? La pecorella smarrita...ma ci rendiamo conto? Dio cerca me e te, dovremmo essere noi a cercare Lui.

"...e tu non vuoi investire e cercare tutte le cose mie per investirle e chiuderle nel tuo ti amo? Io sono tutto amore e tu non vuoi essere tutto amore per Me?». Gesù

Il don cita una canzone: e ti innamorerai e ti innamorerò. Sono cose grosse. Se c'è una cosa sicura che Dio è innamorato dell'Unica ed irripetibile creatura (Maria). Per questo amore Dio si "dimentica" di qualsiasi cosa (".....non che Io soffra di dimenticanza, ciò non può essere in Me perché sarebbe difettoso, ma piuttosto provo tanto gusto nel vero amore della creatura, quando trovo che tutte le particelle del suo essere Mi dicono che Mi amano e questo suo amore per me sboccando fuori,....." Gesù). E non contento ancora Gesù dice che:

"..Tu devi sapere che quando distesi i Cieli, creai il sole, fin d’allora, nella mia onniveggenza, vedevo il tuo amore correre nel Cielo, investire la luce del sole ed in tutte le cose create vedevo formarti un posticino per amarmi ed oh, come gioivo!...." Gesù

Gesù - sempre negli scritti di Maria Valtorta - dice che nel Getsemani ha visto tutti coloro per i quali i suoi dolori non sarebbero stati inutili. E ha gioito anche in quel momento.

"..E la mia Volontà fin d’allora correva verso di te e verso quelli che Mi avrebbero amato, per darsi come vita, in quel posticino d’amore...." Gesù

E qual'è questo posticino? E' il vero amore della creatura.

"...Io venni sulla terra, ma sai tu in chi trovavo il posticino per chiudere la mia vita? Nel vero amore della creatura, fin d’allora Io già vedevo il tuo amore che, facendomi corona, investiva tutta la mia Umanità e scorreva nel mio sangue, in tutte le mie particelle, quasi impastandosi con Me..." Gesù

Abbiamo fatto dei giri nell'Umanità di Gesù, nelle piastrine, nei globuli bianchi, ecc....?

"..Perciò se vuoi che la mia Divina Volontà venga a regnare come vita nelle creature, fammi trovare il tuo amore dappertutto, ovunque ed in ogni cosa, fammelo sentire sempre, con ciò formerai il rogo dove bruciare tutto, il quale, consumando tutto ciò che non è di mia Volontà, formerà il posto dove poter chiudere la mia Volontà ed allora tutte le opere mie troveranno il posto, il loro nascondiglio dove poter continuare il bene e la virtù operante che posseggono e così faremo entrambi lo scambio di posto, tu troverai il tuo posticino in Me ed in tutte le opere mie ed Io lo troverò in te ed in tutti gli atti tuoi...." Gesù

Se vuoi che la dv venga a regnare in te....Maria Maddalena è stata perdonata perchè ha molto amato, non il prossimo ma il Salvatore (e poi si ama il prossimo). Chi c'era sotto la croce? Hanno iniziato ad insultare Lazzaro sotto la croce...e lei (negli scritti) si è tolto il velo per fermare quegli insulti. Dopo l'Ascensione Maria di Magdala ha fatto penitenza tutta la vita. E alla fine della sua vita, è arrivato a Gesù. L'amore l'ha portata a consumarsi in una vita di espiazione.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 21 febbraio 2024

Nella Divina Volontà non esiste sforzo

Meravigliosa lezione di Gesù sulla spontaneità come caratteristica intrinseca della vita divina e che è posseduta in natura dalla Divina Volontà. Agire spontaneamente e senza sforzo è segno certo di vita nella Divina Volontà. Libro di Cielo, Volume 33, 21 Ottobre 1934, Giovedì 8 Giugno 2023

21 Ottobre 1934 Come la caratteristica, la proprietà della Divina Volontà è la spontaneità. Come tutto ciò che è bello, santo, grande sta in Essa.

Quello che oggi Gesù ci mostra (la spontaneità) oggi lo dobbiamo concepire come un punto d'arrivo. Bisogna tenere presente che questo brano lo si trova nel 33° volume, Gesù parla ad una figlia che sono oltre 20 anni che che è stata introdotta nel mondo della divina volontà. Luisa ha iniziato a capirci qualcosa in senso stretto (nel vivere nella dv) solo a 46 anni. Adesso sono passati 23 anni e non una settimana. E' chiaro che dopo tutto questo tempo si inizia a vedere qualcosa in una persona che ci investe tanto su questa cosa. Prima di arrivare ad agire in maniera spontanea (che è l'agire divino)...prima di arrivare a questo per lo sforzo ci si passa e per la vita ascetica ci si passa. Poi magari Gesù fa un miracolo ma ordinariamente c'è un cammino che è stato percorso anche da Luisa, si è fatta 13/14 anni di palestra. Qua stiamo ad uno stadio elevato e maturo, quando sentiamo queste cose le dobbiamo tenere presenti. Non ci si offre al patire spontaneamente, la nostra natura rifugge il patire spontaneamente se non trova delle grandi motivazioni, Gesù dice nel Vangelo che i violenti si impadroniscono del Regno di Dio, cioè chi fa violenza contro di sè stesso riesce a seguire Gesù. Nel mondo della dv, il fine e il punto d'arrivo è quella di cui oggi Gesù ci parla.

Il primo comandamento non lo mette in pratica nessuno, molti dicono che amano Dio amando il prossimo. Ma questo è il secondo comandamento, Gesù lo ha nobilitato - Gesù considera gli atti d'amore fatti al prossimo come fatti a Lui - ma il primo dice: Amerai Dio con tutto il cuore ecc... San Tommaso d'Aquino dice che nessuno può adempiere oggettivamente al primo comandamento, perchè per quanto tu lo ami...a meno che non lo amiamo con la sua volontà. Da un punto di vista soggettivo - ed è in questo senso Gesù ha dato il suo comandamento - non ha detto amerai il Signore Dio tuo come si merita ma amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze. Fino a dove arrivi? Non tutti sono cicloni d'amore come i grandi Santi. In parte dipende dalla generosità ma in parte dipende (dice il don) che le anime non sono tutte uguali, alcune non sono capaci di grandi eroismi perchè o gli manca la grazia, la natura ecc... il don non lo sa, quello che ad un certo punto si vede è che questo non ce la fa. Perchè, solo Dio lo sa, quindi deve ricalibrare un pò gli obbettivi. Altre anime invece sono dei caterpiller che le devi un pò trattenere perchè rischiano di farsi male. La Madonna ha amato Dio in modo perfettissimo dal punto di vista soggettivo. Noi stiamo sempre un pochino un passetto indietro. Chi di noi può competere con l'amore?

"...Pensare che Essa mi ama sempre, né cessa mai d’amarmi ed io non corro nel suo amore, per amarla, non posso, mi sento di farle un torto, anzi mi sento nel labirinto del suo amore e senza sforzo l’amo e voglio investigare il suo amore per vedere quanto mi ama di più..." Luisa

Se stessimo dal mattino alla sera a provare a ricambiare l'amore che Dio ha per noi non ce la faremmo.

"...E resto sorpresa nel vedere i suoi mari immensi d’amore mentre il mio amore è formato da goccioline appena e, quel che è più, attinte dal suo stesso mare..." Luisa

«Mia piccola figlia, l’amore, gli atti, i sacrifici spontanei, senza sforzo, che Mi fa la creatura Mi sono così graditi, che per godermeli di più Me li chiudo nel mio Cuore ed è tanto il mio contento che vado sempre ripetendo: come son belli, com’è dolce il suo amore!...." Gesù

Il contrario di spontaneo è fatica, sforzata, che la fai contro voglia. Facciamoci un procedimento contrario: perchè tante cose le facciamo con sforzo? Quand'è che facciamo una cosa volentieri anche se è onerosa? Per chi ci crede, tutti quanti sanno che nelle apparizioni di Medjugorje - per chi non ci crede è lo stesso, tanto la morale è sempre la stessa - ha chiesto di digiunare il Mercoledì e Venerdì non troppo impegnativi a pane ed acqua. E allora tutti quanti si lamentano, e la Madonna dicono che il problema non è il mal di testa è che non c'è l'amore, perchè se uno amasse la Madonna offrirebbe alla Madonna il suo mal di testa. E' l'amore che rende tutto leggero e difatti Gesù dice:

"..Tu devi sapere che una delle caratteristiche più belle che la mia Divina Volontà possiede come sua legittima proprietà e virtù in natura è la spontaneità. Tutto è spontaneo in Essa, se ama, se opera, se con un solo atto dà vita e conserva tutto, non fa alcuno sforzo, né si fa pregare da nessuno, il suo motto è: “voglio e faccio”, perché lo sforzo dice necessità e Noi non abbiamo bisogno di nulla, né di nessuno..." Gesù

"..Lo sforzo dice mancanza di potenza, mentre Noi siamo potenti per natura e tutti pendono dalla nostra potenza ed in un istante possiamo far tutto ed in un altro istante, se vogliamo, possiamo tutto atterrare, lo sforzo dice mancanza d’amore, mentre è tale e tanto il nostro amore che dà dell’incredibile..." Gesù

Fino a quando non viviamo nella dv, noi avremo bisogno di tutti, la non necessità dice di non aver bisogno di nulla e di nessuno. Noi abbiamo bisogno di molte cose e di molte persone, ma Dio no. Nella misura in cui la dv ti invade, non è che si vive in maniera isolata ed autonoma, ma questa dipendenza la avverti di meno, perchè delle persone o delle cose, impari nella dv ad usarle e goderne come se non ci fossero. Prendo le cose dalle mani del Signore e se Dio mi togliesse una persona dal mattino alla sera, Fiat, non c'è nessun problema. Non potremo mai vivere senza nessuno come Dio. Le persone folli credono di essere onnipotenti solo perchè hanno dei soldi o del potere umani fino a quando la dv non li rovescia dai troni, quelli stanno lì fino a quando Dio li dice basta. Dio potrebbe farlo. Questo dovrebbe aiutarci ad avere una visione soprannaturale delle cose, ma se Dio li lascia fare è perchè questa cosa ha un senso nei suoi piani. E' chiaro che noi al male ci dobbiamo opporre e la verità dobbiamo dirla ma attenzione ai mezzi ed ai modi, quando ci si mette in uno stato di ribellione frontale di fronte ad uno status quo e si pensa che lo si debba rovesciare a qualsiasi costo e mezzo si esce dalla volontà di Dio. Una cosa malvagia io non la devo assecondare e seguire e con mezzi leciti la devo combattere. Il resto lo devo lasciare fare a Nostro Signore. Tutte le iniziative che svalvolano con i mezzi ma che partono con motivazioni giuste - es: devo rovesciare tale persone...è Nostro Signore che lo deve rovesciare...molte volte queste persone sono lasciate anche a castigo nostro come dice Tobi. La Madonna è Onnipotente per Grazia, alcuni santi hanno fatto i miracoli, nella misura con cui siamo con Dio diventiamo onnipotenti per partecipazione (in parte), quando Dio si può fidare di qualcuno. Se viviamo nella dv, il don crede che il gancio per farci dimenticare lo sforzo è l'amore, se tu ami è fatta, non capisci più nulla, dai tutto alla persona amata, ti sembra di aver fatto poco per la persona amata.

"..Ecco perciò che tutto creammo senza che nessuno Ci avesse pregato, o Ci avesse detto nulla e nella stessa Redenzione, nessuna legge c’era su di Me, nessuno poteva obbligarmi a soffrire tanto fino a morire, ma la mia legge fu l’amore e la virtù operativa della mia spontaneità Divina, tanto che le pene prima si formavano in Me, davo loro la vita e poi investivano le creature che Me le ridavano ed Io, con quell’amore spontaneo con cui avevo dato loro la vita, così le ricevevo, nessuno avrebbe potuto toccarmi, se Io non lo avessi voluto...." Gesù

Nel Vangelo di san Giovanni, quando cercano di prendere Gesù tutti cadono per terra quando dice Sono Io, perchè? Gesù ci sta dicendo che se Lui volesse nessuno di noi potrebbe toccarlo. Ma siccome Gesù si è consegnato ai giudei...è un'ingiustizia, ma attraverso questa ingiustizia si stava compiendo la volontà di Dio. San Pietro ha agito in modo disordinato ma mosso dall'amore, ma Gesù lo ha rimproverato. Nessuno avrebbe potuto toccare Gesù se Lui non l'avesse voluto. Gesù ha offerto la sua vita da sè stesso. Nessuno gliela ha tolta. In uno stadio maturo, le risposte dell'anima alle sollecitazioni della grazia sono spontanee e rapidissime. Quando ad una persona arriva l'informazione che una cosa è più gradita al Signore che un'altra, allora la persona inizia a pensarci...lo faccio, non lo faccio, ecc...poi se l'anima è buona, piano piano la grazia la lavora e in tempi brevi, medi o lunghi quella cosa la fa. Provate a pensare, se un'anima vive nella dv, si mette in pratica subito un'ispirazione celeste anche se fosse una cosa impegnativissima. Nessun problema. Se problemi ci siano nelle circostanze ordinarie vuol dire che non siamo ancora ad un livello maturo. Nessuna tragedia e continuiamo a camminare. La vita nella dv è vita divina, Dio lo sforzo non lo conosce, non si sente lo sforzo. Come faceva quel santo a fare quelle cose? Forse già nello stato ordinario della Redenzione se si cresce si riescono a fare cose che non si farebbero ordinariamente. Non è superman, ha assecondato il lavoro della grazia in sè ma dipende anche dalla grazia in lui, se io in casa ho 5 condizionatori da 10 Kw/h, devo avere un contatore da 50 kw/h altrimenti se è più piccolo non posso mettere i condizionatori. Se ho 5000 condizionatori ci vuole una potente forza d'energia, ci vogliono grandi grazie per fare cose grosse.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 17 febbraio 2024

Dio si sente amato da me?...

L'amore necessariamente reciproco tra Dio e la creatura. La santissima Trinità desidera sentirsi amati dalla creatura. La vita di Dio è storia tessuta ab aeterno di amore e questo vuol far vivere nella Sua Volontà alla creatura. Libro di Cielo, Volume 33, 7 Ottobre 1934, Mercoledì 7 Giugno 2023

7 Ottobre 1934 Amore reciproco tra Dio e la creatura: scambio d’azione. Labirinto d’amore in cui viene messo chi vive nel mio Fiat. Dio seminatore del campo delle anime.

Brano ricco di suggestioni e verità sublimi. Il don vorrebbe andare un pò in ordine sparso. Gesù, a nome della Santissima Trinità dice:

"... e non vi è felicità maggiore per Noi che essere amati da chi fu creato da Noi, solo per amarci e per compiere la nostra Volontà..." Gesù

Il don quando sente queste cose rimane senza parole: la Santissima Trinità non ha felicità maggiore nell'essere amata da me e da te. Quindi io povero mortale, peccatore, miserabile, imperfetto e che non ne combino una giusta, ho il potere di rendere felice la Santissima Trinità?

"..perché Dio si sente amato e trova il suo posto nella creatura.." Gesù

Dio si sente amato da noi? Noi stiamo sempre a pensare che non ci sentiamo amati da Dio. Ma fare sentire una persona amata è fondamentale...esempio tra marito e moglie, amici ecc... io posso dire che lo sa che gli voglio bene, lo si può dire con il cervello...ma che l'altra persona lo senta è un'altra cosa. Quasi tutti i problemi delle persone dipendono che non si sono sentiti amati, non hanno conosciuto l'amore. L'alfabeto degli amanti (musica), perchè l'amore ha la sua grammatica ed alfabeto. Gesù in continuazione parla di amore reciproco. Il ricambio d'amore è una cosa fondamentale anche tra esseri umani, quando ti viene fatta una gentilezza tu hai il dovere di ricambiarla con un'atto uguale e contrario a quello che hai ricevuto. E' una cosa devastante ricevere un ricambio d'amore, magari un bambino non ha quell'attenzione ed amore e questa cosa che non sembra nulla è una devastazione psichica. Perchè siamo stati creati dall'Amore e che cosa ci ha detto Gesù? Dio non sa fare nient'altro che questo (amare).

"..Questa è nostra vita, tutta d’amore, la nostra storia tessuta ab eterno tutta d’amore, tale dev’essere chi vive nella nostra Volontà, ci deve essere tale accordo tra essa e Noi, da formare un solo atto ed un solo amore..." Gesù

Dio è Trino perchè l'amore richiede sempre un ricambio e non può diventare un'atto solitario narcisistico o egoistico. Un'eremita non sta da solo, se non ha una relazione profonda con Dio impazzisce. Quando si vive

"...C’è un amore reciproco d’ambo le parti, tra Dio e la creatura, ma tanto che la piccolezza umana giunge a volere ed a fare suoi gli atti di Dio e come suoi li ama tanto che metterebbe la vita per difendere, amare e dare tutta la gloria, il primo posto d’onore ad uno solo di questi atti Divini...." Gesù

Come hanno reagito i grandi eroi della fede nelle grandi prove? Capaci di non lamentarsi mai anche di fronte ad ingiustizie colossali e calunnie grandi quanto una casa? Oggi, mettiamoci di fronte al Santissimo Sacramento e chiediamo a Gesù: ma ti senti amato da me? Non solo per le cose che faccio. Un padre potrebbe regalare un sacco di doni al figlio ma poi essere quasi sempre assente e il figlio non si sentirà mai amato. Siccome molte donne devono realizzare e quindi non possono stare dentro casa...quindi nonna o baby sitter....e lo inondano di regali ecc.. e il bambino quando gli regali i giochi è contento ma non te la sarai cavata con i giochi...quando sarà grande dirà che avrebbe avuto bisogno della presenza dalla mamma. Avete mai visto gli animali? Il don ogni tanto osserva i suoi gattini, cosa fanno i gattini? Si piantano ad un metro da te, a loro basta stare nel posto dove sentono la tua presenza, ci stai tu che gli vuoi bene e non vogliono nient'altro che la tua presenza. Ma io faccio tanto volontariato per i poveri, aiuto in parrocchia, aiuto a leggere le letture, faccio il ministro straordinario, sto nel consiglio pastorale della diocesi, poi faccio parte di quel movimento ecclesiale ecc... ma quante di persone non sono capaci di stare tre minuti di fronte al SS. Sacramento a fare atti d'amore che sgorgano dal cuore? O che finita la comunione, i banchi della Chiesa si trasformano in sedie elettriche - secondo il don - perchè appena data la benedizione finale la gente scappa. Il don non trova altra spiegazione ragionevole. E quindi da queste persone, il Signore si sentirà amato? Quanta gente fa molte cose - si lamenta Gesù nelle Ore della Passione - amministrano sacramenti, li frequentano ecc... e Lui rimane sempre solo?

(Ora della Passione 9°Ah, figlia! Piangiamo insieme la sorte di tante anime a me consacrate che, per piccole prove, per incidenti della vita, non più si prendono cura di me e mi lasciano solo; per tante altre, timide e vili, che, per mancanza di coraggio e di fiducia, mi abbandonano; per tanti e tanti, che, non trovando il loro tornaconto nelle cose sante, non si curano di me; per tanti sacerdoti che predicano, che celebrano, che confessano per amore d’interesse e di propria gloria. Costoro fan vedere che sono intorno a me, ma Io rimango sempre solo. Ah, figlia, quanto m’è duro quest’abbandono! Non solo mi piangono gli occhi, ma mi sanguina il cuore. Deh! Ti prego di riparare il mio acerbo dolore col promettermi di non lasciarmi mai solo”.)

La cosa più importante è stare con Gesù, non fare una montagna di opere... nel Vangelo Gesù dirà a qualcuno che avrà fatto la comunione, predicato nel suo nome, ecc.. allontanatevi da me, operatori d' iniquità. Che predichi nel suo nome non è importante, San Marco dice che Gesù ha preso delle persone perchè stessero con Lui ed anche per fare dell'altro (predicare, scacciare demoni ecc...). Perchè stessero con Lui. Due amanti starebbero insieme 24h su 24, quando il don era giovane ed innamorato, sarebbe stato tutto il tempo con la sua amata. Ma questo è ovvio. Questo è l'alfabeto degli amanti. Se tu con Gesù non ci stai mai o non sai cosa dirgli - è normale all'inizio non sapergli cosa dire, è normale fare un pò di anticamera - quando questa cosa parte l'amore divino supera di molto l'amore umano. Quand'è che una persona vergine diventa un brutto spettacolo agli occhi del prossimo? Quando non c'è l'amore di Dio, diventi una barzelletta.

"...Dio, di contraccambio, fa suoi gli atti della creatura, trova in questi atti se stesso, lo sfoggio del suo amore, l’altezza della sua santità. ed oh come li ama! In questo amore reciproco, si amano tanto, che restano imprigionati l’uno nell’altro, ma prigionia volontaria, che mentre li rende inseparabili, si sentono felici perché Dio si sente amato e trova il suo posto nella creatura ed essa si sente amata da Dio e ha il suo posto nell’Ente Supremo...." Gesù

"...Oh! Volontà mia, in quale potenza e labirinto d’amore Tu getti l’anima!..." Gesù

Nel labirinto non c'è possibilità di uscirne se qualcuno non ti aiuta.

"...Ora, figlia mia benedetta, voglio farti conoscere come amiamo le creature ed i nostri continui sbocchi d’amore che versiamo su di loro, il nostro primo atto della nostra felicità, è amore e dare amore, se non dessimo amore mancherebbe il respiro, il moto e l’alimento al nostro Essere Supremo, se non dessimo amore e non amassimo coi fatti, arresteremmo il corso alla nostra vita Divina, ciò che non può essere. Ecco perciò i nostri ritrovati, le industrie, gli stratagemmi d’amore sono innumerevoli ed è amore non solo di parole, ma di fatti ed opere operanti che non cessano mai..." Gesù

E quando l'anima asseconda ciò nelle parti più nobili che succede?

"...così il nostro Essere Supremo, riserbando per sé la parte più nobile dell’uomo, qual è l’anima, più che sole, fissiamo il suo interno, lo dardeggiamo, lo plasmiamo e come lo tocchiamo, più che luce solare, gettiamo il seme del pensiero nell’intelligenza, il seme del nostro ricordo nella memoria, il seme della nostra Volontà nella sua, il seme della parola nella voce, il seme del moto nelle opere, il seme del nostro amore nel cuore e così di tutto il resto....." Gesù

"...se non Ci fa attenzione, il nostro seme Divino resta soffocato, senza produrre il bene che possiede, lui resta digiuno, senza gli alimenti Divini e Noi restiamo digiuni del suo amore. Com’è doloroso seminare senza raccogliere!..." Gesù

E qua il don capisce qualcosa (ma non ai livelli di Gesù). Con la parrocchia spirituale (nel web?) no, ci sono tanti frutti di cui viene a conoscenza ma con le parrochie concrete semini, semini, semini ecc.... non è un problema di (lui non lo avverte così) mancata gratificazione personale, i semi sono finalizzati a far crescere la vita spirituale nelle anime. Uno resta male ed addolarato nel vedere indifferenza ma si continua a dardeggiare quasi come Sole che non si stanca.

"..Ma nonostante ciò, è tanto il nostro amore, che non ci fermiamo, continuiamo a dardeggiarlo, a riscaldarlo, quasi come sole che non si stanca di fare la sua passatina di luce, anche se non trova né piante, né fiori, dove gettare il seme dei suoi effetti. Oh! Quanti beni di più farebbe il sole se non trovasse tante terre sterili, pietrose ed abbandonate dall’uomo! Così Noi, se trovassimo più anime pronte a farci attenzione, daremmo tanti beni da trasformare le creature in santi viventi e copie nostre fedeli...." Gesù

Se Santi e copie fedeli di Gesù non ci stanno è perchè le persone non se lo filano proprio l'Altissimo, ovviamente speriamo che ciò non sia anche per noi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 15 febbraio 2024

Ti senti la creatura più felice di tutti?...

Inseparabilità dalla Divina Volontà da parte di chi vive in Essa. Nuovi mirabili effetti. Chi vive nella Divina Volontà si sente la più piccola creatura, ma amata da tutti e la più felice di tutti. Libro di Cielo, Volume 33, 24 Settembre 1934, 6 Giugno 2023

24 Settembre 1934 Come chi vive nella Volontà Divina diventa membro di Essa ed acquista l’inseparabilità di tutte le opere del suo Creatore.

Il don è un pò preoccupato, molto. Dalla frase conclusiva di questa meditazione che non si ricordava che è:

"..Perciò se vuoi tutto, vivi sempre nel mio Volere e ti sentirai la creatura più felice» Gesù

Il don è preoccupato, il don sa come Dio lo vede e sa, si sente la persona più fortunata e felice del mondo. Però è così. Nella vita della sequela del Signore ci sono innumerevoli prove e tribolazioni, alcune dolorisssime ma è tale e tanta la gioia e felicità che si ha, è che uno le rivivrebbe tutte. Perchè vita più bella di questa non ci potrebbe essere - il don non sa da cosa dipende ciò. Il don pensa che sia a causa dell'ordine sacro che ha ricevuto..sono passati quasi 20 anni...ma al don non sembra ancora vero. Gli sembra un'ininterrotto sogno ad occhi aperti...forse dipenderà da questo, il don non crede di vivere già nella divina volontà. Tra le tante miserie che ci portiamo dietro è che siamo pessimi giudici ed è per questo che il Signore ha detto di non giudicare, se c'è una cosa sulla quale siamo delle frane assolute sono i giudizi sulle persone (non sui fatti). Il don non sa perchè è felice ma quando ha letto questo brano....mentirebbe se non dicesse che non è felice.

"...è la vera piccina in mezzo a tutte le opere mie, ma piccina fortunata, amata da tutti,..." Gesù

Un pò questa cosa piano a piano si inizia a percepire. Non si può separare la Volontà di Dio dalle cose create (ricordarsi la meditazione di ieri). Qua, quando sentiamo dire dal Signore...

"..Onde il mio Volere in Cielo felicita, beatifica, coi suoi sorrisi d’amore incanta tutta la corte Celeste e fa provare gioie inaudite in terra a chi vive nel suo Volere, svolge la sua vita operante, santifica, fortifica e agendo da conquistatrice fa tante conquiste per quanti atti, palpiti, parole, pensieri, passi, fa in Essa...." Gesù

Per chi ha letto il libro di Tenera Amata, quello è un testo sconvolgente che dà forma e colore e possibilità di essere pensato a ciò che sarebbe relegato all'immaginazione, se uno non ha qualche parametro rimarrà solo nei pensieri molto informi. Dopo che ti leggi una roba del genere il Paradiso smette di essere indefinito. Mano mano che, misteriosamente, si va avanti con atti preventivi ecc... c'è da pensare che ci sia qualche tacca in più (come le barre delle applicazioni che mano a mano si muove verso il 100). L'importante è che non ci siano regressi. Il Signore ha pensato tanti amori (di nuovo Tenera Amata) - la maggioranza dei quali in questo mondo non li potremo vivere qua salvo rare eccezioni, però in qualche circostanza il Signore permette che si instaurino amori tra creature. E secondo il don molto dipende dal grado di purificazione e dal tasso di purezza verginale delle anime, perchè quella consente di non macchiare nessun tipo d'amore e di non azzardarsi a varcare la soglia che metta in risveglio la concupiscenza. E noi ci dobbiamo chiedere se ci sentiamo fortunati. Basta pensare ad una Santa Bakita. La sua storia è allucinante.

("..Nativa del Sudan, dove nasce nel 1869, viene rapita al’età di sette anni e venduta più volte sul mercato delle schiave. I suoi rapitori le danno il nome di Bakhita («fortunata»). Nel 1882 viene comprata a Kartum dal console Italiano Calisto Legnani che la affida alla famiglia di Augusto Michieli e diventa la bambinaia della figlia. Quando la famiglia Michieli si sposta sul Mar Rosso, Bakhita resta con la loro bambina presso le Suore Canossiane di Venezia. Qui ha la possibilità di conoscere la fede cristiana e, il 9 gennaio 1890, chiede il battesimo prendendo il nome di Giuseppina. Nel 1893, dopo un intenso cammino, decide di farsi suora canossiana per servire Dio che le aveva dato tante prove del suo amore. È stata canonizzata da Giovanni Paolo II nel 2000..... fonte famiglia cristiana)

Bakita benediceva il Signore anche per gli orrori vissuti nella sua infanzia. La nostra vita inizia ad essere messa bene quando tu ripensi al passato - dal concepimento fino ad oggi - dicendo al Signore: ci sono state delle esperienze bruttissime, forse sì, ma io non cambierei nulla perchè anche esse Tu le hai permesse (non volute), perchè il grande capolavoro della mia vita è passato anche attraverso queste cose e quindi anima mia Magnifica il Signore. E' quella grande riconciliazione. Quando il don ha fatto quel ciclo di catechesi Dal non senso alla Vita di Cielo, in modo approssimativo, però il senso è quello. Noi dobbiamo a dire in verità che siamo un piccino fortunato e lo dovrebbero dire tutti, con l'ordine sacro è più facile dirlo. E quando si campa così...

"..Ora il Cielo, i beati sentono e prendono parte alla vita operante e conquistatrice che la mia Volontà fa sulla terra nelle anime che vivono in Essa, sentono l’inseparabilità dei loro atti, respiri e palpiti e la felicità della mia Volontà conquistatrice, per cui si sentono le nuove gioie, le belle sorprese che sa dare il mio Fiat conquistante nelle creature e, siccome sono conquiste d’una Volontà Divina, i beati che già vivono di Essa si sentono conquistatori dei suoi beni e delle opere sue ed oh, quanti nuovi mari di felicità godono!..." Gesù

Non soltanto chi vive nella divina volontà arriva a prendersi qualche gioia e felicità che vivono in Cielo ma le dà lei stessa (la creatura) al Cielo. Vi rendete conto se arrivasse Gesù o la Madonna e ci dicesse: Francesca, - tuo nome - ecc.. sei la mia gioia, qualcuno per caso resterebbe in vita? O tu sei la mia grande conquista e mi rallegro di quello che fai, pensi e dici? Ti ho conquistato ed adesso sei mio? - Nuove conquiste e nuove gioie. Gesù dice che la sua volontà operante in noi ci santifica, ci fa sempre più santi, ci fortifica, non si ha paura di niente e e di nessuno, c'è solo il timore di Dio. Il Signore ci vuole conquistare. Le conquiste, dice Gesù, dipendono da quanti passi, palpiti e parole la creatura fa in essa.

"..Onde il mio Volere in Cielo felicita, beatifica, coi suoi sorrisi d’amore incanta tutta la corte Celeste e fa provare gioie inaudite in terra a chi vive nel suo Volere, svolge la sua vita operante, santifica, fortifica e agendo da conquistatrice fa tante conquiste per quanti atti, palpiti, parole, pensieri, passi, fa in Essa..." Gesù

E' tanta roba.

"..e la creatura sente, in virtù di Essa, l’inseparabilità delle gioie e la felicità del Cielo, la pace dei Santi è sua, la fermezza e conferma nel bene si convertono in natura, sente scorrere nelle sue membra la vita del Cielo, più che sangue nelle sue vene..." Gesù

La fermezza è una delle spie più grandi che stiamo nella dv, perchè la dv non è lunatica o titubante ma è una roccia e questo si manifesta in noi con la fermezza. Se una cosa capisco che Dio la vuole, non mi importa nulla se il mondo mi chiacchera addosso. Timore di Dio sì, ma paura degli uomini mai. La fermezza è conferma del bene. Si va avanti come bulldozer o cicloni, inarrestabili, chi può fermare il vento? Si convertono in natura..diventa connaturale, basta che il Signore mi faccia capire una cosa ed è fatta. Difficoltà? Pazienza. Gente che mi biasima, mi calunnia, mi chiacchera ecc...? Preghiamo per loro e non si fa nemmeno un passo indietro. Tutte le parti del corpo si sentono scorrere la dv, più che sangue nelle vene. Il don si permette di suggerire qualche accessorio ecclesiale che favorisce queste cose qua: l'uso frequente e al meglio della perfezione possibile dei sacramenti e dei sacramentali, 33 segni di croce al giorno togliono il diavolo di torno, facciamo un'uso frequente dell'acqua santa e facciamoci un segno di croce, oggetti benedetti addosso ecc... e sono cose che concorrono - anche se l'unione con la dv è prioritaria - ma questi mezzi la favoriscono. Il don quando conobbe questi scritti, ci ha creduto subito. Se proviamo a seguire questi scritti succede che vivi sulla Terra la vita del Cielo per quanto è possibile ma c'è un'anticipo reale non campato per aria. Non posso essere arrabbiato o triste e poi dire che vivo la vita del Cielo, questo non è una pia illusione o chimera. E ringrazia il Signore di essere stato attento a tutto questo. Che non ci sia nemmeno un piccolo segno (da quando uno ha intrapreso questo cammino) di cambiamento dentro di sè è molto strano.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 14 febbraio 2024

Scoprire la bellezza di se stessi e del Creato

Gesù rivela quanto grande sia il piano della Creazione e in particolare l'uomo, culmine della Creazione, che contiene in sé tutto ciò che Dio ha creato. Bellezza dell'uomo e necessità da parte nostra di percepirlo profondamente. La Volontà Divina voluta ed operante. Libro di Cielo, Volume 33, 5 Agosto 1934, Lunedì 5 Giugno 2023

5 Agosto 1934 Storia d’amore di Dio, la Creazione racchiusa nell’uomo. Note dolenti nell’amore Divino.

Noi sappiamo bene che il libro della Genesi presenta l'uomo come l'ultima creatura creata da Dio, dopo che tutto era stato fatto. Tutte le cose sono state create per l'uomo e finalizzate al suo uso, consumo e felicità e di tutte sarebbe dovuto essere pieno possessore senza nessun limite. E c'erano anche i doni soprannaturali ecc.. e in questo brano Gesù ribadisce questo concetto quando Luisa nei suoi giri ritorna al momento della Creazione dell'uomo - dove Dio dà il meglio di sè e attenzione a cosa dice Gesù. Chi è l'uomo?

"..Ma tra tutte faremo l’uomo il più bello, accentreremo tutto in lui, in modo che troveremo la Creazione fuori e dentro di lui..." Gesù

I santi padri vedevano l'uomo come il micro- cosmo, perchè tutto ciò che Dio ha creato al di fuori di esso, la Creazionio si trova anche detro di lui. La materia inerte, la natura vegetale, animale e l'intelletto angelico stanno in un solo soggetto. Noi, vivendo nella divina volontà, c'è questo aspetto - che non è l'unico - da recuperare: quella percezione buona di noi stessi, qui si aprono delle sfacettature esistenziali e psicologiche e molto delicate. La percezione che abbiamo di noi stessi - dal non Senso alla vita di Cielo - è altamente influenzata da quello che ci hanno fatto percepire specie nei primi anni della nostra vita, di conseguenza ci possono essere persone di 50/60 anni che si disprezzano profondamente non in modo cristiano, il disprezzo di sè cristiano non è il disprezzo della mia persona perchè in quanto tale che è bellissima, ma il disprezzo viene dalla constatazione che la nostra volontà combina disastri. Non un disprezzo personale che dà origine a un sacco di dinamiche distruttive. I primi volumi che il Signore ha consegnato a Luisa sono un'aiuto: perchè faccio quella cosa? Noi non possiamo pensare che tutto quello che ci portiamo dietro si risolva automaticamente senza prendercene un pochino di cura, quanto meno consegnando le nostre infermità ai piedi di Gesù chiedendo aiuto. Se quelle piaghe profonde non sono sanate, la nostra vita sarà bruttarella e la nostra relazione con Dio non viaggerà e non decollerà. Quello che ci si porta dentro - anche in maniera inconscia azzoppa (se ho capito il senso): ti pare che Dio possa amare una persona come me? E più ci si sciaqua la bocca con slogan tipo: Dio ci ama, ecc... sono quelli che meno ci credono, perchè chi questo lo vive non passa il tempo a dirlo. E lo inizi a percepire. E purtroppo le nostre percezione negative influenzano il nostro rapporto con Dio - se io ho avuto un pessimo rapporto con mio padre e poi mi vengono a dire che Dio è mio Padre traslo la negatività del rapporto con mio padre con Dio. Ci sono delle trasmissioni cinematografiche con scene immorali ecc.. però in alcune di queste opere, nonostante queste schifezze, appare questo scavo profondo dei personaggi. Si vede che le vite distrutte o disastrate che generano in episodi borderline, cosa c'è dietro? Noi spariamo subito a zero dicendo che è un delinquente ecc... da un punto di vista oggettivo è vero, ma non bisogna disprezzarlo. Tu sei così sicuro di saperlo bene cosa c'è dietro?

"..Oh uomo quanto sei bello! ..." Gesù

Noi questa frase dovremmo sapercela dire. Perchè è così e dobbiamo disfarci dell'immondezza che ci portiamo dietro. Noi abbiamo due autotreni di monnezza che ci portiamo dietro: quella che abbiamo prodotto noi con i nostri peccati e quella che ci hanno buttato addosso, per esempio chi non è stato amato, chi ha dei genitori che non lo hanno amato, chi ha avuto pessimi genitori ecc... si è presa su di sè i peccati degli altri in un momento in cui non aveva la possibilità di santificarli. Un bambino non è in grado di fare questa cosa. Questo è un punto dolente ma focale, importante perchè se no hai voglia di fare atti e giri; ma se abbiamo questi bug di fondo, la qualità della vita di fondo morale e spirituale non decolla. Ci ritroveremo sempre nelle stesse dinamiche distruttive - magari non faremo peccati gravi, alla domanda: sei felice? Stai bene con te stesso? Non vuol dire essere chissà o cosa, un conto è piangere sulle nostre imperfezioni - io non posso gestire al meglio me stesso perchè è tutto impazzito dentro di me e bisogna faticare - quando Dio ci creò ci aveva pensato Lui a farci un'assicurazione sulla vita.

"..Che altro potevamo fare e non facemmo? Ecco perciò l’amiamo tanto, perché molto ci costò, sborsammo per lui il nostro amore, la nostra potenza, la nostra Volontà e mettemmo in attitudine la nostra Sapienza infinita e non desiderammo altro che Ci amasse e che liberamente vivesse totalmente nella nostra Volontà e riconoscesse quanto l’abbiamo amato e quanto abbiamo fatto per lui..." Gesù

Cosa vuole Dio da me?

"..che Ci amasse e che liberamente vivesse totalmente nella nostra Volontà e riconoscesse quanto l’abbiamo amato e quanto abbiamo fatto per lui..." Gesù

I giri nella dv sono prodotti delle conoscenze, conosco e riconosco quanto Dio mi ha amato nella Creazione. Se tutti girassero nella dv non si bestemmierebbe più perchè chi insulterebbe l'Amore? Se la gente bestemmia è perchè le persone non riconoscono quanto Dio ci ha amati. Poi la libertà di stare nella sua Volontà - noi dobbiamo fare delle scelte e Dio vuole essere amato - ma sono scelte libere della persona. Questo il Signore ce lo chiede?

"..Queste sono le nostre pretese amorose, chi, crudele, vorrà negarle? Ma ahimè! Vi è purtroppo chi ce le nega e forma le sue note dolenti nel nostro amore. Perciò sii attenta ed il tuo volo nella nostra Volontà sia continuo». Gesù

Oggi la maggioranza delle persone nega - secondo il don - l'amore dovuto.

Nella seconda parte del brano, quanto volte ricorre il termine volontà voluta ed operante. Quando Luisa mette un pò di Ti amo nel Cielo ecc...

"..Dopo di ciò continuavo il mio giro nella Creazione e, non sapendo fare altro, offrivo a Dio l’estensione del cielo per adorarlo, lo scintillio delle stelle per genuflessioni profonde, la luce del sole per amarlo, ma mentre facevo ciò pensavo tra me: ma il cielo, le stelle, il sole, non sono esseri animati, non hanno ragione, come possono fare ciò che io voglio?...." Luisa

Ma Gesù dice che queste cose ci sono perchè ci ho pensato e le ho create in un certo modo e in ogni cosa creata c'è la volontà divina operante e quindi se offro alla Maestà divina il Cielo (o il mare, ecc...) tu non offri quella cosa materiale ma tu offri a Dio la sua stessa volontà voluta ed operante che l'ha fatta in quel modo perchè Dio l'ha voluta così. Voi immaginate quante specie di pesci ci sono? Il don non ha la più pallida idea, gli esseri più strani che girano sulla Terra. Quante specie di animali ci stanno? Dentro queste specie ci stanno gli esemplari che sono tutti diversi tra di loro, chi ha avuto degli animali lo sa bene che hanno dei comportamenti diversi. Con il loro modo di essere e comunicare e di porsi perchè quelli sono individui. Anche un cane, avendo un'anima terrena, è un'unicum. Secondo poi la rivelazione privata di Tenera Amata - chi si compra un cane (ad esempio) quando andrà in Paradiso vedrà che Dio aveva predispoto dei rapproti d'amore e proprio quell'animale e non un'altro. E questa è volontà voluta ed operante - che la volontà propria di Dio e poi ci sta la volontà permissiva di Dio - che è un'altra cosa - non è che la cosa che viene permessia rechi gioia a Dio. Stiamo attenti a non cadere nell'eresia del fatalismo che non distingue tra ciò che Dio vuole in modo voluto ed operante e tra ciò che Dio vuole con volontà permissiva. A quale visione del mondo si crede? A quella che dice c'è un caos totale, che siamo frutto del caso o no? E' uguale che si adori un Dio e generico o la Santissima Trinità - Chi ignorantemente adora un Dio costruito dalla propria cultura - meglio quello che niente - ma questo non significa che sia anche lui tenuto a cercare la verità tutt'intera ed abbracciarla.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 10 febbraio 2024

Effetti portentosi dei giri

Gesù spiega come girando si rendono costantemente attuali e produttive di grazie tutte le opere della Divina Volontà. Giri nel Fiat redimente e creante. Come si può girare nei misteri del Rosario (esempi). Le opere nella Divina Volontà diventano eterne e indistruttibili e ricambiano Dio dell'amore che gli è dovuto da tutti. Riferimenti: Libro di Cielo, Volume 27, 24 Ottobre 1929; Volume 23, 6 Ottobre 1927. Ciclo di catechesi "Girare nella Divina Volontà", quindicesima puntata, Mercoledì 16 Marzo 2022

Il girare è una modalità di pregare atipica, singolare e specifica di questa "spiritualità", ma è un termine inadatto. Non si tratta di un modo pittoresco o in qualche modo specifico di accostarsi a Dio, è entrare in contatto in ciò che Dio è. E' molto importante perchè questo modo di pregare è molto santificante per la persona ma è anche foriero di ogni bene per l'umanità intera passata, presente e futura. Il testo che usiamo con riferimento è un testo di Don Pablo Martin che ha avuto la pazienza di raccogliere i brani che raccoglie questi modi di pregare. Il don segue il libro che ha e non in base all'ordine che il don ha deciso.

24 Ottobre 1929 Come nella Divina Volontà l'anima ha tutto in suo potere perché trova la sorgente delle opere divine e le può ripetere quante volte vuole.

Non esistono soltanto i giri nella Creazione . un giro si fa ogni volta che si entra nella dv e si va a contemplare, si parte dallo sguardo o della considerazione di un'opera della divina volontà; qua per esempio - il giro che si parla in questo brano è un giro nel Fiat Redimente (c'è il Fiat Creante che è la Creazione, il Fiat Redimente è la vita e Passione di Gesù e Fiat Santificante intende tutte le opere santicanti sgorgare dalla Redenzione, dai Sacramenti, alle opere dei santi, dogmi ecc...).

Esempio di giro nel Fiat Santificante: Mi fondo nella dv, e dire: desidero unirmi alla gloria che ti diede san Francesco quando scrisse il Cantico delle creature e nella dv ti rinnovo la gloria che hai ricevuto da questo canto e non solo, ci metto anche il mio Ti Amo per portare quest'opera dentro la dv perchè la tua gloria si moltiplichi di più. Il punto è che le opere della dv per quanto riguarda Dio sono ininterrottamente in atto nel suo eterno presente. Le opere della Creazione e Redenzione sono compiute nel tempo, e quando uno fa un giro, come in questo caso..

Mi sentivo tutta abbandonata nel Fiat Divino, seguendo ed offrendo tutti gli atti suoi tanto della Creazione quanto della Redenzione e, giungendo al Concepimento del Verbo dicevo tra me: come vorrei nel Voler Divino far mio il concepimento del Verbo, per poter offrire all'Ente Supremo l'amore, la gloria, la soddisfazione, come se un'altra volta il Verbo si concepisse......" Luisa

Uno potrebbe dire: ma che sta dicendo? Perchè fa questa cosa? Se io faccio una contemplazione magari vado in un posto santo (es: la casa di Loreto), mi prosto a terra ricordando l'annunzio dell'Angelo ecc... e questa cosa si capisce. Qua non si tratta di rievocare immaginandolo un'evento accaduto 2000 anni fa ecc..., ma quell'evento nella dv, dove tutto ciò che è e la dv ha fatto nella storia è perennemente in atto come un'atto solo (realtà per noi trascendente). E' un pò come quando Dio dice a Mosè: Io Sono Colui che Sono. Il motore immobile è anche Atto puro, quando Gesù dice che la dv è l'atto Unico del Fiat supremo è la stessa identica cosa. Dire Atto Puro o Atto Unico del Fiat è la stessa indentica cosa. Se io desidero che questo atto di Gesù....quanta grazia si è prodotta con l'incarnazione del Verbo? Un fiume, non ce lo possiamo immaginare. Cosa è accaduto? Se io voglio che questa cosa si rinnovi e gli effetti dell'Incarnazione li faccio miei e li spando in modo universale e diffusivo dove ci sia qualcuno in grado di prendersene i benefici, sia tra gli abitanti della Terra, del Purgatorio e del Paradiso. Gesù spiega che questi effetti vanno dovunque, i Santi che hanno compiuto atti di virtù umana (perchè non sapevano queste cose) e io posso fare a loro regalargli qualcosa. E' una cosa che si prende da Dio e si fa circolare, noi la prendiamo solamente mettendoci l'attenzione e l'intenzione di farlo e basta.

"...Chi vive nel nostro Volere; in virtù di Esso, la creatura partecipa alla nostra forza creatrice, perciò tutto può far risorgere a novella vita; lei, coi suoi atti, con le sue offerte, con le sue suppliche, muove continuamente le nostre sorgenti, le quali, mosse come da un gradito venticello, formano le onde e i nostri atti, straripando, si moltiplicano e crescono all'infinito. Le nostre sorgenti sono simbolizzate dal mare: se il vento non lo agita, se non vengono formate le onde, le acque non straripano e le città non restano bagnate...." Gesù

Se non soffia il vento le acque del mare sono calme, se soffia il vento il mare si mette in movimento. Qui si parla del concepimento di Gesù ma ci sono un sacco di eventi della vita di Gesù, il Rosario pregato bene è un giro continuo nel Fiat Redimente. Il Rosario è già un giro pronto. Hai tutti quanti gli atti della vita terrena di Gesù e poi c'è la glorificazione della Madonna, il Rosario è una miniera di giri nel Fiat Redimente pronto. Perchè io trasformi la recita del Rosario in un giro redimente ci devo mettere del mio. Ma come si fa? Prima bisogna metterci l'intenzione: scorro su questi misteri, li contemplo mettendoci il mio ti amo e desiderando che tutto ciò contemplando rinnovi gli effetti di grazia su di me e su tutti. Nel Padre Nostro noi preghiamo al plurale come l'Ave Maria. Poi tocca a noi cogliere gli aspetti. Prendiamo l'Annunciazione. Noi abbiamo 10 Ave Maria. Per ogni Ave Maria tu ti prendi un particolare, per esempio uno potrebbe partire il protovangelo, in un'attimo fai tuo la promessa di Dio perchè l'Annunciazione è il compimento di questa promessa fatta da Dio all'inizio. Dopodichè prima di arrivare all'Incarnazione, poi i gemiti di tutti coloro che hanno iniziato a supplicare per l'avvento del Messia..immaginiamoci cosa succede. Terza Ave Maria: penso a tutto ciò che la Madonna ha fatto nella sua vita - ma un rapidissimo pensiero altrimenti il Rosario non finisce più - quarta Ave Maria: Dio dà l'ordine all'Arcangelo Gabriele di partire (che è una cosa istantanea). Arriva l'Arcangelo Gabriele e posso rappresentarmi il saluto. Ave - Piena di Grazia (faccio mia tutta la grazia della Madonna e la spando sull'intero genere umano) - il Signore è con te, poi la reazione della Madonna al saluto e poi il dialogo. Già il Rosario è una bomba atomica, ma così diventa qualcosa di più; sono giri nel fiat redimente. La differenza è che tutta quella grazia che uno scorre contemplandola diventa attiva ed efficace qui ed ora, per me e per tutti. Basta metterci l'intenzione di ripercorrere queste cose e mettendoci il mio Ti amo per me e per tutti.

6 Ottobre 1927 Chi lavora nella Divina Volontà lavora nelle proprietà divine. La Volontà Divina forma il Sole. Dio vuole trovare l'anima in tutte le cose create.

Stavo continuando i miei atti nel Fiat Divino ed il mio dolce Gesù, muovendosi nel mio interno, mi ha detto: "Figlia mia, chi opera nella mia Volontà, lavora nelle mie proprietà divine e forma negli interminabili miei beni di luce, di santità, d'amore, di felicità senza fine, gli atti suoi, i quali si trasformano in tanti soli, riprodotti dalle mie stesse qualità che si prestano all'atto dell'anima per decoro di lei e per fare che siano atti degni del suo Creatore e che rimangano come atti perenni in Dio stesso, che lo glorifichino e, lo amino coi suoi stessi atti divini....." Gesù

Operare nella dv, formare i nostri atti in essa, e Gesù specifica (beni interminabili ecc...); appena li vai a smuovere, tu li fai tuoi e li diffondi in giro. E attenzione: quando si fanno queste operazioni, i nostri atti diventano dei piccoli soli. Tantissime volte Gesù paragona la dv al Sole e gli effetti che produce. Il Sole sta sempre lì. Un'atto fatto nella divina volontà, oltre che a diventare degno di Dio rimane come atto perenne in Dio stesso. Trasformare un'atto umano in divino significa assorbere in quell'atto umano le caratteristiche degli atti divini: eterni, immensi, infiniti, santissimi e altrove negli scritti Gesù dice che gli atti che ha fatto Adamo prima del peccato originale sono completamente intatti. Adamo poteva diventare il più grande criminale, ma quelle cose che ha fatto nella dv rimangono come atto perenne e non ci si può fare niente, sono stati divinizzati e sono diventati quasi una sorta di cose di Dio. E una volta che uno ha messo in giro questi atti - si entra in orizzonti immenso - il don crede che nessuna umana possa rendersi conto di questa realtà. E' per questo che Gesù torna da Luisa più volte e gli rispiega tutto più volte e Luisa le faceva senza rendersi conto di ciò che faceva conto di quello che questa roba mette in giro. Noi viviamo nel tempo, gli atti che ho fatto ieri, altro ieri ecc... nel dv stanno tutti quanti eternizzati e stanno fissi nell'eternità di Dio a produrre incessantemente gli effetti. Che succederà? Che cosa uscirà fuori da tutta questa roba qua?

"..Onde Adamo prima di peccare formò tanti soli nel suo Creatore per quanti atti fece, ora chi vive ed opera nella mia Volontà trova questi soli fatti da lui, quindi il tuo impegno di seguire i primi atti della Creazione, di prendere il tuo posto di lavoro vicino all'ultimo sole oppure atto che fece Adamo quando possedeva l'unità di volontà col suo Creatore, deve supplire a ciò che Lui non continuò a fare, perché uscì dalle le mie proprietà Divine ed i suoi atti non furono più Soli perché non aveva più in suo potere le mie qualità Divine che si prestavano a fargli formare i Soli, al più i suoi atti, per quanto buoni, si ridussero a piccole fiammelle, perché la volontà umana senza la mia, non ha virtù di poter formare Soli, le mancano le materie prime,..." Gesù

Se tu il 25 Marzo adori il mistero dell'Incarnazione, è una cosa meravigliosa ma è una fiammella, se tu fai lo stesso atto ma con l'intenzione di entrare in quel mistero (nel dv) e rinnovi gli effetti - e lo possiamo fare, basta fondersi nella dv - e fai quest'operazione per te e per tutti.....che succede? Quello stesso atto da fiammella diventa sole. Il rosario è sempre lo stesso, se tu fai un rosario normale, fiammelle, ma se tu fai un rosario nella dv fai soli. Dice Gesù che tu puoi essere il santo più grande in questo mondo ma non hai la materia prima per farlo, ti manca la materia divina. Noi sappiamo fare lampadine non soli.

"..sarebbe come se tu volessi formare un oggetto d'oro senza avere in tuo potere il metallo dell'oro, per quanta buona volontà possa avere, ti riuscirebbe impossibile...." Gesù

"...Solo la mia Volontà ha luce sufficiente per fare formare i soli alla creatura e dà questa luce a chi vive in Essa, nelle sue proprietà, non a chi vive fuori di Essa. Onde devi supplire a tutte le altre creature che non hanno posseduto l'unità con la mia Volontà, il tuo lavoro è grande e lungo, hai da fare molto negli interminabili miei confini, perciò sii attenta e fedele." Gesù

In senso stretto, tutti sono vissuti fuori dalla dv, del fare gli atti in questo modo anche i Santi non sapendo queste cose non le hanno fatte.

Ed ecco che Gesù introduce Luisa in giro della Creazione:

(Luisa)"....Quindi continuavo i miei atti nel suo Volere adorabile e, girando per tutta la Creazione, il mio Sommo Bene Gesù ha soggiunto: "Figlia mia, come la mia Volontà Divina è sparsa in tutta la Creazione, così voglio trovare te unita con Essa, in tutte le cose create come sparsa in ciascuna di esse, sarai il cuore della terra per trovare la tua vita palpitante in essa, che col suo palpito continuo mi attesta l'amore di tutti i suoi abitatori..." Gesù

Quando facciamo un giro, non solo io attivo le potenzialità di grazia, beni, felicità, santificazione ecc... che quell'opera della dv ha per me e per tutti, ma io dò il ricambio d'amore a Dio che ha fatto questa cosa facendolo contento e al tempo stesso - ed operando nella dv - mettendoci l'intenzione di dare il ricambio per tutti quelli che non l'hanno fatto. Ti amo, di ringrazio, ecc.. per me e per tutti. Esempio di giro: Entro nella dv, contemplo questo atto, ti ringrazio per me e per tutti quelli che non ci pensano, che non ti hanno mai ringraziato o perchè non ci pensano mai anche se si dichiarano credenti e desidero che rinnovi il fiume di grazie che è uscito in quest'operazione e sprigioni tutta la potenza di grazie per me e per tutti. ------- altro esempio: Entro nel mare della dv, o Signore, adoro, benedico, ringrazio e riparo il mistero dell'Incarnazione per me e tutti e ne faccio miei gli effetti per me e per tutti. Dentro questo mondo Nostro Signore vuole che noi ci mettiamo del nostro, perchè dentro questa dinamica deve partire un'interscambio d'amore. Il giro è amore riconosciuto e ricambiato. Un giro è una cosa personale, l'amore personale che noi abbiamo nei confronti di Gesù è una cosa privata. Il libro di Tenera Amata tradotto di Pablo Martin (apparizione privata, una defunta rivela qualcosa sulla vita del Paradiso ndr) dice che quando moriremo conosceremo il nostro nome nuovo, Tenera Amata non si chiamava così, aveva un nome ma quando appare a quest'uomo (che poi ha scritto il libro) dice: come mi chiamavo sulla terra non ha nessuna importanza. Il nome nuovo tenera amata non l'ha potuto dire al suo interlocutore perchè se avesse sentito il nome nuovo, il nome che identifica il modo in cui lei ha amato Dio tu moriresti di gioia. Tenera Amata è un nome - di fantasia - che lontanamente ricorda il nome nuovo della donna. Il tuo giro nell'Incarnazione è il tuo e devi fare uscire ciò che sta nel tuo cuore e il Signore lo vuole vedere. Una persona che non ha mai imparato a pregare - certamente noi dobbiamo stare dentro i canoni della preghiera ufficiale, tutto quello che il Signore e la Chiesa ci hanno insegnato è la base, ma non può essere tutto qua. Perchè la preghiera comporta un dialogo personale con Dio che ci deve essere e che pochissimi coltivano. Se tu vuoi fare i giri, devi darti da fare.

"...Sarai la bocca del mare, mi farai sentire la tua voce nelle sue onde altissime e nel suo mormorio continuo, con la quale mi lodi, mi adori, mi ringrazi,..." Gesù - (per tutti) "...e nel guizzo dei pesci mi scocchi i tuoi baci affettuosi e puri, per te e per quelli che valicano il mare..."

Ma come si fa? Entro nella dv - avete visto i pesci quando muovono le labbra della bocca? Io attraverso questa cosa bacio Gesù (facendolo fuso nella dv ci porto tutto l'Universo intero, tutto il Cielo ecc...) capite che cosa va a succedere.

"..Sarai le braccia del Sole e distendendoti ed allargandoti nella sua luce, farai in modo che dovunque senta le tue braccia che mi abbracciano, mi stringono forte per dirmi che cerchi solo me, vuoi ed ami solo me...." Gesù

Il Signore la sta aiutando...ma il Signore vuole sentire anche le mie braccia.

"...Sarai i piedi del vento perché tu possa corrermi dietro e farmi sentire il dolce calpestio dei tuoi passi, non smetterai di correre ancorché non mi trovi; non sono contento se non trovo la piccola figlia mia in tutte le cose da me create per amor suo....." Gesù

"...A tutta la Creazione io domando: c'è la piccola figlia della mia Volontà? Perché voglio godermela e trattenermi con lei; e se non ti trovo, io perdo il mio godimento ed il mio dolce trastullo." Gesù

Poi passiamo nella Redenzione

"...Dopo di ciò seguivo il mio amato Gesù negli atti che fece nella Redenzione, cercavo di seguirlo parola per parola, opera per opera, passo per passo, volevo che non mi sfuggisse nulla per premurarlo e chiedergli a nome di tutti gli atti suoi, lacrime, preghiere e pene sue, il regno della sua Volontà Divina in mezzo alle creature ed il mio adorato Gesù mi ha detto: "Figlia mia, quando io stavo sulla terra, la mia Volontà Divina che per natura regnava in me...." Gesù

In Gesù la dv regna per natura non per grazia come la Madonna e speriamo altri.

"...e quella stessa Volontà Divina che esisteva e regnava in tutte le cose create, ad ogni incontro si baciavano e, sospirando il loro incontro, facevano festa e le cose create facevano a gara per incontrarsi con me e darmi gli omaggi che mi convenivano. La terra come sentiva i miei passi, per darmi omaggio, rinverdiva e fioriva sotto i miei piedi, voleva uscire dal suo seno tutte le bellezze che possedeva, l'incanto delle fioriture più belle al mio passaggio, tanto che io molte volte dovevo comandarle che non mi facesse queste dimostrazioni ed essa, per darmi omaggio, obbediva, così come fioriva per farmi onore...." Gesù

"..Il Sole cercava sempre d'incontrarsi con me per darmi gli omaggi della sua luce, sprigionando tutte le varietà delle bellezze dei colori dal suo seno solare innanzi alla mia vista, per darmi gli onori che meritavo. Tutto e tutti cercavano d'incontrarmi per farmi la loro festa: il vento, l'acqua, persino l'uccellino, per farmi gli onori dei suoi trilli, gorgheggi e canti, tutte le cose create mi riconoscevano e facevano a gara a chi più potesse onorarmi e farmi festa. Chi possiede la mia Divina Volontà ha la vista di conoscere ciò che appartiene alla mia stessa Volontà..." Gesù

"...Chi possiede la mia Divina Volontà ha la vista di conoscere ciò che appartiene alla mia stessa Volontà..." Gesù

Quando la divina volontà inizia a regnare in noi, certo dobbiamo metterci l'intenzione e attenzione, ma il giro parte quasi in spontaneo. Qualunque cosa bella si veda, oda, si mangi, ecc... parte quasi in spontaneo il passaggio. Gesù dice che le cose create, in quanto posseditrici della dv, in quanto create da loro, riconoscevano quella stessa divina volontà regnante in Gesù e per questo gli facevano festa. Ma perchè molte persone non hanno riconosciuto Gesù?

"..Solo l'uomo non mi conobbe perché non possedeva la vista e l'odorato fino di Essa, dovetti dirglielo per farmi conoscere e molti, nonostante il mio dire, neppure mi credettero. Perché chi non possiede il mio Volere Divino è cieco e sordo e senza odorato per conoscere ciò che ad Esso appartiene..." Gesù

Il naso spirituale serve anche a riconoscere dove la divina volontà sta nelle scelte da farsi e per discernere gli inganni.

"..Il non possederlo è l'infelicità più grande della creatura, che è la povera cretina, cieca, sorda e muta, perché non possedendo la luce del mio Fiat Divino, si serve delle stesse cose create per prendere gli escrementi che esse gettano mentre lasciano dentro di esse il vero bene che contengono. Che dolore, vedere le creature senza la nobiltà della vita della mia Volontà Divina!" Gesù

Se uno vuole farsi un regalo si metta all'opera, quando si fanno queste operazioni non ci rendiamo conto ma arrivano fiumi di grazie e smuovono fiumi di grazia per noi e per tutti, sono le cose più grandi che possiamo fare. La cosa più grande da farsi è la preghiera ma questo modo di pregare moltiplica le grazie. Il rosario è una bomba atomica, se uno impara a farlo a girando nelle opere della Redenzione...e cosa può diventare un rosario.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI