giovedì 29 febbraio 2024

I diritti della Divina Volontà

I diritti della Divina Volontà. Il dovere dell'uomo di usare bene la ragione. Libro di Cielo, Volume 33, 24 Febbraio 1935, 20 Giugno 2023

24 Febbraio 1935 La ragione, occhio dell’anima e luce che fa conoscere il bello delle sue opere buone. Quali sono i diritti della Divina Volontà, come in Essa, non ci sono intenzioni ma atti.

Brano molto profondo che apre le porte a delle realtà di non facile comprensione.

Luisa percepisce che la luce della dv è inaccessibile (come scritto nel Vangelo, Dio è Luce Inacessibile) e non si può comprendere. Noi possiamo comprendere una cosa alla nostra portata o piccola ma se comprendessimo Dio, non sarebbe Dio. Giustamente Luisa inizia a pensare che tutto il valore e il bene è nella dv e a lei non resta nulla. E Gesù avvalla questo pensierio spiegando, dicendo una cosa importantissima: il fatto che noi abbiamo una ragione, che Dio ci ha dato non per sragionare o svalvolare o per mettersela sotto i piedi o tapparci gli occhi della ragione ma perchè la facciamo funzionare. La coscienza, secondo l'insegnamento di san Tommaso, non è una facoltà o potenza spirituale distinta, è semplicemente un giudizio che la persona fa applicando le esigenze della legge di Dio al caso concreto e si fa questa operazione con la testa. Se faccimo la scelta giusta, la coscienza sta buona e serena, se l'atto o scelta è sbagliata la coscienza ci rimprovera. Può succedere che la volontà umana interferisca, siccome si è messa in testa che lei vuole fare una cosa - in noi comanda la volontà non la ragione, noi possiamo mettercela sotto i piedi la ragione ecc.. perchè chi comanda, la suprema potenza che noi abbiamo è la volontà. Com'è possibile che Lucifero - un'essere intelligente come lui - abbia fatto la cosa più assurda dal punto di vista della ragione? Qualsiasi sia stata la prova dell'angelo ribelle, quale intelligenza di media capacità potrebbe capire che non puoi metterti a combattere contro Dio? E' una battaglia persa al 100%. Prima di fare una cosa sarebbe il caso di mettersi a chiedere se stiamo andando a fare una battaglia persa, le battaglie perse non si devono combattere. Noi dobbiamo combattere le battaglie in cui abbiamo una possibilità di vittoria non le battaglie perse. Il cervello - la ragione - dobbiamo farlo funzionare sempre e quanto più le difficoltà si fanno forti, dobbiamo essere lucidi, distaccati, non dobbiamo essere precipitosi, non possiamo agire d'impulso anche se stessimo combattendo per grandi ideali. Perchè se si combatta una battaglia persa, si rimane stesi sul campo di battaglia. Il don non si mette a combattere battaglie perse. Non bisogna difendere una causa persa. Un grande avvocato è colui il quale le vince tutte. La ragione.

«Figlia mia benedetta, tu devi sapere che Noi dotammo la creatura di ragione, perché conoscesse il bene ed il male fatto in ogni atto in modo che, se buono fosse dotato di nuovo merito, nuova grazia, nuova bellezza ed unione maggiore col suo Creatore, se cattivo, ne subisse una pena, la qual pena, fa sentire la debolezza e l’allontanamento da Colui che l’ha creata....." Gesù

Gesù ribadisce la sana dottrina cattolica - da san Tommaso d'Aquino in poi -....fai un'atto buono? Ti arriverà una grazia, bellezza in più e un grado di gloria in più - fai un'atto cattivo? Arriva una pena temporale ed extra temporale. Siccome Dio è anche somma Giustizia è normale che sia così.

"..La ragione è l’occhio dell’anima, è luce che mentre fa strada alla creatura, le fa conoscere il bello delle sue opere buone, i frutti dei suoi sacrifici e sa straziarla quando fa il male...." Gesù

Vedete quanto è importante farla funzionare bene?

"..Ora se la creatura fa gli atti buoni nella mia Volontà Divina, in virtù della ragione che ha, le diamo il merito di atti Divini, il merito le vien dato a seconda che conosce ed a seconda che la volontà umana vuole operare..." Gesù

E' impossibile fare un'atto nella dv se prima non abbiamo una conoscenza - cosa significa fare un'atto nella dv? Non ci vuole un granchè per farlo ma bisogna conoscere le ragioni per farlo, perchè è così importante? E se si fanno queste cose...

"..Se la creatura opera nella nostra, essa si eleva tanto che non resta nel basso delle azioni umane anche buone ma viene nel nostro Volere Divino, come spugna si tuffa dentro ed impregna i suoi atti di luce, di santità, d’amore, in modo che l’atto suo scompare nel nostro e ricompare il nostro atto Divino, quindi con giustizia deve correre il merito Divino e, siccome nella nostra Volontà Divina si perde il prestigio umano, si crede che la creatura non faccia nulla, ma non è vero...." Gesù

Vivere nella dv, non dobbiamo mai immaginarci una cosa quietistica e spersonalizzata, la volontà umana è iperattiva ed è un ciclone ma sono tutte operazioni divine compiute nella dv e non nella povera limitatezza della sua dimensione umana. Per fare un'atto nella dv, tu lo devi consocere e devi sapere cosa stai facendo e la volontà deve deciderlo di farlo.

"..Se Essa opera è in virtù del filo dell’umano volere che ha ricevuto nelle sue mani, che forma il trionfo e le sue conquiste sull’atto della creatura, è la ragione umana che volontariamente viene a cedere i suoi diritti ricevuti, come omaggio e padronanza a Colui che l’ha ricevuto e questo è più che fare, perché Dio ha ricevuto il ricambio dei doni più belli che diede alla creatura, cioè la ragione e la volontà..." Gesù

Dare la nostra ragione e volontà a Dio, è dargli tutto. Sono le nostre due facoltà - unitate alle memoria, la memoria umana sta ad un livello differente da quella degli animali, questioni teologiche - e più di questo non possiamo dare al Signore. E se questo non glielo diamo?

Tu fai un'atto buono, umano, non fatto in grazia non merita una ricompensa eterna. Se fai una donazione non in grazia di Dio - lo dice san Tommaso - quell'opera non ha una ricompensa nel Cielo ma in terra.

"..Ed è tanta la nostra bontà, che anche quando la creatura fa il bene umanamente, siccome nel bene corre sempre la ragione, le diamo il merito umano, perché è nostro solito non lasciare senza premio alcun atto buono della creatura. Si può dire che stiamo tutt’occhi su di essa per vedere come dobbiamo attribuirle meriti?» Gesù

Dio le ricompensa dando grazie e beni temporali. Stai tranquillo che quel gesto viene ricompensato, ma le ricompense più grandi sono quelle eterne. Sono quelle più grandi ma se la creatura non sta in condizione di ricevere una ricompensa eterna - perchè non sta in grazia - Gesù dice nel Vangelo che anche un bicchiere d'acqua dato non perderà la sua ricompensa. Dio non sta con l'occhio vigile su di noi - come detto in passato - solo con la matita rossa a segnarsi i nostri sbagli così poi ci suona - se uno fa il male ne avrà le conseguenze. E' una visione riduttiva - non sta soltanto con matita rossa ma sta con l'evidenziatore giallo ad evidenziare le cose buone. E Lui è molto più felice di evidenziare le cose anzichè suonarci.

Nella seconda parte Gesù riprendere argomenti che dovremmo conoscere bene: Gesù riprende le cose che ha fatto per le persone e avendole date, Gesù - avendole date - ha acquisito diritti, oggi siamo tutti portatori dei diritti ma quasi nessuno si rende conto che ha dei doveri. Nei confronti di Dio non abbiamo nessun diritto, il don ha solo il diritto di essere sbattuto all'inferno - parla per sè - basta aver fatto un peccato mortale per aver acquisito il diritto di andare all'inferno. Il don ritiene di non aver nessun diritto alla grazia, alla gloria, ad essere prete ecc.... non ci sono diritti da parte nostra. Siamo circondati di grazie e doni che fanno sorgere dei doveri nei confronti di chi ci dona la roba. Chi ci ha fatto trovare lavoro?

"..Quindi è necessario conoscere quali sono questi diritti del mio Volere Divino per fare che, conoscendoli, tutti possano contraccambiarla e conoscere chi è Colei che è vita della loro vita e che loro non sono altro che le spoglie, le statue animate da Essa. Ora, i diritti sono innumerevoli: diritto di creazione, diritto di conservazione, di animazione continua, tutto ciò che Essa ha creato e che serve al benessere dell’uomo, costituisce un suo diritto sopra di lui, perciò il sole, l’aria, il vento, l’acqua, la terra e tutto, sono stati creati e dati all’uomo dalla mia Volontà, quindi per quante cose gli ha dato tanti diritti di più ha sull’uomo, la mia Redenzione, il perdono dopo la colpa, la mia grazia, il bene operare, sono diritti maggiori che Essa acquista sopra di lui...." Gesù

(Luisa)"...Onde sentivo di toccare con mano il grande amore del Fiat Divino e pensavo tra me: “come si può vivere in Esso? Forse mettendo sempre l’intenzione di vivere in Esso?” Ed il mio sempre amabile Gesù ha soggiunto: «Mia buona figlia, nel vivere nella mia Volontà non ci sono intenzioni, l’intenzione serve quando non si possono fare gli atti, perché manca chi ha virtù di dar vita a tutto ciò che di bene vuol fare la creatura e questo è fuori del vivere nel mio Volere ed Io do il merito ad esse non come atti, ma come sante intenzioni..." Gesù

Voi immaginate, quando Gesù Cristo stava come uomo in mezzo a noi, camminava in mezzo a noi - Lui lo sa che tutto quello che gli sta intorno è opera sua. Quando incontrava una persona che lo trattava male, cosa pensava? Può succedere che si faccia molto del bene - per come si può - ad un'anima e un giorno quell'anima ti si rivolta contro. Il don crede che questo dolore che non si augura a nessuno possa fare capire (in modo lontanissimo) cosa prova Dio 24h da noi. Dio campa di questo da parte nostra e quindi è comprensibile il grido di dolore di Gesù.

"..Oh Volontà mia, Tu sola sai amare con amore eroico, forte, incredibile ed infinito, colei che creasti e che neppure ti riconosce! Ingratitudine umana, quanto sei grande»! Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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