mercoledì 21 febbraio 2024

Nella Divina Volontà non esiste sforzo

Meravigliosa lezione di Gesù sulla spontaneità come caratteristica intrinseca della vita divina e che è posseduta in natura dalla Divina Volontà. Agire spontaneamente e senza sforzo è segno certo di vita nella Divina Volontà. Libro di Cielo, Volume 33, 21 Ottobre 1934, Giovedì 8 Giugno 2023

21 Ottobre 1934 Come la caratteristica, la proprietà della Divina Volontà è la spontaneità. Come tutto ciò che è bello, santo, grande sta in Essa.

Quello che oggi Gesù ci mostra (la spontaneità) oggi lo dobbiamo concepire come un punto d'arrivo. Bisogna tenere presente che questo brano lo si trova nel 33° volume, Gesù parla ad una figlia che sono oltre 20 anni che che è stata introdotta nel mondo della divina volontà. Luisa ha iniziato a capirci qualcosa in senso stretto (nel vivere nella dv) solo a 46 anni. Adesso sono passati 23 anni e non una settimana. E' chiaro che dopo tutto questo tempo si inizia a vedere qualcosa in una persona che ci investe tanto su questa cosa. Prima di arrivare ad agire in maniera spontanea (che è l'agire divino)...prima di arrivare a questo per lo sforzo ci si passa e per la vita ascetica ci si passa. Poi magari Gesù fa un miracolo ma ordinariamente c'è un cammino che è stato percorso anche da Luisa, si è fatta 13/14 anni di palestra. Qua stiamo ad uno stadio elevato e maturo, quando sentiamo queste cose le dobbiamo tenere presenti. Non ci si offre al patire spontaneamente, la nostra natura rifugge il patire spontaneamente se non trova delle grandi motivazioni, Gesù dice nel Vangelo che i violenti si impadroniscono del Regno di Dio, cioè chi fa violenza contro di sè stesso riesce a seguire Gesù. Nel mondo della dv, il fine e il punto d'arrivo è quella di cui oggi Gesù ci parla.

Il primo comandamento non lo mette in pratica nessuno, molti dicono che amano Dio amando il prossimo. Ma questo è il secondo comandamento, Gesù lo ha nobilitato - Gesù considera gli atti d'amore fatti al prossimo come fatti a Lui - ma il primo dice: Amerai Dio con tutto il cuore ecc... San Tommaso d'Aquino dice che nessuno può adempiere oggettivamente al primo comandamento, perchè per quanto tu lo ami...a meno che non lo amiamo con la sua volontà. Da un punto di vista soggettivo - ed è in questo senso Gesù ha dato il suo comandamento - non ha detto amerai il Signore Dio tuo come si merita ma amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze. Fino a dove arrivi? Non tutti sono cicloni d'amore come i grandi Santi. In parte dipende dalla generosità ma in parte dipende (dice il don) che le anime non sono tutte uguali, alcune non sono capaci di grandi eroismi perchè o gli manca la grazia, la natura ecc... il don non lo sa, quello che ad un certo punto si vede è che questo non ce la fa. Perchè, solo Dio lo sa, quindi deve ricalibrare un pò gli obbettivi. Altre anime invece sono dei caterpiller che le devi un pò trattenere perchè rischiano di farsi male. La Madonna ha amato Dio in modo perfettissimo dal punto di vista soggettivo. Noi stiamo sempre un pochino un passetto indietro. Chi di noi può competere con l'amore?

"...Pensare che Essa mi ama sempre, né cessa mai d’amarmi ed io non corro nel suo amore, per amarla, non posso, mi sento di farle un torto, anzi mi sento nel labirinto del suo amore e senza sforzo l’amo e voglio investigare il suo amore per vedere quanto mi ama di più..." Luisa

Se stessimo dal mattino alla sera a provare a ricambiare l'amore che Dio ha per noi non ce la faremmo.

"...E resto sorpresa nel vedere i suoi mari immensi d’amore mentre il mio amore è formato da goccioline appena e, quel che è più, attinte dal suo stesso mare..." Luisa

«Mia piccola figlia, l’amore, gli atti, i sacrifici spontanei, senza sforzo, che Mi fa la creatura Mi sono così graditi, che per godermeli di più Me li chiudo nel mio Cuore ed è tanto il mio contento che vado sempre ripetendo: come son belli, com’è dolce il suo amore!...." Gesù

Il contrario di spontaneo è fatica, sforzata, che la fai contro voglia. Facciamoci un procedimento contrario: perchè tante cose le facciamo con sforzo? Quand'è che facciamo una cosa volentieri anche se è onerosa? Per chi ci crede, tutti quanti sanno che nelle apparizioni di Medjugorje - per chi non ci crede è lo stesso, tanto la morale è sempre la stessa - ha chiesto di digiunare il Mercoledì e Venerdì non troppo impegnativi a pane ed acqua. E allora tutti quanti si lamentano, e la Madonna dicono che il problema non è il mal di testa è che non c'è l'amore, perchè se uno amasse la Madonna offrirebbe alla Madonna il suo mal di testa. E' l'amore che rende tutto leggero e difatti Gesù dice:

"..Tu devi sapere che una delle caratteristiche più belle che la mia Divina Volontà possiede come sua legittima proprietà e virtù in natura è la spontaneità. Tutto è spontaneo in Essa, se ama, se opera, se con un solo atto dà vita e conserva tutto, non fa alcuno sforzo, né si fa pregare da nessuno, il suo motto è: “voglio e faccio”, perché lo sforzo dice necessità e Noi non abbiamo bisogno di nulla, né di nessuno..." Gesù

"..Lo sforzo dice mancanza di potenza, mentre Noi siamo potenti per natura e tutti pendono dalla nostra potenza ed in un istante possiamo far tutto ed in un altro istante, se vogliamo, possiamo tutto atterrare, lo sforzo dice mancanza d’amore, mentre è tale e tanto il nostro amore che dà dell’incredibile..." Gesù

Fino a quando non viviamo nella dv, noi avremo bisogno di tutti, la non necessità dice di non aver bisogno di nulla e di nessuno. Noi abbiamo bisogno di molte cose e di molte persone, ma Dio no. Nella misura in cui la dv ti invade, non è che si vive in maniera isolata ed autonoma, ma questa dipendenza la avverti di meno, perchè delle persone o delle cose, impari nella dv ad usarle e goderne come se non ci fossero. Prendo le cose dalle mani del Signore e se Dio mi togliesse una persona dal mattino alla sera, Fiat, non c'è nessun problema. Non potremo mai vivere senza nessuno come Dio. Le persone folli credono di essere onnipotenti solo perchè hanno dei soldi o del potere umani fino a quando la dv non li rovescia dai troni, quelli stanno lì fino a quando Dio li dice basta. Dio potrebbe farlo. Questo dovrebbe aiutarci ad avere una visione soprannaturale delle cose, ma se Dio li lascia fare è perchè questa cosa ha un senso nei suoi piani. E' chiaro che noi al male ci dobbiamo opporre e la verità dobbiamo dirla ma attenzione ai mezzi ed ai modi, quando ci si mette in uno stato di ribellione frontale di fronte ad uno status quo e si pensa che lo si debba rovesciare a qualsiasi costo e mezzo si esce dalla volontà di Dio. Una cosa malvagia io non la devo assecondare e seguire e con mezzi leciti la devo combattere. Il resto lo devo lasciare fare a Nostro Signore. Tutte le iniziative che svalvolano con i mezzi ma che partono con motivazioni giuste - es: devo rovesciare tale persone...è Nostro Signore che lo deve rovesciare...molte volte queste persone sono lasciate anche a castigo nostro come dice Tobi. La Madonna è Onnipotente per Grazia, alcuni santi hanno fatto i miracoli, nella misura con cui siamo con Dio diventiamo onnipotenti per partecipazione (in parte), quando Dio si può fidare di qualcuno. Se viviamo nella dv, il don crede che il gancio per farci dimenticare lo sforzo è l'amore, se tu ami è fatta, non capisci più nulla, dai tutto alla persona amata, ti sembra di aver fatto poco per la persona amata.

"..Ecco perciò che tutto creammo senza che nessuno Ci avesse pregato, o Ci avesse detto nulla e nella stessa Redenzione, nessuna legge c’era su di Me, nessuno poteva obbligarmi a soffrire tanto fino a morire, ma la mia legge fu l’amore e la virtù operativa della mia spontaneità Divina, tanto che le pene prima si formavano in Me, davo loro la vita e poi investivano le creature che Me le ridavano ed Io, con quell’amore spontaneo con cui avevo dato loro la vita, così le ricevevo, nessuno avrebbe potuto toccarmi, se Io non lo avessi voluto...." Gesù

Nel Vangelo di san Giovanni, quando cercano di prendere Gesù tutti cadono per terra quando dice Sono Io, perchè? Gesù ci sta dicendo che se Lui volesse nessuno di noi potrebbe toccarlo. Ma siccome Gesù si è consegnato ai giudei...è un'ingiustizia, ma attraverso questa ingiustizia si stava compiendo la volontà di Dio. San Pietro ha agito in modo disordinato ma mosso dall'amore, ma Gesù lo ha rimproverato. Nessuno avrebbe potuto toccare Gesù se Lui non l'avesse voluto. Gesù ha offerto la sua vita da sè stesso. Nessuno gliela ha tolta. In uno stadio maturo, le risposte dell'anima alle sollecitazioni della grazia sono spontanee e rapidissime. Quando ad una persona arriva l'informazione che una cosa è più gradita al Signore che un'altra, allora la persona inizia a pensarci...lo faccio, non lo faccio, ecc...poi se l'anima è buona, piano piano la grazia la lavora e in tempi brevi, medi o lunghi quella cosa la fa. Provate a pensare, se un'anima vive nella dv, si mette in pratica subito un'ispirazione celeste anche se fosse una cosa impegnativissima. Nessun problema. Se problemi ci siano nelle circostanze ordinarie vuol dire che non siamo ancora ad un livello maturo. Nessuna tragedia e continuiamo a camminare. La vita nella dv è vita divina, Dio lo sforzo non lo conosce, non si sente lo sforzo. Come faceva quel santo a fare quelle cose? Forse già nello stato ordinario della Redenzione se si cresce si riescono a fare cose che non si farebbero ordinariamente. Non è superman, ha assecondato il lavoro della grazia in sè ma dipende anche dalla grazia in lui, se io in casa ho 5 condizionatori da 10 Kw/h, devo avere un contatore da 50 kw/h altrimenti se è più piccolo non posso mettere i condizionatori. Se ho 5000 condizionatori ci vuole una potente forza d'energia, ci vogliono grandi grazie per fare cose grosse.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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