lunedì 27 agosto 2018

Il castello interiore - prima puntata

Ho preso degli estratti dell'opera di Teresa d'Avila per renderli fruibili. Per aiutare a capire i punti fondamentali dell'orazione. Buona lettura.

Santa Teresa di Avila -- CASTELLO INTERIORE (estratto - prima puntata)

PRIME MANSIONI,- in due Capitoli - Capitolo 1

Bellezza e dignità dell’anima umana – Paragone per meglio intendersi – Vantaggi che si acquistano nel conoscersi e nell’intendere le grazie che si ricevono da Dio – La porta di questo castello è l’orazione.

Possiamo considerare la nostra anima come un castello fatto di un sol diamante o di un tersissimo cristallo, nel quale vi siano molte mansioni, come molte ve ne sono in cielo.

Non sarebbe grande ignoranza, figliuole mie, se uno, interrogato chi fosse, non sapesse rispondere, né dare indicazioni di suo padre, di sua madre, né del suo paese di origine? Se ciò è indizio di grande ottusità, assai più grande è senza dubbio la nostra se non procuriamo di sapere chi siamo, per fermarci solo ai nostri corpi. Sì, sappiamo di avere un’anima, perché l’abbiamo sentito e perché ce l’insegna la fede,ma così all’ingrosso, tanto vero che ben poche volte pensiamo alle ricchezze che sono in lei, alla sua grande eccellenza e a Colui che in essa abita. E ciò spiega la nostra grande negligenza nel procurare di conservarne la bellezza. Le nostre preoccupazioni si fermano tutte alla rozzezza del castone, alle mura del castello, ossia a questi nostri corpi.

Come ho detto, questo castello risulta di molte stanze, alcune poste in alto, altre in basso ed altre ai lati. A1 centro, in mezzo a tutte, vi è la stanza principale, quella dove si svolgono le cose di grande segretezza tra Dio e l’anima.

Sembra che dica uno sproposito, perché se il castello è la stessa anima, non si ha certo bisogno di entrarvi, perché si è già dentro. Non è forse una sciocchezza dire a uno di entrare in una stanza quando già vi sia? Però dovete sapere che vi è una grande differenza tra un modo di essere e un altro, perché molte anime stanno soltanto nei dintorni, là dove sostano le guardie, senza curarsi di andare più innanzi, né sapere cosa si racchiuda in quella splendida dimora, né chi l’abiti, né quali appartamenti contenga.

Mi diceva ultimamente un gran teologo che le anime senza orazione sono come un corpo storpiato o paralitico che ha mani e piedi, ma non li può muovere. Ve ne sono di così ammalate e talmente avvezze a vivere fra le cose esteriori, da esser refrattarie a qualsiasi cura, quasi impotenti a rientrare in se stesse.
Abituate a un continuo contatto con i rettili e gli animali che stanno intorno al castello, si son fatte quasi come quelli, e non sanno più vincersi, nonostante la nobiltà della loro natura e la possibilità che hanno di trattare nientemeno che con Dio.
Se queste anime non cercano d’intendere la loro immensa miseria e non vi pongono rimedio, avverrà che per non volger lo sguardo a se stesse, si trasformeranno in altrettante statue di sale, come avvenne alla moglie di Lot per essersi voltata indietro.

Per quanto io ne capisca, la porta per entrare in questo castello è l’orazione e la meditazione. Non chiamo infatti orazione quella di colui che non considera con chi parla, chi è che parla, cosa domanda e a chi domanda, benché muova molto le labbra.

Non parliamo dunque di queste anime paralitiche, alle quali, se il Signore non comanderà di alzarsi come al paralitico che stava da trent’anni alla piscina, toccherà serio pericolo e sventura assai grave.

mercoledì 15 agosto 2018

Riscopriamo la Madonna e le grazie che concede....(leggi la settima)

(tratto da Santa Maria D'Agreda, La Mistica città di Dio - Venerabile) Capitolo 19 Prima Parte

Alcune grazie che la Madonna può dispensare....basta chiederle

La mistica ha la visione del capitolo ventunesimo dell'Apocalisse e la Mistica paragona la città alla Madonna e alle grazie che ricevette)

285. Il secondo fondamento era di zaffiro.....In questo dono sua divina Maestà le accordò (alla Madonna ndr) ancora la singolare virtù ed il privilegio di comunicare quiete e serenità di mente a chi la chiedesse per sua intercessione. La domandassero tutti i cattolici angustiati e turbati dalle inquiete tempeste dei vizi, che così la otterrebbero!
286. Il terzo fondamento era di calcedònio. ......Corrispondente a questo fondamento, le fu concessa dall'Altissimo la speciale virtù di dissipare, mediante il suo nome di Maria, le spesse nubi dell'infedeltà, di distruggere gli errori delle eresie, del paganesimo, dell'idolatria e tutti i dubbi contro la fede cattolica. Se gli infedeli si rivolgessero a questa luce invocandola, certamente dileguerebbero assai presto dalle loro menti le tenebre dell'errore, che si estinguerebbero tutte in questo mare per la virtù celeste che a tal fine le fu concessa.
287. Il quarto fondamento era di smeraldo, il cui colore verde ed allegro ricrea la vista senza stancarla. Simboleggia misticamente la grazia ricevuta da Maria santissima nella sua concezione, perchè essendo piena di amabilità e di grazia agli occhi di Dio ed a quelli delle creature, senza offendere mai il suo dolcissimo nome nè la sua reputazione, mantenesse in se stessa il verde e la forza della santità, delle virtù e dei doni che aveva ricevuto.....l'Altissimo le diede anche facoltà di distribuire questo beneficio comunicandolo ai fedeli devoti che l'avrebbero invocata per ottenere la perseveranza e la fermezza nell'amicizia di Dio e delle sue virtù.
288.Il quinto fondamento era di sardònice...Per questo fondamento le fu inoltre concesso che il valore dell'incarnazione e della redenzione, già sufficientemente per tutti, divenisse per i suoi devoti efficace mediante la sua intercessione e le sue preghiere e che, perchè conseguissero questo beneficio, impetrasse loro una devozione particolare ai misteri ed alla vita di Cristo Signore nostro.
289.Il sesto fondamento era di cornalina....Corrispondente a tale dono, le fu concesso il privilegio speciale di dispensare l'influsso dello Spirito Santo, il suo amore ed i suoi doni a chi li avrebbe domandati per mezzo di lei.
290.Il settimo fondamento era di crisòlito....Così le fu concesso il particolare privilegio di ottenere a chi l'avrebbe invocata la grazia di disporsi a ricevere i sacramenti della santa Chiesa con frutto spirituale e di non mettere ostacolo ai loro effetti.
291.L'ottavo fondamento era di berillo...Insieme a questo dono le fu concesso di poter dare ai suoi devoti coraggio, forza e pazienza nelle tribolazioni e nelle difficoltà, dispensando queste virtù e questi doni in forza della fedeltà divina e dell'assistenza del Signore.
292.Il nono fondamento era di topazio.Ella conobbe fin da allora che che le veniva accordata in misura superiore ai suoi desideri, e non solo per sè, il Signore, infatti l concesse anche di essere maestra e guida delle vergini e delle anime caste e di ottenere con la sua intercessione ai suoi devoti questa virtù e la perseveranza in essa.
293.Il decimo fondamento era di crisopazio...Tale virtù fu salda nella nostra Regina, come era conveniente perchè comunicasse questa medesima qualità alle altre virtù; la sua stabilità si fondava sulla fermezza immutabile del suo animo generoso e forte in tutte le tribolazioni e le prove della sua vita santissima, specialmente durante la passione e la morte del suo Figlio benedettissimo. Allo stesso tempo le venne concessa la grazia singolare di essere efficace mediatrice presso l'Altissimo per ottenere ai suoi devoti questa virtù della fermezza nella speranza.
294.L'undicesimo fondamento era di giacinto....Come da questo si sarebbe originato tutto il rimedio della colpa e la giustificazione delle anime, così con tale amore, che da quell'istante sarebbe durato sempre in seguito, le fu concesso alla nostra Regina, il privilegio speciale che per sua intercessione i peccatori di ogni genere, per quanto grandi ed abominevoli, se l'avessero invocata di cuore, non sarebbero stati esclusi dal frutto della redenzione e dalla giustificazione e per mezzo di questa potente avvocata avrebbero potuto conseguire la vita eterna.
295.Il dodicesimo fondamento era di ametista...Questo privilegio le fu dato per l'incomparabile zelo che ella aveva di esaltare e di difendere la gloria di Dio ed il suo onore. In virtù di questo singolare beneficio, Maria santissima ha un particolare potere per scacciare i demoni dai corpi umani con l'invocazione del suo dolcissimo nome, così potente contro questi spiriti maligni che al sentirlo le loro forze restano abbattute ed infrante. Questi sono in sostanza i misteriosi significati dei dodici fondamenti sui quali Dio edificò la sua città santa Maria.