venerdì 10 settembre 2021

Segni di appartenenza alla Divina Famiglia Celeste

Luisa desidera compiere in tutto e per tutto la Divina Volontà e che essa sia conosciuta dal mondo intero e ne spiega il motivo: perché Gesù lo vuole, perché si stabilisca l'ordine divino e perché la famiglia umana non sia più estranea a Dio. Gesù spiega quali sono i segni di appartenenza alla famiglia celeste e quali invece i tratti di chi vive ad essa estranea, pur avendo ricevuto il Battesimo. Importanza del singolo e di un solo atto compiuto nel Volere Supremo. Libro di cielo volume 20, 22 Dicembre 1926, 4 Gennaio 2021

22 Dicembre 1926 Segno che apparteniamo alla Famiglia Celeste. Iddio è solito fare le sue opere prima a tu per tu con la creatura, così come fece con la sua Mamma. Quanto più grande è un’opera che Gesù fa tanto più porta in sé l’immagine dell’unità divina

Vediamo una visione d'insieme, in certi passaggi c'è un limite intrinseco della costruzione di alcuni passaggi che non aiuta chi lo legge (specie se non ha le dovute conoscenze).

Prima grande area: contesto in cui il discorso di Gesù cade, la preghiera di Luisa: Stavo pensando al Fiat Supremo e pregavo il mio dolce Gesù che mi desse una grazia sì grande, da farmi compiere in tutto e per tutto la sua SS.ma Volontà per farla conoscere al mondo intero, affinché fosse reintegrata nella gloria che le creature le negano.... (Luisa)

Questa meditazione cade agli inizi del 2021, abbiamo mia chiesto al Signore la grazia di compiere in tutto e per tutto la sua santissima Volontà? Mano mano che noi cresciamo nella nostra vita interiore, la preghiera cambia, specie quella di domanda, nel chiedere che la dv sia compiuta in tutto e per tutto in noi abbiamo già chiesto tutto. Salomonone diceva che chiedendo la Sapienza gli sono arrivati tutti i beni, bisogna vedere se questo lo desideriamo ma poi anche verificarlo. Perchè possiamo sorprenderci a chiedere a Dio altre grazie temporali. Dovrebbe diventare la nostra unica preghiera (Venga il tuo Regno).

".. il dolce Gesù si è mosso nel mio interno e mi ha detto: “Figlia mia, qual è lo scopo, per cui vuoi che la mia Volontà sia compiuta in te e sia conosciuta da tutti?” Ed io: “lo voglio perché Tu lo vuoi,..." Luisa

Grande risposta di Luisa. La prima, poi Luisa ne dà tre - la nostra vita dovrebbe viaggiare in questa direzione: lo voglio perchè Dio lo vuole, senza avere nessun'altra spiegazione, meno ne abbiamo più merito c'è nel compiere la dv.

Secondo: "..lo voglio perché si stabilisca l’ordine Divino ed il tuo Regno sulla terra,.." Luisa

Anche questo, senza nessun dubbio, caratteristica del voler divino. Ed infine: "...lo voglio perché la famiglia umana non viva più come estranea a Te, ma si vincoli di nuovo alla famiglia Divina donde ebbe origini"

E noi siamo cittadini celesti, famigliari di Dio o estranei e Gesù parla:

Gesù, sospirando, ha soggiunto: “Figlia mia, lo scopo tuo ed il mio è unico...." e qua Gesù ha detto che lo scopo Suo e di Luisa è unico, se noi vogliamo qualunque cosa perchè Dio la vuole, perchè si stabilisca il Regno e perchè tutti diventiamo famigliari di Dio stiamo messi bene. Avere lo stesso scopo, avere la stessa volontà di Gesù - molto importante - ci vuole lo Spirito Santo perchè ce lo faccia vivere. Nella giornata sono innumerevoli le occasioni in cui posso decidere faccio quello che voglio io o quello che vuole Dio? La cosa fondamentale è iniziare a rendersi conto di quando iniziamo a fare di testa nostra e non stiamo facendo la dv, noi dobbiamo chiedere al Signore che ci aiuti. E' fondamentale volere la stessa volontà di Gesù e dimorare in essa. Viverci, sentirsi nel proprio habitat naturale, comporta una grande naturalezza nel compimento degli atti. Abbiamo occasioni (dal mattino alla sera) di fare atti nella dv non con ansia ma ci dev'essere attenzione, col tempo dovrebbero diventare fluide, soventi e gradevoli. Poi i Ti Amo da mettere al Signore per tutti, ci sono infinite occasioni. Quando io sto a casa mia mi muovo con un certo agio, conosco bene gli spazi e le possibilità che ci stanno, nella casa di un'altro non posso girarci come girerei in casa mia. Mano a mano che ci dimora diventa familiare altrimenti non ci stiamo dentro la dv.

"..lavorare per farla conoscere, se parla non sa dire altro, che ciò che si fa e si vuole nella nostra famiglia Celeste..." Gesù - attenzione a comprendere bene questa frase, non prendiamo questa frase in maniera fondamentalista, immaginiamoci se una persona parlasse solo di questo dicendo: questo è peccato, questo no ecc.. assumendo atteggiamenti da persona non equilibrata e così va a fare un danno a sè (facendo la figura dell'esaltato), fa un pessimo servizio alla dv e non sta vivendo in essa. Bisogna metterla in pratica nei modi opportuni, con le forme opportune e con le persone opportune.

E poi "...che conserva in sé l’immagine, i modi, i portamenti, la vita di suo Padre, di Colui che l’ha creata..." o lo stile. In tutto quello che ci circonda, a livello civile ed ecclesiale, i modi e i portamenti del Padre o della Madre - stili divini mariani - il don ne vede ben pochi (da un punto di vista oggettivo). Le nostre reazioni dinnanzi ai problemi, difficoltà o al peccato del prossimo, anche di fronte del singolo peccato della persona x (anche di Chiesa). Il peccato di una persona non ci autorizza a dargli addosso in tutti i modi possibili, sparlarne dietro o sparlare a zero, ma non ha nulla di divino Nostro Signore? Gesù ci mette a pubblico ludibrio quando manchiamo? Certo, nel giorno del Giudizio Universale, i peccatori impenitenti (cioè i dannati) saranno pubblicamente svergognati in pubblico ma da Dio e non prima del Giudizio Universale. Noi non siamo nè Dio nè possiamo anticipare i tempi. Non possiamo togliere dignità e onorabilità al prossimo...cosa ha di divino nello sparare a zero? Una persona che esprime vomitando volgarità (non necessariamente bestemmie), dove sta l'immagine divina di Colui che ci ha creati? Ce lo immaginiamo Gesù o Maria che dice le parolacce? Ce lo vediamo Gesù/Maria fumare? Che magari si ingozzano in un banchetto diventando obesi? Dove stanno gli stili e modi divini?

La vita nella dv non è fare chissà qualcosa di strano ma è in queste situazioni che si vede e che appaiono i tratti divini (nella vita comune). E chi sta fuori?

"..Invece quando non si ha lo stesso scopo, poco o nulla dimora nella reggia della nostra Volontà, va sempre girando ora in un’abitazione, ora in un vile tugurio, va sempre vagando nell’aperto delle passioni, facendo atti indegni della sua famiglia, se lavora è in campi estranei, se parla non risuonano mai sul suo labbro l’amore, la bontà, l’ingegno, i grandi scopi di suo Padre, sicché in tutto il suo portamento non si conosce affatto che appartiene alla sua famiglia, si può chiamare costui figlio della sua famiglia?.." Gesù

I figli di Dio non fumano, non strillano, non asfaltano (come dice oggi) il prossimo, non sono impuri, non dicono parolacce, non sono invidiosi, arroganti, iracondi, pigri, accidiosi, irrispettosi nei confronti del prossimo, ecc... Non si deve seminare veleno. Proponiamo cose belle, mostriamo cose belle, non è indispensabile angosciarsi, rammanicarsi, o pensare di fare sempre e comunque i fustigatori dei cattivi costumi - in certe circostanze potrebbe avere qualche ragione d'essere - ma è molto più fruttuoso parlare con amore, delle opere del Padre, della dv e delle sue infinite cose belle che ha messo in giro. Aprire altre strade e altre prospettive.

".. Perciò solo chi fa la mia Volontà e vive in Essa può chiamarsi figlio mio, membro della mia famiglia Divina e Celeste..." Gesù

Prima di auto- rilasciarsi questo certificato, lasciamo che sia Gesù a darcelo, o il prossimo in base a quello che vede o sente.

Figlia mia, è mio solito fare le mie opere più grandi prima a tu per tu, con una sola, difatti una fu la mia Mamma e con Lei sola svolsi tutto l’operato ed il gran portento della mia Incarnazione, nessuno entrò nei nostri segreti, né penetrarono nel sagrato dei nostri appartamenti per vedere ciò che passava tra Me e la Sovrana Celeste. Né Essa occupava nel mondo posto di dignità e di autorità, perché Io nello scegliere non guardo mai in faccia la dignità e la superiorità, ma guardo il piccolo individuo in cui posso guardare in faccia la mia Volontà, che è la dignità e l’autorità più grande. L’altezza della piccola fanciulla di Nazareth, anche se non aveva né posto, né dignità, né superiorità nel basso mondo, siccome possedeva la mia Volontà, da Lei pendeva cielo e terra, nelle sue mani c’erano le sorti dell’umano genere, c’erano le sorti di tutta la mia gloria che avrei dovuto ricevere da tutta la Creazione; sicché bastò formare il mistero dell’Incarnazione nell’unica mia Eletta per far sì che gli altri ricevessero il bene di esso...." Gesù

Così il singolo e l'individuo e quello che fa nel nascondimento davanti a Dio, nel suo fare gli atti e pregare nella dv produce una serie di effetti immensi, purtroppo non ci rendiamo conto di queste cose. Però basta formare in una sola persona una vita di questo genere per scatenare il Paradiso.

"..Così mi basta un’anima sola che dandomi libertà assoluta di rinchiudere in lei il bene che voglio e di farmi formare in essa il sole del Fiat Supremo, questo sole batterà i suoi raggi sulla superficie della terra e formerà la generazione dei figli del mio Volere..." Gesù

"... la potenza di un atto unico animato dalla potenza creatrice, è incomprensibile e non c’è bene che da questo non possa uscire; può cambiare la faccia della terra, da arida, deserta, in primavera fiorita...." Gesù

Questa è l'altra via, la trasformazione del mondo soave. Esempio: la caduta di un regime totalitario può avvenire in maniera cruenta come fu per esempio il nazismo e il fascismo, ma quando ci mette le mani della Madonna (come in Russia); non scoppiano disastri. Nella dv si ricordi questo esempio: fare le rivoluzioni, anche per giusta causa, sono atti di volontà umana, provocare la caduta di un colosso satantico come la Russia senza versare una goccia di sangue è un'operazione divina. Nella dv noi ci mettiamo dentro questa scia.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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